Come se ne viene fuori ?
Re: Come se ne viene fuori ?
Non c'è dubbio che sostenere che il mercato è il paradiso terrestre e che qualunque forma di organizzazione statale è l'inferno, è completamente sbagliato.
Però mi pongo una domanda. Danno più colpi mortali allo stato sociale gli Zingales o i Fiorito e tutti quelli che come lui dilapidano il denaro pubblico?
A Santoro che basandosi sulle teorie di Krugman sosteneva che il problema italiano è costituito dalle politiche di rigore, Renzi ha fatto giustamente osservare che lo stato italiano non spende poco, ma spende male o è incapace di spendere le risorse che ci sono per investimenti che rilancino l'economia. Ha portato ad esempio i fondi europei che vengono "utilizzati" (e ci sarebbe, aggiungo io, da discutere molto sul come) solo per il 50%, pur in presenza di una disperata necessità di investimenti.
Rappresentare, come fa da tempo la sinistra, il problema della recessione come la conseguenza di presunte politiche troppo rigorose (ma quali?) e proporre come un mantra le sciagure dovute al fiscal compact è un'operazione falsa e fuorviante per almeno due motivi.
Il primo è che negli ultimi vent'anni il nostro debito pubblico è raddoppiato in valore assoluto mentre il welfare è regredito vistosamente e le nostre infrastrutture (non solo strade e ferrovie, ma anche e soprattutto scuole, ospedali, reti di comunicazione ecc.) sono andate ancora più indietro. Quindi l'affermazione è storicamente falsa.
Il secondo è che indirizzando lo scontro sociale e politico in termini di attacco all'Ue, di una presunta carenza di risorse pubbliche (con una spesa pari al 50% del Pil!) dovuta a politiche di bilancio troppo restrittive, si finisce con il porre in secondo piano la madre di tutti i nostri mali: una corruzione dilagante ed una spesa pubblica erosa sempre più dalla esosità delle numerose caste a discapito dell'erogazione dei servizi sociali e delle politiche industriali.
Quando le dimensioni dei fenomeni di spreco e corruzione arrivano ai nostri livelli, così come quelli di paesi come la Grecia, il sistema esplode e diventa inevitabile abbatterlo a colpi di scure anche se ci vanno purtroppo di mezzo ancora una volta i più deboli.
Però mi pongo una domanda. Danno più colpi mortali allo stato sociale gli Zingales o i Fiorito e tutti quelli che come lui dilapidano il denaro pubblico?
A Santoro che basandosi sulle teorie di Krugman sosteneva che il problema italiano è costituito dalle politiche di rigore, Renzi ha fatto giustamente osservare che lo stato italiano non spende poco, ma spende male o è incapace di spendere le risorse che ci sono per investimenti che rilancino l'economia. Ha portato ad esempio i fondi europei che vengono "utilizzati" (e ci sarebbe, aggiungo io, da discutere molto sul come) solo per il 50%, pur in presenza di una disperata necessità di investimenti.
Rappresentare, come fa da tempo la sinistra, il problema della recessione come la conseguenza di presunte politiche troppo rigorose (ma quali?) e proporre come un mantra le sciagure dovute al fiscal compact è un'operazione falsa e fuorviante per almeno due motivi.
Il primo è che negli ultimi vent'anni il nostro debito pubblico è raddoppiato in valore assoluto mentre il welfare è regredito vistosamente e le nostre infrastrutture (non solo strade e ferrovie, ma anche e soprattutto scuole, ospedali, reti di comunicazione ecc.) sono andate ancora più indietro. Quindi l'affermazione è storicamente falsa.
Il secondo è che indirizzando lo scontro sociale e politico in termini di attacco all'Ue, di una presunta carenza di risorse pubbliche (con una spesa pari al 50% del Pil!) dovuta a politiche di bilancio troppo restrittive, si finisce con il porre in secondo piano la madre di tutti i nostri mali: una corruzione dilagante ed una spesa pubblica erosa sempre più dalla esosità delle numerose caste a discapito dell'erogazione dei servizi sociali e delle politiche industriali.
Quando le dimensioni dei fenomeni di spreco e corruzione arrivano ai nostri livelli, così come quelli di paesi come la Grecia, il sistema esplode e diventa inevitabile abbatterlo a colpi di scure anche se ci vanno purtroppo di mezzo ancora una volta i più deboli.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 96
Diario di un disastro annunciato – 27 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 32
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 18
Cucù,…sono tornato…….!!!!!!!!!!!!
Non è stato via molto,…….solo un paio di giorni. In questa italietta dei balordi da ultimi giorni della Corte di Bisanzio, assistiamo all’ennesima “resurrezione” del caimano, duce e imperatore.
A dargli la carica per reagire, è stata la sconfitta in Tribunale a Milano.
Lo aveva precisato subito all’atto della sua discesa in campo: <<Io non farò la fine di Bettino….>>. E’quindi una sfida esclusivamente con sé stesso quella in corso. I miliardi di palle che racconta non lo preoccupano più di tanto, tanto è fermamente convinto del fesso chi ci crede. Ma lui di finire i suoi giorni in riva al mare come Bettino in esilio in un Paese straniero non se la sente proprio.
La ruota panoramica ha fatto un giro lungo vent’anni e lo ha depositato al punto di partenza. Oppure, vedendo il tutto da un’altra angolazione è finito nella casella del “Gioco dell’Oca” in cui ci sta scritto: “TORNA ALLA CASELLA DI PARTENZA”.
Chi ha deglutito fiele ascoltando le dichiarazioni del risorto caimano è Angelino Jolie. E’ confuso, stordito, depresso, amareggiato, sconvolto, …non ci capisce più niente. Solo tre giorni fa a sé stesso aveva detto: “Questa volta Angelino ci siamo, …il duce va fuori dai cabbasisi una volta per sempre,… è nel suo interesse”.
Per l’ennesima volta invece è costretto a rientrare nell’armadio delle scope usate.
E’ necessario quindi rivedere cosa ci aveva anticipato Nanni Moretti nella scena finale del film “Il Caimano” del 2006, per confrontarla con quanto sta accadendo in queste ore.
Il Caimano - Scena finale
http://www.youtube.com/watch?v=AXMezbDSSrM
Comunicazione alla stampa sulla gradinata esterna del Tribunale:
<<In una democrazia liberale, i giudici non fanno resistenza,….resistenza,..resistenza contro chi è stato scelto dagli elettori per governare. In una democrazia liberale, chi governa può essere giudicato solo dai sui pari, ..e cioè dagli eletti dal popolo. La casta dei magistrati, vuole invece avere il potere di decidere al posto degli elettori,….e direi che è venuto il momento di fermarli….grazie……………..con la mia condanna la nostra democrazia si è trasformata in un regime,……..un regime contro il quale tutti gli uomini liberi come voi hanno il diritto di reagire in ogni modo…………..grazie……….>>
Scrive Sara Nicoli su IFQ stamani, pagina 3:
Dopo il “passo indietro” dell’altro giorno riecco Silvio, in collegamento audio a Studio Aperto, che ripete il solito refrain:
“E’ la prova provata di un vero e proprio accanimento giudiziario e dell’uso della giustizia politica a fini di lotta politica……………..l’accusa mi vorrebbe socio occulto di due imprenditori americani , di cui uno mai conosciuto e per di più di questa accusa non c’è riscontro, anzi ci sono prove inoppugnabili che escludono questa eventualità.
Quando non si può contare sull’imparziabilità dei giudici in un Paese, questo Paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa di essere anche una democrazia. E’ triste ma la situazione è così”
Ci sarebbe mancato altro che B. ripetesse parola per parola le parole del B. di Moretti,…ma il senso è identico, democrazia finita e occorre reagire.
L’uomo è furbo e ha vissuto una vita intera fatta di furbizie ad ogni piè sospinto.
Tre giorni fa si era arreso all’evidenza dei dati negativi di tutte le opzioni esplorate.
La sentenza gli offre una nuova opzione insperata, quella di fare l’eterna vittima e su questa vede uno spiraglio per fare leva sul suo elettorato ribaltando la disastrosa situazione attuale.
Tanto a questo punto non ha più nulla da perdere.
Oggi in una conferenza stampa ha minacciato Monti: "Decideremo a giorni se togliere la fiducia al governo"
La situazione è diventata all’improvviso esplosiva. Come hanno fatto notare Padellaro e Mentana nello speciale TG7 in onda sulla 7, il problema politico è se Monty può accettare di essere sostenuto da un soggetto di questo genere.
Neppure Monty oggi può essere credibile con una maggioranza del genere.
Monsignore che aveva rifiutato le offerte di 10 giorni fa perché riteneva inaffidabile il caimano, dopo l’annuncio del passo indietro di 48 ore fa ci ha ripensato e la macchina della unione di tutti i “”””moderati”””” si è messa all’improvviso in moto.
Ma di nuovo gli eventi ribaltano le carte in tavola, tutto torna come prima.
La situazione è tragica, e la fuoriuscita dalla scena politica del caimano doveva essere definita una anno fa.
Quell’errore lo stiamo scontando ora pagando un altissimo prezzo.
Fa molta impressione il silenzio del finto centrosinistra.
Fianco a fianco nella lotta partigiana, fianco a fianco nell’Assemblea costituente, fianco a fianco nei primi 4 governi De Gasperi nel primo dopoguerra, Dc e Pci pur mantenendo fede ai fondamentali repubblicani, si sono combattuti aspramente dopo il 1947 con l’avvento della guerra fredda. L’attentato a Togliatti scatenò la piazza invitata dallo stesso a desistere.
Questa finta sinistra invece è sempre stata defilata nei confronti degli atti del caimano. A chiacchiere certamente no, per via della propaganda ad merlam merlorum, ma nei fatti non si è mai opposta con forza al duce imperatore.
Neppure ora dove potrebbe recuperare credibilità presso i suoi ex elettori visto che è iniziata la campagna elettorale lunga. Dovrebbe sbranare il caimano e mettere una pietra tombale definitiva a questa pagliacciata, e invece nulla.
Forse le risposte ci vengono dall’intervento alla Camera del 2002 di Violante, da “Mediaset che è una risorsa”, frase pronunciata da parte del duca conte in visita al centro di produzione di Cologno Monzese, dall’ironia di Travaglio in un suo editoriale nei confronti dei piddini per la calma piatta del Nazareno nei confronti della banda del caimano, ma quello che colpisce più di tutti è la giustificazione-informazione addotta da Raisi questa settimana a proposito della sua denuncia di due anni fa nei confronti della segretaria di Bersani.
Sostiene Raisi che è un suo preciso dovere di parlamentare denunciare alla magistratura qualsiasi notizia criminis (una falsità gigantesca, perché se fosse vero, gli alleati di sempre di FI e poi i compagni di partito del Pdl, dovrebbero nella maggior parte essere dietro le sbarre da anni). Con soddisfazione il parlamentare del Fli fa rilevare che le sue non erano accuse astratte.
Ma poi aggiunge una nota non richiesta dalla giornalista che l’intervistava per lo meno equivalente ad una bomba atomica.
Raisi racconta di essere stato rimproverato pubblicamente a Bologna da Berlusconi per la denuncia contro la segretaria di Bersani.
Ma come, per la casa del cognato di Fini a Montecarlo il caimano paga addirittura Lavitola per fornire prove false, e in un caso come questo dove ha in mano elementi per colpire il finto centrosinistra non solo desiste, ma rimprovera l’autore della denuncia?
E’ difficile non pensare quello che sostiene anche Travaglio, che negli ultimi 18 anni Pd e destra hanno governato insieme stando molto attenti a non farsi accorgere dai rispettivi elettori.
Diario di un disastro annunciato – 27 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 32
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 18
Cucù,…sono tornato…….!!!!!!!!!!!!
Non è stato via molto,…….solo un paio di giorni. In questa italietta dei balordi da ultimi giorni della Corte di Bisanzio, assistiamo all’ennesima “resurrezione” del caimano, duce e imperatore.
A dargli la carica per reagire, è stata la sconfitta in Tribunale a Milano.
Lo aveva precisato subito all’atto della sua discesa in campo: <<Io non farò la fine di Bettino….>>. E’quindi una sfida esclusivamente con sé stesso quella in corso. I miliardi di palle che racconta non lo preoccupano più di tanto, tanto è fermamente convinto del fesso chi ci crede. Ma lui di finire i suoi giorni in riva al mare come Bettino in esilio in un Paese straniero non se la sente proprio.
La ruota panoramica ha fatto un giro lungo vent’anni e lo ha depositato al punto di partenza. Oppure, vedendo il tutto da un’altra angolazione è finito nella casella del “Gioco dell’Oca” in cui ci sta scritto: “TORNA ALLA CASELLA DI PARTENZA”.
Chi ha deglutito fiele ascoltando le dichiarazioni del risorto caimano è Angelino Jolie. E’ confuso, stordito, depresso, amareggiato, sconvolto, …non ci capisce più niente. Solo tre giorni fa a sé stesso aveva detto: “Questa volta Angelino ci siamo, …il duce va fuori dai cabbasisi una volta per sempre,… è nel suo interesse”.
Per l’ennesima volta invece è costretto a rientrare nell’armadio delle scope usate.
E’ necessario quindi rivedere cosa ci aveva anticipato Nanni Moretti nella scena finale del film “Il Caimano” del 2006, per confrontarla con quanto sta accadendo in queste ore.
Il Caimano - Scena finale
http://www.youtube.com/watch?v=AXMezbDSSrM
Comunicazione alla stampa sulla gradinata esterna del Tribunale:
<<In una democrazia liberale, i giudici non fanno resistenza,….resistenza,..resistenza contro chi è stato scelto dagli elettori per governare. In una democrazia liberale, chi governa può essere giudicato solo dai sui pari, ..e cioè dagli eletti dal popolo. La casta dei magistrati, vuole invece avere il potere di decidere al posto degli elettori,….e direi che è venuto il momento di fermarli….grazie……………..con la mia condanna la nostra democrazia si è trasformata in un regime,……..un regime contro il quale tutti gli uomini liberi come voi hanno il diritto di reagire in ogni modo…………..grazie……….>>
Scrive Sara Nicoli su IFQ stamani, pagina 3:
Dopo il “passo indietro” dell’altro giorno riecco Silvio, in collegamento audio a Studio Aperto, che ripete il solito refrain:
“E’ la prova provata di un vero e proprio accanimento giudiziario e dell’uso della giustizia politica a fini di lotta politica……………..l’accusa mi vorrebbe socio occulto di due imprenditori americani , di cui uno mai conosciuto e per di più di questa accusa non c’è riscontro, anzi ci sono prove inoppugnabili che escludono questa eventualità.
Quando non si può contare sull’imparziabilità dei giudici in un Paese, questo Paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa di essere anche una democrazia. E’ triste ma la situazione è così”
Ci sarebbe mancato altro che B. ripetesse parola per parola le parole del B. di Moretti,…ma il senso è identico, democrazia finita e occorre reagire.
L’uomo è furbo e ha vissuto una vita intera fatta di furbizie ad ogni piè sospinto.
Tre giorni fa si era arreso all’evidenza dei dati negativi di tutte le opzioni esplorate.
La sentenza gli offre una nuova opzione insperata, quella di fare l’eterna vittima e su questa vede uno spiraglio per fare leva sul suo elettorato ribaltando la disastrosa situazione attuale.
Tanto a questo punto non ha più nulla da perdere.
Oggi in una conferenza stampa ha minacciato Monti: "Decideremo a giorni se togliere la fiducia al governo"
La situazione è diventata all’improvviso esplosiva. Come hanno fatto notare Padellaro e Mentana nello speciale TG7 in onda sulla 7, il problema politico è se Monty può accettare di essere sostenuto da un soggetto di questo genere.
Neppure Monty oggi può essere credibile con una maggioranza del genere.
Monsignore che aveva rifiutato le offerte di 10 giorni fa perché riteneva inaffidabile il caimano, dopo l’annuncio del passo indietro di 48 ore fa ci ha ripensato e la macchina della unione di tutti i “”””moderati”””” si è messa all’improvviso in moto.
Ma di nuovo gli eventi ribaltano le carte in tavola, tutto torna come prima.
La situazione è tragica, e la fuoriuscita dalla scena politica del caimano doveva essere definita una anno fa.
Quell’errore lo stiamo scontando ora pagando un altissimo prezzo.
Fa molta impressione il silenzio del finto centrosinistra.
Fianco a fianco nella lotta partigiana, fianco a fianco nell’Assemblea costituente, fianco a fianco nei primi 4 governi De Gasperi nel primo dopoguerra, Dc e Pci pur mantenendo fede ai fondamentali repubblicani, si sono combattuti aspramente dopo il 1947 con l’avvento della guerra fredda. L’attentato a Togliatti scatenò la piazza invitata dallo stesso a desistere.
Questa finta sinistra invece è sempre stata defilata nei confronti degli atti del caimano. A chiacchiere certamente no, per via della propaganda ad merlam merlorum, ma nei fatti non si è mai opposta con forza al duce imperatore.
Neppure ora dove potrebbe recuperare credibilità presso i suoi ex elettori visto che è iniziata la campagna elettorale lunga. Dovrebbe sbranare il caimano e mettere una pietra tombale definitiva a questa pagliacciata, e invece nulla.
Forse le risposte ci vengono dall’intervento alla Camera del 2002 di Violante, da “Mediaset che è una risorsa”, frase pronunciata da parte del duca conte in visita al centro di produzione di Cologno Monzese, dall’ironia di Travaglio in un suo editoriale nei confronti dei piddini per la calma piatta del Nazareno nei confronti della banda del caimano, ma quello che colpisce più di tutti è la giustificazione-informazione addotta da Raisi questa settimana a proposito della sua denuncia di due anni fa nei confronti della segretaria di Bersani.
Sostiene Raisi che è un suo preciso dovere di parlamentare denunciare alla magistratura qualsiasi notizia criminis (una falsità gigantesca, perché se fosse vero, gli alleati di sempre di FI e poi i compagni di partito del Pdl, dovrebbero nella maggior parte essere dietro le sbarre da anni). Con soddisfazione il parlamentare del Fli fa rilevare che le sue non erano accuse astratte.
Ma poi aggiunge una nota non richiesta dalla giornalista che l’intervistava per lo meno equivalente ad una bomba atomica.
Raisi racconta di essere stato rimproverato pubblicamente a Bologna da Berlusconi per la denuncia contro la segretaria di Bersani.
Ma come, per la casa del cognato di Fini a Montecarlo il caimano paga addirittura Lavitola per fornire prove false, e in un caso come questo dove ha in mano elementi per colpire il finto centrosinistra non solo desiste, ma rimprovera l’autore della denuncia?
E’ difficile non pensare quello che sostiene anche Travaglio, che negli ultimi 18 anni Pd e destra hanno governato insieme stando molto attenti a non farsi accorgere dai rispettivi elettori.
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Re: Come se ne viene fuori ?
La rassegna stampa di oggi 28 ottobre 2012 (a proposito, tutti a Predappio, per festeggiare la gloriosa ricorrenza).
http://tweb.interno.it/news/daily/rasse ... STAMPA.pdf
Questa rassegna stampa è valida fino alle prime ore del mattino del 29 ottobre.
Per salvarla per l'archivio, usare "Salva con nome" in Pdf
***
Sulle prime pagine dei quotidiani domina "Il ritorno del caimano"
Si sfogano Libero e Il Giornale
http://tweb.interno.it/news/daily/rasse ... STAMPA.pdf
Questa rassegna stampa è valida fino alle prime ore del mattino del 29 ottobre.
Per salvarla per l'archivio, usare "Salva con nome" in Pdf
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Sulle prime pagine dei quotidiani domina "Il ritorno del caimano"
Si sfogano Libero e Il Giornale
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 97
Diario di un disastro annunciato – 28 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 32
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 19
La resa dei conti - 1
IFQ a pagina 3 riporta un articolo di Carlo Tecce dal titolo:
Il Prof: “Irresponsabile,
pronti a tornare a casa.”
IL PREMIER DOPO L’ATTACCO DEL PREDECESSORE: MA ATTENZIONE
CHE RISCHIAMO DI ANDARE A ROTOLI. E’ GIA’ CAMPAGNA ELETTORALE.
http://tweb.interno.it/pressreview/newWinPDF.php
(NB. Nel documento in PDF, è possibile ingrandirlo facendo scorrere il puntatore in basso a destra dove compare il set di selezione)
In realtà gli irresponsabili sono in molti compreso il Professore della Bocconi.
Diciamo che tutto è andato avanti fino a quando al Caimano non sono state tagliate le unghie come si sarebbe dovuto.
I provvedimenti presi dal governo Monti non hanno leso più di tanto gli affari privati e pubblici del cavalier Banana.
Da La Repubblica:
PRIMO PIANO
Frequenze tv: tra asta e La7 incrocio pericoloso sotto l’albero di Natale
E’ POSSIBILE PARTIRE ENTRO L’ANNO MA LA PARALLELA VENDITA DI TI MEDIA PUÒ MANDARE ALL’ ARIA I PIANI. I COMPRATORI SCARSEGGIANO LA SOLUZIONE PUÒ ESSERE IN UN CAMPIONE NAZIONALE DELLE TORRI: RAIWAY E EI TOWER CON CDP. MA SI DOVREBBE CAMBIARE TUTTO
Stefano Carli
Due mesi e mezzo: l’impegno di Passera di indire l’asta sulle frequenze entro l’anno si muove su tempi strettissimi. E che ora non dipendono più da lui. Ma questa gara si porta dietro la maledizione del beauty contest. E anche ora che il gentile omaggio del vecchio governo a Mediaset, Rai e Telecom è già nell’armadio dei ricordi (brutti) l’intera partita rischia di pasticciarsi. Intanto perché forse non sono questi mesi di crisi nera e pil sotto zero i più adatti per vendere al meglio le concessioni
http://www.repubblica.it/economia/affar ... -44544232/
Per Passera c’è voluto più di un anno per definire l’asta delle frequente, e francamente è molto molto sospetto.
A quasi un anno dall’insediamento del governo Monti si stanno ancora rigirando per le mani il decreto anticorruzione che doveva essere la riforma architrave di tutta la manovra economico finanziaria. Quello partorito dal ministro Cancellieri è un vero topolino, completamente inefficace per le dimensioni e la profondità della corruzione in Italia. Bocciato subito dal Csm e gran parte della magistratura come inadeguato.
Anche il più scemo degli scemi, comprenderebbe immediatamente che la presenza di Berlusconi a sostenere il governo con un gruppo parlamentare che vota in merito al fatto che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak, non può che consentire altro in materia che provvedimenti porcata, che non disturbino affatto il capo dei bucanieri e la sua masnada.
Monty si è dimostrato sempre debole con i forti e forte con i deboli.
Tutti i provvedimenti presi, sono andati a scapito dei deboli, e quando di sangue da donare alla patria non ce n’era più perché il governo del Professore ha raschiato il fondo del barile, allora è stato costretto giocoforza fare leva a chi i soldi li ha.
LA MANOVRA (ANCHE SUI DISABILI) DEL GOVERNO MONTI È LEGGE
prevede la revisione con ISEE anche per i disabili gravi (che non avranno più la pari dignità)
News inserita il: 15-05-2012
E’ “Guerra” (Cecilia) sulle modifiche ISEE a danno delle persone disabili e disabili gravi, malati rari
Per recuperare i fondi per coprire il buco degli esodati il governo chiede un prelievo del 3% sui “”ricchi”” ed è subito rivolta.
LA RIVOLTA DI VIALE DELL'ASTRONOMIA
Esodati, Confindustria: "Il prelievo del 3% sui ricchi è iniquo"
Il vicepresidente degli industriali: "C'è già un aliquota del 3%, aggiungerne un'altra è ingiusto". Ma Camusso (Cgil) e Bonanni (Cisl) sono favorevoli
http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... iquo-.html
Non a caso tra i rivoltosi ci sta anche il Pdl del cavalier Banana.
Nel gioco dei rimba, è il Caimano ieri a contestare a Monty la presenza di una politica recessiva che non finisce mai, quando è stato lui a bloccare a novembre 2011 la patrimoniale pena il ritiro della fiducia esattamente come ha ventilato ieri.
Quello che non si riesce a capire è come un economista come Monty, presidente di uno degli atenei più rinomati in materia di economia, abbia potuto accettare un incarico di questo livello così a cuor leggero, e con tanta leggerezza.
Cosa credeva, che nel giro di 20 anni si poteva ripetere l’avventura di far pagare ai soliti fessi le ruberie di Stato della prima Repubblica come se niente fosse??? C’è una generazione che si è ritrovata a far sacrifici una volta adulta ed appena entrata nel mondo del lavoro per via di debiti contratti non per sua responsabilità. Adesso, a questa generazione, ma anche alle altre precedenti si chiede nuovamente di tamponare i buchi prodotti per l’irresponsabilità politica degli attori della seconda Repubblica.
Qual è in questo caso il confine tra l’Asilo Mariuccia e un padiglione di un manicomio???
Nessuno può prendersela con coloro che con capacità specifiche, con genialità, con abilità hanno conquistato la ricchezza. Ma la realtà umana nella stragrande maggioranza dei casi è quella indicata da Travaglio, quando specifica che i ricchi e i ladri spesso sono la stessa cosa.
Diario di un disastro annunciato – 28 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 32
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 19
La resa dei conti - 1
IFQ a pagina 3 riporta un articolo di Carlo Tecce dal titolo:
Il Prof: “Irresponsabile,
pronti a tornare a casa.”
IL PREMIER DOPO L’ATTACCO DEL PREDECESSORE: MA ATTENZIONE
CHE RISCHIAMO DI ANDARE A ROTOLI. E’ GIA’ CAMPAGNA ELETTORALE.
http://tweb.interno.it/pressreview/newWinPDF.php
(NB. Nel documento in PDF, è possibile ingrandirlo facendo scorrere il puntatore in basso a destra dove compare il set di selezione)
In realtà gli irresponsabili sono in molti compreso il Professore della Bocconi.
Diciamo che tutto è andato avanti fino a quando al Caimano non sono state tagliate le unghie come si sarebbe dovuto.
I provvedimenti presi dal governo Monti non hanno leso più di tanto gli affari privati e pubblici del cavalier Banana.
Da La Repubblica:
PRIMO PIANO
Frequenze tv: tra asta e La7 incrocio pericoloso sotto l’albero di Natale
E’ POSSIBILE PARTIRE ENTRO L’ANNO MA LA PARALLELA VENDITA DI TI MEDIA PUÒ MANDARE ALL’ ARIA I PIANI. I COMPRATORI SCARSEGGIANO LA SOLUZIONE PUÒ ESSERE IN UN CAMPIONE NAZIONALE DELLE TORRI: RAIWAY E EI TOWER CON CDP. MA SI DOVREBBE CAMBIARE TUTTO
Stefano Carli
Due mesi e mezzo: l’impegno di Passera di indire l’asta sulle frequenze entro l’anno si muove su tempi strettissimi. E che ora non dipendono più da lui. Ma questa gara si porta dietro la maledizione del beauty contest. E anche ora che il gentile omaggio del vecchio governo a Mediaset, Rai e Telecom è già nell’armadio dei ricordi (brutti) l’intera partita rischia di pasticciarsi. Intanto perché forse non sono questi mesi di crisi nera e pil sotto zero i più adatti per vendere al meglio le concessioni
http://www.repubblica.it/economia/affar ... -44544232/
Per Passera c’è voluto più di un anno per definire l’asta delle frequente, e francamente è molto molto sospetto.
A quasi un anno dall’insediamento del governo Monti si stanno ancora rigirando per le mani il decreto anticorruzione che doveva essere la riforma architrave di tutta la manovra economico finanziaria. Quello partorito dal ministro Cancellieri è un vero topolino, completamente inefficace per le dimensioni e la profondità della corruzione in Italia. Bocciato subito dal Csm e gran parte della magistratura come inadeguato.
Anche il più scemo degli scemi, comprenderebbe immediatamente che la presenza di Berlusconi a sostenere il governo con un gruppo parlamentare che vota in merito al fatto che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak, non può che consentire altro in materia che provvedimenti porcata, che non disturbino affatto il capo dei bucanieri e la sua masnada.
Monty si è dimostrato sempre debole con i forti e forte con i deboli.
Tutti i provvedimenti presi, sono andati a scapito dei deboli, e quando di sangue da donare alla patria non ce n’era più perché il governo del Professore ha raschiato il fondo del barile, allora è stato costretto giocoforza fare leva a chi i soldi li ha.
LA MANOVRA (ANCHE SUI DISABILI) DEL GOVERNO MONTI È LEGGE
prevede la revisione con ISEE anche per i disabili gravi (che non avranno più la pari dignità)
News inserita il: 15-05-2012
E’ “Guerra” (Cecilia) sulle modifiche ISEE a danno delle persone disabili e disabili gravi, malati rari
Per recuperare i fondi per coprire il buco degli esodati il governo chiede un prelievo del 3% sui “”ricchi”” ed è subito rivolta.
LA RIVOLTA DI VIALE DELL'ASTRONOMIA
Esodati, Confindustria: "Il prelievo del 3% sui ricchi è iniquo"
Il vicepresidente degli industriali: "C'è già un aliquota del 3%, aggiungerne un'altra è ingiusto". Ma Camusso (Cgil) e Bonanni (Cisl) sono favorevoli
http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... iquo-.html
Non a caso tra i rivoltosi ci sta anche il Pdl del cavalier Banana.
Nel gioco dei rimba, è il Caimano ieri a contestare a Monty la presenza di una politica recessiva che non finisce mai, quando è stato lui a bloccare a novembre 2011 la patrimoniale pena il ritiro della fiducia esattamente come ha ventilato ieri.
Quello che non si riesce a capire è come un economista come Monty, presidente di uno degli atenei più rinomati in materia di economia, abbia potuto accettare un incarico di questo livello così a cuor leggero, e con tanta leggerezza.
Cosa credeva, che nel giro di 20 anni si poteva ripetere l’avventura di far pagare ai soliti fessi le ruberie di Stato della prima Repubblica come se niente fosse??? C’è una generazione che si è ritrovata a far sacrifici una volta adulta ed appena entrata nel mondo del lavoro per via di debiti contratti non per sua responsabilità. Adesso, a questa generazione, ma anche alle altre precedenti si chiede nuovamente di tamponare i buchi prodotti per l’irresponsabilità politica degli attori della seconda Repubblica.
Qual è in questo caso il confine tra l’Asilo Mariuccia e un padiglione di un manicomio???
Nessuno può prendersela con coloro che con capacità specifiche, con genialità, con abilità hanno conquistato la ricchezza. Ma la realtà umana nella stragrande maggioranza dei casi è quella indicata da Travaglio, quando specifica che i ricchi e i ladri spesso sono la stessa cosa.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 98
Diario di un disastro annunciato – 29 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 33
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 20
Lo zampino della storia.
Sono gli eventi, volontari o involontari, a determinare gli andamenti storici di un Paese. Un cattolico potrebbe giustificare questo indirizzo altamente negativo attribuendo il tutto al Diavolo che ci mette non lo zampino ma lo zampone.
Nel nostro caso, quello di un Paese che degrada progressivamente di giorno in giorno, una sensibile accelerazione verso il basso negli ultimi 5 giorni, l’hanno determinata tre eventi.
- La sentenza del Tribunale di Milano nei confronti di Mediaset e del suo proprietario, il cinese in coma con gli occhi a mandorla.
- La puntata di ieri di Report
- Le votazioni regionali siciliane.
Tutti e tre eventi che incideranno fortemente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sulla vita sociale e politica della società.
Per nostra fortuna ed anche per nostra sfortuna, il meccanismo che presiede alla memoria tende nel tempo ad attenuare il ricordo degli eventi.
Su eventi importanti e dolorosi come le persone a cui siamo affettivamente legati che vengono a mancare, per nostra fortuna la memoria nel tempo tende ad affievolirsi. Se così non fosse vivere in questo modo sarebbe altamente drammatico, perché l’intensità del dolore che si prova nelle prime ore di un evento luttuoso se dovesse rimanere inalterato vita natural durante ci porterebbe inevitabilmente alla pazzia.
Il ricordo di un affetto venuto a mancare permane durevolmente nel tempo ma gradualmente si affievolisce senza ricordare il dolore iniziale.
Per altri molteplici accadimenti invece la memoria è pressoché volatile. Tutti gli eventi vengono registrati, ma il livello di registrazione di alcuni a cui attribuiamo un interesse relativo è tale da non farli riaffiorare con tanta facilità.
E’ su questo meccanismo del funzionamento della memoria che almeno il 97 % dei politici italiani tende ad approfittarsene e ad abusarne.
Lo ha fatto nel pomeriggio uno dei gran maestri della truffa, monsignor Casini con questa dichiarazione:
"Bersani dovrebbe trarne qualche somma". Poi, a scanso di equivoci, Casini si fa ancora più chiaro:
"La Sicilia ha sempre anticipato le scelte delle politiche nazionali. I risultati di oggi mostrano che l'unico antidoto valido all'antipolitica è il rapporto tra progressisti e moderati. E' un rapporto ineludibile", ma deve "mettere al bando estremismi e populismi come quelli di Idv e Sel".
La truffa evidente è attuata nei confronti degli elettori italiani.
Non esiste nessuna antipolitica, per quello che intende raccontare monsignor Casini e spesso anche signori del partito dei defunti.
Se proprio vogliamo andare a fondo della questione l’antipolitica è quella dispiegata in questi anni da tutti coloro che hanno governato o hanno girato la testa dall’altra parte basata sulla truffa, la corruzione, l’incapacità di governare. Questa forma di politica degenerata e marcia, che si è ripetuta per due volte nella società italiana è la vera antipolitica perché si contrappone al modello della politica.
Tanto per capirci, la politica, il modello di riferimento di cosa è la politica è quello espresso da Alcide De Gasperi.
Tutto il resto che ha portato al fallimento della prima Repubblica e anche della seconda, deve essere considerato antipolitica.
I signori della truffa, sempre molto attivi nella politica italiana, stanno cercando la loro salvezza cercando fare vedere lucciole per lanterne all’elettorato italiano, cambiando le carte in tavola.
Un maestro della truffa, il migliore degli ultimi 18 anni ha ingannato diffusamente l’elettorato italiano con i suoi trucchi e trucchetti con il suo modo efficace di incinte i merli dello stivale.
Adesso però i suoi incantesimi non funzionano più. Il re è nudo.
Ma gli altri, che in parte sono riusciti a riciclarsi dalla prima Repubblica sono ancora in servizio permanente effettivo e stanno tentando di fottere nuovamente l’elettorato italiano.
Cambiare tutto affinché non cambi nulla.
Chissà chi lo avrà detto,………ma senz’altro era certamente uno che sapeva come gira questo mondo di furbi e furbissimi.
Diario di un disastro annunciato – 29 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 33
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 20
Lo zampino della storia.
Sono gli eventi, volontari o involontari, a determinare gli andamenti storici di un Paese. Un cattolico potrebbe giustificare questo indirizzo altamente negativo attribuendo il tutto al Diavolo che ci mette non lo zampino ma lo zampone.
Nel nostro caso, quello di un Paese che degrada progressivamente di giorno in giorno, una sensibile accelerazione verso il basso negli ultimi 5 giorni, l’hanno determinata tre eventi.
- La sentenza del Tribunale di Milano nei confronti di Mediaset e del suo proprietario, il cinese in coma con gli occhi a mandorla.
- La puntata di ieri di Report
- Le votazioni regionali siciliane.
Tutti e tre eventi che incideranno fortemente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sulla vita sociale e politica della società.
Per nostra fortuna ed anche per nostra sfortuna, il meccanismo che presiede alla memoria tende nel tempo ad attenuare il ricordo degli eventi.
Su eventi importanti e dolorosi come le persone a cui siamo affettivamente legati che vengono a mancare, per nostra fortuna la memoria nel tempo tende ad affievolirsi. Se così non fosse vivere in questo modo sarebbe altamente drammatico, perché l’intensità del dolore che si prova nelle prime ore di un evento luttuoso se dovesse rimanere inalterato vita natural durante ci porterebbe inevitabilmente alla pazzia.
Il ricordo di un affetto venuto a mancare permane durevolmente nel tempo ma gradualmente si affievolisce senza ricordare il dolore iniziale.
Per altri molteplici accadimenti invece la memoria è pressoché volatile. Tutti gli eventi vengono registrati, ma il livello di registrazione di alcuni a cui attribuiamo un interesse relativo è tale da non farli riaffiorare con tanta facilità.
E’ su questo meccanismo del funzionamento della memoria che almeno il 97 % dei politici italiani tende ad approfittarsene e ad abusarne.
Lo ha fatto nel pomeriggio uno dei gran maestri della truffa, monsignor Casini con questa dichiarazione:
"Bersani dovrebbe trarne qualche somma". Poi, a scanso di equivoci, Casini si fa ancora più chiaro:
"La Sicilia ha sempre anticipato le scelte delle politiche nazionali. I risultati di oggi mostrano che l'unico antidoto valido all'antipolitica è il rapporto tra progressisti e moderati. E' un rapporto ineludibile", ma deve "mettere al bando estremismi e populismi come quelli di Idv e Sel".
La truffa evidente è attuata nei confronti degli elettori italiani.
Non esiste nessuna antipolitica, per quello che intende raccontare monsignor Casini e spesso anche signori del partito dei defunti.
Se proprio vogliamo andare a fondo della questione l’antipolitica è quella dispiegata in questi anni da tutti coloro che hanno governato o hanno girato la testa dall’altra parte basata sulla truffa, la corruzione, l’incapacità di governare. Questa forma di politica degenerata e marcia, che si è ripetuta per due volte nella società italiana è la vera antipolitica perché si contrappone al modello della politica.
Tanto per capirci, la politica, il modello di riferimento di cosa è la politica è quello espresso da Alcide De Gasperi.
Tutto il resto che ha portato al fallimento della prima Repubblica e anche della seconda, deve essere considerato antipolitica.
I signori della truffa, sempre molto attivi nella politica italiana, stanno cercando la loro salvezza cercando fare vedere lucciole per lanterne all’elettorato italiano, cambiando le carte in tavola.
Un maestro della truffa, il migliore degli ultimi 18 anni ha ingannato diffusamente l’elettorato italiano con i suoi trucchi e trucchetti con il suo modo efficace di incinte i merli dello stivale.
Adesso però i suoi incantesimi non funzionano più. Il re è nudo.
Ma gli altri, che in parte sono riusciti a riciclarsi dalla prima Repubblica sono ancora in servizio permanente effettivo e stanno tentando di fottere nuovamente l’elettorato italiano.
Cambiare tutto affinché non cambi nulla.
Chissà chi lo avrà detto,………ma senz’altro era certamente uno che sapeva come gira questo mondo di furbi e furbissimi.
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Re: Come se ne viene fuori ?
C.V.D
Cacciari a Omnibus: L’antipolitica è quella che hanno fatto da vent’anni a questa parte.
Possibile che gli italiani non lo capiscano e si facciano ingannare così facilmente dai signori della truffa???
Tre buoni menti stanno discutendo sull’attualità del giorno a Otto e mezzo, Massimo Cacciari, Saverio Lodato, Andrea Scanzi.
Ogni tanto sentire qualcosa di intelligente corrisponde a mettere la testa fuori dal gran buiolone Italia e cercare di respirare a pieni polmoni per poi ritornare in apnea.
Cacciari a Omnibus: L’antipolitica è quella che hanno fatto da vent’anni a questa parte.
Possibile che gli italiani non lo capiscano e si facciano ingannare così facilmente dai signori della truffa???
Tre buoni menti stanno discutendo sull’attualità del giorno a Otto e mezzo, Massimo Cacciari, Saverio Lodato, Andrea Scanzi.
Ogni tanto sentire qualcosa di intelligente corrisponde a mettere la testa fuori dal gran buiolone Italia e cercare di respirare a pieni polmoni per poi ritornare in apnea.
Ultima modifica di camillobenso il 30/10/2012, 7:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 99
Diario di un disastro annunciato – 30 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 34
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 29
I giorni della follia - 1
L’allarme lanciato dal palco del Teatro Smeraldo di Milano la sera del 19 marzo u.s. dal Prof. Zagrebelsky per conto di Libertà e Giustizia non è servito assolutamente a niente. Il manifesto proposto dall’ex presidente della Corte Costituzionale sostanzialmente chiedeva a tutti i partiti di rinnovarsi. I contatti avuti con i partiti non ha prodotto nulla, la masnada di irresponsabili assoluti hanno tirato diritto come se niente fosse.
Un anno per cambiare prima delle elezioni del 2013 non era certamente molto, ma con un minimo di buona volontà qualcosa potevano fare.
Adesso questo Paese ne pagherà le conseguenze.
Partiamo dall’ultimo avvenimento, le elezioni siciliane di ieri.
Alle regionali del 2008, il Pd che sosteneva Anna Finocchiaro ha preso 505.420 voti.
Ieri, sostenendo Crocetta ha raggiunto quota 257.274 voti.
http://www.repubblica.it/static/special ... #risultati
In pratica ha dimezzato il consenso. Eppure, come da tradizione Bersani esulta: "Risultato storico"
Tutti i partiti sono crollati, l’U Dc passa da 336.826…a 207.827 consensi, e sappiamo bene da chi arrivano quei voti, il Pdl-Berlusconi Presidente passa da 900.149…a …247.351 voti, meno di un terzo del 2008, Idv e Sel non entrano neppure nell’Ars. Tutti i partiti sono i caduta libera. Il dato fondamentale che indurrebbe qualsiasi persona di buon senso a riflettere è il 52 % degli astenuti.
Molto probabilmente è la disperazione del momento che spinge Bersani, a magnificare la vittoria di Pirlo.
Titola La Repubblica:
Sicilia, vince Crocetta ma alleanze difficili
PALERMO - A governare la Sicilia, se riuscirà a trovare gli alleati necessari, sarà il candidato di centrosinistra Rosario Crocetta.
*
Se vuole governare Crocetta deve inciuciare, ma ieri dichiara:
29 OTTOBRE 2012
Crocetta: ''Non sono uomo da inciuci, mi alleerò con i siciliani''
Il candidato presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, giunto al comitato elettorale di Palermo, e' stato acclamato da numerosi cittadini e simpatizzanti che hanno scandito gli slogan "Crocetta presidente", "viva Crocetta". Il suo ingresso e' stato salutato da un lungo applauso. "Non sono uomo da inciuci e da accordi - ha detto Crocetta - mi alleerò con i siciliani" (Video di Silvia Andretti)
http://video.repubblica.it/politica/cro ... 45533571-5
Fantasiland può allearsi con tutti i siciliani che vuole ma se non i numeri e non inciucia non governa.
*
A soloo4200 e a shiloh che in altro 3D, ponevano questa osservazione:
shiloh
soloo42000 ha scritto:
Adesso vediamo i grillini in politica.
O appoggiano Crocetta, pur con tutti i distinguo e le necessarie negoziazioni politiche.
Oppure finiscono con lo spingerlo nelle braccia di Micciche`.
Vediamo "grandi strategie in atto".
soloo42000
forse è proprio quello che vogliono eh...
faccio presente che la soluzione obbligata è la seconda.
In un’intervista su Il Fatto Quotidiano, nel maggio scorso, uno degli uomini vicino a Grillo ha precisato che loro non sono nelle condizioni di fare alleanze perché scontenterebbero una parte o l’altra che li sostiene.
Forse questo schema dei flussi può rendere più chiara la motivazione:
http://www.demopolis.it/newsbarometro.p ... ometro.php
Ultimo schema sul basso.
Inoltre non intendono avere rapporti di alleanza con i partiti perché ritengono che verrebbero contaminati dalle logiche partitocratiche che hanno fatto affondare il Paese.
Anche Cacciari ieri sera a Otto e mezzo sosteneva la necessità della maggioranza vincente di trattare con il M5S. Soluzione preclusa secondo Scanzi.
Il rinnovamento che intendono portare avanti,… dal loro punto di vista non deve subire arresti trattando con i vecchi partiti. Due mesi fa, il partito più vicino a loro, l’Idv, ha subito un rifiuto di collaborazione.
Diario di un disastro annunciato – 30 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 34
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 29
I giorni della follia - 1
L’allarme lanciato dal palco del Teatro Smeraldo di Milano la sera del 19 marzo u.s. dal Prof. Zagrebelsky per conto di Libertà e Giustizia non è servito assolutamente a niente. Il manifesto proposto dall’ex presidente della Corte Costituzionale sostanzialmente chiedeva a tutti i partiti di rinnovarsi. I contatti avuti con i partiti non ha prodotto nulla, la masnada di irresponsabili assoluti hanno tirato diritto come se niente fosse.
Un anno per cambiare prima delle elezioni del 2013 non era certamente molto, ma con un minimo di buona volontà qualcosa potevano fare.
Adesso questo Paese ne pagherà le conseguenze.
Partiamo dall’ultimo avvenimento, le elezioni siciliane di ieri.
Alle regionali del 2008, il Pd che sosteneva Anna Finocchiaro ha preso 505.420 voti.
Ieri, sostenendo Crocetta ha raggiunto quota 257.274 voti.
http://www.repubblica.it/static/special ... #risultati
In pratica ha dimezzato il consenso. Eppure, come da tradizione Bersani esulta: "Risultato storico"
Tutti i partiti sono crollati, l’U Dc passa da 336.826…a 207.827 consensi, e sappiamo bene da chi arrivano quei voti, il Pdl-Berlusconi Presidente passa da 900.149…a …247.351 voti, meno di un terzo del 2008, Idv e Sel non entrano neppure nell’Ars. Tutti i partiti sono i caduta libera. Il dato fondamentale che indurrebbe qualsiasi persona di buon senso a riflettere è il 52 % degli astenuti.
Molto probabilmente è la disperazione del momento che spinge Bersani, a magnificare la vittoria di Pirlo.
Titola La Repubblica:
Sicilia, vince Crocetta ma alleanze difficili
PALERMO - A governare la Sicilia, se riuscirà a trovare gli alleati necessari, sarà il candidato di centrosinistra Rosario Crocetta.
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Se vuole governare Crocetta deve inciuciare, ma ieri dichiara:
29 OTTOBRE 2012
Crocetta: ''Non sono uomo da inciuci, mi alleerò con i siciliani''
Il candidato presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, giunto al comitato elettorale di Palermo, e' stato acclamato da numerosi cittadini e simpatizzanti che hanno scandito gli slogan "Crocetta presidente", "viva Crocetta". Il suo ingresso e' stato salutato da un lungo applauso. "Non sono uomo da inciuci e da accordi - ha detto Crocetta - mi alleerò con i siciliani" (Video di Silvia Andretti)
http://video.repubblica.it/politica/cro ... 45533571-5
Fantasiland può allearsi con tutti i siciliani che vuole ma se non i numeri e non inciucia non governa.
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A soloo4200 e a shiloh che in altro 3D, ponevano questa osservazione:
shiloh
soloo42000 ha scritto:
Adesso vediamo i grillini in politica.
O appoggiano Crocetta, pur con tutti i distinguo e le necessarie negoziazioni politiche.
Oppure finiscono con lo spingerlo nelle braccia di Micciche`.
Vediamo "grandi strategie in atto".
soloo42000
forse è proprio quello che vogliono eh...
faccio presente che la soluzione obbligata è la seconda.
In un’intervista su Il Fatto Quotidiano, nel maggio scorso, uno degli uomini vicino a Grillo ha precisato che loro non sono nelle condizioni di fare alleanze perché scontenterebbero una parte o l’altra che li sostiene.
Forse questo schema dei flussi può rendere più chiara la motivazione:
http://www.demopolis.it/newsbarometro.p ... ometro.php
Ultimo schema sul basso.
Inoltre non intendono avere rapporti di alleanza con i partiti perché ritengono che verrebbero contaminati dalle logiche partitocratiche che hanno fatto affondare il Paese.
Anche Cacciari ieri sera a Otto e mezzo sosteneva la necessità della maggioranza vincente di trattare con il M5S. Soluzione preclusa secondo Scanzi.
Il rinnovamento che intendono portare avanti,… dal loro punto di vista non deve subire arresti trattando con i vecchi partiti. Due mesi fa, il partito più vicino a loro, l’Idv, ha subito un rifiuto di collaborazione.
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- Messaggi: 1079
- Iscritto il: 19/04/2012, 12:04
Re: Come se ne viene fuori ?
Analisi correttissima come al solito, arriverà il Grande Inciucio sia a Palermo che poi a Roma (Montecitorio) è l'unico modo che i partitosauri hanno per sopravvivere ancora per un po' di tempo e continuare ad abbuffarsi di soldi pubblici...
Poi arriverà l'asteroide (default-rivolta popolare-disoccupazione e fame crescente-Troika ecc. ecc. scegliete voi) che li sterminerà spero definitivamente.
Ancora il popolo non è all'ultimo buco della cinghia e quindi pensa a fare la fila per l'I-Phone5, alla palestra, al tatuaggetto nuovo, alla vacanza, al capo firmato da esibire (ovviamente tutto a rate perché i soldi veri sono finiti...) e solo quando il conto di nonno e/o papà saranno a zero saranno "volatili per diabetici" per tutti !!!
Poi arriverà l'asteroide (default-rivolta popolare-disoccupazione e fame crescente-Troika ecc. ecc. scegliete voi) che li sterminerà spero definitivamente.
Ancora il popolo non è all'ultimo buco della cinghia e quindi pensa a fare la fila per l'I-Phone5, alla palestra, al tatuaggetto nuovo, alla vacanza, al capo firmato da esibire (ovviamente tutto a rate perché i soldi veri sono finiti...) e solo quando il conto di nonno e/o papà saranno a zero saranno "volatili per diabetici" per tutti !!!
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- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Come se ne viene fuori ?
Caro camillobenso.Ho visto pure io la trasmissione.Caciarri ha capito subito in Sicilia come andra a finire.camillobenso ha scritto:C.V.D
Cacciari a Omnibus: L’antipolitica è quella che hanno fatto da vent’anni a questa parte.
Possibile che gli italiani non lo capiscano e si facciano ingannare così facilmente dai signori della truffa???
Tre buoni menti stanno discutendo sull’attualità del giorno a Otto e mezzo, Massimo Cacciari, Saverio Lodato, Andrea Scanzi.
Ogni tanto sentire qualcosa di intelligente corrisponde a mettere la testa fuori dal gran buiolone Italia e cercare di respirare a pieni polmoni per poi ritornare in apnea.
Specialmente quando il movimento 5 stelle, ha proposto di abassare gli stipendi a 2500 euro come stabilito dallo statuto del movimento.
Ciao
Paolo11
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- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Come se ne viene fuori ?
La Sicilia non è tutta l'Italia, Casini dovrebbe ricordarsi che ha messo le mani sul fuoco per Cuffaro,
dopodichè sia in Sicilia sia a livello nazionale c'è poco da pensare a grandi alleanze, in qualsiasi caso
" 5 Stelle " sarà il cane da guardia di qualsiasi governo e di qualsiasi maggioranza, se i partiti non hanno capito le ragioni dell'astensionismo e della vittoria di 5 Stelle non vanno lontano.
Grillo nel suo intervento ha fra l'altro detto che ai cittadini sarà data la democrazia diretta con i referendum senza quorum e le proposte di legge di iniziativa popolare da mettere all'ordine del giorno del Parlamento entro tempi certi.
Credo quindi che gli inciuci auspicati da qualcuno non troveranno porte aperte, Crocetta governerà senza fare alleanze o coalizioni e facendo un programma che abbia l'approvazione di 5 Stelle e di chi
vuole mettere da parte i vecchi schemi di partito
dopodichè sia in Sicilia sia a livello nazionale c'è poco da pensare a grandi alleanze, in qualsiasi caso
" 5 Stelle " sarà il cane da guardia di qualsiasi governo e di qualsiasi maggioranza, se i partiti non hanno capito le ragioni dell'astensionismo e della vittoria di 5 Stelle non vanno lontano.
Grillo nel suo intervento ha fra l'altro detto che ai cittadini sarà data la democrazia diretta con i referendum senza quorum e le proposte di legge di iniziativa popolare da mettere all'ordine del giorno del Parlamento entro tempi certi.
Credo quindi che gli inciuci auspicati da qualcuno non troveranno porte aperte, Crocetta governerà senza fare alleanze o coalizioni e facendo un programma che abbia l'approvazione di 5 Stelle e di chi
vuole mettere da parte i vecchi schemi di partito
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