"In tv per 50 mila euro"
Il comandante della nave Costa Concordia Francesco Schettino
GRAZIA LONGO
ROMA
Libero dagli arresti domiciliari, il comandante della Concordia Francesco Schettino ha tanta voglia di parlare. Di gridare al mondo la sua innocenza sul naufragio, al largo dell'isola del Giglio, costato 32 vite.
Ma c'è un ma. Irrevocabile. Schettino, raccontano i suoi avvocati, concederà interviste solo a selezionati gruppi editoriali. Almeno fino alla prossima settimana. Intanto è partita un'asta, con una base di «offerta intorno ai 50 mila euro». A tanto ammonta «la proposta di un canale televisivo e di un settimanale». E non è escluso che il prezzo salga con lo share, perché il caso della Concordia è un'enorme tragedia ma anche un indiscusso show mediatico.
Inevitabile, quindi, la corsa ad aggiudicarsi l'esclusiva. Ieri sera a Quinta Colonna, su Canale 5, è stato anticipato il memoriale che il capitano ha affidato ai suoi legali. Quisquilie rispetto alle dichiarazioni che il comandante rilascerà in prima persona a chi è pronto a sganciare «intorno ai 50 mila euro». Cifra che potrebbe lievitare se nel corso della settimana arriveranno altre proposte più cospicue, da valutare «nell'interesse del cliente».
L' avvocato Paolo Bastianini, socio di Bruno Leporatti, difensore del capitano è perentorio: «Inutile correre fino a Meta di Sorrento: Schettino non uscirà di casa e non parlerà. Chiunque andrà, rimarrà davanti alla porta». E così dopo l'ipotesi di un libro per una casa editrice americana ora arrivano le interviste a pagamento.
Il carico delle spese sulle spalle di Schettino è certo ingente, chissà a quanto ammonteranno le richieste delle parti civili da onorare nel caso venisse giudicato colpevole, e chissà se l'assicurazione sosterrà tutti i risarcimenti. Contro il comandante, la procura di Grosseto ha formulato le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di incapaci, abbandono della nave e omessa comunicazione alle autorità marittime.
La verità del comandante ha quindi un prezzo. A prova di garanzia. «E' chiaro che il pagamento avverrà solo se l'esclusività dell'intervista sarà mantenuta» prosegue l'avvocato Bastianini. E per assicurarlo, il legale cita il noto proverbio arabo «vedere cammello, alzare moneta». Come dire che il conto verrà saldato solo a promessa mantenuta.
La trattativa è ancora in corso, «Non esistono patti siglati. C'è tempo una settimana: non sono un grande esperto di contrattazioni di questo tipo, ma vogliamo ottimizzare, massimizzare l'interesse del comandante Schettino in modo che le due esclusive escano insieme, cosicché nessuna sminuisca l'altra. Dopo parlerà a ruota libera con tutte le testate giornalistiche».
Ieri intanto, nell'anticipazione del memoriale, il capitano della Concordia si difende: «E' stato il mio fiuto, il mestiere, il saper riconoscere il mare a farmi fare quella sterzata repentina a dritta. In quel momento una mano divina si è sicuramente posata sulla mia testa. Se avessi continuato su quella rotta, avremmo colpito lo scoglio con la prua. Sarebbe stata un'ecatombe. Il mio cordoglio va alle famiglie colpite negli affetti più forti».
Il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio ribadisce invece «la forza del nostro impianto accusatorio. Abbiamo espresso parere favorevole alla fine dei domiciliari solo perché sarebbero comunque scaduti il 13 luglio. Il gip Montesarchio ha però accolto la nostra richiesta dell'obbligo di dimora».
-----

facciamo una scommessa su quale settimanale e quale canale televisivo hanno lanciato l'opa ?