quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
PARTECIPAZIONE
La partecipazione è una delle modalità principali dell'agire politico. In negativo, si differenzia dalla delega e dalla rappresentanza, la cui essenza sta nel lasciare agire in propria vece qualcun altro, che è stato investito della nostra autorizzazione e la cui volontà pertanto deve valere come se fosse la nostra. E si differenzia anche dall'acclamazione plebiscitaria e dalla protesta populistica, in cui in realtà più che 'agirè si è 'agiti', ovvero ci si pone al seguito della volontà di un Capo o ci si abbandona all'impulso della massa.
La partecipazione è, in positivo, un agire personale e responsabile, che consiste nella volontà di determinare insieme ad altri l'indirizzo della vita associata; a questo fine si possono esercitare i diritti politici e particolarmente gli istituti della democrazia diretta, ma si può anche militare in formazioni partitiche o sindacali, oppure ancora aderire a movimenti della società civile.
Anche l'esercizio del diritto di voto può essere definito 'partecipazione', purché non si esaurisca nella cabina elettorale ma sia un momento di un più complessivo e radicato interesse alla politica; questo interesse si manifesta con l'affluenza libera e spontanea alle urne, ma soprattutto con l'attiva percezione che la politica non si esaurisce nella vita delle istituzioni, ma richiede il coinvolgimento pratico ed emotivo dei cittadini intorno a temi di cui stabiliscono essi stessi la rilevanza.
In una democrazia moderna 'partecipazione' indica l'esistenza di una società civile ricca e pluralistica, mobile e informata, che ha a che fare con partiti e comitati, con associazioni, appelli e manifestazioni, e anche con la promozione e l'adesione massiccia a referendum, per intervenire là dove si suppone che il parlamento non abbia legiferato in sintonia con la volontà del popolo oppure
nel proporre leggi di iniziativa popolare nella certezza che dovranno essere messe in discussione in tempi ben definiti.
Per adesso purtroppo nessuna delle tre anime del centrosinistra ( Vendola,Bersani,Renzi) prevedono questi strumenti di democrazia diretta e allora la partecipazione solo nella fase della nomina dei rappresentanti non è sufficiente, la partecipazione è necessaria anche nella fase delle decisioni e della verifica dell'agire quotidiano dei nostri rappresentanti.
Non si dica che nel movimento 5 Stelle c'è meno democrazia solo perchè nella fase della ricerca dei rappresentanti le decisioni , anche se votate in rete, sono controllate dai vertici, ( e questa per adesso è una negatività del movimento), quello che importa maggiormente sta nel fatto che in seguito gli eletti dovranno essere a contatto con gli elettori per cui se non sono in sintonia con la base sono previsti gli strumenti idonei per intervenire, cioè i referendum senza quorum e le proposte di legge di iniziativa popolare.
La partecipazione è una delle modalità principali dell'agire politico. In negativo, si differenzia dalla delega e dalla rappresentanza, la cui essenza sta nel lasciare agire in propria vece qualcun altro, che è stato investito della nostra autorizzazione e la cui volontà pertanto deve valere come se fosse la nostra. E si differenzia anche dall'acclamazione plebiscitaria e dalla protesta populistica, in cui in realtà più che 'agirè si è 'agiti', ovvero ci si pone al seguito della volontà di un Capo o ci si abbandona all'impulso della massa.
La partecipazione è, in positivo, un agire personale e responsabile, che consiste nella volontà di determinare insieme ad altri l'indirizzo della vita associata; a questo fine si possono esercitare i diritti politici e particolarmente gli istituti della democrazia diretta, ma si può anche militare in formazioni partitiche o sindacali, oppure ancora aderire a movimenti della società civile.
Anche l'esercizio del diritto di voto può essere definito 'partecipazione', purché non si esaurisca nella cabina elettorale ma sia un momento di un più complessivo e radicato interesse alla politica; questo interesse si manifesta con l'affluenza libera e spontanea alle urne, ma soprattutto con l'attiva percezione che la politica non si esaurisce nella vita delle istituzioni, ma richiede il coinvolgimento pratico ed emotivo dei cittadini intorno a temi di cui stabiliscono essi stessi la rilevanza.
In una democrazia moderna 'partecipazione' indica l'esistenza di una società civile ricca e pluralistica, mobile e informata, che ha a che fare con partiti e comitati, con associazioni, appelli e manifestazioni, e anche con la promozione e l'adesione massiccia a referendum, per intervenire là dove si suppone che il parlamento non abbia legiferato in sintonia con la volontà del popolo oppure
nel proporre leggi di iniziativa popolare nella certezza che dovranno essere messe in discussione in tempi ben definiti.
Per adesso purtroppo nessuna delle tre anime del centrosinistra ( Vendola,Bersani,Renzi) prevedono questi strumenti di democrazia diretta e allora la partecipazione solo nella fase della nomina dei rappresentanti non è sufficiente, la partecipazione è necessaria anche nella fase delle decisioni e della verifica dell'agire quotidiano dei nostri rappresentanti.
Non si dica che nel movimento 5 Stelle c'è meno democrazia solo perchè nella fase della ricerca dei rappresentanti le decisioni , anche se votate in rete, sono controllate dai vertici, ( e questa per adesso è una negatività del movimento), quello che importa maggiormente sta nel fatto che in seguito gli eletti dovranno essere a contatto con gli elettori per cui se non sono in sintonia con la base sono previsti gli strumenti idonei per intervenire, cioè i referendum senza quorum e le proposte di legge di iniziativa popolare.
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Re: quo vadis PD ????
oggi,Spread scende sotto quota 300 punti:
effetto Bersande...
effetto Bersande...
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Re: quo vadis PD ????
Concordo con te.iospero ha scritto:PARTECIPAZIONE
La partecipazione è una delle modalità principali dell'agire politico. .................
.................
La partecipazione è, in positivo, un agire personale e responsabile, che consiste nella volontà di determinare insieme ad altri l'indirizzo della vita associata;
.............
.............
Per adesso purtroppo nessuna delle tre anime del centrosinistra (Vendola,Bersani,Renzi) prevedono questi strumenti di democrazia diretta e allora la partecipazione solo nella fase della nomina dei rappresentanti non è sufficiente, la partecipazione è necessaria anche nella fase delle decisioni e della verifica dell'agire quotidiano dei nostri rappresentanti.
............
Ormai noi cittadini liberi siamo maturi per costruire "dal basso" una linea politica e proporre soluzioni per crearci un futuro, cioè costruire quale futuro desideriamo per noi e per i nostri figli.
Bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: quo vadis PD ????
shiloh ha scritto:camillobenso ha scritto:
Cappellini del Messaggero nello speciale su La7 sta dicendo:
- Col porcellum la coalizione di centro sinistro compreso Vendola, non ha i numeri per governare al Senato.
.
emerite palle.
questo è un "messaggero" chiaramente falso,peggio di Jago quando dice ad Otello che Desdemona lo tradisce.
proprio se si vota con il porcellum l'allenza di csx PD+SEL+PSI+cespuglietti rosso/verdi ad oggi è accreditata di 180 seggi al senato.
20 in più di quelli che servono.
e questo senza contare IDV che potrebbe pur fare una virata di 180° ,
andare a Canossa e poi rientrare nell'alleanza.
OTELLO E JAGO CORDAMI E SPAGO - 1
http://www.girami.it/scheda_spettacolo.php?ID=5256
di: teatro.org
Amore e gelosia sono il tema dominante di questa spassosa commedia ambrosiana di Giordano Pitt. Un classico del teatro milanese. Caratteri e sentimenti che si evidenziano nei rapporti tra i due soci dell'azienda: Otello Candelati, focoso siciliano, gelosissimo della propria moglie Desy e Jago Lumini, intrigante milanese che con l'aiuto della propria consorte Emy soffia sul fuoco ingigantendo anche il più piccolo sospetto di infedeltà.
Comincerò dal fondo:
1) Se le parole hanno ancora un peso e un senso allora l’Idv non rientrerà nell’alleanza p.v.
La settimana scorsa, Peppone Bersande in un intervista, a domanda ben precisa :
<< L’Idv rientrerà nella coalizione di Cs??>>,
ha risposto:
<<Lo ritengo improbabile>>
Il primo motivo è che Bersande è fortemente determinato a stringere l’alleanza con Casini.
- Perché malgrado la vittoria di ieri che gli consente come Prodi di rivendicare la supremazia dell’investitura popolare sulle fameliche correnti del partito dei defunti, le stesse premono , soprattutto ora che sembra che l’asse si sposta a “sinistra”.
Per quanto riguarda le numerosissime correnti, è’ decisamente più facile risolvere contemporaneamente il problema dell’evasione fiscale, del debito pubblico, delle Mafie SpA, che riuscire a capire quante sono le correnti del partito dei defunti.
Chi come il sottoscritto non ama il pensiero unico, non può però accettare la degenerazione, anche perché essendo il Pd un partito “forchettonista” per eccellenza, devoto della religione “POLTRONE & FORCHETTE”, si riesce a comprendere perché i defunti, allora separati, erano comunque della partita per il rimborso elettorale. E si riesce a comprendere anche perché l’ex tesoriere, il senatore Ugo Sposetti, nel 2011 aveva proposto il raddoppio del finanziamento. Le bocche da sfamare sono tante.
Quando le volpi argentate della riserva “Mangia tu che mangio anch’io” hanno reagito al referendum popolare vinto dai merli italiani che aboliva il finanziamento pubblico ai partiti, si sono inventati prontamente il rimborso elettorale che in pratica gli consentiva di incassare 4 volte quanto ricevevano dal precedente finanziamento pubblico abrogato. Forse a sapere come stanno le cose saranno non di più di un milioni di merli, mentre il restante 41 milioni di merli aventi diritti di voto non si preoccupa più di tanto.
Il compagno ortodosso Sposetti l’anno scorso voleva portarlo con un disegno di legge, a 8 volte quanto in pratica era l’originale fabbisogno, ritenuto non accettabile dagli italiani dell’epoca perché ritenuto esagerato.
Prendi e raddoppia: il blitz dei partiti
La proposta del Pd Sposetti prevede che anche le fondazioni possano beneficiare dei rimborsi. Una norma che raddoppia i costi della politica
di Eduardo Di Blasi | 10 aprile 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ti/103428/
Al 10 di aprile dello scorso anno, la sora Marcecaglia aveva già da due mesi cominciato a strillare pubblicamente come un’aquila che così non si poteva andare avanti, che bisognava fare qualcosa. Le aziende chiudevano non con il ritmo di quest’anno, la disoccupazione aumentava e molti di coloro che dal 2009, non riuscivano ad arrivare alla terza settimana del mese, poi diventata la seconda, entravano nella prima settimana del mese. Mentre una nuova platea di super fortunati esordiva per la terza settimana.
In un bel quadretto come questo, naturalmente con il silenzio assenso del partito, della direzione e del segretario, che ieri ha annunciato:
<< Adesso alle elezioni senza dire balle>>…………….
Ugo Sposetti presentava la sua proposta e a chi chiedeva:
Alla domanda: “Non sono troppi soldi?”, Sposetti risponde: “No che non sono troppi. Perché altrimenti governeranno sempre i partiti dei ricchi, e i Berlusconi ve li tenete per i prossimi 20 anni”.
Cara Rai,……………come siamo conciati.!!!!!!!!!!!..........................quanti merli ci stanno anche nel centro sinistro, soprattutto i vecchietti provenienti dall’ex Pci.
Correnti del Partito Democratico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce elenca le diverse correnti del Partito Democratico.
L'articolo 29 de Lo Statuto del Partito democratico recita che «Il Partito Democratico ai sensi dell’articolo 18 della Costituzione, favorisce la libertà e il pluralismo associativo e stabilisce rapporti di collaborazione con fondazioni, associazioni ed altri istituti, nazionali ed internazionali, a carattere politico-culturale e senza fini di lucro, garantendone e rispettandone l’autonomia».
«Tali fondazioni, associazioni ed istituti» vengono considerati «strumenti per la divulgazione del sapere, il libero dibattito scientifico, la elaborazione politico-programmatica» e le loro iniziative «non sono soggette a pareri degli organi del Partito Democratico»[1].
(In realtà le fondazioni in Italia si sono diffuse a macchia d’olio come nuovi collettori per raccattare soldi dopo che Mani pulite aveva attaccato e coinvolto direttamente i partiti. La solita furbata all’italiana alla facciaccia del merli che si alzano alle 4 del mattino per entrare al primo turno, o come chi come Isabella Viola, gli scoppia il cuore su per la troppa fatica lungo una panchina della metropolitana romana mentre si recava al lavoro, domenica 18 novembre del mese scorso) --- ndt)
Per tale motivo diversi esponenti nel PD hanno subito promosso fondazioni e associazioni o hanno rilanciato quelle che già preesistevano al partito.
L'attività febbrile intorno alle fondazioni democratiche ha fatto sì che da più parti si parlasse di vera e propria attività correntizia più o meno occulta. Non è ancora dato di parlare di correnti in senso classico, e del resto uno stesso esponente democratico può essere iscritto a più fondazioni e associazioni, così come quest'ultime spesso iscrivono anche soggetti esterni al PD quando non iscritte ad altri partiti.
Le correnti [modifica]
Maggioranza [modifica]
L’area di maggioranza che sostiene il Segretario nazionale Pier Luigi Bersani conta il 53% del partito. In essa si sono sciolte le vecchie correnti che hanno appoggiato la prima mozione, quella che al congresso del 2009 candidava Bersani alla segreteria.
I vecchi gruppi che costituiscono la maggioranza sono quello dei Dalemiani e Bersaniani, dei Bindiani, dei Lettiani, Mariniani ,il gruppo di A Sinistra e Democrazia e Socialismo.
La linea politica della maggioranza o dei Bersaniani si basa sulla ricerca della sintesi tra le culture fondative del partito in un pensiero politico nuovo che rinnovi fortemente, senza però rinnegarli, i princìpi storici del centrosinistra e della sinistra, ovvero sulla costituzione di un partito popolare e fortemente radicato sul territorio, rappresentante innanzitutto del mondo del lavoro (imprenditori e lavoratori) e delle famiglie, liberale in economia, laico nell’etica, fortemente sociale e civico nel welfare. Dalla direzione del 13/01/2011, è entrata ufficialmente in maggioranza anche Area Democratica che già da tempo si era avvicinata alle posizioni del segretario, subendo per questo una scissione interna da parte dei veltroniani (nominatisi "Movimento Democratico") che rimangono molto critici sulla segreteria Bersani.
1)
Bersaniani
E' la corrente vicina al Segretario nazionale Pier Luigi Bersani.
Conta i fedelissimi di Bersani, come il Presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani, il coordinatore organizzativo del Pd Maurizio Migliavacca, il responsabile degli enti locali Davide Zoggia, il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ed il sindaco di Bologna Virginio Merola[2][3].
2)
Mariniani [modifica]
E' la rete di chi ha sostenuto a Segretario nazionale Ignazio Marino .
Alcuni di loro hanno creato altri gruppi a livello nazionale, ma nel territorio alla figura di Ignazio Marino sono legati moltissimi dirigenti di partito e amministratori locali, coordinatore della rete è Michele Meta già segretario dei Ds della regione Lazio, nella segreteria sono rappresentati dal responsabile degli dei nuovi diritti Ettore Martinelli, ne fanno parte Paola Concia , Felice Casson, Rosa Calipari.
3)
Dalemiani
I Dalemiani sono guidati dall'attuale Presidente del Copasir ed ex leader di Partito Democratico della Sinistra e Democratici di Sinistra Massimo D'Alema.
Sono la componente d'ispirazione socialdemocratica, comprendente però anche esponenti de I Popolari e d'estrazione liberale, come Paolo De Castro.
La corrente comprende circa 100 parlamentari ed è favorevole all'ingresso del partito nel Partito del Socialismo Europeo ed ad un'alleanza con l'Unione di Centro. Esponenti di spicco sono Michele Ventura,Nicola La Torre, Luciano Violante e Gianni Cuperlo[2][3].
I Dalemiani si raccolgono nell'associazione Riformisti e Democratici e nella fondazione Italianieuropei.
4)
Giovani turchi
Gruppo di giovani Bersaniani/Dalemiani formato da Stefano Fassina, Andrea Orlando e Matteo Orfini, rispettivamente responsabili di economia, giustizia e cultura del PD, e dall'europarlamentare Roberto Gualtieri.
Sono l'ala sinistra del partito e fedeli a Bersani; la loro proposta politica è antiblariana ed antiliberista[3]
5)
Bindiani
I Bindiani sono il gruppo di riferimento di Rosy Bindi, attuale Presidente dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
Si presenta come corrente di stampo cristiano sociale e socialdemocratico, erede della sinistra democristiana e del Partito Popolare Italiano.
I membri della corrente provengono dai gruppi degli Ulivisti e de I Popolari, tra i quali Giovanni Bachelet, Marina Magistrelli e Roberto Zaccaria
Alle primarie del 2007 hanno sostenuto come candidato segretario Rosy Bindi e la sua lista Con Rosy Bindi. Democratici, davvero; alle primarie del 2009 hanno sostenuto Bersani.
6)
Lettiani
I Lettiani sono corrente di riferimento dell'attuale vice-segretario Enrico Letta. Si presenta come un'associazione di matrice cattolicoliberale e centrista disponibile al dialogo con l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro.
I membri del gruppo provengono da varie corrente come gli Ulivisti, I Popolari, i Veltroniani, i Dalemiani.
Fedelissimo di Letta è il pugliese Francesco Boccia[2][3] ed associazione di riferimento è l'associazioneTrecentoSessanta.
7)
A Sinistra
La corrente che si raccoglie attorno all'associazione A Sinistra nel PD rivendica la continuazione della tradizione del Partito Comunista Italiano e del Partito Socialista Italiano, promuovendo l'entrata del partito nel Partito del Socialismo Europeo e nell'Internazionale Socialista.
Nel gruppo vi sono l'ex ministro Livia Turco, Vincenzo Maria Vita e Paolo Nerozzi.
Alle primarie del 2007 hanno sostenuto Walter Veltroni con la lista A Sinistra per Veltroni.
8)
Democrazia e Socialismo
Corrente guidata da Gavino Angius, ex membro del Partito Socialista, e nata con l'obiettivo di rendere il PD un partito di natura socialista e aderente al PSE e all'Internazionale Socialista.
9)
Area Democratica
All'indomani del congresso del 2009, tutti i sostenitori della seconda mozione che proponevano la riconferma a segretario di Dario Franceschini, forti del 34% dei voti presi in congresso, decidono di strutturarsi come corrente organizzata dandosi il nome di Area Democratica (AreaDem).
In essa confluirono quindi le vecchie correnti veltronian-franceschiniane, cioè i Popolari/Quarta Fase, i Veltroniani, i Fassiniani, i Democratici Rinnovatori, i SemDem, gli Ecodem, i Liberal PD e i Teodem. In Area Democratica si è verificata una separazione promossa da Veltroni, Fioroni e Gentiloni che hanno costituito Movimento Democratico, corrente più critica nei confronti della maggioranza rispetto ad AreaDem. La rottura definitiva tra Areadem e Modem è avvenuta alla direzione del 13 gennaio 2011, in cui la corrente franceschiniana è entrata ufficialmente in maggioranza[4].
10)
Franceschiniani
E' la componente di I Popolari/Quarta Fase che fa riferimento all'attuale capogruppo alla Camera Dario Franceschini.
È una corrente di origine democristiana e cristiano sociale rifacente alla tradizione della sinistra sociale della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare. Nasce per sostenere Franceschini alle primarie del 2009 contro Bersani. Dopo la vittoria di quest'ultimo hanno formato la minoranza insieme ai Veltroniani, per poi collaborare con la maggioranza bersaniana.
Suoi esponenti sono Antonello Giacomelli, Alberto Losacco e Pina Picierno[2][3], ma anche Piero Fassino, d'ispirazione prevalentemente socialdemocratica.
11)
Fassiniani
Corrente che fa riferimento al sindaco di Torino Piero Fassino.
E' composta da esponenti ex DS che hanno appoggiato Franceschini nel 2009. Tra i suoi membri la Vicepresidente dell'Assemblea nazionale Marina Sereni e l'ex ministro Cesare Damiano.
12)
Semplicemente Democratici
Nasce come lista a sostegno di Dario Franceschini alle primarie del 2009, promossa da importanti esponenti del Pd quali Debora Serracchiani, Rita Borsellino, Sergio Cofferati, David Sassoli e Francesca Barracciu. Questo gruppo pone particolare attenzione al rinnovamento del gruppo dirigente e alla questione morale interna.
13)
Movimento Democratico [modifica]
Dopo la direzione del 23 settembre 2010 da Area Democratica sono usciti Veltroni, Fioroni e Gentiloni, che hanno costituito un'altra area di minoranza, chiamata Movimento Democratico, più critica nei confronti della maggioranza rispetto ad AreaDem. La rottura definitiva tra Areadem e Modem è avvenuta alla direzione del 13 gennaio 2011[4].
14)
Veltroniani
Rappresenta il gruppo costituito intorno all'ex segretario Walter Veltroni di ispirazione prevalentemente socialdemocratica e moderata.
15)
Fioroniani
E' la componente di I Popolari/Quarta Fase che fa riferimento a Beppe Fioroni.
È una corrente di origine democristiana e cristiano sociale rifacente alla tradizione della sinistra sociale della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare.
16)
Gentiloniani
Definita un tempo come corrente dei Rutelliani rappresenta la parte cattolico-liberale e centrista del partito.
Si è sfaldata a seguito dell'uscita del proprio leader Francesco Rutelli e di gran parte dei propri membri che hanno scelto di aderire prevalentemente ad Alleanza per l'Italia. La parte più a sinistra, che è rimasta nel PD, è guidata da Paolo Gentiloni.
17)
Ecologisti Democratici
Gruppo ecologista formato da esponenti sia provenienti dai Democratici di Sinistra che da La Margherita. Leader di riferimento è Ermete Realacci.
18)
Liberal Pd
Corrente di orientamento socioliberale e riformista, costituita il 26 gennaio 2008 su iniziativa di Enzo Bianco, Valerio Zanone, Enrico Morando (ex-leader dei Liberal DS), Franco Bassanini e Pietro Ichino.
19)
Teodem [modifica]
Sono una corrente di stampo democristiano e cristiano-sociale che rappresenta la destra del Pd sul fronte dei temi etico-sociali.
Del gruppo fanno parte attualmente un deputato, Luigi Bobba, e tre senatori (Benedetto Adragna, Luigi Lusi e Antonino Papania)
Il gruppo un tempo era molto più influente, dal momento che originariamente aveva più esponenti. Hanno lasciano la corrente ed il partito Emanuela Baio Dossi, Marco Calgaro e Donato Mosella, che hanno aderito ad Alleanza per l'Italia, eDorina Bianchi, Enzo Carra, Renzo Lusetti e Paola Binetti, che hanno aderito all'Unione di Centro.
20)
Cambia l'Italia [modifica]
o Mariniani sono il gruppo eterogeneo e non organizzato che ha sostenuto la candidatura di Ignazio Marino alle primarie del 2009 ottenendo il 13% dei voti.
Per la sua stessa avversione al correntismo il gruppo non forma una vera e propria corrente organizzata ma una rete di personalità e territori il coordinatore della rete è Michele Meta tutti coloro che sostenevano la candidatura Marino condividono un forte interesse comune per i temi legati alla laicità dello Stato e ai diritti civili, al rinnovamento generazionale, alla questione morale e al merito.
A sostegno di Marino si sono schierati inoltre ex veltroniani doc come Goffredo Bettini, Marta Vincenzi , Ileana ArgentinFelice Casson e Rosa Calipari, Ulivisti come Sandro Gozi, e i promotori del cosiddetto gruppo dei “piombini” come Ivan Scalfarotto e Paola Concia,Giuseppe Civati. Piemonte, Lombardia,Liguria,Sardegna,Lazio sono le raltà di maggior radicamento della rete dei "mariniani"
21)
Ulivisti
È l'area più vicina a Romano Prodi e alla sua idea di Partito Democratico. Gli Ulivisti enfatizzano molto l'apertura del PD alla società civile e la democrazia interna al partito e al congresso non hanno appoggiato alcuna mozione. L'area si ispira al cristianesimo sociale e alla socialdemocrazia.
22)
Renziani
È la componente del Sindaco di Firenze Matteo Renzi ed i suoi simpatizzanti sono detti Rottamatori. La componente, di stampo centrista e liberale, è considerata la destra del partito[5] e vuole il rinnovamento della classe dirigente attraverso la rottamazione di quella vecchia. Dal punto di vista economico sono d'accordo con lettera della BCE[6] e con la riforma delle pensioni e vogliono le primarie per il candidato premier del centrosinistra del 2013[3].
Suoi principali uomini sono il Presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna Matteo Richetti ed il deputato regionale siciliano Davide Faraone. Si sono dichiarati a sostegno del gruppo dieci parlamentari: i senatori Andrea Marcucci, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Pietro Ichino, Luigi Lusi e dai deputati Luigi Bobba, Roberto Giachetti, Maria Paola Merloni, Ermete Realacci e Giuseppina Servodio[7].
Il gruppo nasce nel 2010 con la convention Prossima fermata Italia, organizzata da Renzi e dal consigliere regionale lombardo Giuseppe Civati presso la Stazione Leopolda di Firenze[8]. Nel 2011 la convention si è ripetuta alla Leopolda col nome di Big Bang, alla quale ha partecipato anche Civati, anche se precedentemente si era distaccato dal gruppo[9]; sono intervenuti, tra gli altri,Alessandro Baricco e Giorgio Gori[10]. L'assessore alla Cultura del comune di Firenze Giuliano Da Empoli lascia la carica politica per dedicarsi alla costituzione della Fondazione Big Bang[11]. Nel 2012 Renzi lancia la sua candidatura alle primarie del centrosinistra e si costituisce il comitato Adesso! a suo supporto.
23)
Insieme per il Pd [modifica]
Nata nel 2009 sul web da iscritti, militanti e coordinatori locali, oggi conta più di 22.000 iscritti e nuclei territoriali nelle 15 regioni. Non si può considerare una vera e propria corrente, ma una community organizzata in modo innovativo, che si propone di sostenere il progetto originario del PD, comprendendo e andando oltre le culture di provenienza a favore di una cultura democratica che mobiliti intorno ad alcuni temi forti di cambiamento della società Italiana. I sostenitori condividono i temi quali la lotta al precariato, la meritocrazia, il riformismo, rinnovamento generazionale , criticismo verso i leader storici, apertura del PD alla società civile e la democrazia interna al partito con meccanismi come le Primarie e sistemi partecipativi come i referendum interni. Sono contro il nucleare, a favore del testamento biologico e la regolamentazione giuridica delle coppie di fatto.
Il 20 novembre 2010 per la prima volta i partecipanti si sono riuniti a Roma per la prima edizione di INSIEME DAY un convegno che ha sancito la nascita dell'area a livello pubblico. Il secondo Forum Nazionale, Voltiamo pagina. Insieme, tenutosi il 19 Giugno 2011 nella suggestiva Arena del Sol di Bologna, ha segnato la definita affermazione dellacommunity a livello nazionale. L'evento ha avuto un ampio risalto nei media nazionali ed il riconoscimento del Fondatore del PD, Romano Prodi, che ha inviato un video-messaggio di saluti. L'area è guidata da Giuseppe Rotondo e da Sandro Gozi.
A cui si devono aggiungere queste nuove correnti individuate da Francesca Fornario:
Guida alle nuove correnti
del Partito democratico
Pubblicato da: Francesca Fornario il 14 settembre 2012 alle 09:32
24)
I Giovani Giovani Turchi. Nata da un conflitto generazionale all’interno dei Giovani Turchi, la corrente si coagula attorno ai trentenni Dino Serio e Marco Sonno, portaborse di Matteo Orfini e Stefano Fassina. Accantonate le politiche keynesiane, che i Giovani Giovani Turchi giudicano troppo poco di sinistra, i GGT hanno organizzato un convegno all’Ergife per segnare la discontinuità con il governo Monti e promuovere la Dittatura del Proletariato. Alle primarie sostengono Bersani, sempre che non si candidi D’Alema.
25)
Gli ex rottamatori. Cellula dormiente di Comunisti Italiani iscritti al Pd e formatasi nel 1989 con una lista di 10 punti programmatici per criticare la svolta della Bolognina, prendere le distanze dagli editoriali di Eugenio Scalfari e chiedere a Occhetto di farsi da parte. Di fronte all’indisponibilità del segretario, reagirono stilando una seconda lista di 10 punti programmatici. Dal 1989 a oggi gli ex rottamatori hanno stilato una lista di liste di 10 punti programmatici, volte a contestare le alleanze portate avanti dalla segreteria del partito. Gli ex rottamatori si riuniscono ancora tutti i giorni su una panchina dei giardinetti di Piazza Cordusio per discutere di come contendere la leadership, prendere le distanze dagli editoriali di Eugenio Scalfari e stilare una lista di 10 punti programmatici: gli stessi dal 1989, anche se ormai gli ex rottamatori sono così invecchiati che se ne ricordano solo cinque o sei.
E questi individuati da Il Sole 24 Ore
26)
I Tea-party Ufficialmente è un esponente dell'area di Franceschini, ma Gianluca Lioni è uscito dall'anonimato con un manifesto coraggioso che punta a una politica economica neo liberale (molti i punti di contatto con il pensiero di Giavazzi e Alesina), chiede di proseguire sulla strada aperta dalle lenzuolate di Bersani e si contrappone alla piattaforma elaborata da Fassina&co (da qui il nome di "giovani curdi" affibbiato agli estensori del documento). I numeri sono ancora piccoli, ma il gruppo di Lioni ha dalla sua la capacità di raccogliere consensi anche fuori dal recinto del partito
27)
I zingarettiani Continua a ripetere di pensare solo alla corsa per il Campidoglio quando arriverà a scadenza il mandato di sindaco di Roma di Gianni Alemanno, ma sono in molti dentro il Pd a simpatizzare per Nicola Zingaretti e a spingere per un ruolo di primo piano nel partito. Lui, per il momento, svicola, ma gode di un ampio gradimento, non solo a Largo del Nazareno
Più che un partito questo mi sembra una CASA CHIUSA.
Continua in:
OTELLO E JAGO CORDAMI E SPAGO - 2
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Re: quo vadis PD ????
maremmabbona...l'è diggià scoppiata la pace.
da Repubblica.it
Bersani: Voglio in campo una nuova generazione
Per governo del cambiamento "intendo un cambiamento di contenuti, di programmi, delle cose da fare e anche una nuova generazione in campo, nuove persone", dice Pier Luigi Bersani parlando con i cronisti alla sede del Pd.
Bersani: Renzi ? Risorsa come tutti nel nostro squadrone
Matteo Renzi "è stato protagonista di questa bella avventura, ci ha messo energia, freschezza, è una risorsa come siamo tutti in questo grande squadrone".
c'aveva raggione Manzoni nell'Adelchi:
"...il forte si mesce col vinto nemico,l'un popolo e l'altro sul collo vi stan"
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Re: quo vadis PD ????
maremmassassina...pensa già al "governo"...Occhetto 2 la vendetta.
da Repubblica.it
Bersani: Governo con Sel ma aperto, non da Cencelli
"Governo con Sel? Certo, ma anche espressione di civismi, di una riscossa civica. L'idea di un governo che non è da manuale Cencelli, ma aperto con la testa", dice Pier Luigi Bersani parlando con i cronisti alla sede del Pd.
cose da fare prima:
1-programma da presentare agli elettori ,di poche pagine stavolta e con al primo posto la parola "lavoro".
2-concentrarsi sul come vincere le elezioni...che non abbiamo ancora vinto niente.
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Re: quo vadis PD ????
OTELLO E JAGO CORDAMI E SPAGO - 2
- Ancora ieri Bersande ha dichiarato di lasciare la porta aperta a Casini. E Casini è stato sufficientemente preciso : Mai con gli estremisti.
Gli estremisti per monsignore sono Vendola e Di Pietro.
Di Pietro è poco domestico e soprattutto sui temi della giustizia irrita una parte dei defunti ma soprattutto monsignore. I tempi del Mugello sono lontani e poi ADP è uno che non sta al gioco.
Nel giogo della torre delle convenienze Bersande ha preferito buttare dalla torre Di Pietro e l’Idv.
Il secondo motivo è che Di Pietro andava punito.
Nel partito dei defunti, ed anche a Bersande gli attacchi a Napolitano non sono andati giù.
Ingroia è stato fatto fuori fino al punto di accettare l’incarico in Guatemala, Di Pietro è stato fatto fuori tramite la Gabanelli, la Mafia SpA ancora una volta è vincente.
2) La strana alleanza che ha firmato il patto d’intenti.
Domenica sera Bersani ha ringraziato il Sel e i socialisti. Solo che per quanto riguarda i socialisti da qualche settimana sono spariti dai sondaggi, e non è solo Swg a non prenderli in considerazione:
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/1 ... alano.html
In compagnia di API e MPA, i socialisti registrano : non rilevato
Sondaggio Ipsos per Ballarò (27 Novembre):
................10-gen.2012.....27 Novembre-2012
PSI............0.7....................non rilevato
API..............1,0................non rilevato
MPA.............0.3................. non rilevato
3) I problemi si possono tentare di eludere perché in un determinato momento può far comodo agire così, far finta di niente, mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, ma i problemi però non spariscono, sono sempre lì.
Le finalità per l’ingresso nella Terza Repubblica Bersani non le ha mai nascoste: Sarà una legislatura caratterizzata da un’alleanza tra “progressisti” e “moderati”.
Io – sostiene Bersani – organizzo il campo dei progressisti, Casini organizza il campo dei moderati.
Il campo dei progressisti Bersani l’ha organizzato con la carta d’intenti. Pd + Sel + Psi (con Psi non rilevato, quindi generali senza esercito e poltrone da onorare nella spartizione).
E’ comprensibile l’euforia dello scampato pericolo della rottamazione, con tutte le sparate iperboliche conseguenti, ma la realtà da sempre è un’altra, quella precisata da Galletti, U Dc, ieri mattina ad Agorà.
Highlights (a destra)
00:31:40
Galletti (Udc), Non vedo possibilità di
Alleanze.
http://www.agora.rai.it/dl/portali/site ... af261.html
OPPURE DIRETTAMENE
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 3.html#p=0
*
Se si analizzano le 27 correnti dei defunti si comprende uno dei motivi per cui il partito di centro sinistro spinge verso Casini.
Emanuele Macaluso qualche ora fa a “Linea notte” Rai 3, il Tg della notte, ha ribadito il concetto che tra Ds e Margherita l’amalgama non è mai avvenuto.
Le 27 correnti stanno insieme per interessi di POLTRONE & FORCHETTE, non sono un partito.
Queste primarie hanno avuto il pregio di fare la conta che non era stata mai fatta e che un sondaggio non avrebbe mai resa realistica.
E’ una conta dell’elettorato, in cui spiccano due Pd.
Quello di sinistra intorno al 65 % e quello di destra intorno al 35 %.
Questo perché vanno depurate le anomalie di chi ha votato con diversa provenienza.
Peter Gomez invita Bersani di andare a lezione da Trapattoni, teorico del:
“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”
E penso che abbia ragione perché i due elettorati dei due Pd, ragionano diversamente dai leader.
L’elettrice di Renzi, intervistata nella prima tornata da La7, ha dichiarato: “Se vince Bersani io non andrò a votare”, e come lei sono in molti a pensarla allo stesso modo.
I prossimi non saranno mesi facili.
- Ancora ieri Bersande ha dichiarato di lasciare la porta aperta a Casini. E Casini è stato sufficientemente preciso : Mai con gli estremisti.
Gli estremisti per monsignore sono Vendola e Di Pietro.
Di Pietro è poco domestico e soprattutto sui temi della giustizia irrita una parte dei defunti ma soprattutto monsignore. I tempi del Mugello sono lontani e poi ADP è uno che non sta al gioco.
Nel giogo della torre delle convenienze Bersande ha preferito buttare dalla torre Di Pietro e l’Idv.
Il secondo motivo è che Di Pietro andava punito.
Nel partito dei defunti, ed anche a Bersande gli attacchi a Napolitano non sono andati giù.
Ingroia è stato fatto fuori fino al punto di accettare l’incarico in Guatemala, Di Pietro è stato fatto fuori tramite la Gabanelli, la Mafia SpA ancora una volta è vincente.
2) La strana alleanza che ha firmato il patto d’intenti.
Domenica sera Bersani ha ringraziato il Sel e i socialisti. Solo che per quanto riguarda i socialisti da qualche settimana sono spariti dai sondaggi, e non è solo Swg a non prenderli in considerazione:
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/1 ... alano.html
In compagnia di API e MPA, i socialisti registrano : non rilevato
Sondaggio Ipsos per Ballarò (27 Novembre):
................10-gen.2012.....27 Novembre-2012
PSI............0.7....................non rilevato
API..............1,0................non rilevato
MPA.............0.3................. non rilevato
3) I problemi si possono tentare di eludere perché in un determinato momento può far comodo agire così, far finta di niente, mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, ma i problemi però non spariscono, sono sempre lì.
Le finalità per l’ingresso nella Terza Repubblica Bersani non le ha mai nascoste: Sarà una legislatura caratterizzata da un’alleanza tra “progressisti” e “moderati”.
Io – sostiene Bersani – organizzo il campo dei progressisti, Casini organizza il campo dei moderati.
Il campo dei progressisti Bersani l’ha organizzato con la carta d’intenti. Pd + Sel + Psi (con Psi non rilevato, quindi generali senza esercito e poltrone da onorare nella spartizione).
E’ comprensibile l’euforia dello scampato pericolo della rottamazione, con tutte le sparate iperboliche conseguenti, ma la realtà da sempre è un’altra, quella precisata da Galletti, U Dc, ieri mattina ad Agorà.
Highlights (a destra)
00:31:40
Galletti (Udc), Non vedo possibilità di
Alleanze.
http://www.agora.rai.it/dl/portali/site ... af261.html
OPPURE DIRETTAMENE
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 3.html#p=0
*
Se si analizzano le 27 correnti dei defunti si comprende uno dei motivi per cui il partito di centro sinistro spinge verso Casini.
Emanuele Macaluso qualche ora fa a “Linea notte” Rai 3, il Tg della notte, ha ribadito il concetto che tra Ds e Margherita l’amalgama non è mai avvenuto.
Le 27 correnti stanno insieme per interessi di POLTRONE & FORCHETTE, non sono un partito.
Queste primarie hanno avuto il pregio di fare la conta che non era stata mai fatta e che un sondaggio non avrebbe mai resa realistica.
E’ una conta dell’elettorato, in cui spiccano due Pd.
Quello di sinistra intorno al 65 % e quello di destra intorno al 35 %.
Questo perché vanno depurate le anomalie di chi ha votato con diversa provenienza.
Peter Gomez invita Bersani di andare a lezione da Trapattoni, teorico del:
“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”
E penso che abbia ragione perché i due elettorati dei due Pd, ragionano diversamente dai leader.
L’elettrice di Renzi, intervistata nella prima tornata da La7, ha dichiarato: “Se vince Bersani io non andrò a votare”, e come lei sono in molti a pensarla allo stesso modo.
I prossimi non saranno mesi facili.
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Re: quo vadis PD ????
Caro Camillobenso.L'accordo con Vendola nel programma di Bersani comprende le unioni omosessuali vengano regolarizzate.
Questo lo ha detto Bersani, facendo capire a Casini che nel programma c'è anche questo.
A questo punto è Casini che deve acettare o NO.
Ciao
Paolo11
Questo lo ha detto Bersani, facendo capire a Casini che nel programma c'è anche questo.
A questo punto è Casini che deve acettare o NO.
Ciao
Paolo11
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Re: quo vadis PD ????
>>A questo punto è Casini che deve acettare o NO.
Che accetti o meno il PD+SEL con M5S nel nuovo parlamento avra` i numeri per votare questa cosa a maggioranza.
Sempre che Grillo per fare dispetto a Bersani non decida anche lui di opporsi.
Ciao.
soloo42000
Che accetti o meno il PD+SEL con M5S nel nuovo parlamento avra` i numeri per votare questa cosa a maggioranza.
Sempre che Grillo per fare dispetto a Bersani non decida anche lui di opporsi.
Ciao.
soloo42000
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Re: quo vadis PD ????
Da almeno 5 anni, Pierazzurro Casini è il rappresentante ufficiale nella “cara Italia” della “Vaticano SpA”, oltre a rappresentare tutti gli altri poteri forti “nessuno escluso”.paolo11 ha scritto:Caro Camillobenso.L'accordo con Vendola nel programma di Bersani comprende le unioni omosessuali vengano regolarizzate.
Questo lo ha detto Bersani, facendo capire a Casini che nel programma c'è anche questo.
A questo punto è Casini che deve acettare o NO.
Ciao
Paolo11
Tanto è vero che la rappresentante dell’Opus Dei, inviata in missione nel centro sinistro su ordine del cardinal Ruini, Paola Binetti, a missione compiuta è tornata alla casa madre, l’U Dc guidata dal fedele Pierazzurro Casini.
Dal tuo punto di vista, monsignore potrà mai accettare questo out – out??
La Vaticano SpA non ne vuole sapere.
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