Circolano in rete...
Re: Circolano in rete...
aprite il pdf redditi dei deputati
http://www.ansa.it/documents/1362057415 ... utati1.pdf
ansa
ROMA - Silvio Berlusconi rimane il 'Paperone' del Parlamento italiano: per il 2011 ha infatti dichiarato un reddito di 35.439.981 euro. Il reddito del Cavaliere, comunque, é in calo rispetto all'anno precedente: nel 2010, infatti, Berlusconi aveva dichiarato circa 48 milioni.
E' il presidente del Consiglio Mario Monti il secondo leader più ricco, ma ha dichiarato quasi un trentesimo del reddito di Berlusconi: 1.092.068 euro contro oltre 35 milioni.
Il presidente del Senato, Renato Schifani, nel 2011 ha avuto un reddito imponibile superiore a quello del presidente della Camera Gianfranco Fini. Da quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi rese pubbliche risulta infatti che Schifani ha avuto un reddito imponibile di 222.547 euro a fronte dei 157.549 di Fini.
Il senatore più ricco del Senato, almeno a giudicare dal suo reddito imponibile di 1.145.068, sembra essere Alfredo Messina (Pdl) di Colleferro. Al secondo posto il senatore a vita Mario Monti con 1.092.068. Terzo, Salvatore Sciascia (Pdl) con 1.014.294. E' questo il 'podio' degli inquilini più abbienti di Palazzo che si delinea leggendo la dichiarazione dei redditi dei parlamentari. Tra i meglio 'piazzati' del Pd, invece c'é Gianrico Carofiglio con 829.010. Giacinto Boldrini (pensionati) il più povero con 35.821 euro.
E' il ministro della Giustizia Paola Severino a guidare la classifica dei più ricchi del governo Monti con dieci milioni 205.197 euro di reddito dichiarati nel 2011. Ben posizionato anche il ministro per gli affari regionali Piero Gnudi, con un milione e 850mila 532 euro. Buoni guadagni anche per Elsa Fornero, ministro del lavoro, con entrate pari a 509mila e 709 euro. Tra i più 'poveri', il ministro per gli affari europei Enzo Moavero con 53mila e 4 euro.
E' Giuseppe Vatinno il deputato più povero. Nel 2011 il parlamentare dell'Idv da poco entrato a Montecitorio ha dichiarato 16.732 euro. A poca distanza da lui c'é Marco Milanese del Pdl: malgrado sia deputato da una legislatura ha dichiarato solo 25.601 euro.
Ecco la classifica dei leader e dei presidenti delle Camere.
BERLUSCONI 35.439.981.
MONTI 1.092.068.
VELTRONI 235.063.
SCHIFANI 222.547.
ALFANO 189.428.
DI PIETRO 174.864.
LA RUSSA 166.133.
D'ALEMA 164.870.
MARONI 162.164.
BOSSI 161.542.
MELONI 160.940.
FINI 157.549.
CESA 148.310.
E. LETTA 141.697.
BERSANI 137.973.
BOCCHINO 125.592.
CASINI 116.074.
http://www.ansa.it/documents/1362057415 ... utati1.pdf
ansa
ROMA - Silvio Berlusconi rimane il 'Paperone' del Parlamento italiano: per il 2011 ha infatti dichiarato un reddito di 35.439.981 euro. Il reddito del Cavaliere, comunque, é in calo rispetto all'anno precedente: nel 2010, infatti, Berlusconi aveva dichiarato circa 48 milioni.
E' il presidente del Consiglio Mario Monti il secondo leader più ricco, ma ha dichiarato quasi un trentesimo del reddito di Berlusconi: 1.092.068 euro contro oltre 35 milioni.
Il presidente del Senato, Renato Schifani, nel 2011 ha avuto un reddito imponibile superiore a quello del presidente della Camera Gianfranco Fini. Da quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi rese pubbliche risulta infatti che Schifani ha avuto un reddito imponibile di 222.547 euro a fronte dei 157.549 di Fini.
Il senatore più ricco del Senato, almeno a giudicare dal suo reddito imponibile di 1.145.068, sembra essere Alfredo Messina (Pdl) di Colleferro. Al secondo posto il senatore a vita Mario Monti con 1.092.068. Terzo, Salvatore Sciascia (Pdl) con 1.014.294. E' questo il 'podio' degli inquilini più abbienti di Palazzo che si delinea leggendo la dichiarazione dei redditi dei parlamentari. Tra i meglio 'piazzati' del Pd, invece c'é Gianrico Carofiglio con 829.010. Giacinto Boldrini (pensionati) il più povero con 35.821 euro.
E' il ministro della Giustizia Paola Severino a guidare la classifica dei più ricchi del governo Monti con dieci milioni 205.197 euro di reddito dichiarati nel 2011. Ben posizionato anche il ministro per gli affari regionali Piero Gnudi, con un milione e 850mila 532 euro. Buoni guadagni anche per Elsa Fornero, ministro del lavoro, con entrate pari a 509mila e 709 euro. Tra i più 'poveri', il ministro per gli affari europei Enzo Moavero con 53mila e 4 euro.
E' Giuseppe Vatinno il deputato più povero. Nel 2011 il parlamentare dell'Idv da poco entrato a Montecitorio ha dichiarato 16.732 euro. A poca distanza da lui c'é Marco Milanese del Pdl: malgrado sia deputato da una legislatura ha dichiarato solo 25.601 euro.
Ecco la classifica dei leader e dei presidenti delle Camere.
BERLUSCONI 35.439.981.
MONTI 1.092.068.
VELTRONI 235.063.
SCHIFANI 222.547.
ALFANO 189.428.
DI PIETRO 174.864.
LA RUSSA 166.133.
D'ALEMA 164.870.
MARONI 162.164.
BOSSI 161.542.
MELONI 160.940.
FINI 157.549.
CESA 148.310.
E. LETTA 141.697.
BERSANI 137.973.
BOCCHINO 125.592.
CASINI 116.074.
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Re: Circolano in rete...
Poi ci sono le pensioni che percepiscono anche se non hanno una certa età.E poi un tipo di liquidazione come Fini e altri.
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
Re: Circolano in rete...
Sono numeri che non dicono niente. Quelle che sarebbe interessante vedere sono le situazioni patrimoniali personali e familiari.
Re: Circolano in rete...
Sì certamente ... oltretutto è il lordo....però visti tutti insieme fa impressione ( pdf) specie quando associ la cifra alla faccia.
poi il paragone fra la Severino ( che è uno dei migliori avvocati del Paese) e uno che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua ... rode.
last but not least ....Casini che dichiara meno di me ...è il massimo.
poi il paragone fra la Severino ( che è uno dei migliori avvocati del Paese) e uno che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua ... rode.
last but not least ....Casini che dichiara meno di me ...è il massimo.
Re: Circolano in rete...
Indovinate da quale forum ho tratto questi titoli?
MONTI NON GRILLO SMONTERA' UN BIPOLARISCO SCONFITTO...
TUTTI CONTRO MONTI NELL'ATTESA D'ESSERE CONTRO BERSANI!
MAI CON IL PDL CERCHIAMO IL DIALOGO CON IL M5S!
BERSANI, MENO VENDOLA E MOLTO PIU' BUON SENSO POLITICO...
BERSANI VUOL RIANIMARE LA SINISTRA ESTREMA...
MONTI CON IL SUO 10% SARA' UTILE ALL'ITALIA NEL MONDO...
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Re: Circolano in rete...
Lui se la canta e lui se la suona
Mah!
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Re: Circolano in rete...
mariok ha scritto:Indovinate da quale forum ho tratto questi titoli?
MONTI NON GRILLO SMONTERA' UN BIPOLARISCO SCONFITTO...
TUTTI CONTRO MONTI NELL'ATTESA D'ESSERE CONTRO BERSANI!
MAI CON IL PDL CERCHIAMO IL DIALOGO CON IL M5S!
BERSANI, MENO VENDOLA E MOLTO PIU' BUON SENSO POLITICO...
BERSANI VUOL RIANIMARE LA SINISTRA ESTREMA...
MONTI CON IL SUO 10% SARA' UTILE ALL'ITALIA NEL MONDO...
Il sito del pagliaccio amico di gentiloni?
Troppo facile mariok.
soloo42000
Re: Circolano in rete...
BUONGIORNO
01/03/2013
Il signore non è in casa
MASSIMO GRAMELLINI
Da Montanelli all’ultimo pennivendolo, parlare del nulla non è mai stato un problema per i giornalisti, costretti dalle esigenze del mestiere a intervistare ministri gassosi e terzini laconici, o a improvvisare un reportage dieci minuti dopo essere arrivati sul posto. Ma da qualche giorno la faccenda si è complicata. Ieri, per esempio, un lancio dell’agenzia Ansa annunciava: «Elezioni, colf: il signor Grillo non è in casa». E nelle redazioni è sceso il gelo. Sarà a fare la spesa con la moglie o con Bersani? Il lancio successivo non ha migliorato le cose. Segnalava l’arrivo di un pacco sospetto a casa del signore che non era in casa. Attimi di tensione e inviati sguinzagliati ai cancelli del villone di Sant’Ilario presidiato dalla colf, fino alla smentita rassicurante: erano pacifiche bottiglie di mirto.
Servirebbero a noi per ubriacarci: magari ci verrebbe un’idea su come trattare un fenomeno politico che rifiuta i canali tradizionali della comunicazione. I talk show sono diventati surreali, con il bersaniano che parla di Grillo, il berlusconiano che parla di Grillo e il montiano che vorrebbe parlare di Grillo ma nessuno l’ascolta. Grillo, lui parla solo con gli stranieri e sul suo blog, che le televisioni inquadrano come se fosse una persona. Ogni frase riportata lì sopra suscita bisticci interpretativi, dischiude e richiude scenari. Ieri a un certo punto sembrava che Grillo avesse chiesto Palazzo Chigi. Bersani gli ha pure risposto, poi si è capito che non era Grillo ad avere scritto ma un suo amico. Chissà le risate che si starà facendo. Da pennivendolo affiliato alla Casta non dovrei dirlo, ma ogni tanto mi scopro a sorridere anch’io.
01/03/2013
Il signore non è in casa
MASSIMO GRAMELLINI
Da Montanelli all’ultimo pennivendolo, parlare del nulla non è mai stato un problema per i giornalisti, costretti dalle esigenze del mestiere a intervistare ministri gassosi e terzini laconici, o a improvvisare un reportage dieci minuti dopo essere arrivati sul posto. Ma da qualche giorno la faccenda si è complicata. Ieri, per esempio, un lancio dell’agenzia Ansa annunciava: «Elezioni, colf: il signor Grillo non è in casa». E nelle redazioni è sceso il gelo. Sarà a fare la spesa con la moglie o con Bersani? Il lancio successivo non ha migliorato le cose. Segnalava l’arrivo di un pacco sospetto a casa del signore che non era in casa. Attimi di tensione e inviati sguinzagliati ai cancelli del villone di Sant’Ilario presidiato dalla colf, fino alla smentita rassicurante: erano pacifiche bottiglie di mirto.
Servirebbero a noi per ubriacarci: magari ci verrebbe un’idea su come trattare un fenomeno politico che rifiuta i canali tradizionali della comunicazione. I talk show sono diventati surreali, con il bersaniano che parla di Grillo, il berlusconiano che parla di Grillo e il montiano che vorrebbe parlare di Grillo ma nessuno l’ascolta. Grillo, lui parla solo con gli stranieri e sul suo blog, che le televisioni inquadrano come se fosse una persona. Ogni frase riportata lì sopra suscita bisticci interpretativi, dischiude e richiude scenari. Ieri a un certo punto sembrava che Grillo avesse chiesto Palazzo Chigi. Bersani gli ha pure risposto, poi si è capito che non era Grillo ad avere scritto ma un suo amico. Chissà le risate che si starà facendo. Da pennivendolo affiliato alla Casta non dovrei dirlo, ma ogni tanto mi scopro a sorridere anch’io.
Re: Circolano in rete...
Spending review? La Camera assume 30 persone a chiamata diretta
2 marzo – Altro che spending review: l’ufficio di presidenza della Camera, diretto da Gianfranco Fini, si preparebbe ad assumere, con l’ultima delibera del 5 marzo, 30 dipendenti a tempo indeterminato e a chiamata diretta. Si tratta di collaboratori, assistenti e segretari che hanno lavorato per i 18 componenti dell’ufficio di presidenza e che andrebbero ad accrescere l’organico a disposizione dei prossimi gruppi, che attualmente conta 550 persone. Il costo dell’operazione ammonterebbe a tre milioni di euro, in pratica 100mila euro a persona. La notizia, finora, ha sollevato polemiche.
“Non si può essere assunti a tempo indeterminato alla Camera dei deputati senza aver superato un concorso pubblico. La violazione di questo principio costituzionale appare evidente se le voci venissero confermate”, ha dichiarato in una nota Antonio Borghesi, presidente dei deputati di Idv. “Inserire 30 persone, a chiamata diretta, violerebbe i diritti costituzionali e i diritti dei lavoratori di ogni livello e grado che hanno prestato la loro opera, anche per più legislature, con contratti in scadenza a fine mandato. Per non parlare dei costi per il bilancio della Camera che, per questi neoassunti, sborserebbe uno stipendio di 100 mila euro l’anno, per un totale di 3 milioni di euro l’anno fino alla pensione”, ha aggiunto Borghesi, chiedendo la convocazione della riunione dei capigruppo per fornire adeguate spiegazioni in merito.
http://www.italiaoggi.it/
2 marzo – Altro che spending review: l’ufficio di presidenza della Camera, diretto da Gianfranco Fini, si preparebbe ad assumere, con l’ultima delibera del 5 marzo, 30 dipendenti a tempo indeterminato e a chiamata diretta. Si tratta di collaboratori, assistenti e segretari che hanno lavorato per i 18 componenti dell’ufficio di presidenza e che andrebbero ad accrescere l’organico a disposizione dei prossimi gruppi, che attualmente conta 550 persone. Il costo dell’operazione ammonterebbe a tre milioni di euro, in pratica 100mila euro a persona. La notizia, finora, ha sollevato polemiche.
“Non si può essere assunti a tempo indeterminato alla Camera dei deputati senza aver superato un concorso pubblico. La violazione di questo principio costituzionale appare evidente se le voci venissero confermate”, ha dichiarato in una nota Antonio Borghesi, presidente dei deputati di Idv. “Inserire 30 persone, a chiamata diretta, violerebbe i diritti costituzionali e i diritti dei lavoratori di ogni livello e grado che hanno prestato la loro opera, anche per più legislature, con contratti in scadenza a fine mandato. Per non parlare dei costi per il bilancio della Camera che, per questi neoassunti, sborserebbe uno stipendio di 100 mila euro l’anno, per un totale di 3 milioni di euro l’anno fino alla pensione”, ha aggiunto Borghesi, chiedendo la convocazione della riunione dei capigruppo per fornire adeguate spiegazioni in merito.
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