Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
E le stelle stanno a guardare
Lodevole iniziativa del Movimento 5 Stelle, che si dimezza i voti del 50%
Grande delusione tra i grillini per i risultati. Alle elezioni per il sindaco di Roma nessuno ha votato Rodotà.
Grillo: “Esistono due Italie”. Ecco, vai a urlare di là.
L’apertura di Marino: “Il M5S pone temi che sono anche nostri”. Per esempio, la sconfitta elettorale.
Il Movimento 5 Stelle sostituirà la portavoce Lombardi. Proprio ora che aveva imparato a stare zitta.
from @spinoza.
Lodevole iniziativa del Movimento 5 Stelle, che si dimezza i voti del 50%
Grande delusione tra i grillini per i risultati. Alle elezioni per il sindaco di Roma nessuno ha votato Rodotà.
Grillo: “Esistono due Italie”. Ecco, vai a urlare di là.
L’apertura di Marino: “Il M5S pone temi che sono anche nostri”. Per esempio, la sconfitta elettorale.
Il Movimento 5 Stelle sostituirà la portavoce Lombardi. Proprio ora che aveva imparato a stare zitta.
from @spinoza.
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ascrivere a merito dei grillini l'elezione di Pisapia a Milano, Doria a Genova, Renzi a Firenze, De Magistris a Napoli, Emiliano a Bari, Orlando a Palermo, Zedda a Cagliari, Serracchiani in Friuli, è un capolavoro di analisi politica.
Il grillo marino (Marco Travaglio).
28/05/2013 di triskel182
La disfatta dei 5Stelle alle elezioni comunali di ieri è figlia dei loro errori, ma anche dei loro meriti. Gli errori sono noti e li abbiamo più volte segnalati.
1) Comunicazione. Un movimento giovane e radioso, aggressivo ma sorridente, ha assunto via via una mutria ringhiosa, rancorosa, sospettosa, difensiva. Contro nemici veri ma prevedibili e contro nemici immaginari (il complotto interno dei traditori, le congiure dei partiti per spaccare i 5Stelle, le macchinazioni dei giornalisti, tutti cattivi a prescindere e servi per definizione).
2) Televisione. La scelta di Grillo di non mettere piede in tv e di costringere le tv a occuparsi di lui, azzeccata nella campagna per le politiche, è stata un suicidio in quella delle comunali: lì i comizi contro “Pdl e Pdmenoelle” lasciano il tempo che trovano. Chi vota vuol conoscere i candidati e i programmi. Se no gli schifati votano Grillo alle politiche e alle comunali si astengono.
3) Candidati. Il non-partito col non-statuto ha dei non-candidati, degli anonimi “portavoce”. Che possono andar bene per opporsi in Parlamento, ma sono totalmente inadatti per l’elezione diretta e personalizzata dei sindaci. De Vito, a Roma, si presentava ai dibattiti tv leggendo un foglietto prestampato: anche se leggeva il Vangelo, levava la voglia di votarlo a chiunque non appartenga allo zoccolo duro del Movimento, che non supera il 10% (il resto è voto di opinione e va conquistato ogni volta).
4) Scelte nazionali. I balbettii delle consultazioni al Quirinale e degli incontri in streaming con Bersani e Letta, quando i 5Stelle non riuscirono a far capire la loro proposta di un governo fuori dai partiti con Rodotà, o Zagrebelsky, o Settis. E consentirono alla black propaganda anti-Grillo di addossargli la colpa dell’inciucio Pd-Pdl, già deciso la sera del voto, e di oscurare la bellissima candidatura di Rodotà al Quirinale.
5) Classe dirigente. Il sistema di selezione, con le parlamentarie nazionali online e con la votazione locale dei meet-up, tiene alla larga impresentabili, corrotti e riciclati, ma porta a galla troppi personaggi mediocri, se non addirittura imbarazzanti. Quella che piagnucola perché vuole andare a Ballarò, quello che campeggia dalla D’Urso, quelli che alla prima busta paga si fanno la pipì addosso e scatenano la rivolta della diaria. Consultare gli iscritti è fondamentale, ma necessita di un filtro successivo: meglio escludere qualcuno prima che espellerlo poi.
Ma anche alcuni meriti dei 5Stelle aiutano a spiegare la batosta. E sarebbe assurdo negarli. 1) Se tre mesi fa avesse prestato sottobanco 15 senatori a Bersani per il suo demenziale governicchio di minoranza, o se poi si fosse imbarcato nell’immondo carrozzone Letta-Alfano, il M5S si sarebbe guadagnato i favori dei giornaloni, della Rai e di mezza La7, che ora non lo lincerebbero da mane a sera, non inventerebbero scandali inesistenti (tipo i delirii della cronista di Report sulla pubblicità nel blog), non oscurerebbero la clamorosa rinuncia a 42 milioni di rimborsi elettorali, non lo accuserebbero di perder tempo a “parlare di scontrini” o di essere come tutti gli altri.
2) Le battaglie e i consensi dei 5Stelle hanno costretto gli elettori e i candidati del Pd a cambiare in meglio (il predatore migliora la specie predata): i primi, alle primarie, scelgono quasi sempre il più lontano dalla nomenklatura e più vicino alla società civile; i secondi, una volta in lizza, si ingrilliscono vieppiù rubando voti al candidato M5S. Pisapia a Milano, Doria a Genova, Renzi a Firenze, De Magistris a Napoli, Emiliano a Bari, Orlando a Palermo, Zedda a Cagliari, Serracchiani in Friuli. E ora Marino, che vince a Roma contro il Pd dell’inciucio (era per Rodotà). Invece alle politiche c’era Bersani con tutto il cucuzzaro, e Grillo superò il 25%. Ieri, nel pieno della débâcle alle comunali, i sondaggi nazionali davano M5S addirittura in ripresa al 24-25%. L’inciucio logora chi lo fa.
Da Il Fatto Quotidiano del 28/05/2013.
Il grillo marino (Marco Travaglio).
28/05/2013 di triskel182
La disfatta dei 5Stelle alle elezioni comunali di ieri è figlia dei loro errori, ma anche dei loro meriti. Gli errori sono noti e li abbiamo più volte segnalati.
1) Comunicazione. Un movimento giovane e radioso, aggressivo ma sorridente, ha assunto via via una mutria ringhiosa, rancorosa, sospettosa, difensiva. Contro nemici veri ma prevedibili e contro nemici immaginari (il complotto interno dei traditori, le congiure dei partiti per spaccare i 5Stelle, le macchinazioni dei giornalisti, tutti cattivi a prescindere e servi per definizione).
2) Televisione. La scelta di Grillo di non mettere piede in tv e di costringere le tv a occuparsi di lui, azzeccata nella campagna per le politiche, è stata un suicidio in quella delle comunali: lì i comizi contro “Pdl e Pdmenoelle” lasciano il tempo che trovano. Chi vota vuol conoscere i candidati e i programmi. Se no gli schifati votano Grillo alle politiche e alle comunali si astengono.
3) Candidati. Il non-partito col non-statuto ha dei non-candidati, degli anonimi “portavoce”. Che possono andar bene per opporsi in Parlamento, ma sono totalmente inadatti per l’elezione diretta e personalizzata dei sindaci. De Vito, a Roma, si presentava ai dibattiti tv leggendo un foglietto prestampato: anche se leggeva il Vangelo, levava la voglia di votarlo a chiunque non appartenga allo zoccolo duro del Movimento, che non supera il 10% (il resto è voto di opinione e va conquistato ogni volta).
4) Scelte nazionali. I balbettii delle consultazioni al Quirinale e degli incontri in streaming con Bersani e Letta, quando i 5Stelle non riuscirono a far capire la loro proposta di un governo fuori dai partiti con Rodotà, o Zagrebelsky, o Settis. E consentirono alla black propaganda anti-Grillo di addossargli la colpa dell’inciucio Pd-Pdl, già deciso la sera del voto, e di oscurare la bellissima candidatura di Rodotà al Quirinale.
5) Classe dirigente. Il sistema di selezione, con le parlamentarie nazionali online e con la votazione locale dei meet-up, tiene alla larga impresentabili, corrotti e riciclati, ma porta a galla troppi personaggi mediocri, se non addirittura imbarazzanti. Quella che piagnucola perché vuole andare a Ballarò, quello che campeggia dalla D’Urso, quelli che alla prima busta paga si fanno la pipì addosso e scatenano la rivolta della diaria. Consultare gli iscritti è fondamentale, ma necessita di un filtro successivo: meglio escludere qualcuno prima che espellerlo poi.
Ma anche alcuni meriti dei 5Stelle aiutano a spiegare la batosta. E sarebbe assurdo negarli. 1) Se tre mesi fa avesse prestato sottobanco 15 senatori a Bersani per il suo demenziale governicchio di minoranza, o se poi si fosse imbarcato nell’immondo carrozzone Letta-Alfano, il M5S si sarebbe guadagnato i favori dei giornaloni, della Rai e di mezza La7, che ora non lo lincerebbero da mane a sera, non inventerebbero scandali inesistenti (tipo i delirii della cronista di Report sulla pubblicità nel blog), non oscurerebbero la clamorosa rinuncia a 42 milioni di rimborsi elettorali, non lo accuserebbero di perder tempo a “parlare di scontrini” o di essere come tutti gli altri.
2) Le battaglie e i consensi dei 5Stelle hanno costretto gli elettori e i candidati del Pd a cambiare in meglio (il predatore migliora la specie predata): i primi, alle primarie, scelgono quasi sempre il più lontano dalla nomenklatura e più vicino alla società civile; i secondi, una volta in lizza, si ingrilliscono vieppiù rubando voti al candidato M5S. Pisapia a Milano, Doria a Genova, Renzi a Firenze, De Magistris a Napoli, Emiliano a Bari, Orlando a Palermo, Zedda a Cagliari, Serracchiani in Friuli. E ora Marino, che vince a Roma contro il Pd dell’inciucio (era per Rodotà). Invece alle politiche c’era Bersani con tutto il cucuzzaro, e Grillo superò il 25%. Ieri, nel pieno della débâcle alle comunali, i sondaggi nazionali davano M5S addirittura in ripresa al 24-25%. L’inciucio logora chi lo fa.
Da Il Fatto Quotidiano del 28/05/2013.
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Se qualcuno avesse avuto dubbi sulle scelte di M5s ai prossimi ballottaggi, l'ultimo intervento di Beppe Grillo sul suo blog spazza via ogni incertezza: "Per i prossimi ballottaggi dove non appoggeremo la destra e tanto meno la sinistra, tra loro non c'è alcuna differenza, forse la destra ti prende un po' meno per il culo""
Grillo mette dunque a tacere tutte le voci su un possibile appoggio, circolate ieri, di M5s ad alcuni candidati del Pd al secondo turno delle elezioni amministrative. A partire da Roma dove ieri si parlava di un possibile referendum interno al movimento per decidere se appoggiare o no l'ex chirurgo contro Alemanno.
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/29 ... _ref=italy)
Grillo mette dunque a tacere tutte le voci su un possibile appoggio, circolate ieri, di M5s ad alcuni candidati del Pd al secondo turno delle elezioni amministrative. A partire da Roma dove ieri si parlava di un possibile referendum interno al movimento per decidere se appoggiare o no l'ex chirurgo contro Alemanno.
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/29 ... _ref=italy)
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Man mano che passa il tempo, appare sempre più evidente la natura di questo personaggio, che è chiaramente di destra.
Non a caso piace tanto a Travaglio.
Chi sa se la sinistra se ne è resa conto.
Non a caso piace tanto a Travaglio.
Chi sa se la sinistra se ne è resa conto.
-
- Messaggi: 397
- Iscritto il: 24/02/2012, 21:23
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Lombardi: "Chi parla con la stampa è una m."
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1
Se non sono tutti uguali, si spaccheranno presto.
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1
Se non sono tutti uguali, si spaccheranno presto.
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
huffingtonpost
Stefano Rodotà striglia Beppe Grillo. In un'intervista sul Corriere di oggi l'ex garante della privacy analizzando il voto amministrativo, non fa sconti soprattutto al Movimento Cinque Stelle: "Ha perso per due ragione - spiega Rodotà - la prima è politica: hanno inciso sul voto i conflitti e le difficoltà e le polemiche di queste settimane. La seconda è che avevo detto che la parlamentarizzazione dei 5 stelle non sarebbe stata indolore. E cosi è stato".
Nella sua analisi Rodotà entra nel merito delle questioni, a partire dai due elementi fondamentali del Movimento, Beppe Grillo e il web:"La rete - spiega sempre nell'intervista - da sola non basta. Non è mai bastata. Guardiamo l'ultima campagna elettorale: Grillo è partito dalla rete, poi ha riempito le piazze reali con lo tsunami tour" L'ex garante della privacy per spiegarsi usa poi un paragone "illustre": "Anche Obama - dice - è stato lo stesso. Si parte dalla rete ma poi si va oltre".
Stefano Rodotà striglia Beppe Grillo. In un'intervista sul Corriere di oggi l'ex garante della privacy analizzando il voto amministrativo, non fa sconti soprattutto al Movimento Cinque Stelle: "Ha perso per due ragione - spiega Rodotà - la prima è politica: hanno inciso sul voto i conflitti e le difficoltà e le polemiche di queste settimane. La seconda è che avevo detto che la parlamentarizzazione dei 5 stelle non sarebbe stata indolore. E cosi è stato".
Nella sua analisi Rodotà entra nel merito delle questioni, a partire dai due elementi fondamentali del Movimento, Beppe Grillo e il web:"La rete - spiega sempre nell'intervista - da sola non basta. Non è mai bastata. Guardiamo l'ultima campagna elettorale: Grillo è partito dalla rete, poi ha riempito le piazze reali con lo tsunami tour" L'ex garante della privacy per spiegarsi usa poi un paragone "illustre": "Anche Obama - dice - è stato lo stesso. Si parte dalla rete ma poi si va oltre".
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
from L'Unità
Eroica prestazione di Marco Travaglio, che ieri su il Fatto quotidiano ha incoraggiato il suo capitano Beppe Grillo a non deflettere dalla giusta linea.
Coraggio Beppe, vai avanti, non ti preoccupare se hai perso tre quarti dei voti appena ottenuti alle politiche, perché
«ieri, nel pieno della débacle delle comunali, i sondaggi nazionali davano M5S addirittura in ripresa al 24-25%».
È stato persino più ironico Maurizio Belpietro, che su Libero , ha immancabilmente citato i sondaggi che danno il Cavaliere al 30%, ma non ha potuto fare a meno di constatare che intanto il Pdl «diminuisce nelle urne».
Com’è bello questo mondo dei sondaggi che valgono più dei voti reali.
Anzi, che pretendono di fondare le analisi sulla realtà.
L’importante è vincere nel mondo virtuale, nel circuito parallelo che conta e che influenza.
È la ferrea logiche delle oligarchie.
Infatti, Travaglio qualche suggerimento di postura a Grillo lo dà:
cambia un po’ la comunicazione, le presenze in tv, le facce dei candidati, rafforza i filtri perché è
«meglio escludere qualcuno prima che espellerlo poi».
Sulla politica però non c’è nulla da cambiare.
Per Travaglio Grillo ha fatto benissimo a dire no a Bersani e ad aprire le porte del governo a Berlusconi:
così le battaglie dei 5 Stelle incidono di più nella carne viva del Pd.
Viene quasi un dubbio:
non è che Travaglio si è già scocciato di Grillo e ha deciso di affondarlo con i suoi consigli suicidi?
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Dopo la Gabanelli, ne ha per tutti, anche per la bandiera Rodotà che ha osato rivolgergli qualche timidissima critica.
E poi dicono che non è un fascistello.
E poi dicono che non è un fascistello.
beppegrillo ha scritto:I maestrini dalla penna rossa
Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra. E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcecaglia, è come le vecchie di "Bocca di Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio". C'è poi lo smacchiatore di Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà.
http://www.beppegrillo.it/2013/05/i_maestrini_dal.html
-
- Messaggi: 397
- Iscritto il: 24/02/2012, 21:23
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
C'è qualcuno che si fida ancora di questo invasato?
Grillo contro Rodotà: "ottuagenario miracolato"
Quando diceva : 80 anni ma è un ragazzo
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1
Grillo contro Rodotà: "ottuagenario miracolato"
Quando diceva : 80 anni ma è un ragazzo
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Mi dispiace, è un ivasato e si comporta come tale , peccato perchè tanta gente non sa più da che parte andare, e lui ha tante qualità per trascinare le folle .Myriam
C'è qualcuno che si fida ancora di questo invasato?
Grillo contro Rodotà: "ottuagenario miracolato"
Quando diceva : 80 anni ma è un ragazzo
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Majestic-12 [Bot] e 0 ospiti