quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
L'avevo detto subito.
Questa storia del listino e` fuori dal mondo.
Hanno provato a mascherarlo dicendo "ma tanto e` riservato a personalita` esterne al partito".
E poi ecco che lo usano per salvare i soliti noti al di la dei meriti.
C'e` pero` da dire una cosa.
Con l'aria che tira, chiunque passi tramite il listino si brucia.
Primo perche` ci fa la figura dell'esponente di casta.
Secondo perche` quelli che verranno selezionati tramite primarie tenderanno a isolarli,
dato che gli uni non rispondono a nessuno, mentre gli altri rispondono alle sezioni/territori
dove si presentano...
soloo42000
Questa storia del listino e` fuori dal mondo.
Hanno provato a mascherarlo dicendo "ma tanto e` riservato a personalita` esterne al partito".
E poi ecco che lo usano per salvare i soliti noti al di la dei meriti.
C'e` pero` da dire una cosa.
Con l'aria che tira, chiunque passi tramite il listino si brucia.
Primo perche` ci fa la figura dell'esponente di casta.
Secondo perche` quelli che verranno selezionati tramite primarie tenderanno a isolarli,
dato che gli uni non rispondono a nessuno, mentre gli altri rispondono alle sezioni/territori
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soloo42000
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Re: quo vadis PD ????
soloo42000 ha scritto:L'avevo detto subito.
Questa storia del listino e` fuori dal mondo.
Hanno provato a mascherarlo dicendo "ma tanto e` riservato a personalita` esterne al partito".
E poi ecco che lo usano per salvare i soliti noti al di la dei meriti.
C'e` pero` da dire una cosa.
Con l'aria che tira, chiunque passi tramite il listino si brucia.
Primo perche` ci fa la figura dell'esponente di casta.
Secondo perche` quelli che verranno selezionati tramite primarie tenderanno a isolarli,
dato che gli uni non rispondono a nessuno, mentre gli altri rispondono alle sezioni/territori
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soloo42000
Che anche i defunti appartengono alla banda dei soliti ignoti specializzati nella truffa ai merli scemi lo si era capito da tempo.
In modo particolare dalle dichiarazioni della nota banda a novembre 2011, quando hanno dato l’appoggio incondizionato a Monti.
A novembre 2011 non era fallita solo la coalizione di destra Pdl+Lega, ma anche tutti gli altri partiti.
Solo che ai merli scemi i defunti, segretario in testa, hanno raccontato la bufala che avevano fatto la scelta patriottica per l’Italia. Potevano vincere le elezioni in carrozza ma hanno scelto “il bene dell’Italia”.
Se a sostenere i defunti non ci fossero degli autentici merli certificati, a quest’ora il Pdd con questa vaccata dovrebbe avere un consenso pari a quello dell’Idv o del Fli,…sotto il 2 %.
E’ vero che avrebbero vinto le elezioni per abbandono dell’avversario allo sbando, ma poi non avrebbero saputo come governare perché non hanno gli uomini. Non hanno gli uomini per governare l’ordinario, a meno che si tratti di periodi floridi dell’età dell’oro dove poter praticare la loro religione di POLTRONE & FORCHETTE in quanto sono tra i primi specialisti del pianeta nel settore, figuriamoci se potevano governare una situazione di emergenza come questa.
Quindi si sono nascosti dietro il loden di Monti, nella vaga speranza che il bocconiano gli risolvesse un po’ di problemi.
Queste super mega volpi argentate, ora voglio tornare alla politica con quadro economico – finanziario peggiore di quello di tredici mesi fa. Che sia peggiore lo dimostrano tutti gli indicatori economici, l’Istat, il Censis e la CGIA di Mestre.
I defunti sono rimasti gli stessi di allora e pretendono di andare a governare adesso in condizioni peggiori. Sono delle vere volpi.
C’è da sospettare che gli siano andati bene i provvedimenti montiani perché loro il favore ai poteri forti non avrebbero saputo farli perché avrebbero perso di colpo l’elettorato. L’ha fatto Monti, quindi la colpa è di Monti. Certo, ma a votarli sono stati loro, e su questo cercano di alzare una cortina fumogena e di far dimenticare tutto ai merli certificati.
Che volessero fare fessi per la millesima volta i loro merli, lo si era capito da tempo. Al Porcellum ci tenevano pure loro, perché avevano intenzione di battere gli avversari mettendo in campo un finto ricambio.
Tanto, sono fermamente convinti, che i loro affezzionati elettori sono così scemi che non capiscono cosa stanno facendo. Basta sollevare un po’ di polvere e questi abboccano come boccaloni.
Nel 2006 Franca Rame viene eletta al Senato sotto l’insegna dell’Idv. Nel 2008 abbandona la politica per protesta, perché non accettava il ruolo di “SCHIACCIATRICE DI BOTTONI”. Non se la sentiva di rubare uno stipendio dorato per un’incarico di così bassa cucina. Fare lo schiacciatore/rice di bottoni lo possono fare tutti, anche quelli che come sostiene la Minetti, non occorre possedere una preparazione politica specifica.
Lo può fare anche il primo pirla che passa per la strada a costi popolari, invece di farlo a costi dorati.
Ricevono l’ordine dall’alto su quale bottone schiacciare e loro eseguono. Nel curriculum per quell’incarico si richiede solo di non essere daltonici e di sapere quali sono i colori.
Quello della Rame, è un caso di coscienza unico nella storia repubblicana.
E’ questo dietro a cui si nasconde il gotha dei defunti. Per salvare la cricca della Magna casta, accetta di far fuori i fedelissimi anonimi SCHIACCIABOTTONI per sostituirli con altri che i voraci merli credono di dover eleggere facendo un’azione “iper democratica”. Nello stesso tempo si salva la creme della creme della Banda Bassotti, con 100 nominati dalla segreteria.
Ma guarda un po’!!!!!!!!!!!
Non sono un ragazzetto ha dichiarato Renzi. Balle, ha perso proprio perché è una ragazzetto furbo ed egoista che voleva solo sostituirsi alla Magna casta per rifare le stesse cose.
Se Renzi non fosse Renzi e se veramente fosse stato mosso da nobili intenzioni, cambiare la classe dirigente dei defunti, non si sarebbe mosso maldestramente come si è mosso.
Non c’era bisogno di usare un termine forte che si usa per le cose e non per gli uomini, “Rottamare”.
Bastava solo che chiedesse semplicemente le elezioni per i parlamentari chiedendo la votazione di merito su di una quindicina di parlamentari al Senato e alla Camera che potessero guidare i nuovi arrivati.
Primarie di merito e non di età.
In questo modo avrebbe avuto dietro di sé l’80 % degli elettori del Piddì. Ma Renzi è Renzi, uno di loro che pensava solo a se stesso facendo fessi gli elettori allo stesso modo di chi voleva rottamare.
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Re: quo vadis PD ????
>>Bastava solo che chiedesse semplicemente le elezioni per i parlamentari chiedendo la votazione di merito su di una quindicina di parlamentari al Senato e alla Camera che potessero guidare i nuovi arrivati.
Gli bastava anche stare sulla linea di Fassina, essendoci gia` Monti per l'area liberista...
Invece doveva stare con Ichino... per farsi benvolere dai destri...
E cosi` adesso ci teniamo Bersani & Co.
soloo42000
Gli bastava anche stare sulla linea di Fassina, essendoci gia` Monti per l'area liberista...
Invece doveva stare con Ichino... per farsi benvolere dai destri...
E cosi` adesso ci teniamo Bersani & Co.
soloo42000
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Re: quo vadis PD ????
va già meglio...e un hurrà per Epifani.
Lista Pd, solo 50 senza primarie
Ecco chi esce e chi entra...
C’è chi, come Massimo D’Alema e Walter Veltroni, ha già annunciato che non si ricandiderà in Parlamento. E c’è chi, come Rosy Bindi e Franco Marini, è pronto a chiedere la deroga al regolamento che vieta a chi ha più di 15 anni da parlamentare alle spalle di ripresentarsi.
Ma poi c’è anche chi non si candiderà alle primarie per scegliere i candidati parlamentari pur non avendo superato il limite dei mandati, come il senatore Pd Stefano Ceccanti o il deputato Pd Andrea Sarubbi, perché visto il regolamento sanno praticamente in partenza che non ce la faranno.
C’è chi, come il tesoriere Ds Ugo Sposetti, non parteciperà alla sfida ai gazebo.
Chi, come Beppe Fioroni, non vuole cedere alla logica della “rottamazione” (contrariamente al suo compagno d’area Lucio D’Ubaldo che non si ripresenterà) ma guarda anche con interesse alle operazioni che fervono al centro.
E poi c’è chi non parteciperà alle primarie per scegliere i parlamentari ma Bersani vuole comunque nelle liste elettorali, come l’ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani o i docenti di storia Miguel Gotor e Carlo Galli.
La direzione di oggi voterà le regole per le primarie e le deroghe per chi è già stato oltre 15 anni in Parlamento.
Ma anche se sarà un’altra direzione ad approvare le candidature, che sarà fissata dopo la sfida ai gazebo del 29 e 30, già oggi si vedrà chi esce e chi entra nelle liste del Pd per le prossime politiche.
Tra i 24 parlamentari che hanno superato i 15 anni di legislatura e non chiederanno deroghe e non si ripresenteranno ci sono l’ultimo segretario del Ppi Pierluigi Castagnetti, il leader dei Cristiano sociali Mimmo Lucà, la responsabile Immigrazione del Pd Livia Turco, la neopresidente del Maxxi Giovanna Melandri.
Anna Finocchiaro, che nei giorni scorsi aveva espresso l’intenzione di non chiedere la deroga, ha ricevuto pressioni da parte di Bersani a ricredersi.
Fino a ieri sera stavano ancora riflettendo sul da farsi Marco Follini ed Enrico Morando.
Alla sfida per il prossimo Parlamento parteciperanno i membri della segreteria, nessuno dei quali è attualmente deputato o senatore.
Si stanno preparando a correre nel Lazio Stefano Fassina, Matteo Orfini e Roberta Agostini, in Calabria Nico Stumpo, in Emilia Romagna Francesca Puglisi, in Toscana Cecilia Carmassi.
Pronti a correre anche i tre giovani dirigenti che hanno guidato il comitato Bersani alle primarie del centrosinistra, ovvero Roberto Speranza, Alessandra Moretti e Tommaso Giuntella.
Oltre a speranza, segretario della Basilicata, sono pronti a candidarsi anche molti segretari regionali, a cominciare dal campano Enzo Amendola.
Sul fronte renziano sono invece pronti a scaldare i motori il presidente dell’assemblea regionale dell’Emilia Romagna Matteo Richetti (Matteo Renzi è andato a Bologna nei giorni scorsi per convincerlo a farsi avanti) e l’ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi.
Oggi si saprà comunque soltanto chi rinuncerà alla deroga e quindi non sarà della partita.
Se dovesse essere confermata la data del 17 febbraio per le politiche, verrà convocata per venerdì 11 gennaio la direzione che darà il via libera alle liste elettorali del Pd.
http://www.unita.it/italia/lista-pd-sol ... a-1.474884
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Re: quo vadis PD ????
E poi c’è chi non parteciperà alle primarie per scegliere i parlamentari ma Bersani vuole comunque nelle liste elettorali, come l’ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani o i docenti di storia Miguel Gotor e Carlo Galli
shiloh
Per quanto riguarda William Epifani, OK. Ha una sua personale capacità di giudizio di buon livello. E’ di sinistra, ma ha una visione generale ampia. Se messo alla guida del dicastero del Lavoro potrebbe ottenere buoni risultati.
Per quanto riguarda invece Miguel Gotor e Carlo Galli, pollice verso. Ho seguito il quotidiano La Repubblica fin dal 14 gennaio del 1976, per 34 anni. Poi a giugno di quest’anno ho detto basta.
Erano diventati insopportabili gli editoriali domenicali di Scalfari a partire dal novembre 2011, quando sosteneva ad oltranza MM. Poi si è aperto il caso Napolitano-Procura di Palermo, e di nuovo il santo fondatore si è dilettato in articoli pro Napolitano senza vergogna alcuna.
La Costituzione fatta in mille pezzi e un fiancheggiamento voluto o non voluto alla Mafia SpA.
Già erano insopportabili gli editoriali di Scalfari con scadenza settimanale, ma dover sopportare quasi tutti i giorni gli interventi lecca lecca di Gotor e Galli a sostegno delle tesi del santo fondatore era troppo anche per uno tollerante come il sottoscritto.
Il lecca lecca a Scalfari è quindi servito se sono indicati come papabili. Con loro sarebbe un’operazione di gattopardismo eccezionale.
Nel nuovo partito di plastica, quello di ultimo modello, si vocifera che ne farà parte anche Sallusti. In questo caso, tra destra e finta sinistra non ci sarebbe nessuna differenza.
Adesso è oramai quasi il 18 dicembre. Votano il 29-30, e hanno pochi giorni per raccogliere le firme. E’ difficile non ammettere che si tratta di una seconda grillata, anche se si tratta di SCHIACCIABOTTONI.
La democrazia è un sistema indigeribile per gli oligarchi dei defunti.
shiloh
Per quanto riguarda William Epifani, OK. Ha una sua personale capacità di giudizio di buon livello. E’ di sinistra, ma ha una visione generale ampia. Se messo alla guida del dicastero del Lavoro potrebbe ottenere buoni risultati.
Per quanto riguarda invece Miguel Gotor e Carlo Galli, pollice verso. Ho seguito il quotidiano La Repubblica fin dal 14 gennaio del 1976, per 34 anni. Poi a giugno di quest’anno ho detto basta.
Erano diventati insopportabili gli editoriali domenicali di Scalfari a partire dal novembre 2011, quando sosteneva ad oltranza MM. Poi si è aperto il caso Napolitano-Procura di Palermo, e di nuovo il santo fondatore si è dilettato in articoli pro Napolitano senza vergogna alcuna.
La Costituzione fatta in mille pezzi e un fiancheggiamento voluto o non voluto alla Mafia SpA.
Già erano insopportabili gli editoriali di Scalfari con scadenza settimanale, ma dover sopportare quasi tutti i giorni gli interventi lecca lecca di Gotor e Galli a sostegno delle tesi del santo fondatore era troppo anche per uno tollerante come il sottoscritto.
Il lecca lecca a Scalfari è quindi servito se sono indicati come papabili. Con loro sarebbe un’operazione di gattopardismo eccezionale.
Nel nuovo partito di plastica, quello di ultimo modello, si vocifera che ne farà parte anche Sallusti. In questo caso, tra destra e finta sinistra non ci sarebbe nessuna differenza.
Adesso è oramai quasi il 18 dicembre. Votano il 29-30, e hanno pochi giorni per raccogliere le firme. E’ difficile non ammettere che si tratta di una seconda grillata, anche se si tratta di SCHIACCIABOTTONI.
La democrazia è un sistema indigeribile per gli oligarchi dei defunti.
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Re: quo vadis PD ????
Primarie liste Pd, si vota il 29 o 30 dicembre.
A Bersani riservato il 10%, ok a dieci deroghe
La direzione del partito fissa i termini per la consultazione sulle candidature alle politiche.
Potranno votare gli iscritti e chi ha partecipato alle primarie del 25 novembre.
Approvate dieci domande per non incorrere nel limite dei tre mandati:
ci saranno anche Rosy Bindi e Franco Marini.
Bersani: "Procedura senza precedenti".
ROMA - La direzione del Partito democratico ha approvato oggi all'unanimità il regolamento per le primarie dei parlamentari del Pd.
"Il Pd ha dato vita a una procedura che non ha precedenti in Italia e in Europa, abbiamo messo un meccanismo che renderà fortissima la presenza delle donne a un livello sconosciuto in Italia e forse anche in Europa", ha commentato il segretario Pierluigi Bersani.
Stando al regolamento,
potranno votare gli iscritti al 2011 e gli elettori delle primarie del 25 novembre che dichiarino di essere del Pd, ma anche quanti non avevano rinnovato la tessera e decideranno di farlo.
Per votare si verserà un contributo di due euro.
La data rimane fissata al 29 dicembre in quasi tutte le regioni e in altre il 30 su richiesta delle segreterie regionali.
Nessun rinvio quindi, a differenza di quanto riferivano alcune indiscrezioni circolate nel pomeriggio.
Le norme approvate dalla direzione (alla riunione sono presenti anche Matteo Renzi e Laura Puppato) prevedono anche che non occorra una raccolta di firme per i parlamentari uscenti che vorranno candidarsi alle primarie
mentre i 'veterani' con più di 15 anni di legislatura alle spalle hanno dovuto chiedere una deroga alla direzione.
Una possibilità alla quale hanno fatto ricorso con successo in dieci: Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Cesare Marini, Franco Marini, Giorgio Merlo, Giuseppe Lumia, Mauro Agostini, Maria Pia Garavaglia,Beppe Fioroni, Gianclaudio Bressa.
Per tutti è arrivato l'ok della direzione, ma se non verranno inseriti nel listino del segretario dovranno misurarsi con le primarie.
Ha annunciato invece di aver rinunciato afare domanda Marco Follini.
Bersani avrà una 'quota riservata' del 10 per cento di candidati che saranno esentati dalle primarie.
Oltre al 10 per cento di candidati, Bersani sceglierà anche i capilista.
Chi non è parlamentare uscente, per partecipare alle primarie dovrà raccogliere, a quanto si apprende, firme pari al 5 per cento degli iscritti su base provinciale o essere scelta nella rosa a disposizione delle direzioni provinciali riservata a personalità della società civile.
Per 'tutelare' la parità di genere, è prevista la doppia preferenza uomo/donna con l'obbligo di garantire almeno il 33 per cento della presenza femminile nelle liste.
Non potranno candidarsi, invece, salvo deroga concessa dal partito, gli europarlamentari, i sindaci di città superiori a 5mila abitanti, assessori e consiglieri regionali.
"Era doveroso da parte mia essereci e verificare che il Pd, anche con una legge elettorale sbagliata faccia una consultazione con i cittadini", ha detto Renzi lasciando la riunione.
"Mi sembra - ha aggiunto - un fatto molto molto positivo e differente da altre realtà perché con una legge elettorale allucinante non ci siano nominati ma scelti".
(17 dicembre 2012)© Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER2-1
tra quei "dieci" parvemi individuare parecchi democristiani inclini al tradimento.
importante per Bersande NON candidarli al Senato.
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- Iscritto il: 15/05/2012, 9:38
Re: quo vadis PD ????
tra quei "dieci" parvemi individuare parecchi democristiani inclini al tradimento.
importante per Bersande NON candidarli al Senato.
C'e` da dire una cosa.
Il PD per "dimensioni" puo` anche permettersi 10 mummie delle quali parecchie inclini al tradimento.
Non puo` invece permettersi di INQUINARE le liste ancora con personaggi estranei al CSX.
Mi preoccupa piu` il listino del 10% di nominati da Bersani (piu` i capilista...).
E mi preoccupa ancora di piu` il fatto che il 29 si vota senza aver fatto alcuna campagna.
Chi si presenta? Che storia ha alle spalle? Quale il pensiero politico?
Lo scopriamo il 29 mattina?
Certo, tornando alle mummie, sarebbe perfetto se Bersani decidesse di sottoporli
al giudizio degli elettori evitando di candidarli nel listino del 10%.
Non solo si eviterebbe di inquinare ulteriormente il listino, ma si peserebbe finalmente
gente del calibro di Fioroni, Bressa, Garavaglia.
Certo questo avendo modo di intervistarli e seguire i dibattiti.
Cosi` come stanno le cose si voteranno i nomi e una foto...
Poco meglio di Grillo in effetti.
Ciao.
soloo42000
Re: quo vadis PD ????
Insomma se ho ben capito diamo via (per il momento) D'Alema e Veltroni, ma ci teniamo Bindi, Finocchiaro, Fioroni, Franco Marini, Garavaglia ed un altra manciata di democristiani. Questo è il rinnovamento secondo Bersani.
Non male. Mi piacerebbe sapere cosa ha da dire Renzi, che però mi sembra diventato diplomatico, evidentemente per non essere accusato di fare il gioco della destra.
Non male. Mi piacerebbe sapere cosa ha da dire Renzi, che però mi sembra diventato diplomatico, evidentemente per non essere accusato di fare il gioco della destra.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: quo vadis PD ????
soloo42000 ha scritto:
C'e` da dire una cosa.
Il PD per "dimensioni" puo` anche permettersi 10 mummie delle quali parecchie inclini al tradimento.
Non puo` invece permettersi di INQUINARE le liste ancora con personaggi estranei al CSX.
Mi preoccupa piu` il listino del 10% di nominati da Bersani (piu` i capilista...).
tra camera e senato il Pd dovrebbe eleggere circa 400 parlamentari.
se su quel numero ,40 li sceglie Bersande e il resto il popolo di sinistra,direi che è un compromesso accettabile.
ripeto che l'importante è candidare al senato gente sicura.
che si evitino quindi le "cimici" che il vaticano ha piazzato nel PD.
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- Iscritto il: 15/05/2012, 9:38
Re: quo vadis PD ????
>>che si evitino quindi le "cimici" che il vaticano ha piazzato nel PD
E non solo il Vaticano...
Mettiamoci pure Confindustria, Repubblica, Monti, ...
Certo vedere fuori D'Alema e dentro Garavaglia puzza.
Ma tanto.
soloo42000
E non solo il Vaticano...
Mettiamoci pure Confindustria, Repubblica, Monti, ...
Certo vedere fuori D'Alema e dentro Garavaglia puzza.
Ma tanto.
soloo42000
Chi c’è in linea
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