peanuts ha scritto:Se sono per lo più falsi, come fa la media a fare testo?
perchè alcuni piegano da una parte,
e alcuni piegano dall'altra.
ti metti nel mezzo e hai pressapoco l'idea.
funziona così.
e funziona.
peanuts ha scritto:Se sono per lo più falsi, come fa la media a fare testo?
ora che sappiamo cosa ne pensa uno di quelli che per noi è stato peggio della tempesta nell'uva,
"MORALMENTE DISCUTIBILE"
Per Massimo D'Alema "Monti non si deve candidare" contro chi l'ha sostenuto
http://www.huffingtonpost.it/?ref=HRBH-1
Il Ppe vuole Monti. Berlusconi ripiega: anch'io.
http://www.unita.it/italia/vertice-ppe- ... i-1.474043
Bossi minaccia: useremo fucili
«Monti deve sparire dalla terra»
http://www.unita.it/italia/bossi-minacc ... a-1.474093
Amadeus ha scritto: ieri nel video della presentazione del libro di Vespa Berlusconi stava davanti al cartellone con il titolo "IL PALAZZO e la piazza "
e il suo testone stava proprio davanti al "la " di palazzo... risultato :
IL PA-ZZO E LA PIAZZA
da fotografare per i posteri.
Quel che penso del conte max l'ho espresso più volte.Massimo D'Alema dice la sua:
"Il premier contro chi lo sostiene? Sarebbe moralmente discutibile... Siamo nelle condizioni di vincere comunque le elezioni, non abbiamo paura di confrontarci. Non è questo il problema. Trovo solo che sarebbe illogico e in qualche modo moralmente discutibile che il Professore scenda in campo contro la principale forza politica che lo ha voluto e lo ha sostenuto nell'opera di risanamento. Avendo grande stima di lui spero che non lo farà. Ad ogni modo non si può più andare avanti con questa incertezza sul suo futuro: è meglio che chiarisca al più presto".
..omissis...Confrontando le due figure il primo dato che emerge è che nel corso degli ultimi sei mesi è diminuito il numero di coloro che intende astenersi, passato dal 35,2% al 32,2%.
Avvicinandosi le elezioni politiche, la diminuzione degli intervistati che dichiarano la volontà di non andare a votare è un dato normale.
Ciò che invece colpisce è quanto sia ancora estremamente corposa l’area del non voto, probabile preludio ad un tasso di partecipazione alle prossime elezioni politiche che difficilmente supererà il 70%.
Oggi coloro che dichiarano l’intenzione di recarsi alle urne sono meno di due elettori su tre (63,5%), comunque in crescita rispetto al sondaggio primaverile (61,2%).
Gli elettori che andranno a votare e che alla domanda sul voto rispondono dando l’indicazione del partito che voteranno sono poi ancora meno, appena il 46,2%, in lievissima crescita (+0,7 punti).
Così mentre l’astensione scende di tre punti i rispondenti sul voto sono sostanzialmente stabili rispetto alla primavera.
Come mai?
La risposta risiede nella crescita della cosiddetta “area grigia” composta da incerti e non rispondenti (oltre a coloro che voterebbero scheda bianca o nulla).
Quest’area è una componente consistente dell’elettorato, il 21,6% ed è in crescita di 2,3 punti rispetto a sei mesi fa.
Essa è composta sia da coloro che non hanno ancora deciso se andare a votare (4,3%, più 0,7 punti rispetto alla primavera), sia da quanti andranno a votare ma non sanno o non dichiarano per chi lo faranno (17,2%, in crescita di 1,5 punti).
Con l’avvicinarsi delle elezioni, dunque, assistiamo ad un lieve recupero dell’astensione che però non si riversa sui partiti ma entra a far parte dell’area grigia:
un bacino di elettori incerti e tuttavia “disponibili”, in attesa di una proposta convincente.
Conquistarli sarà l’obiettivo dei partiti durante la campagna elettorale.
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