E Adesso chi Voto?

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camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Io non ho affatto chiesto a nessuno di parlare in nome di Bersani.


Ho chiesto ai partecipanti del forum di spiegare questo puttanaio, cosa ne pensano loro di questo puttanaio.
shiloh
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da shiloh »

camillobenso ha scritto:Io non ho affatto chiesto a nessuno di parlare in nome di Bersani.


Ho chiesto ai partecipanti del forum di spiegare questo puttanaio, cosa ne pensano loro di questo puttanaio.

ti è stato detto...
i partecipanti del forum che ti hanno risposto,
hanno detto che sono senz'altro d'accordo con te che questo sia un puttanaio,
ma che comunque voteranno per la mignotta che la dà via a meno...
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima - e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa.




Per quanto riguarda che nel forum:

>>i partecipanti del forum che ti hanno risposto,
hanno detto che sono senz'altro d'accordo con te che questo sia un puttanaio,<<

non è di primaria importanza perché alla fine, quello che conta veramente sono le parole di Bill Emmott:

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto,


ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente


– per certi versi ne definisce l’anima -



e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti,



nei decenni e forse nei secoli» spiega il giornalista...............
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa.





L’AMACA del 02/02/2013
(Michele Serra).
02/02/2013 di triskel182


In bocca a Mario Monti, la battuta sulla data di nascita del Pd (che il professore farebbe coincidere con quella del Partito Comunista d’Italia, 1921) suona davvero incongrua. Se l’intenzione è accusare la sinistra di scarsa contemporaneità, viene spontaneo far notare che l’aura severamente contabile del professore rimanda dritti alla Destra storica e alla borghesia ottocentesca (volendo esser maligni, dunque, anche ai cannoni di Bava Beccaris), e non balza certo all’occhio per la sua verve scapigliata.


Se invece l’idea era rinfacciare alla sinistra di ogni epoca e di ogni landa i suoi lombi “comunisti”, beh quello non è un argomento buono per l’elettorato centrista e moderato di Monti, e può fare colpo, piuttosto, sulla piccola borghesia reazionaria e non proprio coltissima che adora il sedicente Silvio.


Il quale avrebbe volentieri rubato a Monti la battuta sulla data di nascita del Pcd’I-Pci-Pidiesse- Diesse-Pidì, se solo si raccapezzasse con le date: il 1921, per Berlusconi, è solo un anno come gli altri, un numero qualunque nella confusa nebulosa dei secoli e dei millenni che hanno preceduto la sua discesa in campo.

Da La Repubblica del 02/02/2013.
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa.



Sotto le macerie – 95
Cronaca di un affondamento - 45
I giorni della follia che precedono il disastro…….ovvero, l’ultima fase della dittatura delle tdc – 23

Vu cumprà - 6



In tempi passati era successo veramente che qualche “bollito”, indossando solo un impermeabile si presentasse nei luoghi più disparati e che ad un certo punto, trovandosi di fronte donne o “caste” fanciulle sognanti, aprisse all’improvviso l’impermeabile mostrando con estremo orgoglio il proprio attrezzo da riproduzione.

Questo scatenò per decenni la fantasia di vignettisti che mostravano il bollito di spalle che apriva l’impermeabile, con donne finte scandalizzate.

Il fatto, diventato deseueto ai giorni nostri, è invece stato ripreso con frequenza e ardore da MM, con licenza di stupire.

**

«BISOGNA SPERIMENTARE UNA RIMODULAZIONE DEL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO»
«Aumentare l'età pensionabile effettiva»
Le linee di politica del lavoro di Monti: «C'è la necessità di garantire l'equilibrio dei sistemi pensionistici pubblici»

La riforma Fornero non basta. C'è «la necessità di aumentare l'età pensionabile effettiva, e garantire nel tempo l'equilibrio dei sistemi pensionistici pubblici nonostante il progressivo invecchiamento del Paese e le ricadute che ciò comporta sul mercato del lavoro»: è quanto si legge nelle linee di politiche di lavoro che il premier uscente Mario Monti presenterà a Milano.
LAVORO - Sul fronte del lavoro per Monti bisogna: «Sperimentare una rimodulazione del contratto a tempo indeterminato tesa a renderlo più flessibile e meno costoso». Per ottenere questo obiettivo «occorre far leva su di una incisiva riduzione del cuneo fiscale e contributivo e superare il dualismo tra lavoratori protetti e non protetti».

DONNE - Monti ha poi sintetizzato così la sua proposta politica di modifica del Welfare: «L'Italia non è un paese per donne ma è prioritario che lo diventi». Nelle linee guida della Lista Monti si ricorda che «il mercato del lavoro non incoraggia la partecipazione delle donne che rientrano con più difficoltà e vi rimangono con oggettivi vincoli rispetto ad altri ruoli. Quindi è necessaria una detassazione selettiva per portare il tasso di occupazione femminile dal 46% al 60%».

TASSE - «Mi vorrebbero "mummificato" come quello che ama mettere le tasse»: ha sottolineato Monti. «Sarebbe più comodo per la geometria del dibattito politico dipingere Monti, da parte degli altri partiti, come interessato ad aumentare le tasse e basta», ha rilevato ancora il Professore replicando indirettamente a Berlusconi, in primo luogo. Il premier poi ha esplicitato anche le linee guida della sua politica fiscale: «Rispetto ad altri periodi in cui il peso delle tasse è stato molto alto, questo volta se non altro sono servite e non sono finite in un impalpabile calderone e l'Italia si è salvata dal fallimento. Negli ultimi giorni - ha proseguito Monti - sulle tasse molti hanno detto molte cose e noi stessi abbiamo detto tutto quello che dovevamo dire. Abbiamo messo le tasse che ci ha lasciato il mio predecessore da mettere e quelle che servivano per evitare il fallimento e onorare gli impegni dell'Italia».

SVILUPPO - «Perché vale la pena di provare ad andare avanti? Perché la settimana scorsa è uscito un rapporto molto incoraggiante. Le riforme strutturali avviate dal governo, se continuate, porteranno a una crescita aggiuntiva del Pil del 10,5% a regime» ha poi spiegato Monti.

MARONI - Il Professore non aveva ancora finito di parlare che sono partite subito le critiche. «Monti vuole aumentare l'età pensionabile? Non è bastata la riforma Fornero che ha creato gli esodati? Adesso la vuole alzare ancora di più? Bene, i cittadini devono saperlo prima di votare. Monti e le sue proposte devono andare subito in pensione, non tra sei o sette anni» replica il leader leghista Roberto Maroni a Tgcom24.

Redazione Online
2 febbraio 2013 | 17:22
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http://www.corriere.it/politica/13_febb ... 64e3.shtml
Joblack
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da Joblack »

shiloh ha scritto:
camillobenso ha scritto:

Possono coloro che hanno fatto affondare l’economia negli ultimi 15 mesi essere coloro che rimedieranno al male causato?

.

suvvia...non si affonda un economia in 15 mesi.

e su MPS io fossi in te aspetterei gli sviluppi delle indagini...
quelle che fa la magistratura...non quelle che fanno le supercazzole di FQ.
il caso MPS .... andrebbe aperto un topic a parte, cmq la mia opinione è questa:

io prevedo che questi sviluppi non coinvolgano affatto il PD, se non indirettamente per la fondazione da essi guidata, ma vale per le altre fondazioni di vario colore politico, e cioè:

il meccanismo delle fondazioni è quello di succhiare gli utili prodotti dalla banca controllata quindi spartire i proventi a scopo puramente clientelare e propagandistico.

Le banche controllate fanno di tutto e quindi anche il "falso in bilancio", da tempo depenalizzato dal PDL, per nascondere le perdite, far spuntare utili, e giocare con i derivati che se vanno a buon fine copriranno le magagne.

Solo che la struttura dei derivati è stata concepita da menti matematiche contorte, tutte americane, per danneggiare solo chi li compra, non certo la banca emittente.

Veniamo al dunque:

vedrete che nessuno dei manager MPS andrá in prigione per aver fatto un acquisto incauto di AntonVeneta né per avere acquistato titoli ad alto rischio perchè questo attiene al rischio di impresa.

L'unico rinvio a giudizio averrá se attivitá di compravendita di titoli sono state fatte ad arte per creare fondi neri, da distribuire agli stessi manager o a qualche componente del CDA , e giá si fa il nome di un PDLlino amico di Verdini.

Vediamo come andrá a finire .... ma sia Maroni che Grillo sbagliano a dire delle cose come assodate ma che ancora devono essere vagliate dai magistrati inquirenti.

un caro saluto a tutti.
Ultima modifica di Joblack il 02/02/2013, 21:07, modificato 2 volte in totale.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa.



Preso atto che il tema politico appare indigesto da presentare, proverò per l’ultima volta a farlo io.


1) Fabio Martini, per La Stampa, commenta oggi così:

La Stampa 2.2.13

La svolta di gennaio Il mese che ha cambiato gli equilibri politici
Sondaggi concordi: Bersani sempre davanti ma in calo

di Fabio Martini


L’ Italia elettorale che c’era prima di Natale non c’è più, è bastato un mese per cambiare tutto. O quasi.

Per tutti i principali istituti di sondaggio, le prime quattro settimane di campagna elettorale hanno cambiato sensibilmente lo scenario che, sino ai primi giorni del 2013, sembrava consolidato: vittoria a mani basse del centro sinistra in entrambe le Camere.

E invece, quando mancano 21 giorni alla chiusura delle ostilità, tutti gli istituti quotano ancora (e nettamente) il Pd come il primo partito e concordano nell’assegnare il primato dai voti alla coalizione guidata da Pier Luigi Bersani, accreditata di un vantaggio sostanzialmente incolmabile alla Camera: il distacco medio resta di 7 punti.

Ma la coalizione incardinata su Silvio Berlusconi, pur accreditata di una rimonta evidente ma non travolgente, sta riconquistando il primato in alcune delle Regioni più ricche di seggi senatoriali (Lombardia, Veneto, Sicilia), mettendo in forse la possibilità del centrosinistra di poter contare su una solida maggioranza anche a Palazzo Madama.

Ma la rimonta del centrodestra - ecco il punto - contiene un paradosso, confermato da tutti i sondaggi: erodendo la maggioranza del centrosinistra al Senato, Berlusconi finisce per restituire un ruolo determinante alla coalizione di Centro, guidata da Mario Monti.

Una coalizione che, per il momento, non è decollata nelle intenzioni di voto (oscilla a seconda degli istituti tra il 14,1% e il 15,4%), ma oramai sembra stabilizzata su una quota che dovrebbe garantirgli la conquista di 20-30 senatori, il numero «giusto» per proporsi come ago della bilancia.

***

2) La Stampa poi riporta il sondaggio Swg di questa settimana, commissionato da Rai3 e Affaritaliani.

ELEZIONI POLITICHE 2013
01/02/2013
Il sondaggio Swg: cala il Pd
Crescono Monti, Pdl e Grillo

Sintetizzando :
Queste le intenzioni di voto per le coalizioni (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto alla rilevazione diffusa il 25 gennaio):

- CENTROSINISTRA 32,8% (-1,3).
- CENTRODESTRA 27,8% (+1,2).
- MOVIMENTO 5 STELLE 18,0% (+0,8).
- CENTRO DI MONTI 14,2% (+1,4).

- PD 28,0% (-1,4).
- PDL 19,3% (+2,1).
- MOVIMENTO 5 STELLE 18,0% (+0,8).
- SCELTA CIVICA CON MONTI 9,4% (+1,9).
- RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA 5,0% (-0,4).
- LEGA NORD+LISTA TREMONTI 4,9% (-0,4).
- SEL 4,0% (-0,4).
- UDC 3,4% (-0,8).
- FARE PER FERMARE IL DECLINO 1,5% (-0,5).
- FLI 1,4% (+0,3).

Il sondaggio è stato effettuato da SWG Spa-Trieste per Agorà-RAI 3 nei giorni 28-29 gennaio 2012 tramite sondaggio telefonico (CATI) e online con metodo online CAWI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 4900 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 2,96%

Questi dati simili a Tecnè, 3 giorni fa hanno fatto letteralmente esplodere la destra e i suoi giornali.

Pure il bollito era in stato di effervescenza, perché questi dati, si stavano avvicinando di pochissimo a quelli di più di un mese fa proposti dalla sua amata Ghisleri.
3) Anche Maria Antonietta calabrò, per il Corriere scrive:

Corriere 2.2.13

il distacco tra i due maggiori schieramenti è del 5 per cento
A sorpresa Grillo terzo nei sondaggi
E «ruba» piazza S. Giovanni al Pd per la chiusura

di M. Antonietta Calabrò

http://www.corriere.it/politica/13_febb ... 64e3.shtml



La Direzione strategica del Nazareno, a seguito di un trend positivo che dura dal febbraio 2011, ha pensato che sarebbero stato sufficiente rileggersi il Gattopardo per acquisire un ulteriore vantaggio. Dalemoni e Veltroni che escono dalla porta e che rientrano dalla finestra, e primarie per merli.

Infatti, l’operazione Merlo rosso, ha funzionato. Ai democristiani del Piddì ha fruttato in consensi di intenzione di voto. A fronte di questo successo, la stampa nazionale, amica e non, lodava la posizione statuaria di Bersani all’inizio della campagna elettorale. Quella del non muoversi. Chi è in vantaggio non si muove. Un po’ come Prodi così raccontato:

http://www.youtube.com/watch?v=NsNR9qAMPhU

Poi il vento è cambiato. Alle crescite improvvise di questo tipo segue sempre una fase naturale di contrazione che porta alla stabilizzazione. A ciò però vanno a sommarsi gli eventi. Il primo è il caso Mps a cui seguirà il turno del Pirellone dopo la defenestrazione di Forchettoni e Lega, con acquisti di nutella e carta igienica.

E qui la contrazione comincia a farsi sentire. A disturbare i calcoli piddini per il Senato, nelle regioni chiave, è la crescita di Rc.

E li sono costretti a partire i messaggeri Violante e Migliavacca per tessere l’accordo di desistenza riportato da shiloh in altro 3D.

Proprio le cose che piacciono a me. La politica trasformata in mercato delle vacche. Cose che ricordano tanto il Foro Boario di Ferrara e la lettera di Totò e Peppino con la moria delle vacche.

http://www.youtube.com/watch?v=9-VrY80K9y8

Ingroia: "Pd mi offrì due senatori per desistere.
Porte aperte agli ex Sel e Movimento 5 Stelle"
Il leader di Rivoluzione civile: "dovevano essere messi in lista, ma non potevano essere riconoscibili in modo che Bersani potesse dimostrare a Monti di non aver fatto accordi con noi". Attacca Bersani, Vendola e Grillo: "mestierante della politica, non si va in Parlamento per fare casino"

PALERMO - Un accordo di desistenza col Pd che prevedeva un paio di senatori "mascherati" da presentare in lista: lo dice il leader di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia a margine di un incontro elettorale a Palermo. Secondo il magistrato, la proposta da parte del Partito democratico "diceva che noi dovevamo desistere, e un paio di senatori 'mascherati' dovevano essere presentati nelle liste del Pd. Mascherati perché non si doveva riconoscere che erano nostri, e Bersani poteva dimostrare a Monti che non aveva fatto accordi con noi".

*

La storiella dei due senatori mascherati poi è bellissima,…………..per l’avanspettacolo.

Una decina di giorni fa di fronte al fatto che Bersani ha negato alla radice un incontro con Rc, un bersaniano mi ha precisato che in politica si fa così. Quando le cose non vanno in porto si nega, tutto. Negare, negare, negare, sempre negare è il motto. Tanto ai merli scemi che può interessare?

Poi quando sparisce questa opzione guatemalteca, Bersani chiede a Monti la desistenza di Albertini in Lombardia.

Cose scientifiche di alta strategia di guerra. Bersani chiede proprio a colui, che si sta dando da fare in quattro per rendergli la vita difficile al Senato affinché possa essere determinante il suo peso nelle trattative,.. di desistere. Cose da pancia a terra dalle risate.

Senza poi tenere conto di chi è Albertini. Colui che si è staccato dal bollito per mettersi con il Che.

“A chi?????,…mettersi da parte” direbbe Totò, “per la sua bella faccia???”

Ma proprio ad Albertini, Bersani doveva chiedere di rinunciare? E poi in nome di che cosa??????

Per non far vincere Berlusconi????

Rommel, la volpe del deserto, nei confronti di Bersani è un autentico signor nessuno.

E tutto perché??? Perché per i “falce e sportello” fare politica non è più di moda. Si fanno quattro bagattate per merli e poi se va male si chiede la desistenza e il voto utile.

Fare politica???? ……Oh ragatzi, .. ma siamo matti?????????

A 23 giorni dal voto, con due casi giudiziari aperti, la sindrome del 2006 in casa piddina ci sta tutta.

Ad Agorà, Bocchino, tirando la coperta dalla sua parte ha pronosticato un : 1 – X – 2.

Una situazione quindi completamente aperta a tutte le possibilità.

La cosa peggiore che può capitare ai democristiani di Bersani, è quanto segnala Fabio Martini, lasciare ai liberisti del Che la possibilità di diventare l’ago della bilancia.

Il prezzo da pagare per Bersani sarà salatissimo, altro che Brenno. Perché da buoni democristiani, i montiani applicheranno la nota teoria dei due forni a prezzi altissimi.

La strada è quindi segnata. Quello che Bersani e Dalemoni predicano, il primo dal settembre 2011 e il secondo dalle regionali del 2010, diverrà realtà. La teoria Cazzullo trova la verifica. Bersani e Monti sono condannati a stare insieme.

Quindi Vendola dovrà essere sacrificato, come d’altra parte Fassina e la CGIL. Monti non avrà pietà per nessuno per far accettare la sua alleanza.

Non ci sono alternative, a meno di rivotare, ma è una condizione poco probabile che Napolitano cercherà di evitare a tutti i costi.

Allora diventa chiara la domanda.

A cosa serve votare Sel se Bersani sarà costretto ad allearsi con Monti?

Certo, tutti fanno finta che non sia così, altrimenti per Bersani la situazione diventa ancora più pesante se Vendola abbandona prima.

Non tutti sono come il mio amico funzionario del Sel cittadino che sostiene che abbandoneranno Bersani dopo le votazioni se si alleerà con Monti.

Ma mica tutti sono così. Qualcuno ha capito cosa sta succedendo e ha abbandonato Vendola.

L’unico a non capire sembrerebbe Vendola.

Anche Bersani fa finta di non capire e negare, …ma quello è il suo mestiere, far fessi gli elettori per trarre un vantaggio alla casta democristiana.

Quindi la commediola degli equivoci continua

Ci sarà mai la possibilità nei prossimi millenni che gli elettori diventino adulti e non si facciano infinocchiare dai giochetti di bassissima cucina dei furbetti del quartierino????
pancho
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:................A cosa serve votare Sel se Bersani sarà costretto ad allearsi con Monti?..........
Il problema sta' tutto qui dentro e non volerlo capire(qui mi riferisco ai fautori del voto utile) sa da masochismo.
Votare SEL lo si puo' anche fare ma dobbiamo sapere pure che sara' molto difficile avere una maggioranza stabile al senato.
Questo lo sa pure Monti .
Se non ci sara' la possibilita' di governare, l'alternativa sara' quella di allearsi con Monti poiche non ce bne saranno altre se non si vuole il ritorno dell'ottavo nano.

Difronte poi a questa situazione, come continua a dire Nichi, SEL uscira dal patto e che succedera' poi? SEL, avra' finito di esistere poiche nessuno poi gli dara' ancora fiducia. Coglioni si ma non fino a questo punto.

Si compiranno in questo modo le richieste di Monti e cioe' quelle di far sparire le ali.

All'interno del PD la parte che in qualche modo si considera di sinistra, verra' fatta fuori senza se e senza ma. Anche il PD stesso verra' ridimensonato da questa alleanza e quindi..... l'ex margherita e quella parte di ex DS che hanno continuamente rinnegato il loro passato avranno fatto bingo senza faticar piu' di tanto.

Si costituera' un nuovo polo di centro, e basta, e cosi si avra' fatto un partito che sara' accettato con molta benevolezza sia da Vaticabo che dalle lobby della finanza e.......altro giro altra corsa.

Ingroia potra' dimostrare che non bisognava saper interpretare le quartine di Notradamus per capire cosa sarebbe successo. Si prendera' tutta quella parte di delusi(e credo che non saranno pochi) e si aspettera' di nuovo un'altra legislatura per contarci,e... cosi gli anni passeranno un'altra volta e la gente ne avra' piene le palle.

Saremo sempre piu' vicini a quelle politiche tanto osannate degli States in cui a votare ci vanno solo il 50 %, quando va bene, in cui sara' eletto il presidente con il solo 25%+1 di questo 50%.

Se questo per alcuni va bene,,,avanti savoia.

La faccio troppo semplice??? Ci vedremo a Filippi ;-((((

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
soloo42000
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da soloo42000 »

Difronte poi a questa situazione, come continua a dire Nichi, SEL uscira dal patto e che succedera' poi? SEL, avra' finito di esistere poiche nessuno poi gli dara' ancora fiducia. Coglioni si ma non fino a questo punto.
Si compiranno in questo modo le richieste di Monti e cioe' quelle di far sparire le ali.
All'interno del PD la parte che in qualche modo si considera di sinistra, verra' fatta fuori senza se e sen
Purtroppo e` uno scenario possibile.
Proprio per questo do il mio voto a SEL e non al PD.

Infatti.

Se Bersani e Vendola trovano la quadra con Monti bene.
Se Bersani e Vendola trovano la quadra magari con M5S va bene.
Se Bersani e Vendola decidono di tornare a votare a giugno va bene.

Se invece il PD si spacca, o se Bersani e Monti fanno in modo che Vendola
debba staccarsi va male.
Per prevenire questo scenario l'unica e` votare SEL.

E poi vedere i numeri il 25.

Ciao.

soloo42000
pancho
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da pancho »

soloo42000 ha scritto:
.....Per prevenire questo scenario l'unica e` votare SEL....

E poi vedere i numeri il 25.

Ciao.

soloo42000
Si, e' un'alternativa come altre ma potrebbe rivelarsi inutile e dispersiva qualora non desse i suoi frutti.
L'altra alternativa potrebbe essere votare in massa Ingroia, fargli raggiungere il quorum e poi vedere cosa fa veramente il PD.

Riusciuremmo a fargli scoprire le carte una volta per tutte.

Scegliere Monti o avere la maggioranza con i voti di Ingroia?

Fantapolitica questa?

NO!! Avremo dato il ns. contributo a far chiarezza una volta per tutte!!

un salutone da Juan
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