E Adesso chi Voto?

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shiloh
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da shiloh »

peanuts ha scritto:Cosa pensate del movimento arancione?
Io ho tre alternative: astensione, Grillo, arancioni

la prima scartala...tra le altre due, arancioni senza dubbio.
Joblack
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da Joblack »

Anch'io arancioni, ma voglio vederci chiaro chi saranno i candidati.

Inoltre ci sono 2 sbarramenti da superare il 4% alla camera su base nazionale e l'8% al senato su base regionale, in quest'ultimo caso in relazione alla regione in cui si vota si avrebbe un forte rischio di "voto non utile".

Un caro saluto
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‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
peanuts
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da peanuts »

Beh, se fai questo ragionamento però allora se la gode il caimano col suo "voto utile" (non ti sto dicendo che sei come lui, eh)
Comunque io non so proprio cosa farò, ci dovrò pensare.
E, ripeto, anche l'astensione permette di contestare dopo, puoi prendertela con tutti.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Joblack
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da Joblack »

@peanuts

scusa la colpa è mia se dobbiamo andare a votare con il porcellum?

Il "voto utile" appartiene alla logica del bipolarismo e Bersani si è detto favorevole a questa forma di sistema elettorale dove il premio di maggioranza è la negazione del diritto della minoranza. E' la legge dell'asso piglia tutto, del far west che non mi appartiene.

io sono per il proporzionale puro senza sbarramento.

Un saluto
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camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Allora ripeto qui la domanda che faccio a tutti:

Se andate al mercato sul tardi, e vi trovate le ceste di mele che contengono solo mele marce e scadenti, che cosa fate?

Le acquistate lo stesso e le portate a casa?
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Joblack ha scritto:@peanuts

scusa la colpa è mia se dobbiamo andare a votare con il porcellum?

Il "voto utile" appartiene alla logica del bipolarismo e Bersani si è detto favorevole a questa forma di sistema elettorale dove il premio di maggioranza è la negazione del diritto della minoranza. E' la legge dell'asso piglia tutto, del far west che non mi appartiene.

io sono per il proporzionale puro senza sbarramento.

Un saluto
I tempi sono cambiati. Nel 1953 quando il Pci e il Psi erano di sinistra ci fu nel Paese una forte opposizione nel Paese. La proposta della Dc venne bollata come "Legge truffa". La finta sinistra del 2005 si guardò bene dal ripetere la protesta di allora perché annacquata e sciacquata dai demo falsi cristiani il Porcellum stava bene anche a loro.

Infatti, l'uomo che ha tirato le fila delle finta sinistra nella Seconda Repubblica era già diventato papalino
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-conte ... jpg?47e3a5

Da buoni democristianoni che si spacciavano di sinistra il Porcellum andava bene così.



Legge truffa Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La legge elettorale del 1953, che i suoi oppositori[1] definirono "Legge truffa", fu una modifica in senso maggioritario della legge proporzionale vigente all'epoca dal 1946.
Promulgata il 31 marzo 1953 (n. 148/1953), la legge, composta da un singolo articolo, introdusse un premio di maggioranza consistente nell'assegnazione del 65% dei seggi della Camera dei deputati alla lista o al gruppo di liste collegate che avesse raggiunto il 50% più uno dei voti validi.




La procedura di approvazione e la critica della dottrina [modifica]

Voluta dal governo di Alcide De Gasperi, venne proposta al Parlamento dal ministro dell'Interno Mario Scelba e fu approvata solo con i voti della maggioranza, nonostante i forti dissensi manifestati dalle altre formazioni politiche di destra e sinistra.
Vi furono grandi proteste contro la legge, sia per la procedura di approvazione che per il suo merito.
Il passaggio parlamentare della legge vide un lungo dibattito alla Camera, ma una lettura fulminea al Senato, i cui presidenti Paratore e Gasparotto in sequenza si dimisero quando capirono che la maggioranza aveva intenzione di forzare la mano per ottenere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in tempo per svolgere le elezioni in primavera con la nuova legge. Il nuovo Presidente della Camera alta, Meuccio Ruini, approfittò della sospensione domenicale dei lavori per la domenica delle Palme del 1953 per riaprire la seduta e votare l'articolo unico della legge: ne scaturì un tumulto d'aula, che secondo Roberto Lucifero produsse l'uscita dall'aula del segretario generale Domenico Galante alla testa dei funzionari parlamentari[2]. Il gruppo del PCI contestò la regolarità della seduta, preannunciando che non avrebbe mai votato a favore del processo verbale di quella seduta: non ve ne fu bisogno, perché il giorno dopo il Capo dello Stato firmò il decreto di scioglimento delle Camere ed il Senato si riconvocò solo nella nuova legislatura. In ogni caso, quel processo verbale non fu mai approvato.
Quanto al merito, la polemica s'è riaperta negli ultimi anni. Secondo gli oppositori l'applicazione della riforma elettorale avrebbe introdotto una distorsione inaccettabile del responso elettorale. I fautori invece vedevano la possibilità di assicurare al Paese dei governi stabili non ritenendo praticabili alleanze più ampie con i partiti di sinistra o con i monarchici e i missini.
Si noti che la legge andava a innovare una materia che, almeno nell'Europa di diritto latino, era tradizionalmente regolata secondo le elaborazioni di alcuni giuristi, principalmente Hans Kelsen, i quali vedevano in un sistema elettorale strettamente proporzionale (e con pochi correttivi o aggiustamenti) la corretta rappresentatività politica in Stati di democrazia. Se anche appare scorretto sostenere che la Costituzione del 1948 recepisse un favore per il proporzionale, è però vero che già da allora il sistema del premio di maggioranza era considerato assai rudimentale, per conseguire le esigenze di governabilità delle democrazie moderne, da buona parte della dottrina politologica. Queste critiche sono riemerse, a cinquant'anni di distanza, nei confronti della legge n. 270 del 2005 (il cosiddetto "Porcellum", dall'epiteto denigratorio rivoltole dal suo stesso proponente, l'allora ministro Calderoli), che contiene al suo interno un premio di maggioranza nazionale alla Camera e regionale al Senato.
Le reazioni alla legge [modifica]

Nel tentativo di ottenere il premio di maggioranza, per le elezioni politiche di giugno, effettuarono fra loro l'apparentamento la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Democratico Italiano, il Partito Liberale Italiano, il Partito Repubblicano Italiano, la Südtiroler Volkspartei e il Partito Sardo d'Azione.
Con l'obiettivo contrario si mossero importanti uomini politici, tra i quali Ferruccio Parri, proveniente dal Partito Repubblicano che, insieme a Piero Calamandrei e Tristano Codignola, provenienti dal Partito Socialdemocratico, partecipò alla fondazione di Unità Popolare: tale movimento aveva proprio lo scopo di avversare la nuova legge elettorale. Non mancarono infatti, all'interno dei partiti che appoggiarono la nuova norma, forti contrarietà. Da una scissione nel partito liberale si costituì Alleanza Democratica Nazionale.
Le forze apparentate ottennero il 49,8% dei voti: per circa 54.000 voti il meccanismo previsto dalla legge non scattò[3]. Unità Popolare e Alleanza Democratica Nazionale raggiunsero l'1% dei voti riuscendo entrambe nel loro principale proposito. Rispetto alle elezioni del 1948 si constata una riduzione dei voti verso i partiti che avevano voluto e approvato la legge: la DC perse l'8,4%; i repubblicani arretrarono dello 0,86%, più di 200.000 voti; perdendo circa 34.000 voti il Partito Sardo d'Azione dimezzò il suo consenso, anche liberali e socialdemocratici dovettero registrare perdite. Il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano aumentarono i consensi ottenendo 35 seggi in più; il Partito Nazionale Monarchico aumentò da 14 a 40 deputati e il Movimento Sociale Italiano aumentò da 6 a 28 deputati.

Il 31 luglio dell'anno successivo la legge fu abrogata.
peanuts
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da peanuts »

Rispondendo a entrambi

- Appunto. E la dovrei dare vinta a bersani, caimano, casini eccetera? No, non vedranno il mio voto (il caimano e casini non l'hanno mai visto, del resto)

- Compro un altro tipo di frutta o ne faccio a meno
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da shiloh »

camillobenso ha scritto:Allora ripeto qui la domanda che faccio a tutti:

Se andate al mercato sul tardi, e vi trovate le ceste di mele che contengono solo mele marce e scadenti, che cosa fate?

Le acquistate lo stesso e le portate a casa?

se stai morendo di fame si...anzi,
le raccogli pure nei cassonetti.
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da soloo42000 »

shiloh ha scritto:
camillobenso ha scritto:Allora ripeto qui la domanda che faccio a tutti:

Se andate al mercato sul tardi, e vi trovate le ceste di mele che contengono solo mele marce e scadenti, che cosa fate?

Le acquistate lo stesso e le portate a casa?

se stai morendo di fame si...anzi,
le raccogli pure nei cassonetti.

Concordo.
Non c'e` altro da fare.

soloo42000
peanuts
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da peanuts »

Con la bindi al governo non è che troveremo mele buone, tanto. Nella spazzatura buttiamoci pdl, pd e udc, se li mangino loro gli scarti
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