Il trionfalismo del governo
(e dei giornali che si prestano al gioco)
Pubblicato: 09/10/2012 13:32
"Tutto va bene, madama la marchesa".
Stringi stringi, il governo e gran parte dei mezzi d'informazione non fanno altro che ripetere ogni giorno questa bugia.
"Nel governo tutti d'accordo", recitano in coro i ministri e vistosi titoloni.
Poi vai a guardare bene e scopri che il sottosegretario Catricalà vuole un commissario straordinario contro la corruzione, mentre il ministro per la Pubblica amministrazione, Patroni Griffi, non ci pensa affatto.
Si attaccano e si beccano a colpi di comunicati, però dicono che va tutto bene e i giornali fingono di credergli.
Questo trionfalismo del governo e di alcuni quotidiani che gli fanno da grancassa mi ricorda tanto quei comunicati che arrivano dagli stati maggiori quando si stanno perdendo le guerre.
"Nella maggioranza torna il sereno", si affrettano a spiegare i titolisti fotografando una speranza, più che la realtà.
Perché ci sarà pure tutto questo bel sole, però la realtà è un'altra.
Infatti, su temi fondamentali per i cittadini, questo Parlamento e questa classe politica combinano solo pasticci.
Sulla legge anticorruzione non riescono a mettersi d'accordo.
Berlusconi, appena può, ricomincia a infilare nel ddl norme fatte su misura per i suoi processi, perché il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Sugli esodati fanno a botte,
perché i partiti temono di essere puniti dagli elettori e vorrebbero cercare di rimediare al disastro.
Ma per la badessa Fornero non contano quei quattrocentomila poveracci rimasti senza lavoro, senza reddito e senza pensione, le importa solo che non si tocchi la sua pessima riforma.
Come se non bastasse,
l'intesa sulla legge elettorale, com'è stato già annunciato una decina di volte, rischia di farci passare dalla padella alla brace.
Intanto Monti continua a dire che il Paese è vicino alla fine della crisi.
Sì, certo, ma solo a parole.
Se, infatti, andiamo a guardare i dati e le statistiche emerge esattamente il contrario:
il tasso di disoccupazione reale (tenendo conto degli "scoraggiati") ha raggiunto il 12,5%, i consumi, come rileva oggi l'Istat, sono sotto terra, la recessione è molto più alta del previsto e le stime sulla ripresa economica per il prossimo anno,sono ancora più basse.
Insomma, il governo dei tecnici racconta balle e illude i cittadini, proprio come faceva Berlusconi. Possibile che si debba continuare sulla stessa via?
Antonio Di Pietro
Presidente dell’Italia dei Valori
http://www.huffingtonpost.it/antonio-di ... _ref=italy