the day after. quali accordi per governare?

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Maucat
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da Maucat »

Prevedo una lunga serie di votazioni per il nuovo PdR...
shiloh
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da shiloh »

Maucat ha scritto:Prevedo una lunga serie di votazioni per il nuovo PdR...

le sopporteremo stoicamente.
l'importante è che alla fine non esca un nome che sia pronto a fornire alla mummia cinese un "golden parachute".
iospero
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da iospero »

shiloh
riporta l'art . su Repubblica.it
Bersani vuole la sfida in Parlamento
Al premier incaricato mancano ancora numeri certi, ma a Napolitano chiederà di andare in Aula. Presenterà un calendario di scadenze e riforme da realizzate entro 18 mesi. E avverte Berlusconi: sul Quirinale non puoi imporre nomi. Monti decisivo.
ripeto e riporto una parte
A Largo del Nazareno scommettono che su queste basi Napolitano possa convincersi e "mandare il governo alle Camere per cercare la fiducia sulla base del programma e delle competenze". Un governo del Presidente non potrebbe fare di più e di meglio, dicono gli uomini del segretario. "Sarebbe una via ancora più stretta della mia", ripete Bersani.

A questo punto 5 Stelle faccia ciò che ritiene meglio, ma credo che a tutti convenga che Bersani
faccia il governo che propone.

Io in modo provocatorio avrei lanciato la sfida a 5 Stelle, cioè provi lui a mettere in piedi un governo di emergenza per il paese( con nomi e cognomi) e il PD potrebbe valutare di dargli la fiducia
erding
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da erding »

Io in modo provocatorio avrei lanciato la sfida a 5 Stelle, cioè provi lui a mettere in piedi un governo di emergenza per il paese( con nomi e cognomi) e il PD potrebbe valutare di dargli la fiducia
La cosa più saggia da fare, non tanto e non solo per risolvere le urgenze che ci sono,
quanto per scongiurare il pericolo che Grillo rappresenta in un futuro molto prossimo .

Ora il PD ha i numeri per contrastare e controllare M5S quindi,
facendo assumere loro responsabilità di governo, dovranno necessariamente cimentarsi con i problemi
e dimostrare le loro capacità e non avrebbero più alibi.

Contrariamente un governo PD-PDL sarebbe catastrofico,
al successivo ricorso alle urne M5S facilmente guadagnerebbe ulteriori consensi,
il disagio sociale crescerebbe e la situazione si destabilizzerebbe ulteriormente.
Potrebbe succedere di tutto.
mariok

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da mariok »

Sky News: Governo- Bersani incontra il cardinal Bagnasco.

A questo punto non lo seguo più... :roll:
shiloh
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da shiloh »

mariok ha scritto:Sky News: Governo- Bersani incontra il cardinal Bagnasco.

A questo punto non lo seguo più... :roll:


ha detto che avrebbe incontrato TUTTE le forze politiche.

sta mantenendo la parola...

;) :mrgreen: ;)
Amadeus

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da Amadeus »

mariok ha scritto:Sky News: Governo- Bersani incontra il cardinal Bagnasco.

A questo punto non lo seguo più... :roll:
Cardinale , orco boia, siam mica qui a far la fine dell'agnello pasquale... 8-)
iospero
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da iospero »

erding ha scritto:
Io in modo provocatorio avrei lanciato la sfida a 5 Stelle, cioè provi lui a mettere in piedi un governo di emergenza per il paese( con nomi e cognomi) e il PD potrebbe valutare di dargli la fiducia
La cosa più saggia da fare, non tanto e non solo per risolvere le urgenze che ci sono,
quanto per scongiurare il pericolo che Grillo rappresenta in un futuro molto prossimo .

Ora il PD ha i numeri per contrastare e controllare M5S quindi,
facendo assumere loro responsabilità di governo, dovranno necessariamente cimentarsi con i problemi
e dimostrare le loro capacità e non avrebbero più alibi.

Contrariamente un governo PD-PDL sarebbe catastrofico,
al successivo ricorso alle urne M5S facilmente guadagnerebbe ulteriori consensi,
il disagio sociale crescerebbe e la situazione si destabilizzerebbe ulteriormente.
Potrebbe succedere di tutto.

Se Bersani non dovesse farcela io questa carta la giocherei.
Si tratta di vedere come gioca il tuo vicino. gioco
mariok

Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da mariok »

Insomma, detta in parole semplici, l'ipotesi su cui lavora Bersani è un accordo di non belligeranza che consenta con qualche artificio tecnico al senato l'avvio di un governo in cambio di una commissione guidata dal cds su riforme istituzionali, più un esponente "moderato" alla presidenza della repubblica.

Un altro inciucio incomprensibile e destinato, come gli altri, a finire in un disastro. Non mi meraviglierei se dietro questa "alta strategia" ci fosse il solito baffino.

Insomma: altro che cambiamento. Se è così, siamo alle solite.


L'OFFERTA
La strada per l'accordo: commissione
per le riforme guidata dal centrodestra
Ma per il Pdl resta il nodo del Quirinale


È tutto pronto per l'accordo tra Pd e Pdl. Manca solo l'accordo. È la politica, bellezza, con i suoi paradossi e i suoi penultimatum, con la linea dell'intransigenza ufficiale che scolora nelle trattative riservate, con intese su modelli di governo, formule di sostegno parlamentari, persino percorsi di riforma già stabiliti, e che però rischiano di diventare carta straccia nelle urne.
Insomma l'accordo c'è, anche sul cerimoniale, che è necessario rispettare. Perciò va prima consumato il rito delle consultazioni, con l'incontro dei Cinquestelle, al termine del quale il «preincaricato» dovrà prender atto che i grillini non ci stanno a dargli la fiducia. Nel frattempo gli sherpa di Pd e Pdl hanno accatastato pile di progetti, su un esecutivo a guida Bersani composto da politici di centrosinistra e tecnici d'area di centro e centrodestra, a cui l'opposizione-maggioranza darebbe un appoggio esterno.

E con l'avvio del governo si avvierebbero anche le riforme, patrocinate da due appositi ordini del giorno alla Camera e al Senato che darebbero vita a una commissione redigente da far presiedere a un rappresentante dell'opposizione-maggioranza. Sulla falsariga della vecchia commissione Bozzi, una pattuglia di costituenti - assistita da personalità esterne - verrebbe incaricata di riscrivere in sei mesi la seconda parte della Carta, da presentare poi al giudizio inemendabile del Parlamento.

È tutto pronto per l'accordo tra Pd e Pdl. Peccato però che manchi l'accordo. Perché se su governo e riforme c'è già più di un'ipotesi di intesa, sulla presidenza della Repubblica si sta giocando una spericolata mano di poker tra Bersani e il Cavaliere. Non a caso Berlusconi, prima che la delegazione del centrodestra venisse ricevuta dal «preincaricato», ha dettato la linea ad Alfano: «Dovrete essere irremovibili». Sul Colle, ovvio, non sul resto, che è come l'intendenza: seguirà. E sul nodo del Quirinale pesa il lodo Berlusconi: «Se il Pd accetta la grande coalizione, noi accetteremo di votare un candidato indicato dal centrosinistra. Se il Pd non se la sente di fare il governo con noi, allora dovremo essere noi a indicare un candidato di centrodestra».

E poco importa al Cavaliere se Bersani, venerdì scorso, gli ha inviato un messaggio attraverso Alfano, spiegandogli che «bisogna ragionare su personalità non targate» e che siano «potabili». Niente da fare. Al tavolo di poker l'ex premier si è presentato con il nome di Gianni Letta. A Bersani sono cadute le braccia. E fosse questo il solo problema. Il punto è che il segretario del Pd non vuole, lui dice che non può, mettere insieme la trattativa su Palazzo Chigi con quella per il Colle. «Non posso imbastire adesso una trattativa aperta sul Quirinale», ha ripetuto ieri durante le consultazioni. Perché Bersani è determinato nel voler varare il governo, «ma solo dopo che è partito il governo sono pronto a discutere sulla presidenza della Repubblica, per trovare un giusto equilibrio», cioè a trovare un compromesso su una personalità di estrazione «moderata».

Così l'accordo (sul resto) galleggia sull'alito del drago, e senza un accordo (sul Colle) rischia di bruciarsi. Già, ma chi sarebbe a perdere la mano di poker? È vero, ieri Berlusconi ha pescato una buona carta dal mazzo. Con il caso dei marò ha schiantato Monti, che - a sentire un autorevole esponente di Scelta civica - «ha perso il controllo del gruppo e anche la speranza di diventare ministro degli Esteri nel governo di Bersani». C'è la manina di Alfano (su mandato del Cavaliere) dietro le incredibili dimissioni del titolare dalla Farnesina? Di sicuro, grazie alla mossa di Terzi - che è stato a un passo dalla candidatura nelle liste del Pdl - Berlusconi ha smontato il disegno del «preincaricato» che pensava di edificare il suo governo, partendo dal mattone centrista.

Invece anche quel piccolo mattone si è sgretolato, e il leader del Pd adesso non può fare a meno del supporto (a che titolo si vedrà) del centrodestra per andare a Palazzo Chigi. E per ottenere l'appoggio ha quarantotto ore di tempo per dare una risposta a Berlusconi sul Quirinale. Bersani insomma è spalle al muro. Ma attenzione, perché l'azzardo del Pdl potrebbe non pagare, dato che restano ancora due carte coperte. La prima: se l'intesa sul Colle non si realizzasse, il «preincaricato» potrebbe alzar la posta chiedendo a Napolitano di andare in Parlamento per cercare la fiducia. «Napolitano ci ha dato garanzie che senza numeri certi non consentirà a Bersani di formare il governo», sostiene il Cavaliere. Sarà, ma è disposto ad andare a vedere fino in fondo il gioco?

C'è poi la seconda carta, la più pericolosa per Berlusconi. Senza un'intesa con il Pd, per il Quirinale potrebbe pescare alla fine le peggiori carte (dal suo punto di vista), cioè Prodi o Zagrebelsky o Rodotà, che in principio verrebbero magari votati dai grillini, e su cui i democratici gioco forza sarebbero «costretti» a convergere. Anche in questo caso, il Cavaliere sarebbe disposto a rischiare? E dopo aver perso il Colle, sarebbe sicuro di vincere le elezioni, che nel Pdl già fissano per il 7 luglio? Perché nel Pd Renzi si sta muovendo, chiamando a raccolta anche ciò che resta di Scelta civica, e nei sondaggi farebbe presto a cambiare il trend. Perciò nell'ora delle decisioni irrevocabili Bersani e Berlusconi trattano.

Francesco Verderami
27 marzo 2013 | 7:43

http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 3eb8.shtml
shiloh
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Re: the day after. quali accordi per governare?

Messaggio da shiloh »

breve riassunto delle risposte date in streaming dal m5s a Bersani durante l'incontro:

Appoggerete il governo Bersani? NO
Appoggerete un governissimo? NO
Volete fare un vostro governo? Ehm, prossima domanda?

mo'v'a cagher peppe...

p.s.

"Noi non incontriamo le parti sociali, noi siamo le parti sociali" (R. Lombardi, M5S)

La poverina (idiota e ignorante) non lo sa, ma ha fatto l'apologia del corporativismo dello stato fascista.
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