Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa
Sotto le macerie – 127
Cronaca di un affondamento - 77
I giorni della follia che precedono il disastro…….ovvero, l’ultima fase della dittatura delle tdc – 55
Perché Bill Emmott ha ragione da vendere - 31
Il Vanna Marchi Show - 10
Gran finalino, ultimi 13 giorni
INTERPRETI DI UNA BRUTTA CAMPAGNA
Bugie elettorali con le gambe corte
Che brutte elezioni!Sino a fine mese la campagna elettorale diventerà rituale (in televisione) e i sondaggi di opinione dovranno essere clandestini. Poco male. Per mio conto ho già visto e sentito abbastanza. Per dirla alla Renzi, in partenza il «rottamando» sembrava che dovesse essere un Berlusconi che usciva di scena con il sorriso a tutti i denti e docile come non mai. Invece no. È lestamente tornato in scena più in forma di sempre, e in campagna elettorale è sicuramente stato il più bravo di tutti.
Il secondo vincitore, si direbbe, è Grillo. Riempie le piazze, azzecca spesso le critiche che piacciono anche per la loro volgarità, e risulta dai sondaggi che spedirà in Parlamento parecchie brave persone che però sono in grandissima parte digiune di tutto quel che occorre sapere per legiferare e governare. Monti, invece, non ha avuto sufficiente presa elettorale. Combattere una elezione cominciando dal discettare su «destra» e «sinistra» dimostra che quel mestiere non gli è congeniale. Quanto a Bersani, è persona solida che però non brilla mai; e che per di più (o per di peggio) si è voluto incastrare in una alleanza di ferro con Nichi Vendola, morbido nel dire ma fanatico nel pensare; il che sposta il Pd a sinistra e ne spaventa la componente e l'elettorato riformista.
Su queste premesse, e mettendo in conto una legge elettorale che è davvero un pasticcio (oltre che una «porcata»), è probabile e anche sperabile che avremo un Parlamento breve, nato morto. Tutti, a parole, hanno detto che il Porcellum andava cambiato; ma sotto sotto sia Berlusconi che Bersani erano tentati dall'enorme (abnorme) premio di maggioranza di quella legge, e quindi hanno manovrato, sotto sotto, per tenersela. Se così, male; male certamente per uno di loro, ma anche probabilmente male per tutti.
Intanto è interessante capire come è che il Cavaliere batte qualsiasi rivale nell'arte della «bugia continua», tale perché ogni volta viene creduta. Il suo genio è stato di inventare un alibi perfetto: la favola che il nostro capo del governo è impotente, che la Costituzione non gli consente di fare nulla. Questo alibi è falso; ma come fa il grosso pubblico a saperlo? Eppure nelle cose che interessano lui e i suoi interessi il nostro Cavaliere non si è mai lasciato fermare da nessuno. Ha persino imposto alla sua maggioranza in Parlamento di votare che lui riteneva in buona fede che Rubi «rubacuori» fosse egiziana, e anche nipote di Mubarak! Impotente o strapotente? La verità è che se l'alibi di Berlusconi è fasullo, è anche vero, ad onor del vero, che il grosso dei nostri costituzionalisti propone da tempo piccoli e facili rimedi atti a rafforzare i poteri del capo del governo per quel tanto che sarebbe utile e anche necessario. Ma il Cavaliere non è interessato. Per dare credibilità al suo alibi ci racconta che è tutta la Costituzione che va rifatta.
Proprio no. Anche io l'ho scritto e spiegato non so quante volte.
Ma il Cavaliere non legge, e il suo pubblico nemmeno. Per di più, il Cavaliere si è anche munito, per il futuro, di un secondo alibi: è l'Europa che gli lega le mani, è la Germania che lo vuole fare fuori.
Ma se il suo potere è così impotente, la domanda è: perché ci tiene tanto? Lui lo sa. Credo di saperlo anch'io. Ma è tempo che anche gli elettori lo scoprano. Sennò, peggio anche per loro.
Giovanni Sartori
11 febbraio 2013 | 10:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/editoriali/13_fe ... 0f7b.shtml
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I giorni della follia che precedono il disastro…….ovvero, l’ultima fase della dittatura delle tdc – 55
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INTERPRETI DI UNA BRUTTA CAMPAGNA
Bugie elettorali con le gambe corte
Che brutte elezioni!Sino a fine mese la campagna elettorale diventerà rituale (in televisione) e i sondaggi di opinione dovranno essere clandestini. Poco male. Per mio conto ho già visto e sentito abbastanza. Per dirla alla Renzi, in partenza il «rottamando» sembrava che dovesse essere un Berlusconi che usciva di scena con il sorriso a tutti i denti e docile come non mai. Invece no. È lestamente tornato in scena più in forma di sempre, e in campagna elettorale è sicuramente stato il più bravo di tutti.
Il secondo vincitore, si direbbe, è Grillo. Riempie le piazze, azzecca spesso le critiche che piacciono anche per la loro volgarità, e risulta dai sondaggi che spedirà in Parlamento parecchie brave persone che però sono in grandissima parte digiune di tutto quel che occorre sapere per legiferare e governare. Monti, invece, non ha avuto sufficiente presa elettorale. Combattere una elezione cominciando dal discettare su «destra» e «sinistra» dimostra che quel mestiere non gli è congeniale. Quanto a Bersani, è persona solida che però non brilla mai; e che per di più (o per di peggio) si è voluto incastrare in una alleanza di ferro con Nichi Vendola, morbido nel dire ma fanatico nel pensare; il che sposta il Pd a sinistra e ne spaventa la componente e l'elettorato riformista.
Su queste premesse, e mettendo in conto una legge elettorale che è davvero un pasticcio (oltre che una «porcata»), è probabile e anche sperabile che avremo un Parlamento breve, nato morto. Tutti, a parole, hanno detto che il Porcellum andava cambiato; ma sotto sotto sia Berlusconi che Bersani erano tentati dall'enorme (abnorme) premio di maggioranza di quella legge, e quindi hanno manovrato, sotto sotto, per tenersela. Se così, male; male certamente per uno di loro, ma anche probabilmente male per tutti.
Intanto è interessante capire come è che il Cavaliere batte qualsiasi rivale nell'arte della «bugia continua», tale perché ogni volta viene creduta. Il suo genio è stato di inventare un alibi perfetto: la favola che il nostro capo del governo è impotente, che la Costituzione non gli consente di fare nulla. Questo alibi è falso; ma come fa il grosso pubblico a saperlo? Eppure nelle cose che interessano lui e i suoi interessi il nostro Cavaliere non si è mai lasciato fermare da nessuno. Ha persino imposto alla sua maggioranza in Parlamento di votare che lui riteneva in buona fede che Rubi «rubacuori» fosse egiziana, e anche nipote di Mubarak! Impotente o strapotente? La verità è che se l'alibi di Berlusconi è fasullo, è anche vero, ad onor del vero, che il grosso dei nostri costituzionalisti propone da tempo piccoli e facili rimedi atti a rafforzare i poteri del capo del governo per quel tanto che sarebbe utile e anche necessario. Ma il Cavaliere non è interessato. Per dare credibilità al suo alibi ci racconta che è tutta la Costituzione che va rifatta.
Proprio no. Anche io l'ho scritto e spiegato non so quante volte.
Ma il Cavaliere non legge, e il suo pubblico nemmeno. Per di più, il Cavaliere si è anche munito, per il futuro, di un secondo alibi: è l'Europa che gli lega le mani, è la Germania che lo vuole fare fuori.
Ma se il suo potere è così impotente, la domanda è: perché ci tiene tanto? Lui lo sa. Credo di saperlo anch'io. Ma è tempo che anche gli elettori lo scoprano. Sennò, peggio anche per loro.
Giovanni Sartori
11 febbraio 2013 | 10:42
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http://www.corriere.it/editoriali/13_fe ... 0f7b.shtml
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Re: Come se ne viene fuori ?
..............erding ha scritto:Così era scritto ...sarebbe dovuto essere, ma così non è stato."In un testo scolastico di automazione di mezzo secolo fa veniva riportato che l’automazione era al servizio dell’uomo."
L'evoluzione avuta dall'automazione e informatica applicate poi alle fabbriche e ai mezzi di produzione, è frutto del lavoro di tanti, della ricerca scientifica nel suo complesso e dovrebbe essere patrimonio universale.
Ecco quindi, che tutto ciò, dovrebbe andare al servizio dell'uomo = beneficio di tutti.
Dopo di che succede che:
Ora, in conseguenza di ciò, si dovrebbe (proprio perché tutti ne beneficino) andare tendenzialmente ad una riduzione del tempo lavorativo e cogliere subito il positivo vantaggio di alleviare la fatica ed avere maggiore tempo libero da dedicare a cose piacevoli ed utili, ad una crescita culturale, morale e spirituale.“In pratica, tanto per capirci in forma elementare, siamo nelle condizioni reali di produrre di più di quello che consumiamo.”
Inoltre la forza lavoro in esubero (data dalla diminuzione degli addetti nei luoghi di produzione) potrebbe essere impiegata in settori che sono stati colpevolmente trascurati come la manutenzione del territorio, il riassetto idrogeologico, il restauro ed il mantenimento del patrimonio artistico, il potenziamento della scuola pubblica ecc.
Tutte cose che, a conti fatti, diventano produttive e redditizie.
In altre parole tagliando i profitti individuali si migliorerebbe la condizione sociale, diminuirebbero i conflitti e migliorerebbe la qualità della vita di tutti.
Prevengo le obiezioni, si dirà che tutto ciò è... semplicistico e da sognatori.
Forse, a me... piace sognare
un saluto erding
Caro erding .Queste cose che hai detto.Sono cose che i politici dicevano anni addietro.Quando sono arrivati i computer nella societa e nelle aziente banche ecc..........Dicevano proprio quello che hai citato.
Si sono dimimuite le ore lavorative a 35 ore. La ditta cui lavoravo il venerdi pomeriggio chiudeva.
Ciao
Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Invece adesso si parla solo di aumentare la produttività aumentando gli orari e la flessibilità dei medesimi... abbiamo tutto aperto dalle 8 del mattino alle 8 di sera per 365 giorni all'anno ma il buisiness non aumenta si spalmano solo i clienti nei nuovi orari e aumentano i costi di gestione degli esercenti oltre che peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori costretti a turni ignobili...
Il "lavorare meno lavorare tutti" è finito nelle fauci della globalizzazione e del mercato globale del WTO immolato sull'altare del profitto a ogni costo (meglio l'uovo oggi che la gallina domani).
E cosa accadrà quando nell'Occidente finiranno gli ammortizzatori sociali e finirà il risparmio mentre la capacità produttiva dell'Oriente ormai è nettamente superiore alla capacità di assorbimento delle merci da parte dei potenziali acquirenti? A chi verranno vendute quelle merci non ai poveri e supersfruttati lavoratori asiatici/africani che colla loro paga a malapena mangiano... allora a chi? Come produrranno utili le aziende? Stiamo scendendo nel secondo evo oscuro senza opporre resistenza...
Il "lavorare meno lavorare tutti" è finito nelle fauci della globalizzazione e del mercato globale del WTO immolato sull'altare del profitto a ogni costo (meglio l'uovo oggi che la gallina domani).
E cosa accadrà quando nell'Occidente finiranno gli ammortizzatori sociali e finirà il risparmio mentre la capacità produttiva dell'Oriente ormai è nettamente superiore alla capacità di assorbimento delle merci da parte dei potenziali acquirenti? A chi verranno vendute quelle merci non ai poveri e supersfruttati lavoratori asiatici/africani che colla loro paga a malapena mangiano... allora a chi? Come produrranno utili le aziende? Stiamo scendendo nel secondo evo oscuro senza opporre resistenza...
Re: Come se ne viene fuori ?
E come vogliamo opporre resistenza?
Che possiamo mai fare noi piccolo insignificante paese in declino?
Che possiamo mai fare noi piccolo insignificante paese in declino?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Noi da soli poco e niente ma insieme agli altri si potrebbe fare qualcosa... poi se la resistenza non parte dal basso e dai singoli non partirà mai...
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: Come se ne viene fuori ?
O ci si arriverà in modo più o meno indolore per libera, pacifica scelta o"lavorare meno lavorare tutti"
...ci si arriverà costretti dagli eventi, ed allora sarà meno indolore.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: Come se ne viene fuori ?
"mariok"
Potremmo cambiare, convertirci ad una nuova cultura, costruire un modello di società che rispetti l'uomo e l'ambiente naturale.
Così facendo resteremmo piccoli, ma forse meno insignificanti.
E' stato detto che: "La Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il feroce vincitore."
e... ritorna il sogno.
E come vogliamo opporre resistenza?
Che possiamo mai fare noi piccolo insignificante paese in declino?
Potremmo cambiare, convertirci ad una nuova cultura, costruire un modello di società che rispetti l'uomo e l'ambiente naturale.
Così facendo resteremmo piccoli, ma forse meno insignificanti.
E' stato detto che: "La Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il feroce vincitore."
e... ritorna il sogno.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Sono d'accordissimo con teerding ha scritto:"mariok"E come vogliamo opporre resistenza?
Che possiamo mai fare noi piccolo insignificante paese in declino?
Potremmo cambiare, convertirci ad una nuova cultura, costruire un modello di società che rispetti l'uomo e l'ambiente naturale.
Così facendo resteremmo piccoli, ma forse meno insignificanti.
E' stato detto che: "La Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il feroce vincitore."
e... ritorna il sogno.
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Re: Come se ne viene fuori ?
«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa
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MAY DAY,…….. MAY DAY,…….. MAY DAY,……..- 1
1) Sull’Espresso in edicola il Prof. Cacciari sostiene che andremo a rivotare. Anche se il Cs dovesse vincere non riuscirà a governare.
2) Il Prof. Sartori, sul Corriere della Sera, ieri scrive:
“Su queste premesse, e mettendo in conto una legge elettorale che è davvero un pasticcio (oltre che una «porcata»), è probabile e anche sperabile che avremo un Parlamento breve, nato morto.”
Che ci siano tutte le premesse perché ci sarà un Parlamento breve perché nato morto, lo vedono anche i sassi.
Quello che non dicono, o non voglio impegnarsi a riflettere o dire, i due esimi Prof., è che con questi attori non è che con un nuovo Parlamento si possano creare le condizioni per una nuova legge elettorale.
Tutti e tre gli attori che non hanno consentito di varare una legge elettorale decente negli ultimi 14 mesi dopo che per tutto il 2011 ci hanno fatto due maroni così sulla necessità di cambiarla assolutissimamente, sono ancora presenti ora e stanno facendo a gara per essere presenti nella prossima legislatura.
Le motivazioni che li hanno indotti a votare con la schifezza, non sono mutate e non muteranno.
Le leggi elettorali per i partiti politici sono prodotti di sartoria. Devono essere adatte per fare vincere loro e perdere i loro avversari.
E’ per questo motivo che non si sono accordati negli ultimi due anni facendo fessi ancora una volta di più gli elettori italiani.
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1) Sull’Espresso in edicola il Prof. Cacciari sostiene che andremo a rivotare. Anche se il Cs dovesse vincere non riuscirà a governare.
2) Il Prof. Sartori, sul Corriere della Sera, ieri scrive:
“Su queste premesse, e mettendo in conto una legge elettorale che è davvero un pasticcio (oltre che una «porcata»), è probabile e anche sperabile che avremo un Parlamento breve, nato morto.”
Che ci siano tutte le premesse perché ci sarà un Parlamento breve perché nato morto, lo vedono anche i sassi.
Quello che non dicono, o non voglio impegnarsi a riflettere o dire, i due esimi Prof., è che con questi attori non è che con un nuovo Parlamento si possano creare le condizioni per una nuova legge elettorale.
Tutti e tre gli attori che non hanno consentito di varare una legge elettorale decente negli ultimi 14 mesi dopo che per tutto il 2011 ci hanno fatto due maroni così sulla necessità di cambiarla assolutissimamente, sono ancora presenti ora e stanno facendo a gara per essere presenti nella prossima legislatura.
Le motivazioni che li hanno indotti a votare con la schifezza, non sono mutate e non muteranno.
Le leggi elettorali per i partiti politici sono prodotti di sartoria. Devono essere adatte per fare vincere loro e perdere i loro avversari.
E’ per questo motivo che non si sono accordati negli ultimi due anni facendo fessi ancora una volta di più gli elettori italiani.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Maucat ha scritto:Sono d'accordissimo con teerding ha scritto:"mariok"E come vogliamo opporre resistenza?
Che possiamo mai fare noi piccolo insignificante paese in declino?
Potremmo cambiare, convertirci ad una nuova cultura, costruire un modello di società che rispetti l'uomo e l'ambiente naturale.
Così facendo resteremmo piccoli, ma forse meno insignificanti.
E' stato detto che: "La Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il feroce vincitore."
e... ritorna il sogno.
Il problema è culturale.
Vi sembra che ci siano le premesse e le condizioni culturali per il cambiamento?
Il malessere all'interno della "morta gora" è palpabilissimo, ma la cultura per cambiare non ancora.
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