Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Certo che a Crocetta non je ne va bene una che sia una....
ma come si fa a sbilanciarsi tanto con Ingroia ( dopo le due cantonate megagalattiche Zichichi e Battiato) senza l'opportuna verifica della fattibilità della cosa?
mah.... prime donne....
evitabilissima figuraccia penosa per entrambi.
( Quella della fondazione di un nuovo partito da parte di Ingroia era dunque una notizia falsa ??? )
boh vacci a capire .
ma come si fa a sbilanciarsi tanto con Ingroia ( dopo le due cantonate megagalattiche Zichichi e Battiato) senza l'opportuna verifica della fattibilità della cosa?
mah.... prime donne....
evitabilissima figuraccia penosa per entrambi.
( Quella della fondazione di un nuovo partito da parte di Ingroia era dunque una notizia falsa ??? )
boh vacci a capire .
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
mumble mumble .... a fine marzo nella sua giunta ha fatto un rimpasto mettendosi dentro un montiano e scartando la candidata di rifondazione civile e un'altra in quota pd ...
cos'è ? la "sinistra" ogni tanto da un colpo di coda e da lezioni su aperture di serie A e aperture di serie B ?
il vaso è colmo ( e si da un segnale alla gggente tipo questo tweet ) perchè si sente forte l'odore che ti stanno mandando a quel paese ?
questa cosa era arcinota ... dormiva pure Vendola?
cos'è ? la "sinistra" ogni tanto da un colpo di coda e da lezioni su aperture di serie A e aperture di serie B ?
il vaso è colmo ( e si da un segnale alla gggente tipo questo tweet ) perchè si sente forte l'odore che ti stanno mandando a quel paese ?
questa cosa era arcinota ... dormiva pure Vendola?
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Per carità, la posizione di Sel è indiscutibile.
Però resta il fatto che si ritira nella riserva indiana della sinistra dura e pura, condannata ad essere irrilevante.
Però resta il fatto che si ritira nella riserva indiana della sinistra dura e pura, condannata ad essere irrilevante.
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Sì è indiscutibile.
Non fa una piega.
E Vendola è sempre un gigante rispetto al resto.
Ma perchè è andata male.
Se andava bene l'accordo con Monti era oro.
Non fa una piega.
E Vendola è sempre un gigante rispetto al resto.
Ma perchè è andata male.
Se andava bene l'accordo con Monti era oro.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Il tempo di una nuova sinistra
Roberto Montefusco
Lunedì, 22 Aprile 2013
Lo smarrimento che si avverte in questi giorni negli elettori, nei simpatizzanti, nei militanti della sinistra italiana rappresenta una condizione senza precedenti, che ha caratteristiche diverse rispetto a quella conseguente alle pur cocenti sconfitte elettorali subite nel ventennio berlusconiano.
Appare infatti definitivamente tramontata l’idea che quel Partito Democratico nato sei anni fa con l’ambizione di unire la cultura della sinistra riformista e quella del cattolicesimo democratico, potesse essere il luogo virtuoso del cambiamento e della rappresentanza dei progressisti italiani. Anche chi non aveva creduto in quel progetto, vedendo i limiti e gli errori di una fusione a freddo, di una cultura politica non elaborata, di un partito incapace di darsi uno sguardo convincente e solido sull’Italia e sull’Europa, immaginava che nel rapporto con quella forza politica fosse possibile, faticosamente, costruire un tracciato di cambiamento utile per il Paese.
Questi giorni hanno decretato l’impossibilità di tale ipotesi, vorrei dire di tale speranza..
Mi hanno colpito gli argomenti che in tanti, nel Pd, hanno utilizzato, per spiegare le ragioni dell’impossibilità di eleggere Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica.
Ci è stato spiegato che Rodotà avrebbe diviso il Paese, e diviso il Pd, perchè candidato "di parte". Troppo laico, troppo schierato sulla promozione dell’idea dei beni comuni, troppo intransigente sui temi dell’etica pubblica e della democrazia. Troppo "di sinistra", per questo Pd. Si badi bene, non per la base del Pd, per i militanti, per gli elettori, ma per alcune aree di quel partito che hanno di fatto esercitato un veto. Lo stesso veto, espresso però nel segreto dell’urna, che ha riguardato anche Romano Prodi, il fondatore dell’Ulivo, embrione del Pd. Divisivo anche lui, perchè ostacolo al percorso delle larghe intese con Berlusconi, che la rielezione di Giorgio Napolitano non solo facilita, ma in qualche modo impone.
Insomma il governo del cambiamento, il metodo Grasso-Boldrini, tutto archiviato per dare vita ad un esecutivo sostanzialmente con la stessa maggioranza parlamentare del Governo Monti. Resta solo da prendere atto che il Pd, questo Pd, si è iscritto definitivamente tra le forze della conservazione. Anche chi in questi anni ha creduto nel Partito Democratico oggi dovrebbe augurarsene l’implosione. Michele Serra ha parlato di una «sinistra impossibile » commentando ciò che nei giorni scorsi si è manifestato.
La sinistra va ricostruita altrove, dentro una connessione sentimentale con il proprio mondo che non è subalternità al populismo. Si può essere «popolari», e quindi attenti agli umori, alle pulsioni, ai sentimenti del proprio popolo, e dare a tutto questo una rappresentanza politica intelligente ed avanzata, senza essere populisti. Sappiamo che nei prossimi mesi partirà una campagna contro la sinistra « irresponsabile » e « inaffidabile ». Spesso questa retorica ha avuto un’efficacia, in un popolo anche giustamente legato all’idea dell’unità delle forze di opposizione al berlusconismo. Ma oggi è uno schema che non ha più senso. Perchè il voto di febbraio ci dice che il sentimento bipolare di questo Paese, che aveva caratterizzato la vita della seconda Repubblica, è stato duramente colpito. E poi perchè da domani, per il Pd, sarà assai difficile rappresentarsi ed essere percepito come l’alternativa al berlusconismo.
Chi viene dalla cultura della sinistra sa che l’uscita dalla crisi di un sistema politico, tanto più in una fase di recessione ed alta disoccupazione, non può essere quella del populismo. E che non esistono opzioni populiste "buone", o "dolci" . Ma da sempre il populismo trova alimento nella miopia della politica.
Anche per questo, nel tempo di scelte pesanti e drammatiche da parte di chi doveva rappresentare la principale forza di un rinnovato centro sinistra, è necessario che si ricostruisca una sinistra politica distinta e distante dall’abbraccio mortale che il Pd ha compiuto con Berlusconi.
Con parole d’ordine e, soprattutto, con un linguaggio alternativo al grillismo, ma sapendo che impedire il cambiamento è il principale atto di irresponsabilità che si possa compiere nei confronti del Paese.
http://www.orticalab.it/Il-tempo-di-una-nuova-sinistra
Roberto Montefusco
Lunedì, 22 Aprile 2013
Lo smarrimento che si avverte in questi giorni negli elettori, nei simpatizzanti, nei militanti della sinistra italiana rappresenta una condizione senza precedenti, che ha caratteristiche diverse rispetto a quella conseguente alle pur cocenti sconfitte elettorali subite nel ventennio berlusconiano.
Appare infatti definitivamente tramontata l’idea che quel Partito Democratico nato sei anni fa con l’ambizione di unire la cultura della sinistra riformista e quella del cattolicesimo democratico, potesse essere il luogo virtuoso del cambiamento e della rappresentanza dei progressisti italiani. Anche chi non aveva creduto in quel progetto, vedendo i limiti e gli errori di una fusione a freddo, di una cultura politica non elaborata, di un partito incapace di darsi uno sguardo convincente e solido sull’Italia e sull’Europa, immaginava che nel rapporto con quella forza politica fosse possibile, faticosamente, costruire un tracciato di cambiamento utile per il Paese.
Questi giorni hanno decretato l’impossibilità di tale ipotesi, vorrei dire di tale speranza..
Mi hanno colpito gli argomenti che in tanti, nel Pd, hanno utilizzato, per spiegare le ragioni dell’impossibilità di eleggere Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica.
Ci è stato spiegato che Rodotà avrebbe diviso il Paese, e diviso il Pd, perchè candidato "di parte". Troppo laico, troppo schierato sulla promozione dell’idea dei beni comuni, troppo intransigente sui temi dell’etica pubblica e della democrazia. Troppo "di sinistra", per questo Pd. Si badi bene, non per la base del Pd, per i militanti, per gli elettori, ma per alcune aree di quel partito che hanno di fatto esercitato un veto. Lo stesso veto, espresso però nel segreto dell’urna, che ha riguardato anche Romano Prodi, il fondatore dell’Ulivo, embrione del Pd. Divisivo anche lui, perchè ostacolo al percorso delle larghe intese con Berlusconi, che la rielezione di Giorgio Napolitano non solo facilita, ma in qualche modo impone.
Insomma il governo del cambiamento, il metodo Grasso-Boldrini, tutto archiviato per dare vita ad un esecutivo sostanzialmente con la stessa maggioranza parlamentare del Governo Monti. Resta solo da prendere atto che il Pd, questo Pd, si è iscritto definitivamente tra le forze della conservazione. Anche chi in questi anni ha creduto nel Partito Democratico oggi dovrebbe augurarsene l’implosione. Michele Serra ha parlato di una «sinistra impossibile » commentando ciò che nei giorni scorsi si è manifestato.
La sinistra va ricostruita altrove, dentro una connessione sentimentale con il proprio mondo che non è subalternità al populismo. Si può essere «popolari», e quindi attenti agli umori, alle pulsioni, ai sentimenti del proprio popolo, e dare a tutto questo una rappresentanza politica intelligente ed avanzata, senza essere populisti. Sappiamo che nei prossimi mesi partirà una campagna contro la sinistra « irresponsabile » e « inaffidabile ». Spesso questa retorica ha avuto un’efficacia, in un popolo anche giustamente legato all’idea dell’unità delle forze di opposizione al berlusconismo. Ma oggi è uno schema che non ha più senso. Perchè il voto di febbraio ci dice che il sentimento bipolare di questo Paese, che aveva caratterizzato la vita della seconda Repubblica, è stato duramente colpito. E poi perchè da domani, per il Pd, sarà assai difficile rappresentarsi ed essere percepito come l’alternativa al berlusconismo.
Chi viene dalla cultura della sinistra sa che l’uscita dalla crisi di un sistema politico, tanto più in una fase di recessione ed alta disoccupazione, non può essere quella del populismo. E che non esistono opzioni populiste "buone", o "dolci" . Ma da sempre il populismo trova alimento nella miopia della politica.
Anche per questo, nel tempo di scelte pesanti e drammatiche da parte di chi doveva rappresentare la principale forza di un rinnovato centro sinistra, è necessario che si ricostruisca una sinistra politica distinta e distante dall’abbraccio mortale che il Pd ha compiuto con Berlusconi.
Con parole d’ordine e, soprattutto, con un linguaggio alternativo al grillismo, ma sapendo che impedire il cambiamento è il principale atto di irresponsabilità che si possa compiere nei confronti del Paese.
http://www.orticalab.it/Il-tempo-di-una-nuova-sinistra
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Pubblichiamo il resoconto dell’incontro nazionale tenutosi a firenze al Teatro Puccini, sabato 13 aprile 2013, ore 10.30-17.00
VIDEO
Dopo il voto, affrontiamo il nuovo mondo.
Democrazia e costruzione dell’alternativa economica
Prima sessione: COSA E’ SUCCESSO?
Dallo sconquasso elettorale, l’occasione da cogliere.
01 – Lorenzo Bicchi(apertura)
02 – Giuliana Beltrame(introduzione)
03 – Sergio Labate
04 – Chiara Sasso(intervento scritto letto da Giuliana Beltrame)
05 – Marco Revelli
06 – Carlo Freccero
07 – Anna Picciolini
08 – Paul Ginsborg
09 – INTERVENTI
10 – Giuliana Beltrame (conclusioni della prima sessione)
Seconda sessione: PRIORITA’ DI UN’AGENDA PER USCIRE DALLA CRISI.
Democrazia – Europa – Debito – Lavoro.
11 – Simona Repole(introduzione)
12 – Guido Viale
13 – Roberto Musacchio
14 – Andrea Baranes
15 – Monica Pasquino
16 – Tiziano Rinaldini
17 – Sandro Medici
18 – INTERVENTI
Terza sessione: E ADESSO?
Tappe del percorso per un soggetto politico nuovo
19 – Teresa Masciopinto(introduzione)
20 – Chiara Giunti
21 – Carlo Formenti
22 – Lorenzo Zamponi
23 – INTERVENTI
24 – Massimo Torelli(conclusioni)
25 – Emmanuele Curti (conclusioni)
I contributi scritti
a questo link: http://www.soggettopoliticonuovo.it/
Documenti presentati
Reddito di cittadinanza http://www.soggettopoliticonuovo.it/201 ... tadinanza/
Su Monti e Documento Economico Finanziario http://www.soggettopoliticonuovo.it/201 ... nti-e-def/
IMPEGNI E TAPPE
Strumenti e azioni
COSA SUCCEDE- monitoraggio continuo della società attivando un gruppo di redazione e di diffusione, per fornire strumenti di comprensione dell’evoluzione della società. Verrà sviluppata entro un mese una sezione apposita del sito con video/schede/articoli/ebooks/pubblicazioni, periodicità settimanale. Questo piano si connette al lavoro sulla comunicazione
FORMAZIONE E AUTOFORMAZIONE CONTINUA. Costituzione di un gruppo di lavoro che definisca gli schemi formativi utilizzabili sui territori, anche e non solo da parte dai nodi di ALBA. La formazione deve diventare un’attività qualificante e continua
RISTRUTTURAZIONE COMPLETA delle nostre forme di comunicazione.
Campagne- iniziative
Sostegno e costruzione della manifestazione nazionale promossa dalla Fiom sabato 18 maggio a Roma
Sostegno alle realtà di cittadinanza attiva che vanno al voto alle amministrative di fine maggio, alternative sia al centrosinistra sia al M5stelle. Adesione alla proposta di Sandro Medici di costruire un network di candidati sindaci e di liste.
Impegno sul referendum comunale di Bologna, contro i finanziamenti alle scuola private
lancio degli snodi tematici per attività propedeutiche ad iniziative ed azioni politiche nazionali e locali. Se ne stanno costituendo 6. Lo snodo tematico scuola farà il primo incontro pubblico domenica 12 maggio a Bologna
Adesione e partecipazione alla raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare Rifiiuti Zero
Partecipazione al Forum per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale
Tappe del percorso per un soggetto politico nuovo
Ovviamente abbiamo parlato del tema della soggettività e della rappresentanza e del nostro percorso per la costruzione di una soggettività politica nuova organizzata, inclusiva,
a) 2 giorni a Bari sul tema "democrazia rappresentanza" il 15-16 giugno.
La scadenza di Bari serve anche a monitorare dove siamo arrivati e ad affrontare il tema delle scadenze elettorali del 2014.
b) 10 giorni di appuntamenti nei territori in maggio- dal 4 al 16 maggio -aperti, promossi con realtà locali, che siano un passaggio verso l'appuntamento di Bari, un'occasione per confrontarsi sugli ultimi appuntamenti ( rielezione di Napolitano e larghe intese) e costruire la partecipazione alla Manifestazione del 18 maggio a Roma.
In maggio oltre gli appuntamenti tematici verrà messo in piedi un appuntamento dei nodi e degli snodi tematici.
Newsletter nazionale di ALBA - Soggettopolitico Nuovo
http://www.soggettopoliticonuovo.it
http://forum.albasoggettopoliticonuovo.it
http://www.facebook.com/SoggettoPoliticoNuovo
http://twitter.com/#!/sgpoliticonuovo
VIDEO
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Democrazia e costruzione dell’alternativa economica
Prima sessione: COSA E’ SUCCESSO?
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02 – Giuliana Beltrame(introduzione)
03 – Sergio Labate
04 – Chiara Sasso(intervento scritto letto da Giuliana Beltrame)
05 – Marco Revelli
06 – Carlo Freccero
07 – Anna Picciolini
08 – Paul Ginsborg
09 – INTERVENTI
10 – Giuliana Beltrame (conclusioni della prima sessione)
Seconda sessione: PRIORITA’ DI UN’AGENDA PER USCIRE DALLA CRISI.
Democrazia – Europa – Debito – Lavoro.
11 – Simona Repole(introduzione)
12 – Guido Viale
13 – Roberto Musacchio
14 – Andrea Baranes
15 – Monica Pasquino
16 – Tiziano Rinaldini
17 – Sandro Medici
18 – INTERVENTI
Terza sessione: E ADESSO?
Tappe del percorso per un soggetto politico nuovo
19 – Teresa Masciopinto(introduzione)
20 – Chiara Giunti
21 – Carlo Formenti
22 – Lorenzo Zamponi
23 – INTERVENTI
24 – Massimo Torelli(conclusioni)
25 – Emmanuele Curti (conclusioni)
I contributi scritti
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Sostegno e costruzione della manifestazione nazionale promossa dalla Fiom sabato 18 maggio a Roma
Sostegno alle realtà di cittadinanza attiva che vanno al voto alle amministrative di fine maggio, alternative sia al centrosinistra sia al M5stelle. Adesione alla proposta di Sandro Medici di costruire un network di candidati sindaci e di liste.
Impegno sul referendum comunale di Bologna, contro i finanziamenti alle scuola private
lancio degli snodi tematici per attività propedeutiche ad iniziative ed azioni politiche nazionali e locali. Se ne stanno costituendo 6. Lo snodo tematico scuola farà il primo incontro pubblico domenica 12 maggio a Bologna
Adesione e partecipazione alla raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare Rifiiuti Zero
Partecipazione al Forum per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale
Tappe del percorso per un soggetto politico nuovo
Ovviamente abbiamo parlato del tema della soggettività e della rappresentanza e del nostro percorso per la costruzione di una soggettività politica nuova organizzata, inclusiva,
a) 2 giorni a Bari sul tema "democrazia rappresentanza" il 15-16 giugno.
La scadenza di Bari serve anche a monitorare dove siamo arrivati e ad affrontare il tema delle scadenze elettorali del 2014.
b) 10 giorni di appuntamenti nei territori in maggio- dal 4 al 16 maggio -aperti, promossi con realtà locali, che siano un passaggio verso l'appuntamento di Bari, un'occasione per confrontarsi sugli ultimi appuntamenti ( rielezione di Napolitano e larghe intese) e costruire la partecipazione alla Manifestazione del 18 maggio a Roma.
In maggio oltre gli appuntamenti tematici verrà messo in piedi un appuntamento dei nodi e degli snodi tematici.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
(AGI) - Roma, 29 apr. - Antonio Ingroia dovra' assumere il 2 maggio prossimo funzioni di pm ad Aosta. Il Tar del Lazio, con un decreto depositato venerdi' scorso, ha rigettato l'istanza del magistrato di sospendere in via cautelare la delibera del Csm, che lo ha ricollocato in ruolo alla Procura di Aosta dopo l'aspettativa elettorale, e il conseguente decreto ministeriale, che prevede il ritorno in servizio dell'ex leader di Rivoluzione civile a partire da giovedi' prossimo. Il presidente della prima sezione quater del Tar del Lazio, Elia Orciuolo, ha rigettato l'istanza di Ingroia e fissato per il prossimo 23 maggio la camera di consiglio in cui la richiesta di sospensiva del trasferimento ad Aosta verra' trattata collegialmente.
INGROIA: NESSUN RIGETTO, TAR DECIDE IL 23 MAGGIO
Alla notizia che dovra' assumere il 2 maggio prossimo funzioni di pm ad Aosta, Antonio Ingroia risponde su Twitter che non si tratta di un rigetto del ricorso contro il trasferimento.
"Girano voci incontrollate di un rigetto del Tar al ricorso al mio trasferimento ad Aosta" scrive il leader di Rivoluzione Civile, "Non e' vero. Il Tar decide il 23 maggio". Quanti hanno parlato di rigetto, aggiunge "non hanno verificato la notizia.
Bastava una telefonata, hanno il mio numero".
ma questo non lavora mai ????
INGROIA: NESSUN RIGETTO, TAR DECIDE IL 23 MAGGIO
Alla notizia che dovra' assumere il 2 maggio prossimo funzioni di pm ad Aosta, Antonio Ingroia risponde su Twitter che non si tratta di un rigetto del ricorso contro il trasferimento.
"Girano voci incontrollate di un rigetto del Tar al ricorso al mio trasferimento ad Aosta" scrive il leader di Rivoluzione Civile, "Non e' vero. Il Tar decide il 23 maggio". Quanti hanno parlato di rigetto, aggiunge "non hanno verificato la notizia.
Bastava una telefonata, hanno il mio numero".
ma questo non lavora mai ????
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Quello che in realtà non dice è che il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva.Amadeus ha scritto:
ma questo non lavora mai ????
Ciò significa che intanto dal 2 maggio dovrebbe prendere servizio ad Aosta, a meno che... non marchi visita
Chi c’è in linea
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