the day after. quali accordi per governare?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
Rispondi
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da camillobenso »

Il Partito dei defunti


Le reazioni al discorso di Bersani. Emiliano: “Inciucio? Dimissioni di massa dal Pd”

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/03/ ... ca/223679/

Anche Emiliano ha una visione del '900.


Anche Civati non ha capito il M5S.


Non hanno la loro mentalità.
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da erding »

Innanzitutto non cambierà nulla perché potevano cambiare dal novembre 2011 e prepararsi alle elezioni completamente rinnovati, ma non è nel loro dna.
LETTERA APERTA AL PDL
Oct 27, 2010


http://www.pensieridemocratici.it/polit ... rta-al-pd/
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da camillobenso »

Pd, Bersani: “Niente governo con il Pdl”. Ma D’Alema: “E’ complesso dell’inciucio”
Il segretario al vertice del partito: "Pronti a un governo per il cambiamento". Ed elenca 8 punti da portare in Parlamento: "Non corteggiamo M5S". L'ex presidente del Consiglio: "Il problema è B, però la paura dei compromessi è subalternità culturale". Renzi va via senza parlare

di Redazione Il Fatto Quotidiano |

6 marzo 2013

Commenti (5827) Record



Pd, Bersani: “Niente governo con il Pdl”. Ma D’Alema: “E’ complesso dell’inciucio”
Il segretario al vertice del partito: "Pronti a un governo per il cambiamento". Ed elenca 8 punti da portare in Parlamento: "Non corteggiamo M5S". L'ex presidente del Consiglio: "Il problema è B, però la paura dei compromessi è subalternità culturale". Renzi va via senza parlare

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 6 marzo 2013Commenti (5827)




Un “governo di cambiamento” con un programma essenziale che si sviluppa a cominciare da 8 punti programmatici. E’ la proposta che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha presentato alla Direzione del Partito Democratico per lo sviluppo, la crescita e il cambiamento. Costi della politica, questione sociale, correzione delle politiche europee di stabilità contro la “gabbia dell’austerità”. Qui le otto linee guida elencate da Bersani.

La cronaca ora per ora

Ore 18.24 – Pd: approvata la relazione di Bersani, solo un’astensione

Ore 18.12 – Bersani: “Sulla nostra proposta troveremo forsennati ostacoli”
“Sulla nostra iniziativa avremo forsennati ostacoli, la strada è in salita e dobbiamo trovare il sistema, se siamo convinti e io penso che siamo convinti, di far muovere questa iniziativa”. Così Pier Luigi Bersani, chiudendo la direzione, invita a promuovere la proposta del Pd per un governo di scopo.

Ore 18.12 – Bersani: “Stop al finanziamento dei partiti, ma si parli di trasparenza”
“Dichiariamo l’assoluta disponibilità ad un superamento dell’attuale sistema di finanziamento dei partiti, ma lo mettiamo in connessione con il funzionamento democratico dei partiti”. Lo dice Pier Luigi Bersani durante la replica alla direzione del Pd. “Noi abbiamo questa posizione – dice Bersani senza citare Grillo ma rivolgendosi al M5S – vuoi discutere di finanziamento? discutiamo anche di trasparenza di partiti che hanno responsabilità costituzionali e parlamentari”

Ore 18.07 - Bersani: “Abbiamo mostrato cos’è un dibattito”
“E’ stato un dibattito ricchissimo, abbiamo mostrato cos’è un dibattito e non vedo particolari esigenze di repliche”. Così Pier Luigi Bersani valuta la direzione del Pd, nelle sue conclusioni.

Ore 17.55 – Bindi: “Non ci sono subordinate, il Capo dello Stato è il nostro interlocutore”
“Capisco e approverò la relazione del segretario. Credo che dobbiamo presentarci certamente, mi pare di capire, avendo escluso con forza ogni collaborazione con Berlusconi: anche a me piacerebbe una destra senza Berlusconi ma in Italia non si può. Questo è il nostro programma e ci sono valori non negoziabili” e “penso non ci sia una subordinata, questa è la principale”. Lo ha detto Rosy Bindi parlando alla direzione del Pd.

Ore 15.58 – Orfini: “Monti spazzato via dagli elettori, ora aprire a M5S”
“Mai con il Pdl e apertura ad una maggioranza che coinvolga il Movimento Cinque Stelle”. Lo dice Matteo Orfini durante la direzione del Pd. Orfini, che ha criticato la “subalternità” del Partito democratico all’agenda Monti, ha aggiunto che il partito democratico ha “un grandissimo bisogno di fare un congresso”. “Oggi i nostri elettori ci vogliono sentir dire ‘mai con il Pdl’ e vogliono sentirci dire ‘mai senza il Movimento 5 stelle”, ha detto l’esponente dei ‘Giovani turchi’. “Ci siamo ricongiunti con Nanni Moretti, – ha aggiunto – evviva. Ma senza rappresentare una parte del paese, quella dei ceti più popolari, e questo non ci ha aiutato a prendere qualche voto in più in quella parte del Paese che più soffriva. Abbiamo sottovalutato quel disagio sociale, perché su questo punto eravamo divisi”.

Ore 14.48 – Finocchiaro: “Nessun alibi, bisogna cambiare atteggiamento”
Anna Finocchiaro ha sollecitato il Partito democratico a cambiare atteggiamento dopo che le elezioni hanno chiarito che nessun alibi può essere portato a discolpa di alcune mancate riforme. “Se un esito c’è del risultato elettorale è che alibi non ne abbiamo più nessuno. Non abbiamo più un riparo in cui nascondersi, sperimentiamo come deboli appaiano i cittadini le nostre osservazioni, pur vere, che ‘non si è cambiato quello perché non avevamo la maggioranza’”, ha detto nel suo intervento alla direzione nazionale del Pd. “Alibi non ce n’è più uno che regga, giusto o sbagliato che sia e questo dovrebbe condurci a un cambio di atteggiamento”

Ore 14.40 – Veltroni lascia la direzione nazionale del Pd senza intervenire
Walter Veltroni ha lasciato la riunione della direzione nazionale del Pd. L’ex segretario del partito democratico non è intervenuto nel dibattito sulla relazione di Pier Luigi Bersani.

Ore 13.58 – Cinquanta iscritti a parlare. Replica di Bersani alle 18, poi voto
Sono più di cinquanta gli iscritti ancora a parlare alla direzione del Pd. Lo ha detto Enrico Letta che sta presiedendo i lavori. “Visto – ha aggiunto – che è giusto che tutti parlino l’orientamento è che la replica del segretario e il voto siano attorno alle 18”.

Ore 13.57 - Civati: “Arroganti e autoreferenziali, abbiamo perso così”
“Abbiamo mancato un obiettivo clamoroso perchè il Pd ha fatto troppo il Pd: siamo stati troppo rivolti a noi stessi”. Pippo Civati, in Direzione, ha proposto una dura autocritica sulla campagna elettorale dei democratici. “Il tema è stata l’alleanza con Monti e abbiamo parlato di populismo. Non riempi i bar sport così. Non puoi dare del populista a tutti. Abbiamo spesso fatto gli arroganti e ora scopriamo che il programma di Grillo lo scriveranno Stiglitz e Fitoussi, non proprio due stronzi”, ha spiegato il neo deputato. “Ora il nostro elettorato non accetterebbe uscite verso destra, e abbiamo bisogno di costruire un percorso radicale. Dobbiamo dirlo tutti. Sono combattuto sull’esito, ma sono convinto che si debba provare”, ha proseguito Civati secondo il quale anche con l’esperienza del governo Monti “ci siamo posti sulla difensiva e ci siamo raccontati una storia non coincidente con la storia del Paese. Da qui dobbiamo ripartire. Con uno spirito molto critico verso noi stessi e lo sguardo al Paese nella direzione giusta”.

Ore 13.29 – Fassina: “Il governo del presidente sarebbe un arretramento”
“Non credo che un governo del presidente possa migliorare il rapporto con il paese, farebbe arretrare ancora di più la democrazia, serve un atto di autonomia culturale e politica del Pd’’. Così Stefano Fassina, nel suo intervento in direzione, si dice contrario ad altre ipotesi rispetto alla proposta del governo di minoranza lanciata da Bersani.

Ore 13.05 – D’Alema: “Liberiamoci della malattia psicologica dell’inciucio”
“Vogliamo liberarci dalla malattia psicologica dell’inciucio?”. E’ l’invito di Massimo D’Alema alla direzione del Pd. D’Alema cita Gramsci che tacciava di “subalternità culturale” una classe politica incapace di compromessi. “Se c’è cosa sicura sulla Seconda Repubblica – ha detto D’Alema – è che non è mai stato fatto un accordo nè segreto nè pubblico e infatti non si sono risolti molti problemi”.

Ore 12.58 – D’Alema: “Un governo di unità nazionale è impedito da Berlusconi”
“Io credo che noi non possiamo rinunciare a fare un discorso alla destra e mi rammarico che non sia possibile una risposta in termini di unità nazionale. L’impedimento è rappresentato da Silvio Berlusconi”. Lo dice Massimo D’Alema alla Direzione del Pd sull’impossibilità di un governo di unità nazionale come eventuale risposta alla crisi post elettorale.

Ore 12.57 – D’Alema: “Un 65enne che fa riunioni a porte chiuse e prende a calci i giornalisti appare nuovo”
“Cosa è il rinnovamento del partito?”. E’ la domanda, per Massimo D’Alema, che ora il Pd deve porsi con decisione. “Vedo venire avanti una visione subalterna del rinnovamento, se si è identificato il rinnovamento con la liquidazione di un gruppo dirigente”, ha detto D’Alema nel suo intervento alla Direzione del Pd. “Bene, io mi sono auto liquidato. Ma non ho avuto percezione che il ceto politico che avanza venga percepito come molto nuovo al di là degli aspetti generazionali -ha aggiunto D’Alema-. Noi facciamo molte cose nuove, ma un signore di 65 ani che fa riunioni a porte chiuse e prende a calci i gornalisti appare più nuovo di noi”.

Ore 12.53 – D’Alema: “Sono seriamente d’accordo con Bersani”
“Sono seriamente d’accordo con Bersani e dobbiamo affrontare questa crisi preoccupante e drammatica vista la situazione del paese. Dobbiamo guardare a questo passaggio, come ha detto Bersani, con il metro della storia più che della congiuntura politica: c’è una drammatica crisi della democrazia europea, che riguarda i paesi più deboli dell’Ue ma se guardiamo alla frammentazione dei quadri politici va molto al di là”. Così Massimo D’Alema, nel suo intervento in direzione.

Ore 12.45 – Puppato a Fioroni: “Non possiamo prescindere dai Cinque Stelle”
“L’azione da noi intrapresa è l’accelerazione doverosa alla politica italiana di cui noi siamo l’attore principale anche se non siamo riusciti in campagna elettorale a comunicare con razionalità e freschezza le innovazioni introdotte”. Così Laura Puppato, alla direzione Pd, condivide la proposta del governo di scopo, sottolineando, rivolgendosi a Beppe Fioroni più critico, che non si può prescindere dal M5s che “deve rappresentare, come noi, quella parte di politica che vuole guardare in faccia la realtà”.

Ore 12.44 – Fioroni: “No a mantra che dobbiamo diventare grillini”
No “al mantra che per prendere voti grillini dobbiamo diventare grillini” perchè altrimenti “non siamo mai nè carne nè pesce”. Lo ha detto il deputato del Pd Beppe Fioroni intervenendo alla direzione del Pd che pur appoggiando il tentativo del segretario ha evidenziato alcuni punti sui quali la piattaforma del Pd e quella del movimento cinque stelle non sono conciliabili a partire dalle ipotesi di Casaleggio su conflitti mondiali a quella della “decrescita felice” alla critica all’articolo 67. “E’ giusto stanarli ma sapendo che devono confluire su nostri 8 punti perchè è la parte praticabile di un programma”.

Ore 12.18 – Fassino: “Sì a proposta Bersani, Cinque Stelle si assumano la responsabilità”
“Condivido pienamente la proposta politica e programmatica” avanzata da Pier Luigi Bersani, “ora chiediamo agli altri di misurarsi con questa proposta”. Lo dice il sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenendo alla direzione del Pd. “Condivido tutte e 8 le proposte – ha aggiunto l’ex segretario dei ds – ma a questo aggiungerei di sottolineare di piu’ il ruolo delle autonomie e aprire una stagione del tutto nuova nel rapporto tra Stato e enti locali”.

Ore 12.16 – Russo (segretario Trieste): “Le solite interviste fanno male”
Attacco frontale alla vecchia guardia in direzione Pd da parte di Francesco Russo, segretario provinciale di Trieste. Russo ha affermato che le interviste concesse subito dopo il voto “ci hanno fatto male” ed ha sollecitato d’ora in poi “voci nuove” per portare il messaggio del partito. Russo ha poi criticato la “campagna elettorale un po’ scellerata, siamo noi che non ci siamo spiegatie sono arrabbiato ancora adesso perche’ non siamo stati in grado di far emergere che noi avevamo candidati nuovi e idee forti e siamo stati invece percepiti come casta”. A questo proposito Russo ha chiesto a Livia Turco, che nei giorni scorsi ha riferito che sarebbe stata riassunta dal partito una volta cessato il suo incarico di deputata, di continuare a collaborare con il partito ma con una condizione: “entri al Pd solo dopo che avremo risolto la questione esodati”.

Ore 12.14 – Renzi lascia la sede della direzione del Pd: non prenderà la parola
Matteo Renzi ha lasciato la sede della direzione nazionale del Pd. Il sindaco di Firenze ha ascoltato la relazione del segretario Pierluigi Bersani ed i primi interventi tra cui quello di Dario Franceschini, e secondo quanto appreso non prenderà la parola.

Ore 11.52 – Ranieri: “No a Pd-M5S. Sì a un governo del presidente”
“Ci siamo posti in rapporto al Movimento 5 Stelle in maniera non convincente”. Lo dice Umberto Ranieri alla Direzione del Pd che finora è l’unico a non condividere l’impostazione proposta dal segretario Pier Luigi Bersani. “Prima con lo scouting e poi ritenendo che un buon discorso in Parlamento del presidente incaricato che assuma” impegni sulle richieste dei 5 Stelle “conduca Grillo a votare al fiducia. Questa è un’illusione. Grillo e Casaleggio lo hanno detto in tutti i modi, e anche in mdo insolente e non sempre dell’orgoglio si può fare a meno”. Quindi che fare? “Un governo del presidente che realizzi alcune riforme e porto il Paese presto a nuove elezioni”, dice Ranieri.

Ore 11.30 – Finocchiaro: “Bersani mi convince”. Civati: “Serve un altro nome per il premier”


Ore 11.23 - Bersani: “Bene dialettica nel Pd, ma se il partito è unito è una risorsa per l’Italia”
“Continueremo a decidere negli organismi ma chiedo che il Pd, pur nel vivo della sua dialettica, garantisca unità, un Pd che discute come sempre ma che è unito è una risorsa di cui l’Italia non può fare a meno”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani concludendo la sua relazione alla Direzione nazionale del Pd.

Ore 11.18 – Bersani: “Movimento Cinque Stelle dica che vuole fare, non faremo da bersaglio”
“Davanti al Paese ognuno si prenderà le sue responsabilità” e “anche chi ha avuto un consenso di 8 milioni elettori e ha scelto la via parlamentare deve dire cosa vuole fare”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani evidenziando che il Pd non accetta un “accordo spurio” e non farà il bersaglio facendosi “sparare a palle incatenate”.

Ore 11.10 – Bersani: “Non praticabile un accordo di governo con la destra”
“Non riteniamo né praticabili né credibili accordi di governo tra noi e la destra”. Così Pier Luigi Bersani esclude, nel suo intervento in direzione, intese con il centrodestra per il governo. ”Siamo pronti a corresponsabilità istituzionali” ma sul governo non sono “praticabili” accordi politici con il centrodestra, ha precisato il leader del centrosinistra.


Ore 11.09 – Bersani: “Domani propramma in Rete e apriamo un confronto”
“Per noi questi punti sono irrinunciabili per qualsiasi prospettiva di governo, e siamo pronti da domani ad aprire un confronto pubblicando in rete i punti. La nostra proposta è anche aperta a contributi”. Così Pier Luigi Bersani presentando gli 8 punti del programma per la proposta di governo del Pd.

Ore 11.04 - Emiliano: “Bersani non ha chance, a Palazzo Chigi un M5S”
“Non credo che Bersani abbia chance per formare il governo ma ha il diritto di provarci.”. Così Michele Emiliano, sindaco di Bari e dirigente del Pd, ospite a “24 Mattino” su Radio 24. Emiliano insiste sul coinvolgimento del M5S, dovesse fallire il primo tentativo di Bersani: “C’è possibilità di fare un governo in alleanza col Movimento 5 Stelle che indichera’ il premier. Noi dovremmo avere in seconda battuta la generosità di sostenere il loro governo con la maggioranza ampia del Pd che darebbe garanzie ai mercati perché abbiamo la maggioranza in Parlamento”.


Ore 11.03 – Bersani: “Dobbiamo rivendicare la responsabilità proposta”
Pier Luigi Bersani ha rivendicato il diritto del centrosinistra di fare una proposta di governo. “Il risultato nostro inferiore alle aspettative non assicura governabilita’, ma il risultato e’ anche in relazione alla governabilita’ che una legge da’ con due meccanismi elettorali e si capira’ meglio chi non l’ha voluta cambiare”, ha premesso il segretario del Pd nella sua relazione alla direzione del Pd.

Ore 10.58 - Bersani: “Tocca a noi, gli altri partiti non offrono meglio”
“Gli altri partiti non possono offrire qualcosa di meglio per la governabilità, non hanno le intenzioni nè i numeri. Oltre a qualche idea per sbarrarci la strada, non hanno qualcosa da dire al paese. Tocca a noi fare la proposta al paese e ribaltare lo schema: no accordi politici fuori dal parlamento”. Così Pier Luigi Bersani.

Ore 10.55 – Bersani: “Siamo pronti a proporre un governo di cambiamento”
Pier Luigi Bersani ha ribadito l’intenzione di presentarsi in parlamento a cercare una maggioranza. “E’ inutile cercare accordi politici o diplomazie fuori dal parlamento. Noi parliamo al paese, gli altri parlino altrettanto chiaramente”, ha spiegato alla direzione del Pd. “Siamo pronti a proporre un governo di cambiamento sulla base di un programma essenziale”, ha detto.

Ore 10.53 – Bersani: “Abbiamo cercato scelte in controtendenza, ma non sono state percepite”
“Abbiamo cercato scelte in controtendenza”, rispetto all’incapacità di riforme della politica, parlando in campagna elettorale con le parole del “cambiamento” e con iniziative come le primarie, ma questo non è stato percepito, se non fosse stato così “l’onda d’urto ci avrebbe colpito ancora di più”.

Ore 10.51 – Bersani: “La lista Monti non è decisiva per la governabilità”
“Scelta civica non è in grado di dare un contributo decisivo alla governabilità a dispetto della presunta centralità con cui il sistema ci chiedeva di fare i conti”. Lo ha spiegato Pier Luigi Bersani nella sua relazione alla direzione del Pd.

Ore 10.49 - Bersani: “Rimonta Pdl? E’ stata solo una mancata disfatta”
Pier Luigi Bersani ha dato la sua lettura dei dati elettorali e del risultato destra nel corso della direzione del Pd. “L’idea che non ci fosse l’avversario ci ha danneggiato. Ha messo in liberta’ dei voti, ma che sia colpa nostra discutiamone”, ha spiegato il segretario del Pd. “Anche noi siamo stati vittime di questo coro”, ha assicurato. Duetto questo, “la cosiddetta rimonta non è un reale recupero di consenso, ma deriva dal mancato verificarsi della totale disfatta annunciata”, ha assicurato. ”La rimonta della destra non è recupero consenso ma è il frutto del mancato risultato nostro” ha aggiunto.

Ore 10.48 – Bersani: “Le elezioni testimoniano una fase convulsa di transizione”
“E’ in corso da anni una fase convulsa di transizione, un sommovimento profondo di cui le elezioni sono state testimonianza”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani parlando dello scenario al quale è necessario rapportarsi in questa fase nella quale, ha evidenziato: “Sappiamo che le decisioni che prenderemo in questa fase potranno segnare non solo questo momento ma anche il futuro”. Bersani ha parlato della situazione in aree come Portogallo e Spagna, le “rilevazioni di opinione in Francia, l’Olanda, il ripiegamento anti-europeo in Germania”. Insomma, “ci sono ovunque ancora gravi incertezze e lo sciame sismico che scuote le democrazie rappresentative in Europa aumenta”.

Ore 10.47 – Bersani: “C’è sofferenza acuta nella base del consenso del Pd”
I dati elettorali “parlano un linguaggio drammatico ma chiaro: c’è una sofferenza acuta nella base larga del consenso del Pd”. Lo ha detto Pierluigi Bersani, nella sua relazione alla Direzione del Pd. “Questa sofferenza sociale, il blocco dei processi di riforma della politica, la percezione di inutilità della politica ci fanno leggere largamente omologati al sistema che non gira – ha detto il segretario del Pd – Ci viene attribuita come colpa persino l’esistenza di Berlusconi. Tutte queste dinamiche che non hanno avuto lenimento si sono accentuate nell’esperienza del governo Monti”.

Ore 10.45 – Bersani: “Elemento profondo dei Cinque Stelle è la questione sociale”
Il Movimento 5 Stelle “è segnato dall’uso sapiente della rete ma l’elemento profondo si riferisce palesemente a una questione sociale”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani nel suo intervento alla direzione del Pd.

Ore 10.42 – Bersani: “Non stiamo corteggiando Grillo, ma bisogna capire la società”
Pier Luigi Bersani ha bacchettato i commentatori che da 20 anni “spiegano il verbo senza un anno sabbatico e pagare dazio” e ha chiarito il progetto del Pd. “Qui non si sta corteggiando Grillo, ma si tratta di capire ciò che si muove nel profondo, di bucare il muro dell’autereferenzialità del sistema perché comincia a essere in gioco il sistema”, ha detto. “Il canale democratico non è ostruito. Se si rivolge alle istituzioni per rinvigorirle o per farne una vuota cassa risonanza è da capire, ma questo dipende dalla nostra iniziativa che deve sollecitare una risposta”, ha sottolineato.

Ore 10.38 – Bersani: “Rispetto di percorsi e prerogative di Napolitano”
“Apriamo questa direzione nel pieno rispetto dei percorsi istituzionali e delle prerogative del Capo dello Stato ma abbiamo il diritto-dovere di pronunciarci con semplicità davanti all’opinione pubblica”. Così Pier Luigi Bersani aprendo la direzione del Pd. ”Sentiamo il dovere politico di pronunciarci con semplicità e chiarezza davanti all’opinione pubblica e di rendere esplicito il nostro orientamento”, ha chiarito il segretario del Pd.

Ore 10.35 - Al via la direzione: gran pienone, ci sono anche i neoeletti
Gran pienone alla direzione del Pd,convocata per votare la proposta del segretario Pier Luigi Bersani su un governo di minoranza che si presenti alle Camere per chiedere la fiducia, in primis al M5S, su un programma di 8 punti. Alla riunione, a largo del Nazareno, sono arrivati anche i neoeletti, come Corradino Mineo e Iosefa Idem, e partecipa anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che, per la prima volta, prenderà la parola.
Amadeus

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da Amadeus »

su Civati ho rapidamente ( ultimi 5-6 mesi) cambiato opinione. Sarà che quando li vedi poco, speri, poi appena li vedi/ascolti un pò di più capisci che era meglio quando stavano nascosti.
fra sti gggiovani bisogna capire se è più "furbo" politicamente quello che si sgancia/rompe o quello che rimane ad aspettare che i vecchi si facciano da parte/ congresso (?) .
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da camillobenso »

Ore 18.07 - Bersani: “Abbiamo mostrato cos’è un dibattito”
“E’ stato un dibattito ricchissimo, abbiamo mostrato cos’è un dibattito e non vedo particolari esigenze di repliche”. Così Pier Luigi Bersani valuta la direzione del Pd, nelle sue conclusioni.


****


E' chiaro adesso perché non è all'altezza di guidare il Paese, dopo quello che abbiamo sentito????
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:su Civati ho rapidamente ( ultimi 5-6 mesi) cambiato opinione. Sarà che quando li vedi poco, speri, poi appena li vedi/ascolti un pò di più capisci che era meglio quando stavano nascosti.
fra sti gggiovani bisogna capire se è più "furbo" politicamente quello che si sgancia/rompe o quello che rimane ad aspettare che i vecchi si facciano da parte/ congresso (?) .

……..Giovanotti!!! a Roma c’è la guerra è inutile che ce lo nascondemo……….
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da camillobenso »

Vox populi




gabriele tinelli 0 minuto fa
Ho letto gli 8 punti di Bersani.
se le avesse fatte il m5s avrebbero scritto che sono pura demagogia!

Mi piace! Rispondi



geppozzz 0 minuto fa
mah, apparte tutti sti discorsi secondo me non c'e' una vera volonta neanche da parte del pd di allearsi con il m5s. e lo dimostrano gli 8 punti. se volevano potevano farne meno evitando discorso cittadinanza ad esempio che sanno gia' che e' un no. e cmq dall'altra parte hanno detto no fin dall'inizio. mi sa che andremo alle elezioni volenti o nolenti cari miei.....

Mi piace! Rispondi



martello 0 minuto fa
Con riferimento al titolo:

Massimo, o la strappi tu la tessera.........o la strappo io

e vedrai quanti altri "estremisti" come me lo faranno !

Buona notte e buona fortuna

Segnala
Mi piace! Rispondi



K_r_i_o_s 0 minuto fa
Ha ragione civati, ma al pd sono troppo arroganti anche per ascoltare civati.

Mi piace! Rispondi
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da camillobenso »

Vox populi



Alfiere2000 1 minuto fa
P.S.: Per chi fosse arrivato solo ora ... la trasmissione era in diretta da Brema*

*(Suonatori che andaron per suonare e tornaron suonati, nda)

Mi piace! Rispondi



nicola santoro 1 minuto fa
gli otto punti? è un disco rotto, il PD-PDL devono dire che cosa vogliono fare,

a 1 persona piace questo commento. Mi piace! Rispondi



alterego12 1 minuto fa
e sugli f35? niente..e Grillo pernacchia!

Mi piace! Rispondi



Clistere 2 minuto fa
Non capisco. Sono stati la un giorno a discutere di ovvietà (sono 20 anni che lo fanno) quando il M5S ha detto chiaramente che non si allea con nessuno e non vota la fiducia ad un loro governo. L'unica cosa di "nuovo" che è uscita da questo meeting è l'irrefrenabile voglia di una parte del partito per accordarsi con B.

a 2 persone piace questo commento. Mi piace! Rispondi

tonyinternet 3 minuto fa
Ai GRILLETTI, quando sarete capaci di effettuare un confronto così aperto, ci telefonate per piacere?

(Modificato dall'autore 1 minuto fa)
a 2 persone piace questo commento. Mi piace! Rispondi

Alfiere2000 0 minuto fa in risposta a tonyinternet
800 500 700 ... provo questo?*

*(mondial casa, per le PDentole of course)

Segnala
Mi piace! Rispondi



Salvatore47 1 minuto fa in risposta a tonyinternet
e chi dice che non fanno confronti aperti vada fuori dalle balle!

Mi piace! Rispondi
peanuts
Messaggi: 2102
Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da peanuts »

Scusate, ma... di che stiamo ragionando?

- Ipotesi 1: Grillo si sveglia la mattina di buonumore e dice che, pur non votando la fiducia, è disposto ad ascoltare e valutare le proposte di Bersani in parlamento. Quindi al senato esce per abbassarel il quorum, ma Monti a quel punto non accetta un "accordo" (si fa per dire) Grillo-Pd e la fiducia non c'è
- Ipotesi 2: Il Pd propone il suo programma in 8 punti in "generale". Grillo non accetta e al senato vota contro, Monti magari valuta e vota a favore, ma la discarica e la sega nord votano contro e la fiducia non c'è lo stesso
- Ipotesi 3: accordo Pd-discarica. Impossibile, ce lo dice il Pd (e meno male)
- Ipotesi 4: Governissimo Pd-Discarica+Monti. Quali riforme fa? Non le hanno fatte nemmeno con una maggioranza schiacciante in 13 mesi

Ma mi dite quale alternativa c'è al ritorno al voto?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
mariok

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da mariok »

L'ho trovato.

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Semrush [Bot] e 11 ospiti