La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
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La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
C'e' da meravigliarsi? No, e' il sistema dei partiti che sta saccheggiando il nostro Paese. I Radicali avevano indetto anni fa un referendum in materia: cosa ne hanno fatto della volonta' popolare?
Senza iattanza vi dico: svegliatevi, io l'ho gia' fatto (da tempo).
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... artiti.htm
Può essere un'idea, anche se non vorrei che poi trovassero un'altra scappatoia.
Comunque i rimborsi elettorali sono uno scandalo.
Può essere un'idea, anche se non vorrei che poi trovassero un'altra scappatoia.
Comunque i rimborsi elettorali sono uno scandalo.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Ma l'avete visto il curriculum di questo Belsito?Gian Antonio Stella ha scritto:IL PERSONAGGIO
La Lega e il cassiere «taroccatore»
Dai fondi in Tanzania al falso diploma
Lega Belsito, l'ex autista diventato sottosegretario. Nel curriculum anche due lauree annullate
http://www.corriere.it/politica/12_febb ... d5f0.shtml
Ma per scegliere i tesorieri fanno concorsi particolari per "titoli"?
Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
CRONACA | di Mario Portanova | 3 aprile 2012
Caso Belsito, gli affari del tesoriere leghista con il presunto riciclatore della ‘ndrangheta
Le carte dell'inchiesta di Reggio Calabria svelano il rapporto "decennale" tra il politico del Carroccio e Romolo Girardelli, indagato come colletto bianco della cosca De Stefano. Alla base del giro dei soldi, la legge che garantisce sgravi fiscali agli organismi di ricerca tecnologica. Il denaro è finito anche a Cipro e in Tanzania, come i fondi del partito di Bossi
Quando Roberto Saviano, davanti alla sua vasta platea televisiva, disse che la ‘ndrangheta “interloquiva” con la Lega nord, scoppiò un caso nazionale. E uno sdegnato Roberto Maroni, allora ministro dell’Interno, ottenne una puntata riparatrice di “Vieni via con me”, dove si presentò a rivendicare i propri meriti in fatto di lotta alla mafia. Allora la pietra dello scandalo era la foto di Angelo Ciocca, giovane consigliere regionale lombardo del Carroccio ritratto insieme a Pino Neri, attualmente sotto processo a Milano con l’accusa di essere uno dei capi della criminalità calabrese al nord. Ma il quadro che emerge dall’inchiesta della Procura di Reggio Calabria è ben più pesante.
Francesco Belsito, segretario amministrativo della Lega nord, ex sottosegretario di Roberto Calderoli al ministero della Semplificazione, è indagato per riciclaggio. Le carte del tribunale di Reggio, che ha ordinato una serie di perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta, raccontano che il poltico è amico e socio d’affari da almeno di dieci anni – come risulta dalle intercettazioni – di Romolo Girardelli detto “l’ammiraglio”, già indagato per associazione mafiosa perché “ritenuto associato a elementi di primissimo piano della cosca De Stefano”, vale a dire la crema della ‘ndrangheta reggina. E legato, tra l’altro, a Paolo Martino, già latitante e condannato per omicidio, considerato l’ambasciatore dei De Stefano in Lombardia, dove ha intessuto una considerevole rete di rapporti politici. Il tesoriere leghista – dimissionario in seguito all’inchiesta – e il presunto ‘ndranghetista sono soci, per esempio, nella Effebiimmobiliare sas di Genova, dove compare Alex Girardelli, il figlio di Romolo. Ed è proprio inseguendo il “tesoro dei De Stefano” che gli investigatori si sono imbattuti nel cassiere del partito di Umberto Bossi.
Una terza figura rafforza il legame tra i due: l’imprenditore veneto Stefano Bonet, fondatore della Polare Scarl, “organismo di ricerca” con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Romolo Girardelli risulta essere il responsabile dello sportello genovese della Polare. Ma Bonet – anche lui indagato per riciclaggio – è in strettissimi rapporti anche con Belsito. Rapporti proficui per quest’ultimo, dato che il tesoriere leghista incassa dal gruppo Bonet nel 2011 “250 mila euro”. Parte di questi soldi vengono consegnati in contanti. Il 29 dicembre 2011, scrivono gli investigatori, un collaboratore dell’imprenditore “si incontrava con il Belsito e in quell’occasione effettuava la consegna del denaro, celandolo all’interno di un cappello del Bonet e di una borsa utilizzata per contenere delle bottiglie di vino”.
Alla base del business, il decreto legge 70/2011 che prevede un credito di imposta alle imprese che finanziano progetti di ricerca, anche sviluppati in joint venture con aziende private. Da qui l’attività della Polare Scarl, a cui tra l’altro è intestata un’auto Porsche Panamera passata nella disponibilità di Belsito come “pagamento di una intermediazione svolta dal politico per l’accaparramento da parte della Polare Scarl di un contratto di consulenza a favore di un’associazione tra Comuni”. Polare è in affari con Siram, società del gruppo Veolia, con Fincantieri, della quale il genovese Belsito è consigliere d’amministrazione, e con Grandi navi veloci.
Secondo gli investigatori, però, bonifici per milioni giravano tra la Siram e società riconducibili a Bonet senza essere giustificati “da alcun rapporto reale di natura economico-finanziaria”. Quanto a una fattura da 150 mila euro pagata al politico leghista, Bonet avrebbe poi recuperato la somma ”attraverso il beneficio fiscale del credito d’imposta”. Nelle intercettazioni, a proposito dei progetti con la Siram l’imprenditore ripete più volte che ci sono esborsi apparentemente immotivati, ma necessari perché “è un problema politico lì, caXXo… bisogna pagare e fine della questione”. Il riferimento è a una parcella di 40 mila euro in favore dell’avvocato calabrese – con studio in centro a Milano – Bruno Mafrici, anche lui indagato per riciclaggio.
Il percorso dei soldi si intreccia con l’altra vicenda che qualche mese fa ha portato alla ribalta Francesco Belsito, quella dei fondi della Lega nord investiti, tra l’altro, a Cipro e in Tanzania, destinazioni che riemergono nell’inchiesta reggina. Anche in questo caso, secondo gli investigatori, i soldi espatriati dal tesoriere della Lega viaggiano in parallelo con quelli “riconducibili alle attività criminali poste in essere dalla cosca De Stefano di Reggio Calabria”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... ta/202105/
Caso Belsito, gli affari del tesoriere leghista con il presunto riciclatore della ‘ndrangheta
Le carte dell'inchiesta di Reggio Calabria svelano il rapporto "decennale" tra il politico del Carroccio e Romolo Girardelli, indagato come colletto bianco della cosca De Stefano. Alla base del giro dei soldi, la legge che garantisce sgravi fiscali agli organismi di ricerca tecnologica. Il denaro è finito anche a Cipro e in Tanzania, come i fondi del partito di Bossi
Quando Roberto Saviano, davanti alla sua vasta platea televisiva, disse che la ‘ndrangheta “interloquiva” con la Lega nord, scoppiò un caso nazionale. E uno sdegnato Roberto Maroni, allora ministro dell’Interno, ottenne una puntata riparatrice di “Vieni via con me”, dove si presentò a rivendicare i propri meriti in fatto di lotta alla mafia. Allora la pietra dello scandalo era la foto di Angelo Ciocca, giovane consigliere regionale lombardo del Carroccio ritratto insieme a Pino Neri, attualmente sotto processo a Milano con l’accusa di essere uno dei capi della criminalità calabrese al nord. Ma il quadro che emerge dall’inchiesta della Procura di Reggio Calabria è ben più pesante.
Francesco Belsito, segretario amministrativo della Lega nord, ex sottosegretario di Roberto Calderoli al ministero della Semplificazione, è indagato per riciclaggio. Le carte del tribunale di Reggio, che ha ordinato una serie di perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta, raccontano che il poltico è amico e socio d’affari da almeno di dieci anni – come risulta dalle intercettazioni – di Romolo Girardelli detto “l’ammiraglio”, già indagato per associazione mafiosa perché “ritenuto associato a elementi di primissimo piano della cosca De Stefano”, vale a dire la crema della ‘ndrangheta reggina. E legato, tra l’altro, a Paolo Martino, già latitante e condannato per omicidio, considerato l’ambasciatore dei De Stefano in Lombardia, dove ha intessuto una considerevole rete di rapporti politici. Il tesoriere leghista – dimissionario in seguito all’inchiesta – e il presunto ‘ndranghetista sono soci, per esempio, nella Effebiimmobiliare sas di Genova, dove compare Alex Girardelli, il figlio di Romolo. Ed è proprio inseguendo il “tesoro dei De Stefano” che gli investigatori si sono imbattuti nel cassiere del partito di Umberto Bossi.
Una terza figura rafforza il legame tra i due: l’imprenditore veneto Stefano Bonet, fondatore della Polare Scarl, “organismo di ricerca” con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Romolo Girardelli risulta essere il responsabile dello sportello genovese della Polare. Ma Bonet – anche lui indagato per riciclaggio – è in strettissimi rapporti anche con Belsito. Rapporti proficui per quest’ultimo, dato che il tesoriere leghista incassa dal gruppo Bonet nel 2011 “250 mila euro”. Parte di questi soldi vengono consegnati in contanti. Il 29 dicembre 2011, scrivono gli investigatori, un collaboratore dell’imprenditore “si incontrava con il Belsito e in quell’occasione effettuava la consegna del denaro, celandolo all’interno di un cappello del Bonet e di una borsa utilizzata per contenere delle bottiglie di vino”.
Alla base del business, il decreto legge 70/2011 che prevede un credito di imposta alle imprese che finanziano progetti di ricerca, anche sviluppati in joint venture con aziende private. Da qui l’attività della Polare Scarl, a cui tra l’altro è intestata un’auto Porsche Panamera passata nella disponibilità di Belsito come “pagamento di una intermediazione svolta dal politico per l’accaparramento da parte della Polare Scarl di un contratto di consulenza a favore di un’associazione tra Comuni”. Polare è in affari con Siram, società del gruppo Veolia, con Fincantieri, della quale il genovese Belsito è consigliere d’amministrazione, e con Grandi navi veloci.
Secondo gli investigatori, però, bonifici per milioni giravano tra la Siram e società riconducibili a Bonet senza essere giustificati “da alcun rapporto reale di natura economico-finanziaria”. Quanto a una fattura da 150 mila euro pagata al politico leghista, Bonet avrebbe poi recuperato la somma ”attraverso il beneficio fiscale del credito d’imposta”. Nelle intercettazioni, a proposito dei progetti con la Siram l’imprenditore ripete più volte che ci sono esborsi apparentemente immotivati, ma necessari perché “è un problema politico lì, caXXo… bisogna pagare e fine della questione”. Il riferimento è a una parcella di 40 mila euro in favore dell’avvocato calabrese – con studio in centro a Milano – Bruno Mafrici, anche lui indagato per riciclaggio.
Il percorso dei soldi si intreccia con l’altra vicenda che qualche mese fa ha portato alla ribalta Francesco Belsito, quella dei fondi della Lega nord investiti, tra l’altro, a Cipro e in Tanzania, destinazioni che riemergono nell’inchiesta reggina. Anche in questo caso, secondo gli investigatori, i soldi espatriati dal tesoriere della Lega viaggiano in parallelo con quelli “riconducibili alle attività criminali poste in essere dalla cosca De Stefano di Reggio Calabria”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... ta/202105/
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
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Bufera sulla Lega, ora parla Bossi: "Non so nulla, denuncerò chi è colpevole"
Dopo una giornata di polemiche parla Umberto Bossi: "Ho chiesto io a Francesco Belsito di dimettersi per fare chiarezza. Non sono mai stati usati soldi della Lega per ristrutturare casa mia. Denuncerò chiunque sostenga il contrario, perché oltretutto non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni"
di Libero Pennucci - 04 aprile 2012, 10:50
E' stato il giorno della bufera sul Carroccio, dello scandalo che ha scosso dalle radici la galassia della Lega Nord spaccando i vertici del partito e gettando nello psicodramma l'elettorato, la base dura e pura che pende dalle labbra del Senatùr. Francesco Belsito è indagato. Il tesoriere della Lega Nord, già sotto indagine per riciclaggio a Napoli, è accusato dalla Procura di Milano di appropriazione indebita aggravata, finanziamento illecito ai partiti e truffa aggravata ai danni dello Stato per rendiconti irregolari dei rimborsi elettorali, tra cui l'ultimo da 18 milioni di euro.Un terremoto senza precedenti, un mare di soldi. Secondo i pm Belsito avrebbe distratto i finanziamenti pubblici per pagare viaggi, cene e case alla famiglia Bossi e, in parte, per destinarli a Rosy Mauro, vicepresidente del Senato e braccio destro del Senatùr. Un ciclone che, secondo molti, non lascerà immutato l'organigramma di via Bellerio. Tra i primi a commentare la notizia l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha subito chiesto la testa di Belsito e un'operazione di pulizia all'interno del Carroccio.
L'elettorato di Bossi è in subbuglio: qualcuno lo difende a spada tratta, altri gridano allo scandalo. In tarda serata, al telefono con l'Ansa, arriva il commento del diretto interessato: Umberto Bossi. "Sono stato io a chiedere a Belsito si dimettersi, per fare chiarezza. E lui si è dimesso", ha rivendicato il Senatùr. Poi è il momento della rabbia: "Vogliono colpire la Lega e quindi colpiscono me, mi sembra che sia iniziata la prossima campagna elettorale". Il concetto di Bossi è lo stesso che campeggia questa mattina sulla prima pagina della Padania: colpire il Senatùr per colpire il popolo del Nord.
Bossi entra direttamente nel merito della questione, l'accusa più bruciante, aver speso soldi pubblici per sistemare affari privati. Che poi è il cuore del refrain che per tanti anni ha animato la Lega, quel Roma ladrona che ha reso il Carroccio popolare in tutto il Paese. "Non sono mai stati usati soldi della Lega per ristrutturare casa mia. Denuncerò chiunque sostenga il contrario, perché oltretutto non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni", ha detto Bossi. Non solo: "Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa, io non ne so niente".http://www.ilgiornale.it/interni/bufera ... comments=1
.....................................................
Avete capito di che giornale parliamo mi sembra l'editore sia Alessandro Sallusti.
Ragazzi qui ci vogliono prendere per il sedere.Scaiona del suo appartamento a Roma non ne sapeva niente.
Bossi nella sua casa vanno e vengono muratori, e lui non ne sa niente!
Ciao
Paolo11
Bufera sulla Lega, ora parla Bossi: "Non so nulla, denuncerò chi è colpevole"
Dopo una giornata di polemiche parla Umberto Bossi: "Ho chiesto io a Francesco Belsito di dimettersi per fare chiarezza. Non sono mai stati usati soldi della Lega per ristrutturare casa mia. Denuncerò chiunque sostenga il contrario, perché oltretutto non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni"
di Libero Pennucci - 04 aprile 2012, 10:50
E' stato il giorno della bufera sul Carroccio, dello scandalo che ha scosso dalle radici la galassia della Lega Nord spaccando i vertici del partito e gettando nello psicodramma l'elettorato, la base dura e pura che pende dalle labbra del Senatùr. Francesco Belsito è indagato. Il tesoriere della Lega Nord, già sotto indagine per riciclaggio a Napoli, è accusato dalla Procura di Milano di appropriazione indebita aggravata, finanziamento illecito ai partiti e truffa aggravata ai danni dello Stato per rendiconti irregolari dei rimborsi elettorali, tra cui l'ultimo da 18 milioni di euro.Un terremoto senza precedenti, un mare di soldi. Secondo i pm Belsito avrebbe distratto i finanziamenti pubblici per pagare viaggi, cene e case alla famiglia Bossi e, in parte, per destinarli a Rosy Mauro, vicepresidente del Senato e braccio destro del Senatùr. Un ciclone che, secondo molti, non lascerà immutato l'organigramma di via Bellerio. Tra i primi a commentare la notizia l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha subito chiesto la testa di Belsito e un'operazione di pulizia all'interno del Carroccio.
L'elettorato di Bossi è in subbuglio: qualcuno lo difende a spada tratta, altri gridano allo scandalo. In tarda serata, al telefono con l'Ansa, arriva il commento del diretto interessato: Umberto Bossi. "Sono stato io a chiedere a Belsito si dimettersi, per fare chiarezza. E lui si è dimesso", ha rivendicato il Senatùr. Poi è il momento della rabbia: "Vogliono colpire la Lega e quindi colpiscono me, mi sembra che sia iniziata la prossima campagna elettorale". Il concetto di Bossi è lo stesso che campeggia questa mattina sulla prima pagina della Padania: colpire il Senatùr per colpire il popolo del Nord.
Bossi entra direttamente nel merito della questione, l'accusa più bruciante, aver speso soldi pubblici per sistemare affari privati. Che poi è il cuore del refrain che per tanti anni ha animato la Lega, quel Roma ladrona che ha reso il Carroccio popolare in tutto il Paese. "Non sono mai stati usati soldi della Lega per ristrutturare casa mia. Denuncerò chiunque sostenga il contrario, perché oltretutto non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni", ha detto Bossi. Non solo: "Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa, io non ne so niente".http://www.ilgiornale.it/interni/bufera ... comments=1
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Avete capito di che giornale parliamo mi sembra l'editore sia Alessandro Sallusti.
Ragazzi qui ci vogliono prendere per il sedere.Scaiona del suo appartamento a Roma non ne sapeva niente.
Bossi nella sua casa vanno e vengono muratori, e lui non ne sa niente!
Ciao
Paolo11
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Comunque, i Radicali rilanciano e in autunno nuovo referendum per abolire il finanziamento pubblico dei partiti.
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Articolo di Massimo Bordin su Il Foglio del 4 aprile, 2012
Border Line
Se nel 1993 i partiti avessero preso atto del risultato plebiscitario del referendum radicale contro il finanziamento pubblico e avessero cercato di ricostruire strutture leggere basate sull'autofinanziamento non sarebbero oggi al punto piu' basso della loro popolarita' fra la gente.
Invece hanno preferito la scorciatoia di una legge-truffa sui rimborsi elettorali che ha ulteriormente aumentato il flusso di denaro contante nelle loro casse. La conseguenza era lucidamente descritta ieri sera all`"Infedele" da Arturo Parisi quando spiegava che i partiti ormai incassano piu' di quanto gli possa servire e che da cio' non puo' venire nulla di buono. Purtroppo pero' la validita' dell'analisi e' inversamente proporzionale al peso politico dell'analista dentro il suo partito.
La stessa equazione vale per altre questioni e altri parlamentari. Per esempio Ichino - o Cazzola - e la legge sul lavoro.
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Se nel 1993 i partiti avessero preso atto del risultato plebiscitario del referendum radicale contro il finanziamento pubblico e avessero cercato di ricostruire strutture leggere basate sull'autofinanziamento non sarebbero oggi al punto piu' basso della loro popolarita' fra la gente.
Invece hanno preferito la scorciatoia di una legge-truffa sui rimborsi elettorali che ha ulteriormente aumentato il flusso di denaro contante nelle loro casse. La conseguenza era lucidamente descritta ieri sera all`"Infedele" da Arturo Parisi quando spiegava che i partiti ormai incassano piu' di quanto gli possa servire e che da cio' non puo' venire nulla di buono. Purtroppo pero' la validita' dell'analisi e' inversamente proporzionale al peso politico dell'analista dentro il suo partito.
La stessa equazione vale per altre questioni e altri parlamentari. Per esempio Ichino - o Cazzola - e la legge sul lavoro.
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
I colonnelli a Bossi:
"Renzo ti ha mentito".
E lui incredulo sbatte la porta e se ne va.
Drammatica riunione della segreteria della Lega Nord.
I dirigenti al Senatur:
dai pm accuse fondate.
Oggi la riunione del Federale per sostituire Francesco Belsito nella carica di tesoriere.
E i Rinnovatori si autoconvocano: "Congresso per cambiare leadership".
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER3-1
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TrentatreTarantiniTrottolavanoIntornoAl TrotaTuttiTrentatreTradendo...tu quoque Renzo Trota mia,non si dicono le bugie al "Papi".
"Renzo ti ha mentito".
E lui incredulo sbatte la porta e se ne va.
Drammatica riunione della segreteria della Lega Nord.
I dirigenti al Senatur:
dai pm accuse fondate.
Oggi la riunione del Federale per sostituire Francesco Belsito nella carica di tesoriere.
E i Rinnovatori si autoconvocano: "Congresso per cambiare leadership".
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER3-1
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TrentatreTarantiniTrottolavanoIntornoAl TrotaTuttiTrentatreTradendo...tu quoque Renzo Trota mia,non si dicono le bugie al "Papi".
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
pannelliano ha scritto:Comunque, i Radicali rilanciano e in autunno nuovo referendum per abolire il finanziamento pubblico dei partiti.
non sono d'accordo.
senza un finanziamento pubblico, i partiti se li fanno solo quelli come Berlusconi.
quello che non va bene è l'uso improprio che i partiti fanno di quei finanzimenti,su quello ci vuole una forma di controllo efficace.
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Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
certo che ad ogni genitore deve venire un coccolone,
nel momento in cui ti aspetti che tuo figlio,
dallo stato di "Trota" maturi le capacità di diventare il tuo "Delfino",
e invece ti accorgi che è diventato il capo di un branco di famelici "Pirhanas"...
che adesso non ci si può neanche più fidare a bagnarsi i piedi nel"sacro" fiume Po...
che poi...
pensa a tutti gli allevatori "lumbard" che usano l'acqua delle bonifiche per abbeverare le vacche con le quali poi sforano le quote latte...
se si ritrovano tutti quei "pirhanas" verdi attaccati al naso delle loro bestiole pezzate...
nel momento in cui ti aspetti che tuo figlio,
dallo stato di "Trota" maturi le capacità di diventare il tuo "Delfino",
e invece ti accorgi che è diventato il capo di un branco di famelici "Pirhanas"...
che adesso non ci si può neanche più fidare a bagnarsi i piedi nel"sacro" fiume Po...
che poi...
pensa a tutti gli allevatori "lumbard" che usano l'acqua delle bonifiche per abbeverare le vacche con le quali poi sforano le quote latte...
se si ritrovano tutti quei "pirhanas" verdi attaccati al naso delle loro bestiole pezzate...
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