La Grecia insorge

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peanuts
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La Grecia insorge

Messaggio da peanuts »

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HRER3-1

Siamo con i cittadini greci, sì?
E' ora anche da noi di scendere in piazza e manifestare il nostro sdegno.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
peanuts
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Re: La Grecia insorge

Messaggio da peanuts »

Allora, chiarita la questione sull'altro topic...

Siamo con i greci contro le banche e contro gli speculatori?
Non ci manca molto per fare la fine della Grecia.
Non è arrivato il momento di protestare nelle piazze?
Gli studenti si sono già mossi, la Cgil potrebbe non accetare il piano di stabilità da cui lo sciopero generale.
Siamo disposti o no a cercare di fermarli?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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camillobenso
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Re: La Grecia insorge

Messaggio da camillobenso »

La polizia ellenica
sostiene Alba Dorata?


Pubblicato da: Sandro Podda il 18 ottobre 2012 alle 07:32

Golden Dawn, Alba Dorata, il partito neonazista che in Grecia ha conquistato ben 18 seggi parlamentari nelle scorse elezioni potrebbe avere l’appoggio di diversi membri della polizia ellenica. Lo sostiene la Bbc che ha intervistato uno dei 18 deputati eletti , Ilias Panagiotaros dopo gli incidenti dei giorni scorsi che hanno visto i poliziotti greci restare immobili di fronte al pestaggio di diverse persone da parte dei nazionalisti di Alba Dorata.

Panagiotaros possiede un negozio di articoli militari dove si riforniscono molti poliziotti, sostiene che si sta avvicinando una guerra civile tra loro (i nazionalisti) e anarchici e migranti che distruggono Atene nelle manifestazioni. Un sondaggio di giugno rivela che tra le forze di polizia ellenica Alba Dorata vada molto forte, molto più in percentuale che nel Paese. Secondo Panagiotaros il 50/60 per cento delle forze armate vota per Golden Dawn. «Forse molti di più, siamo in forte crescita».

La scorsa settimana una pattuglia chiamata a intervenire per gli scontri tra antifascisti e Golden Dawn in un quartiere di Atene, ha arrestato quindici manifestanti (antifascisti) che hanno dichiarato di essere stati denudati, percossi e torturati con taser e percosse promettendogli che avrebbero poi passato le loro fotografie ai membri della Golden Dawn.

Ben altro trattamento è stato invece riservato ai militanti del partito ipernazionalista. In un video finito su YouTube, il deputato Panagiotaros è ripreso mentre strilla insulti omofobi e razzisti all’indirizzo di una compagnia teatrale alla quale con i suoi accoliti ha impedito di andare in scena con la commedia “Corpus Christi” di Terrence McNally. Minacce, insulti, strattoni e cazzotti, mentre la polizia resta a guardare senza intervenire. Il regista ha provato a chiamare le forze dell’ordine, ma nessuno è intervenuto per frenare i manifestanti guidati da Panagiotaros e Christos Pappas (altro deputato di Alba Dorata). «La polizia era proprio vicino a noi quando ho gridato: mi stanno menando, volete fare qualcosa?“ ha scritto su Twitter uno dei giornalisti presenti. «Mi allontano per guardare da lontano. Un tizio ben noto di Alba Dorata mi segue, poi mi colpisce due volte in faccia e mi sbatte a terra. Mentre sono a terra, ho perso gli occhiali. Quello di Alba Dorata mi ha preso a calci. La polizia era a due passi, ma tutti hanno voltato le spalle».

Non solo, quando infine quattro manifestanti sono stati caricati in un bus per essere arrestati , Christos Pappas è salito a bordo e ha fatto rilasciare uno dei prigionieri. Il regista intanto denuncia anche le minacce che sta ricevendo: «Hanno telefonato a mia madre. Hanno detto che le consegneranno il mio corpo a pezzetti in una scatola».

Continuare a parlare di “segnali” di pericolo è forse minimizzare l’entità dell’azione di Alba Dorata. Al momento della vittoria elettorale i suoi membri si erano già distinti con una conferenza stampa dove avevano obbligato i giornalisti ad alzarsi in piedi in segno di rispetto verso il loro leader. Da allora sono state segnalate decine di episodi di razzismo e attacco verso i migranti e nell’ultimo mese, mentre le proteste e la crisi montano sempre di più, la loro attività sembra essersi intensificata di pari pass. Come dimostrano i raid nei quartieri con militanti in divisa che girano indisturbati chiedendo i permessi da ambulante ai migranti. Gay, attivisti, migranti, giornalisti e chiunque non si allinei ai “valori” che i militanti di Alba Dorata propugnano rischiano attacchi e minacce. Una situazione che rischia sempre più di sfuggire di mano e che la polizia ellenica non solo tollera, ma in alcuni casi sembra sostenere.

http://pubblicogiornale.it/mondo/la-pol ... ba-dorata/
shiloh
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Re: La Grecia insorge

Messaggio da shiloh »

peanuts ha scritto:Allora, chiarita la questione sull'altro topic...

Siamo con i greci contro le banche e contro gli speculatori?
Non ci manca molto per fare la fine della Grecia.
Non è arrivato il momento di protestare nelle piazze?
Gli studenti si sono già mossi,
la Cgil potrebbe non accetare il piano di stabilità da cui lo sciopero generale.
Siamo disposti o no a cercare di fermarli?

francamente,

già uno sciopero organizzato di sabato:

http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=19952

cioè in un giorno NON lavorativo,mi suona di presa per Kulen...
camillobenso
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Re: La Grecia insorge

Messaggio da camillobenso »

GRECIA SUL BARATRO -

IL PARLAMENTO VOTA IL PIANO “LACRIME E SANGUE” DA 13 MILIARDI DI EURO -

E’ LA CONDIZIONE IMPOSTA DALL’EUROPA PER ACCEDERE A NUOVI “AIUTI” PER 31,5 MILIARDI -

SCIOPERO GENERALE, DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE STANNO ASSEDIANDO IL PARLAMENTO - POLIZIA ANTISOMMOSSA PRESIDIA PIAZZA SYNTAGMA. SI TEME IL PEGGIO AL MOMENTO DELL’APPROVAZIONE -

ROUBINI: LA GRECIA FUORI DALL’EURO IN 6-9 MESI…


1-CRISI: GRECIA; PROTESTE, COMINCIATO RADUNO IN PIAZZA SYNTAGM
(Ansa) - Alcune decine di migliaia di persone si sono gia' radunate nella centralissima piazza ateniese di Syntagma, davanti al Parlamento, in segno di protesta contro la quasi certa approvazione del pacchetto di misure di austerita' in da stamani dibattuto dai deputati.

Un ingente dispositivo di sicurezza, composto da centinaia di agenti in tenuta anti-sommossa, e' stato dispiegato davanti e sui fianchi dell'edificio che ospita il Parlamento. Per ora, nella piazza gia' gremita, si odono solo gli slogan antigovernativi scanditi da altoparlanti e dai manifestanti che innalzano manifesti e striscioni.


2-IL PARLAMENTO GRECO SOTTO ASSEDIO
Da http://www.beppegrillo.it
Il Parlamento greco si appresta ad approvare un pacchetto di misure restrittive da 13,5 miliardi di euro. In questo momento, i cittadini lo stanno assediando nel silenzio dei media. Entro stasera si dovrebbe decidere della sorte del nuovo piano, che prevede tagli al bilancio di 13,5 miliardi di euro per il biennio 2013-2014, necessari per sbloccare una nuova tranche di aiuti da 31,5 miliardi. Per le strade di Atene proseguono le proteste dei lavoratori, in sciopero generale per la quarta volta dall'inizio del 2012. Lo sciopero indetto dai due principali sindacati, Adedy e Gsee, ha già interrotto i servizi della pubblica amministrazione, i trasporti pubblici, dagli autobus ai traghetti.


LA GRECIA AFFONDA
Scioperano anche tassisti, impiegati di banca, avvocati, insegnanti, personale ospedaliero, farmacisti, commercianti e altri professionisti partecipano in segno di protesta contro il terzo round di tagli alle pensioni e agli stipendi. Il nuovo pacchetto di austerità e riforme sarà un onere insopportabile per i più poveri, aumentando ulteriormente disoccupazione, recessione e quindi miseria." (Cadoinpiedi)


3- GRECIA: ROUBINI, ALTO RISCHIO USCITA DA EUROZONA IN 6-9 MESI
(ANSA) - "Sono ancora convinto che il rischio di un'uscita della Grecia da Eurolandia nei prossimi 6-9 mesi sia molto alto". Lo ha sottolineato l'economista Nouriel Roubini, in una conferenza stampa a margine del World Business Forum. La situazione in Grecia "resta estremamente fragile", ha aggiunto Roubini, precisando che "a causa delle pesanti misure di austerità la coalizione al governo è molto impopolare e potrebbe collassare tra sei mesi. Le pesanti misure di austerità causano inoltre una situazione sociale esplosiva".

Il Paese, secondo l'economista, potrebbe essere costretto a uscire dall'Eurozona, sebbene adesso la Troika (Bce, Fmi e Ue) e la Germania vogliano che Atene resti e che abbia più tempo a disposizione per portare avanti le riforme previste. Ad ogni modo, conclude Roubini, ci vorranno "dieci o venti anni anni" affinché Atene risolva i suoi problemi.
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Re: La Grecia insorge

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GRECIA SUL BARATRO -

IL PARLAMENTO VOTA IL PIANO “LACRIME E SANGUE” DA 13 MILIARDI DI EURO -

E’ LA CONDIZIONE IMPOSTA DALL’EUROPA PER ACCEDERE A NUOVI “AIUTI” PER 31,5 MILIARDI -

SCIOPERO GENERALE, DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE STANNO ASSEDIANDO IL PARLAMENTO - POLIZIA ANTISOMMOSSA PRESIDIA PIAZZA SYNTAGMA. SI TEME IL PEGGIO AL MOMENTO DELL’APPROVAZIONE -

ROUBINI: LA GRECIA FUORI DALL’EURO IN 6-9 MESI…


1-CRISI: GRECIA; PROTESTE, COMINCIATO RADUNO IN PIAZZA SYNTAGM
(Ansa) - Alcune decine di migliaia di persone si sono gia' radunate nella centralissima piazza ateniese di Syntagma, davanti al Parlamento, in segno di protesta contro la quasi certa approvazione del pacchetto di misure di austerita' in da stamani dibattuto dai deputati.

Un ingente dispositivo di sicurezza, composto da centinaia di agenti in tenuta anti-sommossa, e' stato dispiegato davanti e sui fianchi dell'edificio che ospita il Parlamento. Per ora, nella piazza gia' gremita, si odono solo gli slogan antigovernativi scanditi da altoparlanti e dai manifestanti che innalzano manifesti e striscioni.


2-IL PARLAMENTO GRECO SOTTO ASSEDIO
Da http://www.beppegrillo.it
Il Parlamento greco si appresta ad approvare un pacchetto di misure restrittive da 13,5 miliardi di euro. In questo momento, i cittadini lo stanno assediando nel silenzio dei media. Entro stasera si dovrebbe decidere della sorte del nuovo piano, che prevede tagli al bilancio di 13,5 miliardi di euro per il biennio 2013-2014, necessari per sbloccare una nuova tranche di aiuti da 31,5 miliardi. Per le strade di Atene proseguono le proteste dei lavoratori, in sciopero generale per la quarta volta dall'inizio del 2012. Lo sciopero indetto dai due principali sindacati, Adedy e Gsee, ha già interrotto i servizi della pubblica amministrazione, i trasporti pubblici, dagli autobus ai traghetti.


LA GRECIA AFFONDA
Scioperano anche tassisti, impiegati di banca, avvocati, insegnanti, personale ospedaliero, farmacisti, commercianti e altri professionisti partecipano in segno di protesta contro il terzo round di tagli alle pensioni e agli stipendi. Il nuovo pacchetto di austerità e riforme sarà un onere insopportabile per i più poveri, aumentando ulteriormente disoccupazione, recessione e quindi miseria." (Cadoinpiedi)


3- GRECIA: ROUBINI, ALTO RISCHIO USCITA DA EUROZONA IN 6-9 MESI
(ANSA) - "Sono ancora convinto che il rischio di un'uscita della Grecia da Eurolandia nei prossimi 6-9 mesi sia molto alto". Lo ha sottolineato l'economista Nouriel Roubini, in una conferenza stampa a margine del World Business Forum. La situazione in Grecia "resta estremamente fragile", ha aggiunto Roubini, precisando che "a causa delle pesanti misure di austerità la coalizione al governo è molto impopolare e potrebbe collassare tra sei mesi. Le pesanti misure di austerità causano inoltre una situazione sociale esplosiva".

Il Paese, secondo l'economista, potrebbe essere costretto a uscire dall'Eurozona, sebbene adesso la Troika (Bce, Fmi e Ue) e la Germania vogliano che Atene resti e che abbia più tempo a disposizione per portare avanti le riforme previste. Ad ogni modo, conclude Roubini, ci vorranno "dieci o venti anni anni" affinché Atene risolva i suoi problemi.
peanuts
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Re: La Grecia insorge

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Comunque, sarebbe giusto far decidere alla gente con un referendum se restare o meno nell'euro.
In Grecia come in Italia. Tanto, restandoci non mi pare che le cose stiano migliorando.
Chiaramente, in caso di uscita, ci vorrebbero una serie di misure. Tipo, visto che quando arrivò l'euro i prezzi passarono da 1000 lire a un euro senza che il governo controllasse niente, facciamo il contrario. Ciò che costa 1 euro va a 1000 lire (o una lira, se facciamo la lira pesante levando i tre zeri e usando comunque i centesimi di lira). In proporzione cambiano tutti gli altri prezzi.
Così certi commercianti imparano.
E guai a chi sgarra.
E blocchi i prezzi per qualche mesetto.
E tassi del 50% i conti correnti superiori a una certa soglia. Chi ha di più aiuta lo stato e non rompe le palle.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Maucat
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Re: La Grecia insorge

Messaggio da Maucat »

Se torni alla Lira fai il cambio 1€=1£ su tutto (poi inizierebbe la svalutazione di almeno il 25/40%), per fare come dici tu dovresti aumentare gli stipendi del 93,627% mantenendo i prezzi fermi (o mantenere gli stipendi fermi e abbassare i prezzi del 48,35%) entrambe le soluzioni sono impossibili quindi non ci sarebbe alcun guadagno solo ulteriori danni ai ceti più deboli...

Si deve imporre ai mercati di non poter emettere derivati e short option sui titoli governativi che non devono essere contrattati ma solo portati a scadenza facendo cessare quindi i giochi speculativi (è praticamente quasi impossibile anche questo)...
camillobenso
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Re: La Grecia insorge

Messaggio da camillobenso »

Grecia, le assurde richieste della Troika e l’affanno di Samaras
di Giampiero Gramaglia | 11 novembre 2012Commenti (49)



Fateci caso: ogni volta che s’avvicina una riunione Ue cruciale sulla Grecia, Der Spiegel salta fuori con anticipazioni che complicano il negoziato: ieri, mentre Atene era attraversata da manifestazioni ormai rituali e Bruxelles si preparava all’Eurogruppo di domani, il settimanale tedesco scriveva che la troika delle istituzioni finanziarie internazionali (Ue, Bce ed Fmi) sbloccherà gli aiuti alla Grecia solo se il governo Samaras presenterà la lista con i nomi dei 2.000 dipendenti pubblici da licenziare entro la fine dell’anno.

E’ una richiesta come minimo irrituale. Se davvero formulata, testimonia la sfiducia della troika nelle promesse e negli impegni del governo greco, che ha spesso disatteso patti e intese. Lo Spiegel sostiene che la troika non è soddisfatta dei numeri finora fornitele e vuole che il governo greco garantisca un piano molto dettagliato di tagli occupazionali nel settore pubblico. L’ultima volta che la troika s’era fidata, l’occupazione, a conti fatti, era cresciuta, invece di diminuire.

Quel che è chiaro è che la riunione dell’Eurogruppo , domani, sarà solo un’altra tappa del negoziato senza fine tra la troika ed Atene: i ministri delle finanze dei 17 Paesi euro non sbloccheranno aiuti alla Grecia, perché l’accordo sulla sostenibilità del debito non c’è. C’è, invece, un consenso ormai largo sulla concessione ad Atene di due anni in più, fino al 2016, per ricondurre il debito nei limiti previsti.

Il via libera del Parlamento greco alle nuove misure di rigore del governo Samaras non è dunque bastato. Anzi, quel che pareva chiaro al Vertice europeo di metà ottobre torna a essere nebuloso, nonostante la Grecia s’affanni a produrre dati economici positivi, o almeno incoraggianti: il deficit di bilancio s’è ridotto del 42% nei primi 10 mesi 2012 rispetto al 2011, 12,3 miliardi di euro contro 21,1; le entrate sono cresciute dell’1,4%, la spesa è diminuita dell’8,5%.

A Bruxelles come ad Atene, e pure a Berlino, si tende a dare per scontato che la partita si chiuderà con la permanenza della Grecia nell’euro, con la concessione degli aiuti e con la dilazione dei tempi, cui guarda con favore la Bce. L’esponente tedesco del direttivo della Banca centrale europea Joerg Asmussen sottolinea che è “preferibile” che la Grecia resti nella zona euro: anche se ci sarà bisogno di un “aiuto supplementare per uno o due anni”, “il costo sarà significativamente meno elevato” di un default. La posizione del presidente della Bundesbank Jens Weidmann è analoga, ma con dei distinguo: no ad altri aiuti e no all’abbuono di quote di debito.

In piazza ad Atene ieri c’erano i dipendenti delle Amministrazioni locali, fra i più falcidiati. La crisi ha triplicato i casi di depressione e visto aumentare del 17% i suicidi.

Il Fatto Quotidiano, 11 Novembre 2012
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