Guida Tv - segnalazioni programmi
Guida Tv - segnalazioni programmi
Stasera su RaiTre andrà in onda la 27esima puntata di Ballarò, che affronterà le ultime scandalose vicende legate alla politica. Come sempre, il talk show condotto da Giovanni Floris punterà l’attenzione sulla drammatica situazione italiana, analizzandola da due prospettive opposte. Da un lato ci sono i cittadini, sempre più poveri fra licenziamenti e tasse; dall’altro ci sono i partiti politici, che grazie ad agevolazioni, corruzione e truffe, si arricchiscono sempre di più. Come testimonia la recentissima vicenda che ha coinvolto la famiglia Bossi e la Lega.
I nostri parlamentari sono tra i più ricchi d’Europa, ma a quanto pare non basta. Negli ultimi giorni un vero e proprio ciclone ha investito la Lega Nord, scuotendo le fondamenta del partito. Il primo nome a saltar fuori è stato quello di Francesco Belsito, tesoriere della Lega indagato per appropriazione indebita. Ma quella è stata solo la punta dell’iceberg, emerso pochi giorni dopo. Il nome successivo finito nel mirino degli inquirenti è stato di ben altra portata, dato che si è trattato di quello di Umberto Bossi in persona. Il senatur e suo figlio Renzo sono entrambi finiti nelle indagini con l’accusa di aver sottratto al partito il denaro concesso dallo Stato per i rimborsi elettorali. Le somme sarebbero state impiegate tutte per spese personali della famiglia, a partire da affitti e compravendite di appartamenti.
Entrambi i Bossi hanno rassegnato le dimissioni dai rispettivi incarichi e alla Lega ora c’è grande movimento. Si parla di ‘pulizie’ e a quanto pare altri membri del gruppo sono destinati a fare i bagagli.
Questo è solo l’ultimo dei casi scandalosi che hanno coinvolto parlamentari di spicco negli ultimi mesi. Quel che è certo è che i politici sono sempre più ricchi, mentre il popolo fatica ad arrivare a fine mese, specie dopo i tagli e i sacrifici imposti dalla riforma Monti. Come si può accettare una simile disparità di condizioni? Perché devono pagare sempre coloro che hanno di meno?
Di questo si parlerà stasera nel salotto di Ballarò, che ospiterà come di consueto esponenti del mondo politico, giornalistico, economico e sociale. Nel salotto di Floris troveremo oggi Matteo Renzi, sindaco di Firenze; Mario Catania, ministro delle Politiche Agricole; Luigi Abete, presidente di Assonime e della BNL; Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, Andrea Olivero, presidente dell’Acli e Nando Pagnoncelli, presidente della Ipsos.
In apertura, come di consueto, la copertina satirica di Maurizio Crozza. Appuntamento alle 21:10 su RaiTre e sul sito della Rai in streming legale e gratuito.
I nostri parlamentari sono tra i più ricchi d’Europa, ma a quanto pare non basta. Negli ultimi giorni un vero e proprio ciclone ha investito la Lega Nord, scuotendo le fondamenta del partito. Il primo nome a saltar fuori è stato quello di Francesco Belsito, tesoriere della Lega indagato per appropriazione indebita. Ma quella è stata solo la punta dell’iceberg, emerso pochi giorni dopo. Il nome successivo finito nel mirino degli inquirenti è stato di ben altra portata, dato che si è trattato di quello di Umberto Bossi in persona. Il senatur e suo figlio Renzo sono entrambi finiti nelle indagini con l’accusa di aver sottratto al partito il denaro concesso dallo Stato per i rimborsi elettorali. Le somme sarebbero state impiegate tutte per spese personali della famiglia, a partire da affitti e compravendite di appartamenti.
Entrambi i Bossi hanno rassegnato le dimissioni dai rispettivi incarichi e alla Lega ora c’è grande movimento. Si parla di ‘pulizie’ e a quanto pare altri membri del gruppo sono destinati a fare i bagagli.
Questo è solo l’ultimo dei casi scandalosi che hanno coinvolto parlamentari di spicco negli ultimi mesi. Quel che è certo è che i politici sono sempre più ricchi, mentre il popolo fatica ad arrivare a fine mese, specie dopo i tagli e i sacrifici imposti dalla riforma Monti. Come si può accettare una simile disparità di condizioni? Perché devono pagare sempre coloro che hanno di meno?
Di questo si parlerà stasera nel salotto di Ballarò, che ospiterà come di consueto esponenti del mondo politico, giornalistico, economico e sociale. Nel salotto di Floris troveremo oggi Matteo Renzi, sindaco di Firenze; Mario Catania, ministro delle Politiche Agricole; Luigi Abete, presidente di Assonime e della BNL; Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, Andrea Olivero, presidente dell’Acli e Nando Pagnoncelli, presidente della Ipsos.
In apertura, come di consueto, la copertina satirica di Maurizio Crozza. Appuntamento alle 21:10 su RaiTre e sul sito della Rai in streming legale e gratuito.
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Re: Guida Tv - segnalazioni programmi
In compenso abbiamo i partiti con i rimborsi elettorali piu alti D'Europa.Non basta fare delle regole di bilancio ecc......Bisogna portare il rimborso pari alla Francia.Piu vicina a noi come popolazione.Dalle stelle alle stalle i due Bossi,e non mi si venga a dire che Maroni non ne sapeva niente.Per questo mi piacerebbe Tosi come candidato.
Mi domando cosa aspetta il PD a riformarsi davvero.
Ciao
Paolo11
Mi domando cosa aspetta il PD a riformarsi davvero.
Ciao
Paolo11
Re: Guida Tv - segnalazioni programmi
http://www.ilpost.it/amedeobalbi/2012/0 ... e-le-cose/
L’altra sera è successa una cosa. Alla tv, su La7, hanno mandato in onda in prima serata uno spettacolo di Marco Paolini. Gli spettacoli di Paolini, per quei due o tre che non ne avessero mai visto uno, funzionano così: c’è Paolini – che è un attore che potremmo definire specializzato in monologhi – su un palco allestito con una scenografia minima o quasi inesistente, che racconta delle cose, per due o tre ore. Punto. Questi spettacoli Paolini normalmente li fa a teatro, in giro per l’Italia, ma qualche anno fa qualcuno ebbe l’idea, e il merito, o l’incoscienza, di farlo andare in televisione, e Paolini riuscì a tenere inchiodata davanti allo schermo un bel po’ di gente, raccontando per filo e per segno quello che era successo alla diga del Vajont e alle persone che abitavano nella valle, quando ci fu la sciagura. Da solo. Una cosa che uno dice non può funzionare – invece funziona benissimo. Inizi a sentirlo raccontare e non te ne vai più. Io ho davanti agli occhi un’immagine precisa dell’acqua che va da un lato all’altro della valle, ma non l’ho mai vista davvero quell’immagine, l’ho solo sentita raccontare da Paolini. E insomma, quello spettacolo, portato in televisione, andò benissimo, e anche chi prima non ci credeva capì che una cosa del genere poteva funzionare. Da allora Paolini si è riaffacciato in televisione diverse volte, parlando di temi sempre piuttosto impegnativi e tenendo ogni volta incollate davanti alla televisione parecchie persone. Parecchie nel senso di molte.
Benissimo. La cosa che è successa l’altra sera è che Paolini, su La7, ha parlato di Galileo. Anche questo è uno spettacolo che da un po’ di tempo porta in giro per l’Italia, non solo nei teatri ma anche nelle scuole, che secondo me è una gran bella cosa. Ah, ecco un’altra cosa importante: Paolini, quando va in televisione, di solito sceglie di ambientare il suo racconto in un posto particolare, che abbia qualche attinenza con il tema. Per parlare di Galileo è andato sotto il Gran Sasso, nei laboratori dell’INFN. Ora, sì, Galileo è Galileo, ci mancherebbe, e c’è il processo e l’inquisizione e compagnia bella, quindi uno potrebbe dire che la scienza c’entra e non c’entra, c’entra più la storia. E invece no, perché Paolini ha parlato anche del Sidereus Nuncius, e di Tolomeo e di Copernico e di Keplero, e ha pure reinterpretato alla maniera della commedia dell’arte (in veneto stretto, e io l’ho capito lo stesso) il famoso discorso della stiva, che è uno dei momenti fondanti della fisica moderna. Quindi, riassumendo, Paolini è andato in tv, in prima serata, a parlare di scienza, in un posto di scienza, e la cosa è andata avanti per un paio d’ore buone – e poi c’è stato anche un seguito, con interviste a ricercatori che lavorano sotto il Gran Sasso, e Paolini che girava tra gli esperimenti e li spiegava. E li spiegava bene. Il tutto è andato avanti fino all’una passata e, a quanto pare, è stato visto da parecchie persone, nel senso di molte. Dicono (lo dicono quegli apparecchi che alcune famiglie hanno in casa e che servono per misurare la cosiddetta audience) che ci fossero, davanti alla televisione, a guardare Paolini che parlava prima di Galileo e poi addirittura di materia oscura, un milione e mezzo di persone, più o meno. Che secondo me sono parecchie. Nel senso di molte.
Dal che, deduco alcune cose. Intanto che non è vero che non si può parlare di scienza in televisione perché alla gente la scienza non interessa (voi non ci crederete ma c’è chi la pensa così, e di solito fa il funzionario televisivo). No: alla gente – non a tutta, magari, ma comunque a parecchia – piace sentirsi raccontare le cose bene, che si tratti di scienza o di qualunque altro argomento, anche impegnativo. E poi che non è vero che ci vogliono tanti soldi, per raccontare le cose bene. Può farlo anche una sola persona, su un palco semi-spoglio – a patto, però, che sia una persona che le cose le sa raccontare. Per raccontare le cose bene ci vuole fatica mentale, ci vogliono le idee, ci vuole il talento, ci vuole anche molta tecnica. Queste cose, se uno ha provato a raccontare, lo sa che ci vogliono, e si rende conto che non tutti sono capaci e non tutti sono Paolini, certo. Ma, appunto, a modo loro, da molti anni le conferenze TED, o le lectio magistralis nei vari festival della scienza, provano a fare la stessa cosa, a raccontare cose difficili in un modo che ti faccia venire voglia di stare a sentire. E funzionano – alcune di più, alcune di meno, ma funzionano, e la gente va a sentirle. Così come funzionava Baricco quando raccontava i libri o l’opera lirica, o funziona Benigni che racconta Dante, o Saviano che racconta la malavita organizzata.
Poi, certo, lo capisco, è più facile raccattare qualche vecchio documentario dalle pay tv americane, fare un po’ di taglia e cuci, e mandarlo in onda introdotto da una presentatrice o da un presentatore improvvisato. Solo, se poi quella roba non la guarda nessuno, non diamo la colpa alla scienza, o alla gente.
L’altra sera è successa una cosa. Alla tv, su La7, hanno mandato in onda in prima serata uno spettacolo di Marco Paolini. Gli spettacoli di Paolini, per quei due o tre che non ne avessero mai visto uno, funzionano così: c’è Paolini – che è un attore che potremmo definire specializzato in monologhi – su un palco allestito con una scenografia minima o quasi inesistente, che racconta delle cose, per due o tre ore. Punto. Questi spettacoli Paolini normalmente li fa a teatro, in giro per l’Italia, ma qualche anno fa qualcuno ebbe l’idea, e il merito, o l’incoscienza, di farlo andare in televisione, e Paolini riuscì a tenere inchiodata davanti allo schermo un bel po’ di gente, raccontando per filo e per segno quello che era successo alla diga del Vajont e alle persone che abitavano nella valle, quando ci fu la sciagura. Da solo. Una cosa che uno dice non può funzionare – invece funziona benissimo. Inizi a sentirlo raccontare e non te ne vai più. Io ho davanti agli occhi un’immagine precisa dell’acqua che va da un lato all’altro della valle, ma non l’ho mai vista davvero quell’immagine, l’ho solo sentita raccontare da Paolini. E insomma, quello spettacolo, portato in televisione, andò benissimo, e anche chi prima non ci credeva capì che una cosa del genere poteva funzionare. Da allora Paolini si è riaffacciato in televisione diverse volte, parlando di temi sempre piuttosto impegnativi e tenendo ogni volta incollate davanti alla televisione parecchie persone. Parecchie nel senso di molte.
Benissimo. La cosa che è successa l’altra sera è che Paolini, su La7, ha parlato di Galileo. Anche questo è uno spettacolo che da un po’ di tempo porta in giro per l’Italia, non solo nei teatri ma anche nelle scuole, che secondo me è una gran bella cosa. Ah, ecco un’altra cosa importante: Paolini, quando va in televisione, di solito sceglie di ambientare il suo racconto in un posto particolare, che abbia qualche attinenza con il tema. Per parlare di Galileo è andato sotto il Gran Sasso, nei laboratori dell’INFN. Ora, sì, Galileo è Galileo, ci mancherebbe, e c’è il processo e l’inquisizione e compagnia bella, quindi uno potrebbe dire che la scienza c’entra e non c’entra, c’entra più la storia. E invece no, perché Paolini ha parlato anche del Sidereus Nuncius, e di Tolomeo e di Copernico e di Keplero, e ha pure reinterpretato alla maniera della commedia dell’arte (in veneto stretto, e io l’ho capito lo stesso) il famoso discorso della stiva, che è uno dei momenti fondanti della fisica moderna. Quindi, riassumendo, Paolini è andato in tv, in prima serata, a parlare di scienza, in un posto di scienza, e la cosa è andata avanti per un paio d’ore buone – e poi c’è stato anche un seguito, con interviste a ricercatori che lavorano sotto il Gran Sasso, e Paolini che girava tra gli esperimenti e li spiegava. E li spiegava bene. Il tutto è andato avanti fino all’una passata e, a quanto pare, è stato visto da parecchie persone, nel senso di molte. Dicono (lo dicono quegli apparecchi che alcune famiglie hanno in casa e che servono per misurare la cosiddetta audience) che ci fossero, davanti alla televisione, a guardare Paolini che parlava prima di Galileo e poi addirittura di materia oscura, un milione e mezzo di persone, più o meno. Che secondo me sono parecchie. Nel senso di molte.
Dal che, deduco alcune cose. Intanto che non è vero che non si può parlare di scienza in televisione perché alla gente la scienza non interessa (voi non ci crederete ma c’è chi la pensa così, e di solito fa il funzionario televisivo). No: alla gente – non a tutta, magari, ma comunque a parecchia – piace sentirsi raccontare le cose bene, che si tratti di scienza o di qualunque altro argomento, anche impegnativo. E poi che non è vero che ci vogliono tanti soldi, per raccontare le cose bene. Può farlo anche una sola persona, su un palco semi-spoglio – a patto, però, che sia una persona che le cose le sa raccontare. Per raccontare le cose bene ci vuole fatica mentale, ci vogliono le idee, ci vuole il talento, ci vuole anche molta tecnica. Queste cose, se uno ha provato a raccontare, lo sa che ci vogliono, e si rende conto che non tutti sono capaci e non tutti sono Paolini, certo. Ma, appunto, a modo loro, da molti anni le conferenze TED, o le lectio magistralis nei vari festival della scienza, provano a fare la stessa cosa, a raccontare cose difficili in un modo che ti faccia venire voglia di stare a sentire. E funzionano – alcune di più, alcune di meno, ma funzionano, e la gente va a sentirle. Così come funzionava Baricco quando raccontava i libri o l’opera lirica, o funziona Benigni che racconta Dante, o Saviano che racconta la malavita organizzata.
Poi, certo, lo capisco, è più facile raccattare qualche vecchio documentario dalle pay tv americane, fare un po’ di taglia e cuci, e mandarlo in onda introdotto da una presentatrice o da un presentatore improvvisato. Solo, se poi quella roba non la guarda nessuno, non diamo la colpa alla scienza, o alla gente.
padre! ....me barcameno
Corrado Guzzanti torna in tv dopo il grande successo messo a segno con ‘Aniene’, lo speciale diventato subito cult che ha regalato al pubblico di Sky una galleria di nuovi personaggi, tra cui proprio il supereroe coatto Aniene. Un nuovo appuntamento con la satira corrosiva e la raffinata comicità di Guzzanti, una nuova carrellata di personaggi, specchio del Paese immerso nel ‘rigore’ della sua classe dirigente e dei ‘mostri’ che popolano un’apparente normalità. ‘Aniene 2 – molto rigore per nulla’ sarà in onda in esclusiva stasera su Sky Uno HD alle 21,10.
‘Aniene 2′ mixa in perfetto stile Guzzanti vecchie e nuove ‘creature’, con sketch fulminanti destinati, ancora una volta, a farci riflettere su vizi e difetti che segnano il nostro passato e l’imminente futuro. Viene disegnato lo spaccato di questi tempi partendo da un’invasione ‘aliena’ che ha colpito il Paese, passando dal ritorno di Lorenzo, ormai cresciuto e diventato padre, ai dialoghi surreali tra Aniene e il padre Disse, che lo ha inviato sulla Terra con la difficile missione di aiutare la debole e corrotta razza umana “a diradare la fitta nebbia di incertezze” che la avvolge. Un’illuminante interpretazione dello stato della satira nell’era post-berlusconiana, che rappresenta i comici come ostinati reduci del Vietnam.
Corrado Guzzanti riesce ad anticipare i tempi, a guardare lontano e a metterci di fronte alle deformazioni della nostra esistenza. Ogni sketch è costruito mescolando il meglio e il peggio dell’attualità, ma proponendone una ‘lettura’ alternativa, generando un’intuizione, lasciandoci una provocazione. Dopo il successo di ‘Aniene’, andato in onda su Sky Uno a giugno di un anno fa, con quasi un milione di spettatori cumulati e milioni di visualizzazioni sul web con l’esilarante finto spot referendario, ‘Aniene 2 – molto rigore per nulla’ si preannuncia come un nuovo evento televisivo e la sfida di Guzzanti alla crisi della satira in tempi di crisi. Lo spettacolo è scritto da Corrado Guzzanti con la collaborazione di Andrea Purgatori. Nel cast Massimo De Lorenzo, Lillo, Paola Minaccioni, Max Paiella e l’amichevole partecipazione di Marco Marzocca.
http://mag.sky.it/mag/tv/2012/06/06/cor ... nulla.html
al link c'è il promo .
‘Aniene 2′ mixa in perfetto stile Guzzanti vecchie e nuove ‘creature’, con sketch fulminanti destinati, ancora una volta, a farci riflettere su vizi e difetti che segnano il nostro passato e l’imminente futuro. Viene disegnato lo spaccato di questi tempi partendo da un’invasione ‘aliena’ che ha colpito il Paese, passando dal ritorno di Lorenzo, ormai cresciuto e diventato padre, ai dialoghi surreali tra Aniene e il padre Disse, che lo ha inviato sulla Terra con la difficile missione di aiutare la debole e corrotta razza umana “a diradare la fitta nebbia di incertezze” che la avvolge. Un’illuminante interpretazione dello stato della satira nell’era post-berlusconiana, che rappresenta i comici come ostinati reduci del Vietnam.
Corrado Guzzanti riesce ad anticipare i tempi, a guardare lontano e a metterci di fronte alle deformazioni della nostra esistenza. Ogni sketch è costruito mescolando il meglio e il peggio dell’attualità, ma proponendone una ‘lettura’ alternativa, generando un’intuizione, lasciandoci una provocazione. Dopo il successo di ‘Aniene’, andato in onda su Sky Uno a giugno di un anno fa, con quasi un milione di spettatori cumulati e milioni di visualizzazioni sul web con l’esilarante finto spot referendario, ‘Aniene 2 – molto rigore per nulla’ si preannuncia come un nuovo evento televisivo e la sfida di Guzzanti alla crisi della satira in tempi di crisi. Lo spettacolo è scritto da Corrado Guzzanti con la collaborazione di Andrea Purgatori. Nel cast Massimo De Lorenzo, Lillo, Paola Minaccioni, Max Paiella e l’amichevole partecipazione di Marco Marzocca.
http://mag.sky.it/mag/tv/2012/06/06/cor ... nulla.html
al link c'è il promo .
Re: Guida Tv - segnalazioni programmi
Su RaiTre riparte Ballarò, con la conduzione di Giovanni Floris e la copertina di Maurizio Crozza.
Floris si occupa di prezzi e politica con Matteo Renzi, Roberto Maroni, Luigi Abete, Alessandro Sallusti, Paolo Mieli, Nando Pagnoncelli e con l’economista Irene Tinagli di “Italia Futura”, il viceministro del lavoro Michel Martone e il segretario confederale della Cgil Elena Lattuada.
ce la siamo chiamata?
Floris si occupa di prezzi e politica con Matteo Renzi, Roberto Maroni, Luigi Abete, Alessandro Sallusti, Paolo Mieli, Nando Pagnoncelli e con l’economista Irene Tinagli di “Italia Futura”, il viceministro del lavoro Michel Martone e il segretario confederale della Cgil Elena Lattuada.
ce la siamo chiamata?
Re: Guida Tv - segnalazioni programmi
dal blog di Gad Lerner
Dopo più di dieci anni e quasi 350 puntate lunedì 10 dicembre 2012 L’Infedele saluta e toglie il disturbo. L’ho deciso in cuor mio immediatamente, non appena dalla direzione di La7 mi sono giunte richieste sull’opportunità di spostarne la collocazione in palinsesto, ora che il lunedì si è affollato con la concorrenza di Paolo Del Debbio e Fazio/Saviano. Il programma è senz’altro maturo, forse anche logoro come il suo conduttore, ma per quel che ha rappresentato nella costruzione del progetto di La7 non è davvero il caso di strattonarlo. Meglio lasciare con gratitudine e leggerezza, ricordando solo due circostanze che non si prestano a equivoci: da quando è nato, nel novembre 2002, fino a oggi, gli ascolti dell’Infedele si sono mantenuti saldamente al di sopra della media di rete nella fascia del prime time; e il rapporto fra costi produttivi e incassi pubblicitari è sempre stato fra i più vantaggiosi per l’azienda. La qualità del nostro programma è invece, naturalmente, opinabile. Per questo lunedì sera il regista Michele Mally ci trasmetterà una veloce galleria degli ospiti dell’Infedele, che lo hanno reso quel che è stato. Io personalmente credo che ne sia valsa la pena, e non solo per noi che l’abbiamo fatto. Ora si volta pagina. Da venerdì 25 gennaio 2013 saremo in onda alle 22,20 su La7 con un nuovo programma settimanale nel quale ci ripromettiamo di superare la formula del talk show. A Corrado Formigli che occupa con “Piazzapulita” la prima serata del lunedì dico: benvenuto e largo ai giovani!
Dopo più di dieci anni e quasi 350 puntate lunedì 10 dicembre 2012 L’Infedele saluta e toglie il disturbo. L’ho deciso in cuor mio immediatamente, non appena dalla direzione di La7 mi sono giunte richieste sull’opportunità di spostarne la collocazione in palinsesto, ora che il lunedì si è affollato con la concorrenza di Paolo Del Debbio e Fazio/Saviano. Il programma è senz’altro maturo, forse anche logoro come il suo conduttore, ma per quel che ha rappresentato nella costruzione del progetto di La7 non è davvero il caso di strattonarlo. Meglio lasciare con gratitudine e leggerezza, ricordando solo due circostanze che non si prestano a equivoci: da quando è nato, nel novembre 2002, fino a oggi, gli ascolti dell’Infedele si sono mantenuti saldamente al di sopra della media di rete nella fascia del prime time; e il rapporto fra costi produttivi e incassi pubblicitari è sempre stato fra i più vantaggiosi per l’azienda. La qualità del nostro programma è invece, naturalmente, opinabile. Per questo lunedì sera il regista Michele Mally ci trasmetterà una veloce galleria degli ospiti dell’Infedele, che lo hanno reso quel che è stato. Io personalmente credo che ne sia valsa la pena, e non solo per noi che l’abbiamo fatto. Ora si volta pagina. Da venerdì 25 gennaio 2013 saremo in onda alle 22,20 su La7 con un nuovo programma settimanale nel quale ci ripromettiamo di superare la formula del talk show. A Corrado Formigli che occupa con “Piazzapulita” la prima serata del lunedì dico: benvenuto e largo ai giovani!
Re: Guida Tv - segnalazioni programmi
stasera su sky nel programma della Ilaria D'amico ore 20.30
Bill Emmott , Vittorio Zucconi, e ( ahimè) Feltri .
faranno vedere qualche pezzo del film di Emmott.
Bill Emmott , Vittorio Zucconi, e ( ahimè) Feltri .
faranno vedere qualche pezzo del film di Emmott.
Chi c’è in linea
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