Diario della caduta di un regime.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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VISTO CHE L'OVRA DEI NUOVI CAMERATI HA CERCATO IN TUTTI I MODI DI PUBBLICARE QUESTO ARTICOLO, PER IL MOMENTO LEGGETE VOI DIRETTAMENTE


http://www.msn.com/it-it/notizie/italia ... spartanntp
UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO

DALLA GUERRA DI LIBERAZIONE ALLA GUERRA DI DISINTEGRAZIONE






Berlusconi truffa gli italiani spacciando “Forza Italia” per un partito “moderato”.

Ma alla direzione del suo giornale mantiene un camerata incallito e inossidabile come Alessandro Sallusti, che vede comunisti dappertutto.

E i merli boccaloni italiani abboccano che è un piacere.






Ai comunisti non piacciono gli abbracci
Alessandro Sallusti - Lun, 24/07/2017 - 15:07
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Come politico ha fatto due legislature da deputato di Rifondazione comunista; come sindaco ha spalancato le porte di Milano ai centri sociali, agli immigrati e ai matrimoni gay; da avvocato ha difeso due icone della sinistra: la famiglia di Carlo Giuliani (il giovane galantuomo morto mentre cercava di spaccare la testa di un carabiniere con un estintore al G8 di Genova) e Carlo De Benedetti (l'editore di la Repubblica e non solo) nella causa contro Berlusconi.


Ma tutto questo a Giuliano Pisapia non è bastato per mantenersi in purezza. È scivolato sulla più classica delle bucce di banana, come capita a noi non più giovani: un sorriso troppo smaccato e un abbraccio giudicato eccessivamente affettuoso nei confronti di una bella e giovane signora, che di nome fa Maria Elena Boschi.
Apriti cielo. I compagni fuoriusciti dal Pd che lo stavano incoronando leader della sinistra antirenziana (per intenderci i comunisti) hanno tirato il freno a mano. Fermi tutti: uno che abbraccia la Boschi (è successo sul palco della Festa dell'Unità, non in una alcova clandestina) non può essere il nostro capo. E su questo è in corso un «ampio e approfondito dibattito» in stile soviet con tanto di richieste al povero fedifrago di chiarimenti e scuse ufficiali.
Detto che, fuori di metafora e senza voler irritare la Boldrini con tesi maschiliste, la Boschi la vorrebbero abbracciare due terzi degli italiani di sinistra, centro e destra, e detto che per una volta nella vita il grigio Pisapia ha fatto qualcosa di umano e simpatico per cui invidiarlo, questa surreale polemica dimostra con che gente ha avuto a che fare il - in questo caso - povero Renzi. Vietato sorridere al nemico, anche se è una signora. L'odio al posto della galanteria, il disprezzo che deve farsi fisicità, la politica che deve diventare fatto personale. Questi sono pazzi pericolosi (lo sono sempre stati) oltre che di una stupidità che li copre di ridicolo.
Già che ci siamo, confesso a Paolo Berlusconi, mio editore, che anche io ho peccato, purtroppo non con la Boschi. L'altra sera sono stato appositamente a un dibattito per ascoltare Marco Carrai, che di Renzi è forse il più importante stratega, oltre che genio dell'informatica. Ne è valsa la pena, persona molto interessante e preparata. Alla fine gli ho stretto la mano. Non essendo né io né Paolo Berlusconi comunisti, sono certo che la cosa non avrà conseguenze. Perché noi, per fortuna, siamo fatti così. (Cioè fascisti-ndt)
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA: ULTIMO ATTO

Oltre a quanto accaduto al Sud in materia di incendi, si arriva prima all'agognato fascismo?????


54 minuti fa
0
Milano, fiamme e fuoco
in un deposito di rifiuti

Luca Romano

^^^^^^

6 ore fa
492
Termoli, vasto incendio:
evacuata la fabbrica Fiat

Giovanni Neve
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA: ULTIMO ATTO



Il termine cyborg o organismo cibernetico (anche organismo bionico) indica l'unione omeostatica costituita da elementi artificiali e un organismo biologico. Nasce dalla contrazione dell'inglese cybernetic organism, per l'appunto organismo cibernetico.

Il termine è nato nell'ambito della medicina e della bionica, pur avendo avuto maggior successo nell'immaginario fantascientifico.




IlFattoQuotidiano.it / BLOG / di Pierfranco Pellizzetti
Politica

Cyborg con parrucchino contro cyborg venuto male: consigli per il post Berlusconi-Renzi

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/ppellizzetti/
di Pierfranco Pellizzetti | 24 luglio 2017
61
1,2 mila

Più informazioni su: Emmanuel Macron, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi
Pierfranco Pellizzetti
Saggista
Post | Articoli
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Disperante. Disperante pensare che una specie di cyborg con parrucchino, quel Silvio Berlusconi a cui hanno innestato protesi in tante parti del corpo da renderlo (quasi) immortale, il dispensatore delle stesse barzellette rancide da cinque lustri, accompagnato da un codazzo di imbarazzanti/impresentabili andanti sul malavitoso, induce irrefrenabile scoramento pensare che costui possa ancora giocare un ruolo financo decisivo sulla scena e nei destini del nostro povero Paese.
A fronte di un tale scherzo macabro ci imbattiamo nel clone del cyborg venuto male (per di più risulta anche insopportabilmente antipatico e coltiva una drammatica tendenza agli autogol per eccesso di sicurezza/sicumera), cui si contrappone sul lato mancino una pattuglia di sopravvissuti a mille naufragi, che camuffano nell’istanza della purezza (rifare una Sinistra-Sinistra) il loro pervicace istinto di sopravvivenza per continuare a “esserci”, comunque e ovunque. Una combriccola di Nosferatu che rende intellettualmente vizzi anche i nuovi-nuovi che vi si sono aggregati, vanificando le personali verginità biografiche con la totale mancanza di aggiornamento nel patrimonio culturale e tecnologico del campo progressista; carenza che riaccredita – a contrario – la riproposizione di tutto l’usurato armamentario novecentesco (dalle nazionalizzazioni alle pianificazioni burocratiche). La mancanza di innovazione che costituisce il tallone d’Achille politico dei Corbyn e dei Sanders.
Intanto, in una sterile posizione di orgoglioso isolamento, i cinquestelle consumano il patrimonio di credibilità degli albori, tra topiche da impreparazione petulante e scontri intestini di matrice settaria; mentre il duo dei supremi reggitori rivela la propria totale inadeguatezza, dalle urla inconsulte del comico riciclato a speaker all’eminenza grigia pencolante tra una subcultura consulenzialese e il forzaleghismo, che ormai ha inquinato buona parte del milieu milanese.
Come siamo arrivati a un tale sfacelo, che produce soltanto fughe di massa verso l’assenteismo elettorale?

Le interpretazioni possono essere due: la prima è che il combinato Tangentopoli ed egemonia ventennale del Berlusconismo ha desertificato al napalm il campo della politica, con una mutazione antropologica delle nuove entrate: se i Baby Boomers della Prima Repubblica erano portatori di valori solidaristici e partecipativi, poi strumentalizzati e depistati dalla professionalizzazione accaparrativa della politica politicante; i nipotini della Seconda sono cresciuti a una scuola di cinismo che li porta a spregiare ogni intento generoso, nella considerazione del demos alla stregua di una mandria da tenere buona mediante tecniche illusionistiche.
La seconda interpretazione, a più vasto raggio, registra l’avvenuta cannibalizzazione della Politica da parte dell’Economico, con la valorizzazione di un personale elettivo subalterno alle ragioni del Capitale. Buon ultimo l’esempio di quell’Emmanuel Macron, espressione dei residui poteri forti d’oltralpe (Massoneria e circuiti finanziari/bancari), che tanto piace ai nostri quarantenni in carriera – da Calenda a Renzi – ma la cui luna di miele con il popolo francese sembra destinata a una rapida quanto drastica interruzione.
Stando così le cose, il danno è troppo profondo per essere sanato con qualche mossa d’effetto, in attesa dell’improbabile arrivo del Settimo Cavalleggeri.
Per questo credo si debba guardare attentamente alle esperienze di rifondazione della vita pubblica partendo dalla società, dai suoi punti di maggiore sofferenza, come si sta sperimentando a partire dai territori. E la penisola iberica è un laboratorio che merita la massima attenzione. Non soltanto per l’ormai classica Barcellona. Oggi è pure Lisbona che mette in vetrina qualcosa di importante: sindaco della città dal 2007 al 2015, Antonio Luis Santos da Costa, per lato paterno di etnia indiana dell’ex colonia di Goa, ha promosso con successo strategie di lotta alla povertà e ora – eletto primo ministro – promuove alternative efficaci alle politiche di austerity.
Appunto, alternative che – guarda caso – hanno avuto incubazione nello spazio civico.



^^^^^^^

Pierfranco Pellizzetti si limita a chiudere quest'articolo evidenziando:


Come siamo arrivati a un tale sfacelo, che produce soltanto fughe di massa verso l’assenteismo elettorale?

Il saggista genovese si limita ad evidenziare lo sfacelo generale che produce assenteismo elettorale.

Su questo concordo perchè è quanto si pensa da queste parti.


Ma quando questi intellettuali italiani chiariranno che tutto questo porta ad un nuovo fascismo????????????????


^^^^^^^

Strana foto pubblicata dal Fatto.

Di solito il Cyborg di Hardcore ride sempre per risultare "simpatico".

Qui ha l'aria da Duce truce.

Vuole morire lasciando questa immagine alle italiche genti????????????????????????????



http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07 ... i/3750262/
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA: ULTIMO ATTO



Il Grande Fratello (la Rete) ci aiuta a ricordare più dettagliatamente quello che sapevamo per quanto riguarda i dipendenti della Lega Nord:


La Lega Nord è al verde, Salvini licenzia 70 dipendenti
uomoqualunque.net/2014/10/la-lega-nord-e-al-verde-salvini-licenzia...
La Lega Nord ha le casse definitivamente vuote e così il movimento guidato da Matteo Salvini taglierà quello che è rimasto da tagliare: i dipendenti.



La Lega licenzia tutti, ma paga il consulente con 2 ...
http://www.ilfattoquotidiano.it/premium ... nzia-tutti...
La Lega non ha i soldi per i dipendenti, ma riesce a trovare i fondi per lo spin doctor del segretario Matteo Salvini. Conta fatture da oltre 300 mila euro.


Lega, Salvini licenzia gli ultimi 24 dipendenti del ...
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... i_licenzia...
25/01/2017 · Matteo Salvini (agf) GENOVA - La comunicazione è stata ufficializzata via fax ieri alle 16,56: la Lega Nord mette in mobilità (brutalmente: licenzia) i ...

Ieri mattina il Corriere della Sera riportava in prima pagina la vignetta di Giannelli, titolata:
SONDAGGIO: CENTRODESTRA UNITO 35 %
Dove si vede un robusto Salvini che fa il segno di vittoria con la mano destra mentre sorregge sulle sue spalle un sorridente "Banana", che a sua volte sorregge sulle sue spalle la Meloncina a braccia aperte.
A fianco, un rassegnato Pisapia che si chiede: INSIEME?!

Ma il Corriere , ovviamente, era uscito prima che venisse pronunciata la sentenza di secondo grado su Bossi e Belsito.

Mentre il Fatto Quotidiano in giornata titolava:


Giustizia & Impunità | Di F. Q.
Nuova condanna per per Bossi e Belsito
Al senatur due anni e mezzo per truffa
Confiscati 48 milioni di euro alla Lega


Se come ricorda il Grande Fratello, il 25 di Gennaio di quest'anno Salvini aveva brutalmente licenziato i 24 dipendenti, per mancanza di fondi, il Tribunale ieri ha emesso la confisca di 48 milioni di euro.

Sarà ancora il Banana a correre in soccorso della Lega ripendo la sottomissione permanente come aveva fatto a metà degli anni novanta quando aveva salvato Bossi dal fallimento del Banco di Lodi???????

Ma anche Berlusconi è in difficoltà economica con la sua organizzazione, perchè ha fatto licenziamenti a tappeto tra i dipendenti di Farsa Italia!!!!
UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA: ULTIMO ATTO


Mercoledì 26 Luglio 2017 |IL FATTO QUOTIDIANO |ESTERI »11

L'INTERVISTA Mattia Toaldo Lo studioso: “Italia esclusa dai vertici internazionali, è successo anche con la crisi di Tr i p o l i ” “La verità è che Alfano non lo chiama nessuno

Paghiamo la politica del governo Renzi: ha fatto finta di non vedere che gli interessi dell ’Egitto sulla Libia erano opposti ai nostri

»ANDREA VALDAMBRINI “Se il nostro ministro degli Esteri avesse più levatura internazionale, Macron lo avrebbe coinvolto. Invece...”. Spiega cosìla figuracciadel governo italiano sulla Libia Mattia Toaldo, ricercatore esperto del Paese nordafricano per lo European Council on Foreign Relations, think tank di politica internazionale con sede a Londra.
Come giudica l’accordo di ieri a Pa r i g i ?
È molto significativo come già prima dell’incontro tra le parti libiche - il governo ufficiale di Tripoli presieduto da al Sarraj da un lato e quello di Tobruk, di cui il generale Khalifa Haftar è il rappresentante militare, dall’altro - Parigi avesse già fatto circolare delle bozze di dichiarazione finale. Non è chiaro quanto il testo sia stato concordato tra le parti o quanto piuttosto sia il frutto del lavoro diplomatico dell’Eliseo con gli alleati Egitto e Emirati Arabi.
Non crede che l’azione politica francese sia in realtà guidata dagli interessi di Total, compagnia petrolifera nazionale, a discapito di quelli dell’italiana Eni?
No,perché in Libia tutti possono estrarre greggio liberamente, quindi Total non ha nessun reale interesse a sopraffare Eni o viceversa. L’equilibrio è garantito perché il greggio non è in mano né a al Sarraj né ad Haftar ma a Moustafa Sanalla che guida la National Oil Company (Noc), unica organizzazione autorizzata dall’Onu a vendere petrolio, dopo l’accordo del 2015, promosso da americani e britannici e sottoscritto anche da noi italiani. La ragione del compromesso era questa: finché c’è una sola compagnia petrolifera, c’è anche una Libia unita.
Dunque, i francesi non stanno fregando gli italiani sul petrolio. Su che cosa, allora?
Usano la Libia per rafforzare il rapporto con Emirati ed Egitto, tra i migliori clienti di Parigi nel campo delle armi - il grande business che interessa loro. Non si muovono per fare uno sgarbo all’Italia, anche se così appare. È che non ci calcolano proprio...
Chi esce rafforzato tra le parti libiche?
Il generale Haftar. Per lui è già una vittoria l’essere arrivato al tavolo negoziale di Parigi, preceduto da dichiarazioni che lo indicano come alleato chiave contro il terrorismo. Tutte le condizioni dell’accordo di Parigi sono favorevoli a lui. Inoltre, annunciando che ci sarà una risoluzione Onu sulla dichiarazione di ieri a Parigi, si crea un nuovo schema negoziale basato su una coppia in cui è proprio Haftar il personaggio forte. Dato che al Sarraj, al contrario, rappresenta solo se stesso.
Quindi l’Italia, puntando su Serraj, ha sbagliato tutto?
Più che puntare su di lui, ha provato a scommettere su un processo di condivisione del potere. Gli è andata male per via degli alleati - quelli sì, scelti male fin dall’inizio. Per esempio, ci siamo fidati troppo dell’Egitto, che però in Libia si spendeva per il governo Tobruk, ovvero contro l’Italia - dato che il generale vorrebbe scatenare una guerra civile contro i jihadisti alle porte di casa nostra. Paghiamo anche la politica del governo Renzi, che ha fatto finta di non vedere la dittatura di Al Sisi né quanto gli interessi del Cairo in Libia fossero opposti ai nostri.
Però non si può negare come il nostro Paese abbia investito molte energie in Libia: siamo presenti, ad esempio, con l’ospedale militare di Misurata. A fronte di un impegno come questo, cosa non ha funzionato? Perché la conferenza l’ha organizzata Macron e non Gentiloni?
Parliamoci chiaro: Parigi è il terminale europeo di un’alleanza regionale (Francia, Egitto, Emirati Arabi) rispetto alla quale Roma è ininfluente. Abbiamo fallito perché abbiamo fatto finta di non vedere quell’asse.
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UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO

DALLA GUERRA DI LIBERAZIONE ALLA GUERRA DI DISINTEGRAZIONE







PIANO PIANO STANNO ABITUANDO GLI ITALIANI ALLA NUOVA REALTA’

I VECCHI CHE HANNO FATTO LA RESISTENZA STANNO SPARENDO UNO DOPO L’ALTRO,
E I FIGLI E NIPOTI SE NE SBATTONO.



26 lug 2017 17:51
“RINGRAZIO DIO PER AVERMI FATTO FASCISTA”

- IN PIEMONTE UNA MAESTRA 40ENNE E’ STATA OSCURATA SU FACEBOOK PER FRASI E IMMAGINI INNEGGIANTI A MUSSOLINI

- ALESSANDRA PETTORUSSO E’ STATA SEGNALATA ANCHE ALLA POLIZIA POSTALE E ALLA SCUOLA ELEMENTARE DOVE INSEGNAVA

- ALUNNI TRATTATI COME BALILLA? IL PRESIDE: “NESSUN COLLEGA O GENITORE SI E’ MAI LAMENTATO”





Valentina Santarpia per Corriere.it

«Ringrazio Dio ogni giorno per avermi fatto fascista», con tanto di tricolore sormontato dall'aquila: inequivocabile il post di una maestra di Rivarossa che insegnava in alcune scuole elementari del Cavanese, in Piemonte, finito sul tavolo del provveditore, che ha scatenato un putiferio. La 40enne Alessandra Pettorruso, in servizio presso la direzione didattica di Castellamonte, è stata segnalata alla Polizia Postale e all'Ufficio Scolastico regionale e il suo profilo Facebook nei giorni scorsi, dopo la diffusione dei post su alcuni giornali locali, è stato oscurato.

Intanto l'Assessorato all'Istruzione della Regione Piemonte, venuto a conoscenza del fatto, ne ha dato comunicazione agli organi deputati alla verifica. Non è la prima volta che un insegnante scateni una polemica per le sue esternazioni: l'anno scorso una prof veneziana fu oggetto di un'interrogazione parlamentare per i suoi post che incitavano all'odio contro i migranti e inneggiavano al Duce.

Difficile ora rintracciare la maestra finita nel mirino. «Aveva un contratto a termine che ha concluso con la fine dell’anno scolastico- spiega a direttanews.it Federico Morgando, ex presidente dell’Anpi di Castellamonte e dirigente scolastico dell’istituto dove la maestra ha insegnato - Nel corso dell’anno appena concluso nessun collega e tanto meno genitori sono entrati nel mio ufficio a lamentarsi dei comportamenti e delle lezioni della maestra perciò come insegnante non ho nulla da imputarle…».

Ma i contenuti del suo profilo, almeno stando ai racconti dei giornali locali che li hanno raccolti nei giorni scorsi, erano inequivocabili: la maestra si vantava delle sue idee politiche. Una delle immagini pubblicate, ad esempio, riportava il volto di Mussolini e una scritta ambigua: «Quando ti rendi conto di andare contro tutto e tutti...capisci di essere dalla parte giusta». «Un'aberrazione»- commenta il sindaco di Rivarossa, Vinicio Milani. «Castellamonte, città decorata con la medaglia d’argento alla Resistenza, nelle sue aule scolastiche meritava frequentazioni migliori- tuona il Pd locale parlando di apologia del fascismo- Rivolgiamo un appello al mondo della scuola e a tutte le forze democratiche affinché facciano sentire la propria voce».

Anche Pettorruso, in realtà, ha provato a far sentire la sua: prima con un'intervista alla Voce, in cui sosteneva che non c'era niente di cui scandalizzarsi, e poi con un nuovo post su Facebook in cui difendeva le sue posizioni. Ma non deve aver convinto la polizia postale: che, poche ore dopo, l'ha messa a tacere.



Guardacaso!!!!!!!!!!!!

MSN ha rimosso temporaneamente l'inserimento di commenti, stiamo studiando modi migliori per coinvolgerti nella discussione sugli argomenti che più ti interessano.

Era un servizio sulla spiaggia fascista “Punta Canna” di Chioggia.

Da Google:

Spiaggia fascista: tremila mi piace su Facebook - Cronaca - La Nuova ...
nuovavenezia.gelocal.it/.../spiaggia-fascista-tremila-mi-piace-su-facebook-1.15604685
12 lug 2017 - Spiaggia fascista, Manfrin: "I busti di Mussolini? Non ci ho fatto caso" Segretario del Pd e cameriere nella spiaggia fascista. Terry Manfrin ..


Ovviamente il Vice Comandante SALVINI non poteva non portare solidarietà.


Salvini visita la spiaggia «fascista» «Solidarietà ... - Corriere del Veneto
corrieredelveneto.corriere.it/veneto/.../salvini-visita-spiaggia-fascista-solidarieta-gianni-s...
18 lug 2017 - CHIOGGIA L'aveva annunciato nei giorni scorsi, quando la notizia dell'iscrizione di Gianni Scarpa nel registro degli indagati con l'accusa di ...


https://www.google.it/search?q=spiaggia ... 94&bih=472
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Re: Diario della caduta di un regime.

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CARO LEI,.......QUESTE COSE NON SUCCEDEVANO QUANDO C'ERA LUI...........





6 ore fa
136


Altro scandalo a Roma:
3mila impiegati pubblici
assenti quotidianamente


Anita Sciarra



6 ore fa
404
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO




L’abc, nelle scuole di giornalismo, è rappresentato, sempre, da come si imposta la prima pagina dei giornali.


La prima pagina
La pagina dove è riportata la testata va sotto il nome di prima pagina. In essa si trovano i titoli degli avvenimenti ritenuti più importanti e gli articoli, o parte di articoli, che informano su tali avvenimenti. Gli articoli non sono situati a caso nella pagina, ma vengono attribuiti loro degli spazi ben precisi. Secondo l'impostazione tradizionale, una prima pagina è divisa in tre sezioni: • taglio alto; • taglio medio; • taglio basso.


Leggendo alcuni quotidiani, oggi, 27 luglio 2017, troviamo:


Il Fatto Quotidiano, nel taglio alto, come titolo di apertura che tratta l'avvenimento del giorno, considerato dal quotidiano il più importante, in bella evidenza pone:

[
b]1992-’94 Graviano si alleò con le cosche calabresi
Pure la ’ndrangheta
in stragi e trattative
“Votare Forza Italia
e uccidere Calipari”
[/b]


A fianco, con un taglio ridotto:

IL DG ROTA ”Hanno creato 1,3 miliardi di buco”
“L’Atac ha finito i soldi:
insolvenza e metrò
senza manutenzione”



Solo nel taglio centrale, ma in forma decisamente ridotta, riporta:


TAGLI ALLA CASTA e doppi giochi
Vitalizi, sì della Camera
Ma il Senato farà muro

DE CAROLIS E VENDEMIALE A PAG. 5


La Repubblica, la relega nel taglio centrale in buona evidenza:


L’asse Pd-M5S taglia i vitalizi
> Alla Camera il primo sì alla riforma, assegni ridotti del 40%. Ma fra i dem restano ancora dissensi
> Mattarella, appello per la nuova legge elettorale: “E la manovra accompagni la ripresa del Paese”

Privilegiando nel taglio alto la notizia:

Mondiali di nuoto. Dopo la delusione olimpica, il grande ritorno di Federica. Oro e bronzo dagli 800 uomini
Intramontabile Pellegrini
vince i 200 all’ultimo metro
Detti completa la festa



Mentre il Corriere della Sera, nel taglio alto, pone come articolo di fondo e di apertura:


Hacker e ricatti
LA NUOVA GUERRA
(DIGITALE)

di Massimo Gaggi

Al fianco e, quindi al centro una grande foto della nuotatrice italiana con:


Pellegrini infinita
è ancora d’oro
Nessuna come lei


di Alessandro Pasini


Di spalla troviamo:

«Sepolti dai debiti»
L’Atac di Roma
a un passo dal crac

Il direttore generale Rota: il Comune ora decida


La notizia sul taglio dei sodalizi è solo un trafiletto in taglio basso:

SCONTRO PD-M5S, POI ILVOTO ALLA CAMERA

Vitalizi,sì all’abolizione
di Virginia Piccolillo alle pagine 5 e 6 Falci, M. Franco


Non aspettatevi più niente da questo Paese.
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Re: Diario della caduta di un regime.

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REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO

DALLA GUERRA DI LIBERAZIONE ALLA GUERRA DI DISINTEGRAZIONE



Una quindicina di giorni fa, Aldo Giannuli mi aveva fatto incazzare, non poco, per una sua presa di posizione in favore di Pinocchio Mussoloni, avverso a Bersani.

Si poteva comprendere la rabbia di Giannuli per il fallimento della sinistra, ma prendere le parti di Mussoloni, non aveva nessuna giustificazione.

Anche perché Giannuli non è mai stato tenero con Mussoloni, per quanto letto nei suoi scritti.

Questa sera, rovistando tra i libri, mi sono imbattuto in un libro che Giannuli aveva mandato nelle librerie nell’ottobre del 2016.

Mussoloni non aveva ancora preso la scoppola del 4 dicembre.


Il titolo del libro è:


Da Gelli
a Renzi

(passando per Berlusconi)

Editore: IL PONTE DELLE GRAZIE


Nella copertina anteriore si legge:

Da Gelli
a Renzi

(passando per Berlusconi)


Il piano massonico sulla
<<rinascita democratica>>
e la vera storia della sua realizzazione


Aldo
Giannuli



Nella copertina posteriore si legge:

I piani occulti della P2 hanno
anticipato con impressionante
esattezza la linea dei governi italiani,
da Craxi a Berlusconi a Renzi.
Questo libro racconta per la prima
volta come è stato possibile.



Dal Piano di rinascita democratica,
sequestrato a Licio Gelli nel 1985



>> abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori;

>> limitazione del peso politico dei sindacati;

>> riduzione dei partiti di massa a reti di club
orbitanti attorno ad una oligarchia autolegittimata
e a un leader carismatico;

>> liberalizzazione e controllo politico della televisione

>>abolizione del bicameralismo con l’istituzione di
un’unica Camera, con un settore politico e un
settore tecnico;

>> riduzione dei parlamentari;

>> passaggio dalla repubblica parlamentare alla
repubblica presidenziale;

>>soppressione delle province;

>> limitazione dei poteri della Corte Costituzionale.
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