Sotto le macerie - 45
Lo Stato Montificio - 6
Gioco al massacro - 6
La conferma che gli extraterrestri esistono e sono tra noi, come sostiene Medvedev, è l’avvenuta repentina trasformazione di Terminator 123.
Se ne è accorto pure Giannelli che sul Corriere ha pubblicato stamani questa vignetta:
http://www.corriere.it/foto_del_giorno/ ... bb97.shtml
Terminator123 ha spostato la levetta incorporata da “Normale” a “Combat”.
Chi se l’aspettava che il contenuto professore molto british che non suda mai, che non alza mai la voce perché su Urano non sapendo cosa volesse dire “ridere”, non è stato programmato in tal senso e qui si trova in grande difficoltà, potesse trasformarsi in una macchina da guerra, ruotando solo una levetta?
Crozza aveva già individuato da subito la sua natura extraterrestre.
http://www.youtube.com/watch?v=0KmGPWmITvw
La programmazione base è stata fatta con termini più forti di quelli che si usano sulla Terra nella zona dello stivale.
La prima uscita ieri mattina nella versione “Combat” a “Uno mattina” ha fatto strage. Tanto che oggi a differenza del suo rivale, il Sciagura, che occupa ogni giorno gli schermi tv, ha preferito non replicarsi e recarsi presso una clinica per robot per una riprogrammazione con termini un pò più soft.
- Fassina, Vendola, la CGIL e la FIOm devono essere “silenziati”, questa è la condizione per cui può prendere in considerazione un’alleanza con il Pdd.
-
- Ha fatto cenno alla “statura” accademica di Brunetta irritando a morte i bucanieri.
Titoli d’apertura e articoli in prima pagina ad eccezione dell’Avvenire che riporta una piccola foto del premier e il titolino:
Fronti caldi
Monti
<<Estremismi
Da silenziare>>
No di Pd e Pdl.
*
Sara Ventroni scrive stamani sull’Unità:
Toro scatenato
CI ERAVAMO FATTI TUTTI UN’ALTRA
IDEA. LO PENSAVAMO TIMIDO. LO CRE-
DEVAMO IMPACCIATO. LO SAPEVAMO
POST IDEOLOGICO. Non fosse altro per-
Ché, a bassa voce, il Professore,ci aveva
Spiegato che destra e sinistra non esi-
stono più. (Infatti, esiste solo il falso centro
che è una destra mascherata per soliti
merli boccaloni – ndt)
E invece ci ha sorpresi. Sotto quel loden
patrizio nasconde un’anima caliente da
toro scatenato. E’ partito il conto alla
rovescia. Il primo round della campagna
elettorale si annuncia rovente.
Colpi sotto la cinta e picadora a portata
Di mano.
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Cofferati risponde così.
il Fatto 4.1.12
L’ex segretario Cgil Sergio Cofferati
“Il premier è ostile, ma non può zittire nessuno”
di Salvatore Cannavò
Sono esterrefatto”. Sergio Cofferati, ex segretario della Cgil e oggi parlamentare europeo del Pd, commenta così la richiesta fatta da Monti al Pd di “silenziare” le posizioni di Stefano Fassina e della Cgil.
“Non mi sarei mai aspettato una sortita del genere. Un conto è chiedere di non tener conto di alcune posizioni, cosa di per sé già sbagliata e negativa, un altro chiedere di silenziare che vuol dire non far parlare. Sono esterrefatto”.
Perché fa così paura la Cgil? Il sindacato non si è mai tirato indietro da scelte difficili.
Devo dire che è difficile comprendere la ragione di una ostilità così profonda. La Cgil nella sua storia ha ricoperto diverse funzioni e ruoli, dal piano Di Vittorio alla lotta contro il terrorismo fino alla politica dei redditi all’inizio degli anni ’90.
Se non ci fosse stata la Cgil non saremmo mai entrati nell’euro. Non ricordarsene è un’omissione incomprensibile. La riforma delle pensioni è stata fatta nel 1995 con un contributo decisivo della Cgil.
Monti fonda le proprie posizioni sul “bene” dell’Europa.
Al momento di entrare nell’euro, su posizioni antieuropeiste c’erano Berlusconi e Romiti, non la Cgil.
Se siamo in Europa è grazie anche al sindacato e la Cgil, a differenza di molti altri soggetti, non è mai stata antieuropeista. In tutta la sua storia.
D>Ma come si spiega queste posizioni?
Mi pare molto strumentale, si usa la Cgil per cercare di condizionare il Pd.
D>E il Pd è condizionabile?
Non credo proprio. La cinghia di trasmissione tra sindacato e partito non esiste più.
D>Eppure Bersani oscilla tra due posizioni: ha intenzione di candidare Guglielmo Epifani ma intanto candida Carlo Dell’Aringa. Che giudizio dà su quest’ultimo?
Carlo Dell’Aringa l’ho conosciuto negli anni ’70 quando io ero segretario dei chimici Cgil e lui collaborava con l’allora Federchimica. Me lo ricordo come una persona molto competente e per niente “moderato”, nel senso negativo del termine. Non rappresenta un orientamento di politica economica conservatore, tutt’altro. Io l’ho conosciuto come un innovatore.
D>Lo vedrebbe bene come ministro del Lavoro?
Secondo me è una persona che ha ottime competenze.
D>Quindi lo vedrebbe bene?
Penso che se il centrosinistra vincerà le elezioni di possibili ministri ne avrà diversi, per fortuna, anche con sensibilità diverse.
D>Sul piano dei contenuti, quale sarebbe l’agenda di un governo progressista?
Al primo posto c’è lo sviluppo. Per questa servono molte risorse e le risorse vanno cercate in due direzioni. In Europa con gli “eurobond” e con una tassa sulle transazioni finanziarie. In Italia tassando la ricchezza e destinando a investimenti – in infrastrutture e sapere – la lotta all’evasione. Lo sviluppo deve produrre ricchezza che va ridistribuita in una lotta netta alla povertà.
D>Al secondo posto?
Poi c’è il lavoro. Occorre rimettere mano alla riforma Fornero prosciugando il vastissimo numero dei contratti atipici e quindi prosciugando la precarietà. Al terzo posto vedo i diritti, del lavoro e di cittadinanza.
D>Va ritoccata la riforma delle pensioni?
La riforma ha tre problemi: il primo è quello degli esodati. Il secondo è dato dalla parificazione dell’età tra donne e uomini che non tiene conto delle condizioni di vita delle donne che, dunque, vanno compensate. Il terzo è l’indicizzazione delle pensioni che va recuperata.
D>È compatibile oggi un’agenda di centrosinistra con l’agenda di Monti?
Il programma di Bersani, desumibile dal documento di Italia Bene Comune, la base programmatica delle primarie, segna una distanza evidentissima con la cosiddetta Agenda Monti. Le differenze sono ben chiare.
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NB
D>Eppure Bersani oscilla tra due posizioni: ha intenzione di candidare Guglielmo Epifani ma intanto candida Carlo Dell’Aringa. Che giudizio dà su quest’ultimo?
Nella terra del gattopardo tutto rimane lo stesso malgrado i cambiamenti apparenti.
Questo perché i piazzisti sanno che gli italiani hanno la memoria cortissima.
Si sono già tutti dimenticati di “ ‘O presepe di Veltroni” con le belle statuine Calearo e Boccuzzi.
Bersande le ha sostituite con Dell’Arringa ed Epifani, così tiene buoni tutti quanti.