Fermate il treno, voglio scendere.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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lucfig
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Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da lucfig »

Gli ultimi fatti di Gorino mi hanno dimostrato che ormai io sono fuori da questo mondo, non lo comprendo, non lo capisco.
Succede che persone che io frequento, che in un certo modo stimo, che so che sono brave persone, si esprimono sui termini dei migranti, dei zingari in maniera che mi sconvolgono.

In poche parole comprendo, oggi, come nella Germania e nell'Italia del 29 si è potuto sterminare milioni di persone senza che ci fosse un'indignazione generale, anzi quasi una complicità su quello che succedeva. Allora come oggi.

Tempo fa scrissi che abbiamo fallito tutti: la politica, la chiesa, la scuola, la cultura, l'arte.

Non siamo riusciti a trasmettere all'umanità, l'umanità.

Il nostro maggior problema è la movimentazione delle merci e dei capitali non delle persone. Grazie alla globalizzazione siamo più poveri, il ceto medio è morto, abbiamo sempre meno diritti e le nostre fabbriche e i nostri risparmi sono distrutti.
Ma sembra che il vero (falso) problema è l'immigrazione dove poi se guardiamo i numeri è ben poca cosa ...

Vi invito di leggere questo articolo
http://www.swissinfo.ch/ita/serie-migra ... a/42482384
che ci espone i reali numeri dell'immigrazione ... estremamente tollerabile rispetto al danno della circolazione libera delle merci.

E più penso e più mi viene lo sconforto ... per favore, fermate questo folle treno che voglio scendere!
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lucfig
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da lucfig »

Il commento di Ezio Mauro che condivido

www.repubblica.it

La solitudine dell'indigeno italiano

di EZIO MAURO

26 ottobre 2016

"QUI non c'è niente. Niente per noi, che ci siamo nati: figurarsi per gli altri". Potrebbe finire sui manuali di storia dei nostri anni complicati questa frase di una cittadina italiana, probabilmente moglie e madre, abitante della frazione di Gorino sul delta del Po, che ha partecipato al blocco stradale del suo paese per impedire l'arrivo di dodici donne immigrate coi loro figli nell'ostello requisito dal prefetto.

Le straniere sono state dirottate in tre altri centri del Ferrarese, Gorino continuerà a non ospitare nemmeno un immigrato, la protesta ha vinto. Smontate le barricate e il gazebo notturno i bambini possono tornare a scuola, i pescatori riprenderanno il mare. Tutto come prima? Non proprio. Quella frase dimostra che dall'egoismo del niente può nascere una vera e propria guerra per il nulla in cui viviamo. Che ci angoscia, ma che non vogliamo dividere con nessuno.

Sono parole sincere, fotografie brutali delle mille periferie italiane quelle pronunciate al posto di blocco di Gorino. L'ospedale più vicino è a 60 chilometri, il medico viene in paese un'ora al giorno e se ne va, gli uomini sono fuori in barca dal mattino presto fino al tardo pomeriggio perché vivono di pesca, quell'ostello prima requisito poi restituito funziona anche da bar, è l'unico centro di ritrovo del paese, ha qualche camera per i pochi turisti che in stagione vogliono fermarsi per un giro sul delta. È una vita minima, s'immagina di sacrificio, attorno alla casa, la famiglia e la pesca. Dovrebbe farci riflettere il fatto che l'unica volta in cui il paese si sente comunità, agisce insieme, trova un'espressione collettiva, è davanti alla notizia che arriveranno dodici richiedenti asilo. Gorino non ha stranieri, tutti sono del posto. Ma ugualmente reagisce ribellandosi al sindaco di Goro, al prefetto, al colonnello dei carabinieri che promettono di far fermare le migranti una sola notte in paese. "Cosa vengono a fare qui? Abbiamo già i nostri guai, non ne vogliamo altri".

Non ci voleva molto a prevedere quel che sta succedendo. La superficie sottile della civiltà italiana - la solidarietà cristiana, la fraternità socialista, il buon senso compassionevole liberale - si sta sciogliendo nei punti più deboli della nostra geografia sociale, i piccoli centri della lunga periferia italiana, i paesi di montagna e di campagna, le isole ghettizzate all'interno delle grandi città. Persone in buona parte anziane, estranee al circuito del consumo multiculturale, frastornate dalla globalizzazione, con gli immigrati si trovano nei giardini spelacchiati sotto casa un mondo che non hanno mai visitato e mai conosciuto, senza che le comunità siano state preparate a gestire il fenomeno, inquadrandolo nelle sue dimensioni, nelle prospettive, nel rapporto tra i costi e i benefici. Si sentono esposti, si scoprono vulnerabili, diventano gelosi del poco che hanno, egoisti di tutto: o appunto di niente, perché l'egoismo sociale funziona anche come forma identitaria di riconoscimento sociale e di auto-rassicurazione.

Va così in scena una vera e propria lotta di classe in formato inedito, che mette di fronte la modernità esausta e logorata della democrazia occidentale con la primordialità dei mondi disperati che prendono il mare per cercare sopravvivenza, e nient'altro. Gli ultimi si trovano davanti i penultimi, che non vogliono concedere agli stranieri un millimetro di spazio sulla terra che considerano loro. Se non fossero scesi fino appunto al penultimo gradino della scala sociale (quello di un ex ceto medio che viveva del proprio lavoro, e che con la crisi si sente precipitare nella mancanza di impiego e di futuro) non si sentirebbero sfidati direttamente dai richiedenti asilo che bussano alla nostra porta: non si sentirebbero "concorrenti", invidiosi di quell'elemosina sociale che l'Europa elargisce con un'accoglienza riluttante, mandando i carabinieri a requisire sei stanze di un ostello vuoto in una stagione turisticamente morta. È l'ultima espressione del welfare state: nato come forma di solidarietà, come strumento di emancipazione e di integrazione - dunque di cittadinanza - , diventa simbolo di divisione e di identità, come un privilegio da consumare soltanto noi, al riparo dagli occhi stranieri e alieni.

Per capire bisogna avere il coraggio e la pazienza di guardare dentro l'impoverimento morale prodotto in ognuno di noi dalla crisi, che agisce sul sentimento di sé e degli altri. È un percorso scavato dalla paura e dall'insicurezza, due giganteschi motori politici di cui raccoglieremo i risultati avvelenati tra qualche anno. La crisi più lunga del dopoguerra, la mancanza di lavoro, l'erosione dei risparmi, la disoccupazione giovanile, il terrorismo jihadista nei nostri Paesi sono fenomeni che tutti insieme trasmettono la sensazione di un mondo fuori controllo, senza più governance, con la mondializzazione che diventa una minaccia, la politica e le istituzioni fuori gioco. L'insicurezza sociale determinava ancora domande politiche, l'attesa di una soluzione di governo. Quando l'insicurezza da sociale diventa fisica, cerca invece soluzioni pre-politiche o post-statuali, che rispondano a paure più che a bisogni, a una necessità di protezione più che di emancipazione, come se in gioco ci fosse non più la sicurezza del cittadino, ma l'incolumità dell'individuo.

Questa miscela fatta di spaesamento e solitudine, panico del presente e angoscia del futuro, si scarica facilmente e immediatamente sull'immigrato. Soprattutto nelle piccole comunità, e nel caso di anziani soli davanti allo spettacolo della paura moltiplicato dalle televisioni, c'è il timore di perdere il filo di esperienze biografiche condivise, che è quel che forma identità e comunità. C'è il timore, cioè, di finire "globalizzati" a casa propria, spostati senza muoversi, mentre il mondo fa un giro completo intorno a noi che non sappiamo più padroneggiarlo, con le nostre mappe diventate inutili. "Noi non siamo razzisti", ripetevano davanti ad ogni microfono gli abitanti di Gorino sulle barricate. Ed erano sinceri. Ma siamo arrivati al punto che la coscienza di sé diventa esclusiva, la paura spiega l'egoismo, il destino degli altri non ci interpella: purché non qui da noi, finiscano dove vogliono, finiscano come possono, finiscano comunque. È la presa d'atto di una sotto-classe umana che non ha diritti e non può pretenderne, perché non assimilabile e dunque superflua, quindi inutile. Quanto alla sua pretesa di sopravvivere, alla sua ricerca disperata di libertà a costo della vita, è un problema che non ci riguarda: non noi, non ora, soprattutto non qui.
Goro, il politico leghista aizza la folla

In questo modo mutiliamo la nostra umanità e rinunciamo ad ogni politica nei confronti dei migranti. La sostituiamo con il bando. Ci basta bandirli per non vederli, respingerli per allontanarli, non farli avvicinare per proteggerci. Non capiamo che solo una Europa che abbia un ministro degli Interni dell'Unione e una politica estera unitaria può affrontare il fenomeno. Dovremmo pretenderla, imporla, costruirla, invece di mettere in campo misure burocratiche e fisiche di selezione, le liste delle lingue e dei dialetti, la richiesta di esaminare i denti dei ragazzi richiedenti asilo per capire se sono bambini, minori o adulti, i rilevatori di battito cardiaco e di CO 2 al porto di Calais quando arrivano i camion, per scoprire se ci sono esseri umani nascosti.

Se la politica non contrasta il passo alla paura, rispondendo ai sindaci toscani che denunciano una sperequazione nelle quote di accoglienza, ascoltando il sindaco di Milano che chiede di uscire dall'emergenza perché ormai il fenomeno ha bisogno di misure strutturali, faremo crescere mille casi Gorino, tentativi disperati e inutili di privatizzazione della sicurezza nella dispersione di ogni sentimento di fiducia nello Stato, nel suo senso di giustizia, nella sua capacità di garantire insieme protezione e democrazia. Proprio nel momento in cui credono di poter far da soli, non lasciamo soli i cittadini di Gorino: lo sono già, in compagnia soltanto delle loro paure. Ma sul delta del Po, ieri è nata l'ultima nostra raffigurazione contemporanea, spogliata del cosmopolitismo, dell'identità europea, del multiculturalismo, del sentimento di cittadinanza del mondo. È l'indigeno italiano, ciò che certamente noi siamo ma che non ci eravamo mai accontentati di essere.
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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"QUI non c'è niente. Niente per noi, che ci siamo nati: figurarsi per gli altri". Potrebbe finire sui manuali di storia dei nostri anni complicati questa frase di una cittadina italiana, probabilmente moglie e madre, abitante della frazione di Gorino sul delta del Po, che ha partecipato al blocco stradale del suo paese per impedire l'arrivo di dodici donne immigrate coi loro figli nell'ostello requisito dal prefetto.
EZIO MAURO


"QUI non c'è niente. Niente per noi, che ci siamo nati: figurarsi per gli altri"


QUESTA FRASE CI INDICA CHE L'OBBIETTIVO E' STATO RAGGIUNTO.

CHI HA PROGETTATO DI SPINGERE LE POPOLAZIONI DELL'AFRICA, E NON SOLO, OGGI PUO' RITENERSI SODDISFATTO.

L'OBIETTIVO DEL SUO DISEGNO, DEL SUO PROGETTO, E' ARRIVATO A BUON FINE.

METTERE UNA CONTRO L'ALTRA QUELLE FASCE DI POPOLAZIONI A BASSO REDDITO.

QUEST'ESTATE AVEVA OTTENUTO UN ALTRO SUCCESSO A CAPALBIO, DOVE AVEVANO MESSO A CONFRONTO LA FASCIA DI BENESTANTI CHE TRADIZIONALMENTE FREQUENTANO LA LOCALITA' "IN" DI CAPALBIO, CON LA PRESENZA DI IMMIGRATI A BASSO REDDITO.

DOPO IL POLVERONE NON SI E' SAPUTO PIU' NIENTE.

POTREMMO DIRE CHE QUESTO E' SOLO L'INIZIO.
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

I COSI' DETTI MODERATI DI DESTRA, LA RACCONTANO COSI'



Goro, la rivolta anti-migranti: "Basta, questo paese è nostro"

A Goro e Gorino il giorno della protesta (vittoriosa) contro i migranti che sarebbero dovuti andare in un ostello requisito dal prefetto: "Pagiamo le tasse, il paese è nostro"


Claudio Cartaldo - Mer, 26/10/2016 - 14:12
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Goro si ribella. Si è ribellata alla decisione del prefetto di requisire un intero piano dell'ostello del piccolo paese per metterci 12 donne e 8 bambini.




"Chi ci critica firmi qui e ospiti gli immigrati"

Schiaffo di Vauro: ""Chiudete Goro, puzza di m..."
Sono scesi in piazza e hanno impedito l'arrivo del bus, alla fine hanno vinto loro, obbligando il prefetto a spostare a Ferrara e Comacchio i migranti.

Il giorno dopo la rivolta pacifica i cittadini di Goro sono tornati a spiegare alla stampa le loro ragioni. "Noi paghiamo le tasse - hanno detto - e questo paese è nostro". Stranieri, insomma, non sono i bemnvenuti. Goro e Gorino sono due paesi strani. Anche gli altri ferraresi li considerano un mondo a parte, un posto che "vive per i fatti suoi". Luoghi di persone che vivono grazie alle vongole e che non vogliono rischiare di ritrovarsi situazioni che possano mettere a rischio l'economia locale.

"Non ci hanno detto nulla - hanno detto al Messaggero - E poi il locale sequestrato a lavoratori onesti, che pagano le tasse....". Appena 450 abitanti ci sono a Gorino. Circa 6mila a Goro. "Mi hanno dato dei fogli - dice Sanela Nikolic, proprietaria dell'ostello il cui primo piano era stato requisito dal prefetto - Mi hanno detto: le sei camere sono sequestrate, che tu voglia o no. Eppure noi avevamo comunicato alla prefettura che non eravamo disposti ad ospitare i migranti, è il primo anno che guadagniamo qualcosa".

Il sindaco di Gorino, Diego Viviani, non ci sta a passare da razzista. "Siamo disponibili come gli altri - ha detto - siamo italiani: ci dispiace che il ministro Alfano ci abbia bollato come incivili".
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

IL CASO DELLE BARRICATE DI GOLINO ENTRA NEL VIVO DEL DRAMMA CHE STANNO SUBENDO GLI ITALIANI, A CAUSA DI UN GOVERNO CHE SI E' RIFIUTATO DI GOVERNARE L'ECCEZIONALITA' DELLA MASSICCIA ONDATA MIGRATORIA, PER VARI MOTIVI.


CRONACA
Lettera agli abitanti di Gorino, con mia profonda vergogna

Cronaca
di Sostenitore | 26 ottobre 2016
COMMENTI (376)
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I post scritti dai lettori

Post | Articoli
di Gabriella Chiaramonte

Poco cari abitanti di Goro e Gorino, come tanti cittadini italiani ed europei ho assistito alle vostre barricate ancora incredula e umiliata dalla vergogna che questo sia accaduto nel mio paese. Che ben noti tribuni della politica italiana esultino e plaudano all’impresa, al grido di “resistenza”, aggrava se è possibile la piaga. “Resistere” è una parola che ha ben altra connotazione, non solo storica ma proprio semantica, rispetto a quello cui abbiamo assistito da parte vostra nei giorni scorsi. Opporsi all’arrivo di 12 donne con bambini, stremati, impauriti… è catalogabile come resistenza?

Insulti, violenze verbali e non, addirittura le barricate per resistere “all’attacco” di uno sparuto gruppo di persone in fuga dall’orrore. La sproporzione sconcertante di una reazione così scomposta e inutilmente aggressiva non sarebbe giustificabile neanche se quelle 12 persone fossero state uomini o più numerosi. Chiederei ai tribuni che vi spalleggiano, così spesso impegnati in dotte disquisizioni e sottili distinguo filologici tra “migranti economici” e “fuggitivi dalle guerre”, in quale sottocategoria collocano ad esempio Boko Haram, alla stregua di una guerra o di un qualche male di natura economica? Perché è anche da quel mostro che le donne nigeriane scappavano.


E ancora, ai professionisti nostrani del commento mi piacerebbe chiedere, visto che cianciano di una presunta “preparazione” che sarebbe dovuta ai cittadini chiamati ad accogliere altri esseri umani, per caso qualcuno si è mai preso la briga di “preparare” all’accoglienza i cittadini di Lampedusa,Pozzallo, Reggio Calabria, Catania, Messina, Augusta, Siracusa… e di ogni altro approdo di carrette del mare? C’è qualcuno che ha organizzato un corso ad hoc per loro? Prima di farli sbarcare dalle navi, ai migranti è mai stato chiesto di raccontare in via preventiva le loro storie di disperazione, per poter muovere così a compassione e quindi elemosinare accoglienza?

Qualcuno ha sostenuto anche questo: “Bisognava far raccontare le loro storie così forse la rabbia si sarebbe placata”. La solidarietà non si fa domande, non attende la compassione, né pretende corsi di formazione. Un essere umano in difficoltà che chiede aiuto non ci dà il tempo di pensare, ponderare, di chiederci se siamo preparati, se abbiamo le carte in regola. Non c’è il tempo di farsi domande se un uomo sta per annegare. E’ un fatto istintivo, è ciò che distingue la civiltà dalla barbarie.

Il problema dell’accoglienza esiste da anni, non è certo un fatto di cronaca recente, nessuno può dirsi impreparato. Le dimensioni del fenomeno oggi richiedono la collaborazione e la responsabilità di tutti, anche la vostra. Finora tutto il peso è stato sostenuto solo da alcune regioni, da alcuni comuni, ha fatto comodo a molti. “I migranti danneggeranno il turismo nella zona”, qualcuno ha sbraitato. Ebbene, io non ho mai saputo dell’esistenza di Goro e Gorino, ma da oggi ho una certezza: saranno le mie colonne d’Ercole, un limite invalicabile. Non ci metterò mai un piede perché per me è il luogo della vergogna e nessun sofisma, nessun ricamo di raffinati commentatori riuscirà a ridurre i termini di quanto accaduto.

Nascosta da qualche parte, forse, potreste anche avere una qualche motivazione plausibile, impossibile da condividere per me. E’ la dimensione e la violenza di quel rifiuto, tuttavia, che non si può accettare, né giustificare. “Il modo ancor m’offende”, scriverebbe il Sommo poeta. Siete entrati a forza sotto i riflettori della cronaca ma la motivazione non vi fa onore, non potete esserne orgogliosi e forse lo sapete già.

Mi auguro che possiate riparare all’onta di cui vi siete fatti artefici.

Il blog Utente Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’abbonamento Sostenitore e diventando membri del Fatto social club. Tra i post inviati Peter Gomez e la redazione selezioneranno quelli ritenuti più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio.

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UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

ENTRANDO NEL MERITO, DAVANTI A QUELLO CHE PUO’ ESSERE DEFINITO IL PRIMO CASO DI RIVOLTA POPOLARE, E’ NECESSARIO CONOSCERE IL PENSIERO DEGLI ITAIANI CHE FORMANO UNA PARTE, IN QUESTO CASO MINIMA, DELL’OPINIONE PUBBLICA TRICOLORE.



• zimba • un'ora fa
La scrittrice dell'articolo ha sbagliato indirizzo. La lettera doveva essere inviata al governo in quanto è del governo che bisogna vergognarsi. Questo governo ladro e corrotto che fà dell'immigrazione clandestina un affare per la politica mafiosa. I clandestini si dovrebbero mandare tutti a motecitorio ed a casa dei politici e vedrete poi le barricate messe sù dai politici stessi •
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sandro • un'ora fa
a prescindere da chi ha ragione o meno...perché stiamo parlando di un paesino di 430 anime, dove non hai nessun motivo al mondo per raggiungerlo .. ma vogliamo parlare di chi ha deciso di mandare a Gorino quelle persone ?? sapeva almeno dove le stava mandando ?? no perché io credo che mandare donne, di cui una in gravidanza avanzata, e bambini a Gorino, dove c'è il Nulla, dove l'ospedale più vicino è a 60 km, dove il medico di base viene per un'ora a giorni alterni, dove non è presente un presidio di qualsiasi forza dell'ordine, dove, in questo periodo e fino a fine marzo, spira un vento freddo dal mare che ti pela le orecchie.. no perché chi ha deciso le stava mandando in carcerazione coatta obbligata.. ma chi le avrebbe gestite, chi gli avrebbe fatto/dato da mangiare.. perché queste ed altre domande sono state fatte nell'immediato ma non hanno ricevuto risposta certa.. probabilmente i Goresi avranno sbagliato i modi, avranno reagito d'istinto in preda alla paura..ma credo che se non avessero posto il veto, queste persone avrebbero chiesto loro stesse di andarsene da Gorino una volta resesi conto del luogo.. non per screditarlo, ma a Gorino vivi tu che ci nasci, gli altri li conosci perché vai tu da loro non perché vengono loro a Gorino ...
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Michele I. • un'ora fa
Gli abitanti di Goro e Gorino hanno fatto bene a levare la loro voce di protesta. E, per quanto l'autrice dell'articolo possa non concordare, si tratta di "resistenza", opposizione contro decisioni imposte da altri, su cui non si ha avuto modo di avere voce in capitolo e che vanno ad avere un impatto notevole sulla vita di quelle comunità.
Quello di cui mi vergogno non è la protesta degli abitanti di Goro e Gorino ma l'ipocrisia di chi sostiene una "accoglienza" illimitata di tutti coloro che entrano clandestinamente nel nostro paese. Tanto ipocriti che, fino a pochi mesi fa, per convincerci a far entrare chiunque, ci "tranquillizzavano" spiegandoci che, tanto, non sarebbero rimasti in Italia, che eravamo solo un paese di passaggio verso l'Europa settentrionale. La realtà mostra l'insensatezza della politica delle porte aperte.
Dovremmo alzarci tutti a "resistere" a questa invasione sostenuta e favorita da tutti i potentati politici ed economici (ed ecclesiastici) prima che sia troppo tardi.
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Marco (quello senza avatar) • un'ora fa
Ahahah... che pagliaccio. L'Italia ha un vero, unico ed enorme problema: la mancanza di pudore e di senso del ridicolo.
Per questo leggiamo dei post come questo, semplicemente inqualificabili.
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Andrea • un'ora fa
Non sono nè di Goro, nè di Gorino, ma premesso che non so come mi sarei comportato nel caso in questione (perchè per parlare bisognerebbe toccare con mano il problema) è mai possibile che il pensiero unico buonista-terzomondista-papista (chiamatelo come volete) non preveda che qualcuno sia contrario a fare da carta assorbente dei problemi del mondo ? A qualcuno non viene in mente che a forza di vergognarsi di avere connazionali così, o di auspicare l'esilio in Ungheria o di stilare classifiche di bontà fra le comunità italiane, un giorno potrebbe diventare come l'Ultimo dei Mohicani o come quello che va in autostrada contromano convinto che siano gli altri ad essere fuori ?
Personalmente non amo Salvini e la Lega per la loro inconsistenza intellettuale, ma quando leggo un articolo come il Suo, ho l'impressione che una brezza misteriosa mi spinga, anche solo per qualche istante, verso le loro idee.
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Matteo Chollet • un'ora fa
Un Filosofo di nome Gunther Anders scrisse, ormai diverso tempo addietro, che la principale disgrazia dei nostri giorni è che siamo diventati inferiori a noi medesimi, sottolineando la ormai sopraggiunta impossibilità di homo sapiens di competere con l'agire di homo faber. Sulla questione migranti si potrebbe dire che avesse ragione al cento per cento. Ecco: abbiamo i mezzi tecnici per costruire la civiltà globale (la quale già si costruisce nella veicolazione globale di informazioni, merci e uomini) ma non abbiamo ancora i mezzi intellettuali per farla. Il caso di Gorino è emblematico della distanza fra il possibile e il pensabile.
A coloro che lamentano l'invasione mi vien da dire che non c'è niente da fare. Dovrete presto o tardi farvi una ragione del fatto che il confine, i limiti allo spostamento umano sono cose antiquate. A coloro che lamentano l'atteggiamento dei primi direi:smettete di ragionare a agite per cercare di creare una società diversa. Ci vorrebbe la politica con la P maiuscola in questo come su altri temi. Ma poiché oggi la politica è l'ancella dell'economia resa possibile dallo sviluppo tecnico dubito che vedremo mai soluzioni all'altezza.
Cordialità a tutti.
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Franco Fraccarolli Matteo Chollet • un'ora fa
I mezzi tecnici, le risorse (ne hanno), usiamole a casa loro.

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UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

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Andrea Sperelli Matteo Chollet • un'ora fa
La civiltà globale e senza frontiere è un mito come lo era quello del comunismo internazionale, che sarebbe dovuto sorgere nel giro di poche generazioni e che invece è fallito miseramente.
L'umanità è fatta da popolazioni diverse dalla cultura diversa, status economico diverso, leggi diverse, livello civico diverso, credere di poter aprire le proprie frontiere a paesi come la Somalia senza conseguenze è pura follia.
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temistocle • 2 ore fa
eccone un'altra che ha casa, redddito, sanità sicuri e quindi pensa che in italia si viva tutti così.
è sicura che sia un paese di mostri?
in sicilia e in genere nel sud italia questa situazione la SUBISCONO, non sono li a ballare perchè arrivano gli immigrati.
faccia un tuffo nella realtà: vada dove sono "accolti" e parli con i residenti.
non voglio dirle li porti a casa sua, ma però può farlo se vuole, con quel che le passa lo stato ci guadagna anche, perchè non farlo e poi documentarlo?
metterebbe così a tacere tutti i commenti contrari che ha ricevuto.
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SlySy • 2 ore fa
Poco caro autore, lo sappiamo benissimo che ogni migrante ha una storia di sofferenze e le assicuro che, nell'aspetto umano, abbiamo tutti compassione per queste persone e la loro situazione. Ma la informo che di persone con storie di sofferenze, al mondo, ce ne sono milioni, ognuna con una storia che, presa individualmente, ci rattrista e ci fa' istintivamente volere aiutare. Allora le chiedo, dovremmo aprire i confini a questi milioni? A che punto le emozioni sconfinano nell'irragionevolezza?
PS: non conosco ne' Goro ne' Goretto, ma mi azzardo a indovinare che nessuno la' perdera' il sonno sapendo che lei non si fara' vedere dalle loro parti.
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Marco (quello senza avatar) SlySy • un'ora fa
Sarebbe bello poter leggere all'ingresso di gorino "comune dechiaromontizzato"...
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smack • 2 ore fa
eccone una che ha la verità rivelata in tasca. Una saccente che ci spiega i mali del mondo, non abbiamo bisogno delle tue lettere, visto che sei così brava accoglile a casa tua, diventeresti la dodicesima. Si, perchè a Bologna la genialata piddina di far accogliere queste persone a casa propria ha avuto ben 11 richieste. Undici in un territorio pieno di buonisti sinistri.....la realtà non è quella che dipingete con il vostro buonismo.
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maxsierramaestra • 2 ore fa
Signora Chiaromonte lei dove abita???io abito a Milano vada a fare un giretto di sera da sola ai bastioni di porta Venezia,poi ne riparliamo.........va bene??e lei che è così aperta mi immagino che sarà andata a Capalbio a protestare sonoramente quando i suoi sodali hanno fatto delle barricate virtuali contro gli immigrati..........o forse no??????
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Caronte Demonio • 2 ore fa
Perché non te li porti tutti a casa tua invece di starnazzare?
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Califfone • 2 ore fa
Mi spiegate voi santoni delle porte aperte e dell'accoglienza a qualunque costo, quanti immigrati dovremmo accogliere in Italia?
Un numero preciso per cortesia, tra gli immigrati europei (le frontiere aperte) e gli extracomunitari (divisi tra immigrati e profughi).
Sant'Agostino diceva che la misura dell'amore è amare senza misura. Peccato che si debba fare i conti con i maledetti numeri e quelli sono impressionanti.
Allora? Quanti?
Quanti dovete farne entrare per sentirvi con la coscienza tranquilla?
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Mariagrazia Vianello Califfone • 2 ore fa
Tutti! Tutti quelli che vogliono "cambiare la propria vita" ,come disse il Papa.
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Innovactor Mariagrazia Vianello • 2 ore fa
Ma qui la cambieranno in peggio ! Non è questo che vuole il papa !
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Lucky Luke • 2 ore fa
Buoni si .. ma fessi no.
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Mariagrazia Vianello Lucky Luke • 2 ore fa
Pure fessi.
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Josh89 • 2 ore fa
Adesso divento una persona cattiva. Mi rivolgo a questi "indignati" : dove eravate quando tali prese di posizione sono state fatte a Capalbio in questa estate ? Oppure quando tutti i paesi europei, per risolvere la questione migranti, hanno deciso di innalzare muri per impedire l'entrata di questi "disperati" perché vi siete voltati dall'altra parte ? E' facile puntare il dito contro un borgo che, giusto o sbagliato, abbia preso tale posizione per una situazione diventata ormai sostenibile in tutta Italia. Ma a quanto pare voi finti buonisti presenti dietro ad un monitor di un pc la cosa non interessa e siete bravi ad avventarsi contro cittadini inermi, augurandogli addirittura di riempirli di manganellate. La mia vera vergogna è per questi brutti soggetti che si dimostrano falsi e ipocriti.
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Innovactor • 2 ore fa
Cara Gabriella Chiaramonte, chi ha cervello non pensa all'immediato, non pensa al buonismo peloso tipico dei partiti o degli imprenditori pronti a licenziare italiani costosi per sostituirli con manodopera sottopagata. Pensa ad un progetto FATTIBILE che si evolve nell'arco di mezzo secolo; e questo progetto non c'è !!!!!!
Ieri Renzi ha detto che "dobbiamo fermarli prima che partano" !!!!
Renzi !!! Non Salvini !!!
Renzi ha questa caratteristica. Ripete quello che i politici ritenuti più fetenti dal PD hanno detto molti anni prima.
La sua politica è più a destra di Berlusconi e la sua posizione sui migranti si sta spostando più a destra di Salvini.
E il popolo del PD lo ascolta.
Cara Gabriella, qual'è il futuro dei migranti ? Qual'è il tuo progetto.
Un giorno Goro e Gorino diventeranno solo i primi di una lunga serie, e te lo dico con tristezza perchè se l'Italia sta diventando ogni giorno più xenofoba e per quelle manicheiste come te che si fermano alla prima impressione. Giusto --- Sbagliato
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Rodrigo54 • 2 ore fa
L'Italia è stata un popolo di migranti, SIETE SENZA CUORE E TESTA.
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Franco Fraccarolli Rodrigo54 • un'ora fa
Gli italiani sono immigrati sia in paesi in via di sviluppo (America sia nord che sud), sia ove richiesti (Germania, Francia ecc.), anche tramite accordi (Belgio). Le condizioni attuali dell'Italia non sono quelle per l'accoglienza di persone in cerca di lavoro. Al limite è accettabile la doverosa accoglienza di una parte di rifugiati.
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Andrea Rodrigo54 • 2 ore fa
Avere testa significa anche non fermarsi alla superficialità. Qualche anno fa ho scaricato dal sito "Ellis Island" un documento riguardante mio nonno, emigrante agli inizi del secolo scorso in cui era specificato il luogo di provenienza, il lavoro che andava a svolgere in America e il contatto che garantiva l'alloggio. E prima che le pratiche non erano definite, gli emigranti non si muovevano da Ellis Island.
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Valter Varesco Rodrigo54 • 2 ore fa
Lo siamo ancora .. infatti più di 100000 italiani sono emigrati per mancanza di prospettive per il futuro .. sono stati ovviamente rimpiazzati da altri migranti ... qualcosa non mi torna ..perchè devo andarmene dalla mia terra quella in cui ho vissuto per decenni , quella per cui milioni di persone, nonni-padri-fratelli, sono morte per darci un futuro di libertà ? Dai una risposta adeguata e guarda a chi ci governa invece che al cittadino che subisce!!!
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Rodrigo54 • 2 ore fa
vergognatevi...
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Joshua Slocum • 2 ore fa
L'escalation inarrestabile di clandestini scaricati anche da tante navi straniere in questo paese già fragile di suo non accenna a diminuire, anzi sembra destinato ad aumentare, è naturale che un numero sempre crescente di persone cominci seriamente a preoccuparsi, subentra l'istinto di CONSERVAZIONE esimia Chiaramonte , scagliarsi con ingiustificata acrimonia, livore e rancore verso connazionali che rivendicano un loro diritto pone seri dubbi sulle Sue capacità di discernimento, rivolga le sue attenzioni alle responsabilità che sono a monte, non a valle in questo caso del Po.
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Valter Varesco Joshua Slocum • 2 ore fa
Quello che non capisco è perchè le navi straniere li devono scaricare da noi . Li vai a prendere e li porti a casa tua ... redistribuzione automatica dell'immigrazione.
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Franco Fraccarolli • 2 ore fa
I migranti africani sono per l' 80% composti da giovani maschi, però stranamente in questo caso mediatico si parla di donne con figli... Ma che strano, che sia per mettere in cattiva luce chi si oppone al flusso incontrollato? Una povera profuga intervistata dal telegiornale afferma : "Non ce lo aspettavamo di essere rifiutate così, l' Italia, in Africa è considerata molto accogliente" ... Si se continuiamo a tenere vivo il traffico mortale senza nessuna opposizione, anzi andando a prenderli sulle cose libiche. E quando arrivano sono disposti a lavorare a 2 euro l'ora aggravando la disoccupazione di molti giovani italiani A chi conviene tutto ciò? Perché non si pone seriamente la questione di aiutarli a casa loro e a non sfruttare, anche grazie a dittature compiacenti, le loro risorse? Razzismo può essere anche ignorare il grande gioco che c'è dietro a tutto questo.
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Innovactor • 2 ore fa
Io credo che gli abitanti di Goro e Gorino non possano che rallegrarsi del fatto che Gabriella Chiaramonte non intenda metterci mai piede.
Ma mi chiedo se Gabriella Chiaramonte ha un'idea di quale sarà il futuro degli immigrati che rimarranno in Italia ? Chiederanno l'elemosina ? laveranno i vetri delle auto ai semafori ? attenderanno lavori fittizi da parte dello stato ? verranno sfruttati dal caporalato ? si imbrancheranno in gang della malavita ? si prostituiranno ? i giovani non accompagnati diventeranno fornitori di organi ? diventeranno terroristi ?
Cara Gabriella Chiaramonte, quella che il nostro governo sostiene non è un'accoglienza, è rimandare un problema creandone un altro. Nel migliore dei casi perchè, come abbiamo visto co Buzzi e Carminati, sotto l'apparente buonismo c'è lo sfruttamento sistematico dei migranti.
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Yemaleo • 3 ore fa
Vengo adesso dalla stazione di Milano. Nei giardini davanti è diventato un dormitorio a cielo aperto, gente scalza, con coperte e cartoni e carrelli della spesa pieni di panni presi chissà dove, che bivaccano e fanno i bisogni ovunque. C'è una puzza terribile. Vedere i filmati e leggere le notizie in un pc non rende assolutamente l'idea. Fatevi un giro li e poi pensate se vorreste tutto questo nei giardinetti sotto casa vostra. Io no.
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Yemaleo • 3 ore fa
Su Gorino, Goro e tutte le altre città citate non mi esprimo. A me basta che non me li portino nella mia città, o in quella in cui lavoro o in quelle in cui vado di solito. Sono pochi luoghi rispetto a quelli possibili. Grazie
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Lorenzo Sturpino Yemaleo • 2 ore fa
Egoista, spero che un giorno il vento giri a tuo sfavore e sia costretto ad emigrare, anche solo per motivi economici (quasi questo fosse una colpa...). E che qualcuno dica di te le stesse cose che tu dici di queste persone. Pensaci, la vita è strana. Un giorno sei vivo e quello dopo morto. A me gli immigrati non solo non mi hanno mai dato fastidio, mi hanno aperto gli orizzonti. Sai, una volta si diceva la stessa cosa della gente che faceva la fame. Mendicanti. Riempivano le piazze. Italiani come te. E chi aveva i soldi si girava dall'altra parte, turandosi il naso. Esattamente come te. Vergognati.
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nes_uno • 3 ore fa
non c'e da stupirsi di sti articoli

non è solo di parte e della cricca compagnia bella

http://unacittaincomunefirenze...
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cartesio • 3 ore fa
mentre noi siamo qui a beccarci come i capponi di Renzo i nostri vicini spagnoli ci guardano e se la ridono di quanto può essere scemo un intero popolo
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Lorenzo • 3 ore fa
Cara Gabriella, rispetto la tua opinione ma personalmente sono stufo di questo politically correct. Conosco persone che lavorano in Etiopia al fianco di questi individui e mi hanno raccontato come ragionano e agiscono, non vivono per un futuro, vivono la giornata e sanno che tanto arriva il cibo arrivano i vestiti, arriva tutto ciò che serve e non si muovono per far qualcosa e cercare di migliorare la loro situazione. Qui in italia le cooperative che gestiscono questi centri li servono, lavano i vestiti, fanno da mangiare, fanno pure il letto e questi pensano solo ad andare in giro con smartphone e bicicletta. Fosse per me non ne accoglierei uno a meno che non dimostra di essere una persona per cui vale la pena salvare. Lei li vuole salvare tutti? Apra le porta di casa sua e li accolga, io nel sborsare soldi per mantenerli mi trova totalmente contrario, fosse per me farei dei campi di raccolta nei paesi africani.
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Lorenzo Sturpino Lorenzo • 2 ore fa
Lei è un'ignorante e parla per sentito dire. Se fanno una vita così bella faccia lei il migrante. che ne dice? Andrebbe tutto il giorno in giro con smartphone e bicicletta, che bella vita! Io conosco gente che ha dato la sua vita in Etiopia (certo non gente che va in quei paesi a sfruttare per poi dire: tanto sono solo fannulloni...). Scuse per lavarsi le mani le sue, come quelle di tanti italiani, che parlano dei migranti senza mai aver parlato una sola volta con uno di loro. E si ricordi che in Svizzera fino a 50 anni fa si scriveva sui caritelli dei bar "Vietato l'ingresso ai cani e agli italiani". La vita è una ruota che gira, oggi a me. domani a te.Quindi non escluda di trovarsi un giorno dall'altra parte. Ah campi di raccolta si chiamavano anche quelli dove ci sono finiti tanti italiani il secolo scorso. Sopra l'ingresso c'era scritto: "Il lavoro rende liberi". Forse è a quelli che lei si ispira...
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Edu • 3 ore fa
io manderei la guardia di finanza per battere a tappeto questa carina cittadina e ne vedremo delle belle di queste persone
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Valter Varesco Edu • 2 ore fa
Magari anche i carri armati per radere al suolo e spianare tutto e fare un grande centro di accoglienza
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Mariagrazia Vianello Edu • 2 ore fa
Ma pagare le tasse,per lei è una punizione? Cavolo,io che le ho sempre pagate,fessa?
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lallo ghini • 3 ore fa
si vergogni lei. Non ha capito nulla ed essendo una talebana impermeabile ad ogni spiegazione logica, non capirà mai nulla. Resti coi suoi dogmi e si ricordi che la via dell'inferno è pavimentata da buone intenzioni. Le sue.
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WalterD • 3 ore fa
Diversi comuni della Calabria hanno accolto ed integrato migranti. I sindaci di tali comuni non hanno avuto problemi con la popolazione locale e non sbaglio un comune in provincia di Reggio Calabria ha anche ricevuto una qualche onoreficenza. Un piccolo comune di 1000 persone in provincia di Cosenza ha integrato da diverso tempo tanti immigrati che contribuiscono alla crescita della popolazione del comune. Si puo' anche capire che innestare 20 immigrati in una piccola comunita' di poche centinaia puo' essere percepito come "devastante" e forse la scelta e' stata sbagliata. Si doveva puntare su una citta' piu' grossa...resta il fatto di una sceneggiata davvero disgustosa. Il nome di questo paese sara' ricordato a lungo.
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Michele I. WalterD • un'ora fa
Molti di quegli immigrati se ne sono poi andati altrove, semplicemente perché lì non c'è alcuna vera prospettiva. Finché sono stati lautamente finanziati (conosco casi in cui il comune pagava loro pure le bollette) ed erano pochi tutto poteva andare.
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DAVIDBASS WalterD • 2 ore fa
Sarebbe bello che fosse così, ma mi sembra che tu non abbia la minima idea di come siano le città italiane. Migliaia di immigrati che spacciano, migliaia di immigrate che si prostituiscono, migliaia anche ai semafori a chiedere l'elemosino ed altre migliaia sfruttate dal caporalato. Poi ci saranno anche delle eccezioni ma la realtà è un'altra.
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WalterD DAVIDBASS • 2 ore fa
Non vivo piu' in Italia e puo' darsi che non abbia la percezione della situazione. Ogni caso meriterebbe una attenzione a parte , probabilmente.
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aquasimplex • 3 ore fa
Lettera da respingere al mittente o buttare nella pattumiera. Fate voi.
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Teo • 3 ore fa
Sono disgustato dagli articoli di giornale che leggo oggi e che mi confermano sempre di più quanto venduta sia oggi la categoria dei giornalisti.
Sono disgustato da Alfano che dall'alto del suo zerovirgolaqualcosa percento si permetta di dichiarare che "... questa non è l'Italia" ?!
Sono disgustato che oggi si parli delle "12 povere donne cacciate da Goro" ieri sera e non dei 200 uomini arrivati a Verona l'altra sera. Assieme alle altre centinaia di migliaia, milioni, arrivati in questi anni nel mio paese senza che io potessi esprimere la mia opinione . Senza che milioni e milioni di io potessero esprimere un'opinione.
Tutti schierati nel nome di questo propagandato buonismo. Propagandato dai buoni come Soros e dalle sue ONG, sulla pelle dei popoli cattivi.
Più vi leggo , più vi ascolto e più mi vien voglia di diventare un terrorista dell'ISIS
FATE SCHIFO
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Xenophel • 4 ore fa
Sono anni che sostengo che l'italiano medio si sia sostanzialmente trasformato in un mostro. Mafioso, razzista, disonesto, del tutto privo di dignità, incapace della seppur minima compassione. Ogni giorno passato mi da un po' più ragione. E' un paese che sprofonda nel male, questo.
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Mariagrazia Vianello Xenophel • 2 ore fa
E allora,cosa ci vengono a fare qui,i clandestini? In un paese migliore!
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Augusto Xenophel • 3 ore fa
" l'italiano medio..." ma chi ti credi di essere per giudicare in questo modo ? guardati allo specchio e giudica te stesso. Ti scoprirai leale, onesto, generoso, intelligente e gran lavoratore?
Se la risposta è SI a tutto allora potresti entrare in politica e diventare un leader, forse.
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UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

Augusto Xenophel • 3 ore fa
" l'italiano medio..." ma chi ti credi di essere per giudicare in questo modo ? guardati allo specchio e giudica te stesso. Ti scoprirai leale, onesto, generoso, intelligente e gran lavoratore?
Se la risposta è SI a tutto allora potresti entrare in politica e diventare un leader, forse.
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Scagliarossa Xenophel • 3 ore fa
Portateli a casa tua.
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Edu Scagliarossa • 3 ore fa
ecco la risposta prefabbricata di una mente piccolissima come una formichina

sono sicuro che ha casa tua hai avuto diversi emigranti italiani per il mondo
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Mariagrazia Vianello Edu • 2 ore fa
S',i miei zii sono andati in Argentina e hanno dovuto cominciare a costruirsi una capanna di legno. E l'Argentina era molto poco abitata,non certo come l'Italia. Sono ora perfettamente integrati e tornano in vacanza in Italia. Mai nessuno ha dovuto mantenerli .
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Scagliarossa Edu • 3 ore fa
Quando pretenderanno quanto hai tu (i diritti!!) ti verranno a cercare a casa e ti accorgerai di quanto siete gonzi.
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TonyHorrible • 4 ore fa
Soluzioni SOLUZIONIII SOLUZIONIIIII:

tanto per cominciare, magari, evitare di andare a romper loro i coglioni a casa propria - evitando di smerdare la loro acqua, la loro terra e i loro animali con il petrolio rendendo invivibile il loro territorio come fa l'ENI da mezzo secolo ed ENI = ITALIA e ITALIA = ITALIANI - proprio come si diceva, "aiutarli a casa loro", insomma:

http://www.amnesty.it/flex/cm/...

"a diversi decenni, le aziende petrolifere, presenti nel delta del fiume Niger in Nigeria - in particolare Eni, Total e Shell - avvantaggiate dalla debolezza che caratterizza il tessuto normativo nigeriano, hanno causato numerosi danni ambientali e violazioni dei diritti umani a discapito della popolazione locale. L'inquinamento ha contaminato il suolo, l'acqua e l'aria del delta del Niger contribuendo inoltre alla violazione del diritto alla salute e a un ambiente sano, del diritto a condizioni di vita dignitose, inclusi il diritto al cibo e all'acqua, nonché del diritto a guadagnarsi da vivere attraverso il lavoro. Basti considerare che la maggior parte della popolazione vive di fonti di sostentamento tradizionali, come la pesca e l'agricoltura."

Non sarà certo l'indignazione idealistico-poetica contro le barricate a salvare la situazione, ma nemmeno le barricate contro degli altri poracci a cui magari noi stessi abbiamo scassato la minchia, e quindi nemmeno le distinzioni tra migranti economici e profughi di guerra.
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teresio brosio • 4 ore fa
"Le dimensioni del fenomeno oggi richiedono la collaborazione e la responsabilità di tutti, anche la vostra"

Ma che va cianciando, chi si crede di essere per dire agli altri cosa bisogna fare e indicare la strada da seguire? Possiede forse la verità? Venga a Torino a vedere come hanno ridotto il villaggio olimpico, ormai è un luogo in cui gli italiani non possono entrare, di cui vantano il possesso, al grido di "qui comandiamo noi".
Non stanno bene a casa loro? Beh che lo cambino dall'interno anziché scappare.. La verità è che (come diceva qualcuno) i migranti rendono più della droga, e allora gli raccontiamo la barzelletta che da noi la vita è facile,che c'è assistenza e mantenimento, e loro arrivano... Poi la ciliegina è andarli a prendere sulle coste libiche..
Davvero punirà i gorinesi evitando la sua presenza? Credo che a Gorino nessuno noterà sua mancanza...
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GIOVANNI • 4 ore fa
Gentile signora così severa così intransigente verso quelli che, secondo Lei, sono i doveri....degli altri. Abita per caso a Gorino?. Se no, ha per caso pensato di accogliere qualche profugo a casa sua?. Se si, a maggior ragione. Anch'io provo vergogna, ma per quello che ha scritto Lei.
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rasputin54 GIOVANNI • 3 ore fa
Non ricordo che la Signora, cosi severa con I Gorini, lo sia stata qualche mese fa con i Capalbiesi che fecero una polemica forte sull'arrivo di 12 (dico 12 ) profughi....capisco a Goro e Gorino non ci sono i Sinistri al caviale e poi hanno la nebbia e le zanzare,,,,,percio' mettiamoci le colonne d'Ercole!!mentre a Capalbio...diamine non disturbiamo il riposo della Gauche au caviar...e non roviniamo il turismo!!!! Il buonismo a orientamento variabile....è veramente squallido!!
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Scagliarossa GIOVANNI • 3 ore fa
Vergogna quello che rispondi tu.
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Andrea Scagliarossa • 2 ore fa
Ma scusa: sei a favore o contro i Gorinesi ? la risposta sopra mi sembra contraria a questa qui.
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aquasimplex Scagliarossa • 3 ore fa
Idem per te, vergognati.
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Scagliarossa aquasimplex • 3 ore fa
asilo mariuccia.
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SAURO • 4 ore fa
Che dire,ho visto italiani disperati senza soldi e senza lavoro.gente che si cura poco e male perchè non si permette medicine. Credo che (non sono della Lega) prima gli italiani e se ne avanza,(e al momento non c'è trippa per gatti),alla accoglienza regolare.
Non riesco a conteggiare i costi delle operazioni di salvataggio delle navi,i costi di assistenza medica e altro. I 35 € al giorno questo lo so fare 175.000X35 = 6.125.000,00 seimilionicentoventiciquemila al giorno ! 2,2 miliardi e rotti all'anno !!!!!
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Hobbes • 4 ore fa
"Il blog Utente Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’abbonamento Sostenitore e diventando membri del Fatto social club".

Fino a qui, tutto bene. Ottima iniziativa. Ciò che mi lascia perplesso è la frase che viene dopo:

"Tra i post inviati Peter Gomez e la redazione selezioneranno quelli ritenuti più interessanti".

Quindi questo era ritenuto fra "i più interessanti". Confesso che adesso mi divora la curiosità di leggere uno dei meno interessanti.
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Andrea Hobbes • 2 ore fa
mi sfugge il nesso con l'argomento dell'articolo....
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Luigi Cifra • 4 ore fa
Caro utente sostenitore, immagino tu abbia già spedito una lettera in cui dichiari di essere disponibile ad accogliere queste persone. Altrimenti per piacere smetti di scassare con i tuoi pensieri su come gli altri dovrebbero decidere di sostenere economicamente un'invasione di gente che al 90% non scappa da nessuna guerra.
La solidarietà falla tu se vuoi verso gli immigrati, io preferisco aiutare i miei amici.
Ps Boko Haram è solo in una parte della Nigeria.
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Nicola Luigi Cifra • 3 ore fa
Il paese dove vivi non e' casa tua,al massimo la tua abitazione,il giardino di casa tua ma non tutto il paese,quindi perfavore,finitela di fare gli ignoranti
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Mariagrazia Vianello Nicola • 2 ore fa
Ma dove volevano mettere i clandestini? Non a Gorino?
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Luca Barbato • 4 ore fa
Lei mi disgusta. Se la prende con i cittadini di una frazioncina in depressione totale che difendono quel poco che hanno.

Ho il dubbio che le venti (che poi sarebbero state 80 si scopre leggendo meglio) persone che avrebbero mandato li` prima sarebbero stati i soliti aitanti 20enni, vista la situazione han pensato bene di cambiar la carta e provare a vedere se un po' di donne e bambini la situazione puo` essere piu` vantaggiosa a livello comunicativo.
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Nicola Luca Barbato • 3 ore fa
Puo' indicarmi,giusto per curiosità dove ha preso questo numero?
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Luca Barbato Nicola • 3 ore fa
Entita` dei posti letto che avrebbero voluto requisire.
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Nicola Luca Barbato • un'ora fa
Puo' citarmi la fonte?un link?
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Michele • 4 ore fa
Mi sta paragonando Goro e Gorino a certe città e realtà che hanno sempre avuto di questi arrivi. Oltretutto si parla di paesi di estrema periferia della provincia di Ferrara dove i servizi più vicini sono ad almeno 50/60 km e me li paragona a città che hanno strutture, ospedali mense, forze dell'ordine ecc. ecc. Poi qui si parla del fatto che hanno sequestrato praticamente l'unico posto pubblico di Gorino mandando fuori persone che fino ad ora gestivano l'attività con impegno e passione così su due piedi.
Infine il fatto che fossero donne si è saputo solo dopo e in queste ore sembra che non fosse neanche così in realtà. Poi si sa oggi ne arrivano 10 e domani? Questo fenomeno è in forte crescita e a quanto pare lo Stato non riesce ad arginare il problema o a fare passare il flusso di immigrati a stati limitrofi.
La paura che la gente ha per tutto quel che succede in Italia, e che rivediamo costantemente ai tg, è tanta.
Non vedo molte persone di quelle che vivono a Milano, o in altre zone piene di immigrati, ad esempio, esternare grande felicità.
Qui non si vuole essere razzisti ma realisti, il problema è un altro
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Valter Varesco Michele • 2 ore fa
"Poi qui si parla del fatto che hanno sequestrato praticamente l'unico posto pubblico di Gorino mandando fuori persone che fino ad ora gestivano l'attività con impegno e passione così su due piedi." Questa l'ho sentita anch'io stamattina in TV e mi chiedo come sia possibile fare un'atto del genere senza doverne poi rispondere non solo ai proprietari ma anche a tutta la popolazione e se questo è da considerare legale o un vero e proprio abuso di potere.
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Stefano Calciolari • 4 ore fa
Un articolo francamente inqualificabile...questo è davvero razzismo alla rovescia
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rasputin54 • 4 ore fa
Gentile Signora,,,,,si è mai posto il problema che forse gli Italiani si sentono un po' presi in giro?Vivo in una citta' non lontano da Goro.....i migranti (va bene se li chiamo cosi?) arrivano e vengono accolti in un centro ben organizzato,,,vengono sottoposti a visite mediche...ci sono (li chiamano cosi) mediatori cukturali che li aiutano a comunicare...dopo qualche giorno a frotte li si incontra in fila a comprare smartphone e cuffione (tipo quelle dei calciatori quando arrivano allo stadio) , sono quasi tutti ragazzoni ben nutriti e spavaldi.Qualche domanda cominciamo a porcela( e forse se la pongono anche i Gorini,,,); di solito di fronte a carestie e guerre, fuggono prima i vecchi,le donne e i bambini.....in giro vedo solo dei giovanotti; il viaggio costa, cosi dicono, almeno tremila euro,,,,proveniendo i migranti da città distrutte o da aree depresse , dove prendono i soldini; il loro aspetto ben nutrito a tutto fa pensare ,meno che a fame e disagi,,,,nè si hanno notizie di ricoveri per malnutrizione.Signora...siamo sicuri che quelli che arrivano sono tutte vittime di Boko Haram o altri gruppi di fanatici terroristi?
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Valter Varesco rasputin54 • un'ora fa
Poche le vere vittime ... dove prendono i soldi per questi costosissimi viaggi non è dato saperlo e credo che al nostro Alfano non interessi ..anzi meglio il classico silenzio del mafioso.
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perseguitato rasputin54 • 2 ore fa
Perchè quelle che raccontano sono tutte frottole.
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astemiodasempre • 4 ore fa
Però è curioso che questo giornale dedichi l'80% dello spazio ad attaccare renzi e contemporaneamente lo supporti in tutti i modi per farci accettare l'invasione africaliena.
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GIOVANNI astemiodasempre • 4 ore fa
L'ideologia di fondo è la stessa.
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sergio torta • 4 ore fa
sarà colpa della loro specialità, le vongole ??????
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pasquale • 4 ore fa
C'è da vergognarsi ad avere in Italia un governo post-comunista che usa i prefetti come "commissari del popolo" di sovietica memoria. C'è da vergognarsi a non avere istituzioni che sanzionino - per danno erariale e disapplicazione delle leggi sull'immigrazione - un governo che con il denaro degli italiani paga 2 anni di hotel, e tutti i servizi, a clandestini che dovrebbe rimpatriare dopo poche settimane dal loro arrivo.
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Mipazia • 4 ore fa
Va bene è una che non è d'accordo con Gorino, quindi?
Noi abbiamo bisogno di soluzioni non di lezioncine sulla morale!
Cara signora, per aiutare gli altri si deve essere nelle condizioni di poterlo fare
Noi viviamo in un paese dove negli ospedali cominciano a chiedere di portarti le medicine da casa e a scuola la carta igienica; in cui un giorno si e l'altro pure chiudono le aziende e i nostri figli plurilaureati devono emigrare perchè non c'è lavoro. Un paese indebitato fino al collo. Stiamo male noi e vogliamo aiutare gli altri? Non ce lo possiamo permettere
E poi aiutare è una parolona, diciamo che ci piace fare l'elemosina: l'aiuto non sì esaurisce con i salvataggi da film, in mare. C'è tutto un dopo fatto di improvvisazione, qualche volta malaffare, senza un progetto finale, tutto giustificato dall'emergenza, un'emergenza di anni, l'occasione per far soldi di amici che nelle cooperative organizzano addirittura spettacoli teatrali pomeridiani per il benessere psicologico dei profughi..Spettacoli teatrali? In un paese in cui le famiglie fanno fatica a pagare i libri di scuola ai figli?
Non so cosa farmene delle sue lezioncine morali
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Valter Varesco Mipazia • un'ora fa
Il progetto della globalizzazione ....pochi potentissimi ricconi e miliardi di morti di fame
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Fabrizio Eleonori • 4 ore fa
Cara Gabriella,
condivido pienamente la sua esternazione. Ne rincarerei persino i toni se non prevalesse lo sgomento del vedere la valanga di commenti che la insultano a difesa dell'infamia. Se questo è quello che scaturisce con tanta prevalenza dai frequentatori di un sito che sceglie di dare spazio alla sua voce, non posso che concludere che ormai non c'è proprio più niente da fare. La catastrofe culturale è matura e inarrestabile. Le colonne d'Ercole che non vorrebbe varcare purtroppo sono sulla soglia della sua casa.
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Mariagrazia Vianello Fabrizio Eleonori • 2 ore fa
Asèettiamo che i clandestini salvino la nostra cultura.
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DAVIDBASS Fabrizio Eleonori • 3 ore fa
Infamia è bombardare quei paesi, infamia è depredarli delle risorse che servono alle multinazionali per arricchire sempre più, infame è accoglierli per poi darli in pasto alla criminalità per lo spaccio di droga e la prostituzione, infame è vedere migliaia di migranti occupare edifici abbandonati ed elemosinare ai semafori e nei parcheggi dei supermercati, infami siete voi.
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Quidamdepopulo Cercoditutto DAVIDBASS • 3 ore fa
Povere creaturine innocenti, che non si fanno mai guerre, che a malincuore tagliano le mani col machete ai loro interlocutori (non nemici perchè non litigano mai) se ne hanno la possibilità, che sono obbligati a comprare armi che non vogliono assolutamente, e forzati a fare figli a iosa anche se protestano sapendo di non poterli mantenere.
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Mariagrazia Vianello Quidamdepopulo Cercoditutto • 2 ore fa
>Ma comunque sono considerati sempre migliori,più colti di noi e più umani. Proviamo ad andare in Pakistan da cristiani (per cultura)senza documenti ,senza soldi e senza lavoro? Poi ce la racconteremo. L'ideologia è una grave malattia.
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DAVIDBASS Quidamdepopulo Cercoditutto • 2 ore fa
Non credo tu abbia colto il senso del mio commento.
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GIOVANNI Fabrizio Eleonori • 4 ore fa
Anche Lei di sicuro abita a Gorino ed è disposto ad accoglierli in casa sua.
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Luca Barbato Fabrizio Eleonori • 4 ore fa
Infame e` sottrarre qualcosa a qualcuno con scuse becere.
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Servi Di Due Padroni • 4 ore fa
Ecco il primo prodotto dei corsi di giornalismo del FQ, naturalmente allineato col pensiero unico.

Casalinghe buoniste col popò degli altri, fatevi avanti, tanto avete la giornata libera.
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tombesis • 4 ore fa
Ma a Gorino esiste anche gente col cervello?
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Tiziana tombesis • 4 ore fa
Evidentemente si'. W Gorino
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tombesis Tiziana • un'ora fa
Evidentemente? Da cosa lo si evince?
Io vedo solo un sacco di pecore belanti che si fingono leoni.
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pasquale tombesis • 4 ore fa
Sembra proprio di si, visto che non si sono fatti sottomettere dai "commissari del popolo" di Renzi.
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tombesis pasquale • un'ora fa
Uh che coraggio!
Hanno respinto 12 donne di cui alcune in cinta e qualche bambino!
Ce ne fossero così coraggiosi al mondo!
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stefano passa • 4 ore fa
l'accoglienza e la solidarietà non sono un obbligo...
e se permette io distinguo eccome un profugo di guerra da un migrante economico..
per il primo è un dovere accoglierlo ,per il secondo se vuole stare in italia ,ci sono delle regole,alias si deve procurare un permesso di soggiorno, e venire in italia legalmente , dove deve essere autosufficiente, no che prende un barcone , la guardia costiera lo va a prendere appena fuori le acque territoriali libiche e sta sulle nostre spalle per vitto ed alloggio
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UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

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marinella491 • 5 ore fa
Gentile signora, si vergogni pure.... di non sapere neanche, di un certo paese, Goro..(peccato, si mangiano squisite anguille) ; e poi .....se ne faccia pure delle "colonne d'Ercole", sai quanto glie ne importa agli abitanti ?? Anzi.....
Immagino anche che si sia fatta promotrice di ospitare in casa sua un paio di queste sventurate con relativi figli: senza ironia, sarebbe un esempio concreto a tante chiacchiere.
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crepuscolo80 marinella491 • 4 ore fa
Essendo la struttura comunale e quindi pagata con le tasse di tutti in parte sta già facendo la sua parte come tutti noi.

Perchè dovrei preoccuparmi dei TUOI bisogni (sanità sicurezza ecc) con la mia parte di tasse e non delle loro? Cosa abbiamo in comune? Dal tuo commento direi nulla, di conseguenza a parte un timbro su un pezzo di carta non ti rende molto differente da loro per quanto mi riguarda. Sei e rimarrai un estraneo.
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DAVIDBASS crepuscolo80 • 3 ore fa
Noi, quindi anch'io, paghiamo le tasse ad uno stato che sostiene le guerre americane che provocano milioni di profughi, uno stato che lascia migliaia di migranti in mano alla criminalità, basta farsi un giro per le città italiane e vedere quanti migranti "integrati" spacciano e si prostituiscono.
Tu vuoi salvare il mondo ma non ti rendi conto che mescolando disgraziati che non hanno nulla, con cittadini che hanno saputo costruire uno stato con dei servizi, non si danno gli stessi servizi ai quei poveracci ma si tolgono a noi Italiani, ovviamente senza intaccare minimamente le ricchezze di pochi privilegiati che continueranno ad avere i benefici di sempre se non maggiori.
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GIOVANNI crepuscolo80 • 4 ore fa
Anch'io faccio la mia parte pagando le tasse e posso tranquillamente non essere d'accordo con Lei, caro "crepuscolo80". E e rimarrà un estraneo, per mia fortuna.
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Luca Barbato crepuscolo80 • 4 ore fa
Beh, dipende magari tu con le tue tasse non contribuisci per intero alla parte dei servizi che usi.

Il fatto che tu non distingua fra i tuoi concittadini, che condividono lo stato che le generazioni passate ha costruito con fatica e gente che "compare" a caso con una storia strappalacrime e poco altro e` grave.
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Brooker • 5 ore fa
Questa colata retorica da due soldi è l'esempio che chi ha una visone uterina della realtà e un cervello da gallina dovrebbe astenersi dall'esporre le proprie demenze pubblicamente. Ma tant'è. Ricordo alla pasionara con lo scolapasta in testa che quelle donne erano già state salvate, insieme ad altre 150.000 persone che il nostro paese salva regolarmente ogni anno. Si trattava non di agire nell'emergenza, ripeto le donne erano già in salvo, ma di collocarle in modo adeguato ed inserirle in un contesto amichevole. Per farlo bisognava informare la cittadinanza e spiegare chi stava arrivando e per quanto tempo. Bisognava agire e non imporre, conciliare e non scaricare il pacco per poi tagliare la corda.
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Xenophel Brooker • 4 ore fa
La compassione non ha niente di uterino. Non è il discrimine fra maschi e femmine. E' il discrimine fra uomini e mostri. Lei, a quanto pare, cade ampiamente dalla parte dei mostri.
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Mariagrazia Vianello Xenophel • 2 ore fa
Mostri è una cosa che si dice solo ai connazionali,neanche ai criminali dell'Isis, Bravo!
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Brooker Xenophel • 3 ore fa
Tu devi far parte di quella rarissima specie di miracolati che sanno scrivere ma non comprendere un testo. Ecco quindi la versione facilitata a prova di idiota: salvare persone = bene; imporre persone a paesello requisendo un ostello senza preavviso = male. Mi raccomando leggi lentamente e a voce alta altrimenti svieni dallo sforzo.
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Marco (quello senza avatar) Brooker • un'ora fa
Applausi!
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crepuscolo80 Brooker • 4 ore fa
Se ti informassi scopriresti che il prefetto ne parlava già da mesi ma ovviamente se alle riunioni comunali non ci vai come dovrebbero informarti? Con un whatapp?
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Mariagrazia Vianello crepuscolo80 • 2 ore fa
Non ci è andato nessuno?
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GIOVANNI crepuscolo80 • 4 ore fa
Non se la prenda Brooker. Lei non poteva sapere che crepuscolo80 e in contatto continuo con il prefetto e partecipa a tutte le riunioni comunali.
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Brooker crepuscolo80 • 4 ore fa
Ma di quali mesi vai cianciando? La prefettura di Ferrara ha requisito l'ostello senza alcun preavviso. Sai cosa vuole dire? Lo capisci?
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orarossa • 5 ore fa
. . . non è paura è solo tanta, ma tanta ignoranza!
Che questo sia accaduto in provincia di Ferrara dimostra che anche in quella terra l'ignoranza è ben distribuita.
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Tiziana orarossa • 4 ore fa
In effetti e' molto distribuita così' come nella civilissima svizzera, Francia, Austria, Inghilterra, paesi dell'est e paesi scandinavi.
Mi sembra la maggioranza dell europa e non. Chi rimane fuori? Ah, l'Italia delle coop e del PD. Siamo sicuri invece che l'ignoranza non sia li'?
Ma non e' ignoranza e' magna magna
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user1 orarossa • 4 ore fa
Quindi se, senza interpellarla, decidessero di requisire la sua abitazione privata per piazzarci degli stranieri e lei si opponesse, sarebbe un'ignorante.
Dunque anche tutti quelli che si sono opposti alle varie dittature erano dei poveri ignoranti.
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Fausto Scatoli user1 • 4 ore fa
volevano requisire la tua? non mi risulta proprio
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Mariagrazia Vianello Fausto Scatoli • 2 ore fa
>Per il momento,non disperi.
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user1 Fausto Scatoli • 4 ore fa
Un giorno potrebbero volerlo fare visto questo precedente. Per fortuna, i coraggiosi cittadini di Goro glielo hanno impedito.
E comunque, se un mio connazionale subisce una violazione dei propri diritti, non me ne sto certo zitto.
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Derreavatar • 5 ore fa
Articolo inqualificabile . La povera crista ( tra l' altro straniera, fuggita dalle guerre balcaniche) che gestiva l' ostello si sarebbe trovata nel giro di un ora senza l' attività che la faceva campare, REQUISITA come ai tempi del Duce , ed è stata lei a mettere tutto in moto . Questi immigrati integrati e che lavorano sono di serie B ?

Tieni anche conto , cara la mia buonista con la casa degli altri , che per ogni immigrato che arriva la mafia nordafricana ha preso in media 3000 euro, e la mafia di qui ne prende 35 meno qualcosa al giorno.
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Silvana Fabrizio • 5 ore fa
spero che il resto degli italiani prenda esempio da Gorino e cominci a
fare barricate e cacciare questi parassiti. dobbiamo reagire a questa
pazzia che ci impone il governo abusivo di renzi!!!!!!!!!!!!!
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Mariagrazia Vianello Silvana Fabrizio • 2 ore fa
Rifugiati sì,immigrati regolari sì.clandestini no.
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crepuscolo80 Silvana Fabrizio • 4 ore fa
Io spero che le città come Gorino vengano messe sotto quarantena e isolate dal resto del mondo civile.
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Marco (quello senza avatar) crepuscolo80 • un'ora fa
Ma... ma tu sei COMUNISTA, con un nuovo nickname! Bentornato, carissimo!!! I tuoi divertenti commenti fanno sempre piacere...
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Mariagrazia Vianello crepuscolo80 • 2 ore fa
Ah ah ,la Peste di Camus!
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DAVIDBASS crepuscolo80 • 3 ore fa
Si vede infatti quanto sia civile il resto del mondo, vieni a vedere a Ferrara come il nostro sindaco tratta civilmente gli immigrati, hanno tutti un lavoro, anche le donne, poi vai al palazzo degli specchi, struttura enorme mai ufficialmente usata, ma da anni luogo di spaccio prostituzione ed anche dimora di queste persone per le quali voi avete tanta premura nell'accoglierli.
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Scagliarossa crepuscolo80 • 4 ore fa
Ma fatti una pera.
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Tiziana crepuscolo80 • 4 ore fa
E allora metti in quarantena quasi tutta l'Europa!!!
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Mariagrazia Vianello Tiziana • 2 ore fa
In realtà è l'Italia che è in quarantena,in quanto piena di clandestini che nessuno vuole.
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gabri22 • 5 ore fa
Esiste di fatto il rischio di vedere il proprio paese sottomesso a culture, modi, tradizioni "altre". Forse è anche questo che temono quanti osteggiano una immigrazione selvaggia. E' poi grave che ormai si parli indistintamente di "migranti" anzichè di rifugiati (una netta minoranza) e clandestini.
Leggersi il romanzo "sottomissione" di Houellbeq potrebbe fare bene a certa gente. Descrive una Francia del futuro, in cui il partito islamico vince le elezioni... Possibile che a certi radical-chic non importi nulla del proprio paese? E' malizioso pensare che abbiano da guadagnare dall'ondata migratoria in termini di soldi (attuali) e voti (futuri)?
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Mariagrazia Vianello gabri22 • 2 ore fa
Mi hanno risposto: la mia patria è il mondo!
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Xenophel gabri22 • 4 ore fa
Ma che tradizioni, che cultura vuole difendere in un paese dove la metà della popolazione non ha mai letto un libro in vita sua? Nessuno ne sa niente, a nessuno importa niente. In Italia l'unica tradizione rimasta è l'ignoranza.
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Mariagrazia Vianello Xenophel • 2 ore fa
E allora,meglio che i cari frateli e sorele vadano altrove,no?
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crepuscolo80 gabri22 • 4 ore fa
Ma di che diamine parli? Quali tradizioni vedi in Italia? La Mafia? La Camorra? L'evasione fiscale?

Possediamo TUTTI telefoni prodotti all'estero. Non abbiamo più una casa automobilistica nostra. I vari fast-food americani sono sempre pieni e mi parli di tradizioni rubate? Guarda che quella roba lì è morta e sepolta da decenni.
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Luca Barbato crepuscolo80 • 4 ore fa
Per te forse.
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Silvana Fabrizio • 5 ore fa
spero che il resto degli italiani prenda esempio da Gorino e cominci a
fare barricate e cacciare questi parassiti. dobbiamo reagire a questa
pazzia che ci impone il governo abusivo di renzi
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crepuscolo80 Silvana Fabrizio • 4 ore fa
Io spero che le città come Gorino vengano messe sotto quarantena e isolate dal resto del mondo civile.
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Scagliarossa crepuscolo80 • 4 ore fa
ma fatti una pera.
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user1 • 5 ore fa
Certo che è catalogabile come resistenza! Innanzi tutto è il principio che conta; l'Italia non può permettersi di campare presunti profughi quando molti dei suoi stessi figli sono bisognosi d'aiuto.
In secondo luogo, qui si parla di donne e bambini soltanto perché si sono trovati a favore di telecamere, in realtà poco dopo sarebbero arrivati anche uomini giovani e forti, come quelli che costituiscono il 95% dei clandestini che entrano in Italia.
Il fatto che che volessero farli arrivare con soltanto un'ora di preavviso e la resistenza sia stata possibile solo grazie a fatto che la notizia è trapelata non le suggerisce niente?
Requisire un ostello per mettervi degli stranieri è criminale e tipico delle peggiori dittature.
Gli abitanti di Goro sono dei patrioti che chiedono il rispetto dei loro diritti, mentre chi li critica è un anti italiano.
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Fabrizio user1 • 4 ore fa
"Requisire un ostello per mettervi degli stranieri è criminale e tipico delle peggiori dittature"
oh che sbadato, e io che pensavo che i crimini delle dittature fossero i rastrellamenti, le pulizie etniche, la censura della stampa, ora scopro che pagare una struttura per ospitare migranti e; un crimine da dittatura. avete proprio perso il senso della misura, Salvini vi e' entrato nel cervello
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Mariagrazia Vianello Fabrizio • 2 ore fa
Se è contro il volere dl proprietario e gestore,ci vedo un atto di prepotenza.
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liberto • 5 ore fa
un commento al post, citando sempre le parole del Sommo Poeta, potrebbe essere: "Ed elli avea del cul fatto trombetta"...
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Rossiter • 5 ore fa
Ma chi è questa Chiaramonte per insultare la gente che vuole salvaguardare il nostro paese e un modo di vivere dall'assalto delle orde terzomondiste ? E vorrei ricordarle che questo sparuto gruppo di donne e bambini stremati e impauriti vengono dal Ghana e Costa d'Avorio dove non c'è Boko Haram. Ma che vada affan... lei è il suo falso pietismo.
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crepuscolo80 Rossiter • 4 ore fa
Ma ti sei mai preso la briga di leggere un rapporto sulla sicurezza in Costa d'Avorio? Direi di no perchè altrimenti certe fesserie le eviteresti.
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Mariagrazia Vianello crepuscolo80 • 2 ore fa
Allora dobbiamo salvare anche tutti gli Afro.americani? Lanciamo la campagna!
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hiroy • 5 ore fa
Francamente questa prassi che chi non si allinea con la vostra ideologia sia razzista, miserevole, vomitevole, etc. etc. sta iniziando a diventare seccante, ed anche controproducente; che questa storia sia brutta non ci sono dubbi a partire dall'imposizione di un prefetto che arriva e requisisce ciò che gli serve, e tutti devono pure stare muti, per degli non meglio precisati rifugiati/immigrati, si saprà solo dopo a posteriori (guarda caso) che si tratta di donne e che come massima carica commuovente sono pure in cinta. Ed ora questo accanimento mediatico un vero e proprio bastonamento preventivo per chiunque osi alzare il dubbio sulla liceità o meno di quello che gli capita e sul suo metodo, no non mi sta bene, siete dei prepotenti arroganti, non siete soli in questo paese e non ne potete disporre come se fosse il vostro salotto senza prima discuterne con gli altri "inquilini", in maniera civile dovrebbe essere scontato, ma visto il pezzo...
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crepuscolo80 hiroy • 4 ore fa
Non è una questione di allinearsi ma di fatti. Se fai distinzioni tra un bianco e un nero sei razzista perchè è la definizione del termine. Se non ti piace è un problema tuo.
Dimmi perchè io dovrei, potendo scegliere, destinare i miei soldi per la sanità per aiutare te al posto loro? Quale legame abbiamo noi due? A naso direi nessuno se non un fatto puramente casuale per cui siamo nati entro gli stessi confini. Cosa ne so se sei una brava persona o meno? Ed evita le risposte tipo "ma io pago le tasse" perchè primo tutti rispondo così anche se sappiamo che l'Italia ha il record di evasione. Secondo è risaputo(dati ufficiali vatteli a cercare) che gli immigrati essendo tutti giovani quelli che lavorano sono assolutamente in attivo rispetto alle tasse che pagano e a ciò che lo Stato paga per loro. Ecc ecc ecc.
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Mariagrazia Vianello crepuscolo80 • 2 ore fa
Allora adesso essere italiano in Italia non conta niente? Lo dica chiaro. Per me conta molto,mi sento più interessata dalle disgrazie di un italiano,anche perchè è difficile solidarizzare con un miliardo di bisognosi nel mondo. tutti sanno che i giovani clandestini lavorano con i contributi,vero? Non confondiamo le carte,gli immigrati regolari sono benvenuti,i rifugiati pure,i clandestini non possiamo aiutarli.
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Franz62 • 5 ore fa
Io mi vergogno di leggere questi articoli scritti da buonisti cattocomunisti da salotto buono che, con la loro totale ignoranza, si rendono di fatto complici dei mercanti di esseri umani che mandano centinaia di persone a morire in mezzo al mare su barconi. La loro accoglienza si limita a ingabbiarli in qualche centro di raccolta o ghettizzarli in qualche paesino sperduto. Fate pena !
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UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

La Stampa 26.10.16
La reazione irrazionale di chi si sente lasciato solo
di Giovanni Orsina


Non riesco a immaginare niente di più facile che stigmatizzare gli abitanti di Goro e Gorino, nel Ferrarese, per aver innalzato le barricate contro una ventina scarsa di migranti. Che per giunta erano donne - una addirittura incinta - e bambini. Diamo dunque per assodato che i comportamenti di goresi e gorinesi siano stati ispirati da una buona dose di egoismo e xenofobia. E che le dure parole rivolte loro dal ministro dell’Interno, dal prefetto Morcone, a capo del dipartimento immigrazione del Viminale, oltre che da innumerevoli italiani qualunque sui social network siano perciò giustificate.
Bene. Una volta che avremo sfogato la nostra indignazione, dovremmo però cominciare a chiederci se seguire la via facile significhi pure seguire la via giusta. Ossia, se la domanda che dobbiamo porci di fronte alle barricate di Goro e Gorino sia soltanto «che cosa pensiamo di loro», o non piuttosto: «come possiamo convincerli a non comportarsi così?». Un interrogativo tanto più pertinente, quest’ultimo, perché - pure a voler credere col ministro Alfano che goresi e gorinesi non rappresentano il nostro Paese - non paiono pochissimi gli italiani spaventati quanto loro.
Ma come, si dirà, spaventati da uno sparuto gruppetto di donne e bambini? Certo che no. Spaventati, però, dai molti problemi di cui quello sparuto gruppetto rappresenta un’avanguardia. Non vedo ragione perché proprio il delta del Po debba essere immune da una sensazione diffusa ormai in tutto l’Occidente, e in Italia ancora più forte che altrove: quella di aver perduto il controllo su noi stessi. Ossia, d’esser destinati nei prossimi anni a un declino che nessuno sembra in grado di arrestare, né lo Stato nazionale né l’Unione Europea, e in fondo al quale ci aspettano la scomparsa d’un modello di vita - se l’espressione non fosse troppo altisonante potremmo dire: il tramonto di una civiltà -, e il vanificarsi d’un benessere materiale che già adesso appare fragile e precario.
Certo, questa è una sensazione astratta. Proviamo però a collegarla con un dato concreto: il gruppetto di migranti del quale stiamo parlando è effettivamente un’avanguardia. Seguita, soltanto quest’anno, da altre centocinquantamila persone - ventimila in più di quelle che vivono a Ferrara. Persone che non si limitano più a transitare per l’Italia puntando verso Nord, come avveniva negli anni scorsi, e che in buona parte si fermeranno da noi. Ma mica andranno tutti e centocinquantamila a Goro! - si obietterà. No, naturalmente, e lo sanno anche i goresi. Quel che i goresi non sanno, però, è quanti alla fine andranno a Goro, e per quanto tempo resteranno, e in che modo saranno integrati, e se la comunità locale sarà aiutata a integrarli. E non soltanto quest’anno, ma per un numero imprecisato di anni a venire. Perché questi flussi migratori chissà quando si fermeranno.
Rivista in questa prospettiva, la sensazione astratta di aver perduto il controllo diventa anch’essa tangibile: si trasforma in una sfiducia profondissima nella volontà e capacità delle istituzioni di proteggere i cittadini, ossia di governare i processi in corso. «Tutti quei carabinieri, mai visti tanti» - così si sarebbe detto a Gorino, secondo le cronache. «Sono venuti a difendere loro da noi, non noi da loro».
Se «rivolte» come quella del Ferrarese scaturiscono dalla paura del futuro e dalla sfiducia nella capacità delle istituzioni di affrontarlo - e tanto più se le istituzioni fanno davvero fatica a governare problemi oggettivamente intrattabili, e non possono che chiedere al Paese tanta pazienza -, c’è da domandarsi allora se battere soltanto la via facile dell’indignazione, della condanna, dell’accusa di egoismo e xenofobia sia davvero la scelta giusta. O se non finisca piuttosto per esser controproducente: per accrescere in tanti italiani la sensazione già forte che le istituzioni non solo non li tutelano, ma nemmeno li capiscono, e che fa bene chi bada a proteggersi da sé.
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