Top News

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
Rispondi
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Joblack ha scritto:se vogliamo salvare la democrazia bisogna mettere in opera una seria legge sulla formazione dei movimenti quindi partiti per l'effettiva rappresentanza democratica nelle istituzione, inoltre bisogna aumentare gli strumenti di democrazia diretta toglindo il quorun ai referendum abrogativi aggiungendo anche il referendum propositivo.

Inoltre i rappresenranti dei partiti eletti possono essere in ogni momento revocati dagli elettori iscritti in apposite elenchi.

Bisogna inserire per legge il limite del doppio mandato come parlamentare ma anche come amministratore, ministro, consigliere ecc. ecc.

Si faranno mai?

Non credo.

Si può salvare una “democrazia” (meglio un realistico: oligarchia), in un Paese ad altissima corruzione, con i partiti falliti, e che non intende fare nulla per le dilaganti Mafie SpA, di cui di una, la ‘ndrangheta, ci offre il privilegio di essere da qualche hanno la mafia più potente del pianeta?
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

Elezioni regionali Lazio, Marco Pannella ha scelto: i radicali saranno alleati con Francesco Storace. Ma Emma Bonino e metà partito non ci stanno (FOTO)
Pubblicato: 18/01/2013 12:48 CET | Aggiornato: 18/01/2013 13:51 CET

Qualche giorno fa c'era stata un'apertura: "Potremmo appoggiare il centro destra alle prossime Regionali del Lazio". Firmato partito Radicale, firmato Marco Pannella. Dopo indiscrezioni e voci è arrivata la conferma ufficiale: " Accogliamo la proposta, l'invito di Storace, che lui definisce tecnico, anche come risposta per un minimo di rivolta morale". Il leader storico dei radicali aveva convocato questa mattina il gruppo dirigente a via di Torre Argentina per incassare l'ok all'alleanza trovandosi però di fronte mezzo partito, capitanato da Emma Bonino, contrario.

"Storace - ha aggiunto Pannella - è stato certamente un cattivo amministratore, ma è stato assolto con formula piena dalle accuse che gli sono state rivolte da Alessandra Mussolini. Quello di Storace è un elettorato proletario ed ha avuto il merito di denunciare che contro di noi c'è stato un tentativo di genocidio politico. Del resto ha appreso quasi tutto da noi, frequentandoci. Sono contento che abbia detto che senza il nostro controllo come alleato di governo nella regione Lazio on potrebbe governare bene".

"C'è questa volontà di fare l'intesa - ha commentato Francesco Storace - e quindi nelle prossime ore ci ragioneremo anche nei dettagli e nelle 'tecnicalità. Fa molto piacere - continua - se si arriverà davvero se si arriverà ad una conclusione dell'intesa".

E Storace scrive su Twitter ai radicali: che dubbi hai?

http://www.huffingtonpost.it/2013/01/18 ... _hp_ref=tw
paolo11
Messaggi: 3688
Iscritto il: 22/02/2012, 14:30

Re: Top News

Messaggio da paolo11 »

Si. E un casino completo questa Italia.
Ciao
Paolo11
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Elezioni regionali Lazio, Marco Pannella ha scelto: i radicali saranno alleati con Francesco Storace. Ma Emma Bonino e metà partito non ci stanno (FOTO)
Pubblicato: 18/01/2013 12:48 CET | Aggiornato: 18/01/2013 13:51 CET

Qualche giorno fa c'era stata un'apertura: "Potremmo appoggiare il centro destra alle prossime Regionali del Lazio". Firmato partito Radicale, firmato Marco Pannella. Dopo indiscrezioni e voci è arrivata la conferma ufficiale: " Accogliamo la proposta, l'invito di Storace, che lui definisce tecnico, anche come risposta per un minimo di rivolta morale". Il leader storico dei radicali aveva convocato questa mattina il gruppo dirigente a via di Torre Argentina per incassare l'ok all'alleanza trovandosi però di fronte mezzo partito, capitanato da Emma Bonino, contrario.

"Storace - ha aggiunto Pannella - è stato certamente un cattivo amministratore, ma è stato assolto con formula piena dalle accuse che gli sono state rivolte da Alessandra Mussolini. Quello di Storace è un elettorato proletario ed ha avuto il merito di denunciare che contro di noi c'è stato un tentativo di genocidio politico. Del resto ha appreso quasi tutto da noi, frequentandoci. Sono contento che abbia detto che senza il nostro controllo come alleato di governo nella regione Lazio on potrebbe governare bene".

"C'è questa volontà di fare l'intesa - ha commentato Francesco Storace - e quindi nelle prossime ore ci ragioneremo anche nei dettagli e nelle 'tecnicalità. Fa molto piacere - continua - se si arriverà davvero se si arriverà ad una conclusione dell'intesa".

E Storace scrive su Twitter ai radicali: che dubbi hai?

http://www.huffingtonpost.it/2013/01/18 ... _hp_ref=tw

Chissà cosa ne pensa "il pannelliano" del : Questo e quello per me pari sono.

Sputando sulla partitocrazia, l'ha passata tutta.


E poi dicono che questo non è un allevamento di merli.
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

La crisi rende globetrotter i manager italiani. Negli ultimi 3 anni 'l'esportazione' dei dirigenti ha registrato un vero e proprio boom: sono cresciute del 40% le posizioni ricoperte dai ''capitani'' tricolore in aziende oltreconfine. In totale, i manager del Belpaese impegnati all'estero sono circa 5.000, di cui circa il 75% nell'Europa Occidentale. Lo rileva un'indagine di Amrop, gruppo leader nel campo dei ''cacciatori di teste''. I principali settori sono industria, finanza e servizi.
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

Lo ha mollato anche Storace

Salta l'accordo radicali-Storace per la Regione Lazio. Pannella: l'intesa non si farà per motivi tecnici. Continua la raccolta firme
20/01/2013


Saltato l'accordo radicali-Storace per la Regione Lazio: "L'intesa non si farà per motivi tecnici", ha spiegato Marco Pannella in un'intervista a Radio Radicale.
"Non sono riusciti a portarci prima delle 16.45 di oggi il loro simbolo", ha spiegato Pannella, secondo il quale i radicali avevano posto come condizione la possibilità di disporre del simbolo di Storace. "Storace si è scusato perchè non è riuscito ad attuare, non so perchè, quanto necessario al compiersi dell'accordo - ha detto Pannella -. Lui è stato sempre corretto. Ci ha anche proposto di mettere uno dei due consiglieri radicali uscenti in lista, ma entrambi hanno detto di no".
"Noi abbiamo continuato ad onorare la proposta di Storace", ha aggiunto Pannella. "Ma riteniamo scandaloso che non si sia parlato del fatto vero, della vera notizia, che non è questa come non era l'accoglienza che Storace di aveva offerto. La notizia vera - ha spiegato - è che il Pd ha invece messo il veto alla presenza dei radicali nelle istituzioni, di quei due radicali che hanno scoperchiato il caso Regione Lazio. Il candidato del Pd, che avremmo voluto sostenere, e tutto il Pd, ci hanno trattato come il Pci trattava i trotkisti di m...", ha concluso Pannella.
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

21 gennaio 2013

Elezioni in Bassa Sassonia

La Merkel non è più imbattibile

La Spd non sfonda ma la Cancelliera perde 6 punti

«Mi sento responsabile per non aver aiutato il mio partito a sfondare in Bassa Sassonia». Anche nel giorno in cui tutti i giornali nazionali e internazionali parlano del crollo della Cdu e di Angela Merkel, a fare autocritica sono i vertici della Spd. Peer Steinbrück, candidato alle elezioni federali di settembre, non riesce a godersi il passo avanti del suo partito nel quarto Land più popoloso della Bundesrepublik. L’avvertimento alla Cancelliera è arrivato, forte e chiaro: la Cdu cede sei punti, passando dal 42,5 al 36 per cento, la coalizione guidata dal suo delfino David McAllister perde la maggioranza. I socialdemocratici, con il 32,6 per cento, guadagnano due punti rispetto a cinque anni fa e insieme ai Verdi, che si attestano al 13,7 per cento, ottengono la maggioranza relativa nel Parlamento di Hannover.
A rendere meno netta la vittoria della coalizione rosso-verde è l’ottimo risultato dei Liberali, alleati della Cdu a Berlino: l’Fdp di Philipp Rösler raggiunge un inaspettato 9,9 per cento. In attesa di capire quale sarà la maggioranza che formerà l’esecutivo (non è esclusa l’ipotesi grande coalizione), il risultato della Bassa Sassonia rimescola le carte in gioco in vista delle elezioni federali di settembre. Le certezze di Angela Merkel perdono consistenza e la sua rielezione, ancora altamente probabile, pare un po’ meno scontata. A nove mesi dalle elezioni, comunque, il quadro politico in Germania si sta polarizzando. Da una parte Cdu e Fdp, dall’altra Spd e Grünen. A pagarne le conseguenze sono la Linke, la sinistra radicale, che ad Hannover non supera la soglia di sbarramento fermandosi al 4 per cento, e i Pirati, ormai relegati ad un misero 2 per cento. Un successo per i Verdi e la stessa Spd, che stanno riuscendo nell’intento di marginalizzare formazioni con cui è impossibile anche solo parlare di prospettive di governo.
Perché allora, se ad Hannover si ride, a Berlino si continua a guardare con preoccupazione alle elezioni nazionali? Il problema, unanimemente riconosciuto, è il candidato. Peer Steinbrück, dopo una serie di gaffe e passi falsi, ha visto crollare dal 56 al 35 per cento il dato sulla fiducia dei cittadini tedeschi nei suoi confronti. Fatale l’ultima uscita sullo stipendio del Cancelliere, giudicato troppo basso dal leader socialdemocratico. Quella della Bassa Sassonia era una prova decisiva.
In un Land tradizionalmente vicino al centrosinistra, il passo avanti della Spd era dato per scontato. Il partito, però, non ha sfondato: ha guadagnato solo il 2,4 per cento e, da Berlino, non è arrivata una grande spinta. Il governatore uscente della Cdu, il tedesco-scozzese David McAllister in campagna elettorale ha addirittura ridicolizzato l’ex ministro delle Finanze: «Speravo che Steinbrück avrebbe visitato di più la Bassa Sassonia, sarebbe stato di grande aiuto».
Una sconfitta ad Hannover avrebbe significato, di certo, l’avvicendamento del candidato per il governo centrale. Ma la sconfitta, seppur di poco, non c’è stata. Ora i vertici della Spd sono davanti a un bivio: appoggiare con convinzione Steinbrück oppure rivedere la scelta e cambiare rotta. Il presidente Sigmar Gabriel, in questo senso, non sembra avere dubbi: «Che maledetta accozzaglia saremmo se cambiassimo il candidato mentre il vento spira contro», ha affermato. Sia l’ala sinistra, rappresentata dallo stesso Gabriel, sia la destra interna, il cui uomo-simbolo è il capogruppo al Bundestag Fank-Walter Steinmeier, devono però accorrere in aiuto di Steinbrück. Ogni singolo voto, in vista di settembre, potrebbe essere decisivo e il candidato cancelliere non può permettersi di cominciare una campagna elettorale senza il suo partito alle spalle. E Angela Merkel, forte della rielezione a presidente della Cdu ottenuta con oltre il 97 per cento dei voti, lo sa bene.

Stefano Cagelli
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

luna park....

Ieri Muenchau aveva detto che Monti rivendica di aver portato a un calo dello spread ma che "la maggior parte degli italiani sa di dover attribuire questo a un altro Mario, Draghi, il presidente della Bce".

Stamani la lettura del governo tecnico è ribaltata e l'FT dice che il governo Monti "insieme con l'azione decisiva della Bce, ha aiutato a ridare credibilità ai conti pubblici di Roma. Gli investitori stranieri hanno ripreso a comprare i titoli di debito italiani e i rendimenti sul decennale si sono ridotti drasticamente dal novembre 2011".

L'economia sta ancora attraversando la più lunga recessione dal secondo dopoguerra, la produzione è stagnante e il costo del lavoro resta alto, contrariamente a Spagna Portogallo e Italia, ma sia Bersani che Monti godono di "credibilità personale". Quello che ancora devono dimostrare è di avere "una visione convincente per il Paese".

Tuttavia, "con un settore manifatturiero forte e orientato all'export e una forza lavoro specializzata, l'Italia ha il potenziale per tornare a una crescita sostenibile", sostiene l'FT.

Una bocciatura totale arriva invece per Silvio Berlusconi che torna in scena dopo aver portato "il Paese sull'orlo del precipizio dei conti pubblici".
Joblack
Messaggi: 1007
Iscritto il: 21/02/2012, 22:08

Re: Top News

Messaggio da Joblack »

Notizia di oggi:

Decreto rifiuti, sì definitivo della Camera
La prima rata si pagherà a luglio

Il provvedimento votato con 325 sì, 60 astenuti e 12 no. Approvata anche la legge costituzionale che riduce il numero dei consiglieri regionali in Friuli venezia Giulia, Sicilia e Sardegna
Lo leggo dopo
LA CAMERA ha definitivamente approvato, convertendolo in legge, il decreto sull'emergenza rifiuti. Il testo ha ottenuto 325 sì, 60 astenuti e 12 no. Con il provvedimento slitta al mese di luglio il pagamento della Tares.

E c'è anche il via libera definitivo dell'Aula della Camera alla legge costituzionale che modifica gli statuti di Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna, riducendo il numero dei consiglieri regionali di quelle regioni. Il sì è stato pressoché unanime. Era richiesta la maggioranza assoluta.



Quest'approvazione ratifica una nuova tassa TARES voluta da Monti ma originata da Tremonti.

Il numero dei votanti supera quello di PD + UDC per cui anche PDL l'ha votata.

Come vedete le bugie dette tutti i giorni in TV dai nostri politicanti (da tutti gli schieramenti ... ci sono quelli che votano a favore, ma anche quelli che si stanno zitti e non informano gli elettori) vengono svelate dai fatti.

Il problema non è Tasse o Non Tasse, ma credibilità della classe politica ... in pratica il NULLA di NULLA.

Un saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Top News

Messaggio da erding »

Notizie > Italia
Ebay nel mirino del fisco italiano, accertamento su 76,8 milioni

di Biagio Simonetta 24 gennaio 2013

Fanno affari in Italia ma spesso hanno sede legale in Paesi fiscalmente più vantaggiosi. Una storia che si ripete sempre con più frequenza, soprattutto quando le società in questione operano sul mercato virtuale. E sempre più spesso, i colossi dell'e-commerce finiscono nel mirino del fisco. Così, dopo Google e Facebook, ora tocca a eBay, che in realtà una sede legale in Italia ce l'ha pure (a Milano). Ma che, nonostante tutto, si sarebbe resa protagonista di una evasione fiscale milionaria.

Il sito di compravendita più conosciuto al mondo s'è visto recapitare dall'Agenzia delle Entrate un avviso di accertamento che, secondo l'Espresso, ammonterebbe a 76,8 milioni di euro. Un conto salatissimo, anche per un colosso da cento milioni di clienti/utenti, che solo nel primo trimestre dello scorso anno ha chiuso il bilancio con un utile da 570 milioni di dollari.

A far scattare l'inchiesta sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Milano, che negli ultimi mesi hanno passato al setaccio i conti di eBay, scoprendo che il sito californiano non avrebbe mai versato un centesimo al fisco. Così, conteggiando la miriade di operazioni commerciali portate a termine sul mercato italiano, l'Agenzia delle Entrate ha fatto recapitare al colosso di San Jose l'avviso di accertamento per 76,8 milioni di euro, di cui 21,2 milioni come tasse non pagate nei primi anni di attività, e 55,6 milioni di sanzioni e interessi. Un conto da pagare, se la commissione tributaria riterrà infondato il ricorso che eBay ha già provveduto a presentare.

C'è da dire che eBay è solo l'ultimo caso del genere, poiché le holding dell'e-commerce sembrano avere un conto in sospeso col fisco italiano.
Qualche settimana fa, infatti, l'attenzione si era concentrata su Google. Anche il colosso di Mountain View fa affari d'oro in Italia, però, secondo la Guardia di Finanza, vende la propria pubblicità attraverso una holding irlandese, e tra il 2002 e il 2006 non ha dichiarato al fisco italiano un reddito imponibile di 240 milioni di euro e non ha versato l'Iva per un importo di 96 milioni.

Anche gli affari italiani di Facebook e Amazon hanno fatto discutere. Il 7 dicembre scorso le fiamme gialle hanno passato al setaccio i conti della società di Mark Zuckerberg, che ha dichiarato immediatamente innocenza. Mentre qualche giorno dopo, Report ha inchiodato Amazon per un'elusione fiscale non di poco conto.

Le big company hanno il fiato sul collo, insomma. Adesso è certo.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbK5IkNH
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti