ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Pur nella speranza che le cose non si mettano così male, una cosa mi pare abbastanza chiara, già a questo punto:
che la scelta fatta con le primarie non è stata delle più felici. La campagna elettorale di Bersani è quanto mai opaca, stanca, poco convinta, sostanzialmente in difesa.
Il suo "collettivo" che lo ha sostenuto alle primarie, è talmente poco convinto che sta evitando, forse saggiamente, di metterci la faccia (dov'è tutta la "verve" della Bindi, così pimpante nell'attaccare Renzi?).
Per non parlare di Vendola, il cui contributo alla campagna è sotto zero.
Mi sembra obbiettivamente che peggio di così non potesse andare.
che la scelta fatta con le primarie non è stata delle più felici. La campagna elettorale di Bersani è quanto mai opaca, stanca, poco convinta, sostanzialmente in difesa.
Il suo "collettivo" che lo ha sostenuto alle primarie, è talmente poco convinto che sta evitando, forse saggiamente, di metterci la faccia (dov'è tutta la "verve" della Bindi, così pimpante nell'attaccare Renzi?).
Per non parlare di Vendola, il cui contributo alla campagna è sotto zero.
Mi sembra obbiettivamente che peggio di così non potesse andare.
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
L'ho scritto.Il suo "collettivo" che lo ha sostenuto alle primarie, è talmente poco convinto che sta evitando, forse saggiamente, di metterci la faccia (dov'è tutta la "verve" della Bindi, così pimpante nell'attaccare Renzi?).
Per non parlare di Vendola, il cui contributo alla campagna è sotto zero.
Mi sembra obbiettivamente che peggio di così non potesse andare.
Non avevano previsto lo scenario in cui:
1. Monti scendesse in politica
2. Monti facesse campagna contro il PD mettendolo sullo stesso piano dei berluscones
3. Ingroia facesse campagna contro SEL e PD
4. Lega e PDL si ricompattassero dietro Berlusconi
Lo zione dice che allora sono degli idioti.
Forse.
Di fatto IBC avrebbe potuto affrontare agilmente la quarta minaccia.
Ma le prime 3 insieme l'hanno paralizzata.
Io e` da fine dicembre che lamento l'assenza di verve di IBC tutta.
Da Bindi a Vendola.
L'ho scritto, l'ho riscritto, ho offerto il mio apporto per la campagna.
Di piu` non potevo nel mio piccolo.
Pero` va anche detto che Renzi si e` suicidato da solo inseguendo le sirene liberiste.
Altrimenti avrebbe vinto a mani basse.
Non gliel'aveva certo ordinato il dottore (o il professore magari?) di fare
le primarie con certi toni e argomenti e personaggi...
Ciao.
soloo42000
Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Concordo.
Il Pd è passato da essere su tutti i notiziari durante le primarie alla paralisi post shock traumatico per la riesumazione della mummia e per la conseguente salita di Monti.
Ancora si deve riprendere.
Non ha saputo reagire.
Hanno pensato ( fino a dicembre ) che B fosse un problema risolto da eventi esterni , ma .... come non ho hanno saputo contrastare prima non lo sanno contrastare ora..... non è che sono diventati "idioti" ora.
ora les jeux sont faites.
Il Pd è passato da essere su tutti i notiziari durante le primarie alla paralisi post shock traumatico per la riesumazione della mummia e per la conseguente salita di Monti.
Ancora si deve riprendere.
Non ha saputo reagire.
Hanno pensato ( fino a dicembre ) che B fosse un problema risolto da eventi esterni , ma .... come non ho hanno saputo contrastare prima non lo sanno contrastare ora..... non è che sono diventati "idioti" ora.
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Allora...cari compagnucci/e della parrocchietta,
oggi Bet-fair
(che potremmo tradurre in fiera di Bettola***... )
in questo momento quota per Premier in Italia :
*****************************
Bersande .................1,22
Mummia cinese ...........22
supercazzolapound .....24
Banchiere mannaro .....25
***************************
***Bettola è il paese di nascita di "pierloden" Bersande.
I will adjust...
oggi Bet-fair
(che potremmo tradurre in fiera di Bettola***... )
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Bersande .................1,22
Mummia cinese ...........22
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
comunque... che le cose si mettano al bello e' evidente,nonostante la neve che oggi qui da me cade abbondante.
sanremo, il papa e grillo hanno ucciso la campagna elettorale mediatica della mummia cinese,
che ormai sta tra le brevi di cronaca.
IBC ha la gente sul territorio, loro se non sono in tv non esistono.
quell'oca della ghisleri dava il distacco a 1,7 dieci giorni fa, ora a 1,5.
Il messaggio e' chiaro:
remuntada interrotta, non se ne fa nulla.
la bomba di panorama e' niki che mangia la pizza con gli amici,
piu' la soffiata a Zingales
( contro le false lauree di Giannino...che grullo maremmabbona )
che tra un po' ce lo troveremo a presentare l'isola dei famosi...ammenochè non ci vada prima in esilio la mummia cinese dopo le condanne di marzo...
sanremo, il papa e grillo hanno ucciso la campagna elettorale mediatica della mummia cinese,
che ormai sta tra le brevi di cronaca.
IBC ha la gente sul territorio, loro se non sono in tv non esistono.
quell'oca della ghisleri dava il distacco a 1,7 dieci giorni fa, ora a 1,5.
Il messaggio e' chiaro:
remuntada interrotta, non se ne fa nulla.
la bomba di panorama e' niki che mangia la pizza con gli amici,
piu' la soffiata a Zingales
( contro le false lauree di Giannino...che grullo maremmabbona )
che tra un po' ce lo troveremo a presentare l'isola dei famosi...ammenochè non ci vada prima in esilio la mummia cinese dopo le condanne di marzo...
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
in Italia è vietato pubblicare sondaggi...in svizzera no:
http://wahlfieber.ch/de_sie/markt/ITA-2 ... lien-2013/
riassunto:
1. PD 29.6%
2. PdL 19.8%
3. M5S 19.0%
4. SC-Monti 10.0%
5. LN 5.3%
6. SEL 5.2%
7. UdC 4.9%
8. RC 4.0%
Altri 2.3% (forse un po' bassi)
Coalizioni (con somme)
PD-SEL: 29.6% 5.2% = 34.8%
PdL-LN: 19.9% 5.3% = 25.2%
M5S: 19.0%
Monti: 10.0% 4.9% = 14.9%
RC 4.0%
p.s.
mancano un pò di partitini e listini al cdx che secondo me garantiscono un 2-3 % in più.
http://wahlfieber.ch/de_sie/markt/ITA-2 ... lien-2013/
riassunto:
1. PD 29.6%
2. PdL 19.8%
3. M5S 19.0%
4. SC-Monti 10.0%
5. LN 5.3%
6. SEL 5.2%
7. UdC 4.9%
8. RC 4.0%
Altri 2.3% (forse un po' bassi)
Coalizioni (con somme)
PD-SEL: 29.6% 5.2% = 34.8%
PdL-LN: 19.9% 5.3% = 25.2%
M5S: 19.0%
Monti: 10.0% 4.9% = 14.9%
RC 4.0%
p.s.
mancano un pò di partitini e listini al cdx che secondo me garantiscono un 2-3 % in più.
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Sondaggi elettorali, enigma Senato: ora al Pd Mario Monti potrebbe non bastare
In via del Nazareno circola un report segreto basato su sondaggi regione per regione che testimonia come l'andamento (lento) della lista del Professore non darebbe un aiuto concreto ai democratici in vista di un patto post voto a Palazzo Madama
di Sara Nicoli | 21 febbraio 2013
C’è un fantasma che si aggira nelle stanze della segreteria del Pd sotto forma di report riservato solo ai più alti gradi del Nazareno. Lo ha stilato il segretario organizzativo, Nico Stumpo, un mago dei numeri, che da giorni sta raccogliendo, provincia per provincia e regione per regione, i dati dei sondaggi. Il risultato finale del Pd, anche secondo le ultime, riservate rilevazioni, non sembra aver subito evidenti flessioni. Ma sono i numeri di altri partiti a preoccupare il Nazareno. Di mezzo c’è il cosiddetto principio dei ‘vasi comunicanti’ (cala uno e cresce un altro fino all’equilibrio del sistema) che stavolta, però, non basterebbe a rendere in alcun modo stabile il Parlamento che verrà. Pare che Monti non solo non stia sfondando – e questo già circola da giorni – ma addirittura avrebbe un effetto negativo sugli esiti della futura alleanza con Pd a Palazzo Madama, visto che proprio nelle regioni in cui il centrosinistra vince la battaglia per il Senato, la Lista Monti va male, rischiando di non andare neppure a segno. E sempre per quel principio fisico è vero anche il contrario: laddove Monti è forte, il Pd non riuscirebbe a sfondare. Così anziché coagulare le forze, le due coalizioni che probabilmente dovranno sommare i propri seggi al Senato, si indeboliscono a vicenda avvantaggiando, per motivi e dinamiche differenti, Grillo e Berlusconi.
Alchimie di numeri elettorali e di sondaggi, senz’altro. Che, tuttavia, inquietano non poco il Pd. Dati alla mano, gli analisti delle due coalizioni stanno interpretando, a livello locale e con proiezioni sul nazionale, il possibile peso elettorale post-voto: la preoccupazione di Bersani è che Monti potrebbe non bastare a creare una maggioranza che garantisca un margine adeguato di stabilità politica all’Esecutivo che si formerà dopo il 25 febbraio. O, almeno, a crearne una davvero pesante e dunque capace di affrontare serenamente non solo l’elezione del prossimo capo dello Stato, ma la possibile manovra economica di correzione che ormai viene data per scontata dagli osservatori più attenti del ciclo economico del Paese.
Il quadro, in sostanza, potrebbe prevedere, nel caso in cui Monti non raggiungesse un riscontro congruo soprattutto al Senato, che Bersani verrebbe costretto a fare davvero scouting tra i grillini come ha “minacciato” qualche giorno fa con una battuta. Oppure si dovrebbe attendere ‘l’inevitabile’ (secondo alcuni) implosione del Pdl. Se Berlusconi dovesse perdere le elezioni, si dice in ambienti parlamentari, dentro il partito ci sarà una nuova diaspora di persone ‘schifate’ dalla campagna elettorale ’pro evasione fiscale’ e truffaldina sull’Imu fatta da Berlusconi negli ultimi giorni. E’ solo che non si può pensare di reggere un governo di coalizione basandosi su ipotetiche fughe o altrettanto nebulosi passaggi tra un partito ad un altro. La diaspora, in fondo, può far comodo solo a Monti e al suo obiettivo di scalzare il Cavaliere per diventare il leader del nuovo centrodestra, ma senza dubbio non potrà mai determinare una maggioranza alternativa alla possibile alleanza Pd-centristi. Se, infatti, il problema sono i numeri esigui con cui Monti entrerebbe in Parlamento, un’alleanza tra due ‘perdenti’ non può andare da nessuna parte.
Dunque, la preoccupazione dei numeri cresce. L’apprensione del segretario Pd, oltre alla mancanza di sinergia elettorale tra Monti e il Pd evidenziata dai report del Nazareno, è dettata anche dal fatto che una situazione poco stabile sotto il profilo politico possa innescare immediatamente la reazione dei mercati finanziari, uno spettro temibile, che finirebbe con indebolire ulteriormente la posizione economica, politica e sociale del Paese. E questo già da lunedì prossimo, quando si saprà chi ha vinto e chi ha perso.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02 ... ta/507351/
In via del Nazareno circola un report segreto basato su sondaggi regione per regione che testimonia come l'andamento (lento) della lista del Professore non darebbe un aiuto concreto ai democratici in vista di un patto post voto a Palazzo Madama
di Sara Nicoli | 21 febbraio 2013
C’è un fantasma che si aggira nelle stanze della segreteria del Pd sotto forma di report riservato solo ai più alti gradi del Nazareno. Lo ha stilato il segretario organizzativo, Nico Stumpo, un mago dei numeri, che da giorni sta raccogliendo, provincia per provincia e regione per regione, i dati dei sondaggi. Il risultato finale del Pd, anche secondo le ultime, riservate rilevazioni, non sembra aver subito evidenti flessioni. Ma sono i numeri di altri partiti a preoccupare il Nazareno. Di mezzo c’è il cosiddetto principio dei ‘vasi comunicanti’ (cala uno e cresce un altro fino all’equilibrio del sistema) che stavolta, però, non basterebbe a rendere in alcun modo stabile il Parlamento che verrà. Pare che Monti non solo non stia sfondando – e questo già circola da giorni – ma addirittura avrebbe un effetto negativo sugli esiti della futura alleanza con Pd a Palazzo Madama, visto che proprio nelle regioni in cui il centrosinistra vince la battaglia per il Senato, la Lista Monti va male, rischiando di non andare neppure a segno. E sempre per quel principio fisico è vero anche il contrario: laddove Monti è forte, il Pd non riuscirebbe a sfondare. Così anziché coagulare le forze, le due coalizioni che probabilmente dovranno sommare i propri seggi al Senato, si indeboliscono a vicenda avvantaggiando, per motivi e dinamiche differenti, Grillo e Berlusconi.
Alchimie di numeri elettorali e di sondaggi, senz’altro. Che, tuttavia, inquietano non poco il Pd. Dati alla mano, gli analisti delle due coalizioni stanno interpretando, a livello locale e con proiezioni sul nazionale, il possibile peso elettorale post-voto: la preoccupazione di Bersani è che Monti potrebbe non bastare a creare una maggioranza che garantisca un margine adeguato di stabilità politica all’Esecutivo che si formerà dopo il 25 febbraio. O, almeno, a crearne una davvero pesante e dunque capace di affrontare serenamente non solo l’elezione del prossimo capo dello Stato, ma la possibile manovra economica di correzione che ormai viene data per scontata dagli osservatori più attenti del ciclo economico del Paese.
Il quadro, in sostanza, potrebbe prevedere, nel caso in cui Monti non raggiungesse un riscontro congruo soprattutto al Senato, che Bersani verrebbe costretto a fare davvero scouting tra i grillini come ha “minacciato” qualche giorno fa con una battuta. Oppure si dovrebbe attendere ‘l’inevitabile’ (secondo alcuni) implosione del Pdl. Se Berlusconi dovesse perdere le elezioni, si dice in ambienti parlamentari, dentro il partito ci sarà una nuova diaspora di persone ‘schifate’ dalla campagna elettorale ’pro evasione fiscale’ e truffaldina sull’Imu fatta da Berlusconi negli ultimi giorni. E’ solo che non si può pensare di reggere un governo di coalizione basandosi su ipotetiche fughe o altrettanto nebulosi passaggi tra un partito ad un altro. La diaspora, in fondo, può far comodo solo a Monti e al suo obiettivo di scalzare il Cavaliere per diventare il leader del nuovo centrodestra, ma senza dubbio non potrà mai determinare una maggioranza alternativa alla possibile alleanza Pd-centristi. Se, infatti, il problema sono i numeri esigui con cui Monti entrerebbe in Parlamento, un’alleanza tra due ‘perdenti’ non può andare da nessuna parte.
Dunque, la preoccupazione dei numeri cresce. L’apprensione del segretario Pd, oltre alla mancanza di sinergia elettorale tra Monti e il Pd evidenziata dai report del Nazareno, è dettata anche dal fatto che una situazione poco stabile sotto il profilo politico possa innescare immediatamente la reazione dei mercati finanziari, uno spettro temibile, che finirebbe con indebolire ulteriormente la posizione economica, politica e sociale del Paese. E questo già da lunedì prossimo, quando si saprà chi ha vinto e chi ha perso.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02 ... ta/507351/
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
analisi mooooooooooolto interessante .
solo per appassionati dei numeri e della statistica:
http://www.sondaggibidimedia.com/2013/0 ... .html#more
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
io vedo solo MONTI
traduzione per chi si è fatto un paio di bicchieri di Nero d'Avola?
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Se nessuno avrà i numeri si rivoterà, semplice
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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