ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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aaa42
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ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

Messaggio da aaa42 »

SOCIALISMO , ECONOMIA DI GUERRA E IL PROGRAMMA POLITICO ECONOMICO.

1) FASE UNO . La vittoria delle borghesia italiana .

Appunti metodologici sulla nuova era elveniana.


La elezione della signorina Ely è un fatto politico, è sbagliato ignorarlo
ESSO CAMBIA IL MONDO FENOMENOLOGICO DELLA POLITICA ITALIANA.

Il metodo Ely crea un nuovo mondo fenomenologico che possiamo definire di spirito e realtà.
Spirito e Realtà della borghesia italiana che finalmente dopo 200 anni può per la prima volta alzare la testa.
Chi c è dietro a Elvy ?
Cè ovviamente GIUSEPPE MAZZINI.

Siamo in un mondo infantile, bambinesco, gioioso, amore politico, il giullare si fa stato, ma dietro a questo mondo astratto c è una nuova classe dirigente, la BORGHESIA ITALIANA CAMBIA VESTITO .

Il programma di Elvy ha importanti momenti di ESOGENIA POLITICA:

a) La sanità pubblica
b) La scuola pubblica
c) I diritti civili delle persone
d) La redistribuzione del reddito
e) Il reddito di cittadinanza.
f ) Lotta al precariato.
g) Guardare il deretano delle burocrazie europee.
h) Organizzare meeting privati con Clinton uomo e Obama.

In verità gli ultimi 2 punti non sono esogeni ma strutturali della politica elveniana.
Ma perchè un programma esogeno alla politica ?

Manca la Scienza della Politica.
a) manca una analisi delle classi sociali .
b) manca una anali dei processi produttivi e dell' organizzazione sociale del potere.
c) manca un progetto ALTERNATIVO della PRODUZIONE SOCIALE.
d) Manca una teoria del partito.

I nostri mazziniani elviniani partano , entrano in politica ma non hanno nulla , forse la sensualità corporea, la statua elveniana si erge in bikini al polo nord con -20 gradi.

La statua elveniana lancia un grido di dolore .

2) FASE DUE : IL RUOLO DEI SOCIALISTI E SOCIALDEMOCRATICI di ISPIRAZIONE MARXISTA IN ITALIA.

In questo contesto surreale , creativo di una borghesia decadente che cerca di alzare la testa è fondamentale il ruolo dei socialisti marxiani.

A ) LA TATTICA POLITICA

e necessario ragionare con ed insieme al generale Engels ( vedi la sua lettera a Turati in questo forum) sulla tattica politica.

1) Legge Elettorale.
La legge elettorale italiana è una delle migliori al mondo,

si tratta come metodologia di un mattarellum capovolto 75 % PROPORZIONALE e 25% MAGGIORITARIO.
Si può e si deve ragionare Sul collegio maggioritario a doppio turno.
L' utilizzo chè è stato fatto di questa legge è un ATTO DI CRIMINALITA POLITICA.
Abbiamo una legge proporzionale FALSA in quanto è una legge di fatto maggioritaria ' nascosta' che vomita astensionismo.

In questo contesto il compito dei socialisti è quello di ALLEANZE tattiche competitive con il fronte mazziniano composto dagli ELVENIANI e dal MOVIMENTO 5 STELLE.

Chiaro deve essere il monito che ci viene dal alto dei cieli da parte dei nostri padri MAI AL GOVERNO CON I MAZZINIANI ELVENIANI.

Ma questo significa alleanza elettorali con i borghesi come sviluppo di TATTICA POLITICA
ma mai gestione del potere con i borghesi come insegna la storia e come insegna il generale Engels.

IL PROGRAMMA DEI SOCIALISTI : LE RIFORME DI STRUTTURA VERSO IL SOCIALISMO.

continua
Ultima modifica di aaa42 il 07/10/2023, 18:21, modificato 2 volte in totale.
aaa42
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Re:ENEL SPA SERVIZIO PUBBLICO E RUOLO DELL ESERCITO

Messaggio da aaa42 »

ENEL SPA ENTE DI DIRITTO PUBBLICO.
IL RUOLO DELL ESERCITO E DEI TRIBUNALI MILITARI.


ENEL SPA e un ente di diritto pubblico ?

Rimandiamo sulla problematica ente pubblico ad una sentenza della Corte dei Conti.

1 ENEL ENTE PUBBLICO CEDE I CONTRATTI ENERGIA AD ENEL SETTORE PRIVATO SENZA IL CONSENSO DEGLI UTENTI, che credono di avere il contratto Enel servizio pubblico .
I CONTRATTI SONO TUTTI DA ANNULLARE O SONO NULLI FIN DALL ORIGINE, in quanto acquisiti senza o contro la volonta degli utenti.

Il sottoscritto nell aprire un contratto Enel nuovo domicilio, nonostante aver chiesto per 15 minuti in tutte le lingue possibili italiano , latino, ucraino e russo il contratto Enel ente pubblico anche come subentro di un precedente contratto Enel ente pubblico , è arrivata una fattura di Enel azienda privata.

2 il nome dell' azienda ENEL SERVIZIO PUBBLICO E DI MAGGIOR TUTELA è un nome sbagliato ENEL SERVIZIO PUBBLICO NON PUO ESSERE DI MAGGIOR TUTELA c è un contrasto di interessi tra servizio pubblico pubblicista e servizi di maggior tutela per aziende private.

3 Arrivano raccomandate di preavviso di interruzione dell energia elettrica a utenti che hanno consistenti crediti e quindi devono ricevere denaro da parte ENEL SPA.
SI TRATTA DI ATTI AMMINISTRATIVI PERALTRO NULLI IN QUANTO MANCA IL PRIMO REQUISITO FONDAMENTALE DELL ATTO AMMINISTRATIVO LA FIRMA DEL RESPONSABILE PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO.

4 Enel spa si trova in un caos amministrativo totale in quanto RATEIZZANO LE FATTURE con importi da 700 euro , fatture pazze, poi emettono il bollettino per la prima rata e si DIMENTACANO di emettere i bollettino del piano di rateizzazione .

All interno dell Enel spa servizio pubblico NON CI SONO I SERVITORI DELLO STATO ma i servi dei POTERI ECONOMICI, che sistematicamente lavorano per distruggere un PATRIMONIO PUBBLICO costruito insieme con la COSTITUZIONE ITALIANA.
Patrimonio pubblico che va tutelano con la Costituzione Italiana ma che richiede RIFORME DI STRUTTURA quali IL COMITATO DI CONTROLLO ente formato da 100.000 utenti estratti a sorte.

Cose elementari dimostrano attività speculative quali ricevere denaro da chi telefona da cellulari 40 centesimi a minuto, mentre tutte le aziende anche private svolgono questo servizio gratuiti o con pagamenti ai gestori forfettizzati.

Al telefono rispondono che il servizio pubblico dal 2024 non ci sarà piu.

Per ristabilire la legalità costituzionale serve un intervento dell ' esercito e dei tribunali militari.

L intervento dei miliari non va visto come una MILITARIZZAZIONE dello Stato Italiano, di un PROCESSO AUTORITARIO ma al contrario di un PROCESSO DEMOCRATICO di riappropriazione all interno dello STATO DI NECESSITA di una politica di STATO DI ECCEZIONE.
aaa42
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ELEZIONI EUROPEE: IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA.

Messaggio da aaa42 »

ELEZIONE EUROPEE IL RUOLO DEI SOCIALISTI DI SINISTRA.


PERCHE I SOCIALISTI MARXISTI Di SINISTRA ?

Premessa PROGETTUALE

La politica ritorna importante quando gli stati parlano di guerra e di morte.

La politica ritorna a noi con la guerra , prima della guerra in Europa la politica era quella del MERCATO, con i correlati competitività, individualismo, aggressività.

La politica di guerra è morte ma sconfigge la politica dell' Europa , che è negazione della POLITICA sostituita dalla IDEOLOGIA di MERCATO.

Il compito dei SOCIALISTI DI SINISTRA è portare IL SISTEMA POLITICO DELLA GUERRA E DELLA MORTE IN UN SISTEMA POLITICO DI VITA, DI EGUAGLIANZA DELL' ESSERE una progettualità antica e nuova che emigra la società verso un NUOVO SISTEMA ECONOMICO.

Dobbiamo ritornare a CARLO MARX non come ideologia ideologica ma come METODOLOGIA DI ANALISI STORICO SOCIALE ED ECONOMICA.

Dobbiamo riprendere lo STUDIO DEL MOVIMENTO DEL CAPITALE MATERIALE E IMMATERIALE,
Dobbiamo riprendere lo STUDIO DEL MOVIMENTO DEL CAPITALE SOCIALE , DEI RAPPORTI SOCIALI DI PRODUZIONE.

Premessa PROGRAMMATICA

Il metodo di elaborazione programmatica si rifà a IL PROGRAMMA DI ERFURT 1891, presente in questo forum.

1) SUFFRAGGIO UNIVERSALE: Pagamento da parte dello Stato di 1000 Euro ai cittadini che vanno a votare con un reddito fiscale minore di 35.000 euro.
2) SERVIZIO MILITARE PER IL VOLONTARIATO DI UN MESE.
3) SCUOLA PUBBLICA : ESTENSIONE OBBLIGO SCOLASTICO ALLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE senza costi per gli studenti.
ASILI NIDO e SCUOLE OBBLIGO GRATUITE.
4) GRATUITO PATROCINIO LEGALE : il patrocinio legale deve essere gratuito in automatico per tutti i cittadini con dichiarazioni fiscali inferiori a 32.000 euro.
Lo stato deve retribuire gli avvocati entro 30 giorni.
5) CENTRALIZZAZIONE STATALE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.
a) visite mediche entro 30 giorni dalla prenotazione.
b) Abolizione numero chiuso Facoltà di Medicina.
c) Inserimento DEI MEDICI E INFERMIERI DELLA REPUBBLICA POPOLARE DI CUBA NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO.

6) ESPANDERE LA PROGRESSIVITA COSTITUZIONALE DELL'IRPEF.
a) Diminuzione delle IMPOSTE INDIRETTE e IVA.
b) IMPOSTA DI SUCCESSIONE.
c) Abolizione Irpef per i Pensionati con redditi fiscali entro i 40.000 euro.
d) DAZI DOGANALI PER I 10 SETTORI ECONOMICI STRATEGICI.

7) SALARIO MINIMO ORARIO E MENSILE PER PARTITE IVA .
B ) RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO A 36 ORE A PARITA DI SALARIO ( ESCLUSI STUDI PROFESSIONALI).

8) CASE POPOLARI : PIANO FANFANI PARI AL 20 per cento DEL PRODOTTO INTERNO LORDO, senza consumo di suolo
b ) Progetto CASE POPOLARI STADIO SAN SIRO, con funicolari individuali progetto Kazakistan.
9) REDDITO DI CITTADINANZA
a) Reddito di Cittadinanza per famiglie povere
b) Reddito di cittadinanza per i commercianti e i artigiani senza dipendenti.
c) Reddito di Cittadinanza per i diversamente ricchi ( Artisti e Musicisti ).
d) Reddito di Cittadinanza per animali di compagnia ( Cani e Gatti ma anche Asini, Capre e Pecore, tutti gli animali domestici )

Premessa PROGRAMMATICA STRATEGICA .

a) LE NAZIONALIZZAZIONI .

Nazionalizzazione di ENEL e ENI e TELECOM sotto il CONTROLLO DEI COMITATI UTENTI , Utenti estratti a sorte.

Ricostruzione dell IRI ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE.
a) Progetto OLIVETTI IVREA Assunzione in 5 anni di 10.000 Tecnici informatici.

LE RIFORME DI STRUTTURA COSTITUZIONALI.

Interventi sulla Costituzione Italiana con norme giuridiche espansive.


A) Per le aziende e i gruppi aziendali con dipendenti superiori a 2000 dipendenti, IL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA PARITARIO.

B) Per le Aziende e i gruppi aziendali con più di 10.000 dipendente LA COMMISSIONE PARITARIA AZIENDA DIPENDENTI PER LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE.

Qui una NOMENCLATURA della problematica.

https://rsuibmsegrate.altervista.org/2001700f.htm

La problematica è complessa e si lavora sul sangue dei dipendenti.
I due aspetti fondamentali sono :
a) La REDDIVITA' e la PRODUTTIVITA SOCIALE tra BREVE PERIODO SPECULATIVO E LUNGO PERIODO STRUTTURALE con importanti implicazioni negli investimenti aziendali.
b) la presenza di PSICOLOGI DEL LAVORO per la gestione dei conflitti aziendali per un riequilibrio anche psicologico tra AUTONOMIA SOGGETTIVA E ORGANIZZAZIONE GERARCHICA.

Continua

1 ) POLITICA ECONOMICA E BILANCIO STATALE.
2) PACIFISTI O UOMINI DI PACE ?
aaa42
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Re: ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

Messaggio da aaa42 »

(NEW 15.12.23 )
(NEW 17.12.23 )
LA POLITICA E L ECONOMIA

La problematica è complessa e richiede analisi molto approfondite.
Qui noi cerchiamo di discutere di programmi politici ma non di teorie politiche o teorie economico politiche.

E NATA PRIMA LA GALLINA O PRIMA UOVO.
È la politica che dirige l economia o è l economia che dirige la politica.
E nata prima l economia , ma il filoso Carlo Marx uccide l' economia con la teoria del valore-lavoro e costruisce il PRIMATO della POLITICA , inteso da Marx come cambiamento dei rapporti SOCIALI di produzione.
Gli economisti sbagliando la chiamarono POLITICA ECONOMICA.
Gli economisti critici la chiamano ECONOMIA POLITICA , la correzione è peggiore del danno.
Dopo Carlo Marx si chiama POLITICA versus ECONOMIA.
che si deve tradurre anche
LA POLITICA SVILUPPA L'ECONOMIA.

In Italia fino a mani pulite, fino alla sconfitta della classe politica e la fine della prima repubblica era
LA POLITICA CHE FACEVA L ECONOMIA.

Poi l alleanza tra poteri forti e poteri finanziari hanno avuto il sopravvento.

La politica e il sistema politico sono stati sconfitti e vi fu la fine della prima repubblica.

Vi furono anche problematiche soggettive nella fine della prima repubblica, la mancanza di un manutenzione delle regole della rappresentanza politica e la mancanza di alternanza politica con i problemi di burocrazia e clientelismo.

Ma il fattore fondamentale è stata l alleanza tra USA e poteri finanziari economici italiani.

In questo forum vi sono 2 documenti storici importanti .
A intervento programmatico di Riccardo Lombardi a Torino per il 1 maggio 1967, esponente della sinistra del Partito Socialista.
B l analisi sull economia sovietica di Emilio Taviani uomo politico della Democrazia Cristiana.

Riccardo Lombardi sosteneva che di fatto l 'Italia aveva un PIANO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA quinquennale è il Prodotto Interno Lordo si sviluppava al 5 per cento .
Erano i DECISORI POLITICI che stabilivano EX ANTE il tasso di sviluppo dell ' economia mentre gli operatori economici PUBBLICI e PRIVATI lavoravano al risultato della COMUNITA, ente collettivo.
Che è il raggiungimento dell' obiettivo politico.
Alla stessa conclusione arrivo Emilio Taviani in un contesto diverso che era l analisi dell economia
sovietica.

Rifiuto del CENTRALISMO BUROCRATICO dell' ECONOMIA PIANIFICATA ma un modello economico disegnato non sul PROFITTO ma su INDICI DI ECONOMIA DEL BENESSERE.
Il presidente Emilio Taviani affronta la problematica della formazione dei prezzi tramite la teoria marxiana del valore lavoro in un sistema DATO che è l economia sovietica.
La problematica è fondamentale ancora oggi per delle ipotesi programmatiche di NUOVI MODELLI DI ECONOMIA. ( sociale).

UN NUOVO MODELLO ECONOMICO.

Alla origine del pensiero economico di Riccardo Lombardi e del pensiero economico di Emilio Taviani c ' era il dibattito complesso sulla COSTITUZIONE ECONOMICA ITALIANA.

Un passaggio fondamentale sulla Costituzione Economia Italiana fu lo scontro tra il liberalismo di Benedetto Croce e il neoliberista Luigi Einaudi.

Allo sconfitto Luigi Einaudi estromesso dal perimetro della Costituzione Italiana arrivo il giovane Giulio Andreotti che a nome della Democrazia Cristiana gli offri la carica di Presidente della Repubblica , e fu un buon Presidente della Repubblica.

La POLITICA era un enorme contenitore di idee e pratiche sociali, mentre l ECONOMIA ERA UN INSIEME DI STRUMENTI OPERATIVI per applicare la politica che era soprattutto politica sociale.

Riccardo Lombardi cita Antonio Giolitti : la teoria dell' orto e delle erbacce :
Il compagno Giolitti alcuni anni fa puntualizzava in modo molto preciso questa prima alternativa, dicendo che noi abbiamo un orto molto infestato da erbacce, l'orto del capitalismo: noi interveniamo per portar via le erbacce. Portando via le erbacce l'orto cresce più florido, però è sempre lo stesso orto capitalista, compagni: è meglio organizzato, dà frutti migliori, certo, e quindi anche una possibilità di ripartizione del reddito maggiore, però è sempre quell'orto, è sempre l'organizzazione che non ha risolto il problema fondamentale del potere, che non ha scelto la direzione cosciente verso finalità che non siano le finalità del profitto.

Sempre secondo Lombardi non basta essere i vincitori della PROGRAMMAZIONE ECONOMICA,
La programmazione economica se è basata sui PROFITTI e poi sugli EXTRA PROFITTI va bene anzi benissimo ai capitalisti .
Del resto la PIANIFICAZIONE AZIENDALE era la materia studiata nelle università di economia aziendale scuola Pasquale Saraceno ;

La programmazione economica come ultimo stadio del capitalismo :
Sempre Lombardi : 'Tutto questo complesso di elementi nuovi ha portato al fatto che il capitalismo moderno ha bisogno della pianificazione, ha bisogno di una pianificazione propria, nell'ambito puramente aziendale e intersettoriale, e ha bisogno anche di una programmazione da parte dello stato; non è per capriccio e non è per demagogia, come spesso qualche compagno crede, che si è coniata l'espressione "capitalismo monopolistico di stato" oggi corrisponde a una precisa realtà; oggi i capitalisti, che una volta rifuggivano dall'intervento dello stato, hanno bisogno dello stato, perché ci sono degli elementi di stabilizzazione, di compensazione del ciclo e ci sono soprattutto dei tipi di servizi che lo stato deve necessariamente fornire e che sono la condizione stessa della vitalità e dello sviluppo del capitalismo. 

Un altro aspetto non secondario e la CRISI FISCALE DELLO STATO, si rimanda al summer presente in questo forum ; O CONNOR ; LA CRISI FISCALE DELLO STATO.

La Programmazione Economica deve essere socialista.
Che vuol dire ?

Eccola la programmazione economica socialista secondo Riccardo Lombardi :

Li andiamo a prelevare in primo luogo dall'eliminazione delle rendite, in secondo, dalla limitazione dei consumi voluttuari e affluenti: la nostra lotta è contro la società affluente e il benessere, non già perché non vogliamo il benessere, ma perché vogliamo un certo tipo di benessere, non quello che domanda tremila tipi di cosmetici o una dispersione immensa di risorse, ma quello che domanda più cultura, che domanda più soddisfazione ai bisogni umani, più capacità per gli operai di leggere Dante o di apprezzare Picasso, perché questa, che preconizziamo, è una società in cui l'uomo diventa diverso a poco a poco e diventa uguale; diventa uguale all'industriale o all'imprenditore non perché ha l'automobile, ma perché è capace di studiare, di apprezzare i beni essenziali della vita.


UNA PROBLEMATICA OGGI ATTUALE : I BENI COLLETTIVI DI RICCARDO LOMBARDI E I BENI COMUNI DI STEFANO RODOTA.

Per l ingegnere economista politico Riccardo Lombardi i beni collettivi erano i beni appartenenti alla stato e in quanto appartenenti allo stato beni collettivi.
Ma perchè appartenevano allo stato ?
Perchè erano i beni intermedi funzionali ad una ECONOMIA DEL BENESSERE , quindi beni strategici per i settori strategici dell economia , ( c è molto di modello economico francese ).

Un modello forte di programmazione economica ha necessità di politiche di stabilizzazioni di beni strategici per lo sviluppo dell' economia. Riccardo Lombardi padre della programmazione economica definisce i beni intermedi strategici beni collettivi.
Stefano Rodotà con il saggio fondamentale IL VALORE DEI BENI COMUNI ( presente in questo forum ) definisce i BENI COMUNI COSI :

' Ora l´accento non è più posto sul soggetto proprietario, ma sulla funzione che un bene deve svolgere nella società. Partendo da questa premessa, si è data una prima definizione dei beni comuni: sono quelli funzionali all´esercizio di diritti fondamentali e al libero sviluppo della personalità, che devono essere salvaguardati sottraendoli alla logica distruttiva del breve periodo, proiettando la loro tutela nel mondo più lontano, abitato dalle generazioni future.'

Una seconda definizione :

come relazione tra BENI COMUNI ( MERCI COMUNI ) e COMUNITA. .

Quindi non è solo lo STATO ma anche le COMUNITA che possono e devono gestire direttamente in modo funzionale e non proprietario i beni comuni .

Qui interviene il il giurista costituzionalista prof. Rodota con l' articolo 23 Costituzione :

“Ai fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, a enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale”.

IL RIPRISTINO DELL' ARTICOLO 23 COSTITUZIONE RICHIEDE O INTERVENTO DELL ESERCITO ITALIANO, QUINDI I MILITARI OPPURE UN PATTO COSTITUENTE A LIVELLO PARLAMENTARE.

UN CASE DI POLITICA ECONOMICA.

Un esempio . IL PIANO FANFANI PER LA CASA.

LA POLITICA DECISORIA definiva la casa una priorità SOCIALE, il governo tramite il ministero del TESORO finanziava il PROGRAMMA POLITICO, la BANCA D ' ITALIA stampava moneta per il TESORO, i modelli ECONOMETRI CALCOLAVANO IL CICLO EDILIZIO a supporto del PRODOTTO INTERNO LORDO, veniva riprogrammato IL GETTITO FISCALE a seguito dell' incremento del reddito.
Inoltre vi era un forte aumento dei CONSUMI prodotto dagli operai edili con PROPENSIONE AL CONSUMO SUPERIORE AL 80 PER CENTO del Reddito.
Inoltre la domanda dei consumi con il MOLTIPLICATORE KYNESIANO aveva un effetto espansivo sulla DOMANDA EFFETTIVA.

Siamo arrivati al boom della Fiat 500 e alla piena occupazione anche con industria metalmeccanica .

OGGI SIAMO TUTTI MICROECONOMISTI

LA MICROECONOMIA

In Italia in alcune università si insegna la MICROECONOMIA non come storia delle dottrine economiche materia letteralmente inventata dal FILOSOFIO DELL ECONOMIA CARLO MARX ma come
ECONOMIA POLITICA :

Questo ovviamente ha portato ad una CRISI ECONOMICO POLITICA e SOCIALE che riguarda la natura politica della Comunità Europea, in Italia la CRISI ECONOMICA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

I dati fondamentali della MICROECONOMIA sono :

1) Funzionamento del sistema economico mediante lo studio degli agenti consumatori.
2) Gli individui nelle loro scelte sono dotati di razionalità
3) Prezzi sul mercato non modificabili
4) massimizzazione dell utilità da parte del consumatore ( il consumatore come ordinatore di alternative o schedulatore di opzioni disponibili )


Uno dei più grandi economisti al mondo , FRIEDRIC VON TROMBETTA BOOM BARETTI ha scritto un Manuale dal titolo

METODOLOGIA QUANTITATIVA E QUALITATIVA NELLA FORMAZIONE DEI PREZZI DI EQUILIBRIO IN AMBIENTI CREATIVI,MUSICALI .

Sottotitolo ETICA DI MERCATO NELLE SCELTE DI OTTIMIZZAZIONE NELL' ACQUISTO DELLE MUTANDE DA PARTE DELLA CANTANTE MADONNA,

La pubblicazione del MANUALE da parte di una nota casa editrice è stata sospesa per intervento dell' amministratore di sostegno il figlio UGO.

Avendo una copia del manuale proviamo a fare mera opera divulgativa .
( continua )
lilly
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Re: ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

Messaggio da lilly »

Ciao e buon 2024 che sia migliore per la nostra democrazia
aaa42
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Re: ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

Messaggio da aaa42 »

INTERVENTO DI MICHELE SANTORO AL MANIFESTO DEL 27/01/2024

ELEZIONI EUROPEE :PER UNA LISTA UNITARIA SOCIALISTA, DI SINISTRA, DI MOVIMENTI PER LA PACE.


non capisco caro compagno Michele leader dello storico Servire il Pollo, ( cosi lo chiami tu !!) perchè parli di Frattoiani perchè ? ripeto mi vuoi dire perchè parli di Frattoiani ? non capisco . e tattica politica ? Mi scrivi che Frattoiani e de Magistris sono uguali,
ma cosa è successo ?
De Magistris ha avuto un incidente stradale e ha sbattutto la testa ?
io non ti parlo di Elvy si è carina , piacevole ragazza, ma io non ti parlo di Elvy .

ti parlo della carta costituzionale assassinata dal PAREGGIO DI BILANCIO in costituzione, ti parlo della sanità pubblica che ormai non c è più una visita oculistica ,in alcuni casi urgente ci vogliono se va bene 6 mesi, cosa facciamo ? La signora in carrozzella che paga una lastra perchè “ non vediamo il servizio sanitario e comunque è tutto pieno “?
case popolari nelle grande citta utilizzando beni immobili dismessi e utilizzando lo stupendo stadio di san siro , cosa facciamo ?
reddito di cittadinanza per i settori deboli della società compreso artigiani e commercianti senza dipendenti ?
settori industriali auto e informatica , siderurgia mi dici cosa vuoi fare ?
Infrastrutture : i treni a lievitazione magnetica e treni pendolari con i treni tradizionali a media velocità, ( non chiamiamo alta velocità questi attuali ,ma ottimi come treni per i pendolari ).

Scrivi che la guerra crea disuguaglianze, questa è una tesi ma dove è l analisi ?

Io non ti parlo di guerra perchè sono un quasi residente in Odessa città dell Ucraina.

Ma le diseguaglianze le crea il CAPITALISMO o la GUERRA ?

Noi abbiamo necessità di una LISTA UNITARIA SOCIALISTA , NEOCOMUNISTA LIBERTARIA, DI MOVIMENTI SOCIALE DI OPPOSIZIONE , E DI MOVIMENTI DI PACE
CHE ABBIA UNO SCOPO :

UNA GUERRA DI CIVILTA CONTRO QUESTA EUROPA BUROCRATICA NEOLIBERISTA E NEOMERCANTILE

PER UNA EUROPA SOLIDALE NON COMPETITTIVA BASATA SU UN MODELLO DI ECONOMIA PLURIMO CIRCOLARE CON UNA ECONOMIA MISTA PUBBLICO ( con il controllo degli utenti ) e PRIVATO con il controllo dello stato ( programmazione economica ).

E evidente che serve Politica grande politica , le grandi tradizioni SOCIALISTE e COMUNISTE RIFORMATRICI.
ma senza un comunismo dogmatico, stupido e parolaio e senza un SOCIALISMO di unità per il potere , ma un SOCIALISMO DI RIFORME DI STRUTTURA a memoria lombardiana.

I movimento SOCIALI e FEMMINISTI devono MILITARE , con il corpo ma anche con la capacità della SCRITTURE POLITICA.

IL RITORNO ALLA SCRITTURA POLITICA : LE TESI POLITICHE, (e il " confronto" sugli emendamenti".

Dobbiamo preparare le TESI POLITICHE, un lavoro di scrittura collettiva e sociale enorme con il confronto, la dialettica e anche lo scontro politico inclusivo utilizzando la RETE come una INTELLIGENZA UMANA ( IU).

La lista unitaria parte dalla relazione di 20 ore al 1 congresso del Partito Comunista Cubano dalla relazione del compagno Fidel Castro, essendo il compagno momentaneamente assente il naturale sostituto è il compagno Michele Santoro segretario generale del Partito Servire il Pollo che ci spiegherà in 20 ore come costruire una società inclusiva basata su Economia del Benessere , partecipazione nelle aziende, economia solidale.

Senza il Segretario Generale di servire il Pollo la lista Unitaria di sinistra non va da nessuna parte.
Comandate Michele alzati e cammina anzi no. SIEDITI E SCRIVI .
aaa42
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Re: ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

Messaggio da aaa42 »

IL MANIFESTO DI SANTORO JUNIOR
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Per un programma elettorale di “Pace Terra e Dignità”
2/14/2024
Per un programma elettorale di “Pace Terra e Dignità”
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Due popoli vittime, l’Europa in fiamme, il mondo in pericolo, l’impoverimento crescente, la Terra che trema, noi tutti senza pace. Con le elezioni europee, la salvezza può cominciare dall’Europa se riscopre se stessa e, a partire dalla riconciliazione tra la Russia, gli Stati Uniti e l’Occidente si rivolge al mondo per costruire la pace.

Pace

La Pace non sta da sola. Pace Terra e Dignità sono i tre beni comuni primari di una politica che restituisca innanzitutto ai giovani la speranza e la fiducia nel futuro, e possa promettere l’ancora inattuato “diritto al perseguimento della felicità”. Tutti dicono di volere la pace nel mondo, ma questa non si può nemmeno pensare se prima non finiscono i massacri in Ucraina e in Medioriente, se non si pone fine alla “terza guerra mondiale a pezzi” che arriva fino al Pacifico. La Pace non solo è assenza di violenza delle armi e di pratiche di guerra, vuol dire non rapporti antagonistici né sfide militari o sanzioni genocide tra gli Stati, mettere la diplomazia al primo posto, implica prossimità e soccorso a tutti i popoli nei momenti di difficoltà.

Oggi risuona per l’Europa la domanda gridata da papa Francesco: “Dove vai Europa? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni?”. “L’anima europea è nata dall’incontro di civiltà e popoli, più vasta degli attuali confini dell’Unione”. Ma oggi essa è in pericolo perché ha tradito le ragioni per cui è nata. Per adempiere al suo compito occorre che ripudi le armi come mezzo di offesa agli altri popoli e di risoluzione delle controversie internazionali, che ottenga il cessate il fuoco in Ucraina, che intervenga con ininterrotta energia finché i popoli di Gaza e Palestina non siano restituiti a godere il valore della vita e una umana convivenza. Noi consideriamo la guerra la manifestazione più estrema del potere patriarcale fondato sulla logica di potenza, sulla sopraffazione, sulla violenza. Le culture e le pratiche dei movimenti delle donne che vi si oppongono possono essere determinanti per costruire un mondo nuovo, pacifico e giusto, fondato sulla cura, sollecito delle differenze e avverso alle diseguaglianze.

Noi non consideriamo la politica, nemmeno le elezioni, come lo scontro tra Amico e Nemico. Per questo partecipiamo ad esse non per vincere seggi ma per sottrarre l’Europa alla guerra e invitare tutte le forze politiche a riconoscersi in ciò che è essenziale per tutti e ad esplorare le strade verso un altro mondo possibile.

Perciò chiediamo al Parlamento e alle Istituzioni europee che facciano queste scelte:

1) Riguardo alla pace in Europa, non confondere la solidarietà data all’aggredito col rifornirlo di armi ed aizzarlo allo scontro promettendogli impossibili vittorie, alimentando un conflitto infinito suscettibile di precipitare in una terza guerra mondiale, fino al ricorso alle armi nucleari e alla distruzione del genere umano e della natura. Occorre cessare l’invio di armi all’Ucraina e coadiuvarla in un negoziato che garantisca la reciproca sicurezza alle parti e risolva con procedure democratiche e di autodeterminazione il contrasto sulle terre contese.

2) Riguardo agli orrori di Gaza l’Europa confermi la condanna della strage del 7 ottobre e il diritto degli israeliani a vivere in pace e in sicurezza. Egualmente l’Europa denunci il massacro in corso di donne, bambini e civili, l’espulsione di milioni di persone dalle loro case, i territori occupati in dispregio delle delibere dell’ONU, la pulizia etnica, il regime di apartheid e la soppressione dei diritti civili dei palestinesi; si unisca alle richieste della Corte di Giustizia dell’Aja e agisca per il cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi israeliani e dei detenuti politici palestinesi, a cominciare da Marwan Barghuti.

Vanno anche liberati tutti gli incarcerati, nelle prigioni dello Stato d’Israele, senza un capo d’accusa. L’Europa deve impegnarsi a farsi mediatrice e a promuovere la ricerca di una soluzione della questione palestinese, nonché la riedificazione di Gaza, il ritorno alle loro case distrutte dei suoi abitanti e un piano straordinario di aiuti umanitari e sanitari.

3) La soluzione dei “due popoli in due Stati” - prevista fin dall’origine, perseguita fino all’uccisione di Rabin, e ora respinta da Israele – appare oggi più difficilmente praticabile per la colonizzazione e l’occupazione progressiva dei territori in cui i palestinesi devono poter tornare a vivere in pace. L’Europa dovrebbe, dunque, anche incoraggiare a esplorare la possibile convivenza tra i due popoli in un’unica terra, assicurando pieni diritti politici ai palestinesi e un ordinamento istituzionale comprensivo ed accogliente per ambedue i popoli.

L’Europa per favorire questo processo, potrebbe aprire ai due popoli le porte dell’Unione. E mentre il Sudafrica ha promosso alla Corte Internazionale dell’Aja una causa per genocidio, l’Europa dovrebbe proporre a tutti gli Stati l’identificazione della guerra stessa come genocidio e la sua inclusione nella normativa sul genocidio, fatto salvo il diritto di difesa.

4) L’Europa è una Unione di Stati ma non deve diventare un Super-Stato che intenda la sovranità come un potere supremo, sovrastante su ogni altro potere e culminante nel diritto di guerra. Di conseguenza è da escludere la costituzione di un Esercito Europeo. Al contrario l’Europa, federazione di Stati, dovrà aprire una fase nuova di cooperazione fra i popoli, operare per riprendere la strada dei trattati sul disarmo e la denuclearizzazione militare e civile, ridurre la spesa militare, promuovere il controllo pubblico della produzione e dello scambio delle armi, e stabilire la riconversione con finalità civili delle proprie industrie belliche. Pace vuol dire trattare per diminuire in Europa e in Italia la presenza di armi nucleari. Le risorse sottratte alle spese di guerra devono essere impiegate per ridurre il debito e le diseguaglianze, affrontare le grandi sfide delle pandemie, del clima e delle migrazioni e per fare in modo che ogni donna o uomo o bambino abbia cibo, acqua, medicine sufficienti e il diritto a un futuro migliore.

5) Il compito dell’Europa passa attraverso il Mediterraneo, anche per lo sviluppo da dare ai rapporti col Medio Oriente e il mondo arabo-musulmano . Attraverso questo mare la vocazione dell’Europa si estende verso l’Africa e l’Asia, ed è una contraddizione da rimuovere l’aver fatto della Sardegna un poligono di tiro e della Sicilia una portaerei che minaccia la guerra.

6) Noi vogliamo un’Europa che sia un insieme di comunità pacifiche e aperte al mondo, indipendente, amica ma non succube degli Stati Uniti e di alcun’altra potenza, rispettosa delle diversità, protagonista in un mondo multipolare, non sottoposta al dominio di un sovrano assoluto che si arroghi la missione del guardiano universale.

Essa deve sottrarsi alla logica dei blocchi e del vassallaggio nei confronti del più forte, che sacrifica i propri agli interessi altrui. L’Europa deve collaborare con la Russia, con la Cina e i Paesi che compongono l’arcipelago dei Brics.

7) Il Vertice di Roma del novembre 1991 ha confermato, nonostante lo scioglimento del Patto di Varsavia, l’esistenza della Nato ma in natura esclusivamente difensiva: “nessuna delle sue armi sarà mai usata se

non per autodifesa, né essa si considera avversario di alcuno”. Con l’estensione della Nato fino a minacciare i confini della Russia, ignorando la richiesta di sicurezza di quel Paese, questo impegno è stato tradito. Trasformare l’inaccettabile invasione russa dell’Ucraina in un conflitto mondiale, abbandonare la strada della diplomazia, puntare alla sconfitta di Putin, ha determinato un prezzo insopportabile di vittime ucraine e russe, la distruzione di un intero Paese e il sacrificio delle speranze degli europei di ripresa economica dopo la pandemia. Occorre far tacere le armi, ritrovare la strada per il dialogo e il disarmo consensuale. Riteniamo che con la Pace si potrà di nuovo immaginare un’Europa dove gradualmente scompaiano i blocchi militari contrapposti e, quindi, anche la Nato. Obiettivo che sembrava possibile prima della guerra in Ucraina. Chiediamo all’Unione Europea di far sospendere le minacciose esercitazioni militari “Steadfast Defender” programmate dalla NATO per i prossimi mesi e di respingere nella maniera più assoluta l’idea di proiettare l’Alleanza Atlantica verso l’indo-pacifico e il confronto armato con la Cina. Riteniamo peraltro che occorrano garanzie reciproche di sicurezza per tutti gli Stati e consideriamo una minaccia alla Pace la pretesa di imporre con la forza i “nostri valori”, la “nostra idea” di libertà e di democrazia e la supremazia tecnologica e militare dell’Occidente. L’Europa dovrà promuovere la cultura della pace nelle scuole e nelle università, sostenere il diritto alle obiezioni di coscienza e al rifiuto di combattere in tutto il mondo, creare un corpo civile di pace europeo,

8) L’Europa deve rifiutare il criterio delle relazioni internazionali come “competizione strategica” tra le

grandi Potenze com’è concepita dagli Stati Uniti. Questa dottrina prevede comportamenti economici e militari che rendono probabile una terza guerra mondiale. È quanto si teme in relazione alla crisi del Mar Rosso, che si potrebbe trasformare in una pericolosa escalation che coinvolga il Libano la Siria e l’Iran, e in relazione alla controversia su Taiwan che può diventare devastante per Cina, India, Giappone e Australia.

Siamo oggi in un mondo multi-polare e l’Europa, non avendo interesse a creare un muro tra Occidente e Oriente, deve operare per la coesistenza pacifica fra tutti gli Stati e ascoltare le diverse voci del nuovo mondo.

9) Il Parlamento Europeo deve avere l’iniziativa legislativa e deve partecipare al processo decisionale nell’ambito della politica estera e della sicurezza comune. Nel quadro di un progressivo risanamento delle relazioni internazionali, occorre ridare efficacia di intervento al Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel suo ruolo di difesa della pace, mediante la revisione del diritto di veto, lo sviluppo delle procedure democratiche e l’ingresso tra i Membri Permanenti di altri grandi Paesi come il Brasile, l’India e il Sud Africa.

10) In prospettiva più generale l’Unione Europea deve promuovere una Costituzione Mondiale con la creazione di efficaci Istituzioni di garanzia per la pace e l’effettività dei diritti e dei valori riconosciuti come comuni all’intera umanità.

Terra

Il debito mondiale è tre volte maggiore del Prodotto Interno Lordo del mondo; la speculazione domina le transazioni economiche e condiziona il prezzo delle materie energetiche e del cibo; l’inflazione viene combattuta col rialzo dei tassi di interesse, ovvero del costo del denaro, peggiorando le condizioni della popolazione. La speculazione finanziaria minaccia oggi le democrazie sottraendo risorse ai bisogni della società e al lavoro produttivo. La guerra ne riafferma il dominio.

A causare l’aumento dei prezzi non sono tanto la domanda crescente di beni e l'aumento dei salari, quanto i profitti troppo elevati di pochi colossali oligopoli e di grandi aziende che dominano la politica e la costringono a un ruolo gregario. A livello globale non esistono istituzioni e leggi internazionali in grado di esercitare il controllo e comminare sanzioni: il mercato globale è deregolamentato.

La vita di centinaia di milioni di persone dipende dalle scommesse sul futuro di titoli di carta, i futures, che determinano il prezzo delle merci. Anche in Europa per oltre il 90% la finanza è impiegata per attività puramente speculative a breve e brevissimo termine e assorbe risorse dall'economia reale; solo qualche punto percentuale del capitale finanziario viene impiegato per supportare effettivamente le attività produttive.

1) Compito dell’Unione Europea è impedire la fuga di capitali all'estero e l’incontrollata globalizzazione della finanza, introdurre la Tobin Tax sui movimenti speculativi e tassare le aziende del fossile (mentre oggi l’87% delle emissioni non è soggetto a un costo), estendere ed aumentare la Carbon tax, detassare le tecnologie verdi e abolire qualsiasi detrazione fiscale per chi inquina. Le tasse delle multinazionali devono essere pagate dove le società acquisiscono i loro ricavi ed i paradisi fiscali in Europa vanno aboliti.

2) Occorre introdurre una separazione netta tra banche di deposito, che devono curare i risparmi dei cittadini, e banche d’affari, che operano a rischio sui mercati finanziari; per evitare che i depositi dei risparmiatori siano esposti a rischi speculativi sui mercati. Attualmente solo banche commerciali hanno la facoltà di avere dei conti correnti presso le Banche Centrali che si apprestano ad emettere una nuova moneta digitale. Ma le banche centrali devono aprirsi al pubblico, operare in maniera trasparente, e gestire una moneta digitale pubblica direttamente a favore di cittadini, imprese e enti pubblici: una moneta sicura perché la Banca Centrale, al contrario delle banche commerciali, non può mai fallire.

3) La politica economica di un Paese deve essere decisa dai Parlamentari democraticamente eletti e non dalla BCE o da tecnocrati di Bruxelles. Organi intergovernativi governano 540 milioni di persone e la prima economia mondiale, comportandosi come il Gabinetto d'affari della grande finanza. L’Euro è una moneta unica per 20 Paesi molto diversi tra loro, una moneta solo deflattiva che frena l'economia. La BCE agisce di norma con l’obiettivo di combattere l’inflazione, privilegiando la stabilità dei prezzi. Negli Stati Uniti la Federal Reserve interviene da regolatore dell'economia anche per difendere l'occupazione e promuovere lo sviluppo: circa il 40% del PIL è dedicato alla compensazione, trasferendo risorse dallo Stato Federale ai singoli Stati . Si richiedono scelte politiche che non possono essere delegate al mercato.

Le istituzioni dell’Unione che hanno effettivo potere decisionale, (Consiglio UE, Commissione UE, Eurogruppo) non sono elette ma nominate dai governi. Il Parlamento conta poco e, soprattutto, la BCE, può alzare i tassi di interesse senza che nessuno possa criticare efficacemente le sue decisioni. Il Parlamento Europeo deve poter discutere in maniera incisiva le decisioni che riguardano la politica economica e monetaria.

4) Gli investimenti delle banche commerciali sono legati al fossile per 7 euro su 10 e se invertissero la proporzione a favore delle energie rinnovabili fallirebbero. Non possiamo affidare ai banchieri e il futuro del pianeta. Dobbiamo puntare a contenere il surriscaldamento in un grado e mezzo entro il 2030. Per raggiungere questo risultato dobbiamo ridurre di un grado la temperatura delle case, mangiare meno carne, prendere il meno possibile l’aereo e non sprecare acqua nel consumo domestico; ma per il 70% la riduzione delle emissioni di CO2 dipende da scelte politiche e collettive. L’Europa deve considerare i boschi, la montagna, il mare beni comuni da tutelare. Senza regole e controlli, e senza una comunità attiva che se ne prenda cura, finiranno per diventare privati.

Chi svolge attività nella pesca, nell’agricoltura, nell’allevamento, deve poter essere considerato un operatore del servizio pubblico, sempre che la sua opera si svolga nella tutela del paesaggio e della fauna, nel rispetto della natura e nella produzione di cibo di qualità.

5) Facciamo nostro l’appello di importanti economisti europei per la cancellazione del debito pubblico in pancia alla BCE, che ammonta a un quarto del totale del deficit degli Stati menbri. I cittadini europei devono a loro stessi il 25% dei loro debiti. La Bce potrebbe offrire agli Stati europei i mezzi per la loro ricostruzione in chiave ecologicamente sostenibile e riparare la frattura sociale, economica e culturale che hanno creato la crisi sanitaria e le guerre. Stiamo parlando di 2.500 miliardi per l’Europa nel suo complesso. La BCE può permettersi una simile azione, come riconosciuto da un gran numero di economisti, anche tra coloro che si oppongono ad una tale risoluzione: una banca centrale può funzionare con fondi propri negativi senza difficoltà. I privati non verrebbero danneggiati e le finanze pubbliche verrebbero sollevate da enormi pesi pregressi che gravano sull’economia, lo sviluppo e la società.

6) La transizione ecologica deve rappresentare un cambiamento radicale nel modo di produrre, di consumare e di vivere.

Nei Paesi dell'Unione europea gli edifici assorbono il 45 % dei consumi energetici. Se si ristrutturano energeticamente si migliora il loro comfort termico, riducendo al contempo sia le loro emissioni di anidride carbonica sia gli importi delle bollette energetiche; e i risparmi delle famiglie sulle bollette consentiranno di ammortizzare, in un certo numero di anni, gli investimenti necessari. Poiché non tutte le famiglie sono in grado di sostenere i costi iniziali, è compito e interesse dello Stato farsene carico anche per ragioni di giustizia sociale.

L’obiettivo da perseguire nella gestione dei rifiuti è la riduzione progressiva delle quantità che vengono portate allo smaltimento. In questo modo si ottengono due vantaggi direttamente proporzionali: la riduzione dell'inquinamento generato dagli impianti industriali e la riduzione dei costi di smaltimento. La raccolta differenziata deve essere molto accurata, in modo da ricavarne materiali omogenei che possano essere venduti e utilizzati come materie prime secondarie. Una gestione ecologica corretta dei rifiuti consente di ridurre i costi di gestione e di accrescere gli utili. Se le aziende che li gestiscono non sono società per azioni, ma società pubbliche, gli utili non saranno distribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi, ma potranno tradursi in riduzioni della tassa sulla raccolta dei rifiuti.

La stessa modalità può essere adottata per l’acqua , una risorsa indispensabile per la vita e per lo svolgimento delle attività produttive, di cui la siccità comincia a rendere drammatica la carenza. L’obiettivo principale è ridurre le perdite degli acquedotti che possono ammontare fino al 60 % dell'acqua catturata dalle falde idriche e gestire le reti con un consumo di energia elettrica molto minore.

7) La Pace e l’uscita dal meccanismo infernale del debito sono indispensabili per affrontare alle radici i problemi che causano le migrazioni. La gestione dei confini avviene oggi in una logica militare che trasforma chi richiede asilo politico ed è costretto a migrare per ragioni climatiche ed economiche, in un nemico da combattere. Come se ci si trovasse di fronte ad una invasione armata. Ma non si possono mandare le Frecce Tricolori a bombardare i barchini o disseminare la penisola di centri di detenzione per

rinchiudervi tutti quelli che sbarcano sulle nostre coste. Una persona inerme e in difficoltà non può essere considerata alla stregua di un invasore.

Non solo l'Europa ma l'intero mondo occidentale deve farsi carico delle migrazioni. È il momento di pagare gli interessi sulle risorse rapinate, sull'inquinamento e lo sfruttamento del fossile che produce alluvioni e disastri, di cancellare o ridurre i debiti dei Paesi in via di sviluppo, di elaborare non piani di aiuto ma investimenti nei luoghi dove l'ondata migratoria è più forte.

La politica dell'accoglienza deve avvenire nel rispetto della legalità e dei diritti umani, con una rete ordinata di assistenza, di selezione, di formazione, di collaborazione lavorativa provvisoria e di studio. I centri di detenzione vanno chiusi.

Dignità

Nell’epoca del liberismo globale deregolato l’influenza cinese nel mondo e la potenza finanziaria di Pechino hanno spinto l’amministrazione statunitense a reagire invocando un protezionismo unilaterale e aggressivo che è tra le cause fondamentali degli attuali venti di guerra. Fino a oggi, l'Unione europea si è accodata mentre appare più che mai urgente avviare, presso l’ONU, un tavolo di trattative per creare le "condizioni economiche per la pace”, come richiesto dall’appello di autorevoli economisti di tutto il mondo.

1) Proponiamo di rivedere completamente gli accordi di Maastricht sui quali sono nate l’Unione e le cosiddette politiche di austerità. Un nuovo trattato dovrebbe prevedere piena occupazione, riduzione delle diseguaglianze, intervento pubblico nell’economia, regolamentazione dei capitali e della finanza e finalizzare.

L'Italia degli ultimi trenta anni ha virato purtroppo verso i bassi salari, la riduzione dei diritti dei lavoratori, l'economia della rendita e dei patrimoni finanziari e immobiliari, aumentando enormemente le diseguaglianze. A pagare sono state soprattutto le donne: le più povere, le più precarie, le più sottopagate, sulle cui spalle continua a pesare la morsa del lavoro gratuito di riproduzione, di cura e accudimento. Lo stato sociale si è andato sempre più erodendo.

Robot, automatismi e intelligenza artificiale stanno cambiando i rapporti di forza tra l'uomo e la macchina. Le tecnologie non sono di per sé un rischio per i lavoratori ma lo è l'accentramento in poche mani e in pochi Paesi delle sorti dell'innovazione, dell'informazione e della cultura.

Saranno in molti a perdere il lavoro per l’intelligenza artificiale e la transizione ecologica. Lo Stato deve garantire a tutti l'occupazione e un'attività di studio e di riqualificazione permanente. Per gestire le transizioni dalla disoccupazione al lavoro; dal lavoro subordinato a quello autonomo; dal lavoro alla formazione vanno abolite tutte le forme precarie di lavoro, a meno che non siano tecnicamente giustificate come i lavori stagionali.

2) E’ urgente introdurre un sostegno economico universale a chi resta senza lavoro.

Il lavoro deve essere dignitoso, rispettare l’ambiente, riconoscere i diritti sindacali; tener conto delle priorità personali e familiari. Il lavoro deve essere un diritto non la conseguenza di un ricatto. La grande massa di disoccupati costringe le persone ad accettare condizioni ingiuste e talvolta disumane. Soprattutto donne, giovani e lavoratori stranieri sono spinti ad accettare qualunque condizione e qualunque salario, obbligati con proposte di lavoro criminali, orari disumani e in condizioni di insicurezza. Chi percepisce il reddito deve partecipare a corsi di formazione tenendo conto delle sue capacità e delle sue aspirazioni.

3) L’orario di lavoro va portato in Europa prima a 35 ore e poi a 32. Siamo convinti che oggi serva lavorare meno per recuperare tempo e spazi di vita: il concetto stesso di orario di lavoro, o meglio di “tempo in cui si è a disposizione” va modificato, prevedendo il diritto alla disconnessione e a non confondere strumenti di lavoro e strumenti privati. Lavorare meno ore (in ufficio) ma essere in ogni luogo o periodo del giorno raggiungibile, ci rende vittime di un “tempo di lavoro senza fine”.

4) Il solco tra i mega profitti (di pochissimi) e le retribuzioni è diventato una voragine. La riduzione dell’orario non può, dunque, slegarsi dall’aumento dei livelli salariali, anche perché si potrebbe arrivare al paradosso per cui determinate categorie di lavoratori, avendo più tempo per loro stessi, non avrebbero risorse sufficienti per impegnarlo proficuamente ad esempio, per viaggiare, per frequentare un corso di formazione o, più banalmente, per iscriversi a una palestra. Vanno introdotti meccanismi automatici di adeguamento di stipendi e pensioni all’inflazione.

5) Nel nostro paese il taglio alle politiche di formazione avvenuto dal 2008 in poi ha prodotto un calo del 10% degli immatricolati universitari, tanto da porci all’ultimo posto in Europa per percentuale di laureate e laureati nella fascia d'età 25-34 anni, con un valore del 27%, mentre la media UE è poco sotto il 40%. Malgrado questa situazione disastrosa e preoccupante, pochissimi riescono a trovare un lavoro che sia adatto al grado d'istruzione acquisito e si è costretti a emigrare o a entrare in competizione per lavori precari di basso livello. Viviamo nel mito di un sistema meritocratico che, dice Joseph Stiglitz, fa sì che “Il 90% di quelli che nascono poveri, muoiono poveri, per quanto intelligenti e laboriosi possano essere, e il 90% di quelli che nascono ricchi muoiono ricchi, per quanto idioti o fannulloni possano essere. Da ciò si deduce che il merito non ha alcun valore”.

6) Bisogna sostenere artigiani e imprese familiari e ridurre le disparità tra le diverse aree e offrire pari opportunità ai giovani e alle giovani costrette a emigrare dalle zone più deboli a quelle più forti e arrestare il processo per cui l’istruzione non produce più la crescita economica, sociale e civile del territorio. Contemporaneamente una rete efficiente di infrastrutture europee deve impedire la periferizzazione di una parte importante del nostro continente.

7) Sono state smantellate le grandi industrie a partecipazione statale con un impatto sulla formazione a tutti i livelli, dalla scuola, all'università, alla ricerca. I Paesi che cresceranno di più domani, Cina, India, Sud Corea per esempio, sono quelli che oggi si sono occupati di meglio rafforzare e diversificare il proprio sistema industriale, della ricerca e dell'innovazione. Un grande programma pubblico europeo per la transizione verde, la ristrutturazione e la riqualificazione degli edifici pubblici (scuole, ospedali, uffici) può invertire questa tendenza.

8) Le politiche di austerità hanno reso impossibile l’investimento in risorse umane per la pubblica amministrazione. Ma un piano per l’occupazione pubblica, con l’assunzione di giovani ad alta qualifica, è indispensabile per ammodernare lo Stato, le amministrazioni del settore sociale, la scuola e la ricerca. Va accelerata la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche con software open source, trasparente, non manipolabile da stranieri e agenzie estere, sviluppabile “in casa” e non dipendente dalle grandi corporations mondiali.

9) A tutti i cittadini europei vanno garantiti gli stessi diritti civili e umani e la più completa libertà d’espressione. Per difendere l’identità europea va favorita la nascita di social europei, di piattaforme europee per la produzione culturale e il commercio on line.

Dopo la pandemia, l’Unione Europea avrebbe dovuto mettere al centro delle sue politiche la prevenzione e la tutela della salute. Bisogna ridurre la spesa per le armi e incrementare quelle per la salute. Ma un recente dossier della Caritas riassume così la situazione in cui ci troviamo nel nostro Paese:

"... in diciotto anni, l’Italia ha ridotto dello 0,4% il finanziamento del sistema sanitario nazionale italiano. I fondi che rappresentavano il 7% del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2001 sono scesi a un importo pari al 6,6% nel 2019. Al contrario, la spesa militare è cresciuta costantemente. Nel 2018 è giunta a 25 miliardi di euro, pari all’1,4% del Pil, segnando un aumento del 25% rispetto alle ultime tre legislature. L’Esercito ha avanzato la proposta di una “legge terrestre” per nuovi blindati, elicotteri, missili. 5 miliardi di euro in 6 anni; la stessa cifra garantirebbe 4.200 letti ospedalieri in più all’anno. Lo scorso 3 aprile l’AD di

Fincantieri ha dichiarato di essere in trattativa con la Marina Militare per due nuovi sommergibili U-212, per un costo complessivo di 1,3 miliardi di euro: l’equivalente di 13.100 letti di terapia intensiva.

Solo però uscendo dal sistema di guerra sarà possibile prendersi cura delle persone e aprire un’era nuova per il mondo. L'homo sapiens combatte armato dall'inizio della sua esistenza. Questo però non significa che la guerra sia connaturata all’uomo e che non debba essere prevenuta e impedita come il crimine di genocidio.

Il Cardinale Martini scriveva: “Certamente l’odio che si è accumulato è grande e grava sui cuori: vi sono persone e gruppi che se ne nutrono come di un veleno che mentre tiene in vita insieme uccide. Per superare l’idolo dell’odio e delle violenza è molto importante imparare a guardare al dolore dell’altro. La memoria delle sofferenze accumulate alimenta l’odio quando essa è riferita esclusivamente alla propria giusta causa. Se ciascun popolo guarderà solo al proprio dolore, allora prevarrà sempre la vendetta. Ma se la memoria del dolore sarà memoria della sofferenza anche dell’altro, dell’estraneo e persino del nemico, allora essa potrà rappresentare la premessa di ogni futura politica di pace”.
aaa42
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Re: ELEZIONI EUROPEE. IL RITORNO DELLA GRANDE POLITICA

Messaggio da aaa42 »

IL MANIFESTO DI SANTORO JUNIOR : ALCUNE CONSIDERAZIONI.


Dicesi SANTORO JUNIOR il fratello gemello di SANTORO SENIOR Segretario generale del movimento SERVIRE IL POPOLO , che occhettamente ha cambiato nome in SERVIRE IL POLLO.
SANTORO SENIOR è meno conosciuto , è confluito con il suo movimento Servire il Popolo, nel PARTITO SOCIALISTA DI UNITA PROLETARIA, era della famosa componente dei CARRISTI ( linea di tendenza Tullio Vecchietti ).
amante dei carri armati sovietici, attualmente uomo di pace, utilizza un carro armato per fare la spesa al supermercato. Se nel parcheggio di un supermercato vedete un carro armato, allora si è lui.
Lui dice di essere senior perchè nato 11 minuti prima di suo fratello gemello.

Michele Santoro junior lo conosciamo tutti, giornalista ESPULSO dal servizio pubblico per il suo giornalismo indipendente e di inchiesta e ritornato al lavoro in RAI a seguito di una sentenza di rentegrazione del Tribunale del Lavoro , entra in RAI per lavorare accompagnato dai carabinieri come un operaio metalmeccanico. Prima della sentenza di legittimità della cassazione abbandona la Rai.
Tradito dal Partito Democratico perchè uomo libero e indipendente e non servo .

Il MANIFESTO Del Movimento per la pace di Santoro è un manifesto ma NON E UN PROGRAMMA, il primo manifesto lo ha scritto Marx Engels Il manifesto dei comunisti,
perche Marx ha scritto un MANIFESTO ma non ha MAI scritto un programma ?

Perchè Kautsky ha scritto un PROGRAMMA , IL PROGRAMMA DI ERFURT, ma non ha MAI scritto un manifesto ?
Perchè il Partito Socialdemocratico Tedesco ha scritto un programma , il PROGRAMMA DI GODESBERG ma non ha mai scritto un manifesto ?

OGGI 17 febbraio 2024 PER LE ELEZIONI EUROPEE DOBBIAMO SCRIVERE UN MANIFESTO O UN PROGRAMMA ?


un manifesto o un programma ? Grazie prof. Norberto Bobbio
PENSIAMOCI SOPRA

l idea che la lista del 4 % di Santoro divide il centro sinistra è una idea di donne e uomini
che appartengono al SISTEMA UNICO DELLE 2 DESTRE. ( vedi le due destre : le derive politiche del postfordista del prof. MARCO REVELLI ).

la firma alla lista dell amico SANTORO JUNIOR è un ATTO DOVUTO di tutti compagni e pacifisti.



MA OLTRE MARX OLTRE SANTORO JUNIOR .
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