Chi sale, chi scende
Chi sale, chi scende
Sondaggio Swg PDL si distacca dagli altri partiti
Pubblicato il 10 maggio 2013 da Stefano Silvani
I sondaggi degli ultimi giorni sono piuttosto discordanti riguardo alla determinazione del partito preferito dagli Italiani. Se alcuni sondaggi danno PDL e M5S vicinissimi, vedono sia PDL che PD davanti al M5S. È il caso del sondaggio pubblicato oggi dall’istituto Swg, che osserva anche una perdita di consensi del Movimento 5 Stelle rispetto all’ultima analisi effettuata dall’istituto una settimana fa.
Andando al dettaglio, vediamo che il centro sinistra è assolutamente stabile rispetto alla scorsa settimana, con oscillazioni minime sia del PD, il quale conferma comunque la perdita di voti rispetto alle politiche, che di SEL, di cui vediamo invece la crescita ottenuta nel corso degli ultimi due mesi. Nel complesso, la coalizione rimane stabile appena sopra il 30%, mutando di pochissimo la sua posizione a confronto con il risultato delle elezioni. La perdita è leggermente maggiore per la coalizione di centro: calano dello 0,3% sia UDC che Scelta Civica, con la coalizione che rimane stabile a 3 punti in meno rispetto al risultato ottenuto il 24 e 25 Febbraio.
Tutti in crescita invece i principali partiti di centro destra: +0,8% per il PDL, + 0,3% la Lega, +0,6% Fratelli d’Italia mentre La Destra e gli altri partiti rimangono stabili. Nel complesso, la coalizione guadagna un ulteriore 1,7%, continuando la netta crescita che ha visto la compagine guidata da Berlusconi guadagnare più di 6 punti dal 25 Febbraio ad oggi.
Clamoroso invece il calo del M5S rilevato dal sondaggio Swg: se i sondaggi avevano ultimamente visto un testa a testa tra PDL e MoVimento come primi partiti, Swg attesta oggi Grillo al 21,8%, con una perdita di due punti dalla scorsa settimana e di quasi quattro dalle elezioni politiche. In crescita anche Rifondazione Comunista (+0,4%) e l’area “incerta” del non voto e degli indecisi, che raggiunge il 38,7%, crescendo ancora di ben 5 punti in una sola settimana.
http://www.termometropolitico.it/46807_ ... rtiti.html
Pubblicato il 10 maggio 2013 da Stefano Silvani
I sondaggi degli ultimi giorni sono piuttosto discordanti riguardo alla determinazione del partito preferito dagli Italiani. Se alcuni sondaggi danno PDL e M5S vicinissimi, vedono sia PDL che PD davanti al M5S. È il caso del sondaggio pubblicato oggi dall’istituto Swg, che osserva anche una perdita di consensi del Movimento 5 Stelle rispetto all’ultima analisi effettuata dall’istituto una settimana fa.
Andando al dettaglio, vediamo che il centro sinistra è assolutamente stabile rispetto alla scorsa settimana, con oscillazioni minime sia del PD, il quale conferma comunque la perdita di voti rispetto alle politiche, che di SEL, di cui vediamo invece la crescita ottenuta nel corso degli ultimi due mesi. Nel complesso, la coalizione rimane stabile appena sopra il 30%, mutando di pochissimo la sua posizione a confronto con il risultato delle elezioni. La perdita è leggermente maggiore per la coalizione di centro: calano dello 0,3% sia UDC che Scelta Civica, con la coalizione che rimane stabile a 3 punti in meno rispetto al risultato ottenuto il 24 e 25 Febbraio.
Tutti in crescita invece i principali partiti di centro destra: +0,8% per il PDL, + 0,3% la Lega, +0,6% Fratelli d’Italia mentre La Destra e gli altri partiti rimangono stabili. Nel complesso, la coalizione guadagna un ulteriore 1,7%, continuando la netta crescita che ha visto la compagine guidata da Berlusconi guadagnare più di 6 punti dal 25 Febbraio ad oggi.
Clamoroso invece il calo del M5S rilevato dal sondaggio Swg: se i sondaggi avevano ultimamente visto un testa a testa tra PDL e MoVimento come primi partiti, Swg attesta oggi Grillo al 21,8%, con una perdita di due punti dalla scorsa settimana e di quasi quattro dalle elezioni politiche. In crescita anche Rifondazione Comunista (+0,4%) e l’area “incerta” del non voto e degli indecisi, che raggiunge il 38,7%, crescendo ancora di ben 5 punti in una sola settimana.
http://www.termometropolitico.it/46807_ ... rtiti.html
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Re: Chi sale, chi scende
E' molto inquietante pensare che una parte grossa dell'Italia vota degli eversori, a maggior ragione dopo tutto quello che è successo quando hanno governato.
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Re: Chi sale, chi scende
cielo 70 ha scritto: E' molto inquietante pensare che una parte grossa dell'Italia vota degli eversori, a maggior ragione dopo tutto quello che è successo quando hanno governato.
E’ certamente vero che è molto inquietante constatare che un terzo degli italiani malgrado il vissuto di un ventennio, e la crisi che coinvolge anche una fascia consistente della destra, che oggi vota per gli eversori, sia un fenomeno che lascia l’amaro in bocca.
Ma è ancora più sconcertante prendere atto che in condizioni meno complicate del ventennio fascista, il mondo dell’opposizione si sia adagiato dopo solo due anni di esperienza tra il 1996 e il 1998, all’unico vero tentativo di trasformazione della società italiana del novecento.
Mi riferisco all’esperienza dell’Ulivo. Sconfitto e cacciato Prodi nel 1998, gli italiani si sono adagiati su di un surrogato che niente aveva a che fare con quell’esperienza, e con il potenziale innovatore che aveva in sé.
Ha anche accettato nel modo più passivo possibile l’idea truffaldina che il Pd rappresentasse la naturale continuazione dell’Ulivo.
Un par di ciufoli.
Fanno più paura quegli italiani se si adagiano nell’indifferenza e nell’accettazione di quello che passa il convento, perché sociologicamente sono assimilabili a quegli italiani che non erano pochi, che non erano fascisti ma che si erano adattati passivamente al fascismo.
Basta sostituire fascismo con berlusconismo, e si comprende che il dna non è acqua. Gli italiani sono sempre gli stessi anche se sbraitano e imprecano. Alla fine si adattano.
Come si sono adattati tra mille scuse alla politica dell’”opposizione” che tanto opposizione non è perché collusa con il berlusconismo dal suo esordio (vedi discorso di Violante alla Camera del 2005 e il recente chiarimento di un senatore Pds, in un articolo pubblicato da shiloh su questo forum).
Solo oggi, registriamo una reazione della base giovanile, nei confronti di una classe politica ignobile e corrotta, tutta quanta vecchi e giovani, con ben 14 anni di ritardo. Un fulmine di guerra questo ipotetico Cs.
In cui occorre sottolineare che se i numeri fossero stati leggermente differenti al 26 febbraio scorso, tutto sarebbe continuato impunemente come prima, e questa finta opposizione avrebbe accettato la vita magmatica di una casta di morti viventi senza battere ciglio.
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Re: Chi sale, chi scende
Nel sondaggio è importante rilevare anche l'aumento degli indecisi o astenuti che passano dal
33,6 al 38,7 , significativo dopo lo sbandamento del PD.
33,6 al 38,7 , significativo dopo lo sbandamento del PD.
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Re: Chi sale, chi scende
Per quanto non auspicabile mai, spero che il sorpasso del partito dei ladri, se c'è ancora da credere ai sondaggi dopo la figura fatta nelle elezioni,sia avvenuto in discesa. E non voglio credere minimamente che alcuni che votavano democratico, se si sono allontanati dal partito per non aver preso le distanze dal berlusconismo, poi vanno a votare questi ultimi.
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Re: Chi sale, chi scende
Credo che dopo la figura fatta dal PD con i 101 traditori per la nomina di Prodi PDR sia ben giustificato un calo di consenso al PD e l'aumento degli astenuti.Cielo 70
Per quanto non auspicabile mai, spero che il sorpasso del partito dei ladri, se c'è ancora da credere ai sondaggi dopo la figura fatta nelle elezioni,sia avvenuto in discesa. E non voglio credere minimamente che alcuni che votavano democratico, se si sono allontanati dal partito per non aver preso le distanze dal berlusconismo, poi vanno a votare questi ultimi.
Re: Chi sale, chi scende
La sinistra oltre Sel, Idv e Verdi sono praticamente scomparsi. Il capolavoro di Ingroia...
Sondaggio Emg: arretrano PDL e M5S, tornano a crescere il PD e i montiani
Pubblicato il 14 maggio 2013 da Francesco Anania
L’ultimo sondaggio Emg, presentato come ogni lunedì al tg la7, mostra importanti variazioni rispetto alla scorsa settimana: risultano infatti in calo il PDL (-0,7%) e soprattutto il M5S (-2,5%), mentre dopo settimane difficili recuperano qualcosa il PD (+0,5%) e Scelta Civica con Monti (0,9%).
L’arretramento del PDL, che rimane primo partito ma passa dal 27,3% al 26,6%, è compensato dagli altri partiti della coalizione (Lega Nord, Fratelli d’Italia e La Destra), tutti in crescita rispetto alla scorsa settimana, facendo sì che nel complesso il centrodestra rimanga pressoché stabile col 34,6%.
Nel centrosinistra, invece, tutte le forze politiche guadagnano qualcosa: il PD passa dal 22,3% al 22,8%, Sinistra Ecologia e Libertà dal 5,8% al 6% e cresce di un decimale anche il PSI, ora allo 0,8%.
Secondo il sondaggio di Masia, come detto, risulta in forte calo il Movimento 5 Stelle, accreditato del 23,4% rispetto al 25,9% di sette giorni fa: il caso legato all’intenzione dei parlamentari “grillini” di non restituire la diaria potrebbe alla base di questo repentino calo di consenso.
La coalizione “montiana” interrompe il declino, passando dal 6,3% al 7,1%, con il guadagno concentrato nel dato di Scelta Civica, mentre UDC e Futuro e Libertà per l’Italia non subiscono variazioni significative. Sempre poco rilevanti le percentuali delle altre forze politiche, anche se si registra un leggero avanzamento dei partiti che facevano parte della lista Rivoluzione Civile di Ingroia.
Secondo il trend delle ultime settimane, continuano a calare coloro che esprimono la propria intenzione di non recarsi alle urne, che tornano al di sotto della soglia del 30%. Passa da 13,8% a 15,2% la percentuale di chi si dichiara indeciso.
Infine, risulta stabile al 44% il dato della fiducia nel Presidente del Consiglio Enrico Letta.
http://www.termometropolitico.it/47270_ ... tiani.html
Sondaggio Emg: arretrano PDL e M5S, tornano a crescere il PD e i montiani
Pubblicato il 14 maggio 2013 da Francesco Anania
L’ultimo sondaggio Emg, presentato come ogni lunedì al tg la7, mostra importanti variazioni rispetto alla scorsa settimana: risultano infatti in calo il PDL (-0,7%) e soprattutto il M5S (-2,5%), mentre dopo settimane difficili recuperano qualcosa il PD (+0,5%) e Scelta Civica con Monti (0,9%).
L’arretramento del PDL, che rimane primo partito ma passa dal 27,3% al 26,6%, è compensato dagli altri partiti della coalizione (Lega Nord, Fratelli d’Italia e La Destra), tutti in crescita rispetto alla scorsa settimana, facendo sì che nel complesso il centrodestra rimanga pressoché stabile col 34,6%.
Nel centrosinistra, invece, tutte le forze politiche guadagnano qualcosa: il PD passa dal 22,3% al 22,8%, Sinistra Ecologia e Libertà dal 5,8% al 6% e cresce di un decimale anche il PSI, ora allo 0,8%.
Secondo il sondaggio di Masia, come detto, risulta in forte calo il Movimento 5 Stelle, accreditato del 23,4% rispetto al 25,9% di sette giorni fa: il caso legato all’intenzione dei parlamentari “grillini” di non restituire la diaria potrebbe alla base di questo repentino calo di consenso.
La coalizione “montiana” interrompe il declino, passando dal 6,3% al 7,1%, con il guadagno concentrato nel dato di Scelta Civica, mentre UDC e Futuro e Libertà per l’Italia non subiscono variazioni significative. Sempre poco rilevanti le percentuali delle altre forze politiche, anche se si registra un leggero avanzamento dei partiti che facevano parte della lista Rivoluzione Civile di Ingroia.
Secondo il trend delle ultime settimane, continuano a calare coloro che esprimono la propria intenzione di non recarsi alle urne, che tornano al di sotto della soglia del 30%. Passa da 13,8% a 15,2% la percentuale di chi si dichiara indeciso.
Infine, risulta stabile al 44% il dato della fiducia nel Presidente del Consiglio Enrico Letta.
http://www.termometropolitico.it/47270_ ... tiani.html
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Re: Chi sale, chi scende
riporto anche questo che sembra in controtendenza
IL SONDAGGIO SHOCK RKW: MOVIMENTO CINQUE STELLE AL 31,3%
L’istituto di sondaggi Rkw ha sede in Germania. Negli ultimi giorni però ha realizzato, mediante interviste telefoniche, un sondaggio sulle intenzioni di voto relative ai primi tre partiti in Italia : Movimento Cinque Stelle, Pd e Pdl. I risultati sono del 5 maggio scorso.
Il quadro che emerge è totalmente diverso da quello diffuso dagli istituti di sondaggi italiani. Infatti il primo partito è proprio il Movimento Cinque Stelle che secondo i dati raccolti arriverebbe al 31, 3% contro il 25,5% di febbraio. Insomma i pentastellati secondo questi sondaggi guadagnerebbero 6 punti in percentuale in 70 giorni. Stessa cosa si dice anche del Pdl di Silvio Berlusconi che arriva al 25,8% contro il 21,6% di 70 giorni fa. Anche i berluscones guadagnano 4 punti mentre il Pd dal 25,4% di febbraio arriva al 18,6% lasciando per strada il 7% dei voti.
da infiltrato.it
che ci sia un accordo per sminuire i 5 Stelle ?
IL SONDAGGIO SHOCK RKW: MOVIMENTO CINQUE STELLE AL 31,3%
L’istituto di sondaggi Rkw ha sede in Germania. Negli ultimi giorni però ha realizzato, mediante interviste telefoniche, un sondaggio sulle intenzioni di voto relative ai primi tre partiti in Italia : Movimento Cinque Stelle, Pd e Pdl. I risultati sono del 5 maggio scorso.
Il quadro che emerge è totalmente diverso da quello diffuso dagli istituti di sondaggi italiani. Infatti il primo partito è proprio il Movimento Cinque Stelle che secondo i dati raccolti arriverebbe al 31, 3% contro il 25,5% di febbraio. Insomma i pentastellati secondo questi sondaggi guadagnerebbero 6 punti in percentuale in 70 giorni. Stessa cosa si dice anche del Pdl di Silvio Berlusconi che arriva al 25,8% contro il 21,6% di 70 giorni fa. Anche i berluscones guadagnano 4 punti mentre il Pd dal 25,4% di febbraio arriva al 18,6% lasciando per strada il 7% dei voti.
da infiltrato.it
che ci sia un accordo per sminuire i 5 Stelle ?
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Re: Chi sale, chi scende
Corriere 23.5.13
La fiducia nei partiti politici ai minimi: 2,3 punti su 10
Lo sapevamo, in qualche modo era ben più che evidente. Del resto si percepisce con chiarezza nelle cifre dell'astensionismo alle elezioni e nel voto di protesta. Ma quello che certifica l'Istat nel suo rapporto del 2013 è qualcosa di assolutamente misurabile: la fiducia nei partiti politici in Italia ha raggiunto il minimo storico.
Per capire meglio: in una scala di valori da 0 a 10 i partiti ricevono un punteggio medio che supera di poco un secco 2, ovvero: 2,3. Si legge nel rapporto del nostro Istituto di statistica: «Il Paese è attraversato non soltanto da una profonda crisi economica, ma anche (e soprattutto) da una diffusa insoddisfazione dei cittadini verso la politica».
La fiducia nei partiti politici ai minimi: 2,3 punti su 10
Lo sapevamo, in qualche modo era ben più che evidente. Del resto si percepisce con chiarezza nelle cifre dell'astensionismo alle elezioni e nel voto di protesta. Ma quello che certifica l'Istat nel suo rapporto del 2013 è qualcosa di assolutamente misurabile: la fiducia nei partiti politici in Italia ha raggiunto il minimo storico.
Per capire meglio: in una scala di valori da 0 a 10 i partiti ricevono un punteggio medio che supera di poco un secco 2, ovvero: 2,3. Si legge nel rapporto del nostro Istituto di statistica: «Il Paese è attraversato non soltanto da una profonda crisi economica, ma anche (e soprattutto) da una diffusa insoddisfazione dei cittadini verso la politica».
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Re: Chi sale, chi scende
Governo Letta, Swg: “Fiducia in calo, al 31%”. Pdl primo partito, M5s e Pd pari
Secondo un sondaggio Swg l'esecutivo raccoglie sempre meno consensi tra gli italiani: calo del 12 per cento in un mese. Pdl al 27,8%, Cinque Stelle e democratici al 22,6. Per oltre la metà degli intervistati Berlusconi è ineleggibile
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 maggio 2013Commenti
Il governo Letta raccoglie sempre meno fiducia negli italiani, il Pdl si conferma primo partito ma per la maggioranza di loro Silvio Berlusconi è ineleggibile. E’ il risultato, in sintesi, di un sondaggio dell’Istituto Swg per Agorà (Rai Tre). Il Popolo delle Libertà, secondo l’istituto diretto da Roberto Weber, guadagna quasi mezzo punto (+0,4%) e si conferma il primo partito nelle intenzioni di voto con il 27,8 per cento dei consensi. Cresce anche il Movimento 5 Stelle (+0,8%), che raggiunge al 22,6% il Pd, in sensibile calo rispetto alla settimana scorsa (-1,4%). In grande calo Scelta Civica (scende sotto il 5%), raggiunto dalla Lega. Queste le intenzioni di voto (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto al sondaggio del 17 maggio): Pdl 27,8% (+0,4), Pd 22,6% (-1,4), M5S 22,6% (+0,8), Scelta Civica 4,9% (-0,9), Lega Nord 4,9% (+0,5), Sel 4,8% (+0,1), Udc 2,0% (+0,2), Fratelli d’Italia 1,5% (-0,3).
Cala ancora di 3 punti rispetto alla settimana scorsa la fiducia degli italiani nel governo Letta, che scende al 31 percento. In meno di un mese il gradimento dell’esecutivo è sceso di 12 punti. Per quanto riguarda le personalità politiche è sempre Giorgio Napolitano, nonostante i 2 punti in meno di sette giorni fa, la figura in cui gli italiani hanno più fiducia (55%). A seguire Matteo Renzi (54%), in calo di un punto rispetto alla settimana scorsa. In discesa anche il premier Enrico Letta (-2%), che scivola al 44 percento. Va meglio in casa Pdl, dove il segretario Angelino Alfano guadagna 2 punti e sale al 26 percento, mentre il presidente Silvio Berlusconi con un punto in più si attesta al 25 percento. In salita anche Beppe Grillo (+2%), che raggiunge il leader del Pdl (25%). Perdono invece 3 punti il governatore della Puglia Nichi Vendola e il senatore a vita Mario Monti, rispettivamente al 22 e 18 percento. Cala di 5 punti, infine, la fiducia nel segretario del Pd Guglielmo Epifani, anche lui al 18 percento.
Per oltre la metà degli italiani (59%), infine, Silvio Berlusconi è ineleggibile. Ad esserne convinto è quasi la totalità dell’elettorato del Movimento 5 Stelle (92%) e un’ampia fascia di centrosinistra (87%). Opposto il punto di vista degli elettori di centrodestra (10% pensa sia ineleggibile). L’istituto ha anche chiesto a chi vada attribuito il merito dello stop dell’Imu: per il 47 percento degli italiani la sospensione dell’imposta è merito di Berlusconi, mentre solo il 19 percento ritiene che l’iniziativa sia da attribuire a Letta. Il 75 percento, però, tra lo stop alla tassa sulla prima casa e scongiurare l’aumento dell’Iva a luglio preferirebbe la seconda opzione.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ri/604243/
Secondo un sondaggio Swg l'esecutivo raccoglie sempre meno consensi tra gli italiani: calo del 12 per cento in un mese. Pdl al 27,8%, Cinque Stelle e democratici al 22,6. Per oltre la metà degli intervistati Berlusconi è ineleggibile
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 maggio 2013Commenti
Il governo Letta raccoglie sempre meno fiducia negli italiani, il Pdl si conferma primo partito ma per la maggioranza di loro Silvio Berlusconi è ineleggibile. E’ il risultato, in sintesi, di un sondaggio dell’Istituto Swg per Agorà (Rai Tre). Il Popolo delle Libertà, secondo l’istituto diretto da Roberto Weber, guadagna quasi mezzo punto (+0,4%) e si conferma il primo partito nelle intenzioni di voto con il 27,8 per cento dei consensi. Cresce anche il Movimento 5 Stelle (+0,8%), che raggiunge al 22,6% il Pd, in sensibile calo rispetto alla settimana scorsa (-1,4%). In grande calo Scelta Civica (scende sotto il 5%), raggiunto dalla Lega. Queste le intenzioni di voto (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto al sondaggio del 17 maggio): Pdl 27,8% (+0,4), Pd 22,6% (-1,4), M5S 22,6% (+0,8), Scelta Civica 4,9% (-0,9), Lega Nord 4,9% (+0,5), Sel 4,8% (+0,1), Udc 2,0% (+0,2), Fratelli d’Italia 1,5% (-0,3).
Cala ancora di 3 punti rispetto alla settimana scorsa la fiducia degli italiani nel governo Letta, che scende al 31 percento. In meno di un mese il gradimento dell’esecutivo è sceso di 12 punti. Per quanto riguarda le personalità politiche è sempre Giorgio Napolitano, nonostante i 2 punti in meno di sette giorni fa, la figura in cui gli italiani hanno più fiducia (55%). A seguire Matteo Renzi (54%), in calo di un punto rispetto alla settimana scorsa. In discesa anche il premier Enrico Letta (-2%), che scivola al 44 percento. Va meglio in casa Pdl, dove il segretario Angelino Alfano guadagna 2 punti e sale al 26 percento, mentre il presidente Silvio Berlusconi con un punto in più si attesta al 25 percento. In salita anche Beppe Grillo (+2%), che raggiunge il leader del Pdl (25%). Perdono invece 3 punti il governatore della Puglia Nichi Vendola e il senatore a vita Mario Monti, rispettivamente al 22 e 18 percento. Cala di 5 punti, infine, la fiducia nel segretario del Pd Guglielmo Epifani, anche lui al 18 percento.
Per oltre la metà degli italiani (59%), infine, Silvio Berlusconi è ineleggibile. Ad esserne convinto è quasi la totalità dell’elettorato del Movimento 5 Stelle (92%) e un’ampia fascia di centrosinistra (87%). Opposto il punto di vista degli elettori di centrodestra (10% pensa sia ineleggibile). L’istituto ha anche chiesto a chi vada attribuito il merito dello stop dell’Imu: per il 47 percento degli italiani la sospensione dell’imposta è merito di Berlusconi, mentre solo il 19 percento ritiene che l’iniziativa sia da attribuire a Letta. Il 75 percento, però, tra lo stop alla tassa sulla prima casa e scongiurare l’aumento dell’Iva a luglio preferirebbe la seconda opzione.
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