Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

iospero ha scritto:A proposito
Latouche: l’economia, una religione che distrugge la felicità scritto da Camillobenso in "Economia"
Son d'accordo su questo con Latouche.

L'Ho sempre detto anche avviando degli appositi 3D su questa discussione sebbene muovendo alcune osservazioni su alcuni punti che non mi erano molto chiari.

Dopo aver precisato questo e ritornando al tema, il problema purtroppo ci rimane e dobbiamo risolverlo nel modo giusto e non come vorrebbero altri che hanno il solo scopo di far continuare lo status quo

Sarò anche l'unico moicano rimasto su questa terra ma non per questo debbo per forza allinearmi con la maggioranza.

Finchè posso ragionare con la mia testa, continuo a farlo.

Dopo, saranno c...i acidi sia per me (se non ci sarò piu con la testa) che per chi rimane.

Amen


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
erding
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da erding »

“Quando milioni di poveracci sono convinti

che i propri problemi dipendano da chi sta ancora peggio,

siamo di fronte al capolavoro delle classi dominanti”


Lo riporto, da come l'ho letto in un commento,
condividedone sostanzialmente il pensiero,
pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

erding ha scritto:“Quando milioni di poveracci sono convinti

che i propri problemi dipendano da chi sta ancora peggio,

siamo di fronte al capolavoro delle classi dominanti”


Lo riporto, da come l'ho letto in un commento,
condividedone sostanzialmente il pensiero,
Son daccordo con te. Cmq si puo leggere anche al contrario poiche e' questo che sta avvenendo.
Un capolavoro delle classi dominanti! :twisted:


un salutone
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paolo11
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da paolo11 »

Comunque ormai L'Italia è in ebolizione sicuramente succederà qualcosa.E personalmente il PD verrà estinto.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

Riportato da altro 3D:


Proviamo a riflettere su quanto scrive Daniele Martini:

Dal profondo Nord della Val Trompia, terra di fabbriche di armi e di leghisti, non si è mai interrotto il flusso di pistole, fucili e proiettili verso quelle parti dell’Africa che ribollono di tensioni e conflitti e da cui fuggono a decine di migliaia i disperati che cercano di scampare alle carneficine


E confrontate questa realtà con la propaganda del Felpato.

Salvini è l'unico che sostiene (a parole) che i migranti africani devono essere aiutati al loro paese.

Ma non si spinge oltre. Salvini fa solo il titolo di un capitolo. NON SVILUPPA MAI IL CAPITOLO.


Daniele Martini invece fotografa la realtà sul terreno.

Dal profondo Nord della Val Trompia, terra di fabbriche di armi e di leghisti,.......


Salvini si guarda bene dal fotografare la realtà. Indica un solo generico:

"VANNO AIUTATI AL LORO PAESE"


Già, ma per fare questo, significa che ci sia una presa di coscenza dell'Onu che nei fatti non esiste più.

Bisogna intervenire in tutti gli stati in guerra dell'Africa con i caschi blu, o trovare delle risoluzioni come in Iraq o in Afghanistan, dove su mandato dell'Onu intervengono nazioni Occidentali come in passato. Tutto con la mission di abbattere i regimi attuali e portare la democrazia.

Occorre poi un piano Marshall per offrire loro la possibilità che abbiamo avuto noi alla fine degli anni quaranta e successivi cinquanta.

Ma questo è possibile????????????????????


Giammai.

Si rivolterebbero tutti i Chiocca del pianeta.

A partire dai Chiocca della Val Trompia che dovrebbero smettere di vendere armi ai Paesi africani.

Loro poi o chiuderebbero le fabbriche o nel migliore dei casi se resiste il mercato Nord Americano e quello europeo riducono il personale.

Cosa direbbero in questo caso la CGIL e la Fiom???????

Salvini, poi, non riceverebbe più i voti dalla leghista Val Trompia.


E allora?

Meglio non raccontare ai merli babbei le soluzioni perché "i negher" devono essere aiutati a casa loro.


Lo stesso vale per i Paesi europei che non intendono trovare una soluzione all'invasione dei migranti.

Ma non solo i Paesi Ue, ma anche quelli americani che esportano armi in Africa.

Ban ki moon si fa un giretto in Italia e La Qualunque gli offre qualche ora di vacanza nel Maediterraneo.

Immigrazione, Ban Ki-moon con Renzi nel Mediterraneo ...
http://www.repubblica.it/.../ba_ki-moon ... a_priorita...
27 apr 2015 - Immigrazione, Ban Ki-moon con Renzi nel Mediterraneo: "Con voi per fermare Ban Ki-moon, Renzi e Mogherini in volo verso la San Giusto


Renzi sulla nave San Giusto con Ban Ki-moon e Mogherini
http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%2 ... sp?d=78401
90+ elementi - Renzi sulla nave San Giusto con Ban Ki-moon e Mogherini


Ban ki-moon incontra Renzi sulla nave San Giusto “L'Onu al ...
www.lastampa.it › Cronache
27 apr 2015 - Ban ki-Moon insieme a Renzi e Federica Mogherini ... centralità del dossier immigrazione, legato tra l'altro a doppio filo con l'instabilità in Libia.


Onu e Ue stringono i tempi, Ban Ki Moon lunedì con Renzi ...
www.lastampa.it › Cronache
25 apr 2015 - Il premier: “Lo porterò sulla nave San Giusto, vedrà che cosa facciamo in Italia”. Ma la Santa Sede boccia l'Europa: “Brutto accordo, ...



Ban Ki-moon in Sicilia con Renzi: "Concentrarsi sul salvare ...
http://www.ilgiornale.it/.../matteo-ren ... -moon-immi...
27 apr 2015 - Ban Ki-moon sulla San Giusto con Renzi e Mogherini · Ban Ki-moon in Sicilia con Renzi e Mogherini 1 · Ban Ki-moon in Sicilia con Renzi e ...


Risultato: UNA BEATA MAZZA.


Non si possono toccare i lucrosi affari delle lobby delle armi.

Poi ci sono gli interessi delle multinazionali che continuano la vecchia politica colonialista intesa a depredare l'Africa.

Sono almeno più di duecento anni che li stiamo depredando di tutte le loro risorse mettendoli in croce.


E tu caro amico pancho, avresti la pretesa di ridurre alla fame tutte le lobby delle armi e le multinazionali del pianeta per via di un esodo straordinario verso l'Italia, l'Europa???????


Ricordati il vecchio detto latino:

MORS TUA VITA MEA.


Vorresti fare la guerra a costoro della supercasta mondiale??????????


E' per questo che all'inizio ti ho detto che a questo problema non c'é soluzione
come vorresti tu.

RAZIONALE E PACIFICA.








Armi, Made in Italy che vola: “Export 30 milioni in aree in guerra del Nord Africa”


Immagine


Secondo l'ultimo rapporto dell'istituto "Archivio Disarmo" dal titolo "Armi leggere, guerre pesanti", nel 2014 le esportazioni italiane di pistole, fucili e carabine sono state pari a 453 milioni, lievemente inferiori al 2013, ma superiori alla media del decennio. Proprio nel momento in cui si prepara un intervento armato in Libia di cui l'Italia dovrebbe assumere il comando, l'eventuale coalizione internazionale potrebbe trovarsi puntati contro armamenti fabbricati nella Penisola
di Daniele Martini | 23 maggio 2015


Dal profondo Nord della Val Trompia, terra di fabbriche di armi e di leghisti, non si è mai interrotto il flusso di pistole, fucili e proiettili verso quelle parti dell’Africa che ribollono di tensioni e conflitti e da cui fuggono a decine di migliaia i disperati che cercano di scampare alle carneficine. Anche l’anno passato, con la Libia dilaniata dalle faide tra clan e senza più un potere centrale riconoscibile, e il resto del Maghreb, dall’Algeria alla Tunisia all’Egitto, sempre sul punto di esplodere, sono andati assai bene gli affari delle imprese italiane, Beretta in testa. Nel complesso sono ammontate a circa 30 milioni di euro le esportazioni di pistole, fucili, carabine e simili verso quelle regioni. Insieme al Nord Africa anche il Medio Oriente, dall’Arabia Saudita alla Siria, compresi Iran e Iraq sotto l’attacco degli assassini del Califfato dell’Isis, ha ricevuto dall’Italia un buon numero di pistole e fucili.

Immagine


Questi dati preoccupanti emergono da un corposo rapporto dell’istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo dal titolo Armi leggere, guerre pesanti curato da Antonio Lamanna e da Maurizio Simoncelli. I dati utilizzati sono quelli ufficiali contenuti nel database dell’Istat. Le conclusioni fanno riflettere: nel 2014 le esportazioni italiane di questi micidiali strumenti sono state pari a 453 milioni, leggermente inferiori a quelle dell’anno precedente, ma superiori alla media delle esportazioni del decennio. In sostanza dallo studio viene fuori che in questa lunga fase di crisi soprattutto delle esportazioni, l’industria italiana delle armi è una delle poche a reggere bene la botta senza subire sostanziali effetti recessivi.


La produzione e l’esportazione di armi ai quattro angoli del pianeta contribuisce alla ricchezza della Val Trompia (provincia di Brescia) e garantisce il lavoro a migliaia di operai di quella zona. Il rovescio della medaglia, però, è che quei prodotti vengono venduti con assoluta disinvoltura (anche se ovviamente nel sostanziale rispetto delle leggi e dei trattati internazionali) pure a paesi dove infuriano le guerre e a quelli segnalati da diverse organizzazioni internazionali come Amnesty International, Human Right e Escola de Pau, per le reiterate violazioni dei diritti umani e per situazioni di tensione o di conflitto armato. Nazioni come l’Ucraina o la Russia, la Colombia e il Messico. In pratica è ragionevole supporre che le armi italiane contribuiscano a rendere ancora più aspri e sanguinosi i conflitti in atto.

Nel caso del Nord Africa c’è un di più. Proprio nel momento in cui a livello internazionale si prepara un intervento armato in Libia di cui l’Italia dovrebbe assumere formalmente il comando con l’intento di interrompere il flusso di migranti organizzato da bande criminali, lo studio di Archivio disarmo attesta che dalla stessa Italia partono a decine di migliaia le armi destinate a quei paesi. Ordigni che con ogni probabilità saranno usati anche e forse soprattutto da quei mercanti di morte contro i quali vengono inviate le nostre missioni militari. C’è il rischio in pratica che da una parte e dall’altra si sparino proprio con le stesse armi made in Italy.

Al primo posto tra i paesi importatori di armi leggere italiane ci sono gli Stati Uniti con il 42% del totale. In Usa le armi italiane sono assai apprezzate, soprattutto dopo che a metà degli anni 80 del secolo passato l’esercito americano decise di adottare per i propri soldati proprio una pistola Beretta, la famosa M9, rimasta in dotazione all’Us Army fino alla fine dell’anno passato. Negli Stati Uniti il possesso di armi per uso di difesa personale è un diritto garantito dalla Costituzione oculatamente protetto dalla Nra (National Rifle Association), ritenuta una delle lobby americane più potenti. Sull’altro piatto della bilancia c’è il fatto che proprio la diffusione di massa di ordigni micidiali è ritenuta la causa principale del numero abnorme di assassinii e di conflitti a fuoco. C’è poi il pericolo che l’enorme quantità di armi in circolazione amplifichi gli effetti dei ricorrenti momenti di tensione, come è successo di recente con il rinfocolarsi dei conflitti razziali.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05 ... a/1710009/
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

Riportato da altro 3D:


Proviamo a riflettere su quanto scrive Daniele Martini:

Dal profondo Nord della Val Trompia, terra di fabbriche di armi e di leghisti, non si è mai interrotto il flusso di pistole, fucili e proiettili verso quelle parti dell’Africa che ribollono di tensioni e conflitti e da cui fuggono a decine di migliaia i disperati che cercano di scampare alle carneficine


e confrontate questa realtà con la propaganda del Felpato.

Salvini è l'unico che sostiene (a parole) che i migranti africani devono essere aiutati al loro paese.

Ma non si spinge oltre. Salvini fa solo il titolo di un capitolo. NON SVILUPPA MAI IL CAPITOLO.


Daniele Martini invece fotografa la realtà sul terreno.

Dal profondo Nord della Val Trompia, terra di fabbriche di armi e di leghisti,.......


Salvini si guarda bene dal fotografare la realtà. Indica un solo generico:

"VANNO AIUTATI AL LORO PAESE"



Già, ma per fare questo, significa che ci sia una presa di coscienza dell'Onu che nei fatti non esiste più.

Bisogna intervenire in tutti gli Stati in guerra dell'Africa con i caschi blu, o trovare delle risoluzioni come in Iraq o in Afghanistan, dove su mandato dell'Onu intervengono nazioni Occidentali come in passato. Tutto con la mission di abbattere i regimi attuali e portare la democrazia.

Occorre poi un piano Marshall per offrire loro la possibilità che abbiamo avuto noi alla fine degli anni quaranta e successivi cinquanta.

Ma questo è possibile????????????????????


Giammai.

Si rivolterebbero tutti i Chiocca del pianeta.

A partire dai Chiocca della Val Trompia che dovrebbero smettere di vendere armi ai Paesi africani.

Loro poi o chiuderebbero le fabbriche o nel migliore dei casi se resiste il mercato Nord Americano e quello europeo riducono il personale.

Cosa direbbero in questo caso la CGIL e la Fiom???????

Salvini, poi, non riceverebbe più i voti dalla leghista Val Trompia.


E allora?

Meglio non raccontare ai merli babbei le soluzioni perché "i negher" devono essere aiutati a casa loro.


Lo stesso vale per i Paesi europei che non intendono trovare una soluzione all'invasione dei migranti.

Ma non solo i Paesi Ue, ma anche quelli americani che esportano armi in Africa.

Ban ki moon si fa un giretto in Italia e La Qualunque gli offre qualche ora di vacanza nel Mediterraneo.

Immigrazione, Ban Ki-moon con Renzi nel Mediterraneo ...
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27 apr 2015 - Immigrazione, Ban Ki-moon con Renzi nel Mediterraneo: "Con voi per fermare Ban Ki-moon, Renzi e Mogherini in volo verso la San Giusto


Renzi sulla nave San Giusto con Ban Ki-moon e Mogherini
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90+ elementi - Renzi sulla nave San Giusto con Ban Ki-moon e Mogherini


Ban ki-moon incontra Renzi sulla nave San Giusto “L'Onu al ...
http://www.lastampa.it › Cronache
27 apr 2015 - Ban ki-Moon insieme a Renzi e Federica Mogherini ... centralità del dossier immigrazione, legato tra l'altro a doppio filo con l'instabilità in Libia.


Onu e Ue stringono i tempi, Ban Ki Moon lunedì con Renzi ...
http://www.lastampa.it › Cronache
25 apr 2015 - Il premier: “Lo porterò sulla nave San Giusto, vedrà che cosa facciamo in Italia”. Ma la Santa Sede boccia l'Europa: “Brutto accordo, ...



Ban Ki-moon in Sicilia con Renzi: "Concentrarsi sul salvare ...
http://www.ilgiornale.it/.../matteo-ren ... -moon-immi...
27 apr 2015 - Ban Ki-moon sulla San Giusto con Renzi e Mogherini · Ban Ki-moon in Sicilia con Renzi e Mogherini 1 · Ban Ki-moon in Sicilia con Renzi e ...


Risultato: UNA BEATA MAZZA.


Non si possono toccare i lucrosi affari delle lobby delle armi.

Poi ci sono gli interessi delle multinazionali che continuano la vecchia politica colonialista intesa a depredare l'Africa.

Sono almeno più di duecento anni che li stiamo depredando di tutte le loro risorse mettendoli in croce.


E tu caro amico pancho, avresti la pretesa di ridurre alla fame tutte le lobby delle armi e le multinazionali del pianeta per via di un esodo straordinario verso l'Italia, l'Europa???????


Ricordati il vecchio detto latino:

MORS TUA VITA MEA.


Vorresti fare la guerra a costoro della supercasta mondiale??????????


E' per questo che all'inizio ti ho detto che a questo problema non c'é soluzione
come vorresti tu.

RAZIONALE E PACIFICA.








Armi, Made in Italy che vola: “Export 30 milioni in aree in guerra del Nord Africa”


Immagine


Secondo l'ultimo rapporto dell'istituto "Archivio Disarmo" dal titolo "Armi leggere, guerre pesanti", nel 2014 le esportazioni italiane di pistole, fucili e carabine sono state pari a 453 milioni, lievemente inferiori al 2013, ma superiori alla media del decennio. Proprio nel momento in cui si prepara un intervento armato in Libia di cui l'Italia dovrebbe assumere il comando, l'eventuale coalizione internazionale potrebbe trovarsi puntati contro armamenti fabbricati nella Penisola
di Daniele Martini | 23 maggio 2015


Dal profondo Nord della Val Trompia, terra di fabbriche di armi e di leghisti, non si è mai interrotto il flusso di pistole, fucili e proiettili verso quelle parti dell’Africa che ribollono di tensioni e conflitti e da cui fuggono a decine di migliaia i disperati che cercano di scampare alle carneficine. Anche l’anno passato, con la Libia dilaniata dalle faide tra clan e senza più un potere centrale riconoscibile, e il resto del Maghreb, dall’Algeria alla Tunisia all’Egitto, sempre sul punto di esplodere, sono andati assai bene gli affari delle imprese italiane, Beretta in testa. Nel complesso sono ammontate a circa 30 milioni di euro le esportazioni di pistole, fucili, carabine e simili verso quelle regioni. Insieme al Nord Africa anche il Medio Oriente, dall’Arabia Saudita alla Siria, compresi Iran e Iraq sotto l’attacco degli assassini del Califfato dell’Isis, ha ricevuto dall’Italia un buon numero di pistole e fucili.

Immagine


Questi dati preoccupanti emergono da un corposo rapporto dell’istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo dal titolo Armi leggere, guerre pesanti curato da Antonio Lamanna e da Maurizio Simoncelli. I dati utilizzati sono quelli ufficiali contenuti nel database dell’Istat. Le conclusioni fanno riflettere: nel 2014 le esportazioni italiane di questi micidiali strumenti sono state pari a 453 milioni, leggermente inferiori a quelle dell’anno precedente, ma superiori alla media delle esportazioni del decennio. In sostanza dallo studio viene fuori che in questa lunga fase di crisi soprattutto delle esportazioni, l’industria italiana delle armi è una delle poche a reggere bene la botta senza subire sostanziali effetti recessivi.


La produzione e l’esportazione di armi ai quattro angoli del pianeta contribuisce alla ricchezza della Val Trompia (provincia di Brescia) e garantisce il lavoro a migliaia di operai di quella zona. Il rovescio della medaglia, però, è che quei prodotti vengono venduti con assoluta disinvoltura (anche se ovviamente nel sostanziale rispetto delle leggi e dei trattati internazionali) pure a paesi dove infuriano le guerre e a quelli segnalati da diverse organizzazioni internazionali come Amnesty International, Human Right e Escola de Pau, per le reiterate violazioni dei diritti umani e per situazioni di tensione o di conflitto armato. Nazioni come l’Ucraina o la Russia, la Colombia e il Messico. In pratica è ragionevole supporre che le armi italiane contribuiscano a rendere ancora più aspri e sanguinosi i conflitti in atto.

Nel caso del Nord Africa c’è un di più. Proprio nel momento in cui a livello internazionale si prepara un intervento armato in Libia di cui l’Italia dovrebbe assumere formalmente il comando con l’intento di interrompere il flusso di migranti organizzato da bande criminali, lo studio di Archivio disarmo attesta che dalla stessa Italia partono a decine di migliaia le armi destinate a quei paesi. Ordigni che con ogni probabilità saranno usati anche e forse soprattutto da quei mercanti di morte contro i quali vengono inviate le nostre missioni militari. C’è il rischio in pratica che da una parte e dall’altra si sparino proprio con le stesse armi made in Italy.

Al primo posto tra i paesi importatori di armi leggere italiane ci sono gli Stati Uniti con il 42% del totale. In Usa le armi italiane sono assai apprezzate, soprattutto dopo che a metà degli anni 80 del secolo passato l’esercito americano decise di adottare per i propri soldati proprio una pistola Beretta, la famosa M9, rimasta in dotazione all’Us Army fino alla fine dell’anno passato. Negli Stati Uniti il possesso di armi per uso di difesa personale è un diritto garantito dalla Costituzione oculatamente protetto dalla Nra (National Rifle Association), ritenuta una delle lobby americane più potenti. Sull’altro piatto della bilancia c’è il fatto che proprio la diffusione di massa di ordigni micidiali è ritenuta la causa principale del numero abnorme di assassinii e di conflitti a fuoco. C’è poi il pericolo che l’enorme quantità di armi in circolazione amplifichi gli effetti dei ricorrenti momenti di tensione, come è successo di recente con il rinfocolarsi dei conflitti razziali.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05 ... a/1710009/
pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

@Camillone
Vorresti fare la guerra a costoro della supercasta mondiale??????????
Certamente potrebbe essere questa una guerra contro i mulini a vento ma potrebbe anche essere un modo per sensibilizzare ulteriormente un popolo alla deriva che non sa piu' distinguere il bene dal male e continua a farsi continuamente del male.

Cmq, caro amico, non desisto dalle mie idee anche se farò la fine del Don Chisiotte della Mancia che visse pazzo delle sue idee ma che certamente morì savio.


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da paolo11 »

Sanzioni verso la Russia dettate dagli USA tutta l'europa allineati e coperti.L'Europa dovrebbe fare lo stesso con l'esportazioni di armi verso quei paesi e pure gli USA.
AAAAAAAAAAAA ma allora non si lavora
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

Certamente potrebbe essere questa una guerra contro i mulini a vento ma potrebbe anche essere un modo per sensibilizzare ulteriormente un popolo alla deriva che non sa piu' distinguere il bene dal male e continua a farsi continuamente del male.
pancho


Vedi, caro pancho, questa guerra contro i mulini a vento la sto conducendo da mesi, da prima che arrivasse Matteo La Qualunque.

Poi da quando si è insediato a Palazzo Chigi ho accelerato la pressione soprattutto con gli ottusi devoti del santo profeta La Qualunque.

Anche perché il problema doveva risolverlo, o almeno come si dice in gergo, prenderlo in carico quando si è insediato.

Ovviamente tempo perso perché la realtà è che i devoti di San Tommaso, sia nello stivalone, ma temo anche oltre frontiera, sono numerosissimi. Milioni di milioni. Come le stelle di Negroni.

Finché non ci mettono il naso non ci credono.

Finché non ti staccano il braccio con un machete non si accorgono del problema.

Gli italiani son fatti così. E’ avvenuto con la prima guerra Mondiale, con l’avvento di Andrea, Amilcare, Benito Mussolini. E poi con la seconda guerra Mondiale.

Si,…vabbè,……speriamo, poi tutto s’aggiusta.

Anche questa mattina ho provato a sondare i frequentatori della Biblioteca Centrale di SSG.

I vecchietti del mio tavolo sentono aria di bruciato. Hanno la sensazione che qualcosa di tragico stia per succedere.

Una quarantenne mi ha risposto : speriamo. Una sessantenne e una cinquantenne, paralizzate nel non sapere cosa fare. Avvertono il problema ma soffrono la soluzione.

I renziani scantonano, perché Renzi ha guidato il semestre europeo senza affrontare nel modo dovuto il problema.

Poi possiamo compilare la Treccani delle soluzioni.

I legaioli seguono Maroni e vogliono bombardare gli scafi, altri creare campi profughi in Libia (con due) governi in lotta tra di loro.

C’è chi vuole lo sbarramento nel Canale di Sicilia a mò: “Non passa lo straniero”. Qui hanno sentito il Felpato che intende difendere i sacri confini della Patria.

C’è chi suggerisce che invece di agganciarli con le nostre navi o straniere e sbarcarli in Italia, bisogna riportarli in Libia.

Nei vari filmati con interviste, c’era un tizio che camminato 6 mesi a piedi per arrivare in Italia. A questo come fai a dirgli” adesso torna indietro”.

Altri hanno camminato tre mesi nel deserto sognando la libertà. Derubati, violentati, picchiati. E noi gli diciamo torna indietro?


PS. In questo momento il TG7 trasmette il servizio sulla marcia indietro dell'Europa sul tema migranti.

Le lacrime di coccodrillo di qualche giorno dopo l'annegamento di oltre 700 persone sono già dimenticate.

LA BESTIA UOMO E' FATTA COSI'.
pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:Certamente potrebbe essere questa una guerra contro i mulini a vento ma potrebbe anche essere un modo per sensibilizzare ulteriormente un popolo alla deriva che non sa piu' distinguere il bene dal male e continua a farsi continuamente del male.
pancho


Vedi, caro pancho, questa guerra contro i mulini a vento la sto conducendo da mesi, da prima che arrivasse Matteo La Qualunque.

Poi da quando si è insediato a Palazzo Chigi ho accelerato la pressione soprattutto con gli ottusi devoti del santo profeta La Qualunque.

Anche perché il problema doveva risolverlo, o almeno come si dice in gergo, prenderlo in carico quando si è insediato.

Ovviamente tempo perso perché la realtà è che i devoti di San Tommaso, sia nello stivalone, ma temo anche oltre frontiera, sono numerosissimi. Milioni di milioni. Come le stelle di Negroni.

Finché non ci mettono il naso non ci credono.

Finché non ti staccano il braccio con un machete non si accorgono del problema.

Gli italiani son fatti così. E’ avvenuto con la prima guerra Mondiale, con l’avvento di Andrea, Amilcare, Benito Mussolini. E poi con la seconda guerra Mondiale.

Si,…vabbè,……speriamo, poi tutto s’aggiusta.

Anche questa mattina ho provato a sondare i frequentatori della Biblioteca Centrale di SSG.

I vecchietti del mio tavolo sentono aria di bruciato. Hanno la sensazione che qualcosa di tragico stia per succedere.

Una quarantenne mi ha risposto : speriamo. Una sessantenne e una cinquantenne, paralizzate nel non sapere cosa fare. Avvertono il problema ma soffrono la soluzione.

I renziani scantonano, perché Renzi ha guidato il semestre europeo senza affrontare nel modo dovuto il problema.

Poi possiamo compilare la Treccani delle soluzioni.

I legaioli seguono Maroni e vogliono bombardare gli scafi, altri creare campi profughi in Libia (con due) governi in lotta tra di loro.

C’è chi vuole lo sbarramento nel Canale di Sicilia a mò: “Non passa lo straniero”. Qui hanno sentito il Felpato che intende difendere i sacri confini della Patria.

C’è chi suggerisce che invece di agganciarli con le nostre navi o straniere e sbarcarli in Italia, bisogna riportarli in Libia.

Nei vari filmati con interviste, c’era un tizio che camminato 6 mesi a piedi per arrivare in Italia. A questo come fai a dirgli” adesso torna indietro”.

Altri hanno camminato tre mesi nel deserto sognando la libertà. Derubati, violentati, picchiati. E noi gli diciamo torna indietro?


PS. In questo momento il TG7 trasmette il servizio sulla marcia indietro dell'Europa sul tema migranti.

Le lacrime di coccodrillo di qualche giorno dopo l'annegamento di oltre 700 persone sono già dimenticate.

LA BESTIA UOMO E' FATTA COSI'.
Le abbiamo sentite tutte le proposte, Zione, ora tocca a te dire la tua


un salutone
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