Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Tutti dobbiamo andarcene, prima o poi
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Peanuts, non ci pensare più ....
"Morte chiamata non viene" dice la saggezza popolare.
Un giorno , sicuramente, la notizia arriverà !
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
A parte questo, comunque penso che questo vincerà le elezioni a spasso
Ma in fondo questo paese se lo merita
Noi no, però
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Se vincesse di nuovo io credo che ci sarebbe una sollevazione popolare.
Anche se è al 35% , la maggioranza di questo paese non ne può più.
Bisognerebbe organizzare continuamente manifestazioni come "Se non ora quando"
che fu meravigliosa e li lasciò spiazzati, loro che , se non vanno a prendere i vecchietti all'ospizio, non riempiono manco una piazza piccola.
Questo è anche il Paese ( e questa volta con la maiuscola ) dove si è cantato l'allejuia quando se n'è
andato il nano. Un'altra elezione non la sopporterebbe!
Anche se è al 35% , la maggioranza di questo paese non ne può più.
Bisognerebbe organizzare continuamente manifestazioni come "Se non ora quando"
che fu meravigliosa e li lasciò spiazzati, loro che , se non vanno a prendere i vecchietti all'ospizio, non riempiono manco una piazza piccola.
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andato il nano. Un'altra elezione non la sopporterebbe!
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Perdona ma se il 35% lo vota significa che lo sopportano eccome.
D'altra parte, l'opposizione è quella che è. Il pd non esiste più, Sel e compagnia sono troppo piccoli, resta Grillo ma ci sono diverse perplessità
D'altra parte, l'opposizione è quella che è. Il pd non esiste più, Sel e compagnia sono troppo piccoli, resta Grillo ma ci sono diverse perplessità
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Volevo dire che, seppure avesse il 35% dei voti ( al massimo in Italia vota il 70% ) non ha certo la maggioranza dei consensi.
E chi non lo vuole è inc.... ato di brutto. Le immagini di Brescia sembrano da guerra civile!
No, credo proprio che il Paese non lo tollererebbe di nuovo.
Anche se è il leader del primo partito italiano.
E chi non lo vuole è inc.... ato di brutto. Le immagini di Brescia sembrano da guerra civile!
No, credo proprio che il Paese non lo tollererebbe di nuovo.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Al voto col Porcellum a ottobre o aprile. La manovra di Berlusconi per far saltare la "safety net" di Letta. E i falchi bombardano Spineto
Pubblicato: 13/05/2013 17:24 CEST | Aggiornato: 13/05/2013 18:29 CEST
Azzoppare le riforme prima che si faccia il primo passo. E soprattutto impedire che venga cambiata una virgola all’attuale legge elettorale. Il vero scudo “giudiziario” di Silvio Berlusconi si chiama Porcellum. E il piano è già stabilito. Di qui al voto, al massimo di qui a un anno, non va cambiato. È l’unica legge che può consentirgli di tornare a palazzo Chigi, e di resistere da lì a una offensiva giudiziaria che ha trasformato le antiche certezze in puro panico: “Prima le riforme istituzionali e poi la legge elettorale” è l’ordine di scuderia. E cioè mai. Perché nel bunker del Cavaliere già sé deciso che, quando sarà, il governo cadrà sull’economia. Né sulle riforme né sulla giustizia.
Ora che è partito l’assalto finale delle procure, ora che tutte le difese giudiziarie sono cadute, la rinuncia al Porcellum equivale a scavarsi la fossa. Tenerlo equivale a tornare a palazzo Chigi, mentre le procure lo dichiarano ineleggibile. In fondo lo ha spiegato in piazza: fatemi di tutto, ma non mi impedirete mai di prendere milioni di voti. E solo questa legge consente di moltiplicarli in seggi, alterando la rappresentanza reale. È il ragionamento basilare, che accompagna il giorno più lungo, quello in cui parlare di mediazioni è impossibile. Chiuso ad Arcore l’ex premier è appannato dalla rabbia. Una requisitoria come quella pronunciata da Ilda Boccassini, trapela dalla war room, non sui era mai vista: lunga, violenta, ai limiti dell’irreverente, con parole che grondano odio politico. È appunto l’ultimo atto della guerra dei Vent’anni.
Ecco che il Cavaliere da Arcore, tra una agenzia e l’altra su quel che accade nella procura di Milano, segue con insofferenza pure il conclave di Spineto. Una telefonata mattutina con Alfano è l’occasione per pretendere una posizione ferma sulla legge elettorale: il via libera non deve esserci. Ma quanto il Cavaliere si fidi della capacità negoziale di Alfano si capisce alla telefonata successiva. Quando ai capigruppo chiede un segnale in tempo reale rispetto al conclave di Spineto, guardato con la lente del sospetto: “Per il Pdl – afferma il falco Brunetta - è una questione dirimente: prima le riforme costituzionali e delle istituzioni e subito dopo una nuova legge elettorale che possa integrarsi nel modo migliore con la ridisegnata architettura dello Stato”.
Parole che minano le fondamenta della “legge ponte” pensata a Spineto, e anche di quell’accrocco della Convenzione : “Se non si fanno le riforme – è il ragionamento Letta-Quagliariello – è meglio una legge di salvaguardia per non tornare a votare con l’attuale”. Una manovra insidiosa per i falchi del premier. Che nelle sindrome di queste ore hanno trovato il modo per comunicare a Berlusconi la loro versione su Alfano: “Quella che hanno fatto è una messa in scena democristiana. Hanno fatto finta di litigare per arginare i falchi ma sono d’accordo su tutto. E questo tutto passa per una nuova legge elettorale e per la costruzione del dopo Berlusconi”. Raccontano che la tesi ha colpito il Cavaliere, sospettoso sul litigio perfetto dei quattro democristiani in macchina, per poi passare alla scena dei portavoce, e infine a una fredda convergenza su una linea che all’ex premier non convince. Non è sfuggito che Alfano, per dirne una, non ha nominato mai quella riforma della giustizia che anche una colomba come Renato Schifani ha inserito nelle priorità, nella sua intervista al Corriere. E non è sfuggito che Alfano non ha detto una parola neanche sulla Convenzione bollata da Berlusconi come inutile la scorsa settimana. Tanto che parte il bombardamento dei falchi. Sandro Bondi ci va giù durissimo: “'Il Pd non vuole patto costituente ne' pacificazione, ma continuare la guerra a Berlusconi. La trovata del doppio binario per varare le riforme istituzionali non mi pare soddisfacente e fotografa un limite politico che condizionerà fortemente la vita dell'attuale governo”.
Insomma, il bombardamento è iniziato. E nelle prossime settimane il Cavaliere utilizzerà ogni occasione per comunicare un messaggio che viaggia su un altro piano rispetto all’esecutivo. È questo il vero doppio binario. “Il sostegno al governo – sussurrano nella cerchia ristretta – non può implicare cedimenti nei sondaggi”. Ecco, finché dura. E già si riparla di voto a ottobre.
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/13 ... lp00000008
Pubblicato: 13/05/2013 17:24 CEST | Aggiornato: 13/05/2013 18:29 CEST
Azzoppare le riforme prima che si faccia il primo passo. E soprattutto impedire che venga cambiata una virgola all’attuale legge elettorale. Il vero scudo “giudiziario” di Silvio Berlusconi si chiama Porcellum. E il piano è già stabilito. Di qui al voto, al massimo di qui a un anno, non va cambiato. È l’unica legge che può consentirgli di tornare a palazzo Chigi, e di resistere da lì a una offensiva giudiziaria che ha trasformato le antiche certezze in puro panico: “Prima le riforme istituzionali e poi la legge elettorale” è l’ordine di scuderia. E cioè mai. Perché nel bunker del Cavaliere già sé deciso che, quando sarà, il governo cadrà sull’economia. Né sulle riforme né sulla giustizia.
Ora che è partito l’assalto finale delle procure, ora che tutte le difese giudiziarie sono cadute, la rinuncia al Porcellum equivale a scavarsi la fossa. Tenerlo equivale a tornare a palazzo Chigi, mentre le procure lo dichiarano ineleggibile. In fondo lo ha spiegato in piazza: fatemi di tutto, ma non mi impedirete mai di prendere milioni di voti. E solo questa legge consente di moltiplicarli in seggi, alterando la rappresentanza reale. È il ragionamento basilare, che accompagna il giorno più lungo, quello in cui parlare di mediazioni è impossibile. Chiuso ad Arcore l’ex premier è appannato dalla rabbia. Una requisitoria come quella pronunciata da Ilda Boccassini, trapela dalla war room, non sui era mai vista: lunga, violenta, ai limiti dell’irreverente, con parole che grondano odio politico. È appunto l’ultimo atto della guerra dei Vent’anni.
Ecco che il Cavaliere da Arcore, tra una agenzia e l’altra su quel che accade nella procura di Milano, segue con insofferenza pure il conclave di Spineto. Una telefonata mattutina con Alfano è l’occasione per pretendere una posizione ferma sulla legge elettorale: il via libera non deve esserci. Ma quanto il Cavaliere si fidi della capacità negoziale di Alfano si capisce alla telefonata successiva. Quando ai capigruppo chiede un segnale in tempo reale rispetto al conclave di Spineto, guardato con la lente del sospetto: “Per il Pdl – afferma il falco Brunetta - è una questione dirimente: prima le riforme costituzionali e delle istituzioni e subito dopo una nuova legge elettorale che possa integrarsi nel modo migliore con la ridisegnata architettura dello Stato”.
Parole che minano le fondamenta della “legge ponte” pensata a Spineto, e anche di quell’accrocco della Convenzione : “Se non si fanno le riforme – è il ragionamento Letta-Quagliariello – è meglio una legge di salvaguardia per non tornare a votare con l’attuale”. Una manovra insidiosa per i falchi del premier. Che nelle sindrome di queste ore hanno trovato il modo per comunicare a Berlusconi la loro versione su Alfano: “Quella che hanno fatto è una messa in scena democristiana. Hanno fatto finta di litigare per arginare i falchi ma sono d’accordo su tutto. E questo tutto passa per una nuova legge elettorale e per la costruzione del dopo Berlusconi”. Raccontano che la tesi ha colpito il Cavaliere, sospettoso sul litigio perfetto dei quattro democristiani in macchina, per poi passare alla scena dei portavoce, e infine a una fredda convergenza su una linea che all’ex premier non convince. Non è sfuggito che Alfano, per dirne una, non ha nominato mai quella riforma della giustizia che anche una colomba come Renato Schifani ha inserito nelle priorità, nella sua intervista al Corriere. E non è sfuggito che Alfano non ha detto una parola neanche sulla Convenzione bollata da Berlusconi come inutile la scorsa settimana. Tanto che parte il bombardamento dei falchi. Sandro Bondi ci va giù durissimo: “'Il Pd non vuole patto costituente ne' pacificazione, ma continuare la guerra a Berlusconi. La trovata del doppio binario per varare le riforme istituzionali non mi pare soddisfacente e fotografa un limite politico che condizionerà fortemente la vita dell'attuale governo”.
Insomma, il bombardamento è iniziato. E nelle prossime settimane il Cavaliere utilizzerà ogni occasione per comunicare un messaggio che viaggia su un altro piano rispetto all’esecutivo. È questo il vero doppio binario. “Il sostegno al governo – sussurrano nella cerchia ristretta – non può implicare cedimenti nei sondaggi”. Ecco, finché dura. E già si riparla di voto a ottobre.
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/13 ... lp00000008
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Ma chi mai ci ha creduto che quello volesse davvero la nuova legge elettorale?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Caro peanuts.Lo votano persone che non sono a posto con la coscienza.Persone con valori minimi.Insomma a mio avviso il peggio della società Italiana.peanuts ha scritto:Perdona ma se il 35% lo vota significa che lo sopportano eccome.
D'altra parte, l'opposizione è quella che è. Il pd non esiste più, Sel e compagnia sono troppo piccoli, resta Grillo ma ci sono diverse perplessità
Ciao
Paolo11
Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Vediamo se lo querelano...
Francesco Chiesa Soprani (ex agente Noemi Letizia) a La Zanzara: "Ruby mi disse davanti a due testimoni di avere fatto sesso con Berlusconi"
14/05/2013 ore 17.14
"Ad Arcore c'è una stanza con un letto e le ragazze passano a turno, vengono palpate e si fa l'amore"...
-+
Francesco Chiesa Soprani (ex agente Noemi Letizia) a La Zanzara
"OLGETTINE NON HANNO MAI LAVORATO, HANNO FATTO TUTTE SESSO CON BERLUSCONI E SONO PAGATE PER TACERE". "C'ERA LA CORSA A PROCURARE DONNE AL PAPPONE, MA VINCEVA SEMPRE LELE MORA". "C'ERANO DUE TIPI DI CENE. ALCUNE INNOCENTI, IN ALTRE SI FACEVA SESSO. A BERLUSCONI PIACE IL BUIO, NON AMA FARSI GUARDARE". "SE MI DENUNCIANO ANDIAMO IN TRIBUNALE E PORTO LE PROVE". "SPECIALE CANALE 5? ALL'80 PER CENTO TUTTE FANDONIE".
"Lo speciale di canale 5? All'80 per cento sono tutte fandonie. Ruby ha detto che non mi conosce ma io l'ho incontrata tre volte e una volta davanti a due testimoni ha detto di ver fatto sesso con Berlusconi. Questa è la verità". Così Francesco Chiesa Soprani, ex agente di Noemi Letizia, a La Zanzara su Radio 24. "C'erano due tipi di cene - spiega Soprani a la Zanzara - quelle isituzionali con venti ragazze e il Carlo Rossella di turno, quelle che ci hanno fatto vedere nello Speciale di Mediaset, ma non succede nulla. Poi quelle con Lele Mora ed Emilio Fede e altre ragazze. Si va sotto, ci si spoglia, ci sono i palpeggiamenti. Una stanza al buio perchè al signor X (Berlusconi, ndr) piace stare al buio perchè non vuole farsi vedere, dove tocca e si diverte. Tutte cose che mi hanno detto le olgettine che ora vengono pagate e smentiscono. Mi vogliono denunciare? Lo facciano, così in tribunale porto le prove. E non voglio soldi". Poi Chiesa Soprani racconta: "Ruby mi parlò dei rapporti sessuali sotto il mio ufficio, durante il secondo incontro che ebbi con lei. Io le proposi di fare la meteorina da Fede: mi spiegò che non poteva perchè lavorava con Lele Mora. I rapporti sessuali nel dettaglio furono nel secondo incontro. Mi disse "scopata più scopata meno me ne sto dove sono perchè prendo 5 mila euro e non devo lavorare". Non entrò nel dettaglio dei rapporti, ma spiegò che nelle cene era prassi avere rapporti sessuali. Le altre olgettine di cui ero agente, Macrì, Polanco, sono andate tutte con Berlusconi. Alcune negano perchè sono pagate, prendono 2500 euro al mese per non fare nulla. Berlusconi dice che le paga perchè hanno avuto problemi e non lavorano più, ma non hanno mai lavorato in realtà, si sono sempre fatte mantenere da un pappone".
Francesco Chiesa Soprani (ex agente Noemi Letizia) a La Zanzara
E ANCORA: "AVVOCATI VICINI A GHEDINI MI HANNO OFFERTO 2500 EURO PER TACERE. MI HANNO TRATTATO COME UN'OLGETTINA COI TATUAGGI". "SE GHEDINI NEGA, TIRO FUORI QUALCOSA CHE FARÀ SCALPORE". "BERLUSCONI E' STATO CON MINORENNE E HA PAGATO PROSTITUTE. SONO SPINA NEL SUO FIANCO E NON MI COMPRA NEMMENO CON UN MILIONE DI EURO".
"Quando un anno fa mi chiesero un'intervista sulle cene di Arcore mi sono rivolto a Emilio Fede che mi mise in contatto con lo studio di Ghedini. Poi alcuni avvocati collegati con lo studio di Ghedini mi offrirono 2500 euro al mese per tacere. Dovevano essere versati con un bonifico sul conto di una olgettina. Insomma, mi trattavano come un'olegttina con i tatuaggi. Ma siccome la mia intervista valeva di più, e non sapevo fino a quando mi avrebbero pagato, non ho accettato". Lo dice Francesco Chiesa Soprani, ex agente di Noemi Letizia, a La Zanzara su Radio 24. "Ho rifiutato - dice Soprani - e il giorno stesso sono andato in procura a Milano al sesto piano dal pm Sangermano, che non c'era. Ho parlato con una segretaria, una signora sui 50 anni cui ho lasciato i miei dati dicendo che volevo essere richiamato. Ma non mi ha cercato nessuno". "Non avevano paura di me - prosegue - ma preferivano farmi stare zitto perché non sapevano fino a dove mi sarei spinto. Io ogni cosa che dico posso provarla. Aspetto solo Ghedini o Fede che dicano che non sono mai stato in quello studio a parlare di soldi, poi ci penserò io a tirare fuori qualcos'altro, qualcosa che farà scalpore. Con me Berlusconi non vince. Ha sbagliato e deve pagare, non governare l'Italia: è andato a letto con una ragazza minorenne e con altre ragazze che si prostituivano perchè le pagava. Ma ha sbagliato perchè non ha detto agli italiani: sì, è tutto vero, ho scopato. Io avrei detto: hai fatto bene, avrei scopato anch'io. Adesso deve pagare le conseguenze. Sono una spina nel suo fianco e non mi compra nemmeno con un milione di euro".
http://www.radio24.ilsole24ore.com/noti ... 170748.php
Francesco Chiesa Soprani (ex agente Noemi Letizia) a La Zanzara: "Ruby mi disse davanti a due testimoni di avere fatto sesso con Berlusconi"
14/05/2013 ore 17.14
"Ad Arcore c'è una stanza con un letto e le ragazze passano a turno, vengono palpate e si fa l'amore"...
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Francesco Chiesa Soprani (ex agente Noemi Letizia) a La Zanzara
"OLGETTINE NON HANNO MAI LAVORATO, HANNO FATTO TUTTE SESSO CON BERLUSCONI E SONO PAGATE PER TACERE". "C'ERA LA CORSA A PROCURARE DONNE AL PAPPONE, MA VINCEVA SEMPRE LELE MORA". "C'ERANO DUE TIPI DI CENE. ALCUNE INNOCENTI, IN ALTRE SI FACEVA SESSO. A BERLUSCONI PIACE IL BUIO, NON AMA FARSI GUARDARE". "SE MI DENUNCIANO ANDIAMO IN TRIBUNALE E PORTO LE PROVE". "SPECIALE CANALE 5? ALL'80 PER CENTO TUTTE FANDONIE".
"Lo speciale di canale 5? All'80 per cento sono tutte fandonie. Ruby ha detto che non mi conosce ma io l'ho incontrata tre volte e una volta davanti a due testimoni ha detto di ver fatto sesso con Berlusconi. Questa è la verità". Così Francesco Chiesa Soprani, ex agente di Noemi Letizia, a La Zanzara su Radio 24. "C'erano due tipi di cene - spiega Soprani a la Zanzara - quelle isituzionali con venti ragazze e il Carlo Rossella di turno, quelle che ci hanno fatto vedere nello Speciale di Mediaset, ma non succede nulla. Poi quelle con Lele Mora ed Emilio Fede e altre ragazze. Si va sotto, ci si spoglia, ci sono i palpeggiamenti. Una stanza al buio perchè al signor X (Berlusconi, ndr) piace stare al buio perchè non vuole farsi vedere, dove tocca e si diverte. Tutte cose che mi hanno detto le olgettine che ora vengono pagate e smentiscono. Mi vogliono denunciare? Lo facciano, così in tribunale porto le prove. E non voglio soldi". Poi Chiesa Soprani racconta: "Ruby mi parlò dei rapporti sessuali sotto il mio ufficio, durante il secondo incontro che ebbi con lei. Io le proposi di fare la meteorina da Fede: mi spiegò che non poteva perchè lavorava con Lele Mora. I rapporti sessuali nel dettaglio furono nel secondo incontro. Mi disse "scopata più scopata meno me ne sto dove sono perchè prendo 5 mila euro e non devo lavorare". Non entrò nel dettaglio dei rapporti, ma spiegò che nelle cene era prassi avere rapporti sessuali. Le altre olgettine di cui ero agente, Macrì, Polanco, sono andate tutte con Berlusconi. Alcune negano perchè sono pagate, prendono 2500 euro al mese per non fare nulla. Berlusconi dice che le paga perchè hanno avuto problemi e non lavorano più, ma non hanno mai lavorato in realtà, si sono sempre fatte mantenere da un pappone".
Francesco Chiesa Soprani (ex agente Noemi Letizia) a La Zanzara
E ANCORA: "AVVOCATI VICINI A GHEDINI MI HANNO OFFERTO 2500 EURO PER TACERE. MI HANNO TRATTATO COME UN'OLGETTINA COI TATUAGGI". "SE GHEDINI NEGA, TIRO FUORI QUALCOSA CHE FARÀ SCALPORE". "BERLUSCONI E' STATO CON MINORENNE E HA PAGATO PROSTITUTE. SONO SPINA NEL SUO FIANCO E NON MI COMPRA NEMMENO CON UN MILIONE DI EURO".
"Quando un anno fa mi chiesero un'intervista sulle cene di Arcore mi sono rivolto a Emilio Fede che mi mise in contatto con lo studio di Ghedini. Poi alcuni avvocati collegati con lo studio di Ghedini mi offrirono 2500 euro al mese per tacere. Dovevano essere versati con un bonifico sul conto di una olgettina. Insomma, mi trattavano come un'olegttina con i tatuaggi. Ma siccome la mia intervista valeva di più, e non sapevo fino a quando mi avrebbero pagato, non ho accettato". Lo dice Francesco Chiesa Soprani, ex agente di Noemi Letizia, a La Zanzara su Radio 24. "Ho rifiutato - dice Soprani - e il giorno stesso sono andato in procura a Milano al sesto piano dal pm Sangermano, che non c'era. Ho parlato con una segretaria, una signora sui 50 anni cui ho lasciato i miei dati dicendo che volevo essere richiamato. Ma non mi ha cercato nessuno". "Non avevano paura di me - prosegue - ma preferivano farmi stare zitto perché non sapevano fino a dove mi sarei spinto. Io ogni cosa che dico posso provarla. Aspetto solo Ghedini o Fede che dicano che non sono mai stato in quello studio a parlare di soldi, poi ci penserò io a tirare fuori qualcos'altro, qualcosa che farà scalpore. Con me Berlusconi non vince. Ha sbagliato e deve pagare, non governare l'Italia: è andato a letto con una ragazza minorenne e con altre ragazze che si prostituivano perchè le pagava. Ma ha sbagliato perchè non ha detto agli italiani: sì, è tutto vero, ho scopato. Io avrei detto: hai fatto bene, avrei scopato anch'io. Adesso deve pagare le conseguenze. Sono una spina nel suo fianco e non mi compra nemmeno con un milione di euro".
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