Applausi a scena aperta....shiloh ha scritto:per la serie:
"la classe non è acqua"
trasmettiamo:
"uomini e...topi"
"La principale differenza tra me e Casini è questa:
le sue opinioni limitano la mia libertà e i miei diritti, mentre le mie opinioni non privano Casini della sua libertà e dei suoi diritti."
(Niki Vendola a Otto e Mezzo-faccia a faccia con Pierazzurro in cementi Caltagirone)
con questa frase ha definitivamente conquistato il mio voto, camera, anticamera e senato!
E Adesso chi Voto?
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Re: E Adesso chi Voto?
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Re: E Adesso chi Voto?
Vendola, perché ti sei alleato con la bindi?
Mannagg...
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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: E Adesso chi Voto?
comunque ,
C'era una volta La7 - Stamattina Omnibus si è esibito nella peggior puntata di tutti i tempi.
Non era mai successo, nella storia della trasmisssione (nella quale si alternano i conduttori), di averne due.
Onore riservato all'ospite Pierluigi Bersani.
Un onore ?
No un attacco premeditato.
Da quando circola insistente la voce che La7 potrebbe passare nelle mani di Cairo, sodale di Berlusconi e Presidente del Torino Calcio, questa trasmissione, che guardavo abbastanza volentieri, si è sfasciata totalmente.
Dunque, stamattina La7 pensava di giocare con Bersani a "Solo contro tutti".
Questo il parterre dei partecipanti (al tavolo in senso orario):
•Andrea Pancani, da tempo grillino in SPE;
•Il mitico Francesco Verderami (Corsera) che all'epoca dei "professori" in Forza Italia, non ha disdegnato di candidarsi in questo immondezzaio;
•al centro (del tavolo e degli attacchi) Pierluigi Bersani;
•alla sua sinistra Marco Lillo del "Fatto Quotidiano"
•a chiudere il tavolo la co-conduttrice Alessandra Sardoni, che una volta addirittura stimavo.
La cifra della trasmissione è stata subito chiara: un attacco concentrico a Bersani, a tutto campo.
Il risultato è stato un autogoal clamoroso.
Non di Bersani, ma del circo Barnum messo su per l'occasione da La7.
Pensavano di metterlo in crisi.
Uno faceva la domanda, e appena Bersani cominciava a rispondere lo interrompevano e contestavano in due, finchè Bersani ha spiegato che se riceveva delle domande, per piacere che lo facessero rispondere.
Ad ogni domanda "difficile", Bersani ha tirato fuori le unghie.
Con ironia, ma senza sconti, denudando i quattro dell'Ave Maria.
Ora che questo rito ignobile si è consumato, mi chiedo se dei giornalisti debbano e/o possano vendersi il deretano preparandosi ad occupare la pole-position in una eventuale La7 targata Cairo.
Una figuraccia che potevano risparmiarsi
Tafanus
http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2 ... tempi.html
lo scenario che emerge chiaro e limpido da questa campagna elettorale,
è che uno solo prova a vincere (Bersande/IBC)
tutti gli altri cercano solo di farlo perdere,TV e media compresi.
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Re: E Adesso chi Voto?
Sono d'accordo con te su Pancani, l'altro giorno appoggiava in modo plateale la tesi di Cappellini, il messaggero, secondo cui a Ingroia non gli si doveva consentire per legge di candidarsi e che era osceno che si consentissero intercettazioni libere e non regolate per legge, ed, udite udite, che non si consentisse alla stampa di pubblicare le intercettazioni.
Nessuno dei due ha speso una parola per impedire la candidatura di gente già condannata per mafia, vedi Dell'Utri, gente condannata per corruzione, vedi fitto, rinviati a giudizio per corruzione in appalti sanità, vedi Formigoni, ecc.
Due esseri ignobili.
Votiamoci contro per ridurli all emarginazione politica e morale.
Nessuno dei due ha speso una parola per impedire la candidatura di gente già condannata per mafia, vedi Dell'Utri, gente condannata per corruzione, vedi fitto, rinviati a giudizio per corruzione in appalti sanità, vedi Formigoni, ecc.
Due esseri ignobili.
Votiamoci contro per ridurli all emarginazione politica e morale.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: E Adesso chi Voto?
Zagrebelsky, Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà.
Zagrebelsky, Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà.
Sono numerosi gli intellettuali che chiedono ai cittadini di votare per la coalizione di centro sinistra. Per un governo "stabile, autorevole e rispettabile a livello europeo".
E per evitare il ritorno al potere di uomini che hanno già portato l'Italia "verso la catastrofe".
Scongiurare l'ingovernabilità.
Ed evitare che una classe dirigente che ha già portato il Paese sull'orlo della catastrofe politica, morale e finanziaria possa ritornare a guidare l'Italia.
Puntare sulla trasparenza, sulla giustizia sociale. E votare, alle prossime elezioni, la coalizione di centro-sinistra. Per restituire dignità alle Istituzioni e fiducia ai partiti.
Per evitare il "baratro".
Parte da questi punti "Per il Cambiamento", l'appello sottoscritto, tra gli altri, da Gustavo Zagrebelsky, Alberto Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà.
Perché se "poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza", è necessario scegliere in modo "responsabile".
La posta in gioco è alta.
Una legislatura per scongiurare il rischio default, economico e civile.
Nell'appello si legge:
"L'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze".
In questo contesto, l'Italia ha "un disperato bisogno" di un "colossale mutamento di rotta".
Un sentiero che passa anche attraverso l'impegno nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati.
Altrimenti "ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro".
I primi firmatari:
Umberto Eco, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Claudio Magris, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Nadia Urbinati, Guido Rossi, Tullio De Mauro, Natalia Aspesi, Giorgio Parisi, Vittorio Gregotti, Alberto Melloni, Sandra Bonsanti, Luigi Ferrajoli, Filippo Gentiloni, Piero Bevilacqua, Alberto Asor Rosa.
faccio presente,
ai folgorati sulla via di peppepound,
che 2 di questi 4 li ho visti proporre qui sul forum come possibili PdR.
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Re: E Adesso chi Voto?
da repubblica.it
L'appello al voto degli intellettuali
"Governo stabile, per il cambiamento"
ZAGREBELSKY, Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà. Sono numerosi gli intellettuali che chiedono ai cittadini di votare per la coalizione di centro sinistra. Per un governo "stabile, autorevole e rispettabile a livello europeo". E per evitare il ritorno al potere di uomini che hanno già portato l'Italia "verso la catastrofe".
Scongiurare l'ingovernabilità. Ed evitare che una classe dirigente che ha già portato il Paese sull'orlo della catastrofe politica, morale e finanziaria possa ritornare a guidare l'Italia. Puntare sulla trasparenza, sulla giustizia sociale. E votare, alle prossime elezioni, la coalizione di centro-sinistra. Per restituire dignità alle Istituzioni e fiducia ai partiti. Per evitare il "baratro". Parte da questi punti "Per il Cambiamento", l'appello sottoscritto, tra gli altri, da Gustavo Zagrebelsky, Alberto Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà. Perché se "poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza", è necessario scegliere in modo "responsabile".
La posta in gioco è alta. Una legislatura per scongiurare il rischio default, economico e civile. Nell'appello si legge: "L'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze". In questo contesto, l'Italia ha "un disperato bisogno" di un "colossale mutamento di rotta". Un sentiero che passa anche attraverso l'impegno nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati. Altrimenti "ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro".
Ecco il testo di "Per il Cambiamento"
Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale confusa, rissosa, e da parte di taluni estremamente menzognera. Due scenari inquietanti si profilano come possibili dall'esito del voto: o un caos ingovernabile; o il ritorno al potere di uomini e di forze, che negli anni passati hanno già portato il Paese verso la catastrofe.
Per evitare tutto questo, l'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze.
L'Italia ha un disperato bisogno di trasparenza politica e di giustizia sociale: se nei prossimi cinque anni non saremo in grado di restituire dignità alle istituzioni, rispetto per la politica, fiducia nei partiti, strategie di sviluppo e insieme un colossale mutamento di rotta nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati, ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro.
Questo è vero per l'intero territorio nazionale. Ancor più vero in quelle regioni "a rischio" (dalla Lombardia alla Sicilia), dove poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza tra un nuovo inizio e una pessima fine.
Ogni voto è perciò prezioso a questo scopo: chiediamo all'opinione pubblica e agli elettori di scegliere come una ragione responsabile spinge inequivocabilmente a fare. E chiediamo ai cittadini che lo condividano di sottoscrivere e promuovere questo appello.
I primi firmatari: Umberto Eco, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Claudio Magris, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Nadia Urbinati, Guido Rossi, Tullio De Mauro, Natalia Aspesi, Giorgio Parisi, Vittorio Gregotti, Alberto Melloni, Sandra Bonsanti, Luigi Ferrajoli, Filippo Gentiloni, Piero Bevilacqua, Alberto Asor Rosa.
(16 febbraio 2013)
L'appello al voto degli intellettuali
"Governo stabile, per il cambiamento"
ZAGREBELSKY, Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà. Sono numerosi gli intellettuali che chiedono ai cittadini di votare per la coalizione di centro sinistra. Per un governo "stabile, autorevole e rispettabile a livello europeo". E per evitare il ritorno al potere di uomini che hanno già portato l'Italia "verso la catastrofe".
Scongiurare l'ingovernabilità. Ed evitare che una classe dirigente che ha già portato il Paese sull'orlo della catastrofe politica, morale e finanziaria possa ritornare a guidare l'Italia. Puntare sulla trasparenza, sulla giustizia sociale. E votare, alle prossime elezioni, la coalizione di centro-sinistra. Per restituire dignità alle Istituzioni e fiducia ai partiti. Per evitare il "baratro". Parte da questi punti "Per il Cambiamento", l'appello sottoscritto, tra gli altri, da Gustavo Zagrebelsky, Alberto Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà. Perché se "poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza", è necessario scegliere in modo "responsabile".
La posta in gioco è alta. Una legislatura per scongiurare il rischio default, economico e civile. Nell'appello si legge: "L'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze". In questo contesto, l'Italia ha "un disperato bisogno" di un "colossale mutamento di rotta". Un sentiero che passa anche attraverso l'impegno nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati. Altrimenti "ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro".
Ecco il testo di "Per il Cambiamento"
Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale confusa, rissosa, e da parte di taluni estremamente menzognera. Due scenari inquietanti si profilano come possibili dall'esito del voto: o un caos ingovernabile; o il ritorno al potere di uomini e di forze, che negli anni passati hanno già portato il Paese verso la catastrofe.
Per evitare tutto questo, l'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze.
L'Italia ha un disperato bisogno di trasparenza politica e di giustizia sociale: se nei prossimi cinque anni non saremo in grado di restituire dignità alle istituzioni, rispetto per la politica, fiducia nei partiti, strategie di sviluppo e insieme un colossale mutamento di rotta nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati, ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro.
Questo è vero per l'intero territorio nazionale. Ancor più vero in quelle regioni "a rischio" (dalla Lombardia alla Sicilia), dove poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza tra un nuovo inizio e una pessima fine.
Ogni voto è perciò prezioso a questo scopo: chiediamo all'opinione pubblica e agli elettori di scegliere come una ragione responsabile spinge inequivocabilmente a fare. E chiediamo ai cittadini che lo condividano di sottoscrivere e promuovere questo appello.
I primi firmatari: Umberto Eco, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Claudio Magris, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Nadia Urbinati, Guido Rossi, Tullio De Mauro, Natalia Aspesi, Giorgio Parisi, Vittorio Gregotti, Alberto Melloni, Sandra Bonsanti, Luigi Ferrajoli, Filippo Gentiloni, Piero Bevilacqua, Alberto Asor Rosa.
(16 febbraio 2013)
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Re: E Adesso chi Voto?
Io non avrei dubbi:
1) Il centrosinistra nel passato, anche quando ha governato, ha sempre avuto delle maggioranze deboli e contrastate, oggi invece potrebbe essere diverso ;
2) Il voto per il Senato, nelle regioni in dubbio , va dato senza esitazioni per evitare il caos;
3) Il voto per le regionali in Lombardia è da ritenersi prioritario per non dividere il Paese;
4) Il voto per la Camera , può darti la possibilità di votare per chi meglio credi.
Personalmente sono indeciso tra 5 Stelle e Rivoluzione Civile
1) Il centrosinistra nel passato, anche quando ha governato, ha sempre avuto delle maggioranze deboli e contrastate, oggi invece potrebbe essere diverso ;
2) Il voto per il Senato, nelle regioni in dubbio , va dato senza esitazioni per evitare il caos;
3) Il voto per le regionali in Lombardia è da ritenersi prioritario per non dividere il Paese;
4) Il voto per la Camera , può darti la possibilità di votare per chi meglio credi.
Personalmente sono indeciso tra 5 Stelle e Rivoluzione Civile
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:08
Re: E Adesso chi Voto?
Io sto con Rivoluzione Civile perchè ha un programma mutuato da Cambiare si Può, ha candidature che vengono dalla società civile (purtroppo leggermente inquinate dai partitini tradizionali), ha le idee chiare su NO-TAV, MUOS, NO F35, combattere le mafie e gli evasori fiscali, vuole ridurre il costo della politica e combattere la corruzione.
Non sono cose da poco.
Il M5S ha idee molto confuse in economia, esempio uscita dall'euro, qualunquismo sulla scelta dei candidati, potere nelle mani di casaleggio di cui non sappiamo niente, espulsioni di stampo stalinista, nessuna democrazia interna, ecc. ecc,,
Cmq insieme a M5S in parlamento di possono fare battaglie comuni, come riduzione dello stipendio dei parlamentari e costo della politica, fuori i partiti dalla rai ridotta ad un solo canale pubblico con abbonamenti, senza politici e senza pubblicità, nuova legge elettorale, abolizione finanziamento ai partiti, taglio delle pensioni d'oro, taglio degli stipendi funzionari pubblici, lotta alla corruzione, e tante altre cose utili per il bene dell'Italia.
Votiamo, votiamo.
Non sono cose da poco.
Il M5S ha idee molto confuse in economia, esempio uscita dall'euro, qualunquismo sulla scelta dei candidati, potere nelle mani di casaleggio di cui non sappiamo niente, espulsioni di stampo stalinista, nessuna democrazia interna, ecc. ecc,,
Cmq insieme a M5S in parlamento di possono fare battaglie comuni, come riduzione dello stipendio dei parlamentari e costo della politica, fuori i partiti dalla rai ridotta ad un solo canale pubblico con abbonamenti, senza politici e senza pubblicità, nuova legge elettorale, abolizione finanziamento ai partiti, taglio delle pensioni d'oro, taglio degli stipendi funzionari pubblici, lotta alla corruzione, e tante altre cose utili per il bene dell'Italia.
Votiamo, votiamo.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: E Adesso chi Voto?
Dunque, per le regionali penso di aver deciso per il candidato di 5 stelle, apprezzo molto il fatto che venga a Roma col treno (la Roma-Lido, un disastro totale tra l'altro) e che sostenga che se eletto continuerà a venire col treno. Dico sempre che anche i nostri dirigenti quando vengono da noi dovrebbero usare il trenino Roma Nord. Sarebbe un grande esempio.
Per le politiche ancora sono indeciso fra Ingroia e astensione. Se non dovessi votare comunque rifiuterò le schede, non le prenderò solo per scriverci "vaffanculo"
Per le politiche ancora sono indeciso fra Ingroia e astensione. Se non dovessi votare comunque rifiuterò le schede, non le prenderò solo per scriverci "vaffanculo"
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: E Adesso chi Voto?
Pure a me " Cambiare si può" aveva dato molte speranze, ma Rivoluzione Civile con Ingroia non mi convince molto per diversi motivi.Joblack
Io sto con Rivoluzione Civile perchè ha un programma mutuato da Cambiare si Può,
Ingroia non appare molto preparato su diversi temi, ha una personalità che non trascina, è un movimento nato troppo tardi per organizzarsi seriamente, un voto dato a lui dove il senato è a rischio
per il centrosinistra significa fare un favore a Monti-Casini, anche se in Rivoluzione Civile ci sono altre
persone con buone qualità.
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