VERSO QUALE FUTURO?

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UncleTom
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

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LA SFIDA


Intervallo,..perché su LIBRE è comparso questo intervento di Magaldi.


Magaldi: solo teatro, nessuno vuol fare guerra a Bruxelles

Scritto il 13/12/16 • nella Categoria: idee Condividi

«Non credete a quelli che gridano “al voto, al voto”: dicono così solo perché sanno benissimo che alle elezioni, tanto presto, non si andrà». Nessuno è sicuro di vincere, né tantomeno poi di saper governare. Qualcuno ce l’ha davvero, un piano? Parla in modo esplicito Gioele Magaldi, autore del bestseller “Massoni” e presidente del “Movimento Roosevelt”: «La prima cosa che un premier italiano dovrebbe fare – dichiara Magaldi a “Colors Radio” all’indomani dell’incarico a Gentiloni – è tramutare in atti precisi quell’abbiare vano, alla luna, da parte di Renzi, “abbasso la tecnocrazia, abbasso l’Europa matrigna”». Abbaiare non basta, servono fatti: «Tipo: riconvocare a Ventotene la Merkel e Hollande, e dir loro: signori, se non rivediamo i trattati, l’Italia ne sospende la validità sul suolo italiano, torniamo alla lira e facciamo quello che ci pare». Magaldi lo afferma «da europeista convinto», che tifa per «un’Europa coesa», e soprattutto «democraticamente legittimata nelle sue istituzioni». Ma quello è il punto di partenza: stracciare i trattati Ue. «Tutto il resto non conta niente, se non c’è una riappropriazione della sovranità monetaria».

Gentiloni? «Un personaggio incolore, che non può fare ombra a Renzi, non a caso scelto per questo, dall’ex premier, tra altre mezze calzette del suo ex esecutivo». L’unica buona notizia sarebbe la bocciatura di Padoan: Magaldi si è impegnato in prima persona, anche con una lettera aperta a Mattarella, per invitare il presidente della Repubblica a evitare la nomina di Padoan, «che milita nella Ur-Lodge “Three Eyes”, massima interprete del peggior rigore tecnocratico europeo». Lo stesso Renzi non è mai stato un fan di Padoan: «Gli era stato messo alle costole come cane da guardia, perchè – appunto – contro la tecnocrazia e l’austerity si limitasse ad abbaiare, senza mordere mai». Durerà, Gentiloni? «Impossibile dirlo: basta vedere quanto durò il governo Dini». Renzi, però, vorrebbe votare subito – lui sì. «Anche qui sarei cauto», dice Magaldi. «E’ vero, Renzi vorrebbe affrettare il congresso Pd per ottenere una forte investitura e poi andare al voto, ma vedo in campo diversi progetti, a livello italiano e internazionale, che non coincidono con i desiderata dell’ex premier».

Poteri forti, a cui il rottamatore non piace più? Certo, per Renzi, i problemi non vengono dal Pd. «Intanto, non c’era nessuna necessità di dimettersi. E in ogni caso, l’ex primo ministro non esce affatto distrutto dall’esito referendario: ha anzi incassato un notevole consenso personale, anche se poi non è detto che si traduca in voti quando si andrà a elezioni. Poi, comunque, Renzi ha inserito nel governo Gentiloni persone fidate in ruoli vitali». Soprattutto, continua Magaldi, l’ex premier «sa benissimo di aver conquistato il partito per assenza di competitori». La verità è che «il Pd è fatto di vecchie cariatidi, personaggi che hanno meno appeal di una patata bollita». Proprio per questo Renzi ha conquistato la poltrona di segretario. «E la situazione non è cambiata: non è che la gente ha nostalgia di Bersani e di tutti i bersaniani che hanno approvato il Fiscal Compact», durante il governo Monti. «Tra Bersani e Renzi, la maggioranza preferità sempre Renzi, a parte qualche nostalgico di non si sa quali “tempi d’oro” sotto la segreteria Bersani o di altri che l’hanno preceduto. Quindi è ovvio che Renzi stravincerà qualunque congresso».

Ma da qui al voto anticipato, ne corre. «Io non mi fiderei di quelli che oggi sembrano scalpitare le elezioni», dice Magaldi, che cita «troppi parlamentari 5 Stelle che, se si votasse prima di settembre, rischierebbero di essere inghiottiti dal nulla da cui sono venuti. E vale anche gli altri che gridano: nessuno ha certezze per il futuro. E poi: sono pronti, a vincere?». Per Magaldi è solo «una pantomima», un gioco teatrale: «Nel momento in cui l’attuale maggioranza dicesse “ok, andiamo a votare”, temo che vedremmo la scenetta comica di questi che oggi gridano “al voto, al voto”, dire “ma no, resta un altro po’, così ti posso fare opposizione e posso scendere in piazza». Per cui, «nessuno scandalo, se la legislatura continua». Non ci sono in vista nemmeno coalizioni convincenti. Un’alleanza tra Lega e grillini? «Impossibile, sono concorrenti». Magaldi si dichiara «da tempo simpatizzante della prospettiva 5 Stelle». Ma, aggiunge, «la realtà concreta è un’altra. E finora è stata molto al di sotto della prospettiva». Soprattutto: «E’ inutile pensare che la soluzione dei problemi degli italiani sarà la durata del governo Gentiloni o l’ascesa al potere della Lega, di Grillo, del centrodestra, se nessuno di costoro si farà artefice del braccio di ferro con l’Ue». Magaldi vede la necessità di «un braccio di ferro cruento, politicamente duro, con cui si devono riscrivere i trattati europei». E insiste: «Se non si comincia da qui, non si va da nessuna parte. Bisogna che sia chiaro. Tutto il resto è latrare di cani e svolazzare di galline».
Maucat
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da Maucat »

E' ormai chiaro che il nuovo Governo è la brutta copia di quello precedente e avrà come effetto principale quello di allontanare ulteriori voti dal PD.
E' chiaro altresì che il M5S quando deve passare dalla fase "NO" a quella "costruttiva" in realtà grandi (Roma docet) mostra tutti i suoi limiti di essere un'accozzaglia di vari scontenti di opposte fazioni e quindi non utilizzabile per proporre qualcosa di costruttivo.
Quindi alle prossime elezioni cosa accadrà?
L'Italia non può più permettersi una situazione politica di questo tipo, l'assenza di una vera sinistra (come anche di una destra credibile e non xenofoba-razzista come la Lega) sta rendendo la società italiana un coacervo di populismi ed egoismi che non possono continuare per molto.

Mi piacerebbe conoscere le opinioni degli altri forumisti al riguardo, grazie.

Ciao a tutti.
pancho
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da pancho »

Maucat ha scritto:E' ormai chiaro che il nuovo Governo è la brutta copia di quello precedente e avrà come effetto principale quello di allontanare ulteriori voti dal PD.
E' chiaro altresì che il M5S quando deve passare dalla fase "NO" a quella "costruttiva" in realtà grandi (Roma docet) mostra tutti i suoi limiti di essere un'accozzaglia di vari scontenti di opposte fazioni e quindi non utilizzabile per proporre qualcosa di costruttivo.
Quindi alle prossime elezioni cosa accadrà?
L'Italia non può più permettersi una situazione politica di questo tipo, l'assenza di una vera sinistra (come anche di una destra credibile e non xenofoba-razzista come la Lega) sta rendendo la società italiana un coacervo di populismi ed egoismi che non possono continuare per molto.

Mi piacerebbe conoscere le opinioni degli altri forumisti al riguardo, grazie.

Ciao a tutti.
Che ti devo dire? Concordo. E' ora di riprenderci la politica ma se non lo facciamo non possiamo continuamente lamentarci. Abbiamo troppa confusione di idee anche all'interno di quella che noi chiamiamo sinistra nella quale pero' ce n'e' poca di sinistra.


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
UncleTom
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da UncleTom »

Mi piacerebbe conoscere le opinioni degli altri forumisti al riguardo, grazie.
Maucat


Mi auguro che la richiesta dell'amico Maucat, questa volta sia presa in seria considerazione, e veda la partecipazione non solo di chi scrive abitualmente ma anche di chi si limita a leggere.

Lo scopo di questo Forum è quello di preservare la democrazia reale, e quindi ognuno può esprimere liberamente quello che pensa.

La formula di evitare la presenza di moderatori che limitino il pensiero è stata vincente in quanto nei rapporti interpersonali non si è mai superato il limite della decenza e della rispettosità.

La diversità di opinioni è un'altra cosa.

MA QUESTO E' IL SALE DELLA DEMOCRAZIA.

Ci stiamo avvitando in un vortice che ci porta sempre più verso un disastro senza ritorno.

Ed è per questo ultimo presidio della democrazia, per chi ancora ci crede, che dobbiamo confrontare il maggior numero di opinioni possibili, per analizzare se esiste una via di fuga in questa situazione sclerotizzata.

LO SO CHE NON E' FACILE. MA ALMENO PROVIAMOCI. DOBBIAMO ANDARE DAVANTI AL PLOTONE DI ESECUZIONE PREPARATOCI DALLE VARIE ELITE MASSONICO- FINANZIARIE, SENZA COMBATTERE???
ALMENO SUL PIANO DELLE IDEE.


Il pensiero corre al film, "IL GENERALE DELLA ROVERE" di Indro Montanelli.

Scena in cui in una cella del carcere di San Vittore(Milano) i condannati a morte per fucilazione, da eseguirsi la mattina successiva, stanno discutendo tra di loro sulle ultime ore di vita.

Uno di loro urla: "Ma perché a me che non ho fatto mai niente di male"

Un condannato gli si avvicina e gli dice: "Proprio perché non hai mai fatto niente sei qui ora"

FORZA E CORAGGIO, SPREMETE LE MENINGI
UncleTom
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da UncleTom »

pancho ha scritto:
Maucat ha scritto:E' ormai chiaro che il nuovo Governo è la brutta copia di quello precedente e avrà come effetto principale quello di allontanare ulteriori voti dal PD.
E' chiaro altresì che il M5S quando deve passare dalla fase "NO" a quella "costruttiva" in realtà grandi (Roma docet) mostra tutti i suoi limiti di essere un'accozzaglia di vari scontenti di opposte fazioni e quindi non utilizzabile per proporre qualcosa di costruttivo.
Quindi alle prossime elezioni cosa accadrà?
L'Italia non può più permettersi una situazione politica di questo tipo, l'assenza di una vera sinistra (come anche di una destra credibile e non xenofoba-razzista come la Lega) sta rendendo la società italiana un coacervo di populismi ed egoismi che non possono continuare per molto.

Mi piacerebbe conoscere le opinioni degli altri forumisti al riguardo, grazie.

Ciao a tutti.
Che ti devo dire? Concordo. E' ora di riprenderci la politica ma se non lo facciamo non possiamo continuamente lamentarci. Abbiamo troppa confusione di idee anche all'interno di quella che noi chiamiamo sinistra nella quale pero' ce n'e' poca di sinistra.


un salutone

COME, CON CHI E IN CHE MODO???
erding
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da erding »

UncleTom ha scritto:
pancho ha scritto:
Maucat ha scritto:E' ormai chiaro che il nuovo Governo è la brutta copia di quello precedente e avrà come effetto principale quello di allontanare ulteriori voti dal PD.
E' chiaro altresì che il M5S quando deve passare dalla fase "NO" a quella "costruttiva" in realtà grandi (Roma docet) mostra tutti i suoi limiti di essere un'accozzaglia di vari scontenti di opposte fazioni e quindi non utilizzabile per proporre qualcosa di costruttivo.
Quindi alle prossime elezioni cosa accadrà?
L'Italia non può più permettersi una situazione politica di questo tipo, l'assenza di una vera sinistra (come anche di una destra credibile e non xenofoba-razzista come la Lega) sta rendendo la società italiana un coacervo di populismi ed egoismi che non possono continuare per molto.

Mi piacerebbe conoscere le opinioni degli altri forumisti al riguardo, grazie.

Ciao a tutti.
Che ti devo dire? Concordo. E' ora di riprenderci la politica ma se non lo facciamo non possiamo continuamente lamentarci. Abbiamo troppa confusione di idee anche all'interno di quella che noi chiamiamo sinistra nella quale pero' ce n'e' poca di sinistra.


un salutone



COME, CON CHI E IN CHE MODO???

È una vita che pago, consapevolmente e senza nessun pentimento, per aver rifiutato ogni sorta di compromesso,
per la libertà, per essere coerente, onesto. Come me tantissimi altri, Domenica 4 dicembre ho votato convintamente
NO come non mai e credo di aver convinto altri a farlo. Nel mio piccolo, come so e come posso, partecipo alla vita
sociale del mio paese e mi impegno socialmente. Cosa fare ancora? Se lo sapessi lo farei, ma...cosa? Emulare Jan Palach?

Io proprio non lo so. Un saluto.
pancho
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da pancho »

Continuare come sempre anche se talvolta o spesso siamo presi dallo sconforto. Niente di piu' e niente di meno Erding.

Noi abbiamo la pellaccia dura anche se continuano a definirci nostalgici e/o superati.

Quelli che ci hanno sostituito volevano solo prendere il ns. posto non per cambiare ma per pura convenienza personale.

un salutone
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UncleTom
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da UncleTom »

Siamo all’interno di un quadro socio-politico deteriorato oltre il limite di guardia da troppo tempo.

Nel contempo la naturale lotta politica per la conquista e la gestione del potere spinge verso l’uso di qualsiasi mezzo che possa contribuire allo scopo principale dell’obiettivo prefissato.

Ragion per cui tutto diventa lecito e giustificabile.

L’importante è arrivare alla meta. Come, poco importa.

Non deve quindi stupire se alla faccia tosta delle élite dominanti che hanno espresso ed imposto Paolo Gentiloni come premier, poi si registri una reazione altrettanto fuori misura da parte delle opposizioni.

La temperatura si è surriscaldata con la sconfitta del SI, e durerà ancora anche nei prossimi giorni a venire.

Gentiloni non si avventurerà sul terreno delle balle continue come il suo predecessore, Benito, Pinocchio Mussoloni.

L’overdose di questi mesi ha segnato la sconfitta del suddetto Benito, Pinocchio.

Ragion per cui era necessario presentare alla plebe, una figura opposta, che facesse dimenticare l’esuberanza del giovane rignanese esperto in Bunga-Bunga di massa..

Paolo Gentiloni, il trasparente, il fantasma, il sughero galleggiante o la pianta grassa come l’ha definito Marco Travaglio, era il personaggio più idoneo a rappresentare la pantomina del dopo Mussoloni.

I giochi sono stati fatti, ed adesso se ne subiranno le conseguenze.

Alcuni titoli di articoli del Giornale non lasciano dubbi sulla tempesta che sta per abbattersi sul sistema politico italiano.


5 ore fa
Il giallo sulla laurea
del ministro Fedeli

Cattolici contro la Fedeli: "È il ministro del gender"

Sergio Rame


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4 ore fa
'Si sarebbe dovuta nascondere'
Monta la fronda contro Boschi

Andrea Indini

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14 ore fa
Un premier di serie B
perde i voti per strada
Al Senato sarà in bilico

Massimiliano Scafi

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13 ore fa
"Noio volevan savuar..."
Alfano va alla Farnesina

Anna Maria Greco

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Editoriali

Il governo Gentiloni nasce morto
di Alessandro Sallusti

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6 ore fa
Volgarità a cinque stelle
contro Boschi e Alfano

Gabriele Bertocchi

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10 ore fa
Un programma fotocopia
per un governo fotocopia

Chiara Sarra

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3 ore fa
Gentiloni ottiene la fiducia
Opposizioni contro il governo

Luca Romano

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26 minuti fa

Così il duo Boschi-Lotti
ha commissariato i ministri
Gentiloni sceglie usando la fotocopiatrice. E a Palazzo Chigi sarà guardato a vista dai fedelissimi del Giglio magico

di Fabrizio De Feo




Abituiamoci ai toni. Nelle prossime settimane potrà solo esserci un crescendo Rossiniano.
UncleTom
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da UncleTom »

LA SMORFIA NAPOLETANA CON IL N° 71 CI VA' A NOZZE



13 dic 2016 20:00

VI SIETE SCORDATI DI #CIAONE CARBONE!

- VIDEO: ''SE PERDO IL REFERENDUM, LASCIO LA POLITICA. GRAZIE A DIO NON CAMPO DI QUESTO, HO UN LAVORO, NON SONO ATTACCATO ALLA POLTRONA''. NON SOLO RENZI, FEDELI E BOSCHI: TRA QUELLI CHE AVEVANO PROMESSO INCAUTAMENTE DI TORNARSENE A CASA IN CASO DI SCONFITTA SULLA RIFORMA, C'ERANO PURE ERNESTO CARBONE E FRANCESCHINI



Claudio Paudice per www.huffingtonpost.it


Il "cambia verso" , questa volta, vale la poltrona. Durante i mesi che hanno preceduto il referendum costituzionale del 4 dicembre, in tanti hanno promesso che avrebbero lasciato la politica se la riforma fosse stata bocciata dai cittadini. Sono volati annunci eclatanti e frasi ad effetto come "ci metto la faccia", "si chiude bottega", "ce ne assumiamo la responsabilità", "non campo di politica".



E ora che quasi 20 milioni di elettori hanno bocciato senza appello il testo di riforma che porta la firma Boschi, sono ancora tutti lì. Maria Elena Boschi in primis: l'ex ministra del Governo Renzi, "madrina" delle riforme (sia quella costituzionale già cassata dai cittadini, sia la legge elettorale che potrebbe uscire dalla Corte Costituzionale rimaneggiata) è uscita da Palazzo Chigi dalla porta laterale dopo che Matteo Renzi ha rassegnato le sue dimissioni. Salvo poi rientrarci da quella principale, in qualità di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.


Eppure fu lei, intervistata a In mezz'ora da Lucia Annunziata, a non lasciare spazio a dubbi. "Anche io lascio se Renzi se ne va: ci assumiamo insieme la responsabilità. Abbiamo creduto e lavorato insieme ad uno stesso progetto politico". Alla cerimonia di giuramento al Quirinale della nuova (si fa per dire) squadra del governo guidato da Paolo Gentiloni, lei c'era.


Maria Elena Boschi non è l'unica a essersi rimangiata la parola. Il renziano super attivo su twitter Ernesto Carbone, a precisa domanda di Myrta Merlino, conduttrice di L'Aria che tira su La7, risponde "Sì, lascio la politica. Non si tratta di personalizzare il referendum, si tratta di essere seri. Per vent'anni abbiamo sentito quelli che 'io avrei voluto...' e alla fine nessuno ha mai fatto nulla.



Quando tre anni fa iniziò la legislatura, il presidente Napolitano chiese tre cose: riformare la costituzione, cambiare la legge elettorale e gestire la crisi economica. Nasce questo governo con questo impegno". E quindi, se non fosse riuscito a cambiare la Carta costituzionale "è certo che vado a casa, perché vuol dire che ho fallito: grazie a Dio non campo di politica, nella vita ho un lavoro". A 10 giorni dall'esito del referendum, ancora non è giunta notizia di dimissioni di Carbone da deputato.

Il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini in un'intervista a Repubblica dichiarò che, in caso di vittoria del No, "si chiude bottega". Finisce l'esperienza del Governo e finisce anche la Legislatura, in sintesi. E invece l'ex ministro alla Cultura con Renzi è l'attuale ministro alla Cultura con Gentiloni.


Non ha dovuto neanche cambiare ufficio. "Non è una minaccia, non è una personalizzazione. A me sembra una con-sta-ta-zio-ne", sillabava a Repubblica. "Questo governo, ed è agli atti, nasce per fare le riforme. Se le riforme non si fanno chiude bottega il governo e chiude anche la legislatura, mi pare ovvio. Anche perché non stiamo scegliendo tra due riforme diverse, che è il tema più surreale usato da alcuni costituzionalisti. Stiamo scegliendo tra la riforma e niente".


È poi il turno di Valeria Fedeli, allora vicepresidente del Senato, che sempre a L'Aria che tira, parlando di una ipotetica vittoria del No, affermò di "non essere attaccata alla poltrona". E in effetti l'ha cambiata: è diventata ministro per l'Istruzione del Governo Gentiloni.

Infine, il premier Matteo Renzi che ha lasciato sì Palazzo Chigi ma resta ben saldo alla guida della segreteria del Pd e punta a ricandidarsi al prossimo congresso. Per tutti i mesi che hanno preceduto il referendum le dichiarazioni sul suo addio alla politica si sprecano: "Ripeto qui: se perdessi il referendum considererei conclusa la mia esperienza perché credo profondamente nel valore della dignità della cosa pubblica", disse il 20 gennaio davanti ai senatori nell'aula di Palazzo Madama. Il 12 marzo, ai giovani aspiranti politici assetati di insegnamenti del rottamatore, Renzi si lascia andare: "Se perdiamo il referendum è doveroso trarne conseguenze, è sacrosanto non solo che il governo vada a casa ma che io consideri terminata la mia esperienza politica".

Quando parla ai giovani, l'ex premier dà il meglio di sè: "Io ho già la mia clessidra girata. Se mi va come spero, finisco tra meno di 7 anni. Se mi va male, se perdo la sfida della credibilità o il referendum del 2016, vado via subito e non mi vedete più. Ci hanno detto che siamo attaccati alle poltrone, ma noi siamo attaccati alle idee: non c’è un leader che resta per sempre", disse il 20 marzo al congresso dei Giovani Democratici. Ospite da Fabio Fazio l'8 maggio scorso, il segretario del Pd rincara la dose: "Se io perdo, con che faccia rimango. Ma non è che vado a casa, smetto di fare politica", chiosava. "Non è personalizzazione ma serietà. Lo so che si aggrappano alla poltrona ma non posso fare finta di niente", disse il rottamatore. Se ne deduce che non si ricandiderà al prossimo congresso. O no?
UncleTom
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Re: VERSO QUALE FUTURO?

Messaggio da UncleTom »

GIA' LE VICENDE ITALIANE SONO COMPLICATE AL MASSIMO LIVELLO PER CONTO LORO.

FRUTTO DELL'INSIPIENZA DEGLI ITALIOTI NEI CONFRONTI DELLA POLITICA E DEL MENEFREGHISMO CONGENITO NEI CONFRONTI DELLA PERDITA DELLA LIBERTA' E DELLA DEMOCRAZIA.

ADESSO, IN UN QUADRO CHE NON PRESENTA SOLUZIONI PRATICABILI PER RIMETTERE IN CAREGGIATA IL PAESE, CON UNA LOTTA DI POTERE CHE PORTA DIRITTI ALLA FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA, CON ANNESSA FINE DEI PARTITI, CI MANCAVA SOLO L'ATTACCO ESTERNO DEL GRUPPO FRANCESE "VIVENDI" AL SISTEMA TELEVISIVO ITALIANO CHE FA CAPO A BERLUSCONI





Mediaset, Vivendi sale al 20%
Il Cav: "Un'operazione ostile"


I francesi proseguono la scalata al Biscione. Il governo adesso si sveglia. Interviene il ministro Calenda: "Vigileremo"

di Luca Romano

2 ore fa


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Mediaset, Cav: "Vivendi ostile" Ora si sveglia pure il governo

I francesi proseguono la scalata al Biscione. Il governo ora si sveglia: "Vigileremo". E la procura indaga per manipolazione del mercato
Luca Romano - Mer, 14/12/2016 - 20:57

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"Vivendi ha superato oggi la soglia del 15% e raggiunto la soglia del 20% del capitale sociale di Mediaset". A dichiararlo, in una brevissima nota, è il gruppo francese presieduto da Vincent Bollorè.


È stato quindi già raggiunto l’obiettivo che Vivendi aveva dichiarato lunedì scorso, quando aveva reso noto di essere in possesso del 3,01% di Mediaset e di essere intenzionato a proseguire gli acquisti sul titolo per diventare "il secondo azionista industriale di Mediaset". Mentre si attendono le nuove mosse delle due società, il titolo del gruppo del Biscione guadagna quasi il 5% a 3,75 euro con volumi pari a circa 54 milioni di pezzi.

E così il gruppo del Biscione è pronto a respingere l'attacco de francesi. "L’acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi, non concordato preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che un’operazione ostile. Quanto a noi, c’è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori. Per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi", ha affermato Silvio Berlusconi in una nota ."Vivendi ha avuto l’opportunità, con l’accordo strategico firmato nelloscorso aprile, di avviare con Mediaset una collaborazione che sipreannunciava proficua per entrambi i gruppi - continua Berlusconi -Purtroppo, questo accordo è stato disconosciuto da Vivendi nei modi e con le conseguenze anche giudiziarie che sono note. Non è certo questo il miglior biglietto da visita che Vivendi possa esibire nel riproporsi come azionistaindustriale della società". E sulla vicenda è intervenuto anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri: "Ci difenderemo. E' la prima volta che Mediaset, abituata alla concorrenza esterna, si trova a fronteggiare un concorrente interno", ha detto. Bisognerà quindi stare attenti a quanto "succede nei corridoi".

Infine il governo, dopo il silenzio iniziale batte un colpo col ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda: "Gli investimenti stranieri sono sempre benvenuti, quando portano capitale di crescita e competenze e contribuiscono allo sviluppo del tessuto industriale italiano. Quando però si tratta di un’azienda che opera in un campo strategico come quello dei media, il modo in cui si procede non è irrilevante. Mi pare che questo principio sia in Francia ampiamente riconosciuto e assertivamente difeso. Premesso dunque l’assoluto rispetto del Governo italiano per le regole di mercato, non sembra davvero che quello che potrebbe apparire come un tentativo, del tutto inaspettato, di scalata ostile a uno dei più grandi gruppi media italiani,sia il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia. Il Governo monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione".

Anche la Procura di Milano vuole vederci chiaro e ha aperto un fascicolo contro ignoti per manipolazione del mercato. La mossa - secondo quanto trapela da ambienti giudiziari - arriva dopo l'esposto presentato da Fininvest alla luce della scalata in Borsa da parte del gruppo francese Vivendi su Mediaset. Il dossier è nelle mani del sostituto procuratore Fabio De Pasquale, capo del team milanese che si occupa di reati finanziari.
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