quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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soloo42000
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da soloo42000 »

lucameni1 ha scritto:Ci sta pure che il trattino non avrebbe funzionato. La mia idea, forse sbagliata forse no, è che una percentuale di elettori, magari modesta ma utilissima per vincere le elezioni, potesse essere indotta a votare Cs piuttosto che scegliere l'astensione proprio grazie alla presenza di un'area culturale più gradita e affine. Salvo quelli (pochi) che passano con più disinvoltura da uno schieramento all'altro.
Peraltro non mi pare nemmeno che abbia funzionato la fusione Pd se siamo a questo punto.
Sul liberalismo-liberismo poi sarei prudente. La differenza di concetti esiste, almeno come interpretata in Germania e in Italia (prima che arrivasse il berlusconismo rampante). Peraltro liberismo è parola molto generica perchè è interpretata variamente, tra la concezione di mercato (ricordiamo che lo stesso Einaudi non considerava il mercato sinonimo di capitalismo) e un esplicito turboliberismo anarcoide. Lo stesso Bersani, con la normativa intestata a suo nome, potrebbe venire considerato un "liberista". E comunque sia un "liberismo" come quello tedesco ha poco a che vedere con quello reganiano.
Quindi la possibilità di intedersi su gran parte di un programma di governo ritengo che ci sia anche tra persone con diverse sensibilità culturali fin tanto queste non volgano ad un radicalismo ideologico. Era questa l'idea che potevo avere di un centrosinistra (appunto con trattino) tale da non risultare qualcosa di definitivo per la nostra Italia, ma stabile fin tanto esistesse l'anomalia berlusconiana che innanzitutto è una realtà eversiva rispetto la nostra Costituzione.
Era un auspicio, un'idea che mi sembrava di buonsenso (sopratutto in costanza di una legge elettorale maggioritaria), evitando così di costringere una parte, seppur limitata di elettorato, alla non rappresentanza politica.
Poi probabilmente era un'idea tale da spostare pochi voti e quindi poco utile ad un centrosinistra. Mi chiedo però: l'idea di un Pd era quindi azzeccata? Alla luce dei fatti......



Liberismo-liberalismo non sono la stessa cosa.
Ed e` inutile girarci intorno: qua per liberismo tutti quelli che lo temono e avversano, ma proprio tutti, intendono quello di matrice reaganiana-tatcheriana interpretato all'italiana, ovvero alla sanguisuga cialtrona.
Per cui tu "privatizzi" la sanita` per "guadagnare efficienza e competitivita`", e poi ti trovi con valanghe di scandali come in Lombardia.
Di cui non rispnde nessuno.

Il fatto e` che qui non si vuol prendere atto che siamo nell'Italia cialtrona.
Per cui e` vero che il tema principale e` far funzionare la PA, a partire dalla giustizia.
Ma altrettanto vero e` che non puoi fare le centrali nucleari, senno' gli appalti li prende la mafia e hai i reattori farlocchi e la loro gestione alla carlona.
Non puoi privatizzare l'acqua perche` altrimenti gli "scienziati" scaricano sull'utente (ooops cliente) le loro "inefficienze" (ovvero clientele e ruberie).

Si deve prendre atto che c'e` chi non vuole procedere in quella direzione.
Perche` non lo crede UTILE, RAZiONALE e non lo crede OPPORTUNO.
Certi beni e servizi devono rimanere pubblici, specie in Italia, e ovviamente la PA va fatta funzionare
come un orologio... o almeno come in Francia.

Queste idee le abbiamo, io e tanti altri, non perche`, come sembra pensare mariok (facendo il gioco di
quelli che hanno il chiaro intento di minare l'istanza alla radice), ci hanno fatto il lavaggio del cervello
i dirigenti de' sinistraaaa.
Ma perche` tutti, informandoci, viaggiando in Europa e nel mondo, abbiamo visto vari modelli a confronto.
Ognuno coi suoi pro e contro.
E abbiamo DECISO ognuno per conto suo, quale modello e` il migliore.
E quale il meno applicabile nell'Itaglia de' noantri.
E pensavamo, speravamo, che l'Ulivo/PD ci portasse in quella direzione.

Abbiamo sbagliato.
Se ne prende atto.
Come detto piu` volte i partiti sono strumenti politici.
Se si rompono ne occorrono di nuovi.

Infine, riguardo il trattino ormai e` tardi per intendersi, temo.
L'esperimento PD e` riuscito nel senso che e` stato molto ben recepito dalla base.
La liberta` di aggregare al centro qualcosa di diverso c'e` sempre stata in questi anni di PD.
Ci ha provato Rutelli con l'API, ma ha preso lo zero per cento.
Ci ha provato Tabacci, ma ha pure preso lo zero per cento.
Ci ha provato Monti, ma ha preso il 3% in piu` rispetto all'UdC, per altro posizionandosi
sull'ala liberista come abbiamo ben visto in campagna elettorale, fino a portare a compimento
il disegno della grande alleanza con Berlusconi... altro che contenitore liberale che dialoga col CSX.
Per cui se da anni il PD naviga sulla somma di DL+DS, e al centro non si forma nulla di realmente
liberale e distinto dalla destra berlusconiana, mi pare che il problema non sia l'assenza
del trattino, ma l'assenza di idee recepibili dai cittadini di questo lato.

Purtroppo abbiamo scoperto con queste elezioni che il PD e` irrimediabilmente
"avvelenato" dalle fazioni exDC/exPCI.

Bisogna quindi ripartire da zero.

Facile a dirsi.
Vedarem.


soloo42000
lucameni1
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da lucameni1 »

Vero è il fallimento di un'idea di liberismo che si coniughi a liberalismo. In altri paesi accade senza che ci siano sconvolgimenti perchè le distanze non sono abissali tra i partiti che si confrontano.
Però ritengo sia un grave errore tacciare di liberista la parte berlusconiana, sia per le politiche messe in atto (guardiamo alla somma degli interventi), sia per un motivo molto semplice: liberismo (inteso alla Bersani di un tempo, tanto per capirci) dovrebbe essere qualcosa tale da non creare rendite di posizione ed anche lotta ai monopoli. Ma come può essere liberista un monopolista come Berlusconi che ha fatto le sue fortune grazie a concessioni e alla politica? In altri paesi con politiche autenticamente "liberiste" un Berlusconi non sarebbe possibile, almeno se si coglie il modo col quale ha fatto le sue fortune.
Chi, come fa il Pdl, difende politiche tali da avvantaggiare gli evasori, tanto per dire, non si può dire liberista.
Quindi - ripeto - sono termini da usare cum grano salis, quanto meno per non mettere nel calderone persone più che rispettabili con le loro idee magari discutibili ed insieme dei mistificatori.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

[img]I partiti di oggi sono COMITATI D’AFFARI
Remo Bodei[/img]



Come inizia una guerra civile – 138

La cruna dell’ago – 103
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 103
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 83
http://www.youtube.com/watch?v=7kVbnAR4CUY
Cronaca di un affondamento annunciato - 83
In mezzo alla tempesta - 19



Finché dura è tornata la Dc -2



30 APR 15:58
ROTONDI CHIUDE IL CERCHIO DEMOCRISTO: “LETTA HA FATTO INNAMORARE TUTTI”
“Nella Dc non c’erano battaglie, c’erano guerre. Io e Letta siamo sempre stati su fronti opposti, ma lo vedevo che un altro così non c’era. Era nella sinistra dc, però aveva idee economico-sociali di destra. E infatti ora sta nascendo un grande centrosinistra dove a sinistra c’è Berlusconi non il Pd”…


Caterina Perniconi per il "Fatto quotidiano"


GIANFRANCO ROTONDI
Giacca, cravatta e occhiali da vista sportivi, come se fosse appena tornato da una regata in barca a vela. Gianfranco Rotondi è l'unico berlusconiano ex Dc della generazione di Enrico Letta rimasto fuori dall'esecutivo, ma si mostra tranquillo.

Onorevole, dica la verità, è dispiaciuto.
Ma no, è giusto che non ci fossero ex ministri, sarebbe stato di cattivo gusto.

Comunque questo governo le piace parecchio.
Se si potesse votare la fiducia aggiungendo la formula "con entusiasmo", lo farei.


LETTA
É un ritorno a casa.
Diciamo che è un prodotto che conosco bene.

Come Letta.
Per Enrico sarà una passeggiata. Lui ha svolto un compito molto più gravoso di quello di premier: era il mediatore tra Beniamino Andreatta e il resto del mondo.


MONS ANDREATTA
Difficile?
Parlargli era impossibile. Lui ti ascoltava e al massimo se chiedevi cosa ne pensasse ti dava del "presuntuoso". Una volta lo chiamai a casa per fargli gli auguri di Pasqua. Mi rispose la moglie, appoggiò il telefono e quando tornò mi disse: "Mio marito non ricambia gli auguri ma accetta i suoi, arrivederci". Letta è un suo allievo, non può che avere una marcia in più.

Un mediatore, quel che serve.
Io sono più grande, ma lui metteva in soggezione già da ragazzo. Mai disinformato, mai fuori posto. Siamo sempre stati su fronti opposti nel partito, ma io lo vedevo che un altro così non c'era.

Piaggeria?
Non ce n'è bisogno, nella Dc non c'erano mica battaglie, c'erano guerre. Letta era nella sinistra democristiana, che però aveva idee economico-sociali di destra. Infatti ora sta nascendo un grande centrosinistra dove a sinistra c'è Berlusconi non il Pd.


ARNALDO FORLANI
Ecco il punto. Più che un governo un progetto politico.
La maggioranza è la stessa del governo tecnico, ma non si sente più "strana". Letta li ha già fatti innamorare tutti.

Anche Berlusconi?
Berlusconi è il più felice. Fa la faccia mogia con gli scontenti, per carineria.


SILVIO BERLUSCONI
Quindi non staccherà la spina?
E come fa? Enrico è abile, lo ha già fregato sui suoi temi forti, Imu e Iva. Ma lui voleva questo governo, era il momento giusto per provarci e passare il testimone. Invece Bersani lo devo assolvere per non aver capito il fatto, il Pd che c'era prima non c'è più.

Nemmeno con Matteo Renzi?
Con tutto il rispetto, stiamo parlando di un Togliatti (Letta) a confronto con un Bersani (Renzi). Matteo è un democristiano nato a Dc morta, anche allora voleva rottamare Forlani, ma oltre quello non va.


MATTEO RENZI CON LA MANO NELL'OCCHIO
Ieri lei ha ricevuto una lettera di minacce, dove si citava anche la sparatoria davanti a Palazzo Chigi.
Sì, ma quella non è una cosa seria. Ne vivo di peggiori.

Secondo il suo partito, il Pdl, è colpa di chi dissente dalle larghe intese.
Se si riferisce a Grillo penso che non c'entri assolutamente niente, anzi. É meglio che quei voti siano dentro il Parlamento e non fuori. I ragazzi eletti sono persone molto civili.

Allora Alemanno, Gasparri?
Parlano al nostro elettorato, ma lo sanno che non è così.
soloo42000
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da soloo42000 »

In altri paesi con politiche autenticamente "liberiste" un Berlusconi non sarebbe possibile, almeno se si coglie il modo col quale ha fatto le sue fortune.
Chi, come fa il Pdl, difende politiche tali da avvantaggiare gli evasori, tanto per dire, non si può dire liberista.
Secondo me continui a girarci intorno.
In ITAGLIA il liberismo di tatcher non e` possibile.
Proprio perche` la parte politica che dovrebbe propugnarlo (e poi implementarlo) e` quella berlusconiana.
Come approccio di vita, intendo.

Nota poi, che ben sapendo che il liberismo de' noantri e` quello berlusconiano,
poi in ITAGLIA si cerca a tutti i costi di ottenerlo tramite il CSX.
La cui base, invece, non ne vuole proprio sapere.
Perche` magari, legittimamente e non perche` vittima di lavaggio del cervello,
quella base di CSX si trova piu` a suo agio con un modello francese che non con
un modello greco.

Di qui i disastri politici.

Ora ti domando.
MA A TE PARE NORMALE?

I fautori di un modello liberale alla Tabacci, per intenderci, non potevano farsi
un contenitore politico in grado di dialogare con il CSX senza trattino?
E che prendesse voti?
Occorreva a tutti i costi dilaniare e far fallire il PD per poi morire tutti berlusconiani?
E` razionalita` questa?
E` virtu` civica?
Questa totale mancanza di rispetto per le legittime e reali aspirazioni di milioni
e milioni di elettori come la chiamiamo?

Grillo lo chiama INCIUCISMO.

Ciao.


soloo42000
lucameni1
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da lucameni1 »

certo che potevano (quelli alla Tabacci per intenderci). E dovevano. Ma proprio per il motivi detti sopra.
soloo42000
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da soloo42000 »

certo che potevano (quelli alla Tabacci per intenderci). E dovevano. Ma proprio per il motivi detti sopra.
Ma non prendono voti.
Quindi in un Paese normale si doveva prendere atto che in ITAGLIA il liberismo civile non era possibile.
O qantomeno "non recepito dall'elettore di centro".

Ma invece no.
No.
Si e` dovuto strumentalizzare, insistere. Fino a spaccare il PD.
Fino a privare milioni e milioni di elettori in perfetta buona fede del loro contenitore politico naturale.

E questi sono i risultati.


soloo42000
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da lucameni1 »

Ma appunto per questo dico che i tanti elettori magari di quella sinistra più sensibile al sociale (e si spera ai diritti di libertà in ogni parte del globo) secondo me avrebbero fatto meglio ad essere rappresentati da un partito socialdemocratico. E gli altri in altro partito più consono alle loro sensibilità. Questo non avrebbe voluto dire non incontrarsi in un Cs, visto che dal lato programmatico non ci sono differenze abissali.
Ma la fine del Pd non credo proprio sia dettata dal "liberismo" di chi non è di sinistra perchè il problema più devastante è stato l'inciucio, ovvero uno scambio truffaldino tra apparenti avversari. E chi sono stati i massimi artefici di questo?
Ancora oggi, 30 aprile 2013, mi ritrovo con militanti ex comunisti pienamente convinti dell'abbraccio col Pdl, mentre io, come altri che non abbiamo Dna di sinistra, siamo a dir poco orripilati.
Quindi le cause di questo disastro, a partire dalle manovre di D'Alema e Violante, non ritengo siano da ricercarsi in una incompatibilità ideologica dentro il Pd. Semmai da voler fare una politica truffaldina che è trasversale alle ideologie.
Peraltro - ma devo controllare - il buon Violante (ad oggi non facente parte dei "centristi liberisti") mi hanno detto sarebbe felice che Berlusconi fosse presidente della "Convenzione" per le riforme.
E per questa roba il liberismo si liberismo no proprio non c'entra. C'entra solo la decenza.
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

lucameni1 ha scritto:Quindi le cause di questo disastro, a partire dalle manovre di D'Alema e Violante, non ritengo siano da ricercarsi in una incompatibilità ideologica dentro il Pd. Semmai da voler fare una politica truffaldina che è trasversale alle ideologie.
Peraltro - ma devo controllare - il buon Violante (ad oggi non facente parte dei "centristi liberisti") mi hanno detto sarebbe felice che Berlusconi fosse presidente della "Convenzione" per le riforme.
E per questa roba il liberismo si liberismo no proprio non c'entra. C'entra solo la decenza.
Quoto.

Aggiungo che il dilemma "liberismo si - liberismo no" ha falsato, penso volutamente, il senso delle primarie, che ha imposto all'elettore di scegliere tra un "liberista" (o presunto tale) ed un'accozzaglia indistinta di cacicchi che dal punto di vista culturale ed ideologico non hanno niente in comune, uniti solo dalla conservazione del potere.

E sotto questo aspetto Bersani (che forse fa parte di quel mondo) e più ancora Vendola (che non ne fa parte) portano una grande responsabilità.
soloo42000
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da soloo42000 »

>> E sotto questo aspetto Bersani (che forse fa parte di quel mondo) e più ancora Vendola (che non ne fa parte) portano una grande responsabilità.

E certo.
Colpa di Vendola adesso.

Ma invece pensare che la responsabilita` piu` grande la porta chi si presenta come liberista
in un partio a matrice cristiano sociale/socialista, no?
Troppo facile e ovvio?

Come scritto piu` e piu` volte: ma a Renzi chi gliel'ha ordinato di correre dietro a Ichino?
E di usare certi toni e modi e linguaggi?
Il dottore?

No.
L'ARROGANZA.
Di chi si ostina a tutti i costi di non vedere la base del suo partito.

Questo si, e` un vizio comune con gli ex DC / ex PCI.

Saluti.


soloo42000
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

soloo42000 ha scritto:
Come scritto piu` e piu` volte: ma a Renzi chi gliel'ha ordinato di correre dietro a Ichino?
E di usare certi toni e modi e linguaggi?
Il dottore?
E a Vendola chi glie'ha ordinato di schierarsi con Bersani, Fioroni, Franceschini e Marini?
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