Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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erding
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da erding »

Che aspetta il Ppe a cacciare Berlusconi?

di Paolo Flores d’Arcais*, da Libération, 28 gennaio 2013


Nella “resistibile ascesa di Silvio B”, che ha ridotto l’Italia a macerie morali e culturali, oltre che economiche e istituzionali, il Partito Popolare Europeo ha non poche responsabilità. La legittimazione di Berlusconi, voluta soprattutto dalla signora Merkel e dal premier spagnolo Aznar, addirittura tra fanfare di entusiasmo, ma avallata da tutti i partiti membri del Ppe, compresa dunque l’Ump di Sarkozy e di Copé, ha aiutato in modo decisivo il Cavaliere di Arcore a superare alcuni momenti di crisi che senza l’appoggio internazionale avrebbero anche potuto decretarne la fine politica (il che, sia chiaro, non diminuisce di un grammo la colpa dei milioni di italiani che colpevolmente lo hanno votato, in un tripudio masochistico di “servitù volontaria”).
Ora il Ppe sembra pentito, sembra domandarsi se espellere Berlusconi, avendo scelto di giocare, in Italia, la carta di Monti e della sua nuova alleanza “centrista”. Ma lo fa alla sua maniera: poiché è un partito europeo di ispirazione cristiana, cerca di adeguarsi al modello di una figura del Vangelo. Peccato che abbia scelto un “non protagonista”, il procuratore di Giudea Ponzio Pilato. Il Ppe, insomma, della questione Berlusconi “se ne lava le mani”, almeno prima delle elezioni. Avesse scelto il protagonista vero, un profeta apocalittico di Galilea ai suoi tempi semisconosciuto, Yeoshua ben Joseph, giustiziato sulla croce come “lestos” (bandito) ai tempi dell’imperatore Tiberio, il Ppe si sarebbe attenuto ad uno dei suoi insegnamenti, che recita “il tuo dire sia sì sì, no no, perché il di più viene dal Maligno” (Mt 5,37).

E’ infatti ormai chiaro a tutti che Berlusconi e il suo partito (come del resto la Lega Nord una volta di più sua alleata) non ha nulla a che vedere con la democrazia, neppure nella sua accezione di destra, e costituisce invece la versione italiana del lepenismo (o del putinismo, se si preferisce): l’aggressione populistica, nutrita anche di razzismo e se necessario di clericalismo, contro la costituzione repubblicana. Una miscela eversiva che cerca di vellicare i fondali psichici più inconfessabili degli elettori, e che nel caso di Berlusconi può disporre anche di ricchezze illimitate e del monopolio della televisione commerciale, una concentrazione di poteri che già di per sé costituisce un vulnus per la democrazia liberale (anche se B. non avesse un ruolo politico).

Aspettando i risultati elettorali per porre l’espulsione di Berlusconi all’ordine del giorno, il Ppe compie – questa volta per omissione – un nuovo gesto di sostegno a uno dei politici più inguaribilmente e antropologicamente ostili alle regole della convivenza civile, visto il crescendo di violenza verbale e di aggressione mediatica che Berlusconi ha scatenato contro i magistrati che fanno il loro dovere. Non solo, il Ppe continua di fatto a legittimare un personaggio politico che ormai rivolge accuse di golpismo, di complotti e insomma di grande delinquenza proprio ad altri dirigenti europei del suo stesso partito, in primo luogo alla cancelliera tedesca (le accuse alla signora Merkel sono in genere accompagnate anche da ingiurie di tipo personale).

Come possa il Ppe tollerare tutto questo resta misterioso, a meno che Berlusconi non sia in grado di ricattare qualche personalità di vertice di tale partito. Altra spiegazione logica infatti non c’è. Ormai Berlusconi spara a zero sulle istituzioni europee, sull’euro, sulle banche tedesche pubbliche e private, cerca di fomentare rigurgiti di sciovinismo che suonano ridicoli fino a che non si rivelano pericolosi, ma il Ppe per il momento tace, rimanda, procrastina, benché sia evidente che non possa nemmeno invocare l’alibi della non-interferenza. Il diritto-dovere all’interferenza è infatti sancito sia a livello di istituzioni europee (ed è grave che le sanzioni prese contro Haider non siano state prese anche contro i governi di Berlusconi) sia a livello dei partiti sovranazionali quale appunto è il Ppe. Nei suoi statuti è solennemente sancita l’incompatibilità fra la propria carta dei valori e il comportamento di menzogne e aggressioni (anche personali) e di vera e propria ostilità contro gli ordinamenti della democrazia liberale (compresa la divisione dei poteri) che è ormai il quotidiano pane (meglio: caviale e champagne) del Cavaliere.

Vista l’ispirazione cristiana del Ppe, sarebbe opportuno che i suoi dirigenti si rileggessero il Catechismo, dove è detto in modo inequivocabili che si pecca – con la stessa gravità e meritando lo stesso inferno – tanto per opere che per omissioni. Il Ppe, perciò, alla campagna elettorale in Italia sta già partecipando: al fianco di Berlusconi, per omissione, per non averlo ancora espulso. E di ogni voto che Berlusconi raccoglierà, Merkel e Copé e Rajoy saranno perciò, moralmente e politicamente, corresponsabili.

* questo articolo è stato scritto una settimana fa

(28 gennaio 2013)

http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... erlusconi/
shiloh
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da shiloh »

La catena di Sant'Antonio di Silvio
Spam per i "Team della rimonta"

http://www.unita.it/italia/la-catena-di ... a-1.481039
:shock: :shock: :shock:

leggetela...ma a me puzza di gesto da "bunker della cancelleria di Berlino- maggio 1945"
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da camillobenso »

shiloh ha scritto:
La catena di Sant'Antonio di Silvio
Spam per i "Team della rimonta"

http://www.unita.it/italia/la-catena-di ... a-1.481039
:shock: :shock: :shock:

leggetela...ma a me puzza di gesto da "bunker della cancelleria di Berlino- maggio 1945"
I problemi in questa fase storico-politica sono gli stessi del 1993 quando hanno indotto il cavalier banana a scendere in campo.

Le aziende di famiglia che vanno male, il rischio effettivo del bollito di finire in carcere per i processi in corso.

In proposito, circa una paio d’anni fa l’avvocato Marazzitta, che collaborava con la giornalista Rai3 che teneva una rubrica con filo diretto telefonico alle 06,30 del mattino, precisò che fino ad 80 anni si può finire in carcere.

Non ho mai approfondito il tema perché interessato ad altro e quindi rimango sulla fiducia di un tecnico del settore.

Anche perché mi sembra che l’impegno dell’ex cavalier banana, ora diventato una mummia cinese dagli occhi a mandorla, per evitare il carcere sia notevole in tutti i sensi e sembra dare ragione all’avvocato Marazzitta.

Al bollito mancano 3 anni a settembre per evitare definitivamente il carcere.

La settimana scorsa vero o falso che sia, è circolata sulla carta stampata la notizia che la mummia cinese bollita, sapendo che il Pd si piazzerà bene nelle elezioni, ha chiesto un accordo per il salvacondotto finale per se e le sue aziende.

Quindi, per il bollito, questa dovrebbe in teoria rappresentare l’ultima battaglia, quella che in gergo si chiama “la battaglia della vita.”

Ha giurato ai tempi che non avrebbe fatto la fine dell’amico Bettino e si sta impegnando allo spasimo per vincere la sfida con se stesso.

Non stupisce affatto, quindi, che possa utilizzare tutti i mezzi leciti e illeciti per raggiungere il suo scopo.

E direi che ci sta riuscendo anche per quello che ho sentito ieri ed oggi in proposito della sua visita al Binario 21 della stazione centrale di Milano.

Il bollito è un mercante nato, compra e vende le cose che gli interessano con una facilità estrema.

Considera l’intero pianeta e gli uomini che lo abitano un grande supermercato dove tutto si vende e si compra.

Pur di matrice cattolica, ha studiato dai Salesiani di via Copernico a Milano, non ha esitato a fare mercato con il Vaticano. Lo ha sempre favorito in quello che all’Oltretevere premeva in cambio di sostegno.

E’ stato un paladino contro i matrimoni gay, quando era sotto la protezione vaticana, e ha cambiato rapidamente posizione quando ufficialmente questa protezione è venuta meno.

Ha fatto i conti della sora Pina e si è convinto che anche i voti dei gay di destra in questo momento sono utili anche loro alla causa.

Cambiare parere per lui è normalissimo, dipende dall’interesse del momento.

E poi oggi è avvenuto quanto non sarebbe dovuto accadere, l’AC Milan ha acquistato Balotelli. Mi era stato preannunciato un paio di mesi fa da un’amico milanista di sinistra che segue in tv i canali sportivi.

Ha fatto il colpo grosso, va a riconquistare la fiducia dei tifosi per il regalo. Infatti, esiste una buona fascia di popolazione, quasi esclusivamente maschile, che della politica e degli accadimenti sociali non gliene frega assolutamente una beata mazza.

A loro interessa solo ed esclusivamente che il Milan vinca o perda e di tutto il resto se ne frega.

Il furbone li ha tenuti all’asciutto in tutto questo tempo, per tirare fuori la sorpresa nei giorni giusti.

E questi sono giorni giusti. Un moltitudine di milanisti apolitici si recheranno alle urne solo per ringraziare il presidentissimo per il bel regalo della campagna acquisti invernale.

Tutto calcolato a tavolino come la sua presenza al Binario 21, che ha dato i suoi effetti. I topi sono usciti dalla tana. Da queste parti hanno rialzato la testa. “Meno male che c’è ancora qualcuno che parla bene di Mussolini”.

Oppure, come l’alterco fuori ordinanza a cui ho assistito stamani in biblioteca.

Di solito sul tavolo di lettura, si scambiano in continuazione pareri sulla situazione commentando le notizie di tutti i principali giornali a disposizione. Stamani si è andato oltre, al limite dello scontro fisico, come avveniva ai tempi di don Camillo.

Chi mi stava di fronte, a bassa voce, visto l’ambiente, mi ha fatto vedere la vignetta sul “cretino” di Vauro che assopito sognava Hitler e Mussolini, …..sulla prima pagina de IFQ.

Non l’avesse mai detto, il tizio che gli stava accanto ha reagito con una violenza verbale fuori ordinanza accennando ai soliti “komunisti”. La rabbia repressa per i fatti di questi anni doveva essere tanta, esplosa tutta in una volta quando ne ha avuto l’occasione.

Il Tg3 delle ore 19,00 di domenica scorsa aveva anticipato la soddisfazione di una certa destra alle parole del bollito.

Sembra, da quanto visto e sentito in questi due giorni che siano ringalluzziti.

Non stupisce quindi la lettera, le sta studiando tutte e i fatti, purtroppo, sembrano dargli ragione.

Prossimamente sentiremo parlare di terza Repubblica, ma purtroppo si tratterà solo del prolungamento della seconda Repubblica. Ancora una legislatura con tutti gli attori che hanno fatto fallire la seconda Repubblica. Un prolungamento completamente dell’agonia.
peanuts
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da peanuts »

Speriamo si prenda anche Zeman così ce lo leva di torno...

Seriamente, il "batterio" berlusconi non è facile da eliminare dalle menti della gente, me ne rendo conto tutti i giorni anche al lavoro
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Amadeus

Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da Amadeus »

circa una paio d’anni fa l’avvocato Marazzitta, che collaborava con la giornalista Rai3 che teneva una rubrica con filo diretto telefonico alle 06,30 del mattino,
OT
Nino Marazzita..... fantastico programma che mi pare si chiamasse" Italia istruzioni per l'uso "( o qualcosa del genere) con la bravissima Emanuela Falcetti.
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da camillobenso »

Balotelli, la cafonata elettorale di Berlusconi (Andrea Scanzi).
30/01/2013 di triskel182

AL MILAN QUELLO CHE TRE SETTIMANE FA ERA UNA “MELA MARCIA” UNA VARIANTE DEL “MENO TASSE PER TUTTI”: PER SOGNARE IL 20%.

Immagine

https://triskel182.wordpress.com/2013/0 ... more-41187
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Amadeus ha scritto:
circa una paio d’anni fa l’avvocato Marazzitta, che collaborava con la giornalista Rai3 che teneva una rubrica con filo diretto telefonico alle 06,30 del mattino,
OT
Nino Marazzita..... fantastico programma che mi pare si chiamasse" Italia istruzioni per l'uso "( o qualcosa del genere) con la bravissima Emanuela Falcetti.

Ooooooh yes
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

Messaggio da camillobenso »

Berlusconi al Tg 3 ore 19,00

Ha deciso di sfidare il vecchio lupo.
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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shiloh ha scritto:
La catena di Sant'Antonio di Silvio
Spam per i "Team della rimonta"

http://www.unita.it/italia/la-catena-di ... a-1.481039
:shock: :shock: :shock:

leggetela...ma a me puzza di gesto da "bunker della cancelleria di Berlino- maggio 1945"

La strategia della catena di Sant'Antonio
"Così il Pdl guadagnerà 2 milioni di voti"
"Contattate 10 amici, chiedete loro di convincere altre 10 persone e via così". E' la tecnica illustrata
nella "lettera della rimonta", che si aggiunge al collaudato metodo del "kit del candidato azzurro"

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Pdl, una catena di Sant’Antonio per vincere: la “Lettera della rimonta”
"Contattate 10 amici, chiedete loro di convincere altre 10 persone e via così". In una lettera inviata via mail ai coordinatori territoriali e firmata da Berlusconi, la strategia di marketing per "riportare al voto almeno 2 milioni di elettori moderati". L'obiettivo è costruire "20.000 team della libertà in tutta Italia". Strategia che si aggiunge al collaudato metodo del "kit del candidato azzurro"

di Eleonora Bianchini
| 30 gennaio 2013Commenti (548)



Gli uomini del Pdl sono avvisati. Per arrivare a Palazzo Chigi bisogna convincere almeno 10 elettori a testa. Come? Con lo schema multi-level, strategia per la distribuzione di prodotti e tecnica ‘accalappia voti’ di successo nelle campagne elettorali americane. In sostanza, una catena di Sant’Antonio. Il meccanismo viene spiegato nella “Lettera della rimonta” (prima e seconda parte) firmata dallo stesso Cavaliere e inviata via mail – con qualche refuso – ai coordinatori locali del partito. Poi è finita in Rete, rilanciata su Twitter da Claudio Cerasa, caporedattore de Il Foglio. L’obiettivo è di coinvolgere in questa operazione 2 milioni di elettori e convincerli a scegliere il partito di Berlusconi. Nel testo tutte le istruzioni per l’uso. “Quello che devi fare è molto semplice – si legge – riunire 10 amici, che ci credono come ci crediamo tu ed io, e costituire con loro un ‘team della rimonta’”. E’ solo il primo passo, dopo di che “ognuno di questi amici dovrà a sua volta contattare altri 10 amici, che sono ad oggi ancora incerti, o che magari ci hanno votato in passato e che ora hanno cambiato idea e spiegare loro perché vale, ora più di allora, la pena di darci di nuovo fiducia andando a votare il 24 e 25 febbraio per il Popolo della Libertà“.

Prima di scendere nei dettagli del vademecum di centrodestra, qualche considerazione sulla rimonta nei sondaggi. “I nostri avversari – si legge – che si illudevano di aver già vinto le elezioni, andranno incontro ad una ennesima cocente delusione”. E poi il refuso: “Se ne stanno rendendo conto, ed hanno paura”. Si spiega che “in tre settimane abbiamo guadagnato 10 punti” e che “la differenza fra loro e noi è INFERIORE a quella del 2006″. Quindi l’invito ad essere “al mio fianco per salvare la nostra Italia” perché “dobbiamo vincere e dipende anche da te”, proprio “in qualità di esponente importante del Popolo della Libertà sul territorio”. Un passo decisivo per la costituzione di “20.000 team della libertà in tutta Italia, con l’obiettivo di riportare al voto almeno 2 milioni di elettori moderati”. Ma i volenterosi coordinatori locali non saranno lasciati soli, anzi. “Nei prossimi giorni – conclude la lettera – la mia segreteria ti contatterà telefonicamente attraverso il call center per definire i particolari del tuo impegno”. Poi Berlusconi chiede di inviare una mail all’indirizzo indicato e di specificare “un recapito telefonico al quale tu sia facilmente raggiungibile”.

La lettera della rimonta arriva a pochi giorni dalla presentazione del kit del candidato, ovvero tutto l’occorrente per affrontare la corsa al voto. Proprio come accadde nel 1994 agli albori di Forza Italia, con la campagna elettorale che portò per la prima volta il Cavaliere a Palazzo Chigi. A illustrare il kit per ‘la grande rimonta’ c’era Maurizio Lupi, armato di ‘slide’ e grafici. Chi è in lista ha quindi ricevuto la ‘miniatura’ del grafico con le riforme che Berlusconi porta sempre con sè negli studi tv (e che una volta ha anche ‘sbattuto’ in testa al cronista Marco Damilano), una copia dei due ‘contratti con gli italiani’ del 2001 e del 2008 e l’elenco con i punti chiave della campagna elettorale, ovvero “famiglia, futuro dei giovani, sviluppo di imprese e lavoro, riduzione dei costi di Stato e politica, istituzioni più moderne e una giustizia degna di un Paese civile”. La strategia del centrodestra punta a recuperare 0,1% di consensi al giorno da qui alle elezioni anche attraverso ”ogni eletto, quadro, candidato” che “seleziona un team di 10 sostenitori. Avremo così – si legge - 27mila ‘team della rimonta’ e 270mila giocatori”. La stessa strategia usata nelle amministrative 2010 con i ‘missionari della libertà’. E che oggi con la “Lettera della rimonta” torna ad essere lo strumento preferito del marketing di centrodestra.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... ta/483984/
peanuts
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Non lo abbiamo mai votato noi, almeno. Questo è motivo di orgoglio. E mai lo voteremo, manco per 1 milione di euro.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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