Ed subito inciucio
Lo stress di sistema genera mostri.
E le colpe della classe dirigente (e del popolo che da essa si è fatta rappresentare) stanno uccidendo non solo la politica, ma anche l’esercizio del pensiero.
Troppe cose, nell’Italia del 2013, non si possono non solo dire ma nemmeno pensare.
Vietato pensare che il confronto istituzionale tra avversari è linfa vitale per la democrazia.
E’ subito inciucio, accordo sottobanco, spartizione di poltrone.
Vietato pensare che è giusto che i Parlamentari prendano un lauto stipendio, comunque un cinquantesimo di quanto guadagna il presidente dell’Eni Scaroni .
Sei subito difensore della cricca, del privilegio e della ruberia ai cittadini.
Vietato pensare che il mantra grillino sulle commissioni è un filino strumentale, e che se si fossero formate le commissioni parlamentari i 5S avrebbero attaccato analoga tiritera sul ritardo nella formazione del governo.
Sei subito un relitto del passato, un morto vivente, un pennivendolo frustrato.
Vietato pensare che Renzi fa bene ad andare da Amici, giubbotto compreso, perché anche i ragazzi votano e a sinistra troppi pensano che certi voti non valgono, o addirittura puzzano.
Sei subito berlusconiano o pure te hai una base alle Cayman.
Vietato pensare che al Quirinale non basta mandare una brava persona non compromessa col sistema, perché le scelte simboliche sono sì necessarie, ma poi da quel Colle bisogna anche esercitare una funzione delicata e decisiva. Sei subito casta, amico degli amici e nemico della società civile
Vietato pensare che sarebbe bello che il nuovo presidente della Repubblica fosse donna, ma dipende anche da che donna è, da cosa pensa e da come eserciterebbe il suo ruolo.
Sei subito maschilista, misogino e primitivo.
Vietato pensare, in genere.
Perché quando un sistema è sull’orlo del crollo il suo linguaggio è sempre uno sfrenato conformismo.
Il miglior viatico perché una opinione pubblica cessi di essere società ma diventi massa.
Uomini e donne connessi tra loro h24 ma fondamentalmente soli.
Dove star fuori dal coro oppure dentro significa, alla resa dei conti, cantare tutti la stessa canzone.
http://bracconi.blogautore.repubblica.it/?ref=HRER1-1