ITALIA-EMERGENZA LAVORO

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »


Industria: produzione a ottobre -6,2% sul 2011

Crollo per autoveicoli, -26,8%Si tratta del quattordicesimo dato negativo consecutivo.
Su base mensile la diminuzione è stata dell'1,1%.
Nella media dei primi dieci mesi del 2012 la produzione è diminuita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HRER2-1

minchia...signor Tenente.
shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »

In Europa e in America troppe persone si sono fatte prendere dal culto dell’austerità e dalla convinzione che il deficit, non la disoccupazione di massa, sia il problema
Paul Krugman
sembra di sentir parlare Landini...e invece è un premio nobel per l'economia.
assegnatogli nel 2008 tra l'altro,cioè recentemente,non ai tempi delle guerre puniche.
shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »


L'allarme della Cgil:
"A fine anno a rischio centinaia di migliaia di precari"

Con le nuove norme della riforma Fornero,
allo scadere dei contratti le aziende o non rinnovano i contratti o usano formule di collaborazione ancora peggiore, come partite Iva e voucher".
La denuncia del sindacato di categoria che ha lanciato una campagna di sostegno per questi lavoratori.

ROMA -
I numeri sono tali da far tremare i polsi:
centinaia di migliaia di lavoratori precari, sia nel settore pubblico che nel privato, hanno il contratto in scadenza il 31 dicembre e rischiano di trovarsi senza rinnovo (o con il rinnovo a condizioni peggiori) per la riforma Fornero.

L'allarme arriva dal Nidil Cgil, che ha promosso la campagna 'Capodanno 2013 - Non restare da solo' con cui sta prestando assistenza a questi lavoratori.

Al Nidil si stanno rivolgendo decine e decine di lavoratori:
segnalano che con la scusa dell'entrata in vigore della legge Fornero i loro contratti sono a rischio.

Molte aziende, infatti, denuncia il sindacato,
"non stanno rinnovando i contratti o in alcuni casi, anziché trasformare le collaborazioni a progetto o le associazioni in partecipazione in lavoro dipendente, aggirano le norme utilizzando tipologie ancora peggiori (partite Iva, occasionali, voucher)".

Secondo l'Istat nel terzo trimestre dell'anno erano 430 mila i collaboratori (co.pro o co.co.co).
I dati Inps aggiornati al 2011 parlano di 1.464.950 collaboratori totali (fra concorrenti ed esclusivi), ossia le persone che nell'arco dell'anno hanno avuto anche un solo contratto di collaborazione.

I lavoratori con contratti di collaborazione sono quelli che rischiano di più in quanto non rientrano nemmeno nella proroga di sei mesi prevista dalla Legge di stabilità in base alla quale i precari della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato in scadenza a dicembre che ha superato

il limite di 36 mesi potranno restare al lavoro fino al prossimo 31 luglio.

"Si presume che centinaia di migliaia di contratti di collaborazione scadano con la fine dell'anno
- spiega il segretario generale del Nidil Cgil, Filomena Trizio -
e che quindi vadano in vigore le norme della legge Fornero.
E' auspicabile che queste norme siano applicate con una contrattazione di merito tra organizzazioni sindacali e impresa senza la quale è alto il rischio che le aziende preferiscano la non attivazione di nuovi contratti o la loro trasformazione in tipologie ancora meno tutelanti".

(26 dicembre 2012)© Riproduzione riservata.

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ref=HREA-1
ecco cosa succede a mettersi nelle mani di un governo di incompetenti menefreghisti.
Amadeus

Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da Amadeus »

Qualche giorno fa il Wall Street Journal (che insieme al Finacial Times è il più importante quotidiano finanziario del mondo), ha dedicato l’articolo in apertura del suo sito Internet a un argomento italiano di cui è probabile non abbiate mai sentito parlare: la nuova ASPI, che entrerà in vigore il primo gennaio.
Dall’anno prossimo infatti lo stato spenderà 2,7 miliardi di euro in più per tutelare i disoccupati, estendendo la durata degli attuali sussidi, rendendoli più ricchi e accessibili a una platea più alta di lavoratori. Gradualmente l’ASPI, il nome della nuova assicurazione contro la disoccupazione, dovrebbe arrivare a sostituire la cassa integrazione. Italia non se ne è parlato molto, ma per il Wall Street Journal è uno dei cambiamenti potenzialmente più importanti di tutta la riforma del lavoro Fornero.
Che cosa cambia?
Il poche parole, il Wall Street Journal descrive l’ASPI come: «una più ampia rete di welfare, in linea con quelle già in vigore nelle economie più avanzate, che rende i sussidi ai disoccupati più facili da ottenere, accessibili a una platea più vasta e che, per essere ricevuti, richiedono che, in qualche misura, si cerchi un nuovo lavoro». Sul blog di Pietro Ichino è possibile trovare diversi contributi che condividono questa visione.
Oggi in Italia la situazione delle varie assicurazioni/indennità contro la disoccupazione è molto complessa (basta provare a dare un’occhiata al sito dell’INPS). Contro la disoccupazione ci sono sostanzialmente due strumenti: l’indennità, che scatta in automatico alla presenza di alcuni requisiti, e la cassa integrazione. Proviamo a capirci qualcosa partendo dal caso più semplice: l’indennità di disoccupazione, che scatta automaticamente quando perdo il lavoro non per mia volontà.
Oggi l’indennità dura 8 mesi per chi ha meno di 50 anni e 12 mesi per chi ha più di 55 anni. Dal primo gennaio l’ASPI durerà 12 mesi per chi ha meno di 55 anni e 18 per chi ne ha di più. La vecchia indennità dava diritto al 60 per cento della retribuzione lorda mensile per i primi 6 mesi, al 50 per cento per il settimo e l’ottavo mese e al 40 per cento per i mesi successivi. L’ASPI darà diritto al 75 per cento della retribuzione per i primi sei mesi, del 60 per cento fino a 12 mesi e del 45 per cento per i mesi successivi.
La vecchia indennità aveva una serie di requisiti che rendevano impossibile usufruirne per certi lavoratori atipici (come lavoratori part-time, apprendisti, lavoratori in somministrazione). L’ASPI invece prevede anche una cosiddetta mini-ASPI – di valore uguale all’ASPI, ma che viene erogata per un massimo di sei mesi – che elimina parte di questi requisiti e allarga molto il numero di quelli che potranno ricevere il sussidio.
La cassa integrazione
L’ASPI entrerà in vigore gradualmente e dopo il 2016 comincerà la parte più importante della riforma, secondo il Wall Street Journal, e di cui nell’articolo si parla più a lungo – probabilmente perché non immaginano che, politicamente, in Italia, il 2016 è lontano quanto il 2160. Per quella data l’ASPI avrà sostituito quasi completamente «quella cosa», come la definisce con un po’ di disprezzo il Wall Street Journal, «chiamata “cassa integrazione”, una specie di sussidio per la disoccupazione nel quale i lavoratori con contratti a tempo indeterminato ricevono una bella fetta del loro salario principalmente dallo Stato, non lavorano e non vengono contati tra i disoccupati».
Il Wall Street Journal spiega la cassa integrazione così: «un sistema che doveva servire a gestire la diminuzione temporanea di domanda e i piani di ristrutturazione delle aziende che negli anni si è trasformato in una sfilza di benefit a lunghissimo termine». E fa l’esempio di Alitalia, dove centinaia di lavoratori hanno ricevuto 7 anni di cassa integrazione che l’azienda ha usato come un «costoso ponte per portarli alla pensione»: costoso per lo stato, che paga la gran parte della cassa integrazione. In alcune aziende i piani di cassa integrazione sono arrivati anche a vent’anni.
Inoltre, aggiunge il Wall Street Journal, la cassa integrazione era disponibile solo per alcuni lavoratori e come risultato di un processo mediato di negoziazione tra lo Stato, le organizzazioni sindacali degli imprenditori e quelle degli operai – è quello che succede quando si sente che per la crisi di una certa azienda è stato «aperto un tavolo»: cioè una discussione per decidere quante persone saranno sussidiate, per quanto e in quale misura.
L’introduzione dell’ASPI eliminerà parte dell’uso della cassa integrazione, che resterà in vigore solo per casi straordinari e per periodi di tempo limitati. Secondo il parere del Wall Street Journal queste modifiche sono positive: «L’ASPI», conclude l’articolo, «è pensata per spingere la società italiana a gestire il suo problema della disoccupazione invece che a nasconderlo sotto il tappeto. Il suo scopo è corrispondere a un mercato del lavoro più flessibile, dando ai disoccupati benefici più automatici e incoraggiandoli a cercare un nuovo lavoro».
( da il post.it)
shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »

E' fallita la Richard Ginori.
Lavoratori in presidio.

http://www.unita.it/economia/e-fallita- ... o-1.477565

:cry:
shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »

dal sito WEB UFFICIALE del PD

Lavoro/disoccupazione, Cofferati:
"Evidente che il governo uscente ha peggiorato la situazione".


I dati pubblicati oggi dall’Istat sono molto allarmanti e confermano la tendenza di progressivo aggravamento in atto ormai da tempo senza che alcuna misura sia stata presa per arrestarla o contenerla.

“I dati sulla disoccupazione giovanile pubblicati oggi dall’Istat sono molto allarmanti e confermano la tendenza di progressivo aggravamento che é in atto ormai da tempo senza che alcuna misura sia stata presa per arrestarla o contenerla”.

Lo afferma l’europarlamentare del Pd, Sergio Cofferati.

“Le preoccupazioni espresse nel rapporto 2012 dell’Ue su occupazione e sviluppi sociali sono più che fondate – aggiunge -:
il rischio che si allarghi l’area di potenziale povertà ad ampie fasce della popolazione, anche giovanile, é fondato e denunciato da troppo tempo senza risultato”.

“Benché il ministro Fornero neghi le proprie responsabilità,
é evidente che il Governo uscente non solo non ha fatto nulla per la crescita e l’occupazione, ma le sue politiche in materia hanno evidentemente peggiorato la situazione”.
“Il lavoro, in particolare per le giovani generazioni, deve essere considerato la priorità principale per il prossimo Governo, per segnare una effettiva inversione di tendenza”, conclude.

http://www.partitodemocratico.it/doc/24 ... azione.htm
peanuts
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da peanuts »

fornero MALEDETTA, allora, qua si continua a chiudere fabbriche
Ma non avevi risolto tutto?
Ma ti dovrò vedere ai lavori socialmente utili un giorno
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da camillobenso »

Indicatori economici sotto le macerie - 2

Disoccupazione-licenziamenti

Italia


2-4) ----- 16 gennaio 2013

180 esuberi al cementificio di Merone (Co)
Tg Regionale della Lombardia – ore 19,30


***


2-3) ----- 13 gennaio 2013


Mantova, la crisi dell’editoria costringe alla chiusura la “cartiera dei giornali”
Si apre la cassaintegrazione straordinaria "per crisi aziendale" per i 188 dipendenti del gruppo Burgo, unica impresa in Italia a produrre carta per quotidiani e riviste. L'impresa ha altri 11 stabilimenti nel Paese e uno in Belgio: "Il digitale sta uccidendo il settore, il fabbisogno diminuisce dell'8% all'anno"
di Emanuele Salvato | 15 gennaio 2013
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... -9/470461/

*****


2-2) ----- 8 gennaio 2013

ISTAT
Disoccupazione record tra i giovani
Più di uno su tre è senza lavoro
Il tasso ai massimi dal 1992: a novembre si attesta all' 11,1%. Tra i 15 e 24 anni è addirittura oltre il 37%
Sempre più giovani sonio senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre è pari al 37,1%, si tratta del record assoluto, ai massimi sia dalle serie mensili, ovvero da gennaio 2004, sia dalle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre '92. Lo rileva l'Istat secondo cui a novembre 2012 tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro, ovvero disoccupate, sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione nella stessa fascia d'età.

DISOCCUPAZIONE TOTALE - Sempre secondo l'Istat, a novembre il numero di disoccupati resta vicino ai 2,9 milioni, precisamente pari a 2 milioni 870 mila, in lieve calo (-2 mila) rispetto a ottobre (la diminuzione riguarda la sola componente femminile). Su base annua, invece, la disoccupazione cresce del 21,4%, ovvero di 507 mila unità.

EUROSTAT - Vola la disoccupazione giovanile anche nell'Eurozona. Secondo i dati di Eurostat, a novembre 2012 il tasso ha raggiunto il 24,4%, con 3,733 milioni di under 25 senza lavoro, a fronte del 21,6% dello stesso mese dello scorso anno. Il numero dei giovani disoccupati nell'area della moneta unica è balzato di 420 mila unità in un anno. Nell'Ue a 27 il tasso di disoccupazione per gli under 25 è stato a novembre del 23,7% rispetto al 22,2% dello stesso mese del 2011.

Redazione Online8 gennaio 2013 | 12:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/economia/13_genn ... 5f63.shtml


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2-1) ----5 dicembre 2012

La notizia per il momento non è sui quotidiani, è solo una voce che circola da queste parti, perché una sede è anche in SSG.

La Multimedica Group necessita del licenziamento di 500 dipendenti.

Motivo: I fondi del Celeste Roberto Formigoni non arrivano più.




2) Settore pubblico, Patroni Griffi: “260mila precari, impossibile stabilizzare tutti”
Secondo i dati del ministro della Funzione Pubblica l'assunzione di 130mila dipendenti nella scuola, 115mila tra sanità e enti locali e 15mila nelle amministrazioni centrali dovrà essere "graduale". Ma per la spending review in arrivo 7300 esuberi
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 dicembre 2012
Commenti (138)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... ti/436127/


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Disoccupazione-licenziamenti

Nel mondo

2-1-2)---- 15 gennaio 2013


Spagna, giù la vendita
dei cellulari: Vodafone
taglia 900 dipendenti

Fino a qualche anno fa il Paese batteva ogni record nell'acquisto di telefonini e smartphone. Ora però la multinazionale ha perso migliaia di clienti e vuole tagliare quasi un lavoratore su 4
di Silvia Ragusa

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... ti/470684/


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2-1-1)---- 5 dicembre 2012

Citigroup taglia 11mila posti di lavoro, l’ad: “In alcune aree non ci sono ritorni”
Il colosso finanziario riduce del 4% il totale della sua squadra dipendenti. L'obiettivo è quello di risparmiare 1,1 miliardi di dollari di spese. E' la prima grande ristrutturazione della compagnia da quando, a ottobre, Michael Corbat è stato nominato amministratore delegato al posto di Vikram Pandit. All'annuncio le azioni volano a 35,6 dollari

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 dicembre 2012
Commenti (5)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... ni/436632/
shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »


Lavoro: Monti e Ichino propongono ‘contratti ad orologeria’

Pubblicato il domenica, 20 gennaio 2013 da Cesare Damiano


Siamo curiosi di conoscere nel dettaglio la riforma del mercato del Lavoro a cui pensa Monti, ma le prime anticipazioni fatte da Ichino non fanno ben sperare e rivelano l’intenzione di creare dei ‘contratti ad orologeria’ con cui le aziende avranno maggiore facilità di licenziare.

Monti accenna oggi alla necessità di cambiare, con una nuova proposta, la riforma Fornero sul mercato del lavoro.
Quando lo dicevamo noi eravamo conservatori.
Ichino si fa interprete di queste esigenze riproponendo la sua vecchia ricetta del ‘contratto unico’, riverniciata per l’occasione, che a suo tempo era stata bocciata da Confindustria e dai sindacati perché ritenuta impraticabile.
Anche noi non l’abbiamo mai condivisa perché, nei fatti, rende più facili i licenziamenti prevedendo semplicemente un maggiore risarcimento al lavoratore da parte delle aziende.
Ci domandiamo:
come si può parlare di un contratto a tempo indeterminato quando il lavoratore, in qualsiasi momento, è licenziabile ‘ad orologeria’ con la semplice clausola del motivo economico?
La nuova proposta Monti-Ichino, se abbiamo bene compreso, introdurrebbe un nuovo regime che varrebbe per i nuovi assunti, soprattutto per i giovani.
In questo modo, non solo si ripropone il dualismo nel mercato del lavoro ma addirittura lo si consolida.
Noi preferiamo invece che tutti i lavoratori, anche i neo assunti, possano godere delle stesse regole compreso l’articolo 18 riformulato recentemente che prevede, accanto al risarcimento nel caso di licenziamento per motivo economico , la possibilità per il giudice di reintegrare il lavoratore.

La strada che invece noi proponiamo è quella della buona flessibilità in entrata, ad esempio attraverso l’adozione generalizzata del contratto di apprendistato e la successiva stabilizzazione incentivata dal credito d’imposta o dalla diminuzione strutturale del costo del lavoro quando si tratta di un impiego stabile.

In sostanza, è ancora valida la regola secondo la quale un contratto di lavoro a tempo indeterminato deve costare meno di un lavoro flessibile o precario.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2013 ... /#comments
soloo42000
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da soloo42000 »

>>In sostanza, è ancora valida la regola secondo la quale un contratto di lavoro a tempo indeterminato deve costare meno di un lavoro flessibile o precario.

Eh, ma se e` cosi` allora tocca ridurre il cuneo fiscale.
Ma poi bisogna far pagare le tasse a lor signori...
Oppure riformare sul serio la PA...

Ma vuoi davvero che il professore si sporchi le mani?
"Ma stiamo scherzando?", come ha detto stasera in un convegno?


soloo42000
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