E Adesso chi Voto?

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Stratos58
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da Stratos58 »

camillobenso ha scritto:Da : Wile coyone
Se................................ Bersani.............................. farfuglia........................... “con Vendola............................. per sempre”, ............................quando............................, tutti.............................. sanno .......................................che ...........................dopo.......................... il voto imbarcherà.................................. Monti,..................................... Casini ..............................e................................ Fini,.......................................... con............................ che...............................................faccia............................... dà....................................del................................... bugiardo.................................... a............................ B.?

Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano
05 febbraio 2013
Non ne indovina più una che sia una.
Chi sosterrà il Governo IBC si confronterà sulle soluzioni dei problemi come posti dal nostro partito, e non viceversa.
Imbarcare al massimo potrà farlo una nave di salvataggio di tutto il centro destra, tra cui Travaglio e la masnade di propagandisti con domicilio eletto presso Antonio Palmieri, responsabile della comunicazione web del PdL.
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Stratos58 ha scritto:
camillobenso ha scritto:Da : Wile coyone
Se................................ Bersani.............................. farfuglia........................... “con Vendola............................. per sempre”, ............................quando............................, tutti.............................. sanno .......................................che ...........................dopo.......................... il voto imbarcherà.................................. Monti,..................................... Casini ..............................e................................ Fini,.......................................... con............................ che...............................................faccia............................... dà....................................del................................... bugiardo.................................... a............................ B.?

Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano
05 febbraio 2013
Non ne indovina più una che sia una.
Chi sosterrà il Governo IBC si confronterà sulle soluzioni dei problemi come posti dal nostro partito, e non viceversa.
Imbarcare al massimo potrà farlo una nave di salvataggio di tutto il centro destra, tra cui Travaglio e la masnade di propagandisti con domicilio eletto presso Antonio Palmieri, responsabile della comunicazione web del PdL.


Bersani a Monti: «Lavoreremo
con chi è contro la destra»


5 febbraio 2013 A - A «Ho sempre detto che sono prontissimo a una collaborazione con tutte le forze che siano contrarie al leghismo, al berlusconismo, al populismo, quindi certamente anche col professor Monti». Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani risponde, da Berlino, intervenendo alla Società tedesca per la politica estera (DGAP), all'apertura di Monti di questa mattina.

Il premier aveva parlato di una «grande coalizione dopo il voto», e dopo la dichiarazione del segretario del Pd dice: «Apprezzo ogni apertura e disponibilità e anche questa frase, pronunciata dall'onorevole Bersani dalla Germania, dove la politica fatta con l'apporto del Parlamento, in questo ultimo anno, mi pare sia stata apprezzata». Monti sottolinea «la disponibilità a alleanze con coloro, e solo con coloro che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali» considerati indispensabili per il Paese.

Quanto ai botta e risposta di questi giorni, Bersani spiega che Monti «ha costruito una sua forza politica e ora è nella competizione. Ci sono quindi le schermaglie elettorali, ma io sono prontissimo a una collaborazione con tutte le forze che siano contrarie al leghismo, al berlusconismo, al populismo. Con tutte queste forze e quindi certamente anche con il professor Monti».

Parole che non sono piaciute al presidente del Senato, Renato Schifani, che si augura «fortemente» che un'eventuale collaborazione post voto tra Pier Luigi Bersani e Mario Monti «non accada». «Uno dei guai del nostro Paese - ha spiegato Schifani - è quando ci si unisce per governare contro qualcuno. Contro qualcuno non si fanno gli interessi dell'Italia».

Nel governo di centrosinistra, osserva ancora il segretario del Pd, non ci saranno «meno riforme ma più riforme» visto che nell'anno di governo tecnico «il centrodestra ne ha ostacolate alcune». È il caso ad esempio della legge contro la corruzione. «E poi- conclude Bersani- ci sarà da correggere qualche errorino, perchè qualche riforma la poteva fare meglio anche il governo tecnico».

In caso di vittoria del centrosinistra «credo che l'Europa possa aspettarsi ragionevolmente che l'Italia non sia il problema, ma una parte della soluzione», ha assicurato Pier Luigi Bersani parlando a Berlino. In Italia ci sono forze populiste «con spinte antieuropee, qualche volte qualunquiste - ha spiegato il segretario del Pd - sono posizioni antiche in Italia, che nella crisi trovano forza. In Italia non c'è mai stata una destra di tradizione liberale, per ragioni storiche, ma è sempre stata su posizioni corporative, o stataliste e, per certi versi, populiste. Non abbiamo una destra liberale, abbiamo nuovi soggetti populisti e, tuttavia, abbiamo un forte presidio di governabilità».

MUSSOLINI? BERLUSCONI NON È
AUMENTATO CON LEGA A 24%
Pdl e Lega faranno insieme il 24%. Lo ha assicurato Pier Luigi Bersani parlando a Berlino. «La destra esiste in tutto il mondo, una posizione che dice no alle tasse, no agli immigrati, no allo Stato c'è in tutto il mondo. in altre parti del mondo questa destra è temperata e moderata da una radice liberale. In Italia no. C'è una destra che ha queste parole d'ordine ma che non ha dentro storicamente un concetto liberalmoderato», ha spiegato il segretario del Pd rispondendo a una domanda sulle parole di Silvio Berlusconi nei confronti di Benito Mussolini. «Tuttavia stiamo parlando dalle rilevazioni di una forza che, sommando Berlusconi e la Lega fa attorno al 24%, stiamo parlando di questo. Non è molto lontana da altre destre», ha assicurato, e Berlusconi «non credo che abbia guadagnato nei sondaggi, l'Italia è antifascista anche se naturalmente non manca una percentuali di nostalgici».

CREDO AL DIALOGO SOCIALE,
MA NON PARALIZZI DECISIONI
«Credo al dialogo sociale, non credo che il dialogo sociale debba paralizzare le decisioni». «Certo, io li ascolto i sindacati e ascolto gli imprenditori, perché se ascolti fai meno errori», ha notato Bersani.

BERSANI: SE AVESSIMO SOLDI
FAREI RIFORME ALLA TEDESCA
«Se avessimo i soldi io farei molte riforme alla tedesca», a cominciare da alcuni aspetti del sistema di formazione e dagli ammortizzatori.

BERSANI, BERLUSCONI SORPASSO
LO VEDE CON BINOCOLO..
«Il sorpasso lo stanno vedendo con il binocolo, al di là dei sondaggi che ha in mano Berlusconi...». Così Pier Luigi Bersani ha ironizzato sull'ottimismo di Silvio Berlusconi. «Detto questo la destra esiste e non la sottovaluto, non l'ho mai sottovalutata», ha assicurato nel corso di una conferenza stampa a Berlino.

BERSANI: MIE DIMISSIONI
SE VINCE DESTRA UN MALE MINORE
«Sarebbe il guaio minore per l'Italia». Con questa battuta il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani ha risposto in conferenza stampa a Berlino alla domanda se intenda dimettersi da leader del PD in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.

BERSANI, DESTRA IRRESPONSABILE,
NOI VINCEREMO
«La destra esiste in Italia, vedo molto stupore. La destra ha distrutto questo paese in 10 anni e adesso cerca il rilancio con la demagogia. Noi vinceremo senza demagogia». Pier Luigi Bersani lo ha chiarito nel corso di una conferenza stampa a Berlino. «Io non intendo in nessun modo inseguire sulla demagogia per un motivo molto semplice: prima di tutto l'Italia. Noi abbiamo una destra irresponsabile verso i destini dell'Italia e non si guarisce l'irresponsabilità aggiungendone altra. Il Paese valuterà e deciderà e io sono assolutamente convinto che prevarrà la serietà», ha aggiunto.

BERSANI: DESTRA IRRESPONSABILE,
HA DISTRUTTO PAESE
In Italia «abbiamo una destra irresponsabile verso i destini dell'Italia» e che «cerca il rilancio con la demagogia», ma noi «vinceremo senza demagogia». Lo ha spiegato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani incontrando la stampa a Berlino. «La destra esiste in Italia, ha distrutto questo nostro Paese in dieci anni e adesso cerca il rilancio con la demagogia, noi vinceremo senza demagogia», ha notato. «Io non intendo in nessun modo inseguire sulla demagogia, per un motivo molto semplice: prima di tutto l'Italia, noi abbiamo una destra irresponsabile verso i destini dell'Italia e non si guarisce l'irresponsabilità aggiungendone altra», ha continuato Bersani. «Stavolta siamo a un passaggio decisivo, il Paese valuterà e io sono assolutamente convinto che prevarrà la serietà», ha concluso.
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

1) Il dato storico

Primi mesi del 2010 D’Alema trova l’accordo con Casini per la prossima legislatura Pd – U Dc.

Settembre 2011. Bersani viene obbligato ad allinearsi a D’Alema che esprime la quasi maggioranza delle 27 tribù piddine.

Quando si fa parte di un’organizzazione occorre rispettarne gli obiettivi.
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-conte ... jpg?47e3a5

La politica si muove per convenienze.

Per non confondere,..le convenienze della classe politica non hanno nulla a che vedere con le favole che raccontano al loro elettorato.

Le convenienze della casta democristiana piddina (l’intero partito ad eccezione di qualche elemento che si ritiene ancora di sinistra, ma rimane in quell’organizzazione anche lui per convenienza) in questo momento sono quelle tracciate da tempo. L’alleanza Pd – U Dc.

Rileggendo i quotidiani del dicembre scorso, si scorge la palese irritazione di D’Alema e Bersani per la discesa in campo di Monti.

Ha rovinato i loro piani e adesso è tutto da rivedere.

Bersani e D’Alema erano convinti di giocare la partita con Casini da una posizione di forza dettata dal trend favorevole delle primarie.

Adesso che non hanno più i numeri al Senato l’alleanza è obbligatoria
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Elezioni, Bersani: “Contro B. anche con Monti”. Vendola: “Io incompatibile”
Il candidato del centrosinistra: "Ma gli accordi non si fanno a ogni prezzo. Ho sentito cose che non mi piacciono su lavoro e diritti civili". Il leader di Sel chiude ogni porta:

"Non posso stare al governo insieme al Professore".

Anche Casini contro: "La sinistra non fa le riforme". Alfano: "Litigano per finta"

di Redazione Il Fatto Quotidiano


| 5 febbraio 2013Commenti (1473)



Prove di dialogo, anzi no.



Dopo giorni passati tra le scintille, Monti ed il Pd tentano di parlarsi a distanza, imbastendo il lavoro che potrebbero essere chiamati a svolgere dopo le elezioni.



Il premier è in viaggio nel Nordest, Bersani ancora più a nord: Berlino, dove gli vengono riconosciute adeguate patenti diplomatiche e da dove lui stesso porge il ramoscello d’ulivo al presidente del Consiglio uscente.

E tutto parte da una frase del candidato del centrosinistra a Palazzo Chigi che sembra rimettere in moto le dinamiche di una campagna elettorale finora dominata dalle promesse di Berlusconi (con danni per il centro ed il centrosinistra):

“Il professor Monti ha costruito una sua forza politica, è nella competizione, ci sono le schermaglie elettorali, ma ho sempre detto che sono prontissimo a una collaborazione con tutte le forze contrarie al berlusconismo e al leghismo, certamente anche con il professor Monti”.



Come dire: basta polemizzare tra di noi sul Monte dei Paschi, che poi c’è un terzo che gode.


Possiamo e dobbiamo studiare un progetto per quando, da avversari elettorali, dovremo essere alleati in Parlamento. Segnale recepito, pare.


“Apprezzo ogni apertura e disponibilità” è la replica del Professore, il quale sottolinea che il nuovo corso è stato inaugurato in “Germania, dove la politica fatta con l’apporto del Parlamento, in questo ultimo anno, mi pare sia stata apprezzata”.

Per essere più chiari: c’è “disponibilità, con la forza politica nuova che nasce, a alleanze con coloro, e solo con coloro che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali”.


Poi, per suggellare la nuova intesa, Monti attacca la Lega (che in Lombardia presenta un Maroni che deve essere battuto ad ogni costo): una “forza populista” nata con la pretesa di “sfidare il potere centrale” per poi dimostrarsi parecchio al di sotto delle attese.



Silvio Berlusconi si sente punto nel vivo e ribatte che questo è l’atteggiamento di chi “attacca perché è disperato”.



E disperati, a suo dire, sono sia Monti sia Bersani, spaventati dagli ultimi sondaggi.



Nelle indagini demoscopiche, sempre secondo Berlusconi, il centrodestra è ormai in “corsia di sorpasso”.



E la controreplica arriva pronta, per bocca di Bersani: “Sono fermi al 24 percento, sommando Pdl e Lega.


Il sorpasso lo vedono con il binocolo”. Tanto più che Maroni, stamane, ha bocciato l’idea di condono fiscale del Cavaliere.

E forse proprio pensando a un accorso con la Lista di Monti, Bersani lancia un sasso nello stagno sulla questione sindacati su cui il premier aveva detto la sua poco più di un mese fa invitando il segretario a tagliare le ali estreme: “Io ascolto i sindacati, certo.


Credo che così si facciano meno errori”. Tuttavia ha aggiunto di non essere a favore della “paralisi sociale”.


Però precisa: ”Certo, io ascolto i sindacati. Ascolto anche gli imprenditori, perché se ascolti fai meno errori, ma se sai dove devi andare ci arrivi”.


Il segretario del Pd dunque difende la concertazione, ma allo stesso tempo garantisce che questo non può bloccare l’azione di governo. “Credo al dialogo sociale ma credo anche che non debba paralizzare le decisioni e credo che questo sia possibile anche in Italia”.



Tuttavia – vuoi per le reazioni di Sinistra Ecologia e Libertà, vuoi per non sembrare completamente pronto a qualsiasi cosa pur di governare – dopo alcune ore Bersani aggiusta un po’ il tiro: il Pd sarà pure pronto al dialogo con i moderati, ma non a tutti i costi.



“Da tempo dico una cosa molto semplice: l’Italia ha il diritto di avere qualcuno che ha il 51% in Parlamento, se l’avremo noi l’useremo come fosse il 49% perché l’Italia ha dei problemi molto seri rivolgendoci a tutte le forze che non sono l’eredità del leghismo e del berlusconismo.



Questa è la nostra intenzione che implicitamente contiene la disponibilità a discutere con forze moderate, centrali, con Monti.



Per fare cosa? Le riforme, il governo? Si vedrà…”.


Certo, ha aggiunto, “ho visto delle cose sul mercato del lavoro e sulle unioni civili che non mi piacciono.


Non faccio le alleanze a tutti i prezzi”. Bersani è apparso sorpreso dal clamore suscitato dalle sue affermazioni: “Credo di non avere aggiunto uno iota a quel che ho sempre detto.


Dico le stesse cose ma i titoli cambiano”. Il segretario del Pd ha poi respinto le critiche di chi sostiene abbia aperto a Monti per rassicurare la Germania.



“Francamente la destra che imbastisce questa polemica ha molto coraggio. Come può rispondere a questa domanda: come hai approfittato ella riduzione dei tassi dopo l’euro, quali riforme hai fatto, come hai messo in equilibrio il bilancio?”, ha chiesto.



Correzione di rotta, almeno nei toni, che trova forse una ragione nelle reazioni stizzite dei vendoliani: “Se Bersani vuole l’alleanza con Monti, vada con Monti.





Noi non voteremo mai quell’alleanza, a costo di rompere con il Pd -dice in prima battuta Nicola Fratoianni, uno dei più vicini al leader di Sel”.



Lo stesso Vendola ribadisce il concetto più tardi: “Il professor Mario Monti è incompatibile con me al governo”. Bocciando le aperture da Berlino di Bersani a Monti, ha aggiunto “il centro sinistra che è fatto da Pd e Sel è stato fondato da tre milioni di elettori e quindi non ha bisogno di nessuna presenza del professore Mario Monti”.


Insomma: “Le destre sono due e sono impegnato a sconfiggerle entrambe. Le destre sono due, quella di Berlusconi e quella di Monti io sono impegnato per sconfiggerle entrambe”.


Ma il freno lo tira dall’altra parte anche Pierferdinando Casini: “Le alleanze si devono costruire per cambiare il paese e fare le riforme.


Ma ci sono posizioni a sinistra che sono incompatibili con le riforme e il cambiamento del Paese”.


“Noi siamo disponibili a governi che abbiano l’impronta del riformismo”, scandisce Casini, spiegando però che “certamente non potremmo costruirne uno sulla base di ideologie come i no alla Tav, alle liberalizzazioni, alla riforma dell’articolo 18 e della previdenza”.

Ma il segretario del Pdl Angelino Alfano la legge in altro modo: “E’ da giorni che sosteniamo il fatto che quando Bersani e Monti litigano lo fanno per finta.



Sono già pronti ad accordarsi non per il bene dell’Italia ma per una poltrona da dare a Monti, che sarà il terzo o quarto classificato e beneficerà di un accordo con Bersani nel caso in cui Bersani dovesse vincere malamente.


Ma noi siamo dell’idea che Bersani non vincerà, perché il nostro recupero è evidente ed è sotto gli occhi di tutti, e pensiamo che sarà un recupero che ci porterà a un successo pieno sia alla Camera che al Senato”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02 ... ti/490162/
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

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Elezioni, Bersani: “Contro B. anche con Monti”. Vendola: “Io incompatibile”
Il candidato del centrosinistra: "Ma gli accordi non si fanno a ogni prezzo. Ho sentito cose che non mi piacciono su lavoro e diritti civili". Il leader di Sel chiude ogni porta: "Non posso stare al governo insieme al Professore". Anche Casini contro: "La sinistra non fa le riforme". Alfano: "Litigano per finta"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 febbraio 2013Commenti (1575)



Prove di dialogo, anzi no. Dopo giorni passati tra le scintille, Monti ed il Pd tentano di parlarsi a distanza, imbastendo il lavoro che potrebbero essere chiamati a svolgere dopo le elezioni. Il premier è in viaggio nel Nordest, Bersani ancora più a nord: Berlino, dove gli vengono riconosciute adeguate patenti diplomatiche e da dove lui stesso porge il ramoscello d’ulivo al presidente del Consiglio uscente. E tutto parte da una frase del candidato del centrosinistra a Palazzo Chigi che sembra rimettere in moto le dinamiche di una campagna elettorale finora dominata dalle promesse di Berlusconi (con danni per il centro ed il centrosinistra): “Il professor Monti ha costruito una sua forza politica, è nella competizione, ci sono le schermaglie elettorali, ma ho sempre detto che sono prontissimo a una collaborazione con tutte le forze contrarie al berlusconismo e al leghismo, certamente anche con il professor Monti”. Come dire: basta polemizzare tra di noi sul Monte dei Paschi, che poi c’è un terzo che gode. Possiamo e dobbiamo studiare un progetto per quando, da avversari elettorali, dovremo essere alleati in Parlamento. Segnale recepito, pare. “Apprezzo ogni apertura e disponibilità” è la replica del Professore, il quale sottolinea che il nuovo corso è stato inaugurato in “Germania, dove la politica fatta con l’apporto del Parlamento, in questo ultimo anno, mi pare sia stata apprezzata”.

Per essere più chiari: c’è “disponibilità, con la forza politica nuova che nasce, a alleanze con coloro, e solo con coloro che saranno seriamente impegnati sul piano delle riforme strutturali”. Poi, per suggellare la nuova intesa, Monti attacca la Lega (che in Lombardia presenta un Maroni che deve essere battuto ad ogni costo): una “forza populista” nata con la pretesa di “sfidare il potere centrale” per poi dimostrarsi parecchio al di sotto delle attese. Silvio Berlusconi si sente punto nel vivo e ribatte che questo è l’atteggiamento di chi “attacca perché è disperato”. E disperati, a suo dire, sono sia Monti sia Bersani, spaventati dagli ultimi sondaggi. Nelle indagini demoscopiche, sempre secondo Berlusconi, il centrodestra è ormai in “corsia di sorpasso”. E la controreplica arriva pronta, per bocca di Bersani: “Sono fermi al 24 percento, sommando Pdl e Lega. Il sorpasso lo vedono con il binocolo”. Tanto più che Maroni, stamane, ha bocciato l’idea di condono fiscale del Cavaliere.

E forse proprio pensando a un accorso con la Lista di Monti, Bersani lancia un sasso nello stagno sulla questione sindacati su cui il premier aveva detto la sua poco più di un mese fa invitando il segretario a tagliare le ali estreme: “Io ascolto i sindacati, certo. Credo che così si facciano meno errori”. Tuttavia ha aggiunto di non essere a favore della “paralisi sociale”. Però precisa: ”Certo, io ascolto i sindacati. Ascolto anche gli imprenditori, perché se ascolti fai meno errori, ma se sai dove devi andare ci arrivi”. Il segretario del Pd dunque difende la concertazione, ma allo stesso tempo garantisce che questo non può bloccare l’azione di governo. “Credo al dialogo sociale ma credo anche che non debba paralizzare le decisioni e credo che questo sia possibile anche in Italia”.

Tuttavia – vuoi per le reazioni di Sinistra Ecologia e Libertà, vuoi per non sembrare completamente pronto a qualsiasi cosa pur di governare – dopo alcune ore Bersani aggiusta un po’ il tiro: il Pd sarà pure pronto al dialogo con i moderati, ma non a tutti i costi. “Da tempo dico una cosa molto semplice: l’Italia ha il diritto di avere qualcuno che ha il 51% in Parlamento, se l’avremo noi l’useremo come fosse il 49% perché l’Italia ha dei problemi molto seri rivolgendoci a tutte le forze che non sono l’eredità del leghismo e del berlusconismo. Questa è la nostra intenzione che implicitamente contiene la disponibilità a discutere con forze moderate, centrali, con Monti. Per fare cosa? Le riforme, il governo? Si vedrà…”. Certo, ha aggiunto, “ho visto delle cose sul mercato del lavoro e sulle unioni civili che non mi piacciono. Non faccio le alleanze a tutti i prezzi”. Bersani è apparso sorpreso dal clamore suscitato dalle sue affermazioni: “Credo di non avere aggiunto uno iota a quel che ho sempre detto. Dico le stesse cose ma i titoli cambiano”. Il segretario del Pd ha poi respinto le critiche di chi sostiene abbia aperto a Monti per rassicurare la Germania. “Francamente la destra che imbastisce questa polemica ha molto coraggio. Come può rispondere a questa domanda: come hai approfittato ella riduzione dei tassi dopo l’euro, quali riforme hai fatto, come hai messo in equilibrio il bilancio?”, ha chiesto.

Correzione di rotta, almeno nei toni, che trova forse una ragione nelle reazioni stizzite dei vendoliani: “Se Bersani vuole l’alleanza con Monti, vada con Monti. Noi non voteremo mai quell’alleanza, a costo di rompere con il Pd -dice in prima battuta Nicola Fratoianni, uno dei più vicini al leader di Sel”. Lo stesso Vendola ribadisce il concetto più tardi: “Il professor Mario Monti è incompatibile con me al governo”. Bocciando le aperture da Berlino di Bersani a Monti, ha aggiunto “il centro sinistra che è fatto da Pd e Sel è stato fondato da tre milioni di elettori e quindi non ha bisogno di nessuna presenza del professore Mario Monti”. Insomma: “Le destre sono due e sono impegnato a sconfiggerle entrambe. Le destre sono due, quella di Berlusconi e quella di Monti io sono impegnato per sconfiggerle entrambe”.

Ma il freno lo tira dall’altra parte anche Pierferdinando Casini: “Le alleanze si devono costruire per cambiare il paese e fare le riforme. Ma ci sono posizioni a sinistra che sono incompatibili con le riforme e il cambiamento del Paese”. “Noi siamo disponibili a governi che abbiano l’impronta del riformismo”, scandisce Casini, spiegando però che “certamente non potremmo costruirne uno sulla base di ideologie come i no alla Tav, alle liberalizzazioni, alla riforma dell’articolo 18 e della previdenza”.

Ma il segretario del Pdl Angelino Alfano la legge in altro modo: “E’ da giorni che sosteniamo il fatto che quando Bersani e Monti litigano lo fanno per finta. Sono già pronti ad accordarsi non per il bene dell’Italia ma per una poltrona da dare a Monti, che sarà il terzo o quarto classificato e beneficerà di un accordo con Bersani nel caso in cui Bersani dovesse vincere malamente. Ma noi siamo dell’idea che Bersani non vincerà, perché il nostro recupero è evidente ed è sotto gli occhi di tutti, e pensiamo che sarà un recupero che ci porterà a un successo pieno sia alla Camera che al Senato”.
shiloh
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da shiloh »

" il centro sinistra che è fatto da Pd e Sel è stato fondato da tre milioni di elettori e quindi non ha bisogno di nessuna presenza del professore Mario Monti”.

Niky Vendola.

************************************
per Giove !!!
come mi piace quest'omo !!!!
(politicamente parlando eh...)
camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

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ignazio942 Poco fa
Avanti così, Bersani : la sconfitta si approssima sempre di più. Ma chi gli fa le strategie ? D'Alema !?

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squalofelice Poco fa
Gargamella ha perso tutto prima ancora dell'inizio della campagna elettorale quando Monti ha reso pubblica l"Agenda". Avrebbe voluto convincerci con "un grande progetto riformista" ed effetti speciali vari, ma il "Piccolo Uomo Grigio" lo ha trombato alla grande. Ora, più che mai, è in salita e come disse Monti "io sto qua, e chi viene a me deve fare quello che dico io". Bersani, invece di dire "si buana" volle flirtare con Vendola. Ora, se vuole continuare ad esistere e se D'Alema glielo permette, dovrà allearsi, pardon, attappetarsi a Monti. Bella figura!

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camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Vox populi

HANNIBAL36 Poco fa
Il massimo : la sinistra con Monti. e pazienza se c'è pure Fini con Monti...Ovvero quando dire che la cosa fa schifo è persino ancora troppo poco.

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camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Vox populi

LucaMilano Poco fa

Quindi fatemi capire....
Vince Monti, si fa le coccole con Bersani, che si porta dietro Vendola e viene fatto cadere da Casini....
Vince Bersani, va a dare i bacini a Monti e Casini, viene fatto cadere da Vendola....
Vince Berlusconi, pronuncia la parola "condono" e viene fatto cadere da Maroni, oppure tace e ci pensa Foti...
Il M5S ha ben presente di non poter vincere, visto che già parla di come vincere alle prossime....
Giannino sa di non poter vincere come anche Ingroia....
A conti fatti, il dato dichiarato da chi si presenta alle elezioni, è che prima di fine anno......avremo nuove elezioni.......
Magari in Europa smetteranno di ridere e ci cacceranno loro a calci per manifesta indecenza.
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Bluejack Poco fa

• Qui ci vuole una vera Finistra.
Bersani ogni giorno che passa è sempre più oscemo
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aureliano2 Poco fa in risposta a FabioM85

• voto SEL e spero che Ingroia prenda un sacco di voti.
Anche lui è di SX, non è demagogo, populista, e non imbarca fasci nel suo partito
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camillobenso
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Re: E Adesso chi Voto?

Messaggio da camillobenso »

Vox populi


Bluejack Poco fa
Ora come fanno a mettersi d'accordo Monti , Bersani, Vendola ?

Monti dice .: No Patrimoniale.
Bersani dice .: Si Patrimoniale
Vendola dice .: Si Matrimoniale.

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pruppu Poco fa in risposta a LucaMilano
evidentemente no!

La retorica e' al massimo. Indecente come il primo partito italiano non si sia ancora emancipato dal berlusconismo tramite un processo di autocritica profonda.

Quando sento bersani vantarsi del fatto che loro hanno voluto e sostenuto monti con coerenza, mi sembra sentire parlare il boia di vantarsi di aver sempre ucciso con responsabilita' e convinzione, non con disgusto, senza dormire la notte!

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