Croazia.
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Croazia.
Croazia firma ingresso nell’Unione Europea
09/12/11 15:04 CET
mondo
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La Croazia entra nell’Unione Europea. A Bruxelles è stato firmato il trattato che permetterà al Paese di diventare, dal 1 luglio 2013, il 28esimo Stato membro.
Fino a quella data la Croazia parteciperà come “osservatore attivo” alla maggior parte dei summit europei, e quindi anche a quelli in cui i leader dovranno pronunciarsi sulla concessione dello status di candidato alla Serbia e sull’apertura dei negoziati di adesione con il Montenegro.
L’ingresso in Europa del Paese assicurerà il mantenimento della pace nei Balcani, un’area che porta ancora le ferite della guerra civile, ha detto il presidente croato Ivo Josipovic.
E ha aggiunto: “La Croazia è il primo nuovo Stato membro dell’Unione che nel corso del processo di adesione ha dovuto fronteggiare la difficile eredità della guerra. Questo fa del successo della Croazia qualcosa di ancora più grande”.
A inizio 2012 un referendum dovrà approvare l’ingresso nell’Unione Europea. Secondo i sondaggi il 60% della popolazione è favorevole, ma la minoranza euroscettica sta alzando la voce con manifestazioni, come quella che ha radunato ieri alcune centinaia di persone a Zagabria.
Copyright © 2013 euronews
http://it.euronews.com/2011/12/09/croaz ... e-europea/.
.......................................................................................................................
Avremo ancora nazioni con manodopera a basso costo.Quindi le fabbriche Venete andranno li.
Ciao
Paolo11
09/12/11 15:04 CET
mondo
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La Croazia entra nell’Unione Europea. A Bruxelles è stato firmato il trattato che permetterà al Paese di diventare, dal 1 luglio 2013, il 28esimo Stato membro.
Fino a quella data la Croazia parteciperà come “osservatore attivo” alla maggior parte dei summit europei, e quindi anche a quelli in cui i leader dovranno pronunciarsi sulla concessione dello status di candidato alla Serbia e sull’apertura dei negoziati di adesione con il Montenegro.
L’ingresso in Europa del Paese assicurerà il mantenimento della pace nei Balcani, un’area che porta ancora le ferite della guerra civile, ha detto il presidente croato Ivo Josipovic.
E ha aggiunto: “La Croazia è il primo nuovo Stato membro dell’Unione che nel corso del processo di adesione ha dovuto fronteggiare la difficile eredità della guerra. Questo fa del successo della Croazia qualcosa di ancora più grande”.
A inizio 2012 un referendum dovrà approvare l’ingresso nell’Unione Europea. Secondo i sondaggi il 60% della popolazione è favorevole, ma la minoranza euroscettica sta alzando la voce con manifestazioni, come quella che ha radunato ieri alcune centinaia di persone a Zagabria.
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Ciao
Paolo11
Ultima modifica di paolo11 il 11/02/2013, 13:24, modificato 1 volta in totale.
Re: Croazia.
Ma perché le aziende venete non ci vanno già in Croazia?
Magari, entrando nell'Ue possiamo meglio regolamentare i flussi.
Magari, entrando nell'Ue possiamo meglio regolamentare i flussi.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:29
Re: Croazia.
Che bello, dopo l'Ungheria fascista anche gli ustascia
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Croazia.
La Croazia rappresenta il miglior "amico d'impresa" per il nostro paese. Molte le opportunità e gli scenari operativiAprire un'impresa in Croazia grazie a opportunità favorevoli .
Sono diverse le ragioni che hanno indotto già molte imprese italiane a scegliere la Croazia per i propri investimenti: dal clima di busines alla collocazione geografica favorevole, da una forza lavoro efficiente e motivata (e soprattutto, multilingue) alle moderne infrastrutture.
L’Italia si conferma il primo partner commerciale per la Croazia. L’interscambio bilaterale, stando alle ultime stime, si attesta sui 5,2 miliardi di dollari, praticamente il 16,6% di quello totale croato. Oltre alle buone infrastrutture, legate ai settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia, ad attrarre gli investitori italiani è di sicuro la vicinanza geografica e, soprattutto, gli enormi vantaggi giuridici. Tra impresa straniera e impresa croata vige l’assoluta parità di condizioni.
Sono diverse le ragioni che hanno indotto già molte imprese italiane a scegliere la Croazia per i propri investimenti: dal clima di business (garantito dalla costante crescita del paese e dal processo di riforme in corso per entrare nella UE) alla collocazione geografica favorevole, da una forza lavoro efficiente e motivata (e soprattutto, multilingue) alle moderne infrastrutture. Requisito fondamentale che rende la Croazia appetibile per gli investimenti di imprese italiane è proprio l'esistenza di infrastrutture di alta qualità, con un forte focus sui progetti legati a Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia.
Informazioni Utili. Due più grandi banche croate Zagrebacka e Privredna - sono controllate rispettivamente da Banca Intesa e Unicredito; in Croazia sono presenti anche altre banche dell'UE come Hypo Alpe Adria Bank, Raiffeisen Bank, Erste & Steiermärkische Bank, Volksbank così come i principali istituti assicurativi: Generali, Wiener Städtische, Allianz, Lloyd. In Croazia operano già da anni aziende italiane come Benetton, Salzam (Mercatone Emmezeta), Calzedonia, AGIP, Coop nordest, Pittarello, Astaldi, ma anche Ericsson, Siemens, Shell, OMV...
http://www.helloimpresa.com/index.php?o ... &Itemid=98
..........................................
Ditemi come ne usciamo da questa crisi economica.Con i costi che hanno le aziende che vivono in Italia.
Assumere assumere ma bisogna cambiare tutto il sistema fiscale ecc..........Altrimenti siamo un paese che muore.
Ciao
Paolo11
Sono diverse le ragioni che hanno indotto già molte imprese italiane a scegliere la Croazia per i propri investimenti: dal clima di busines alla collocazione geografica favorevole, da una forza lavoro efficiente e motivata (e soprattutto, multilingue) alle moderne infrastrutture.
L’Italia si conferma il primo partner commerciale per la Croazia. L’interscambio bilaterale, stando alle ultime stime, si attesta sui 5,2 miliardi di dollari, praticamente il 16,6% di quello totale croato. Oltre alle buone infrastrutture, legate ai settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia, ad attrarre gli investitori italiani è di sicuro la vicinanza geografica e, soprattutto, gli enormi vantaggi giuridici. Tra impresa straniera e impresa croata vige l’assoluta parità di condizioni.
Sono diverse le ragioni che hanno indotto già molte imprese italiane a scegliere la Croazia per i propri investimenti: dal clima di business (garantito dalla costante crescita del paese e dal processo di riforme in corso per entrare nella UE) alla collocazione geografica favorevole, da una forza lavoro efficiente e motivata (e soprattutto, multilingue) alle moderne infrastrutture. Requisito fondamentale che rende la Croazia appetibile per gli investimenti di imprese italiane è proprio l'esistenza di infrastrutture di alta qualità, con un forte focus sui progetti legati a Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia.
Informazioni Utili. Due più grandi banche croate Zagrebacka e Privredna - sono controllate rispettivamente da Banca Intesa e Unicredito; in Croazia sono presenti anche altre banche dell'UE come Hypo Alpe Adria Bank, Raiffeisen Bank, Erste & Steiermärkische Bank, Volksbank così come i principali istituti assicurativi: Generali, Wiener Städtische, Allianz, Lloyd. In Croazia operano già da anni aziende italiane come Benetton, Salzam (Mercatone Emmezeta), Calzedonia, AGIP, Coop nordest, Pittarello, Astaldi, ma anche Ericsson, Siemens, Shell, OMV...
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Paolo11
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