quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

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Vox populi

Marco Giordani 6 minuto fa
ma smettetela di fare disinformazione inventando retroscena inesistenti!! e aggiornate la homepage con le proposte REALI

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karatas 6 minuto fa
l'espressione di bersani nella foto è emblematica.
povero pd o riesci a rinnovarti o muori di renzite e non di grillite.....però cari pdini non temete baffino ci metterà una bella pezza che come sempre si rivelerà peggio del buco.

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Abu Tabile 7 minuto fa
Ammiro l'infinita pazienza e lo stoicismo del dottor Bersani. Il tempo è dalla sua parte, se il fronte interno regge, e la canea si cheta.

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lupo senza stelle 0 minuto fa in risposta a Abu Tabile
Bravo, mi piace molto il termine "canea", rende molto bene l'idea.

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DeSimone 7 minuto fa
In questo paese per troppo tempo si è fatto passare il non legale per legare
che ora farle legali bisogna farle non illegali
Comunque gli altarini si stanno scoprendo.

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dannyscalise 7 minuto fa
Bersani, Franceschini, D'Alema, Finocchiaro, Monti.... bisogna stare molto attenti ai rifiuti tossici....

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luca 8 minuto fa
Sia chiaro ho votato M5S , ma mi identifico con la parte moderata , riflessiva e costruttrice del movimento . Quello che non riesco a capire è che con i ragazzi con cui ho parlato , l'80% è d'accordo con un futuro governo con il PD . Sarà perchè sono padano ? Terra dei Favia e della Salsi ?

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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Vox populi


convertito59 3 minuto fa in risposta a luca
votavi direttamente il PD - L e facevi prima!!
Se il governo e' affidato ad un Super Partes segnalato dal M5S anche io ci sto', ma se facciamo comandare quelli che fino a ieri ci hanno insultato......No, no no e no!!!!!

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Mariella Calcagno 0 minuto fa in risposta a convertito59
Convertito.... CONVERTITI!! :-)

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luca 1 minuto fa in risposta a convertito59
miscela di 40enni di entambi gli schieramenti , senza dinosauri

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ConteZero76 2 minuto fa in risposta a convertito59
Quindi -1 ai voti del M5S ma con grande piacere di convertito59.
Ci rivediamo alle urne caro.

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linzer 7 minuto fa in risposta a luca
Un padano, (padano non nel senso della padania ne!!!!!!) concorda!

(Modificato dall'autore 7 minuto fa)
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

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Vox populi


luca 0 minuto fa in risposta a linzer
sono allergico alle truppe verdi , se non si tratta di ecologia :-))

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reddoctor1 10 minuto fa
Il pd in panne,e il m5stelle non fara' il soccorso Aci.Aci,come associazione cittadini italiani,niente a che fare con questi residuati di 20 anni di inciuci.

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v-man 12 minuto fa
C'è un problema di stile tra Noi e Voi. Noi siamo abituati ai fatti non alle chiacchere. Noi siamo abituati ad esser coerenti con quel che facciamo e diciamo. Per cui se diciamo che non si fanno alleanze e non si vota la fiducia su carta bianca, diamo solamente dimostrazione di coerenza. Chi deve assumersi le responsabilità per aver sfasciato questo paese è qualcun altro non certo noi. Benvenuti all'inferno, il Vostro inferno!

(Modificato dall'autore 11 minuto fa)
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GovernoTecnico (dal CostaRica) 8 minuto fa in risposta a v-man
Si, ma...... di governare non se ne parla vero? E i disoccupati che avete sulla coscienza? E i soldi fermi che la PA deve alle aziende? Lo sai che i due guru hanno fatto i milioni con i tuoi click sul loro sito? Lo sai che coerenza è la vostra? Non collaborazione, sic et simpliciter.
Speriamo che Napolitano continui con l'incarico a Monti per un governo, breve, di transizione, un governo che legiferi una nuova legge elettorale ed elegga il nuovo Presidente. Poi stop, nuove elezioni e anche alla svelta!

(Modificato dall'autore 6 minuto fa)
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bdavide73 6 minuto fa in risposta a GovernoTecnico (dal CostaRica)
Ma...Non avete vinto le elezioni? Facile governate con i voti del M5S !!

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GovernoTecnico (dal CostaRica) 2 minuto fa in risposta a bdavide73
E anche te ci sbatti la faccia, e anche bella forte: io ho votato SC.
Ah, se vuoi ti faccio un disegnino così lo capite anche voi disperati che avete votato per i guru: con il 25% dei voti NON FATE NIENTE, e se PD, PDL e SC si alleassero e, tra gli altri, realizzassero anche alcuni dei "vostri" punti; voi non conterete un bell' "attrezzo da falegname". Hai capito adesso?

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Arianna D. 8 minuto fa in risposta a v-man
Le differenze.
una si dimette perchè compagna di un già eletto, (lodevole) ma poteva pensarci prima, una si difende dalle accuse di essere una laureata immaginaria, la sorella di Cancelleri siede in Parlamento, bel salto di rendita per una sola famiglia, Ivana Simeoni e Ivan Jannuzzi una al senato l'altro alla Camera sono madre e figlio, il capogruppo alla camera dice che forse è il caso di far passare un poco di tempo prima di parlare di tagli ai rimborsi, nel blog del capogruppo alla camera , quella del fascismo buono, si parla dei rapporti di lavoro con una ferocia che nemmeno Marchionne si sognerebbe,La prima scatoletta è stata aperta ma puzza di marcio.

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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Las cosas de la Comunidad de la Buena Muerte - 1



l’Unità 16.3.13

Il Pd appeso fino all’ultimo
E ora crescono i dubbi
I renziani critici verso le aperture ai grillini, i giovani turchi chiedono un rinnovamento più netto anche per le candidature dei democratici

di Maria Zegarelli



Una navigazione a vista così spericolata non si era mai vista.


E nessuno aveva previsto che a creare l’onda più pericolosa per il segretario Pd Pier Luigi Bersani fosse il premier ancora in carica Mario Monti che ieri ha puntato i piedi sulla presidenza del Senato.


Bersani ieri lo ha sentito più volte, ha cercato di spiegare al Professore che la sua elezione a Palazzo Madama comporterebbe le immediate dimissioni da Palazzo Chigi e l’interim sarebbe un’ulteriore complicazione.


Un confronto serrato, andato avanti fino a tarda sera, «Mario fai tu dei nomi alternativi al tuo», il messaggio. Sia alla Camera sia al Senato, «noi siamo disponibili», Monti si è riservato la decisione dopo il colloquio con il Colle da cui arriva un deciso alt.

«Adesso aspettiamo risposte da parte dell’unica forza politica, Scelta civica, che si è detta disponibile ad una corresponsabilità nei ruoli istituzionali», racconta a fine serata uno dei fedelissimi di Bersani.


Bersani salta da un incontro all’altro, ogni tanto si allontana per concedersi una boccata di sigaro, su twitter posta: «Il problema è fare un governo, ma bisogna anche governare.
Ci sono cose urgenti da fare subito e stiamo perdendo settimane».


Oggi ci sarà il primo passo, l’elezione dei due presidenti delle Camere, che sarà anche un primo segnale sul governo che sarà.


Schemi che si creano e si sgretolano nel giro di poche ore, con i grillini che si chiamano fuori, un pezzo del Pd (i giovani turchi soprattutto) che cercano fino alla fine di lasciare quella porta aperta, con Pippo Civati che prova pure lui a fare da pontiere, ma alla fine alza le mani, «impossibile parlarci con il M5S, però a questo punto spero che il mio partito mostri coraggio e avanzi candidature nostre nuove», cioè no Finocchiaro e Franceschini.


Mugugni sul nome dell’ex segretario del Pd anche da parte del fronte renziano che nei capannelli reclama un segno «di svecchiamento» concreto. Simona Bonafè dice che la gente «non capisce questa discussione, vuole atti concreti», chiude all’ipotesi della Camera ai grillini «senza avere le garanzie del voto di fiducia».


Un tema, quello del M5S che ha agitato non poco i democrat, spaccati tra coloro che sono convinti che si sarebbe dovuto votare uno del Movimento senza chiedere nulla in cambio, e chi è convinto che per inseguire Grillo il Pd abbia già subito troppe umiliazioni.


Bersani sa che sta percorrendo l’ultimo tratto di questo strettissimo vicolo in cui è entrato dal giorno del voto, sa che nel Pd c’è chi lavora a scenari diversi dal suo, chi punta Renzi ad un governo del Presidente che porti ad elezioni a ottobre, non oltre, per rimettersi in gioco.


Se andasse in porto un governo Bersani in grado di resistere oltre l’autunno (ipotesi in cui credono in pochi) per Renzi si aprirebbero troppe incognite e nessuna leadership può attraversare indenne un tempo così lungo.


A fine serata i molteplici schemi ipotizzati nell’arco dell’intera giornata si riducono sostanzialmente a due, saldati sull’unico asse che Bersani riesce a formare: Pd-Scelta civica.


Se Monti (o uno dei suoi) va al Senato Franceschini resta confermato alla Camera, se invece al Senato va Anna Finocchiaro è probabile che alla Camera il presidente diventi Lorenzo Dellai, neodeputato eletto con Lista Civica.


In entrambi i casi Bersani avrà ulteriori fronti interni da gestire e mai come ora il Pd rischia la sua stessa tenuta.


Lo sconcerto che si legge negli occhi di questa enorme pattuglia di neodeputati democratici che arrivano alla Camera per l’insediamento del Parlamento è l’immagine più forte di questo esordio di legislatura.


Tre fumate nere a Montecitorio e due a Palazzo Madama e per tutto il giorno il Pd dà l’idea di navigare seguendo una stella non più le cinque del carro grillino che nessuno conosce bene, «noi non sappiamo nulla», assicura Bonafé.


Dice una deputata bindiana: «Lo sanno soltanto Pier Luigi Bersani e i suoi più stretti collaboratori cosa sta accadendo, a noi non dicono nulla, la riunione del gruppo l’altro giorno è durata dieci minuti e questo la dice lunga».



Un balletto di supposizioni, fantasmi che aleggiano, come quello di un governo che nasce con il supporto di PdlMontiPd, «e questa sì che sarebbe la fine per noi», riflette Matteo Orfini.



Cresce la sofferenza di chi ha già mandato giù a fatica l’apertura ai centristi in campagna elettorale ma Bersani va avanti per la sua strada, «abbiamo provato ad aprire un dialogo con il M5S ma da lì sono venute soltanto chiusure», è il ragionamento.


Quando incontra Enrico Letta e Dario Franceschini, nel suo studio nella Corea, riceve l’ok. «Adesso Monti deve dirci cosa intende fare. Se è disposto a indicare un nome per la Camera noi lo votiamo», assicura Franceschini.


Poco dopo arriva anche una delegazione centrista formata da Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa e De Poli.

Solo un incontro interlocutorio perché l’ultima parola se la riserva Monti.
paolo11
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da paolo11 »

Napolitano si è rifatto su Monti.L'arrampicatore.Monti voleva la presidenza del senato magari se non esce un governo Napolitano gli avrebbe dato la formazione di un governo.Invece l'ha presa sui denti.
Ciao
Paolo11
lucfig
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da lucfig »

Il virus del M5S sta cambiando il PD.

E poi non dite che il VERO amico del PD è Grillo!

da www.repubblica.it
Pd, salta la proroga delle presidenze
per il no di Finocchiaro e Franceschini

I capigruppo uscenti di Senato e Camera respingono su Twitter l'invito dei vertici democratici: "Abbiamo imboccato la strada del cambiamento e su quella dobbiamo proseguire". In giornata le riunioni dei due gruppi parlamentari per la scelta dei successori: favoriti Zanda e Speranza

ROMA - No alla proroga delle presidenze dei due gruppi parlamentari del Pd: si deve proseguire sulla strada del rinnovamento. Lo dicono i presidenti uscenti, Anna Finocchiaro (Senato) e Dario Franceschini (Camera): "Ho sempre pensato che l'ipotesi della proroga dei presidenti dei gruppi parlamentari del Pd fosse sbagliata. Serve continuare il cambiamento", scrive Anna Finocchiaro su Twitter. Franceschini le fa eco, sempre su Twitter: "Quando si imbocca una linea bisogna seguirla con coerenza. Non esistono proroghe. I gruppi Pd devono scegliere due nuovi capigruppo".

Secondo indiscrezioni, sarebbe stato lo stesso vertice del partito a chiedere gli uscenti di restare al loro posto fino a quando non saranno più chiare le possibilità della nascita di un governo. Ma l'invito è stato respinto da entrambi i capigruppo uscenti. Le varie anime del Pd si incontrano questa mattina per decidere su quali nomi convergere in vista delle riunioni dei senatori alle 13,30 e dei deputati alle 15,30. Le voci danno per favoriti Luigi Zanda per il Senato e Roberto Speranza per la Camera
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

da leggere...

PARTITO DEMOCRATICO - SERGIO MENICUCCI - TRECENTO SPARTANI

Lo so che quello che scriverò oggi mi renderà immensamente impopolare, ma dopo tanti anni di speranze deluse voglio proprio dire quel che penso e che finora ho preferito tacere per non gettare altra benzina sul fuoco.
Innanzitutto un’analisi sulla situazione generale post elettorale, anche se quel che penso e scrivo lo dicevo anche prima.
Guardando anche agli anni, decenni scorsi, c’è da fare la seguente considerazione.
Ogni volta che un partito, anche vagamente progressista, in Italia ha una certa possibilità di andare al potere, c’è sempre qualcosa e qualcuno che si mette di traverso.

Sarà un caso ma anche stavolta prima è venuto fuori un elemento di oggettiva divisione nel partito.
Parlo di Renzi, uno che si presenta con un programma tutto suo, che non si confronta nelle sedi deputate del partito, leggi Assemblea nazionale e, oggettivamente crea all’interno del PD una vera e propria corrente che si esprime fin dalle primarie con una aggressività e un’acredine degna di avversari e non di compagni, che durante la campagna elettorale si fa vedere due o tre volte mentre molti dei suoi seguaci continuano a non farsi vedere sui social network o se lo fanno è solo per ironizzare sul Pd e su Bersani.
Questa gente andrebbe mandata nelle sezioni del partito a vedere le foto e gli elenchi dei compagni morti per liberare l’Italia per liberarla da fascismo e nazismo, a sciacquarsi il cervello invece che la bocca su facebook e twitter.

A parte queste considerazioni era proprio questo il momento di fomentare divisioni?
E siamo sicuri che portarlo come premier ci avrebbe fatto, farebbe, vincere le elezioni quando la sua agenda è così simile a quella di Monti?
Poi abbiamo Monti che nonostante l’appoggio avuto dal PD gli si rivolta contro durante tutte le campagna elettorale. E alla fine Grillo e la sua setta che non fa altro che attaccarci prima, durante e dopo:
ma cosa vuoi stanare, cosa vuoi chiamarli alle loro responsabilità?
Questi tirano allo sfascio in nome di una palingenesi millenaristica frutto delle idee bacate di Casaleggio.
Mi commuovo quasi a pensare alle future delusioni dei grillini che si sono imbarcati su una nave che ha un solo comandante con l’illusione di poter contare davvero qualcosa.
E bisognerebbe anche parlare degli influssi del Vaticano, ma lasciamo perdere visto che anche loro hanno dei problemucci da risolvere.

Tutte coincidenze o sono solo mie personali paranoie?
Io penso che saranno anche coincidenze ma resta il fatto che ogni volta viene fuori qualcosa che blocca l’affermazione di un partito progressista, non diciamo socialdemocratico europeo.
Già, anche il fatto che Berlusconi si sia permesso di dire che con Renzi il PD sarebbe diventato finalmente un partito socialdemocratico, ci dovrebbe dire qualcosa, visto che nel PSE non ci siamo ancora entrati per causa dei soliti Fioroni ecc.
Il fatto è che noi siamo sempre divisi mentre la destra ha il suo zoccolo duro, quel 25% di tifosi che votano il PDL anche se i pidiellini si mettessero a praticare il cannibalismo, ché forse gli ci manca solo quello.
Sono d’accordo con Oliviero Toscani quando dice che forse un terzo della popolazione è composta da cretini:
del resto B. non ha detto alle precedenti elezioni che chi vota centrosinistra è un coglione?

E mi fermo qui consapevole di averle dette grosse e dette male.
Ma io sono un antico plebeo e sono stufo di compromessi e di divisioni, di ometti che saltano sempre fuori a rompere le scatole con le loro piccole ambizioni. Vorrei un partito più forte e unito, vorrei che l’Italia fosse un Paese degno di viverci dignitosamente.

E faccio presente che un partito come lo vorrei io uno che dice le cose che ho appena detto lo butterebbe fuori:
e sarei di molto contento!

http://www.trecentospartani.com/2013/03 ... le-scarpe/
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

A otto e mezzo Zanda molto deciso: impossibilità di un qualunque accordo con il Pdl, anche sulla scelta del presidente della repubblica.

Possibilista sulla Lega :?: :!:
Amadeus

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Amadeus »

Congresso Pd, un mese per decidere
Entro il 24 aprile la presidente Rosy Bindi deve indire l’elezione dell’assemblea e del segretario nazionali dem. È bene che svolga il suo dovere per tempo

L’incertezza domina il quadro politico, sotto molti punti di vista. E tanti si chiedono se abbia senso tornare al voto ripresentando agli elettori la stessa minestra che non hanno gradito, o tentare di tenere in piedi la legislatura sulle gambe di leader azzoppati da una recente sconfitta. Ci si chiede con quali passi se ne possa uscire, mentre il percorso, in realtà, è già scritto e le scadenze sono dietro l’angolo, fissate in una sequenza stringente.
C’è, a questo riguardo, un dato di fatto di cui stranamente pochi parlano e molti, anche tra dirigenti di prima fila e protagonisti, sembrano essere addirittura inconsapevoli.
Secondo l’articolo 5, comma 2, dello Statuto del Pd, “Il Presidente dell’Assemblea nazionale indice l’elezione dell’Assemblea e del Segretario nazionali sei mesi prima della scadenza del mandato del Segretario in carica.” Siccome Bersani è entrato in carica il 25 ottobre 2009, la data entro cui Rosy Bindi deve provvedere è il 24 aprile 2013. La presidente “deve” provvedere (nei testi normativi il presente indicativo indica un obbligo) e non ha bisogno per procedere di ricevere il conforto di altri organismi dirigenti del partito, perché è appunto lo Statuto a imporglierlo.
Sarebbe ben strano se una forza politica che giustamente chiede con veemenza norme di legge a garanzia della democraticità dei partiti, derogasse in silenzio alla più fondamentale delle sue regole interne, alla più fondamentale regola di ogni organizzazione democratica: quando un mandato è finito, a meno che non si sia in guerra o nel mezzo di altre tragedie simili, devono essere avviate le procedure per rinnovare la linea politica e gli incarichi. Mi pare impossibile, anche per Luigi Berlinguer, sostenere che un termine del genere è “ordinatorio” (come dicono i funzionari pubblici quando vogliono perdere tempo) e non invece “perentorio”.
Non siamo in guerra. Siamo invece in una situazione politica difficile che rende ancora più essenziale dare una linea e una leadership pienamente legittimate al Pd: sia che, nonostante l’insuccesso elettorale, Bersani riesca a costituire un governo intenzionato a durare, sia che, come molti presumono, ci si debba preparare a imminenti elezioni.
Sarebbe d’altro canto importante che la presidente Rosy Bindi non decidesse un giorno per l’altro ma facesse sapere in anticipo come pensa di comportarsi. Dalla scelta dei tempi, che le compete, derivano conseguenze di un certo rilievo. Innanzitutto, se si torna a votare in autunno, sarebbe opportuno tenere il “congresso” in giugno. Una decisione diversa sarebbe inspiegabile, o no? In secondo luogo, solo chi si sarà iscritto entro la data nella quale la presidente delibererà l’avvio del “congresso” potrà candidarsi a cariche interne e partecipare alla consultazione preliminare che precede l’elezione vera e propria, che è invece aperta a tutti i nostri elettori. Sarebbe quindi opportuno che si sapesse con un po’ di anticipo (non solo tra pochi intimi) a partire da quale momento le iscrizioni non conteranno più.
I meno avveduti riguardo all’originalità dell’impianto statutario del Pd non si devono comunque far trarre in inganno dalle parole. Il nostro “congresso”, fino a quando lo statuto non verrà ulteriormente manipolato, è una procedura più aperta delle primarie organizzate nel 2012. Alla elezione finale, in cui si decide chi sarà il segretario e come sarà composta l’assemblea nazionale possono partecipare tutti, “iscritti e non iscritti al Partito democratico” i quali semplicemente “dichiarino” (senza analisi del sangue o prove diaboliche) “di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori” (art. 2, comma 3) … anche “al momento del voto” (art. 9, comma 8; art. 15, comma 8). Così si è fatto nel 2009. Sarebbe ben strano se questa volta non si usassero esattamente le stesse regole (semmai semplificandole), dato che da allora lo Statuto, per questo aspetto, non è stato cambiato.
Sarebbe infine ben strano se, dopo aver santificato la norma dello statuto che fa del segretario del partito il candidato “naturale” alla premiership (l’anno scorso si è deciso di “sospendere” eccezionalmente quella norma senza cambiarla, seguendo una procedura molto impegnativa, preceduta da un lungo dibattito), ora si evitassero le primarie/congresso per bloccare gli equilibri interni a tempo indeterminato, magari con la scusa che non c’è tempo e che basta scegliere, con un altro metodo, il prossimo candidato a primo ministro. D’altro canto sarebbe assurdo che si svolgessero in sequenza la primaria/congresso di partito e le primarie per la premiership con le elezioni politiche alle porte.
Forse nei prossimi giorni scopriremo che la XVII legislatura, pur essendo iniziata di venerdì, avrà lunga vita. Tanto più se questo miracolo non dovesse verificarsi, sarà bene che Rosy Bindi tenga fede ai suoi obblighi.
(europa)
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Sono iniziate le grandi manovre per il dopo-Bersani?

La rassegnazione con la quale i big hanno rinunciato "spontaneamente" a cariche prestigiose, mi puzza.

Vuoi vedere che sono convinti che la vera partita non si gioca adesso, ma dopo il fallimento di Bersani ed attraverso un congresso a suon di "pacchetti" di tessere?
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