Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Spezzeremo le reni alla Grecia - 45
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I
Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 19
La ruota della macina della storia si muove - 14

La guerra dell’Asilo Mariuccia - 8



La Fornero, stamani ad Agorà, nelle ricerca delle scusanti sul suo operato e di quello dei colleghi di governo, risultato alla fine non adeguato alla situazione, ha dichiarato che non si poteva far fronte in breve termine ad una situazione oggettiva della mancata crescita del Paese che dura da 15 anni.

Non credo si a così.


Percentuale annua del PIL in Europa

Immagine
Prodotto interno lordo delle principali 5 economie della comunità europea. La media dei 27 paesi EU è posta a 100. Dati ufficiali di EUROSTAT.



E’ pur vero, osservando il grafico che il Pil cala leggermente tra il 1995 e il 1999, e poi su stabilizza tra il 1999 e i primi mesi del 2001, ma da quella data fino al 2010, dopo un periodo di stabilizzazione dovuto al governo Prodi, tende al ribasso.

Alcuni docenti, dopo la laurea rimangono per una vita a contatto con il solo mondo universitario che si ciba di teorie.

Diverso è invece scendere in campo e sporcarsi le mani con la realtà di tutti giorni.

Quando madama Fornero lo ha fatto, ci ha sbattuto il grugno, ma ad oggi non ha ancora capito cosa gli è successo. Comportamento tipico dei teorici di professione.

La società italiana guidata da una classe dirigente in parte incompetente e in parte forchettona, e in parte forchettona e incompetente, ha portato l’Italia davanti all’isola del Giglio, in attesa dell’affondamento definitivo.


Nel novembre del 2011, tutti i partiti presenti in parlamento sono falliti.

Quali prospettive aveva l’Italia in quel momento?

1) Continuare come ha sempre fatto, aspettando il botto finale

2) Cambiare rinnovandosi. Ma questo sembra che non sia nelle prerogative dei partiti.

Poteva cambiare il Pdl?

Ma quando mai? E’ un partito personale che è stato creato in funzione del capo e in difesa delle problematiche giudiziarie del capo.

Poteva cambiare il Pd?

Il Pd è la sintesi delle democristianizzazione della sinistra.

Il Pci a trazione moscovita, riceveva fondi dall’Unione sovietica.

In più si sosteneva con il 5% delle esportazioni verso l’Unione sovietica.

I suoi Parlamentari versavano il 50 % dell’appannaggio che forniva lo Stato.

Poi senz’altro con qual cosina si sono arrangiati visto come si arrangiavano a livello locale.

Questo aveva consentito a Botteghe Oscure di accumulare un più che discreto patrimonio immobiliare.

Con lo strappo da Mosca viene a mancare una fonte di denaro sostanziale. In più muore Enrico Berlinguer.

E allora anche i “compagni” perdono la verginità. Gli tocca adattarsi al “così fan tutti”. La diversità morale tanto decantata ai tempi cessa, con grande soddisfazione di tutti gli altri della combriccola di forchettonia. Politici in testa e sostenitori dei politici.


Quando scatta Mani pulite, in molti pasticci c’è la compartecipazione del Pci. Sono sempre soci di minoranza perché matricole e facenti parte dell’opposizione, e di conseguenza a loro spetta il boccone più piccolo.

Si rifaranno nella seconda Repubblica democristianizzandosi in tutti i sensi. Vedi ad esempio il caso Sesto con Penati.


Quelli che salvarono Berlusconi
(Carlo Tecce).
22/03/2013 di triskel182



L’ex capogruppo del Pd ed ex esponente della Margherita, da un anno è il nuovo presidente dell’Autorità sulla Privacy.

LA GIUNTA PER LE ELEZIONI – ANCHE DI SINISTRA – NON HA MAI ACCOLTO I RICORSI.

Che l’imprenditore Silvio Berlusconi non fosse eleggibile lo dice una vecchia legge: la numero 361, articolo 10, comma 1.

Chi beneficia di concessioni pubbliche (le televisioni) non può ricoprire cariche parlamentari. Semplice.

Adesso che MicroMega ha sottoscritto un appello e organizzato una manifestazione di piazza, l’argomento torna attuale.

Ma non è sconosciuto ai politici di lungo corso né al palazzo di Montecitorio.

Per tre volte, la Giunta per le elezioni ha esaminato la pratica Berlusconi e per tre volte, complice anche il centrosinistra, nulla è stato contestato.

Mentre ancora rimbombava l’avviso elegante, e nonostante ciò fermo, scagliato contro l’impresario da Giustizia e Libertà, Alessandro Pizzorusso, Paolo Flores d’Arcais, Alessandro Galante Garrone e tanti intellettuali che sollevavano una questione palese: Berlusconi non può sedere in Parlamento.


Forse Montecitorio ha le pareti insonorizzate perché quel lamento si è fermato all’ingresso.


Il 20 luglio 1994, presidente Antonio Mazzone (Msi), i ricorsi che potevano intrappolare il Cavaliere furono liquidati in pochi minuti: “Il deputato Elio Vito – si legge nel resoconto ufficiale – sottolinea che il comitato all’unanimità ha convenuto per l’infondatezza”.


Il gruppo di centrosinistra si adegua, tranne l’ex magistrato Luigi Saraceni che si oppone.

Il 17 ottobre 1996, seconda occasione: persa, strapersa. L’Ulivo governa Montecitorio, controlla la Giunta, ma la destra non fatica a proteggere il Cavaliere.

La relazione è affidata a Enzo Trantino (Alleanza Nazionale): “Rileva che le questioni interessate dai ricorsi per ineleggibilità sono state già state oggetto di esame da parte della Giunta delle elezioni nella passata legislatura.

Il relatore del tempo ebbe a riferire che il Comitato aveva valutato all’unanimità infondati i ricorsi, ritenendo che l’articolo 10 del testo unico non fosse applicabile all’interessato in quanto l’inciso “in proprio” doveva intendersi “in nome proprio”, e quindi non applicabile all’onorevole Berlusconi, atteso che questi non era titolare di concessioni radiotelevisive in nome proprio e che la sua posizione era riferibile alla società interessata solo a mezzo di rapporti di azionariato”.

La supercazzola di Trantino, che si spinse con disamine degne dell’Accademia della Crusca, fu ingerita senza troppe proteste dal centrosinistra che schierava Angelo Muzio, Luigi Massa, Maria Carazzi e Giuseppe Rossiello.

Va bene, si può sbagliare un paio di volte.

La terza sembra perfetta: presiede Antonello Soro (Margherita), sfilano compatti Dario Franceschini (sempre Margherita) e Anna Finocchiaro (Democratici di sinistra).

Ce l’hanno fatta?

Leggete l’intervento di Salvatore Adduce (Ds), ora sindaco di Matera del Partito democratico: “Nel condividere le conclusioni cui è pervenuto il Comitato, si dichiara comunque favorevole a una sistemazione normativa della materia. (…) Al riguardo tiene a precisare che la questione del conflitto di interessi e quella dell’ineleggibilità sono distinte.

In conclusione, dichiara voto favorevole sulla proposta del Comitato, illustrata dal presidente, non essendovi elementi che possano far sostenere positivamente l’ineleggibilità del deputato Berlusconi”.

Già, il conflitto d’interessi non c’entrava.


E Soro ne era convinto. Ecco perché l’hanno nominato all’Autorità di garanzia per la Privacy: conosce bene i fatti privati.

Da Il Fatto Quotidiano del 22/03/2013.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Spezzeremo le reni alla Grecia - 45
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I
Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 19
La ruota della macina della storia si muove - 14

La guerra dell’Asilo Mariuccia - 8



La Fornero, stamani ad Agorà, nelle ricerca delle scusanti sul suo operato e di quello dei colleghi di governo, risultato alla fine non adeguato alla situazione, ha dichiarato che non si poteva far fronte in breve termine ad una situazione oggettiva della mancata crescita del Paese che dura da 15 anni.

Non credo si a così.


Percentuale annua del PIL in Europa

Immagine
Prodotto interno lordo delle principali 5 economie della comunità europea. La media dei 27 paesi EU è posta a 100. Dati ufficiali di EUROSTAT.



E’ pur vero, osservando il grafico che il Pil cala leggermente tra il 1995 e il 1999, e poi su stabilizza tra il 1999 e i primi mesi del 2001, ma da quella data fino al 2010, dopo un periodo di stabilizzazione dovuto al governo Prodi, tende al ribasso.

Alcuni docenti, dopo la laurea rimangono per una vita a contatto con il solo mondo universitario che si ciba di teorie.

Diverso è invece scendere in campo e sporcarsi le mani con la realtà di tutti giorni.

Quando madama Fornero lo ha fatto, ci ha sbattuto il grugno, ma ad oggi non ha ancora capito cosa gli è successo. Comportamento tipico dei teorici di professione.

La società italiana guidata da una classe dirigente in parte incompetente e in parte forchettona, e in parte forchettona e incompetente, ha portato l’Italia davanti all’isola del Giglio, in attesa dell’affondamento definitivo.


Nel novembre del 2011, tutti i partiti presenti in parlamento sono falliti.

Quali prospettive aveva l’Italia in quel momento?

1) Continuare come ha sempre fatto, aspettando il botto finale

2) Cambiare rinnovandosi. Ma questo sembra che non sia nelle prerogative dei partiti.

Poteva cambiare il Pdl?

Ma quando mai? E’ un partito personale che è stato creato in funzione del capo e in difesa delle problematiche giudiziarie del capo.

Poteva cambiare il Pd?

Il Pd è la sintesi delle democristianizzazione della sinistra.

Il Pci a trazione moscovita, riceveva fondi dall’Unione sovietica.

In più si sosteneva con il 5% delle esportazioni verso l’Unione sovietica.

I suoi Parlamentari versavano il 50 % dell’appannaggio che forniva lo Stato.

Poi senz’altro con qual cosina si sono arrangiati visto come si arrangiavano a livello locale.

Questo aveva consentito a Botteghe Oscure di accumulare un più che discreto patrimonio immobiliare.

Con lo strappo da Mosca viene a mancare una fonte di denaro sostanziale. In più muore Enrico Berlinguer.

E allora anche i “compagni” perdono la verginità. Gli tocca adattarsi al “così fan tutti”. La diversità morale tanto decantata ai tempi cessa, con grande soddisfazione di tutti gli altri della combriccola di forchettonia. Politici in testa e sostenitori dei politici.


Quando scatta Mani pulite, in molti pasticci c’è la compartecipazione del Pci. Sono sempre soci di minoranza perché matricole e facenti parte dell’opposizione, e di conseguenza a loro spetta il boccone più piccolo.

Si rifaranno nella seconda Repubblica democristianizzandosi in tutti i sensi. Vedi ad esempio il caso Sesto con Penati.


http://www.youtube.com/watch?v=Tv37Mb4QOsM

Quelli che salvarono Berlusconi
(Carlo Tecce).
22/03/2013 di triskel182



L’ex capogruppo del Pd ed ex esponente della Margherita, da un anno è il nuovo presidente dell’Autorità sulla Privacy.

LA GIUNTA PER LE ELEZIONI – ANCHE DI SINISTRA – NON HA MAI ACCOLTO I RICORSI.

Che l’imprenditore Silvio Berlusconi non fosse eleggibile lo dice una vecchia legge: la numero 361, articolo 10, comma 1.

Chi beneficia di concessioni pubbliche (le televisioni) non può ricoprire cariche parlamentari. Semplice.

Adesso che MicroMega ha sottoscritto un appello e organizzato una manifestazione di piazza, l’argomento torna attuale.

Ma non è sconosciuto ai politici di lungo corso né al palazzo di Montecitorio.

Per tre volte, la Giunta per le elezioni ha esaminato la pratica Berlusconi e per tre volte, complice anche il centrosinistra, nulla è stato contestato.

Mentre ancora rimbombava l’avviso elegante, e nonostante ciò fermo, scagliato contro l’impresario da Giustizia e Libertà, Alessandro Pizzorusso, Paolo Flores d’Arcais, Alessandro Galante Garrone e tanti intellettuali che sollevavano una questione palese: Berlusconi non può sedere in Parlamento.


Forse Montecitorio ha le pareti insonorizzate perché quel lamento si è fermato all’ingresso.


Il 20 luglio 1994, presidente Antonio Mazzone (Msi), i ricorsi che potevano intrappolare il Cavaliere furono liquidati in pochi minuti: “Il deputato Elio Vito – si legge nel resoconto ufficiale – sottolinea che il comitato all’unanimità ha convenuto per l’infondatezza”.


Il gruppo di centrosinistra si adegua, tranne l’ex magistrato Luigi Saraceni che si oppone.

Il 17 ottobre 1996, seconda occasione: persa, strapersa. L’Ulivo governa Montecitorio, controlla la Giunta, ma la destra non fatica a proteggere il Cavaliere.

La relazione è affidata a Enzo Trantino (Alleanza Nazionale): “Rileva che le questioni interessate dai ricorsi per ineleggibilità sono state già state oggetto di esame da parte della Giunta delle elezioni nella passata legislatura.

Il relatore del tempo ebbe a riferire che il Comitato aveva valutato all’unanimità infondati i ricorsi, ritenendo che l’articolo 10 del testo unico non fosse applicabile all’interessato in quanto l’inciso “in proprio” doveva intendersi “in nome proprio”, e quindi non applicabile all’onorevole Berlusconi, atteso che questi non era titolare di concessioni radiotelevisive in nome proprio e che la sua posizione era riferibile alla società interessata solo a mezzo di rapporti di azionariato”.

La supercazzola di Trantino, che si spinse con disamine degne dell’Accademia della Crusca, fu ingerita senza troppe proteste dal centrosinistra che schierava Angelo Muzio, Luigi Massa, Maria Carazzi e Giuseppe Rossiello.

Va bene, si può sbagliare un paio di volte.

La terza sembra perfetta: presiede Antonello Soro (Margherita), sfilano compatti Dario Franceschini (sempre Margherita) e Anna Finocchiaro (Democratici di sinistra).

Ce l’hanno fatta?

Leggete l’intervento di Salvatore Adduce (Ds), ora sindaco di Matera del Partito democratico: “Nel condividere le conclusioni cui è pervenuto il Comitato, si dichiara comunque favorevole a una sistemazione normativa della materia. (…) Al riguardo tiene a precisare che la questione del conflitto di interessi e quella dell’ineleggibilità sono distinte.

In conclusione, dichiara voto favorevole sulla proposta del Comitato, illustrata dal presidente, non essendovi elementi che possano far sostenere positivamente l’ineleggibilità del deputato Berlusconi”.

Già, il conflitto d’interessi non c’entrava.


E Soro ne era convinto. Ecco perché l’hanno nominato all’Autorità di garanzia per la Privacy: conosce bene i fatti privati.

Da Il Fatto Quotidiano del 22/03/2013.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Il paese delle Meraviglie

Domani, quando sarà disponibile in rete la replica de Il paese delle Meraviglie di Crozza, potremmo rileggere 5 dei 150 disegni di legge presentati questa settimana.

Diciamo che gli italiani hanno scelto proprio bene.
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Di esser incompetenti lo hanno dimostrato con i due Marò.
Questo è stato l'atto finale di questi tecnici da strapazzo.
Ciao
Paolo11
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Cipro: l’Unione europea è il capro espiatorio sbagliato
di Alessio Pisanò | 23 marzo 2013

Ci risiamo, un altro Stato è agonizzante e un’altra popolazione è disperata. Il grido è unanime: maledetta Europa, anzi maledetta Ue! Ma come al solito, quanta confusione.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Prima di tutto bisogna fare una bella distinzione concettuale, che tutto è tranne che un mero particolare. Quella che viene chiamata “Ue” (e in questo caso maledetta) ha due anime: una comunitaria e l’altra intergovernativa. Alla prima appartengono il Parlamento europeo (democraticamente eletto a suffragio universale tra tutti i cittadini europei) e la Commissione europea (l’organismo tecnico), alla seconda il Consiglio (Ue ed Europeo) che rappresenta gli interessi dei Paesi membri.

Ma veniamo a Cipro. L’accordo che prevede il famigerato prelievo dai depositi bancari dell’isola (del 6,75% per i depositi fino a 100mila euro e del 9,9 % per quelli superiori) è stato stretto all’Eurogruppo del 15 e 16 marzo, ovvero alla riunione dei ministri delle finanze dei 17 Paesi della zona euro, un incontro che, come l’Ecofin tra tutti i 27 ministri delle finanze, rientra a pieno titolo nella parte intergovernativa dell’Ue. Perché è così importante fare questa distinzione? Semplice: in tutte le riunioni del Consiglio (Eurogruppo compreso) sul tavolo ci sono solo gli interessi nazionali perché i protagonisti assoluti sono gli Stati nazionali, non le istituzioni europee propriamente comunitarie. Ecco che a dettare la linea, oggi del salvataggio di Cipro e ieri di quello della Grecia, sono gli Stati nazionali e in particolare quelli più forti, ovvero la Germania. Finora il risultato è stato che l’intera crisi economica che si è scatenata in Europa (e che banalmente viene chiamata “dell’Euro”) è stata gestita principalmente dagli Stati nazionali che hanno maggior voce in capitolo (hanno più voce in capitolo gli Stati che mettono più soldi nel calderone europeo, quindi ancora una volta la Germania). E, neanche a dirlo, è stata gestita male.

Appare allora evidente che prendersela con “l’Ue” in generale è sbagliato e riduttivo. La parte comunitaria dell’Ue, quella che prende in considerazione gli interessi europei nel loro complesso, è stata finora messa all’angolo da uno sbilanciamento di potere all’interno dell’Ue stessa che premia proprio gli Stati nazionali, rappresentati come detto dal Consiglio. Basti pensare che il Presidente del Parlamento europeo, l’unica istituzione democraticamente eletta dai circa 500 milioni di cittadini europei, non è stato nemmeno invitato a dire la sua alla vigilia del fatidico Consiglio europeo del 28-29 giugno, alla scrittura della lettera con le mosse consigliate per uscire dalla crisi, poi inviata ai capi di Stato e di governo, da parte dei cosiddetti “magici quattro”, ovvero Herman Van Rompuy (presidente del Consiglio europeo), José Manuel Barroso (Commissione europea), Mario Draghi (governatore Bce) e Jean-Claude Juncker (allora presidente dell’Eurogruppo).

Il maldestro accordo su Cipro, così come le folli richieste fatte alla Grecia per ricevere gli aiuti, piuttosto che le regole del nuovo trattato di bilancio europeo (fiscal compact) sono tutti figli di una logica sotto sotto nazionalista dove ogni Paese ha cercato di fare i propri interessi, e ovviamente quelli dei Paesi più forti (Germania) hanno prevalso. Ecco allora che, come nei romanzi di Daniel Pennac, “l’Ue” diventa il capro espiatorio perfetto per tutti i pasticci combinati da 27 governi nazionali incapaci di prendere decisioni davvero di interesse generale e all’insegna di una genuina solidarietà.

Il paradosso è che l’euroscettico medio se la prende con l’Ue tout court e inneggia alla sovranità nazionale, ovvero vuole dare tutto il potere a quegli stessi governi nazionali che si stanno rivelando incapaci di gestire una crisi della portata internazionale come quella attuale. La soluzione, invece, è sì come qualcuno dice “più Europa e non meno Europa”, ma bisogna spiegarsi bene: ci vuole più Europa ma nel senso comunitario del termine, un’Europa dove l’istituzione eletta democraticamente dai cittadini (il Parlamento europeo) abbia più potere di tutte, dove viga il principio della solidarietà sempre e comunque e dove il faro guida siano solo ed esclusivamente gli interessi generali, e non tedeschi, francesi o italiani che siano.

Twitter: @AlessioPisano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... to/539682/
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Spezzeremo le reni alla Grecia - 46
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I
Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 20
La ruota della macina della storia si muove - 15

La guerra dell’Asilo Mariuccia - 9


Dopo l’intervento della Carfagna ad “In onda”, e quello della mummia del caimano risorto oggi, non solo questo Paese può andare a fondo, ma deve andare a fondo, perché con questi sparapalle a tradimento, con quanto accade nel Paese reale, non è più accettabile andare avanti un solo giorno di più.
Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

terrificant :(
ha ragione mariok ( nel topic "berlusconi" etc etc)
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:terrificant :(
ha ragione mariok ( nel topic "berlusconi" etc etc)

Nel prosegueo la Carfagna peggiora la situazione con la stessa campagna elettorale di 20 anni fa, palle, palle, palle, ......bufale, bufale, bufale.

Loro sono in campagna elettorale e ripetono le stesse cose di sempre.
Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

Mamma mia fa paura, è tutta adrenalina , peserà 45 chili ( fra divorzio e campagna elettorale )

certo che Telese ... e il suo finto essere "di sinistra" .... l'accanimento solo su Boccia (che se lo meriterebbe dato che è sposato con la digirolamo -pdl- ma glissons ) ... artiglieria pesante solo sul PD ...e daiiiii....
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:Mamma mia fa paura, è tutta adrenalina , peserà 45 chili ( fra divorzio e campagna elettorale )

certo che Telese ... e il suo finto essere "di sinistra" .... l'accanimento solo su Boccia (che se lo meriterebbe dato che è sposato con la digirolamo -pdl- ma glissons ) ... artiglieria pesante solo sul PD ...e daiiiii....

“E’ la stampa,…bellezza,….la stampa,……………”
http://www.youtube.com/watch?v=u3WpqsgTXUQ

Questo caos è opera del Pd,.. e non si può pretendere che la stampa si metta i guanti bianchi……e gli faccia i buffetti…
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