Come se ne viene fuori ?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
lilly
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da lilly »

Il problema non è il conflitto di interessi che si può regolare con l'autorità cieca che gestisce le proprietà senza interferenze.La vendita oltre ad essere contro il diritto di proprietà garantito dalla nostra costituzione è inefficace perche se le proprietà si vendono e se ne acquistano altre il conflitto di interessi si può rigenerare da un'altra parte.Il fenomeno dei cinquestelle è riconducibile al fatto che l'Italia è un paese ancora fascista.Adesso bisogna rientrare a sinistra
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

lilly ha scritto:Il problema non è il conflitto di interessi che si può regolare con l'autorità cieca che gestisce le proprietà senza interferenze.La vendita oltre ad essere contro il diritto di proprietà garantito dalla nostra costituzione è inefficace perche se le proprietà si vendono e se ne acquistano altre il conflitto di interessi si può rigenerare da un'altra parte.Il fenomeno dei cinquestelle è riconducibile al fatto che l'Italia è un paese ancora fascista.Adesso bisogna rientrare a sinistra


Adesso bisogna rientrare a sinistra


La domanda sorge spontanea: COME?
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

Sulla copertina del nuovo numero dell'Espresso, oggi in edicola,( possiama<<<<< :cry: :cry: :cry: OPCR-non posso aver sbagliato a digitare la "a" finale , perchè la "o" è dall'altra parte della tastiera)-- possiamo leggere:


ODIO L'ESTATE


Perchè l'Italia è attesa da una stagione di fuoco. Lega e M5S
stanno portando il Paese al peggio. Ecco cosa faranno



PRIMA PAGINA Gli effetti della crisi


La Brutta
Estate


Stressato tra l'interruzione
della legislatura e la nascita
di un governo mai visto
Lega-M5S, il sistema politico
arriva alla svolta traumatica
lilly
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da lilly »

Si rientra senza la flat tax ,con un'ammodernamento della tradizione di sinistra e il superamento definitivo di certi dogmi di cui non deve rimanere traccia.La sinistra riformista fino ad adesso non è stata protagonista serve un riformismo vero che non si dedichi al benaltrismo o cerchi di girare intorno all'ostacolo,oppure tradisca il riformismo inseguendo semplicemente il consenso.Il paese senza una sinistra veramente riformista non ha futuro
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

UncleTom ha scritto:Sulla copertina del nuovo numero dell'Espresso, oggi in edicola,( possiama<<<<< :cry: :cry: :cry: OPCR-non posso aver sbagliato a digitare la "a" finale , perchè la "o" è dall'altra parte della tastiera)-- possiamo leggere:


ODIO L'ESTATE


Perchè l'Italia è attesa da una stagione di fuoco. Lega e M5S
stanno portando il Paese al peggio. Ecco cosa faranno



PRIMA PAGINA Gli effetti della crisi


La Brutta
Estate


Stressato tra l'interruzione
della legislatura e la nascita
di un governo mai visto
Lega-M5S, il sistema politico
arriva alla svolta traumatica
=====================================================================

....DA PREDAPPIO A RIGNANO....





.....Il conformismo era assoluto, tranne in rete, su blog testate alternative e pagine social dove non sono mai mancate le critiche, rintuzzate da Sensi (Filippo ndt) che per contrastarle organizzò squadre di troll che dietro lo pseudonimo e ovviamente senza dichiarare la propria affiliazione , scorazzavano per il web al fine di difendere Renzi e di attaccare i suoi oppositori.

MARCELLO FOA


IERI SERA, LA ARCINOTA BANDA CRIMINALE, FASCISTA, RENZIANA, SI E' RITENUTA APPAGATA DI POTER EVITARE IL PROSEGUIMENTO DELLA PUBBLICAZIONE DI DAMILANO, INTERROMPENDO PER L'ENNESIMA VOLTA IL COLLEGAMENTO.

OGGI, DALLA RETE PUBBLICA DELLA BIBLIOTECA RIPRENDO QUANTO POSTATO IERI SERA E REGOLARMENTE CANCELLATO

=====================================================================

Il presidente Mattarella al passaggio
decisivo è stato lasciato solo anche dal
partito che per anniaveva incarnato le
ragioni dell'equilibrio istituzionale, il Pd


La coda delle auto impazzite lungo il Corso, a soffocare i palazzi della politica come un cappio, la pioggia insistente e sporca, l'odore acre del fumo di un autobus in fiamme non ancora sparito dal cielo sopra Palazzo Chigi e Montecitorio, i parlamentari appena nominati e già a rischio di estinzione, a caccia di un taxi con le scarpe immesse nelle pozze.

Sono scene che anticipano la solta politica epocale, l'incubazione del governo Lega- M5S, in un clima cupo degno di
"Blade Runner", in cui - finalmente si può dire - stiamo vedendo cose che voi umani non potete immaginare, come direbbe un androide piombato nei palazzi della politica italiana nei giorni in cui si dissolve il sistema.
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

....DA PREDAPPIO A RIGNANO....




.....Il conformismo era assoluto, tranne in rete, su blog testate alternative e pagine social dove non sono mai mancate le critiche, rintuzzate da Sensi (Filippo ndt) che per contrastarle organizzò squadre di troll che dietro lo pseudonimo e ovviamente senza dichiarare la propria affiliazione , scorazzavano per il web al fine di difendere Renzi e di attaccare i suoi oppositori.

MARCELLO FOA




.....ADESSO HANNO PASSATO OGNI LIMITE......


IERI SERA, ALLE ORE 21,55, DOPO AVER POSTATO NEL 3D "IL LAVORO" L'ARTICOLO SUGLI OPERAI USTIONATI AL 100%, ALLE ACCIAIERIE VENETE DI PADOVA, SONO ANDATO SU GOOGLE PER CERCARE INFORMAZIONI SULLA RETE CIRCA "LA RIABILITAZIONE DA ICTUS", IN QUANTO NEI GIORNI SCORSI UN AMICO HA SUBITO UN ICTUS CELEBRALE.

A QUEL PUNTO, SULLA PAGINA DI GOOGLE RELATIVA, LA SOLITA/color]

BANDA CRIMINALE, FASCISTA, RENZIANA,

E' INTERVENUTA BLOCCANDO L'APERTURA DELLA DELLA PAGINA RELATIVA ALL'INFORMAZIONE. (ANCORA IN QUESTO MOMENTO IN AZIONE, E SI VEDE!!!)


HO QUINDI ATTIVATO IN PARALLELO UN SECONDO COMPUTER, MA HANNO BLOCCATO ANCHE QUELLO.

IDENTICA SORTE AL TERZO COMPUTER.


HO PERTANTO DOVUTO SOSPENDERE LA RICERCA CHE FARO' REGOLARMENTE DOPO AVER PUBBLICATO QUESTO COMUNICATO.

IN 17 ANNI DI ATTIVITA' SUI FORUM DI CENTROSINISTRA NON HO MAI FATTO APPELLI DI QUESTO GENERE.

MA QUESTA VOLTA LA BANDA CRIMINALE FASCISTA RENZIANA HA SUPERATO OGNI LIMITE DELLA DECENZA UMANA.

INVITO PER TANTO TUTTI COLORO CHE LEGGONO QUESTO COMUNICATO, A DIFFONDERE SULLA RETE E NEI CONTATTI PERSONALI, I PERICOLI CHE POSSONO INCONTRARE I CITTADINI ITALIANI SE CONTINUANO A DARE SOLTANTO UN MINIMO CREDITO A MATTEO RENZI.

LA SQUADRA DI "TROLL" ACCENNATA DA MARCELLO FOA, SI E' TRASFORMATA IN UNA BANDA DI "HACKER" FASCISTA.

NON VOTATE E NON FATE VOTARE MATTEO RENZI.


L'ATTACCO A QUESTO FORUM NELL'ULTIMO ANNO NE E' LA PALESE DIMOSTRAZIONE.
cielo 70
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da cielo 70 »

Senza nulla togliere, ma il problema non può essere informatico e che si risolve con un tecnico? Anche perché non credo all'onnipotenza di Renzi, che ora grazie al cielo non governa, e prima di lui ci sono i vari poteri forti anche transnazionali.
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

cielo 70 ha scritto:Senza nulla togliere, ma il problema non può essere informatico e che si risolve con un tecnico? Anche perché non credo all'onnipotenza di Renzi, che ora grazie al cielo non governa, e prima di lui ci sono i vari poteri forti anche transnazionali.
Comprendo le tue perplessità, caro cielo 70, ma prova a chiedere a lucfig, se si può verificare un disguido tecnico di questo tipo.

Tempo addietro, pancho scrisse, ma quello è il tuo codice fiscale.

Infatti era così.

Da luogo pubblico, i computer della Biblioteca centrale di Sesto San Giovanni, da dove sto scrivendo questo post, stavo scrivendo un post di un servizio che circolava in rete, mostratomi da un amico.

Era relativo alla Boschi e Renzi.

Dopo solo poche righe è stato fatto saltare il collegamento, e quando sono andato successivamente a controllare, al posto di quanto avevo scritto ho ritrovato il mio codice fiscale.

Perchè il codice fiscale?

Perchè per accedere a internet dai computer della Biblioteca è necessario postare, come username e passord, il codice fiscale.

E chi poteva postarlo, se non la BCFR?
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

.......LA TORRE DI BABELE DEL TERZO MILLENNIO....




Cronaca/Editoriali/Interno/Marco Travaglio/Politica
“Il servitor di 2 padroni”,
di Marco Travaglio

Il Fatto Quotidiano 16-5-2018 –

Tomaso Montanari ci ha scritto una bella lettera, che trovate a pagina 15. Rappresenta le ansie e gli allarmi di tanti elettori di sinistra-sinistra che, per convinzione o per disperazione, hanno votato o comunque simpatizzato per i 5Stelle e ora se li ritrovano al tavolo con un partito di destra-destra come la Lega. A lui, e a molti come lui, basta e avanza la presenza di Salvini per dire che questo governo non s’ha da fare. Noi del Fatto, sull’ipotesi di governo Salvimaio, siamo partiti da un’impostazione diversa, meno ideologica e più pragmatica (il confuciano “Non importa se il gatto è bianco o nero, purché prenda il topo”), anche se potremmo presto giungere per altre vie alle stesse conclusioni di Montanari. Dipenderà da tre cose: il premier, i ministri e il programma o “contratto”dell’eventuale governo.
Quello che pensiamo del Cazzaro Verde e del suo degno compare B., i lettori lo sanno bene. Prima e dopo le elezioni, abbiamo scritto e ripetuto che, per quanto stretta e tortuosa, la strada più auspicabile per l’Italia era quella di un’intesa per punti fra un M5S finalmente aperto al dialogo con gli “altri” e un Pd rinnovato nei programmi e nella classe dirigente. I doppi giochi di Renzi e dei suoi presunti avversari interni, il patto di ferro dei gattopardi “tantopeggisti” renziani e berlusconiani e i due “forni” aperti contemporaneamente da Di Maio (anche perché il forno del Pd è rimasto chiuso per troppo tempo) hanno fatto di quella strada un vicolo cieco.
Dunque, una settimana fa, tutto era pronto per nuove elezioni con la stessa legge elettorale (e lo stesso esito, se non quello di gran lunga peggiore di un centrodestra vincente e autosufficiente), precedute da un fantomatico governo “neutro” che neutro non era: serviva solo agli sconfitti Renzi e B. per evitare una nuova disfatta nelle urne e comprare altro tempo prezioso. A quel punto è accaduto quello che nessuno avrebbe potuto neppure immaginare: B. concedeva, bontà sua, a Salvini il permesso di governare con gli odiati 5Stelle senza rompere la coalizione di centrodestra, e gli garantiva financo un’astensione “critica” o “benevola”.
Siccome non si era mai vista una sceneggiata del genere, abbiamo subito messo in guardia il M5S sull’ambiguità di una trattativa con Arlecchino servitor di due padroni: cioè con Salvini, lui sì gestore di due “forni”, e per giunta contemporaneamente. Il capo leghista avrebbe trattato col M5S senza chiarire se lo faceva per conto della sola Lega o dell’intero centrodestra. Nel primo caso, già sarebbe stato difficile far combaciare il programma leghista con quello grillino.
Nel secondo, sarebbe stato impossibile trovare la quadra per accontentare il Carroccio e non scontentare il Caimano. Senza contare i rapporti di forze, decisivi per il premier, i ministeri e il programma: nella trattativa con un movimento al 32%, un conto è il capo di un partito del 17%, un altro è il capo di una coalizione del 37%. I 5Stelle hanno trascurato quell’ambiguità, sedendosi al tavolo senza chiarimenti. E si son fidati del Cazzaro Verde, che nella partita delle presidenze delle Camere aveva dato prova di affidabilità, al contrario dei doppiogiochisti pidini. Risultato: le cose sono filate lisce finché il negoziato per il “contratto” si è svolto fra pentastellati e leghisti. Poi, l’altroieri, Salvini è salito ad Arcore a riferire a B. E, da Villa Bungabunga, è uscito trasformato. Da ottimista a pessimista, da accomodante a precisetti.
Anche e soprattutto su questioni che non parevano un problema (Conte premier “terzo”) o addirittura erano già state concordate nei minimi dettagli: per esempio quelle sulla giustizia, dalla lotta alla corruzione alla legge blocca-prescrizione al carcere per gli evasori fiscali (evocato in campagna elettorale proprio da lui, non da Di Maio). Come se cercasse pretesti per rompere un contratto giunto ormai a buon punto, come dichiaravano gli stessi leghisti fino a domenica sera. A quanto ci risulta, 8 dei 10 punti del “Decalogo per archiviare il Delinquente” che il Fatto aveva pubblicato venerdì erano già entrati nel contratto di governo con reciproca soddisfazione dei due contraenti, insieme a una legge nazionale per l’acqua pubblica, a una drastica sforbiciata alle grandi opere inutili e costose (il Tav Torino-Lione, ma non solo), a un avvio del reddito di cittadinanza, ai primi correttivi alla legge Fornero e naturalmente ad alcuni altri punti-cardine del programma leghista: la (inutile) riforma della legittima difesa, la revisione (tutt’altro che automatica) di alcuni trattati europei, un principio di flat tax e la lotta all’immigrazione clandestina e ai business collegati.
Se questo contratto avesse visto la luce, la base dei 5Stelle e quella della Lega l’avrebbero approvato. E il nuovo governo sarebbe stato apprezzato anche da molti cittadini che quei due partiti non li hanno votati. Tantopiù dopo le ennesime invasioni di campo della cosiddetta “Europa”. Al netto di alcune leggi inutili o sbagliate, ma inevitabili in ogni compromesso politico, il Salvimaio avrebbe potuto fare molte cose che gli italiani perbene attendono da decenni. Anche cose che siamo abituati a considerare “di sinistra” a causa della destra indecente che ci tocca da tempo immemorabile, ma che a ben vedere sono solo cose giuste e di buonsenso.
Abituati come siamo al paradosso della cosiddetta “sinistra” che fa politiche “di destra”, avremmo vissuto il nuovo paradosso di un governo con un partito di destra che fa anche politiche “di sinistra”. Ma, dopo l’ennesimo ritorno a cuccia di Dudù Salvini, tutto è di nuovo in alto mare e potrebbe dar ragione a Montanari. Nel senso che Di Maio& C. dovrebbero iniziare seriamente a domandarsi se abbia ancora senso giocare a poker con un baro.


^^
L'ARTICOLO DI MONTANARI A PAGINA 15

M5S, NON SI TRATTA
CON LA LEGA FASCISTA




Caro direttore,
se davvero finirà con il Movimento 5 Stelle che porta al governo un partito lepenista, allora sarà finita nel peggiore dei modi. Anche ammesso che la Lega si pieghi ad accettare alcuni punti sacrosanti del contratto di governo proposti dal Movimento (chiusura del folle Tav in Val di Susa; attuazione del referendum sull’ac qua pubblica; accoglimento di una significativa parte dei 10 punti fissati dal Fatto Quotidiano), questo non cancellerebbe la sua identità.
Che è quella di un partito guidato da un leader che, parlando di migranti, ha dichiarato (febbraio 2017): “Ci vuole una pulizia di massa anche in Italia… via per via, quartiere per quartiere e con le maniere forti se serve”. Che pensa che “il fascismo ha fatto tante cose buone”(gennaio 2018). Che vuole “un cittadino su due armato”(febbraio 2018). Che si è fatto fotografare mentre dà la mano a un candidato della Lega con una croce celtica tatuata sul braccio: un candidato che poi tutta Italia conoscerà come il terrorista fascista di Macerata.

CONTINUA

D'ACCORDO,se finisce così è anche colpa di Matteo Renzi. che tiene in ostaggio il suo partito e il Paese, e che ha scommesso tutto proprio suicidio morale morale e politico del Movimento

Ed è anche colpa di Sergio Mattarella, che avrebbe dovuto mettere il Pd di fronte ad un'alternativa secca tra governo 5 Stelle ed elezioni, invece di prospettare la garanzia di un'improbabile governo neutrale.

E, più profondamente di una classe dirigente che , a partire dai primi anni Novanta, fino all'abisso renziano, ha sistematicamente distrutto la sinistra, fino a ridurla allo stato attuale:
macerie senza speranza.

Ed è colpa anche mia, e di tutti coloro che, da sinistra, abbiamo dialogato con il Movimento senza riuscuìre a far capireche il sistema si poteva ribaltare solo garantendo più democrazia, e non già inseguendo sogni autoritari e abbracciando i nuovi fascisti.





La Lega e il Movimento 5 Slelle hanno comunque la rappresentanza dei più poveri, dei precari, e degli sfruttati, mentre Forza Italia e il Pd rappresentano chi ha interesse a non cambiare nulla.







Tutto questo è drammaticamente vero. Ma la Lega non è la soluzione. Non lo è perché dove governa non è affatto antisistema, e anzi costruisce un sistema di potere indistinguibile da quello del Pd (si legga, per esempio,il bellissimo Il disobbediente di Andrea Franzoso). Non lo è perché è al guinzaglio di quello che Beppe Grillo chiama lo Psiconano: che sarà il padrino, il socio occulto eil massimo beneficiario di un eventuale governo Salvini-Di Maio. Non lo è perché è un partito che nonoffre la speranza, come invece fa tra mille contraddizioni il Movimento, ma alimenta invece la paura. Non lo è perché è un partito in cui i militanti di Casa Pound dichiarano di riconoscersi.
DI FRONTE a questo futuro nero io chiedo: nessuno nel Movimento 5 Stelle ha il coraggio di dire pubblicamente che non è d’accordo? È evidente che la questione della democrazia interna del Movimento non può più essere rinviata: sta succedendo che un gruppo ristretto lo sta portando alla rovina con una scelta che è suicida per le ragioni evidenti che Marco Travaglio si sgola a spiegare da settimane.






^^

LA RISPOSTA SUCCESSIVA DI ANGELO CANNATA', IL GIORNO DOPO, GIOVEDI' - 17 MAGGIO 2018, PAGINA 11 DEL FATTO QUOTIDIANO:


Stiamo ai fatti: non spariamo sui Cinque stelle
di Angelo Cannatà | 17 maggio 2018

| 2
Mettiamo in ordine i fatti e le idee. Non c’è alcun dubbio che un cittadino di sinistra, che ha amato Berlinguer e seguito l’evoluzione del Pci fino a oggi, avrebbe voluto un accordo M5S-Pd. Non è stato possibile. Renzi ha sbattuto la porta in faccia a Di Maio perché vede nel fallimento dei pentastellati la propria rinascita.

Ogni mossa nella partita a scacchi di questi giorni ha origine da questo arroccamento del PdR.
SEMBRA IN DIRITTURA d'arrivo l'alleanza M5S-Lega. Vedremo.
Si possono svendere le proprie idee fino a questo punto? Si può tradire la base della sinistra del Movimento?
Sono domande serie. A porle con intelligenza sono stati soprattutto Paolo Flores d'Arcais (La Stampa, 11-5-2918), e Tomaso Montanari in una lettera al Fatto (16-5-2018).
Sono persone che stimo.
Salvini rappresenta il lepenismo- dice- Flores-, <<cioè il fascismo postmoderno”.
Capisco la preoccupazione, Micromega che dirige da trent'anni , nasce per difendere “ Le ragioni
della sinistra” ( e nel modo più alto Moretti, Cacciari, Camilleri, Tabucchi, Eco...)
Il punto è che nell'intervista Flores dice che Salvini “tratta anche a nome di Berlusconi, mentre milioni di elettori hanno votato M5S per chiudere con il Caimano”.

Concordo sulle ragioni del voto; rifiuto che si dia per scontato che Di Maio ceda a Salvini.
Insomma, mai come ora è necessario stare ai fatti e il giudizio non può che essere a posteriori.

CONTINUA
UncleTom
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Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Come se ne viene fuori ?

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UncleTom ha scritto:.......LA TORRE DI BABELE DEL TERZO MILLENNIO....




Cronaca/Editoriali/Interno/Marco Travaglio/Politica
“Il servitor di 2 padroni”,
di Marco Travaglio

Il Fatto Quotidiano 16-5-2018 –

Tomaso Montanari ci ha scritto una bella lettera, che trovate a pagina 15. Rappresenta le ansie e gli allarmi di tanti elettori di sinistra-sinistra che, per convinzione o per disperazione, hanno votato o comunque simpatizzato per i 5Stelle e ora se li ritrovano al tavolo con un partito di destra-destra come la Lega. A lui, e a molti come lui, basta e avanza la presenza di Salvini per dire che questo governo non s’ha da fare. Noi del Fatto, sull’ipotesi di governo Salvimaio, siamo partiti da un’impostazione diversa, meno ideologica e più pragmatica (il confuciano “Non importa se il gatto è bianco o nero, purché prenda il topo”), anche se potremmo presto giungere per altre vie alle stesse conclusioni di Montanari. Dipenderà da tre cose: il premier, i ministri e il programma o “contratto”dell’eventuale governo.
Quello che pensiamo del Cazzaro Verde e del suo degno compare B., i lettori lo sanno bene. Prima e dopo le elezioni, abbiamo scritto e ripetuto che, per quanto stretta e tortuosa, la strada più auspicabile per l’Italia era quella di un’intesa per punti fra un M5S finalmente aperto al dialogo con gli “altri” e un Pd rinnovato nei programmi e nella classe dirigente. I doppi giochi di Renzi e dei suoi presunti avversari interni, il patto di ferro dei gattopardi “tantopeggisti” renziani e berlusconiani e i due “forni” aperti contemporaneamente da Di Maio (anche perché il forno del Pd è rimasto chiuso per troppo tempo) hanno fatto di quella strada un vicolo cieco.
Dunque, una settimana fa, tutto era pronto per nuove elezioni con la stessa legge elettorale (e lo stesso esito, se non quello di gran lunga peggiore di un centrodestra vincente e autosufficiente), precedute da un fantomatico governo “neutro” che neutro non era: serviva solo agli sconfitti Renzi e B. per evitare una nuova disfatta nelle urne e comprare altro tempo prezioso. A quel punto è accaduto quello che nessuno avrebbe potuto neppure immaginare: B. concedeva, bontà sua, a Salvini il permesso di governare con gli odiati 5Stelle senza rompere la coalizione di centrodestra, e gli garantiva financo un’astensione “critica” o “benevola”.
Siccome non si era mai vista una sceneggiata del genere, abbiamo subito messo in guardia il M5S sull’ambiguità di una trattativa con Arlecchino servitor di due padroni: cioè con Salvini, lui sì gestore di due “forni”, e per giunta contemporaneamente. Il capo leghista avrebbe trattato col M5S senza chiarire se lo faceva per conto della sola Lega o dell’intero centrodestra. Nel primo caso, già sarebbe stato difficile far combaciare il programma leghista con quello grillino.
Nel secondo, sarebbe stato impossibile trovare la quadra per accontentare il Carroccio e non scontentare il Caimano. Senza contare i rapporti di forze, decisivi per il premier, i ministeri e il programma: nella trattativa con un movimento al 32%, un conto è il capo di un partito del 17%, un altro è il capo di una coalizione del 37%. I 5Stelle hanno trascurato quell’ambiguità, sedendosi al tavolo senza chiarimenti. E si son fidati del Cazzaro Verde, che nella partita delle presidenze delle Camere aveva dato prova di affidabilità, al contrario dei doppiogiochisti pidini. Risultato: le cose sono filate lisce finché il negoziato per il “contratto” si è svolto fra pentastellati e leghisti. Poi, l’altroieri, Salvini è salito ad Arcore a riferire a B. E, da Villa Bungabunga, è uscito trasformato. Da ottimista a pessimista, da accomodante a precisetti.
Anche e soprattutto su questioni che non parevano un problema (Conte premier “terzo”) o addirittura erano già state concordate nei minimi dettagli: per esempio quelle sulla giustizia, dalla lotta alla corruzione alla legge blocca-prescrizione al carcere per gli evasori fiscali (evocato in campagna elettorale proprio da lui, non da Di Maio). Come se cercasse pretesti per rompere un contratto giunto ormai a buon punto, come dichiaravano gli stessi leghisti fino a domenica sera. A quanto ci risulta, 8 dei 10 punti del “Decalogo per archiviare il Delinquente” che il Fatto aveva pubblicato venerdì erano già entrati nel contratto di governo con reciproca soddisfazione dei due contraenti, insieme a una legge nazionale per l’acqua pubblica, a una drastica sforbiciata alle grandi opere inutili e costose (il Tav Torino-Lione, ma non solo), a un avvio del reddito di cittadinanza, ai primi correttivi alla legge Fornero e naturalmente ad alcuni altri punti-cardine del programma leghista: la (inutile) riforma della legittima difesa, la revisione (tutt’altro che automatica) di alcuni trattati europei, un principio di flat tax e la lotta all’immigrazione clandestina e ai business collegati.
Se questo contratto avesse visto la luce, la base dei 5Stelle e quella della Lega l’avrebbero approvato. E il nuovo governo sarebbe stato apprezzato anche da molti cittadini che quei due partiti non li hanno votati. Tantopiù dopo le ennesime invasioni di campo della cosiddetta “Europa”. Al netto di alcune leggi inutili o sbagliate, ma inevitabili in ogni compromesso politico, il Salvimaio avrebbe potuto fare molte cose che gli italiani perbene attendono da decenni. Anche cose che siamo abituati a considerare “di sinistra” a causa della destra indecente che ci tocca da tempo immemorabile, ma che a ben vedere sono solo cose giuste e di buonsenso.
Abituati come siamo al paradosso della cosiddetta “sinistra” che fa politiche “di destra”, avremmo vissuto il nuovo paradosso di un governo con un partito di destra che fa anche politiche “di sinistra”. Ma, dopo l’ennesimo ritorno a cuccia di Dudù Salvini, tutto è di nuovo in alto mare e potrebbe dar ragione a Montanari. Nel senso che Di Maio& C. dovrebbero iniziare seriamente a domandarsi se abbia ancora senso giocare a poker con un baro.


^^
L'ARTICOLO DI MONTANARI A PAGINA 15

M5S, NON SI TRATTA
CON LA LEGA FASCISTA




Caro direttore,
se davvero finirà con il Movimento 5 Stelle che porta al governo un partito lepenista, allora sarà finita nel peggiore dei modi. Anche ammesso che la Lega si pieghi ad accettare alcuni punti sacrosanti del contratto di governo proposti dal Movimento (chiusura del folle Tav in Val di Susa; attuazione del referendum sull’ac qua pubblica; accoglimento di una significativa parte dei 10 punti fissati dal Fatto Quotidiano), questo non cancellerebbe la sua identità.
Che è quella di un partito guidato da un leader che, parlando di migranti, ha dichiarato (febbraio 2017): “Ci vuole una pulizia di massa anche in Italia… via per via, quartiere per quartiere e con le maniere forti se serve”. Che pensa che “il fascismo ha fatto tante cose buone”(gennaio 2018). Che vuole “un cittadino su due armato”(febbraio 2018). Che si è fatto fotografare mentre dà la mano a un candidato della Lega con una croce celtica tatuata sul braccio: un candidato che poi tutta Italia conoscerà come il terrorista fascista di Macerata.

CONTINUA

D'ACCORDO,se finisce così è anche colpa di Matteo Renzi. che tiene in ostaggio il suo partito e il Paese, e che ha scommesso tutto proprio suicidio morale morale e politico del Movimento

Ed è anche colpa di Sergio Mattarella, che avrebbe dovuto mettere il Pd di fronte ad un'alternativa secca tra governo 5 Stelle ed elezioni, invece di prospettare la garanzia di un'improbabile governo neutrale.

E, più profondamente di una classe dirigente che , a partire dai primi anni Novanta, fino all'abisso renziano, ha sistematicamente distrutto la sinistra, fino a ridurla allo stato attuale:
macerie senza speranza.

Ed è colpa anche mia, e di tutti coloro che, da sinistra, abbiamo dialogato con il Movimento senza riuscuìre a far capireche il sistema si poteva ribaltare solo garantendo più democrazia, e non già inseguendo sogni autoritari e abbracciando i nuovi fascisti.





La Lega e il Movimento 5 Slelle hanno comunque la rappresentanza dei più poveri, dei precari, e degli sfruttati, mentre Forza Italia e il Pd rappresentano chi ha interesse a non cambiare nulla.







Tutto questo è drammaticamente vero. Ma la Lega non è la soluzione. Non lo è perché dove governa non è affatto antisistema, e anzi costruisce un sistema di potere indistinguibile da quello del Pd (si legga, per esempio,il bellissimo Il disobbediente di Andrea Franzoso). Non lo è perché è al guinzaglio di quello che Beppe Grillo chiama lo Psiconano: che sarà il padrino, il socio occulto eil massimo beneficiario di un eventuale governo Salvini-Di Maio. Non lo è perché è un partito che nonoffre la speranza, come invece fa tra mille contraddizioni il Movimento, ma alimenta invece la paura. Non lo è perché è un partito in cui i militanti di Casa Pound dichiarano di riconoscersi.
DI FRONTE a questo futuro nero io chiedo: nessuno nel Movimento 5 Stelle ha il coraggio di dire pubblicamente che non è d’accordo? È evidente che la questione della democrazia interna del Movimento non può più essere rinviata: sta succedendo che un gruppo ristretto lo sta portando alla rovina con una scelta che è suicida per le ragioni evidenti che Marco Travaglio si sgola a spiegare da settimane.






^^

LA RISPOSTA SUCCESSIVA DI ANGELO CANNATA', IL GIORNO DOPO, GIOVEDI' - 17 MAGGIO 2018, PAGINA 11 DEL FATTO QUOTIDIANO:


Stiamo ai fatti: non spariamo sui Cinque stelle
di Angelo Cannatà | 17 maggio 2018

| 2
Mettiamo in ordine i fatti e le idee. Non c’è alcun dubbio che un cittadino di sinistra, che ha amato Berlinguer e seguito l’evoluzione del Pci fino a oggi, avrebbe voluto un accordo M5S-Pd. Non è stato possibile. Renzi ha sbattuto la porta in faccia a Di Maio perché vede nel fallimento dei pentastellati la propria rinascita.

Ogni mossa nella partita a scacchi di questi giorni ha origine da questo arroccamento del PdR.
SEMBRA IN DIRITTURA d'arrivo l'alleanza M5S-Lega. Vedremo.
Si possono svendere le proprie idee fino a questo punto? Si può tradire la base della sinistra del Movimento?
Sono domande serie. A porle con intelligenza sono stati soprattutto Paolo Flores d'Arcais (La Stampa, 11-5-2918), e Tomaso Montanari in una lettera al Fatto (16-5-2018).
Sono persone che stimo.
Salvini rappresenta il lepenismo- dice- Flores-, <<cioè il fascismo postmoderno”.
Capisco la preoccupazione, Micromega che dirige da trent'anni , nasce per difendere “ Le ragioni
della sinistra” ( e nel modo più alto Moretti, Cacciari, Camilleri, Tabucchi, Eco...)
Il punto è che nell'intervista Flores dice che Salvini “tratta anche a nome di Berlusconi, mentre milioni di elettori hanno votato M5S per chiudere con il Caimano”.

Concordo sulle ragioni del voto; rifiuto che si dia per scontato che Di Maio ceda a Salvini.
Insomma, mai come ora è necessario stare ai fatti e il giudizio non può che essere a posteriori.

CONTINUA




…..IL FASCISMO 2.0 E’ GIA’ COMINCIATO



...Tranne in rete, su blog, testate alternative e pagine social dove non sono mai mancate le critiche, rintuzzate da Sensi (Filippo-ndt) che per contrastarle organizzò una squadra di troll, ovvero di blogger che dietro pseudonimo e ovviamente senza dichiarare la propria affiliazione, scorazzavano per il web al fine di difendere Renzi e di attaccare i suoi oppositori
…..

MARCELLO FOA






D’ACCORDO. Se finisce così è colpa di Matteo Renzi, che tiene in ostaggio il suo partito e il Paese, e che scommesso tutto (prorpio BCFR) proprio su questo esito, sperando nel suicidio morale e politico del Movimento.


IMMAGINATE CHI AVEVA INTERESSE A CANCELLARE UNA PARTE DELL'ARTICOLO DI TOMASO MONTANARI, NEL POST PRECEDENTE??????????????????????????????????????????????????????
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