La Questione Monti
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Re: La Questione Monti
Non mi riesce mai di inserire le foto. Come diavolo fate?
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Comunque guardatevi l'originale:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ce/370405/
Non male il cartello di sinistra:
NEL 2013 CI SARA'
LA RIPRESA
PER I FONDELLI
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Riforme, il governo dà i numeri: “L’80% è già efficace”
Palazzo Chigi pubblica la sua versione della "mappa" delle misure operative e di quelle ancora da attuare. Nessuna valutazione concreta, invece, sull'efficacia delle misure, su cui si è però espressa in modo molto chiaro questa mattina la Corte dei Conti
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 ottobre 2012Commenti (1)
Dalle misure della prima emergenza, quelle del Salva Italia, a tutte le riforme messe in campo nei mesi successive, dal Cresci Italia alle semplificazioni, dal lavoro alla spending review, fino allo sviluppo. Palazzo Chigi dà i numeri sulle riforme e rende nota la sua versione della ”mappa” delle misure operative e di quelle ancora da attuare. Approssimando, secondo il monitoraggio del governo, l’80% è già in vigore. Nessuna valutazione concreta, invece, sull’efficacia delle misure, su cui si è però espressa in modo molto chiaro questa mattina la Corte dei Conti che, per quanto riguarda il tentativo di risanamento dei conti, ha parlato di “cura costosa e inefficace”.
SALVA ITALIA. Ad oggi è operativo circa il 78% dei commi, esattamente 468 su 600. Le percentuali di attuazione sono maggiori per il comparto tributario (85%), per quello dello sviluppo industriale e infrastrutturale (84%), per il comparto bancario (84%). Nello specifico sono operative, tra le altre, le disposizioni in materia di Imu e Irpef, la riforma delle pensioni, i limiti alla tracciabilità del contante “per contrastare l’evasione fiscale”. Sono state definite inoltre le modalità per il pagamento della tassa sui beni di lusso.
In fase di attuazione: l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Secondo Palazzo Chigi i lavori sarebbero in stato avanzato e si deve provvedere con DPCM su proposta del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero Economia e Finanze. Devono essere definite l’articolazione, nel Ministero dello Sviluppo economico, di alcune funzioni dell’Ice; le modalità di redazione dell’elenco-anagrafe delle opere incompiute e le norme per completare il processo di fusione Inps-Inpdap-Enpals.
CRESCI ITALIA. Operative: tribunale per le imprese e cancellazione della tariffe minime professionali, la gratuità dei conti correnti per i pensionati con basso reddito. Sono state attuate, inoltre, le disposizioni relative alla Srl semplificata per gli under 35, il decreto sulle terre e rocce da scavo. E’ invece in fase di attuazione il decreto per l’Imu sugli immobili non commerciali ovvero quello che dovrebbe estendere la tassa anche alla Chiesa. Secondo quanto riportato dal governo, il provvedimento sarebbe stato adottato dal ministero dell’Economia e attende il parere del Consiglio di Stato.
SEMPLIFICAZIONE. Operative: le norme relative per la semplificazione delle attività commerciali come la vendita di pane, prodotti agricoli, autoriparazioni e trasporti. In fase di attuazione: lo schema di regolamento per l’autorizzazione unica ambientale è stato già adottato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri e sta seguendo l’iter previsto.
SEMPLIFICAZIONE FISCALE. Operative: le norme antievasione e antielusione, riguardanti lo spesometro, le verifiche, i controlli sulle locazioni e gli affitti e le operazioni con Paesi presenti nelle black list internazionali.
LAVORO. Operative: le norme riguardanti la “flessibilità in uscita e in entrata”, mentre per quanto riguarda la parte di riforma disposta con la legge delega è richiesta l’adozione dei decreti legislativi per completare a pieno la riforma.
SPENDING REVIEW. Operative: le disposizioni sui prezzi dei farmaci, sui medicinali generici, sugli acquisti dei beni e servizi della pubblica amministrazione. In fase di attuazione: la procedura di riordino delle Province sarebbe in fase avanzata in seguito alla delibera del Consiglio dei Ministri del 20 luglio sui criteri di riordino. Procede a rilento, invece, la riduzione delle piante organiche della pubblica amministrazione, visto che il governo comunica che è stata “in parte avviata con decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che entro fine anno dovrà provvedere a riorganizzare i ministeri”.
SVILUPPO. Operative: il bonus energetico e il bonus ristrutturazioni, lo sportello unico per l’attività edilizia, le misure deflattive del contenzioso civile. In fase di attuazione: i provvedimenti relativi alla nomina del direttore dell’Agenzia per il Digitale.
Da notare, su quest’ultimo fronte, quello che dovrebbe compensare i tagli, che non più tardi del 26 settembre scorso il ministro Passera aveva promesso che il cosiddetto decreto Sviluppo bis sarebbe arrivato entro settembre (“Aveva detto che il decreto Sviluppo sarebbe arrivato entro settembre”, gli era stato chiesto all’uscita dal question time alla Camera. “Appunto”, aveva risposto per poi aggiungere: “entro settembre”). Il mese è finito poco dopo e il decreto non si è visto. Nulla anche su un’altra misura poco complessa, ma utile ai fini dello sviluppo, cioè il recepimento anticipato della direttiva Ue che mette dei paletti molto rigidi sul ritardo dei pagamenti. Molte le promesse dall’insediamento del governo in poi, zero fatti.
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Comunque guardatevi l'originale:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ce/370405/
Non male il cartello di sinistra:
NEL 2013 CI SARA'
LA RIPRESA
PER I FONDELLI
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Riforme, il governo dà i numeri: “L’80% è già efficace”
Palazzo Chigi pubblica la sua versione della "mappa" delle misure operative e di quelle ancora da attuare. Nessuna valutazione concreta, invece, sull'efficacia delle misure, su cui si è però espressa in modo molto chiaro questa mattina la Corte dei Conti
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 ottobre 2012Commenti (1)
Dalle misure della prima emergenza, quelle del Salva Italia, a tutte le riforme messe in campo nei mesi successive, dal Cresci Italia alle semplificazioni, dal lavoro alla spending review, fino allo sviluppo. Palazzo Chigi dà i numeri sulle riforme e rende nota la sua versione della ”mappa” delle misure operative e di quelle ancora da attuare. Approssimando, secondo il monitoraggio del governo, l’80% è già in vigore. Nessuna valutazione concreta, invece, sull’efficacia delle misure, su cui si è però espressa in modo molto chiaro questa mattina la Corte dei Conti che, per quanto riguarda il tentativo di risanamento dei conti, ha parlato di “cura costosa e inefficace”.
SALVA ITALIA. Ad oggi è operativo circa il 78% dei commi, esattamente 468 su 600. Le percentuali di attuazione sono maggiori per il comparto tributario (85%), per quello dello sviluppo industriale e infrastrutturale (84%), per il comparto bancario (84%). Nello specifico sono operative, tra le altre, le disposizioni in materia di Imu e Irpef, la riforma delle pensioni, i limiti alla tracciabilità del contante “per contrastare l’evasione fiscale”. Sono state definite inoltre le modalità per il pagamento della tassa sui beni di lusso.
In fase di attuazione: l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Secondo Palazzo Chigi i lavori sarebbero in stato avanzato e si deve provvedere con DPCM su proposta del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero Economia e Finanze. Devono essere definite l’articolazione, nel Ministero dello Sviluppo economico, di alcune funzioni dell’Ice; le modalità di redazione dell’elenco-anagrafe delle opere incompiute e le norme per completare il processo di fusione Inps-Inpdap-Enpals.
CRESCI ITALIA. Operative: tribunale per le imprese e cancellazione della tariffe minime professionali, la gratuità dei conti correnti per i pensionati con basso reddito. Sono state attuate, inoltre, le disposizioni relative alla Srl semplificata per gli under 35, il decreto sulle terre e rocce da scavo. E’ invece in fase di attuazione il decreto per l’Imu sugli immobili non commerciali ovvero quello che dovrebbe estendere la tassa anche alla Chiesa. Secondo quanto riportato dal governo, il provvedimento sarebbe stato adottato dal ministero dell’Economia e attende il parere del Consiglio di Stato.
SEMPLIFICAZIONE. Operative: le norme relative per la semplificazione delle attività commerciali come la vendita di pane, prodotti agricoli, autoriparazioni e trasporti. In fase di attuazione: lo schema di regolamento per l’autorizzazione unica ambientale è stato già adottato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri e sta seguendo l’iter previsto.
SEMPLIFICAZIONE FISCALE. Operative: le norme antievasione e antielusione, riguardanti lo spesometro, le verifiche, i controlli sulle locazioni e gli affitti e le operazioni con Paesi presenti nelle black list internazionali.
LAVORO. Operative: le norme riguardanti la “flessibilità in uscita e in entrata”, mentre per quanto riguarda la parte di riforma disposta con la legge delega è richiesta l’adozione dei decreti legislativi per completare a pieno la riforma.
SPENDING REVIEW. Operative: le disposizioni sui prezzi dei farmaci, sui medicinali generici, sugli acquisti dei beni e servizi della pubblica amministrazione. In fase di attuazione: la procedura di riordino delle Province sarebbe in fase avanzata in seguito alla delibera del Consiglio dei Ministri del 20 luglio sui criteri di riordino. Procede a rilento, invece, la riduzione delle piante organiche della pubblica amministrazione, visto che il governo comunica che è stata “in parte avviata con decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che entro fine anno dovrà provvedere a riorganizzare i ministeri”.
SVILUPPO. Operative: il bonus energetico e il bonus ristrutturazioni, lo sportello unico per l’attività edilizia, le misure deflattive del contenzioso civile. In fase di attuazione: i provvedimenti relativi alla nomina del direttore dell’Agenzia per il Digitale.
Da notare, su quest’ultimo fronte, quello che dovrebbe compensare i tagli, che non più tardi del 26 settembre scorso il ministro Passera aveva promesso che il cosiddetto decreto Sviluppo bis sarebbe arrivato entro settembre (“Aveva detto che il decreto Sviluppo sarebbe arrivato entro settembre”, gli era stato chiesto all’uscita dal question time alla Camera. “Appunto”, aveva risposto per poi aggiungere: “entro settembre”). Il mese è finito poco dopo e il decreto non si è visto. Nulla anche su un’altra misura poco complessa, ma utile ai fini dello sviluppo, cioè il recepimento anticipato della direttiva Ue che mette dei paletti molto rigidi sul ritardo dei pagamenti. Molte le promesse dall’insediamento del governo in poi, zero fatti.
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Re: La Questione Monti
Questo è il primo e unico commento (per ora) all'articolo precedente.
peppefer 13 minuto fa
Quante balle, mi ricorda proprio il passato governo degli annunci (disattesi):
Ma al di la di questo, è necessario fare un breve riepilogo dello "stato dell'arte" (della situazione attuale: perdonate l'inglesismo) circa le principali attività governative:
a) Del rigore e dei successi (innegabili) con effetti immediati:
-Aumento dell'età pensionabile: OK;
-Congelamento degli aumenti sulle Pensioni: OK;
-Creazione di 350 mila esodati, senza pensione e senza assistenza: OK
-Aumento delle imposte (IMU, Accise, IVA, Bolli vari applicati dappertutto, IRPEF): OK;
-Riforma del lavoro (da rifare, secondo i partiti che hanno appoggiato il governo): OK;
-Aumento del debito pubblico di circa 80 miliardi, nei 10 mesi di governo Monti: OK
b) Delle operazioni delle quali non si vede ancora alcun effetto:
-Lavoro che doveva nascere per l'abolizione dell'art. 18: Zero;
-IMU alla chiesa: Zero;
-Crescita e Sviluppo: Zero;
-Infrastrutture: Zero;
-Riduzione degli stipendi agli alti dirigenti delle amministrazioni statali: Zero;
-Liberalizzazioni: Zero;
c) Delle cose annunciate e non fatte:
-Legge sulla corruzione;
-Riduzione dei membri del parlamento;
-Riduzione degli stipendi ai parlamentari;
-Riforma della Giustizia;
-Riforma della legge elettorale;
-Beauty contest: Frequenze TV da far pagare a Berlusconi e RAI;
d) Delle cose che per fortuna sono saltate:
-Congelamento della tredicesima mensilità ai pensionati;
-Aumento imposte su bibite gassate, birra e superalcolici;
e) Delle cose che sono in fase di studio:
-Ulteriore taglio a stipendi e pensioni (soppressione adeguamento al costo della vita);
-Svuota carceri: Amnistia e Indulto;
-Aumento dell'IMU;
peppefer 13 minuto fa
Quante balle, mi ricorda proprio il passato governo degli annunci (disattesi):
Ma al di la di questo, è necessario fare un breve riepilogo dello "stato dell'arte" (della situazione attuale: perdonate l'inglesismo) circa le principali attività governative:
a) Del rigore e dei successi (innegabili) con effetti immediati:
-Aumento dell'età pensionabile: OK;
-Congelamento degli aumenti sulle Pensioni: OK;
-Creazione di 350 mila esodati, senza pensione e senza assistenza: OK
-Aumento delle imposte (IMU, Accise, IVA, Bolli vari applicati dappertutto, IRPEF): OK;
-Riforma del lavoro (da rifare, secondo i partiti che hanno appoggiato il governo): OK;
-Aumento del debito pubblico di circa 80 miliardi, nei 10 mesi di governo Monti: OK
b) Delle operazioni delle quali non si vede ancora alcun effetto:
-Lavoro che doveva nascere per l'abolizione dell'art. 18: Zero;
-IMU alla chiesa: Zero;
-Crescita e Sviluppo: Zero;
-Infrastrutture: Zero;
-Riduzione degli stipendi agli alti dirigenti delle amministrazioni statali: Zero;
-Liberalizzazioni: Zero;
c) Delle cose annunciate e non fatte:
-Legge sulla corruzione;
-Riduzione dei membri del parlamento;
-Riduzione degli stipendi ai parlamentari;
-Riforma della Giustizia;
-Riforma della legge elettorale;
-Beauty contest: Frequenze TV da far pagare a Berlusconi e RAI;
d) Delle cose che per fortuna sono saltate:
-Congelamento della tredicesima mensilità ai pensionati;
-Aumento imposte su bibite gassate, birra e superalcolici;
e) Delle cose che sono in fase di studio:
-Ulteriore taglio a stipendi e pensioni (soppressione adeguamento al costo della vita);
-Svuota carceri: Amnistia e Indulto;
-Aumento dell'IMU;
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Re: La Questione Monti
IL MEDAGLIERE - 1
Eppure i montiani, Casini, Fini, Fioroni, Gentiloni, Montezemolo, spergiurano che questo è il migliore dei governi possibili.
Bracciali elettronici, fregatura di Stato
80 milioni per controllare 14 detenuti
La Corte dei conti definisce "antieconomica e inefficace" la convenzione che, da 10 anni, è affidata a Telecom. Appena entrato in carica, il ministro degli Interni Cancellieri ha rinnovato il contratto
Quattordici bracciali al modico prezzo di 81 milioni di euro. Denaro pubblico, una montagna di soldi sprecati per finanziare un progetto fallimentare. Un’ideona, almeno in teoria. Che c’è di meglio dei braccialetti elettronici per sorvegliare i detenuti ai domiciliari? Lo fanno anche in America. Già, solo che da noi, in Italia, si sono persi per strada più di 80 milioni di euro. Risultato: il nulla, o quasi. Perché l’ideona del governo è rimasta sulla carta. I bracciali entrati davvero in funzione sono solo 14 nell’arco di 10 anni, dal 2001 al 2011. In media fanno 5,7 milioni a pezzo, una spesa da gioielleria di gran lusso
di Vittorio Malagutti
*
Braccialetti elettronici, in dieci anni 80 milioni per controllare 14 detenuti
La corte dei Conti contro lo spreco di denaro pubblico, finito in gran parte nelle casse del gruppo Telecom Italia, che sin dall'inizio della sperimentazione ha fornito i dispositivi elettronici di controllo
di Vittorio Malagutti
| 3 ottobre 2012Commenti (270)
Quattordici bracciali al modico prezzo di 81 milioni di euro. Un regalo da sceicco? Oppure è Silvio Berlusconi che torna alla carica con le Olgettine? No, nessuna serata elegante in vista. Il conto l’ha saldato il Ministero degli Interni. Denaro pubblico, una montagna di soldi sprecati per finanziare un progetto fallimentare.
Un’ideona, almeno in teoria. Che c’è di meglio dei braccialetti elettronici per sorvegliare i detenuti ai domiciliari? Lo fanno anche in America. Già, solo che da noi, in Italia, si sono persi per strada più di 80 milioni di euro. Risultato: il nulla, o quasi. Perché l’ideona del governo è rimasta sulla carta. I bracciali entrati davvero in funzione sono solo 14 nell’arco di 10 anni, dal 2001 al 2011. In media fanno 5,7 milioni a pezzo, una spesa da gioielleria di gran lusso.
Questo fiume di denaro è finito in gran parte nelle casse del gruppo Telecom Italia, che sin da 2001 ha fornito i dispositivi elettronici di controllo “nei confronti di persone sottoposte alle misure cautelari e detentive per l’intero territorio nazionale”, secondo quanto recita la convenzione ad hoc stipulata tra il ministero degli Interni e il più grande gruppo di telecomunicazioni nazionale.
A TIRARE le somme di questa incredibile vicenda è stata la Corte dei conti che al termine di un’indagine chiusa pochi giorni fa, il 14 settembre, ha definito “antieconomica e inefficace” la gestione dell’affare braccialetti. Un affare solo per Telecom, a quanto pare. Tutto comincia nel 2001, quando viene siglata una prima convenzione definita sperimentale e limitata a sole cinque province: Milano, Torino, Roma, Napoli e Catania. Nel 2003 il servizio viene esteso a tutto il territorio nazionale: Telecom si impegna a fornire e gestire 400 dispositivi elettronici di controllo, come li definisce la Corte dei conti. Insomma, i braccialetti. Il costo del sistema ha superato i dieci milioni annui, segnalano i giudici contabili. E cioè 81 milioni di euro spalmati su otto anni complessivi, tra il 2003 e il 2011. Peccato che dei 400 braccialetti che dovevano entrare in funzione se ne sono visti soltanto 14. “Una spesa elevatissima”, commenta la Corte dei conti in vena di eufemismi.
L’anno scorso il contratto con Telecom arriva a scadenza. E il governo che fa? Tira le somme e decide di chiudere una volta per tutte un esperimento quantomeno fallimentare, oltre che molto oneroso per la casse dello Stato. Macché. Il nuovo ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, appena entrata in carica, si affretta a rinnovare la convenzione con Telecom. Un contratto di sette anni, questa volta, dal 2012 al 2018.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ri/371348/
Eppure i montiani, Casini, Fini, Fioroni, Gentiloni, Montezemolo, spergiurano che questo è il migliore dei governi possibili.
Bracciali elettronici, fregatura di Stato
80 milioni per controllare 14 detenuti
La Corte dei conti definisce "antieconomica e inefficace" la convenzione che, da 10 anni, è affidata a Telecom. Appena entrato in carica, il ministro degli Interni Cancellieri ha rinnovato il contratto
Quattordici bracciali al modico prezzo di 81 milioni di euro. Denaro pubblico, una montagna di soldi sprecati per finanziare un progetto fallimentare. Un’ideona, almeno in teoria. Che c’è di meglio dei braccialetti elettronici per sorvegliare i detenuti ai domiciliari? Lo fanno anche in America. Già, solo che da noi, in Italia, si sono persi per strada più di 80 milioni di euro. Risultato: il nulla, o quasi. Perché l’ideona del governo è rimasta sulla carta. I bracciali entrati davvero in funzione sono solo 14 nell’arco di 10 anni, dal 2001 al 2011. In media fanno 5,7 milioni a pezzo, una spesa da gioielleria di gran lusso
di Vittorio Malagutti
*
Braccialetti elettronici, in dieci anni 80 milioni per controllare 14 detenuti
La corte dei Conti contro lo spreco di denaro pubblico, finito in gran parte nelle casse del gruppo Telecom Italia, che sin dall'inizio della sperimentazione ha fornito i dispositivi elettronici di controllo
di Vittorio Malagutti
| 3 ottobre 2012Commenti (270)
Quattordici bracciali al modico prezzo di 81 milioni di euro. Un regalo da sceicco? Oppure è Silvio Berlusconi che torna alla carica con le Olgettine? No, nessuna serata elegante in vista. Il conto l’ha saldato il Ministero degli Interni. Denaro pubblico, una montagna di soldi sprecati per finanziare un progetto fallimentare.
Un’ideona, almeno in teoria. Che c’è di meglio dei braccialetti elettronici per sorvegliare i detenuti ai domiciliari? Lo fanno anche in America. Già, solo che da noi, in Italia, si sono persi per strada più di 80 milioni di euro. Risultato: il nulla, o quasi. Perché l’ideona del governo è rimasta sulla carta. I bracciali entrati davvero in funzione sono solo 14 nell’arco di 10 anni, dal 2001 al 2011. In media fanno 5,7 milioni a pezzo, una spesa da gioielleria di gran lusso.
Questo fiume di denaro è finito in gran parte nelle casse del gruppo Telecom Italia, che sin da 2001 ha fornito i dispositivi elettronici di controllo “nei confronti di persone sottoposte alle misure cautelari e detentive per l’intero territorio nazionale”, secondo quanto recita la convenzione ad hoc stipulata tra il ministero degli Interni e il più grande gruppo di telecomunicazioni nazionale.
A TIRARE le somme di questa incredibile vicenda è stata la Corte dei conti che al termine di un’indagine chiusa pochi giorni fa, il 14 settembre, ha definito “antieconomica e inefficace” la gestione dell’affare braccialetti. Un affare solo per Telecom, a quanto pare. Tutto comincia nel 2001, quando viene siglata una prima convenzione definita sperimentale e limitata a sole cinque province: Milano, Torino, Roma, Napoli e Catania. Nel 2003 il servizio viene esteso a tutto il territorio nazionale: Telecom si impegna a fornire e gestire 400 dispositivi elettronici di controllo, come li definisce la Corte dei conti. Insomma, i braccialetti. Il costo del sistema ha superato i dieci milioni annui, segnalano i giudici contabili. E cioè 81 milioni di euro spalmati su otto anni complessivi, tra il 2003 e il 2011. Peccato che dei 400 braccialetti che dovevano entrare in funzione se ne sono visti soltanto 14. “Una spesa elevatissima”, commenta la Corte dei conti in vena di eufemismi.
L’anno scorso il contratto con Telecom arriva a scadenza. E il governo che fa? Tira le somme e decide di chiudere una volta per tutte un esperimento quantomeno fallimentare, oltre che molto oneroso per la casse dello Stato. Macché. Il nuovo ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, appena entrata in carica, si affretta a rinnovare la convenzione con Telecom. Un contratto di sette anni, questa volta, dal 2012 al 2018.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ri/371348/
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Re: La Questione Monti
IL MEDAGLIERE - 2
Eppure i montiani, Casini, Fini, Fioroni, Gentiloni, Montezemolo, spergiurano che questo è il migliore dei governi possibili.
UNA GRAN BELLA PUBBLICITA' PER MONTY, IL SUO GOVERNO, I SUOI AMMIRATORI ITALICI E STRANIERI, NONCHE' PER I SOLITI CASINI, FINI, FIORONI, GENTILONI E MONTEZEMOLO
Uomo su cupola San Pietro, due ministri pronti a incontrarlo quando scenderà
Marcello Di Finizi, imprenditore triestino, per protesta si è arrampicato ieri pomeriggio sulla Cupolone.
I colloqui telefonici avuti nella notte con Gnudi e Moavero non lo hanno convinto a scendere: "Non sono pazzo, sono solo disperato".
Camusso (Cgil): "Il paese non ce la fa più"
(A qualcuno interessa ??? - ndt)
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 3 ottobre 2012 | Commenti (19)
Protesta più spettacolare, e in contemporanea con l’inizio del processo al maggiordomo del Papa Paolo Gabriele, non si poteva pensare.
E così i ministri Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi fanno sapere di essere disposti a incontrare Marcello Di Finizio, l’imprenditore triestino che per protesta si è arrampicato ieri sulla cupola di San Pietro a Roma.
Nel corso dei vari colloqui che l’imprenditore ha avuto durante la notte sia con Gnudi che con il ministro per le politiche europee (con i quali vi erano state altre riunioni in passato), è stata sempre ribadita “la piena disponibilità ad un incontro che peraltro avrebbe potuto svolgersi alle 12.30 di oggi, alla presenza di alcuni parlamentari che si occupano delle vicende relative alle concessioni balneari”. Appena lo scalatore scenderà dalla Basilica ci potrà essere l’incontro.
De Finizio ha passato la notte sulla cupola del tempio della cristianità, dopo essersi calato fino a una sporgenza sopra una delle finestre del Cupolone. E da lì che esposto uno striscione dalla scritta:
“Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Ci state ammazzando tutti. Sviluppo??? Questa è solo macelleria sociale“.
”Non sono un pazzo suicida, sono solo disperato. Scenderò solo se il governo si impegna a convocare subito un tavolo con i rappresentanti dei balneari. Questa storia deve finire, l’Italia deve ripartire – aveva detto al telefono con Sky Tg24 – Finora ci sono state solo promesse, hanno fatto solo tagli. Ho parlato al telefono con dei ministri, ma non scendo per ricevere solo una pacca sulla spalla e un calcio in c…, come sempre”.
L’uomo protesta contro una direttiva europea che impone di mettere all’asta le concessioni in riva al mare entro il 2015.
Oggi sulla vicenda interviene anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso: “Mi pare che questi sintomi siano segno di un paese che non ce la fa più rispetto ai problemi che ci sono e alla necessità di avere risposte. Trovo che la manifestazione sociale dei problemi quando avviene nel rispetto della pacificità sia sempre positiva. Credo che vada considerato il segno e il valore del fatto che così tanti soggetti chiedano attenzione”.
Intanto Benedetto XVI ha tenuto oggi l’Udienza Generale davanti a 40mila persone radunate in piazza San Pietro proprio mentre sulla cupola continuava la protesta
di Marcello Di Finizio”.
Eppure i montiani, Casini, Fini, Fioroni, Gentiloni, Montezemolo, spergiurano che questo è il migliore dei governi possibili.
UNA GRAN BELLA PUBBLICITA' PER MONTY, IL SUO GOVERNO, I SUOI AMMIRATORI ITALICI E STRANIERI, NONCHE' PER I SOLITI CASINI, FINI, FIORONI, GENTILONI E MONTEZEMOLO
Uomo su cupola San Pietro, due ministri pronti a incontrarlo quando scenderà
Marcello Di Finizi, imprenditore triestino, per protesta si è arrampicato ieri pomeriggio sulla Cupolone.
I colloqui telefonici avuti nella notte con Gnudi e Moavero non lo hanno convinto a scendere: "Non sono pazzo, sono solo disperato".
Camusso (Cgil): "Il paese non ce la fa più"
(A qualcuno interessa ??? - ndt)
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 3 ottobre 2012 | Commenti (19)
Protesta più spettacolare, e in contemporanea con l’inizio del processo al maggiordomo del Papa Paolo Gabriele, non si poteva pensare.
E così i ministri Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi fanno sapere di essere disposti a incontrare Marcello Di Finizio, l’imprenditore triestino che per protesta si è arrampicato ieri sulla cupola di San Pietro a Roma.
Nel corso dei vari colloqui che l’imprenditore ha avuto durante la notte sia con Gnudi che con il ministro per le politiche europee (con i quali vi erano state altre riunioni in passato), è stata sempre ribadita “la piena disponibilità ad un incontro che peraltro avrebbe potuto svolgersi alle 12.30 di oggi, alla presenza di alcuni parlamentari che si occupano delle vicende relative alle concessioni balneari”. Appena lo scalatore scenderà dalla Basilica ci potrà essere l’incontro.
De Finizio ha passato la notte sulla cupola del tempio della cristianità, dopo essersi calato fino a una sporgenza sopra una delle finestre del Cupolone. E da lì che esposto uno striscione dalla scritta:
“Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Ci state ammazzando tutti. Sviluppo??? Questa è solo macelleria sociale“.
”Non sono un pazzo suicida, sono solo disperato. Scenderò solo se il governo si impegna a convocare subito un tavolo con i rappresentanti dei balneari. Questa storia deve finire, l’Italia deve ripartire – aveva detto al telefono con Sky Tg24 – Finora ci sono state solo promesse, hanno fatto solo tagli. Ho parlato al telefono con dei ministri, ma non scendo per ricevere solo una pacca sulla spalla e un calcio in c…, come sempre”.
L’uomo protesta contro una direttiva europea che impone di mettere all’asta le concessioni in riva al mare entro il 2015.
Oggi sulla vicenda interviene anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso: “Mi pare che questi sintomi siano segno di un paese che non ce la fa più rispetto ai problemi che ci sono e alla necessità di avere risposte. Trovo che la manifestazione sociale dei problemi quando avviene nel rispetto della pacificità sia sempre positiva. Credo che vada considerato il segno e il valore del fatto che così tanti soggetti chiedano attenzione”.
Intanto Benedetto XVI ha tenuto oggi l’Udienza Generale davanti a 40mila persone radunate in piazza San Pietro proprio mentre sulla cupola continuava la protesta
di Marcello Di Finizio”.
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Re: La Questione Monti
IL MEDAGLIERE - 3
Eppure i montiani, Casini, Fini, Fioroni, Gentiloni, Montezemolo, spergiurano che questo è il migliore dei governi possibili.
Per la serie “Beccati anche questo………….”
Esodati, Fornero: “Non è un problema creato dal governo”
Elsa Fornero, ministro del Lavoro, intercettata all’uscita dalla Commissione Bicamerale a Roma torna a parlare del problema degli esodati. I sindacati tornano in piazza il prossimo 9 ottobre e alla Camera è in discussione un ddl che impegna in governo a trovare i fondi necessari per la copertura finanziaria di migliaia di persone rimaste senza pensione, né lavoro. Per il ministro: “Il governo l’ha affrontato già, con realismo, con senso di responsabilità e vorrei che lo stesso senso di responsabilità fosse mostrata da tutti perché – continua – non era un problema creato in particolare dal governo, ma è un problema che noi dobbiamo affrontare con la consapevolezza che si parla di persone e non di politica”. Impegno a trovare le risorse? Il ministro sale in macchina e se ne va di Manolo Lanaro
3 ottobre 2012
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/ ... de/206268/
Eppure i montiani, Casini, Fini, Fioroni, Gentiloni, Montezemolo, spergiurano che questo è il migliore dei governi possibili.
Per la serie “Beccati anche questo………….”
Esodati, Fornero: “Non è un problema creato dal governo”
Elsa Fornero, ministro del Lavoro, intercettata all’uscita dalla Commissione Bicamerale a Roma torna a parlare del problema degli esodati. I sindacati tornano in piazza il prossimo 9 ottobre e alla Camera è in discussione un ddl che impegna in governo a trovare i fondi necessari per la copertura finanziaria di migliaia di persone rimaste senza pensione, né lavoro. Per il ministro: “Il governo l’ha affrontato già, con realismo, con senso di responsabilità e vorrei che lo stesso senso di responsabilità fosse mostrata da tutti perché – continua – non era un problema creato in particolare dal governo, ma è un problema che noi dobbiamo affrontare con la consapevolezza che si parla di persone e non di politica”. Impegno a trovare le risorse? Il ministro sale in macchina e se ne va di Manolo Lanaro
3 ottobre 2012
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Re: La Questione Monti
Dunque, alloracamillobenso ha scritto: Per il ministro: “Il governo l’ha affrontato già, con realismo, con senso di responsabilità e vorrei che lo stesso senso di responsabilità fosse mostrata da tutti perché – continua – non era un problema creato in particolare dal governo
Com'era? "Cattivo gusto".
E CATTIVO GUSTO PEGGIORE DI PRENDERE LA GENTE PER I FONDELLI C'E'?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: La Questione Monti
Torniamo alla faccenda della società che si fregava le tasse.
Allora
http://selezione-economia-finanza.blogs ... e-dei.html
Oh, se qualcuno non ha visto il servizio in proposito trasmesso dal tg la7, le società private che riscuoteranno potranno avere percentuali del 15% sulla riscossione, con punte del SETTANTACINQUE per cento in caso di accertamento di evasione.
Quindi, parecchi soldi che dovrebbero andare allo stato (quindi a noi, lo stato siamo noi, sveglia) andranno a società private.
Tra l'altro, alcune di queste società pare siano di emenazione BANCARIA (ministri del governo monti... ricordo bene?)
Dopo aver svenduto ai privati telefonia, autostrade in concessione eccetera, adesso gli regaliamo anche le tasse.
Quando è che fermiamo tutto e li costringiamo ad andare a casa?
Allora
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Oh, se qualcuno non ha visto il servizio in proposito trasmesso dal tg la7, le società private che riscuoteranno potranno avere percentuali del 15% sulla riscossione, con punte del SETTANTACINQUE per cento in caso di accertamento di evasione.
Quindi, parecchi soldi che dovrebbero andare allo stato (quindi a noi, lo stato siamo noi, sveglia) andranno a società private.
Tra l'altro, alcune di queste società pare siano di emenazione BANCARIA (ministri del governo monti... ricordo bene?)
Dopo aver svenduto ai privati telefonia, autostrade in concessione eccetera, adesso gli regaliamo anche le tasse.
Quando è che fermiamo tutto e li costringiamo ad andare a casa?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: La Questione Monti
LO PREVEDE LA BOZZA DI DECRETO LEGGE ALL'ESAME DEL CDM
Costi politica, sindaci che hanno contribuito al dissesto economico non sono candidabili
Lo stop per almeno 10 anni e vale anche per le Province.
La Corte dei conti effettuerà «controlli preventivi trimestrali»
Interdetti. E mai più in lista. Sindaci e presidenti di provincia che hanno contribuito al dissesto «non sono candidabili per 10 anni» a numerose cariche tra cui quelle nelle Giunte e nei consigli e nel Parlamento. Questa è la norma inserita nella bozza di decreto legge allo studio del Consiglio dei ministri sui costi della politica. E a proposito di tutti gli scandali trascorsi di cattiva amministrazione, il primo ministro Mario Monti ha ribadito che si tratta di «un' Italia vecchia, che preferiremmo non vedere in futuro», e che è interessata da questo decreto, mentre quello Sviluppo «riguarda il futuro e l'Italia nuova».
REGIONI E SANITÀ, CONTROLLO PREVENTIVO - Il decreto prevede, per gli amministratori locali, anche sanzioni pesanti. Inoltre la Corte dei conti effettuerà il «controllo preventivo di legittimità» sulle spese delle Regioni, compreso «il piano sanitario regionale ed il piano di riparto delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale» e potrà avvalersi della Gdf.
INCANDIDABILITÀ DEI CONDANNATI - Insomma la bozza a cui sta lavorando il governo, parla chiaro. Soprattutto per quel che riguarda il dissesto economico. «Gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario - si legge nel testo- non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati. I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonchè di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Non possono altresì - prosegue il decreto legge - ricoprire per un periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale o regionale nè alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Ai medesimi soggetti, ove riconosciuti responsabili, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione dovuta al momento di commissione della violazione».
I CONTROLLI E L'IMU- E non è finita qui: «L'ente locale definisce, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di controlli sulle società partecipate dallo stesso ente locale». Questi, «sono esercitati dalle strutture proprie dell'ente locale, che ne sono responsabili. L'amministrazione definisce preventivamente gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata, secondo standard qualitativi e quantitativi, e organizza un idoneo sistema informativo». Il termine per l'approvazione del bilancio di previsione dei Comuni è stato differito al 31 ottobre e, contestualmente, si differiscono alla stessa data il termine in cui i Comuni possono modificare le aliquote e le detrazioni Imu. Al 30 novembre è fissato il termine entro cui i contribuenti devono presentare la dichiarazione Imu per il 2012.
CONTROLLI TRIMESTRALI - Le operazioni di controllo spetteranno alle sezioni regionali della Corte dei Conti, che verificheranno «con cadenza trimestrale, la legittimità e la regolarità delle gestioni nonchè il funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e del pareggio di bilancio di ciascun ente locale». Spetterà invece agli enti locali stessi definire i controlli sulle società partecipate assumendosene la responsabilità.
Redazione Online
4 ottobre 2012 | 18:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA
con questo clima chi non la vota scivolerà verso lo zero virgola qualcosa percento ... si spera
Costi politica, sindaci che hanno contribuito al dissesto economico non sono candidabili
Lo stop per almeno 10 anni e vale anche per le Province.
La Corte dei conti effettuerà «controlli preventivi trimestrali»
Interdetti. E mai più in lista. Sindaci e presidenti di provincia che hanno contribuito al dissesto «non sono candidabili per 10 anni» a numerose cariche tra cui quelle nelle Giunte e nei consigli e nel Parlamento. Questa è la norma inserita nella bozza di decreto legge allo studio del Consiglio dei ministri sui costi della politica. E a proposito di tutti gli scandali trascorsi di cattiva amministrazione, il primo ministro Mario Monti ha ribadito che si tratta di «un' Italia vecchia, che preferiremmo non vedere in futuro», e che è interessata da questo decreto, mentre quello Sviluppo «riguarda il futuro e l'Italia nuova».
REGIONI E SANITÀ, CONTROLLO PREVENTIVO - Il decreto prevede, per gli amministratori locali, anche sanzioni pesanti. Inoltre la Corte dei conti effettuerà il «controllo preventivo di legittimità» sulle spese delle Regioni, compreso «il piano sanitario regionale ed il piano di riparto delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale» e potrà avvalersi della Gdf.
INCANDIDABILITÀ DEI CONDANNATI - Insomma la bozza a cui sta lavorando il governo, parla chiaro. Soprattutto per quel che riguarda il dissesto economico. «Gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario - si legge nel testo- non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati. I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonchè di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Non possono altresì - prosegue il decreto legge - ricoprire per un periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale o regionale nè alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Ai medesimi soggetti, ove riconosciuti responsabili, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione dovuta al momento di commissione della violazione».
I CONTROLLI E L'IMU- E non è finita qui: «L'ente locale definisce, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di controlli sulle società partecipate dallo stesso ente locale». Questi, «sono esercitati dalle strutture proprie dell'ente locale, che ne sono responsabili. L'amministrazione definisce preventivamente gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata, secondo standard qualitativi e quantitativi, e organizza un idoneo sistema informativo». Il termine per l'approvazione del bilancio di previsione dei Comuni è stato differito al 31 ottobre e, contestualmente, si differiscono alla stessa data il termine in cui i Comuni possono modificare le aliquote e le detrazioni Imu. Al 30 novembre è fissato il termine entro cui i contribuenti devono presentare la dichiarazione Imu per il 2012.
CONTROLLI TRIMESTRALI - Le operazioni di controllo spetteranno alle sezioni regionali della Corte dei Conti, che verificheranno «con cadenza trimestrale, la legittimità e la regolarità delle gestioni nonchè il funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e del pareggio di bilancio di ciascun ente locale». Spetterà invece agli enti locali stessi definire i controlli sulle società partecipate assumendosene la responsabilità.
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4 ottobre 2012 | 18:57
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Re: La Questione Monti
Chapeau !!!
I tifosi del Monti Bis
di Michele Carugi | 4 ottobre 2012
Non passa giorno senza che si odano gli accorati appelli della parte supposta intelligente del paese che invitano le forze politiche a recidersi un capillare e firmare col sangue il loro impegno a portare avanti, nel caso (per gli intelligenti malaugurato) in cui vincessero le prossime elezioni, la così detta agenda Monti, senza se e senza ma. Alcuni, senza pudore né ritegno, parlano apertamente di un Monti bis senza Monti come di una soluzione paradisiaca.
Non so perché ma mi ricordano Henry Ford, il quale disse che l’acquirente avrebbe potuto scegliere il suo modello T di qualsiasi colore che voleva, purché fosse nero.
Naturalmente la definizione “Agenda Monti” non va oltre questa enunciazione;
non è necessario, perché dovrebbe essere chiaro anche agli intelletti semplici come il mio, così come rifulge tra i neuroni degli eletti, che “agenda Monti” non si spiega;
dire che è buona e bella sarebbe tautologico; distinguere tra il buono e il meno buono dell’operato del governo nei trascorsi 10 mesi non è un’impresa difficile, sarebbe inutile e anche lesiva dell’immagine del paese e del buon senso, dato che grazie a Monti, siamo ancora in Europa, siamo arretrati dal baratro e stiamo ancora in piedi.
Disoccupazione alle stelle?
Effetto collaterale trascurabile e non assolutamente imputabile alle politiche del governo che è innocente come un neonato. Esodati? Altro effetto collaterale, fastidioso, scopiamolo sotto il tappeto.
Tanto si tratta principalmente di vagabondi che più che mangiare pizza e maccheroni al sole non fanno.
Spread ostinatamente alto, salvo quando Draghi fa finta di essere il Direttore di una Banca centrale?
E via, colpa di Berlusconi e un po’ anche dei Comunisti che governarono alcuni lustri fa.
Avanti tutta, davanti “c’è solo un po’ di nebbia che annuncia il sole” e serve un comandante che non si ponga dubbi ma tenga ben dritta la barra;
anzi, prima di lasciargliela vogliamo una sua dichiarazione giurata che non la sposterà di un millimetro;
hai visto mai che gli venisse in mente, a saldo di bilancio invariato, di barattare una tassa con una minore spesa oppure una dismissione di patrimonio demaniale con un altro risparmio.
E noi, dal mozzo in giù, fino al marinaio semplice:
schiena dritta e lustrare gli ottoni, le pezze al sedere non lo impediscono.
Ah, dimenticavo:
pregasi cantare con entusiasmo mentre si lustra, perché l’immagine di un paese compatto dietro al condottiero calma gli speculatori (impressionati da tanta abnegazione) e calma lo spread.
Andrei oltre le preoccupazioni dei nostri encomiabili guardiani del verbo:
perché correre il rischio che il futuro premier eletto, in un raptus di indipendenza, si metta in testa di fare del suo, pensando di potersi elevare al rango di un primo ministro vero e non di una fotocopia ?
O, peggio, quale enorme problema potrebbe nascere se un ministro del welfare (che ha da essere clone del precedente, come da contratto di sangue firmato)
ritenesse invece il problema degli esodati come da risolvere subito, trovando le risorse per farlo ?
Per prevenire queste infauste possibilità di autonomia decisionale
che potrebbero manifestarsi anche dopo gli impegni presi,
non sarebbe meglio non farle per niente le elezioni ?
Intendo:
invece del colpo di stato psicologico, un colpo di stato vero, con qualche generale che mettesse la pistola sul tavolo prima di ogni discussione non darebbe maggiori garanzie di continuità ?
O forse no;
magari anche il generale potrebbe cambiare idea;
insomma, sembra non esserci modo di garantire la continuità certa dell’agenda Monti oltre ogni dubbio anche irragionevole.
Accidenti !
Anzi no, forse un modo ci sarebbe;
sembra anche facile.
Gli ‘agendamontiani’ delle varie parti politiche (in tutti i partiti oggi coabitano ‘montibissini’ convinti con i perplessi)
potrebbero confluire in modo trasparente in un’unica organizzazione, che certamente avrebbe, oltre che il seguito immenso dei supporters di ciascuno, il necessario sostegno finanziario per una campagna elettorale potente ed efficace.
A tale macchina da guerra chi potrebbe resistere ?
A elezioni vinte a mani basse non rimarrebbe che da governare trionfali, magari rimettendo il Senatore a vita alla guida, insieme a qualcuno dei suoi ministri migliori, dato che lui, poveretto, non può candidarsi perché già in senato a vita.
Questa soluzione tra l’altro avrebbe anche il grande pregio di essere inattaccabile dal punto di vista della democrazia,
perché un governo designato dalla parte vincitrice delle elezioni non si discute.
Non si capisce perché, anziché cercare di convincere l’altra parte a attuare le proprie idee nel caso in cui vincesse, la congregazione dei “Monti forever” non si organizzi semplicemente per convincere l’elettorato a votare per loro.
Misteri della vita.
Comunque proverò d’ora in poi ad attuare la loro tattica;
per esempio potrei tentare di convincere mia moglie che d’ora in poi può scegliere lei come si passa la domenica,
purché si impegni a fare quello che piace a me,
oppure i vicini di casa che in previsione della prossima assemblea di condominio in cui si deve decidere di che colore imbiancare le parti comuni sarebbe opportuno che ciascuno si impegnasse a votare per farle beige.
Chissà se avrò successo ?
Temo di no,
eppure questi miei desiderata hanno tanto fondamento quanto quello che hanno i desiderata di coloro che vogliono dagli altri l’impegno al proseguimento a priori dell’agenda Monti,
senza se e senza ma e anche in presenza degli effettucci collaterali di cui parlavo prima.
Mi sfugge qualcosa?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... is/372259/
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- Iscritto il: 19/04/2012, 12:04
Re: La Questione Monti
Intanto gli studenti hanno dato fuoco alle immagini di Monti Fornero & C., tirato uova marce contro le Banche... qualcosa inizia a smuoversi...
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