ITALIA-EMERGENZA LAVORO
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Sembra che la tares, che accanto all'Imu è stata introdotta da PDL e Lega nel governo Berlusconi, contenga oltre al ripianamento dei costi della spazzatura (prodotta dai metri quadri dell'abitazione e non dalle persone che vi ci abitano, sic!) il costo della illuminazione delle strade.
Tutti sappiamo che esistono, ed in alcuni comuni già adottati, i pali dell'illuminazione pubblica che montano lampade a LED prodotte in Italia e messe a punto da ditte italiane, perfettamente compatibili e sostituibili a quelli attuali, capaci cioè di un risparmio di oltre il 70% di energia elettrica consumata.
Perchè non si mette una tassa di scopo (non questa tassa camuffata) che consenta di risparmiare e contemporaneamente dar lavoro ad aziende italiane?
Sono certo che i politici farebbe una simile operazione ma non prima di mettere in condizioni aziende di amici degli amici di spartirsi la torta di questo affare.
Un saluto
Tutti sappiamo che esistono, ed in alcuni comuni già adottati, i pali dell'illuminazione pubblica che montano lampade a LED prodotte in Italia e messe a punto da ditte italiane, perfettamente compatibili e sostituibili a quelli attuali, capaci cioè di un risparmio di oltre il 70% di energia elettrica consumata.
Perchè non si mette una tassa di scopo (non questa tassa camuffata) che consenta di risparmiare e contemporaneamente dar lavoro ad aziende italiane?
Sono certo che i politici farebbe una simile operazione ma non prima di mettere in condizioni aziende di amici degli amici di spartirsi la torta di questo affare.
Un saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Lavoro: cresce la disoccupazione, basta con le politiche di rigore
Pubblicato il venerdì, 1 febbraio 2013 da Cesare Damiano
I dati Istat confermano un trend negativo per l’occupazione.
Il prolungarsi della crisi impone al prossimo governo un cambio di passo:
basta con le politiche di solo rigore, occorre puntare alla crescita e all’equità sociale.
La riforma del mercato del lavoro va corretta:
occorre ridurre il numero dei contratti precari e puntare al contratto di apprendistato per il primo impiego dei giovani.
Dobbiamo, inoltre, proseguire sulla strada già intrapresa al tempo del governo Prodi, quella di far costare meno il lavoro stabile attraverso incentivi all’impresa ed una diminuzione strutturale del costo del lavoro.
Infine, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali dobbiamo adeguarli alla attuale situazione di recessione dell’economia e di aumento della disoccupazione.
Le protezioni sociali debbono durare più a lungo e la cassa integrazione in deroga va rifinanziata.
In questa ottica, occorre che il nuovo governo preveda un piano straordinario di occupazione per i giovani.
http://cesaredamiano.wordpress.com/2013 ... di-rigore/
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
eppoi vogliono tenere bloccati per altri 5-6-7- anni i lavoratori anziani sul posto di lavoro ???
Lavoro, l'Italia invecchia in fretta:
"cancellati" 2,8 milioni di under 24
Il nostro Paese ha il record in Europa per la minore presenza di giovani tra i 15 e i 24 anni: sono diminuiti del 32% in venti anni. Il 73% di questa fascia di popolazione, secondo una ricerca di Datagiovani, è fuori dal mercato del lavoro .
http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... ef=HREC1-6
ma questi son pazzi !!!
che si ripristini subito lo stato dell'arte che c'era prima della macelleria sociale di quella pazza disgraziata della Fornero.
alla svelta,prima che questa bomba sociale non sfoci in una rivolta di popolo.
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
«Al governo, pagheremo i debiti alle imprese»
Cinquanta miliardi in cinque anni per restituire alle imprese i debiti della pubblica amministrazione e rilanciare la crescita con nuovi posti di lavoro.
È la proposta lanciata da Pier Luigi Bersani.
«È un impegno che ci prendiamo
- ha detto il leader Pd -
perché saltano un sacco di piccole imprese e si perde il lavoro.
C'è un problema di liquidità e la pubblica amministrazione non paga.
La pubblica amministrazione cominci a pagare, i mercati sanno che sono soldi dovuti dallo Stato».
segue al link:
http://www.unita.it/italia/bersani-al-g ... e-1.482390
questa è una grande proposta.
e proprio perchè lo è,
i media che perseguono l'ingovernabilità,
compreso Repubblica,
non ne parlano.
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Meglio che non ne parlano, perché è una idiozia!
Alle imprese serve liquidità ... non debito!
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
lucfig ha scritto:Meglio che non ne parlano, perché è una idiozia!
Alle imprese serve liquidità ... non debito!
come vuoi.
Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
lucfig invece mi sembra una cosa ottima e soprattutto realizzabile.
sai quante imprese avanzano denaro dalla PA?
una marea!
e hanno licenziato ( quando non chiuso i battenti) perchè non gli sono arrivati i soldi per andare avanti.
sai quante imprese avanzano denaro dalla PA?
una marea!
e hanno licenziato ( quando non chiuso i battenti) perchè non gli sono arrivati i soldi per andare avanti.
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Amadeus ha scritto:lucfig invece mi sembra una cosa ottima e soprattutto realizzabile.
sai quante imprese avanzano denaro dalla PA?
una marea!
e hanno licenziato ( quando non chiuso i battenti) perchè non gli sono arrivati i soldi per andare avanti.
anche a me sembrava...
lo stato dell'arte odierno è che molte imprese creditrici della PA stanno chiudendo perchè la PA non le paga
e non le paga perchè i comuni non hanno soldi per cui c'è poco da richiedere "liquidità".
se la PA gli dà dei titoli di stato che possono incassare tra 3-5 anni,mi sembrerebbe un grosso passo avanti.
se non altro possono fare un "pronti contro termine" con le banche che li stanno strozzando...
ma quando uno ribatte con un "questa è un idiozia"...che ci fai ???
tiremm innanz ...diceva quello.
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Indicatori economici sotto le macerie - 2
Disoccupazione-licenziamenti
Italia
2-5) ----- 09 febbraio 2013
Servizio TG3 – ore 19,00 sulle condizioni delle fabbriche nel Veneto – Disimpegno Elettrolux
637 esuberi previsti dall’anno scorso - Adesso ne aggiungono 534
Le vendite degli elettrodomestici vanno male in tutta Europa.
00:19:17
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... g3.html#p=
2-4) ----- 16 gennaio 2013
180 esuberi al cementificio di Merone (Co)
Tg Regionale della Lombardia – ore 19,30
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2-3) ----- 13 gennaio 2013
Mantova, la crisi dell’editoria costringe alla chiusura la “cartiera dei giornali”
Si apre la cassaintegrazione straordinaria "per crisi aziendale" per i 188 dipendenti del gruppo Burgo, unica impresa in Italia a produrre carta per quotidiani e riviste. L'impresa ha altri 11 stabilimenti nel Paese e uno in Belgio: "Il digitale sta uccidendo il settore, il fabbisogno diminuisce dell'8% all'anno"
di Emanuele Salvato | 15 gennaio 2013
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... -9/470461/
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2-2) ----- 8 gennaio 2013
ISTAT
Disoccupazione record tra i giovani
Più di uno su tre è senza lavoro
Il tasso ai massimi dal 1992: a novembre si attesta all' 11,1%. Tra i 15 e 24 anni è addirittura oltre il 37%
Sempre più giovani sonio senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre è pari al 37,1%, si tratta del record assoluto, ai massimi sia dalle serie mensili, ovvero da gennaio 2004, sia dalle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre '92. Lo rileva l'Istat secondo cui a novembre 2012 tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro, ovvero disoccupate, sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione nella stessa fascia d'età.
DISOCCUPAZIONE TOTALE - Sempre secondo l'Istat, a novembre il numero di disoccupati resta vicino ai 2,9 milioni, precisamente pari a 2 milioni 870 mila, in lieve calo (-2 mila) rispetto a ottobre (la diminuzione riguarda la sola componente femminile). Su base annua, invece, la disoccupazione cresce del 21,4%, ovvero di 507 mila unità.
EUROSTAT - Vola la disoccupazione giovanile anche nell'Eurozona. Secondo i dati di Eurostat, a novembre 2012 il tasso ha raggiunto il 24,4%, con 3,733 milioni di under 25 senza lavoro, a fronte del 21,6% dello stesso mese dello scorso anno. Il numero dei giovani disoccupati nell'area della moneta unica è balzato di 420 mila unità in un anno. Nell'Ue a 27 il tasso di disoccupazione per gli under 25 è stato a novembre del 23,7% rispetto al 22,2% dello stesso mese del 2011.
Redazione Online8 gennaio 2013 | 12:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/economia/13_genn ... 5f63.shtml
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2-1) ----5 dicembre 2012
La notizia per il momento non è sui quotidiani, è solo una voce che circola da queste parti, perché una sede è anche in SSG.
La Multimedica Group necessita del licenziamento di 500 dipendenti.
Motivo: I fondi del Celeste Roberto Formigoni non arrivano più.
2) Settore pubblico, Patroni Griffi: “260mila precari, impossibile stabilizzare tutti”
Secondo i dati del ministro della Funzione Pubblica l'assunzione di 130mila dipendenti nella scuola, 115mila tra sanità e enti locali e 15mila nelle amministrazioni centrali dovrà essere "graduale". Ma per la spending review in arrivo 7300 esuberi
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 dicembre 2012
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... ti/436127/
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Disoccupazione-licenziamenti
Nel mondo
2-1-2)---- 15 gennaio 2013
Spagna, giù la vendita
dei cellulari: Vodafone
taglia 900 dipendenti
Fino a qualche anno fa il Paese batteva ogni record nell'acquisto di telefonini e smartphone. Ora però la multinazionale ha perso migliaia di clienti e vuole tagliare quasi un lavoratore su 4
di Silvia Ragusa
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... ti/470684/
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2-1-1)---- 5 dicembre 2012
Citigroup taglia 11mila posti di lavoro, l’ad: “In alcune aree non ci sono ritorni”
Il colosso finanziario riduce del 4% il totale della sua squadra dipendenti. L'obiettivo è quello di risparmiare 1,1 miliardi di dollari di spese. E' la prima grande ristrutturazione della compagnia da quando, a ottobre, Michael Corbat è stato nominato amministratore delegato al posto di Vikram Pandit. All'annuncio le azioni volano a 35,6 dollari
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 dicembre 2012
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Disoccupazione record tra i giovani
Più di uno su tre è senza lavoro
Il tasso ai massimi dal 1992: a novembre si attesta all' 11,1%. Tra i 15 e 24 anni è addirittura oltre il 37%
Sempre più giovani sonio senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre è pari al 37,1%, si tratta del record assoluto, ai massimi sia dalle serie mensili, ovvero da gennaio 2004, sia dalle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre '92. Lo rileva l'Istat secondo cui a novembre 2012 tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro, ovvero disoccupate, sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione nella stessa fascia d'età.
DISOCCUPAZIONE TOTALE - Sempre secondo l'Istat, a novembre il numero di disoccupati resta vicino ai 2,9 milioni, precisamente pari a 2 milioni 870 mila, in lieve calo (-2 mila) rispetto a ottobre (la diminuzione riguarda la sola componente femminile). Su base annua, invece, la disoccupazione cresce del 21,4%, ovvero di 507 mila unità.
EUROSTAT - Vola la disoccupazione giovanile anche nell'Eurozona. Secondo i dati di Eurostat, a novembre 2012 il tasso ha raggiunto il 24,4%, con 3,733 milioni di under 25 senza lavoro, a fronte del 21,6% dello stesso mese dello scorso anno. Il numero dei giovani disoccupati nell'area della moneta unica è balzato di 420 mila unità in un anno. Nell'Ue a 27 il tasso di disoccupazione per gli under 25 è stato a novembre del 23,7% rispetto al 22,2% dello stesso mese del 2011.
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Motivo: I fondi del Celeste Roberto Formigoni non arrivano più.
2) Settore pubblico, Patroni Griffi: “260mila precari, impossibile stabilizzare tutti”
Secondo i dati del ministro della Funzione Pubblica l'assunzione di 130mila dipendenti nella scuola, 115mila tra sanità e enti locali e 15mila nelle amministrazioni centrali dovrà essere "graduale". Ma per la spending review in arrivo 7300 esuberi
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2-1-2)---- 15 gennaio 2013
Spagna, giù la vendita
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Fino a qualche anno fa il Paese batteva ogni record nell'acquisto di telefonini e smartphone. Ora però la multinazionale ha perso migliaia di clienti e vuole tagliare quasi un lavoratore su 4
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Citigroup taglia 11mila posti di lavoro, l’ad: “In alcune aree non ci sono ritorni”
Il colosso finanziario riduce del 4% il totale della sua squadra dipendenti. L'obiettivo è quello di risparmiare 1,1 miliardi di dollari di spese. E' la prima grande ristrutturazione della compagnia da quando, a ottobre, Michael Corbat è stato nominato amministratore delegato al posto di Vikram Pandit. All'annuncio le azioni volano a 35,6 dollari
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Indicatori economici sotto le macerie - 2
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Italia
2-6) ----- 10 febbraio 2013
I CONTI DELLA RECESSIONE: 53 MILIARDI PER SUSSIDI E AMMORTIZZATORI
La recessione ha cancellato 480 posti al giorno Uno su cinque tra chi resta a spasso è under 35
Rapporto Confartigianato: falcidiati i lavoratori in proprio. Sotto accusa cuneo fiscale, scuola e riforma Fornero
ROMA - Quattrocentottanta occupati in meno al giorno. Tanto ci è costata la recessione più grave del Dopoguerra. I conti li ha fatti l'ufficio studi della Confartigianato in uno studio sul mercato del lavoro dal 2007 a oggi di prossima pubblicazione.
Gli occupati erano 23 milioni e 541 mila ad aprile 2008. Allora, giustamente, si diceva che una delle priorità dell'Italia era di aumentare il numero di persone che lavorano. L'aggiornamento degli obiettivi di Lisbona (Europa 2020) prevede infatti per l'Italia un target del 67-69% di occupati nella fascia d'età 20-64 anni da raggiungere entro il 2020. Eravamo al 63% nel 2008, cioè a meno quattro dall'obiettivo. Purtroppo la crisi mondiale ha cambiato il corso delle cose e la priorità è diventata un'altra: evitare la falcidia di posti di lavoro. Che purtroppo c'è stata. A dicembre 2012 gli occupati sono stati calcolati dall'Istat in 22 milioni e 723 mila: 818 mila in meno rispetto a quattro anni e mezzo prima, 480 posti persi al giorno, appunto. E il tasso di occupazione (20-64 anni) è sceso al 61%: il traguardo di «Europa 2020» si allontana. Ed è praticamente impossibile da raggiungere, secondo Confartigianato.
Infatti, se prendiamo a riferimento il tasso di variazione dell'occupazione previsto per il triennio 2013-2015 nel Def, cioè nel Documento di economia e finanza del governo, che è pari allo 0,6%, i livelli di occupazione pre-crisi verranno ripristinati solo nel 2025, cioè fra 18 anni. Insomma, è lo stesso governo a non credere in un rilancio a breve dell'occupazione.
L'altro dato che colpisce analizzando il dossier ricco di tabelle è che in questi 5 anni a diminuire, di circa il 20%, sono stati gli occupati fino a 35 anni, scesi di quasi un milione e mezzo, mentre c'è stato un aumento di quasi 600 mila occupati con più di 55 anni. Abbiamo insomma molti più lavoratori anziani. Si tratta di una delle conseguenze dell'aumento dell'età pensionabile dovuto da ultimo alle riforme Sacconi e Fornero, certamente necessario, ma che evidentemente, avvenuto in coincidenza della grave crisi economica, ha tolto occasioni di lavoro ai giovani. E non c'è neppure da stupirsi se, sempre nel quinquennio, gli occupati a tempo pieno sono diminuiti del 5,1% mentre quelli a part-time aumentati dell'11,3%. I disoccupati sono raddoppiati: da 1,4 milioni prima della crisi a 2,8 milioni oggi.
Il poco lavoro che c'è è sempre più difficile da difendere. Spesso i dipendenti sono costretti ad accettare riduzioni di orario. Nelle situazioni più gravi intervengono gli ammortizzatori sociali, che negli ultimi 4 anni hanno raggiunto livelli record, per una spesa complessiva di 53 miliardi. L'artigianato ha sofferto molto perché più presente nei settori con maggiore cedimento dell'occupazione, dal manifatturiero alle costruzioni. Imprenditori e lavoratori in proprio hanno subito una sorta di decimazione, passando dai quasi 4 milioni del 2008 ai 3,6 milioni di oggi. Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, lancia un messaggio disperato alle forze politiche: «Le drammatiche cifre sul calo di occupati sono il risultato delle debolezze strutturali del nostro mercato del lavoro penalizzato da tanti vincoli burocratici e gestionali, da un cuneo fiscale troppo elevato, dalla distanza tra scuola e mondo del lavoro. Inoltre, le recenti misure introdotte sulla flessibilità in entrata rischiano di comprimere ulteriormente le opportunità occupazionali».
Enrico Marro10 febbraio 2013 | 13:03© RIPRODUZIONE RISERVATA
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2-5) ----- 09 febbraio 2013
Servizio TG3 – ore 19,00 sulle condizioni delle fabbriche nel Veneto – Disimpegno Elettrolux
637 esuberi previsti dall’anno scorso - Adesso ne aggiungono 534
Le vendite degli elettrodomestici vanno male in tutta Europa.
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Mantova, la crisi dell’editoria costringe alla chiusura la “cartiera dei giornali”
Si apre la cassaintegrazione straordinaria "per crisi aziendale" per i 188 dipendenti del gruppo Burgo, unica impresa in Italia a produrre carta per quotidiani e riviste. L'impresa ha altri 11 stabilimenti nel Paese e uno in Belgio: "Il digitale sta uccidendo il settore, il fabbisogno diminuisce dell'8% all'anno"
di Emanuele Salvato | 15 gennaio 2013
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Disoccupazione record tra i giovani
Più di uno su tre è senza lavoro
Il tasso ai massimi dal 1992: a novembre si attesta all' 11,1%. Tra i 15 e 24 anni è addirittura oltre il 37%
Sempre più giovani sonio senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre è pari al 37,1%, si tratta del record assoluto, ai massimi sia dalle serie mensili, ovvero da gennaio 2004, sia dalle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre '92. Lo rileva l'Istat secondo cui a novembre 2012 tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro, ovvero disoccupate, sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione nella stessa fascia d'età.
DISOCCUPAZIONE TOTALE - Sempre secondo l'Istat, a novembre il numero di disoccupati resta vicino ai 2,9 milioni, precisamente pari a 2 milioni 870 mila, in lieve calo (-2 mila) rispetto a ottobre (la diminuzione riguarda la sola componente femminile). Su base annua, invece, la disoccupazione cresce del 21,4%, ovvero di 507 mila unità.
EUROSTAT - Vola la disoccupazione giovanile anche nell'Eurozona. Secondo i dati di Eurostat, a novembre 2012 il tasso ha raggiunto il 24,4%, con 3,733 milioni di under 25 senza lavoro, a fronte del 21,6% dello stesso mese dello scorso anno. Il numero dei giovani disoccupati nell'area della moneta unica è balzato di 420 mila unità in un anno. Nell'Ue a 27 il tasso di disoccupazione per gli under 25 è stato a novembre del 23,7% rispetto al 22,2% dello stesso mese del 2011.
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La notizia per il momento non è sui quotidiani, è solo una voce che circola da queste parti, perché una sede è anche in SSG.
La Multimedica Group necessita del licenziamento di 500 dipendenti.
Motivo: I fondi del Celeste Roberto Formigoni non arrivano più.
2) Settore pubblico, Patroni Griffi: “260mila precari, impossibile stabilizzare tutti”
Secondo i dati del ministro della Funzione Pubblica l'assunzione di 130mila dipendenti nella scuola, 115mila tra sanità e enti locali e 15mila nelle amministrazioni centrali dovrà essere "graduale". Ma per la spending review in arrivo 7300 esuberi
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Il colosso finanziario riduce del 4% il totale della sua squadra dipendenti. L'obiettivo è quello di risparmiare 1,1 miliardi di dollari di spese. E' la prima grande ristrutturazione della compagnia da quando, a ottobre, Michael Corbat è stato nominato amministratore delegato al posto di Vikram Pandit. All'annuncio le azioni volano a 35,6 dollari
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I CONTI DELLA RECESSIONE: 53 MILIARDI PER SUSSIDI E AMMORTIZZATORI
La recessione ha cancellato 480 posti al giorno Uno su cinque tra chi resta a spasso è under 35
Rapporto Confartigianato: falcidiati i lavoratori in proprio. Sotto accusa cuneo fiscale, scuola e riforma Fornero
ROMA - Quattrocentottanta occupati in meno al giorno. Tanto ci è costata la recessione più grave del Dopoguerra. I conti li ha fatti l'ufficio studi della Confartigianato in uno studio sul mercato del lavoro dal 2007 a oggi di prossima pubblicazione.
Gli occupati erano 23 milioni e 541 mila ad aprile 2008. Allora, giustamente, si diceva che una delle priorità dell'Italia era di aumentare il numero di persone che lavorano. L'aggiornamento degli obiettivi di Lisbona (Europa 2020) prevede infatti per l'Italia un target del 67-69% di occupati nella fascia d'età 20-64 anni da raggiungere entro il 2020. Eravamo al 63% nel 2008, cioè a meno quattro dall'obiettivo. Purtroppo la crisi mondiale ha cambiato il corso delle cose e la priorità è diventata un'altra: evitare la falcidia di posti di lavoro. Che purtroppo c'è stata. A dicembre 2012 gli occupati sono stati calcolati dall'Istat in 22 milioni e 723 mila: 818 mila in meno rispetto a quattro anni e mezzo prima, 480 posti persi al giorno, appunto. E il tasso di occupazione (20-64 anni) è sceso al 61%: il traguardo di «Europa 2020» si allontana. Ed è praticamente impossibile da raggiungere, secondo Confartigianato.
Infatti, se prendiamo a riferimento il tasso di variazione dell'occupazione previsto per il triennio 2013-2015 nel Def, cioè nel Documento di economia e finanza del governo, che è pari allo 0,6%, i livelli di occupazione pre-crisi verranno ripristinati solo nel 2025, cioè fra 18 anni. Insomma, è lo stesso governo a non credere in un rilancio a breve dell'occupazione.
L'altro dato che colpisce analizzando il dossier ricco di tabelle è che in questi 5 anni a diminuire, di circa il 20%, sono stati gli occupati fino a 35 anni, scesi di quasi un milione e mezzo, mentre c'è stato un aumento di quasi 600 mila occupati con più di 55 anni. Abbiamo insomma molti più lavoratori anziani. Si tratta di una delle conseguenze dell'aumento dell'età pensionabile dovuto da ultimo alle riforme Sacconi e Fornero, certamente necessario, ma che evidentemente, avvenuto in coincidenza della grave crisi economica, ha tolto occasioni di lavoro ai giovani. E non c'è neppure da stupirsi se, sempre nel quinquennio, gli occupati a tempo pieno sono diminuiti del 5,1% mentre quelli a part-time aumentati dell'11,3%. I disoccupati sono raddoppiati: da 1,4 milioni prima della crisi a 2,8 milioni oggi.
Il poco lavoro che c'è è sempre più difficile da difendere. Spesso i dipendenti sono costretti ad accettare riduzioni di orario. Nelle situazioni più gravi intervengono gli ammortizzatori sociali, che negli ultimi 4 anni hanno raggiunto livelli record, per una spesa complessiva di 53 miliardi. L'artigianato ha sofferto molto perché più presente nei settori con maggiore cedimento dell'occupazione, dal manifatturiero alle costruzioni. Imprenditori e lavoratori in proprio hanno subito una sorta di decimazione, passando dai quasi 4 milioni del 2008 ai 3,6 milioni di oggi. Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, lancia un messaggio disperato alle forze politiche: «Le drammatiche cifre sul calo di occupati sono il risultato delle debolezze strutturali del nostro mercato del lavoro penalizzato da tanti vincoli burocratici e gestionali, da un cuneo fiscale troppo elevato, dalla distanza tra scuola e mondo del lavoro. Inoltre, le recenti misure introdotte sulla flessibilità in entrata rischiano di comprimere ulteriormente le opportunità occupazionali».
Enrico Marro10 febbraio 2013 | 13:03© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/economia/13_febb ... 70f3.shtml
2-5) ----- 09 febbraio 2013
Servizio TG3 – ore 19,00 sulle condizioni delle fabbriche nel Veneto – Disimpegno Elettrolux
637 esuberi previsti dall’anno scorso - Adesso ne aggiungono 534
Le vendite degli elettrodomestici vanno male in tutta Europa.
00:19:17
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... g3.html#p=
2-4) ----- 16 gennaio 2013
180 esuberi al cementificio di Merone (Co)
Tg Regionale della Lombardia – ore 19,30
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2-3) ----- 13 gennaio 2013
Mantova, la crisi dell’editoria costringe alla chiusura la “cartiera dei giornali”
Si apre la cassaintegrazione straordinaria "per crisi aziendale" per i 188 dipendenti del gruppo Burgo, unica impresa in Italia a produrre carta per quotidiani e riviste. L'impresa ha altri 11 stabilimenti nel Paese e uno in Belgio: "Il digitale sta uccidendo il settore, il fabbisogno diminuisce dell'8% all'anno"
di Emanuele Salvato | 15 gennaio 2013
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... -9/470461/
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2-2) ----- 8 gennaio 2013
ISTAT
Disoccupazione record tra i giovani
Più di uno su tre è senza lavoro
Il tasso ai massimi dal 1992: a novembre si attesta all' 11,1%. Tra i 15 e 24 anni è addirittura oltre il 37%
Sempre più giovani sonio senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre è pari al 37,1%, si tratta del record assoluto, ai massimi sia dalle serie mensili, ovvero da gennaio 2004, sia dalle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre '92. Lo rileva l'Istat secondo cui a novembre 2012 tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro, ovvero disoccupate, sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione nella stessa fascia d'età.
DISOCCUPAZIONE TOTALE - Sempre secondo l'Istat, a novembre il numero di disoccupati resta vicino ai 2,9 milioni, precisamente pari a 2 milioni 870 mila, in lieve calo (-2 mila) rispetto a ottobre (la diminuzione riguarda la sola componente femminile). Su base annua, invece, la disoccupazione cresce del 21,4%, ovvero di 507 mila unità.
EUROSTAT - Vola la disoccupazione giovanile anche nell'Eurozona. Secondo i dati di Eurostat, a novembre 2012 il tasso ha raggiunto il 24,4%, con 3,733 milioni di under 25 senza lavoro, a fronte del 21,6% dello stesso mese dello scorso anno. Il numero dei giovani disoccupati nell'area della moneta unica è balzato di 420 mila unità in un anno. Nell'Ue a 27 il tasso di disoccupazione per gli under 25 è stato a novembre del 23,7% rispetto al 22,2% dello stesso mese del 2011.
Redazione Online8 gennaio 2013 | 12:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/economia/13_genn ... 5f63.shtml
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2-1) ----5 dicembre 2012
La notizia per il momento non è sui quotidiani, è solo una voce che circola da queste parti, perché una sede è anche in SSG.
La Multimedica Group necessita del licenziamento di 500 dipendenti.
Motivo: I fondi del Celeste Roberto Formigoni non arrivano più.
2) Settore pubblico, Patroni Griffi: “260mila precari, impossibile stabilizzare tutti”
Secondo i dati del ministro della Funzione Pubblica l'assunzione di 130mila dipendenti nella scuola, 115mila tra sanità e enti locali e 15mila nelle amministrazioni centrali dovrà essere "graduale". Ma per la spending review in arrivo 7300 esuberi
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 dicembre 2012
Commenti (138)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... ti/436127/
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Disoccupazione-licenziamenti
Nel mondo
2-1-2)---- 15 gennaio 2013
Spagna, giù la vendita
dei cellulari: Vodafone
taglia 900 dipendenti
Fino a qualche anno fa il Paese batteva ogni record nell'acquisto di telefonini e smartphone. Ora però la multinazionale ha perso migliaia di clienti e vuole tagliare quasi un lavoratore su 4
di Silvia Ragusa
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... ti/470684/
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2-1-1)---- 5 dicembre 2012
Citigroup taglia 11mila posti di lavoro, l’ad: “In alcune aree non ci sono ritorni”
Il colosso finanziario riduce del 4% il totale della sua squadra dipendenti. L'obiettivo è quello di risparmiare 1,1 miliardi di dollari di spese. E' la prima grande ristrutturazione della compagnia da quando, a ottobre, Michael Corbat è stato nominato amministratore delegato al posto di Vikram Pandit. All'annuncio le azioni volano a 35,6 dollari
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 dicembre 2012
Commenti (5)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... ni/436632/
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