Ius soli

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
pancho
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Ius soli

Messaggio da pancho »

Dite la vostra...
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
lilly
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Re: Ius soli

Messaggio da lilly »

si allo yus soli chi nasce in Italia dopo qualche anno ha diritto alla cittadinanza non si può essere pesci fuor d'acqua c'è bisogno della cittadinanza è una cosa che riguarda il diritto
pancho
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Re: Ius soli

Messaggio da pancho »

Ecco la legge e come funziona in altri Paesi Europei. https://www.internazionale.it/notizie/a ... nza-italia

Un salutone
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UncleTom
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Re: Ius soli

Messaggio da UncleTom »

Ius soli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Ius soli (in latino «diritto del suolo») è un'espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori[1][2]. Esso contrappone allo ius sanguinis (o «diritto del sangue»), che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore[1].
Quasi tutti i paesi del continente americano applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni. Tra questi gli Stati Uniti, il Canada e quasi tutta l'America meridionale[3]. Alcuni Paesi europei concedono altresì la cittadinanza per ius soli (per esempio Grecia, Francia, Portogallo, Irlanda, Regno Unito e Finlandia) sebbene condizionata.

Ordinamenti
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Francia [modifica | modifica wikitesto]
La Francia ha una lunga tradizione di applicazione di tale istituto[4], sebbene esso non sia più automatico: dal 1994 il nato in territorio francese da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza facendone richiesta purché sia vissuto stabilmente sul territorio dello Stato per almeno 5 anni (in Italia la permanenza deve essere di almeno 10 anni, con un'interruzione massima di 6 mesi e la richiesta non può essere fatta prima del raggiungimento della maggiore età).
Inoltre, dal 1998, secondo la Legge Guigou, al compimento della maggiore età (18 anni) chi è nato in territorio francese da genitori stranieri accede automaticamente alla cittadinanza se i due genitori, alla nascita del richiedente, disponevano di un permesso di soggiorno e se il richiedente ha risieduto in Francia per almeno cinque anni.
Condizioni simili per la cittadinanza dei figli di genitori stranieri si applicano nel Regno Unito, in

Germania e in Irlanda.
Italia
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In applicazione delle norme che mirano a scongiurare l'apolidia, in Italia lo ius soli trova applicazione in circostanze eccezionali. Esso si applica, come norma residuale, in due casi: per nascita sul territorio italiano da genitori ignoti o apolidi o impossibilitati a trasmettere al soggetto la propria cittadinanza secondo la legge dello Stato di provenienza, oppure se il soggetto è figlio di ignoti ed è trovato nel territorio italiano.
Un'interpretazione indiretta dello ius soli è quella che permette al cittadino straniero nato in Italia e che vi abbia mantenuto costantemente la residenza dalla nascita la facoltà, al raggiungimento della maggiore età, di chiedere e ottenere, anche senza le condizioni normalmente richieste (reddito sufficiente, incensuratezza, circostanze di merito, ecc.), la cittadinanza italiana; tale facoltà però può essere utilizzata solo entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, termine dopo il quale la cittadinanza è ottenibile solo tramite le norme ordinarie.

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]
Tra i paesi che applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni figurano gli Stati Uniti. Il Quattordicesimo Emendamento della cui costituzione prescrive che chiunque nasca sul territorio dell'Unione e sia soggetto alla sua giurisdizione — fatta eccezione, quindi, per personale del corpo diplomatico ed eventuali truppe straniere d'occupazione — ne è automaticamente cittadino[5].
Nel Regno Unito e negli Stati Uniti, questo modo di regolamentare il diritto di cittadinanza segue anche dal secolare principio costituzionale del nessuna tassazione senza rappresentanza (no taxation without representation)

Per saperne di più su:

Le leggi nazionali [modifica | modifica wikitesto]
Ius soli illimitato [modifica | modifica wikitesto]

Vedi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ius_soli
UncleTom
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Re: Ius soli

Messaggio da UncleTom »

LO IUS SOLI NEL PAESE DEL BUNGA-BUNGA



Solo in un Paese allo sfascio come questo, il tema dello Ius soli poteva assumere le dimensioni che ha assunto, e che assumerà.

Lo Stivale è un Grande allevamento di merli doc. e noi li dobbiamo trombare, ora et siempre.

Questo è quello che pensa la classe politica.

La definizione di Ius soli la ricaviamo da Wikipedia:

Ius soli (in latino «diritto del suolo») è un'espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori[1][2].



Per quanto mi riguarda lo Ius soli esiste da più di duecento anni.

Il padre di mio nonno ne ha usufruito già agli inizi dell’ottocento, quando suo padre ha sposato Natala Aspa, italiana di Messina.
http://www.thepeerage.com/p19105.htm

Quindi da prima dell’Unità d’Italia (1861).

Nessun problema per Benito Mussolini dal 1935 al 1943, quando ha spedito mio padre, dall’inizio della leva militare, prima in Etiopia e Abissinia, e poi in Grecia e Dalmazia, anche se secondo i regolamenti dell’epoca pur essendo cittadino italiano, dal punto di vista militare era ancora un suddito di Sua Maestà britannica.

Il casino che stanno facendo i politici ora sullo Ius soli, è solo per un accaparramento di voti per sopravvivere nel Grande Gratta e vinci sicuro.

Il tema dello Ius soli entra a far parte del grosso problema dell’immigrazione, ma che nessun politico vuole risolvere per via delle varie convenienze.

CONTINUA
iospero
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Re: Ius soli

Messaggio da iospero »

Mi sta bene lo ius soli, ma un po' meno bene se la cittadinanza ti viene data , ma non rispetti la costituzione. Quindi una buona conoscenza delle leggi e della costituzione penso sia più che necessario e oltre alla conoscenza anche la relativa osservanza.
Certo per uno di religione islamica qualche problema c'è se interpreta il Corano in un certo modo.
lilly
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Re: Ius soli

Messaggio da lilly »

Per questo c'è già la sentenza della cassazione che rende compatibile la cultura occidentale con quella degli immigrati che al pari dei cittadini italiani devono rispettare la legge.Inoltre la costituzione oltre ad assicurare la libertà religiosa, purche non si tratti di riti contrari al buon costume,stabilisce che le intese con le altre fedi non possano confliggere con l'ordinamento costituzionale.In merito allo yus soli,anche se già c'è,è un periodo troppo lungo,mentre lo yus cultura stabilisce per i minori di età inferiore ai 12 anni un corso di studio di cinque anni per avere la cittadinanza che in genere coincide con la frequenza della scuola elementare cioè dopo le scuole elementari si matura la cittadinanza.Lo yus soli invece stabilisce criteri più selettivi come quello di avere un permesso di soggiorno per lungo tempo che viene concesso se se ne aveva uno di media durata,un'alloggio decente,avere frequentato un corso di italiano, avere un reddito non inferiore a quello sociale
UncleTom
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Re: Ius soli

Messaggio da UncleTom »

iospero ha scritto:Mi sta bene lo ius soli, ma un po' meno bene se la cittadinanza ti viene data , ma non rispetti la costituzione. Quindi una buona conoscenza delle leggi e della costituzione penso sia più che necessario e oltre alla conoscenza anche la relativa osservanza.
Certo per uno di religione islamica qualche problema c'è se interpreta il Corano in un certo modo.



Il valore assoluto e il valore relativo.

Il valore assoluto


…..ma un po' meno bene se la cittadinanza ti viene data , ma non rispetti la costituzione. Quindi una buona conoscenza delle leggi e della costituzione penso sia più che necessario e oltre alla conoscenza anche la relativa osservanza.


Questo è condivisibile, in una società perfetta.


Il valore relativo

L’unico italiano a conoscenza delle leggi e della Costituzione, è morto ieri, Stefano Rodotà.

Possiamo pretendere da altri quello che noi disattendiamo bellamente?

Se interroghi mediamente gli italiani, scopri che sanno tutto su Milan e Inter, Juve e Toro, Roma e Lazio.

Di Donnarumma, e della prossima campagna acquisti.


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Messi spegne trenta candeline
Roberto Bordi

^^

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Il "10" è un numero senza eredi
La serie A senza il gusto del bello

Riccardo Signori




Journal La Gazzetta dello Sport 24-06-2017.pdf

Il sito francese che pubblica i principali giornali mondiali, per l’Italia riserva un ‘attenzione particolare alla Gazzetta dello Sport.

Non si perde un solo giorno dell’anno.

Oggi ha avuto visite scarse.

Journal La Gazzetta dello Sport 24-06-2017.pdf

Alle 19,00, solo 492 + 160 delle edizioni locali
492 14.66 Mb 24.06.2017 06:33

più

Journal La Gazzetta dello Sport con edizioni locali 24 Giugno 2017 LGW
160 14.66 Mb 24.06.2017 03:31


Contro, tenendo conto anche della differenza di orari:


Journal The New York Times 24 June 2017.pdf
2 15.74 Mb 24.06.2017 18:53


Mentre il Corriere è arrivato a:


Journal Corriere della Sera 24 Giugno 2017.pdf
119 12.58 Mb 24.06.2017 13:43


Va meglio LE MONDE con i supplementi

Journal LE MONDE et Supplements des Dimanche 25 et Lundi 26 Juin 2017.
317 10.1 Mb 24.06.2017 13:01



Tu pensi, caro iospero, che se pubblicasse la Gazzetta ufficiale al posto della Gazzetta dello Sport quel sito avrebbe così successo???
UncleTom
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Re: Ius soli

Messaggio da UncleTom »

UncleTom ha scritto:LO IUS SOLI NEL PAESE DEL BUNGA-BUNGA



Solo in un Paese allo sfascio come questo, il tema dello Ius soli poteva assumere le dimensioni che ha assunto, e che assumerà.

Lo Stivale è un Grande allevamento di merli doc. e noi li dobbiamo trombare, ora et siempre.

Questo è quello che pensa la classe politica.

La definizione di Ius soli la ricaviamo da Wikipedia:

Ius soli (in latino «diritto del suolo») è un'espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori[1][2].



Per quanto mi riguarda lo Ius soli esiste da più di duecento anni.

Il padre di mio nonno ne ha usufruito già agli inizi dell’ottocento, quando suo padre ha sposato Natala Aspa, italiana di Messina.
http://www.thepeerage.com/p19105.htm

Quindi da prima dell’Unità d’Italia (1861).

Nessun problema per Benito Mussolini dal 1935 al 1943, quando ha spedito mio padre, dall’inizio della leva militare, prima in Etiopia e Abissinia, e poi in Grecia e Dalmazia, anche se secondo i regolamenti dell’epoca pur essendo cittadino italiano, dal punto di vista militare era ancora un suddito di Sua Maestà britannica.

Il casino che stanno facendo i politici ora sullo Ius soli, è solo per un accaparramento di voti per sopravvivere nel Grande Gratta e vinci sicuro.

Il tema dello Ius soli entra a far parte del grosso problema dell’immigrazione, ma che nessun politico vuole risolvere per via delle varie convenienze.

CONTINUA

Più interessati di tutti nelle varie convenienze sono gli STRUMPTRUPPEN, impegnati in una campagna d'odio senza precedenti:


19GIU 17
Ius soli? 14volte no!



Lo ‘ius soli’ ha il valore simbolico dello ‘ius primae noctis’, che sarà stato anche un falso storico, ma da entrambi ricaviamo la stessa percezione di una imposizione calata dall’alto; di una fregatura, insomma.
Non entro nel vivo delle questioni tecniche, nei meandri sempre paradossali e complessi della eventuale legge, dei commi e degli articoli. Resto alla premessa, alla strategia e alla visione d’insieme che è quanto di più antidemocratico si possa considerare in un momento storico come il nostro. Vale a dire, a come si sia arrivati a questo moderno ‘ius primae noctis’ senza un minimo di realismo ma strabordanti di falso ecumenismo che quel geniaccio di Giovanni Papini avrebbe definito ‘pecoreccio’. Perché l’idea nascosta, e perciò non detta, è che il futuro ci prospetti una società globale senza vincoli, limiti e identità, e quindi sia giusto ‘attrezzarci’ per tempo.
Aggiungerei, per onestà, che cosa buona e giusta sarebbe quella di ‘ritirare’ – se solo fosse possibile – la patente di italianità anche a tanti connazionali indegni, ma qui si aprirebbe un altro capitolo che ci porterebbe lontano e quindi restiamo al punto.
Nessuno si ostina a rifiutare il fatto che vi siano persone col pieno diritto di sentirsi ‘ufficialmente’ italiani ma allo stesso tempo bisogna anche accettare che non è solo questione di carte bollate e di timbri. E soprattutto che se vi sono politici che riducono una così complessa questione a slogan di nazionalismo spicciolo e anacronistico, ciò non significhi che le tesi di fondo siano errate e chi li condivida sia un reazionario becero.
E allora provo a confutare, una ad una, le premesse di una scelta che ritengo ideologica prima che politica.
1. Leggo di paragoni con l’Impero Romano e mille altri regni o monarchie ed epoche della Storia che farebbero da pezze d’appoggio in tema di moderna inclusione e di integrazione più o meno coatta. Nulla di più sbagliato. Decisioni di questo tipo vanno calate nella realtà sociale di uno specifico contesto storico. Non c’è una legge che vale per tutti i tempi. Così come non c’è un governo o un regime adatto per ogni situazione.

2. Che sia una questione ideologica è chiaro e palese a tutti. Il fatto che giornali e Tv intervistino bambini nati in Italia da genitori stranieri, cogliendo il lato umano e drammatico di quelle esperienze, è operazione volgare e indegna.

3. Se da una parte c’è chi sostiene questa tesi facendosi vergognosamente scudo con le facce e le storie di bambini, c’è un ministro dell’Interno che ci intima di tenerci lontano dai cattivi maestri. Ora, con tutto il rispetto che si deve per un ministro così importante, va da sé che sentir parlare un ex comunista di cattivi maestri provoca risentimento e irritazione di non lieve entità. Chi sarebbero i ‘cattivi maestri’? Quelli che hanno una posizione diversa sui flussi migratori o sul concetto di cittadinanza? Se è così, si sbaglia caro Ministro; i Salvini e le Meloni di turno non c’entrano. Si tratta di un sacrosanto scontro dialettico che è sale della democrazia.

4. Si finisca, una volta e per tutte, di portare come esempio gli altri Paesi. Solo qualche giorno fa, un deputato di Forza Italia ci invitava a dare uno sguardo alla legislazione di non so quale stato africano dove le regole di integrazione sarebbero più restrittive. Non so se sia una boutade o una ‘uscita’ fatta col proposito di provocare una discussione pubblica. Tuttavia, su questo tema vale lo stesso discorso fatto per le riforme costituzionali. Le leggi si fanno tenendo presente l’interesse primario dei cittadini e il contesto storico, economico e sociale. Giolitti diceva che un sarto, quando taglia un abito per un gobbo, deve fare la gobba anche all’abito …e così doveva fare un politico. Ecco, lorsignori facciano il vestito tenendo conto della attuale situazione generale e perciò non annuncino la palingenesi della umanità. Non c’è riuscito Gesù Cristo, dovremmo credere ai sinistrorsi e ai democratici di turno?

5. Non è assolutamente vero che il tema della identità non è connesso ai flussi migratori. A leggere i dati, per la quasi totalità, coloro che scappano dai propri paesi sono migranti economici. Sono cioè futura mano d’opera a basso costo che si prepara ad integrarsi nel nostro sistema economico e a rendere ancor più labile le certezze del diritto del lavoro grazie alla percezione reale di poter diventare in un breve-medio periodo cittadini.

6. Tenuto conto di ciò, dal punto di vista simbolico, approvare lo ‘ius soli’ sarebbe un colpo micidiale (positivo) per coloro i quali ci ritengono ‘il paese del bengodi’. L’idea di partorire in Italia per ottenere una futura cittadinanza sarebbe un incentivo incredibile per i poveri e i diseredati dell’intero Mediterraneo.

7. In tutti i Paesi del mondo cosiddetto civile, gli immigrati si adeguano alle leggi del paese ospitante. Da noi sta succedendo l’inverso. C’è timidezza e ritrosia nel segnalare questa verità lapalissiana quasi si offrisse la stura ad un nuovo razzismo. Tuttavia, di fronte a fenomeni enormi, invece di regolarli e stringere le maglie, abbassiamo ai minimi termini la soglia del lecito e del legittimo.

8. Insieme allo ‘ius soli’ il Parlamento ha pensato di collegare una sorta di ‘ius culturae’, una cittadinanza data <<agli under 12 che abbiano frequentato almeno cinque anni di scuola>>. Ma davvero si ritiene che possa essere sufficiente ciò per una reale integrazione? Un riassunto fatto bene all’esame di quinta elementare, delle tabelline citate a memoria o le divisioni? E se anche fosse così, qualcuno ha pensato che se il bambino con regolare licenza elementare e successiva cittadinanza italiana continui a frequentare predicatori di odio, in famiglia, in moschea o da qualunque altra parte, sarà integrato solo formalmente?

9. In Paesi come Francia e Belgio le maglie larghe della integrazione hanno chiaramente palesato un tragico fallimento. Tante migliaia di ‘seconde’ e ‘terze’ generazioni sono francesi o belgi solo sulla carta. Come i fatti dimostrano, restano invece legati ai paesi di provenienza dei loro familiari. E questo se da un lato non sarebbe un male perché tutti devono custodire le proprie antiche radici, dall’altro preoccupa perché in non rari casi si rifanno al radicalismo islamico e a fanatismi di vario tipo.

10. Una volta che avranno compiuto qualche atto terroristico, non potremmo nemmeno espellerli. Sarebbero italiani e quindi dovrebbero restare nelle nostre carceri, il luogo in cui più si alimenta il fanatismo.

11. Italiani-razzisti è un panzana di dimensioni ciclopiche. La tolleranza e la solidarietà dei nostri concittadini supera di gran lunga talune comprensibili liti e contrasti. Tuttavia, quando l’accoglienza è messa da parte e si pensa alla ‘sostituzione’ di un popolo con un altro e nelle periferie piccole e grandi arrivano in massa clandestini, senza nessun ordine, disciplina, legalità, ed anche armonia, il minimo che possa accadere sono le rivolte modello-banlieue.

12. Il tema dell’identità non è secondario. Nonostante viviamo in una società magmatica, ‘liquida’ avrebbe detto il famoso sociologo, non significa che ogni riferimento alle proprie radici debba per forza essere azzerato. Ecco perché a me fa paura un paese come la Germania dove si parla di ‘’persone che vivono qui’’ e non più di tedeschi. Su questo concetto si era aperto un dibattito alcuni anni fa ma la situazione non sembra essere cambiata visto che la settimana scorsa la Cancelliera Merkel ha ancora una volta utilizzato lo stesso perfido concetto (‘’tutte le persone che vivono qui’’).

13. Non è un dato secondario il fatto che il migrante economico sia essenzialmente lo scopo principale del capitalismo finanziario che vuole esseri apolidi, non legati ad alcuna identità e soprattutto precari nel lavoro e disponibili per mano d’opera a basso costo. Che voglia cioè dei cittadini riconoscibili solo dal loro esser consumatori, senza valori autoctoni di rifermento.

14. Ed infine, la deriva tragica ed eterna della sinistra contemporanea che rinnega completamente le sue idee storiche per mettersi dalla parte dei ‘padroni’. Non capisce che è tutto connesso: cittadinanza, flussi migratori, diritto del lavoro, eccetera. Finge di non accorgersi di nulla e porta avanti stupide battaglie ecumeniche che andranno a penalizzare le fasce di popolazione più deboli, proprio quelle che un tempo erano il suo bacino elettorale di riferimento. Ma tant’è.
Stiamo dunque vivendo tempi bui. Aveva ragione Baudelaire: all’inferno si scende per piccoli passi. Ma ho l’impressione che i nostri passi siano grossi e veloci.
UncleTom
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Re: Ius soli

Messaggio da UncleTom »

Chi paga il conto (stellare)
per gli italiani dello ius soli


Questo diritto per i soggetti esteri genera dei costi per chi cittadino lo è già. Le conseguenze su concorsi e università

di Francesco Forte

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