Il patto tra la Lega e Berlusconi si ferma al Pirellone.
L'alleanza tra Silvio Berlusconi e la Lega per le elezioni di febbraio somiglia tanto a quella delle amministrative del 2011, in particolare per Milano. Certo, quasi due anni fa era obbligatorio stare insieme.
C'era ancora Umberto Bossi e c'era il Cavaliere premier.
I due erano insieme al Governo, ma le tensioni erano ormai conclamate e infatti uscirono allo scoperto proprio nella campagna elettorale per il sindaco di Milano. In quella primavera di quasi due anni fa il centro-destra ri-presentò una Letizia Moratti (poi sconfitta) di cui gli alleati leghisti erano assai poco convinti e che faticarono a sostenere anche per le tensioni con un Pdl ultra-berlusconiano, che trasformò la battaglia elettorale in uno scontro a tutto campo contro i magistrati e contro la "zingaropoli" comunista di Pisapia. Vinse Pisapia e quei toni acuti e isterici non giovarono a un'alleanza che si presentò tutt'altro che moderata.
Quello scenario sembra tornare.
Innanzitutto, oggi come allora il grande difetto dell'alleanza è l'ambiguità sul candidato: alla Lega non piaceva Letizia Moratti proprio come oggi il Carroccio non vuole Berlusconi alla premiership.
E infatti questo passaggio così nebuloso su chi sarà il premier mette in evidenza come il patto tra il Cavaliere e il Carroccio valga ben poco. La domanda è: come si fa a voler conquistare il Nord se non si ha nemmeno un candidato premier certo? Già perché la Lega propone Giulio Tremonti – tra l'altro sempre molto basso negli indici di popolarità dei sondaggi – mentre costringe il Pdl a rispolverare la candidatura di Angelino Alfano, che ormai non è più credibile. E tantomeno lo è al Nord. Dunque questa alleanza che punta a battere il Pd di Pierluigi Bersani al Nord e creare instabilità al Senato non riesce a dire ai propri elettori nemmeno chi vuole a Palazzo Chigi.
Si potrà obiettare che Roma e il governo nazionale non interessano alla Lega, che usa Berlusconi come un "taxi" solo per portare Roberto Maroni a vincere in Lombardia.
Ma, appunto, proprio come dimostrò la battaglia per il sindaco di Milano, le ambiguità politiche si pagano anche a livello locale.
Si ricordano le interviste di Matteo Salvini – che si battè duramente per Milano – scettico sia sulla candidatura della Moratti sia sui toni esagerati del Pdl usati in campagna elettorale. Bene, questi difetti rischiano di ripresentarsi allo stesso modo. E non basterà promettere di trattenere le tasse al 75% sui territori, perché l'impegno potrebbe apparire più come una mossa disperata che come un obiettivo realistico.
Del resto, il Carroccio i suoi obiettivi li ha sempre mancati, dalla devolution bocciata con un referendum, al federalismo mai attuato nonostante gli anni di governo con Berlusconi e Tremonti. E, di nuovo, anche nella campagna elettorale per mantenere Palazzo Marino, la Lega si giocò una mossa disperata:
quella del trasferimento dei ministeri al Nord. Uno slogan che non ebbe alcuna presa e che infatti rimase lettera morta.
Il Nord è da sempre il piatto ricco delle elezioni e anche il terreno più esigente e difficile in campagna elettorale.
Se finora il centro-sinistra non ha saputo intercettare quei voti, è anche vero che oggi questo è più difficile pure per il centro-destra, in versione ormai assai usurata. Non basta scrivere un patto tra Lega e Berlusconi se quel patto appare come uno scambio di interessi che mira solo a portare Maroni alla guida della Lombardia e non il centro-destra al governo del Paese. Il Nord non è solo il Pirellone.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbZmf2JH
elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
«Dobbiamo togliere la Lombardia dalle mani di chi l’ha ridotta così:
opaca, poco dinamica, incapace di produrre ricchezza.
Dobbiamo togliere l’Italia dalle mani degli incapaci, per cominciare.
Ma anche da chi vuole farci credere che a governare deve essere la tecnocrazia e non la politica»
Giuliano Pisapia
«Il primo atto che farò da presidente sarà convocare i rettori di tutte le università per studiare insieme a loro un sistema che rilanci la ricerca e le prospettive per i giovani.
Le proposte per i giovani sono trasversali a tutto il programma:
dall’università all’apprendistato fino alla loro autonomia abitativa.
Con quali fondi?
Scegliete uno scandalo a caso di quelli a cui abbiamo assistito e traducetelo in borse di studio.
Quante risorse si sono buttate via?»
Umberto Ambrosoli
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -50957635/
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Sondaggio Piepoli:
Elezioni Regionali - Lazio:
Zingaretti, al 42,5%, conduce con più di dodici punti su Storace.
La Buongiorno si colloca terza, all'11%, davanti al candidato del M5S.
Nicola ZINGARETTI (Csx) 42,5%
Francesco STORACE (Cdx) 30%
Giulia BUONGIORNO (Lista Monti) 11%
Davide BARILLARI (M5S) 8%
http://www.sondaggibidimedia.com/2013/0 ... onali.html
Elezioni Regionali - Lazio:
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Sondaggio Ipsos -
Regione Lazio :
Zingaretti abbondantemente in testa:
47-vs-24 di Storace.
Indeciso un Laziale su tre.
http://www.sondaggibidimedia.com/2013/0 ... lazio.html
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Sondaggio Demopolis -
Regione Sicilia:
Testa a testa tra Centrosinistra(29.5%) e Centrodestra(29.0%) per la conquista dell'isola.
Il M5S tocca il 21%.
Deboli il centro montiano e Rivoluzione Civile.
http://www.sondaggibidimedia.com/2013/0 ... testa.html
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Sondaggio Tecnè -
Elezioni Regionali -
Lazio:
Zingaretti sfiora il 43%,
conducendo per dodici punti su Storace.
Il Centro montiano e il M5S lottano per la terza posizione.
PD nettamente primo partito;
buona affermazione delle liste personali dei candidati.
http://www.sondaggibidimedia.com/2013/0 ... onali.html
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Zingaretti sfiora il 43%,
conducendo per dodici punti su Storace.
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Testa a testa tra i due candidati Roberto Maroni e Umberto Ambrosoli nelle intenzioni di voto dei cittadini lombardi in vista delle elezioni regionali.
E' il dato che emerge da un sondaggio Ipsos, commissionato dal Pd,
su un campione di mille intervistati il 30 gennaio e il 1 febbraio.
Secondo il sondaggio la coalizione che sostiene la candidatura di Maroni si attesterebbe sul 39,7% delle preferenze,
seguita a un soffio da Ambrosoli al 39,4%.
Il montiano Gabriele Albertini si attesterebbe invece sul 6,6%.
E' il dato che emerge da un sondaggio Ipsos, commissionato dal Pd,
su un campione di mille intervistati il 30 gennaio e il 1 febbraio.
Secondo il sondaggio la coalizione che sostiene la candidatura di Maroni si attesterebbe sul 39,7% delle preferenze,
seguita a un soffio da Ambrosoli al 39,4%.
Il montiano Gabriele Albertini si attesterebbe invece sul 6,6%.
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Quei centomila voti in Lombardia
che decideranno le sorti del governo.
La battaglia per conquistare i seggi del Senato che saranno decisi nella fascia di paesotti da Varese a Brescia.
"I leader del centrosinistra dovrebbero stabilire qui il loro quartier generale"
di CURZIO MALTESE
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HRER1-1
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Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
Esattamente in Lombardia, nel doppio appuntamento elettorale REGIONALI - POLITICHE, si determineranno le sorti del governo del Paese per la prossima legislatura.shiloh ha scritto:Quei centomila voti in Lombardia
che decideranno le sorti del governo.
La battaglia per conquistare i seggi del Senato che saranno decisi nella fascia di paesotti da Varese a Brescia.
"I leader del centrosinistra dovrebbero stabilire qui il loro quartier generale"
di CURZIO MALTESE
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HRER1-1
Fallire qui, vuol dire condannare definitivamente la Nazione.
Ma mi auguro una vittoria seppure sul filo di lana ....
Re: elezioni regionali 2013-Lazio-Lombardia-Molise
ho visto il dato ipr per la puglia ( tg3)
ma è spaventoso il livello del cdx !!!!
con tutto vendola!!!
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