BERLUSCONI e il centrodestra vincente

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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iospero
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BERLUSCONI e il centrodestra vincente

Messaggio da iospero »

Fine di un’era: Berlusconi si è dimesso (video)
Addio tra fischi e gente in festa nelle strade
POLITICA
Dalle 21.42 il Cavaliere non è più presidente del Consiglio. In piazza è tripudio e contestazione, con cori e monetine in stile Hotel Raphael. Lui va via da un'uscita secondaria e torna a Palazzo Grazioli. Cronaca della giornata che chiude l'esperienza di B. alla guida del Paese
di Pierluigi Giordano Cardone | 12 novembre 2011
da Il Fatto Quotidiano

Gli italiani si sono forse dimenticato lo spread a 574 ?
UncleTom
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Re: BERLUSCONI e il centrodestra vincente

Messaggio da UncleTom »

....................................LA LUNGA AGONIA

............................CADAVERI POCO ECCELLENTI



Il tecnico della biblioteca che stamani ha voluto accertare di persona le modalità di comportamento dell’OVRA 2.0, non riusciva a comprendere la necessità di bloccare il copia incolla di articoli presenti
sui quotidiani presenti in rete.
Quindi leggibili da tutto il pianeta.
“Io andrei direttamente alla fonte se volessi che gli articoli non venissero pubblicati”, ha dichiarato.
Già, ma lui è un tecnico informatico e non un tecnico di neuropsichiatria.
Visto che anche nell’ultima ora e mezza l’Ovra sta bloccando l’accesso ai giornali in PDF, andate su questo sito e scaricate il Fatto Quotidiano di oggi.
Ingrandite e guardatevi la vignetta del giorno, della prima pagina al centro, sulla sinistra.
http://www.fourtoutici.top/index.php
E’ inerente al nuovo thread aperto da Iospero.
UncleTom
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Re: BERLUSCONI e il centrodestra vincente

Messaggio da UncleTom »

SOLO I VIGNETTISTI ITALIANI USANO RACCONTARE LA REALTA’


http://www.corriere.it/foto-gallery/la- ... b455.shtml

CLICCARE 2 VOLTE LA FRECCIA DI DESTRA

VIGNETTA SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 7 NOVEMBRE 2017

IL MIRACOLO DI RENZI
UncleTom
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Re: BERLUSCONI e il centrodestra vincente

Messaggio da UncleTom »

VERO O FALSO???


.........ogni Paese ha il governo che si merita




IlFattoQuotidiano.it / / BLOG di Sostenitore

Politica
Se Silvio Berlusconi ritorna è perché ogni Paese ha il governo che si merita

di Sostenitore | 10 novembre 2017
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Post | Articoli
di Angelo Mazzoleni


Strano Paese l’Italia. Moltissimi bravi cittadini si lamentano di una classe politica indegna, di un sistema malato e corrotto, dell’ economia disastrata da decenni di malgoverno. Eppure, quando si tratta di dare il proprio contributo a un possibile cambiamento, una buona metà di italiani si astiene o vota sempre per quegli stessi soggetti che sono i primi responsabili dei disastri nazionali. Senso etico, consapevolezza, informazione critica pari a zero? Credo che queste siano solo una parte delle ragioni di fondo.
Il fatto che ognuno rimanga visceralmente attaccato al cordone ombelicale del proprio partito per abitudine, disinformazione, pigrizia mentale, deriva da un comune sentire di natura psicologica: la paura del cambiamento.
In altri termini, molti italiani preferiscono restare attaccati alla casa madre, all’usato, anche se non sicuro, ormai decrepito, ma già sperimentato, invece di aprirsi a un possibile nuovo. Diventa perciò normale difendere, giustificare o negare (bollandolo come persecuzione giudiziaria) ogni atto indegno compiuto da esponenti del proprio partito. Moltissimi italiani sembrano avere la memoria talmente corta da cancellare in un istante il ricordo, pur recentissimo, dei danni prodotti, da venti anni di berlusconismo o di finta sinistra al governo.
Il passo successivo, finito il breve periodo di indignazione collettiva di Mani pulite, è stato quello di una progressiva assuefazione e rassegnazione collettiva. Da gran tempo le manifestazioni di piazza si contano sulle punte delle dita. Corruzione, massoneria, poteri forti, salvo che per una parte della collettività, sembrano non avere più alcun peso nella scelta elettorale di molti italiani divisi ormai in tifoserie.
Pur considerando che, da sempre, l’Italia è Paese moderato, conservatore e di destra, non ci si può spiegare altrimenti, a mio parere, la ragione per cui un Berlusconi possa ancora tornare in auge e possa ancora vincere e governare, pur sotto nuova indagine e con i cosiddetti impresentabili, in Sicilia. Non ci si spiega razionalmente perché un elettore di sinistra informato voti ancora Matteo Renzi. Soprattutto perché moltissimi aventi diritto al voto, arrabbiati o rassegnati, si astengano dal votare facendo il gioco del potere in carica invece di esprimersi per una alternativa possibile di cambiamento. E qui il discorso, comunque la si pensi, ci porta alla mancata vittoria del M5S in Sicilia.
Sicuramente ha pesato e continua a pesare molto, nella mancata conquista siciliana, la tesi diffusa dei “Grillini inesperti e incapaci di governare” (come se i partiti tradizionali avessero mostrato di non esserlo). Questo aspetto ha infatti aumentato la tendenziale paura di molti italiani del cambiamento. Inoltre, vanno considerati anche gli effetti secondari insiti nel Dna della sottocultura dell’italiano medio, spesso interessato più al bene della sua parte che al bene collettivo, con scarso senso etico, sempre pronto a delegare a un capo invece che partecipare attivamente alla vita del Paese.
Manca in sostanza, in ancora molti, troppi italiani, il coraggio di cambiare, di provare quello che molti media descrivono, spesso faziosamente, come “un salto nel buio”. Questo, nonostante la precarietà della loro condizione, oltre alla chiara, obiettiva e razionale individuazione dei responsabili politici.
Forse, se superassero questa patologia, molti cittadini potrebbero scoprire che, questo salto, se accompagnato dalla loro partecipazione attiva, potrebbe invece portare l’Italia “fuori dal buio” in cui giace da anni.
UncleTom
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Re: BERLUSCONI e il centrodestra vincente

Messaggio da UncleTom »

Il dato oggettivo ad oggi vede senza ombra di dubbio l'alleanza "posticcia" del centrodestra in vantaggio numerico sui diretti concorrenti.
Il PD, guidato dal Dottor Morte (vedi articolo di Salvatore Settis di oggi sul Fatto Quotidiano) è completamente allo sfascio, senza più possibilità di ripresa.
Anche se venisse allontanato Pinocchio Mussoloni dalla guida del PD, non ci sono personaggi che possano tentare la risalitata dopo aver toccato definitivamente il fondo.
Il Movimento 5 Stelle mostra interamente i suoi limiti.
E' un raggruppamento che raccoglie tutti gli scontenti degli ex partiti della Seconda Repubblica prima che si trasformassero definitivamente in club rotariani, come aveva voluto e previsto Licio Gelli.
Non basta gridare "Onestà" "Onestà" in un Paese di corrotti.
Bisogna fare i fatti, per convincere gli incerti a traslocare.
Il voto siciliano docet.
Ovvio che il profeta di Hardcore a questo punto, in mezzo al niente assoluto, senta di doverne approffitare come nel lontano 1994 per salvare le sue aziende che non sono di certo messe bene come allora, anche se le motivazioni di fondo sono altre.
Non è mai successo nella storia repubblicana degli ultimi 70 anni, che un capo politico fosse costretto all'età di 81 anni a scendere in campo.
Maaaa, non è detto che se oggi raccoglie una maggioranza posticcia, domani possa ancora farlo.
Nell'Italia degli intrighi l'agguato è sempre dietro l'angolo.


Ieri sull'Espresso:
Anticipazione
«Così Berlusconi mi ha dato 500 mila euro per incastrare Fini sulla casa di Montecarlo»

Oggi su Repubblica:



10 nov 2017 10:26
LA VENDETTA DI LAVITOLA SU BERLUSCONI CHE NON LO HA DIFESO: "I DOCUMENTI DELLA CASA DI MONTECARLO, QUELLA COMPRATA DAL COGNATO DI FINI, ME LI SONO PROCURATI IO. LI HO OTTENUTI DA FUNZIONARI GOVERNATIVI DELL’ISOLA DI SANTA LUCIA. L’OPERAZIONE E’ STATA FINANZIATA DA BERLUSCONI. FECI PORTARE I SOLDI AI CARAIBI. TORNASSI INDIETRO NON LO RIFAREI…"



Emiliano Fittipaldi per ‘la Repubblica’

«I documenti della casa di Montecarlo, quella comprata dal cognato di Gianfranco Fini, il signor Giancarlo Tulliani, me li sono procurati io.

Li ho ottenuti direttamente da funzionari governativi dell' isola di Santa Lucia.

Ovviamente hanno voluto dei soldi per darmeli.

Molti soldi. Tutta l' operazione è stata finanziata da Silvio Berlusconi.

È lui che mi ha consegnato a Palazzo Grazioli circa 500 mila euro in contanti, che io ho fatto portare ai Caraibi con un aereo partito da Ciampino.

Era l' estate del 2010. Tornassi indietro non rifarei quello che ho fatto».
Valter Lavitola, ex direttore dell' Avanti, un tempo vicinissimo a Bettino Craxi, diventato dieci anni fa faccendiere di successo e compagno di avventure del capo del centro destra italiano, è seduto sul divano del suo piccolo appartamento a Roma, nel quartiere di Monteverde.

Apre la porta dopo aver accettato di parlare all' Espresso del misterioso dossieraggio sulla casa di Montecarlo, che ha modificato la storia recente del centrodestra italiano.

Racconta ogni dettaglio della vicenda, autoaccusandosi di aver pagato funzionari pubblici di un paese straniero: se in una lettera a Berlusconi sequestrata dai pm aveva definito i denari ricevuti dal capo di Forza Italia un semplice "rimborso spese", ora - mentre Fini rischia il processo per riciclaggio e Berlusconi è tornato in campo più forte che mai - ammette che i soldi servirono per foraggiare i governanti dell' isola caraibica affinché producessero ad hoc un documento che inchiodasse l' ex leader di An.

Valter, uscito di galera un anno fa anche per una condanna per tentata estorsione a Berlusconi («mi brucia ancora, lui mi avrebbe potuto scagionare») si sgranchisce le mani.

«L' idea mi è venuta nell' estate del 2010.

Quando i quotidiani berlusconiani indicano come le società che avevano acquistato la casa di Montecarlo avevano sede ai Caraibi, nella piccola isola di Santa Lucia, appunto».

Negli staterelli del Golfo Del Messico Valter fa affari da tempo, e ha ottime relazioni con persone influenti.

«In primis l' allora presidente di Panama, Ricardo Martinelli.

Lo conoscevo prima della sua scalata al potere: lui aveva supermercati a cui vendevo i prodotti pescati con le mie barche in Brasile.

Chiesi aiuto a lui: mi disse che mi avrebbe aiutato con le autorità di Santa Lucia a far uscire le carte».

Avuto il beneplacet per l' operazione dall' allora premier italiano, Valter spiega di essere tornato a Panama.

«Ricardo si mise a mia disposizione.

Mi procurò un aereo privato con cui andai, per la prima volta, da Panama a Santa Lucia.

Non partii da solo, ma con un uomo dei servizi inglesi, che mi aiutò durante tutta l'operazione.

Fu lui a portarmi da un funzionario del governo dell' isola, dicendomi che ci avrebbe potuto dare una mano.

O meglio: per 100 mila dollari ci avrebbe consegnato la copia di una email che avrebbe provato quello che tutti, in Italia, si stavano chiedendo.

Ossia se la casa di Montecarlo fosse stata effettivamente comprata dal cognato di Fini, Giancarlo Tulliani.

La mail era stata mandata ad agosto 2010 dal broker James Walfenzao, un collaboratore dei Corallo, ai due fiduciari dei fondi segreti Printemps e Timara proprietari dell'appartamento.

Nell' informativa Walfenzao parlava di un coinvolgimento diretto di Tulliani».

La mail, in effetti, fu pubblicata sull' Avanti a inizio ottobre del 2010.

«Pago i centomila, afferro la copia della mail, e metto i duecentomila che mi restano in una cassetta di sicurezza.

Dissi a Berlusconi che eravamo a cavallo, ma lui mi spiegò che con quel solo documento non inchiodavamo nessuno.

Che ci voleva qualcosa di più: le carte originali delle società proprietarie della casa di Montecarlo ».

Comprare anche quelle, chiosa ancora Lavitola, si rivelò però impossibile: il concessionario che gestiva le società offshore, avesse girato documenti riservati, avrebbe creato a sé stesso un danno d' immagine colossale.

«Il mio amico inglese, però, trovò una soluzione: quella di far scrivere una informativa confidenziale destinata al presidente dell' isola e firmata da un ministro che facesse definitiva chiarezza sul legame tra Tulliani e le società che avevano rilevato da An la casa di Montecarlo.

I funzionari governativi ci chiesero 800 mila dollari».

Secondo il giornalista amico di Bettino Craxi l'intervento di Berlusconi fu provvidenziale.

«Spiegai al premier quello che mi avevano chiesto e lui mi diede, a Palazzo Grazioli, circa 500 mila euro in contanti per pagarli».

Fosse vero quello che il faccendiere si configurerebbe, probabilmente, un reato di corruzione internazionale.

«Lei si sbaglia.

Ritengo che io e Berlusconi non abbiamo commesso alcun crimine.

Abbiamo solo pagato una notizia come fanno molti giornalisti.

Ammetto che la somma è ragguardevole. In ogni caso, sarebbe tutto prescritto».

L'ex direttore del giornale socialista prende fiato.

«Comunque, non portai io i soldi avuti da Berlusconi a Santa Lucia.

Ci pensò ancora una volta l' agente inglese, che aveva un passaporto diplomatico e che, mi confermò lui stesso, si sarebbe spartito i soldi con i governanti caraibici.

Lo stesso giorno in cui presi i soldi da Berlusconi, l'inglese atterrò a Ciampino.

Il pomeriggio gli diedi i soldi. Tornammo con due voli diversi. Pagammo e avemmo dal solito funzionario la famosa lettera. "Bingo!", mi dissi.

Il gioco era fatto».

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 160500.htm
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