La Questione Monti
Re: La Questione Monti
Tobin tax e soldi a Mps: l’ultimo regalo del governo Monti alle banche
La Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), che secondo un ordine del giorno approvato alla Camera dovrebbe applicarsi proprio ad ogni transazione, secondo il progetto illustrato dall'esecutivo in Senato nelle riunioni di questi giorni, va corretta proprio per escludere i derivati.Tornano anche i 3,9 miliardi all'istituto senese
di Marco Palombi | 13 dicembre 2012
Sette giorni. Tanti ne mancano, di lavoro parlamentare, alla fine della legislatura. Le Camere procedono a passo di carica – ieri, per dire, è passato con la fiducia a Montecitorio, senza nemmeno un emendamento, il dl Sviluppo in cui si prorogano le concessioni sulle spiagge fino al 2020 – e nella gran fretta dentro i decreti ci si può infilare di tutto, anche quello che un voto parlamentare costringerebbe a dimenticare per sempre.
E’ il caso della Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), contenuta nel ddl stabilità, che secondo un ordine del giorno approvato alla Camera dovrebbe applicarsi proprio ad ogni transazione, compresi quegli strumenti derivati che riempiono le pance delle nostre banche: ebbene, secondo il progetto illustrato dal governo in Senato nelle riunioni di questi giorni (l’ultima ieri sera), la Ttf va corretta proprio per escludere i derivati – con l’eccezione di quelli azionari, le briciole – e salvaguardare in generale le operazioni degli istituti di credito. Le pressioni del mondo bancario, d’altronde, che s’è fatto forte anche dell’esplicito appoggio di Consob, sono state fortissime. Se, come sembra ormai inevitabile, passasse l’impostazione del governo, in sostanza rimarrebbero a pagare solo gli investitori privati (anche stranieri), mentre si raccoglierebbero le briciole da speculatori e banche: quello che interessa al governo, infatti, è che chi ha soldi da investire li metta sui titoli di stato (su cui non si paga la Ttf e l’aliquota è dimezzata) o al massimo sui bond emessi dagli istituti di credito (niente tassa anche lì). Risultato? Desertificazione di Borsa italiana come strumento di raccolta di credito per le imprese e sua riconversione in casa dei giochi per i traders on line – un terzo dei volumi e il 60-70% dei tickets – che verranno tassati solo per i saldi di fine giornata e non per singola transazione (e comunque troveranno il modo di aggirare la tassa). Saranno esenti, infine, i titoli di società sotto i 500 milioni di capitalizzazione, che però valgono solo il 5% degli scambi.
Oltre ai problemi che creerà al sistema, per di più, questa Ttf rischia anche di diventare un grave problema per il bilancio dello Stato: il governo ha messo per iscritto una previsione di gettito per il 2013 di quasi 1,1 miliardi di euro, ma nella nuova formulazione – spiegano al Fatto Quotidiano ambienti finanziari – difficilmente si arriverà a 100 milioni. Curioso che il Pd, che aveva bloccato questa operazione a Montecitorio e nonostante le dichiarazioni di principio rilasciate settimane fa, a quanto ci risulta sia in Senato assai più possibilista: Anna Finocchiaro e il suo capogruppo in commissione Bilancio, Mauro Agostini, si apprestano a dare il via libera all’ultimo favore che questo governo sarà in grado di fare al mondo bancario. Un favore, peraltro, che si vorrebbe fare pure alla chetichella: l’emendamento per annacquare la Ttf, infatti, non è ancora arrivato nella commissione Bilancio del Senato ed è atteso per venerdì notte o sabato, ultimo giorno utile. L’esenzione non dichiarata dalla tassa sulle transazioni finanziarie non è peraltro l’unico conto con le banche che l’esecutivo tecnico salda in questi ultimi sette giorni di legislatura: nel ddl stabilità finiranno infatti anche i cosiddetti Monti bond, i 3,9 miliardi che il governo presterà a Monte dei Paschi di Siena accettando di farsi rimborsare gli interessi, in caso di insolvenza, con azioni della banca valutate cinque volte più di quanto faccia il mercato. Usciti dal decreto Sviluppo per una questione procedurale, finiti in un testo ad hoc (il “salva-infrazioni” ) che non ha nessuna speranza di essere approvato in tempo, ora entrano in una legge che è obbligatorio approvare. Anche questo emendamento non è ancora stato depositato, ma tranquilli: c’è ancora una settimana.
Dal Fatto Quotidiano del 13 dicembre 2012
La Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), che secondo un ordine del giorno approvato alla Camera dovrebbe applicarsi proprio ad ogni transazione, secondo il progetto illustrato dall'esecutivo in Senato nelle riunioni di questi giorni, va corretta proprio per escludere i derivati.Tornano anche i 3,9 miliardi all'istituto senese
di Marco Palombi | 13 dicembre 2012
Sette giorni. Tanti ne mancano, di lavoro parlamentare, alla fine della legislatura. Le Camere procedono a passo di carica – ieri, per dire, è passato con la fiducia a Montecitorio, senza nemmeno un emendamento, il dl Sviluppo in cui si prorogano le concessioni sulle spiagge fino al 2020 – e nella gran fretta dentro i decreti ci si può infilare di tutto, anche quello che un voto parlamentare costringerebbe a dimenticare per sempre.
E’ il caso della Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), contenuta nel ddl stabilità, che secondo un ordine del giorno approvato alla Camera dovrebbe applicarsi proprio ad ogni transazione, compresi quegli strumenti derivati che riempiono le pance delle nostre banche: ebbene, secondo il progetto illustrato dal governo in Senato nelle riunioni di questi giorni (l’ultima ieri sera), la Ttf va corretta proprio per escludere i derivati – con l’eccezione di quelli azionari, le briciole – e salvaguardare in generale le operazioni degli istituti di credito. Le pressioni del mondo bancario, d’altronde, che s’è fatto forte anche dell’esplicito appoggio di Consob, sono state fortissime. Se, come sembra ormai inevitabile, passasse l’impostazione del governo, in sostanza rimarrebbero a pagare solo gli investitori privati (anche stranieri), mentre si raccoglierebbero le briciole da speculatori e banche: quello che interessa al governo, infatti, è che chi ha soldi da investire li metta sui titoli di stato (su cui non si paga la Ttf e l’aliquota è dimezzata) o al massimo sui bond emessi dagli istituti di credito (niente tassa anche lì). Risultato? Desertificazione di Borsa italiana come strumento di raccolta di credito per le imprese e sua riconversione in casa dei giochi per i traders on line – un terzo dei volumi e il 60-70% dei tickets – che verranno tassati solo per i saldi di fine giornata e non per singola transazione (e comunque troveranno il modo di aggirare la tassa). Saranno esenti, infine, i titoli di società sotto i 500 milioni di capitalizzazione, che però valgono solo il 5% degli scambi.
Oltre ai problemi che creerà al sistema, per di più, questa Ttf rischia anche di diventare un grave problema per il bilancio dello Stato: il governo ha messo per iscritto una previsione di gettito per il 2013 di quasi 1,1 miliardi di euro, ma nella nuova formulazione – spiegano al Fatto Quotidiano ambienti finanziari – difficilmente si arriverà a 100 milioni. Curioso che il Pd, che aveva bloccato questa operazione a Montecitorio e nonostante le dichiarazioni di principio rilasciate settimane fa, a quanto ci risulta sia in Senato assai più possibilista: Anna Finocchiaro e il suo capogruppo in commissione Bilancio, Mauro Agostini, si apprestano a dare il via libera all’ultimo favore che questo governo sarà in grado di fare al mondo bancario. Un favore, peraltro, che si vorrebbe fare pure alla chetichella: l’emendamento per annacquare la Ttf, infatti, non è ancora arrivato nella commissione Bilancio del Senato ed è atteso per venerdì notte o sabato, ultimo giorno utile. L’esenzione non dichiarata dalla tassa sulle transazioni finanziarie non è peraltro l’unico conto con le banche che l’esecutivo tecnico salda in questi ultimi sette giorni di legislatura: nel ddl stabilità finiranno infatti anche i cosiddetti Monti bond, i 3,9 miliardi che il governo presterà a Monte dei Paschi di Siena accettando di farsi rimborsare gli interessi, in caso di insolvenza, con azioni della banca valutate cinque volte più di quanto faccia il mercato. Usciti dal decreto Sviluppo per una questione procedurale, finiti in un testo ad hoc (il “salva-infrazioni” ) che non ha nessuna speranza di essere approvato in tempo, ora entrano in una legge che è obbligatorio approvare. Anche questo emendamento non è ancora stato depositato, ma tranquilli: c’è ancora una settimana.
Dal Fatto Quotidiano del 13 dicembre 2012
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
Al 31 dicembre 2011 stavamo a 1897:Debito pubblico sfonda tetto 2mila miliardi
Bankitalia: "E' il livello più alto nella storia"
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ref=HREA-1
http://www.dt.tesoro.it/it/debito_pubbl ... blico.html
103 mld. Di euro in più in un solo anno.
Si decideranno i”moderati mannari” a tassare ANCHE quelli che hanno i soldi ...o continueranno con i prelievi di sangue coatti ai cipputies ???
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
Candidatura Monti for dummies
Diario
Proviamo a fare un po' di chiarezza.
Monti ha promesso di dimettersi prima di Natale, dopo l' approvazione della legge di stabilità.
Ma questo non significa che la carica rimarrà vacante, perchè lui continuerà a ricoprirla per l' ordinaria amministrazione fino alla viglia delle elezioni.
Ciò significa che da persona onesta e leale, non farà campagna elettorale in prima persona.
E nemmeno potrà candidarsi ufficialmente, visto che è già in parlamento nelle vesti di senatore a vita.
Come ci ha ricordato Napolitano.
Perciò tutto quello che potrà fare, se veramente ambisce a rimanere a Palazzo Chigi come Primo ministro, è benedire qualche coalizione di moderati che partecipi alle elezioni in suo nome e che in caso di vittoria lo indichi PdC.
Ma quali moderati vorranno partecipare?
Berlusconi spera in una coalizione più ampia possibile, che comprenda Casini, Montezemolo, la Lega e naturalmente il PDL.
Più facile a dirsi che a farsi.
La Lega ha già detto no a una tale ammucchiata, anche perchè i suoi sostenitori non capirebbero come si possa accusare Monti di vampirismo fiscale tutto l' anno e poi allearsi con lui alle elezioni.
E Monti stesso non accetterà mai un alleato che propone il referendum sull' euro.
Cosi come non accetterà di guidare una coalizione con dentro il PDL, dopo che il suo leader lo ha fatto cadere e che in caso di vittoria vorrà sicuramente mettere becco in ogni provvedimento.
Con la scusa che lui è il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni.
Quindi tutto quel che farà Monti è di aspettare che Bersani, il sicuro vincitore, gli chieda di fare il PdR oppure il ministro dell' Economia.
Incarichi che rassicurerrebbero l' Europa molto più di un Monti capo di un partito all' opposizione.
http://gianniguelfi.ilcannocchiale.it/
Re: La Questione Monti
Le ultime due righe sono quanto di più azzeccato si possa dire ( ad oggi) sul futuro politico di Monti.
chapeau .
chapeau .
-
- Messaggi: 1007
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:08
Re: La Questione Monti
Amà,
sembra che monti voglia una transizione senza traumi tra lui ed il prossimo premir che verrá fuori dalle elezioni.
sembra certo che voglia rifiutare l abbraccio mortale del berlusca.
il tutto d accordo con napolitano e con i big dell europa che conta.
bye
sembra che monti voglia una transizione senza traumi tra lui ed il prossimo premir che verrá fuori dalle elezioni.
sembra certo che voglia rifiutare l abbraccio mortale del berlusca.
il tutto d accordo con napolitano e con i big dell europa che conta.
bye
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
Re: La Questione Monti
Jò
Rumors
Non rompere con il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani.
E riflettere su una candidatura alle elezioni, ma solo nell'ipotesi d'una collaborazione con i democratici.
«Di questo parlerò con il presidente Napolitano», ha affermato il presidente del Consiglio Mario Monti.
....
Un patto di legislatura che preveda il tandem Monti-Bersani non dispiace a una fetta del Pd, dai montiani doc agli ex Popolari.
Sembra essere tornata quindi a risuonare una formula che appartiene al passato: la staffetta. Con il Professore che lascia il posto al segretario del Pd superato lo scoglio del 2013.
....
Rumors
Non rompere con il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani.
E riflettere su una candidatura alle elezioni, ma solo nell'ipotesi d'una collaborazione con i democratici.
«Di questo parlerò con il presidente Napolitano», ha affermato il presidente del Consiglio Mario Monti.
....
Un patto di legislatura che preveda il tandem Monti-Bersani non dispiace a una fetta del Pd, dai montiani doc agli ex Popolari.
Sembra essere tornata quindi a risuonare una formula che appartiene al passato: la staffetta. Con il Professore che lascia il posto al segretario del Pd superato lo scoglio del 2013.
....
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
Amadeus ha scritto:Jò
Rumors
Non rompere con il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani.
E riflettere su una candidatura alle elezioni, ma solo nell'ipotesi d'una collaborazione con i democratici.
«Di questo parlerò con il presidente Napolitano», ha affermato il presidente del Consiglio Mario Monti.
....
Un patto di legislatura che preveda il tandem Monti-Bersani non dispiace a una fetta del Pd, dai montiani doc agli ex Popolari.
Sembra essere tornata quindi a risuonare una formula che appartiene al passato: la staffetta. Con il Professore che lascia il posto al segretario del Pd superato lo scoglio del 2013.
....
"fantascienza"...bisognerebbe aprirci un 3d apposito,che ancora manca.
ritengo questa un'ipotesi assolutamente inventata dagli spin-doctors di Repubblica...che fa parte del partito del banchiere mannaro...ca va sans dire.
Re: La Questione Monti
Altro che professore "tecnico"! Monti mi sembra un cavallo di razza della migliore tradizione democristiana.
Anche nello stile, somiglia molto ad Andreotti.
Sta giocando con tutti i personaggi della nostra vecchia politica come il gatto col topo.
Bersani ostenta fiducia, ma secondo me se la sta facendo addosso.
Da un lato è divertente vedere come andrà a finire, dall'altra è triste constatare che tranne la meteora Renzi, di nuovo sotto il sole non si vede proprio nulla.
Anche nello stile, somiglia molto ad Andreotti.
Sta giocando con tutti i personaggi della nostra vecchia politica come il gatto col topo.
Bersani ostenta fiducia, ma secondo me se la sta facendo addosso.
Da un lato è divertente vedere come andrà a finire, dall'altra è triste constatare che tranne la meteora Renzi, di nuovo sotto il sole non si vede proprio nulla.
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
mariok ha scritto:
Bersani ostenta fiducia, ma secondo me se la sta facendo addosso.
.
ma non credo proprio.
Barsande sa bene che non potrà mai proporre al suo elettorato in campagna elettorale, un ticket con il banchiere mannaro:
sicuramente si prenderebbe immediatamente il vaffa di SEL che a quel punto si butterebbe in un'alleanza a sinistra e il PD rischierebbe di perdere una parte importante del suo elettorato.
per me son tutte invenzioni della redazione di Repubblica...
Re: La Questione Monti
Dici? Se il conte max esce allo scoperto per definire immorale una sua discesa in campo, evidentemente qualche problema c'è.
Senza considerare che una sua candidatura pare sia vista con più favore (44%) dagli elettori del PD che da quelli del centrodestra.
Senza considerare che una sua candidatura pare sia vista con più favore (44%) dagli elettori del PD che da quelli del centrodestra.
L'OSSERVATORIO
Discesa in campo di Monti, sì dal 30%
Più tra i votanti pd che nel Pdl
Favorevole il 44% tra i democratici, no da 8 su 10 nel centrodestra
http://www.corriere.it/politica/12_dice ... e619.shtml
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti