quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Questa non è male


Mathias77 16 minutes ago
''Salve, sono Silvatteo Renzusconi, il sindaco di Firenze a tempo perso. Sono il futuro del PD, sono il futuro del Paese, sono giovane, sono bello, sono magro, sudo ma mi cambio spesso la camicia, sono amico di chi ci capisce. Io li rottamerò tutti e se diventerò premier non sentirete più il bisogno di Berlusconi. Abolirò il Senato e lo sostituirò con un grande box pieno di giochi, dove si riuniranno gli onorevoli under 10.
La Camera sarà sostituita dalla Cameretta, con i banchi a castello e i vasini da notte per soddisfare i bisogni più impellenti anche in pieno giorno.
Sostituirò le auto blu con i girelli bianchi!'' ;-)
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Rosa Assante Today 09:43 PM in risposta a aigor1
Questi sono votati all'estinzione !

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GRIFO 28 minutes ago in risposta a Rosa Assante
Infatti i primi sintomi si sono evidenziati alle regionali, che ci vuoi fare ci abituremo alla scomparsa del M5S

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Anchìo-Santo Today 09:43 PM in risposta a aigor1
...certo la fantasia non ti manca..

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pinch3 Today 09:38 PM
Renzi? Un pallone gonfiato con il gas soporifero dell'informazione pettegola e scandalistica nostrana

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Borgia Today 09:37 PM
D'Alema lo ha coccolato troppo,da bambino,ora si ritrova con un nipote viziato

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Francesca Fncvrr Today 09:34 PM
D'alema! nel pd hanno le ginocchia usurate!

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liszt Today 09:33 PM
Fraceshini ha fatto la foto migliore della situazione PD.
Berlusconi è un "collante formidabile" per la loro unità.

Ma io Berlusconi lo vedo ancora lì dopo 20 anni, quindi anche tuti uniti non ce la fate.

Ed è normale perché se lo abbattete non avete più collante, e infatti adesso che solo un po' si è indebolito vi siete abbastanza disuniti,direi.

La missione del PD è quella di abbattere un nemico, che però lo tiene in vita.

Quindi PD sta principalmente per ParaDosso.E si vede.

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EquaItalia Today 09:33 PM
Vabbè, ora sto renzi ha rotto.
Le cose si fanno se si hanno i voti, non battendo i piedi come bambini capricciosi.
Lui per ora i voti non li ha avuti; allora cosa rompe? Tutti i giorni a fare i capricci.

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Francesca Fncvrr Today 09:33 PM
PD? Solo un concentrato di I P O C R I S I A

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Farinata Today 09:32 PM
piccoli berlusconi crescono

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GRIFO 26 minutes ago in risposta a Farinata
I piccoli comici seguono a ruota

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Simone Monti Today 09:28 PM
Renzi o non Renzi, D'Alema se NE DEVE ANDARE! Aveva detto che si faceva da parte, ma è sempre lì a tramare, lui che è il maggiore responsabile dell'affondamento della sx in questi ultimi 20 anni, delle perdite del PD, delle continue risurrezioni di Berlusconi, della perenne esistenza del conflitto d'interesse

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Farinata Today 09:33 PM in risposta a Simone Monti
ha ragionissima, ma renzi è uguale, solo piu' giovane

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cesco Today 09:27 PM
Ma renzy fa parte del pd?
Se si nn vedo perchè non andare alle riunioni.
Massì facciamo come La Russa con fratelli d'italia.
Scissione osmotica, tutti contenti, elettori compresi.

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pyro Today 09:31 PM in risposta a cesco
é più probabile che segua l'esempio di rutelli.

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Angelo Today 09:27 PM
Hai chiesto il permesso a papà Silvio?

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lucianore Today 09:27 PM
con 101 scheletri nell'armadio ne vedremo delle belle

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JEN Today 09:27 PM
Il direttorio PDno è talmente penoso e avariato da rendere simpatico Renzi ed auspicabile una sua candidatura.

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GRIFO 23 minutes ago in risposta a JEN
Insomma mi vuoi convincere a non votare Renzi

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sab Today 09:27 PM
Renzi, davvero, tu e il tuo partito fate nascere una infinita PENA.

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GRIFO 21 minutes ago in risposta a sab
Porta la PENA al plurale sarai soddisfatto

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Elio La Chiesa Today 09:24 PM
Il PD più che a un bivio si ritrova in una ambigua confusione politica dovuta alle sue varie e contrapposte fazioni.
Dove Renzi tenta di inserirsi attivamente con i luccicanti metodi berlusconiani.
Mentre la vecchia e divisa nomenclatura arranca malamente e si chiude a riccio, per tutelare se stessa, pur continuando la guerra tra le agguerrite fazioni.
Il PD è un partito superato, vecchio nei metodi e nelle elaborazioni politiche, e incapace di rappresentare sia i ceti popolari che la devastante situazione economica.
E Renzi non è in nessun modo un autentico rinnovamento, è esclusivamente uno scaltro imbonitore, un chiacchierone alla Berlusconi.

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Egidio Risini Today 09:23 PM
Renzi, spariglia le carte, non ti condivido come idea politica, ma sfida questi fantasmi politici, almeno daresti un sesso a questo PD senza carattere politico ! Anche chi come me non ti condivide, saprebbe che carattere avrà questa Palude Democratica !

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NITRO-150 Today 09:22 PM
"Le correnti democratiche si incontrano a Roma, ma i renziani non ci sono"....... Scusami redazione del FATTO (maiuscolissimo) ma un titolo del genere non lo condivido. Renzi era in vitato SI o NO??
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renzomng Today 09:22 PM
Titolo da Pompiere della Sera di altri tempi. Il soviet, estromesso dalla madre patria, è ora esule in Italia. Ha visto giusto il no doctor Ferrara?

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genio42 Today 09:21 PM
Ne resterà uno solo.........M5S

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Anchìo-Santo Today 09:20 PM
...il giuramento di Pontida di renzi
...solo contro i big del partito
...sarà a dir poco ..atroce la sua fine..

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raffaele monaco Today 09:20 PM
ma perche' non va a gareggiare da " amici " ?
la politica e' una cosa seria quando lo capisce il cascherino di Arcore ?

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Lorenzo B Today 09:14 PM
Mattè non preoccuparti c'è il PDL in cerca di un erede

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pyro Today 09:12 PM
qunidi la tesi dei fanboy di renzi é:
renzi é il migliore perchè i sondaggi dicono che é il migliore.
mi sembra proprio un buon motivi per votarlo...
comunque che scusa vi preparerete quando perderete di nuovo le primarie?
i brogli e gli zenghari ve li siete gia giocati,inventatevi qualcosa di più originale.

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maurizio marcolongo Today 09:10 PM
candidati e vedremo cosa succede. forse è la volta buona che i catenacci che comandano il pd da troppo tempo se ne dovranno andare

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niccolo' moscardi Today 09:10 PM
Le continue critiche del Fatto quotidiano a Renzi, hanno il merito almeno di mantenere viva l'attenzione su questo predominante protagonista della politica italiana. È il modo in cui la redazione dimostra il suo affetto....

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Guest Today 09:10 PM
Ma i falliti à la bersani hanno ancora voce?

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raffaele monaco Today 09:25 PM in risposta a Guest
a bello ! fallito sarai tu ed il tuo Renzi !
Bersani non ha vinto in maniera netta le elezioni perche' Renzi remava contro ed i renziani hanno votato grillo.
ma chi lo vota sto' presun tuo so ????

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pyro Today 09:25 PM in risposta a Guest
figurati quello che ha perso contro il fallito come sta messo...

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zeno erre Today 09:06 PM
Renzi non sarà mai segretario del PD o candidato Premier col mio voto.Mai!

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Anchìo-Santo Today 09:31 PM in risposta a zeno erre
...bravo..!!
...ora non ti resta che non votare mai piu piddi
...poi vedi come ti sentirai migliore..

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Su Moru Today 09:05 PM
Povere anime nella tempesta, uomini senza cuore e senza testa, si agitano come bandiere legati all'asta della loro inutilità, la voce del popolo affidata a dei perdenti, mentre gli squali fanno briciole al vento dei nostri diritti.

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zeno erre Today 09:07 PM in risposta a Su Moru
Ti riferisci ai grillini, vero?

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Su Moru 54 minutes ago in risposta a zeno erre
No mi riferisco a quelli che eleggiamo noi poveri c.... che votano PD

Flag
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I restanti commenti in:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... so/646231/
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Pd, ticket Renzi – Pisapia per il dopo Letta, mentre Fare il Pd si prepara allo scontro con il sindaco di Firenze.


L’arena è pronta, manca solo da definire la data dello scontro. Potrebbe riassumersi in questo modo il lungo cammino del Partito democratico verso il congresso autunnale.
Semmai dovesse tenersi. Infatti, nonostante i proclami di Massimo D’Alema e le rassicurazioni del segretario Epifani, non è stato ancora fissato il giorno dell’inizio dei lavori dell’Assemblea.

Ieri, in questo articolo abbiamo riportato l’appello di Matteo Renzi alla dirigenza del Pd, con cui ha invitato i dirigenti a non fare melina sull’organizzazione della convention democratica.

In effetti, per il sindaco di Firenze si tratta di una corsa contro il tempo, poiché il primo mandato a Palazzo Vecchio si avvia al termine. Per cui non può rischiare di rimanere incastrato tra due poltrone, scelta che potrebbe affossarlo politicamente.



Stamattina, l’edizione milanese di Repubblica ha riportato un’indiscrezione, secondo cui – in caso di fallimento del governo Letta – alle prossime elezioni politiche potrebbe presentarsi davanti agli elettori di centrosinistra il duo Renzi-Pisapia, un vero e proprio “ticket dei sindaci”, che ha già ricevuto un endorsement ufficiale: “Una candidatura come quella di Renzi ha bisogno di essere ‘coperta’ sul fianco sinistro, per questo l’idea del ticket con Pisapia, anche se prematura, potrebbe avere un senso” ha detto il fedelissimo renziano Lorenzo Guerini.

D’altronde, il sindaco meneghino Giuliano Pisapia ha recentemente appoggiato la corsa del suo collega a Palazzo Chigi, sebbene alle ultime primarie abbia dato la sua preferenza al governatore Vendola e successivamente a Pierluigi Bersani. La motivazione è quasi scontata: l’avvicinamento a Renzi è l’unica mossa vincente che si possa fare in questo momento.

Ma di certo non la pensano allo stesso modo gli irriducibili del partito di via del Nazareno. Infatti, il 4 luglio si è svolta a Roma la riunione organizzata dai firmatari del documento “Fare il Pd”, il nuovo “correntone” democratico (copyright Renzi).



Presente tutto il Politburo piddino, tra cui Massimo D’Alema, che non ha risparmiato critiche al giovane rottamatore: “Se ci si candida è per fare il segretario del partito, non per fare una precampagna elettorale in vista di elezioni politiche che non sono neanche previste”. Grande assente Walter Veltroni, il quale punta molto sul messaggio efficace di Renzi, portavoce naturale – a suo dire – del discorso del Lingotto, che aveva lanciato l’allora sindaco di Roma verso la segreteria del Pd. Mentre l’arcinemico e pseudo sfidante di Renzi al Congresso, Stefano Fassina ha attaccato con decisione il primo cittadino gigliato: “Io lavoro a costruire una proposta per un Pd adeguato ai problemi radicali che abbiamo di fronte oggi. Tutti dovremmo fare così, anche chi usa il vittimismo come marketing congressuale”.

Alla fine, il partito è ormai spaccato, ma la situazione sembra oggettivamente diversa da quella descritta dal ministro Franceschini. Se è vero che – stando a quanto egli stesso ha dichiarato – il Pd è di fatto diviso tra democristiani nostalgici e veterocomunisti, non può sfuggire un’altra contrapposizione di sostanza, cioè quella tra la dirigenza democrat e gli amministratori (ex e in carica) iscritti al partito: i primi, in larga parte, sembrano orientati verso la continuazione della linea Bersani-D’Alema, ancora in cerca dell’erede di Epifani, mentre i secondi – come Delrio, Emiliano, Veltroni, Marino, Fassino, il bolognese Merola e il “forestiero” Pisapia – sono convinti dell’apporto benefico del rottamatore nel ruolo di segretario.

La campagna elettorale di Matteo Renzi comincerà a momenti, tuttavia il suo intento è già chiaro: presentarsi come aspirante “sindaco d’Italia”. Con o senza Pd.

Fabrizio Neironi

http://www.termometropolitico.it/58060_ ... letta.html
Amadeus

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Amadeus »

LA CORSA DEL CENTROSINISTRA
Civati si candida alla segreteria del Pd
«Noi l'alternativa al governo di larghe intese»
Dal Politicamp di Reggio Emilia il deputato annuncia la candidatura: «Vendicheremo Prodi e Rodotà»

Rompe ogni indugio Pippo Civati che, in risposta alle voci che si sono rincorse nei giorni scorsi, annuncia su Twitter: «Mi candido a fare il segretario del Pd e non capisco perchè qualcuno insista nel dire che non lo farò». La sua è una missione: «'Noi la farem vendettà, vendicheremo Prodi e Rodotà, le timidezze di questi anni, premessa al governo delle larghe intese». Così spiega Civati nella giornata conclusiva del suo 'Politicamp' a Reggio Emilia. E ancora: «Vendicheremo la titubanza sugli F35, Pompei, Taranto inquinata, le aspettative delle persone che si aspettavano una stagione diversa».

RICOSTRUZIONE - Civati parte con un programma ben de finito («ricostruire il centrosinistra; riportiamo con noi Sel, richiamiamo il popolo delle primarie»; «L'Italia e il Pd devono essere un posto dove andare, stare bene, fare cose che cambiano la vita delle persone»; «Non possiamo votare contro gli otto punti del cambiamento, contro gli impegni presi in campagna elettorale») e con una squadra alle sue spalle («Dietro la mia candidatura non ci sono nomi altisonanti, ma persone come quelle che ci seguono dall'estero, che vengono definiti con la triste espressione di «cervelli in fuga», che stanno finanziando questo evento con un piccolo contributo online) unita e compatta, soprattutto, dice Civati, rispetto alle altre correnti interne al partito («solo correnti di seggiole», mentre «noi ci occuperemo di tutto il resto, della scelta degli argomenti, delle parole nuove»; «Ambiente, formazione e lavoro al centro della nostra strategia politica: le buone pratiche devono diventare politiche nazionali»).

APPELLO A LETTA - «Mi candido e lancio un manifesto contro il tatticismo. Se questo va contro le larghe intese, caro Enrico, ce ne faremo una ragione», spiega infine rivolgendosi a presidente del consiglio Enrico Letta.

Redazione Online
7 luglio 2013 | 14:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Dal video di repubblica mi pare di vedere che non ci fosse tanta gente...

http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HREC1-6
iospero
Messaggi: 2444
Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da iospero »

Forza Civati , può darsi nche non ci sia un gran pubblico, intanto è il primo che si candida e con una linea ben chiara, prima il centrosinistra delle larghe e lunghe attese, l'Italia non può permettersi di logorarsi cercando piccoli compromessi con il PDL.
Civati propone un modello di partito che parte dal basso, altrettanto stanno facendo la sen. Puppato, Barca , forse la Serrachiani, unitevi e vinceremo.
pancho
Messaggi: 1990
Iscritto il: 21/02/2012, 19:25

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:Dal video di repubblica mi pare di vedere che non ci fosse tanta gente...

http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HREC1-6
Ah si, repubblica. Se al contrario ce ne fossero state centinaia di migliaia certamente non avrebbe fatto alcuna notizia. Che si puo' sperare da questo giornale che fin dall'inizio ha sponsirizzato la larghe "contese?"

Vai avanti Civati e non voltarti indietro.

Abbi coraggio e vai controcorrente e passa sopra costoro come un rullo compressore e troverai proseliti.

Non valgono niente, o poco, e quindi non ci si perde un granche'.

Non dovesse essere cosi'.....non ci sarebbe piu' alcuna speranza per questa Italietta da 2 soldi. Il suo declino sara' inevitabile. Inutile far finta di niente.

Non ci restera' che emigrare in un paese piu' decente come gia' fa qualcuno e a cui ci sto' pensando pure io se riusciro a trovare il coraggio di farlo


un salutone...... amaro questa volta
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Renzi: "Tutti mi chiedono di candidarmi. Così cambierò il Pd"

Intervista a Matteo Renzi di Claudio Tito - la Repubblica
di Matteo Renzi, pubblicato il 9 luglio 2013

Tanti amministratori, tanti sindaci tanti militanti ripongono nel Pd le loro speranze. E chiedono a me di mettermi in gioco. A loro dico: dobbiamo costruire un Pd moderno, aperto, pensante non pesante. Perché solo il Pd può fare uscire l`Italia da questa crisi». Matteo Renzi è pronto a scendere in campo. Vuole aspettare la convocazione ufficiale del congresso e la definizione delle regole, ma la road map è già disegnata. E si chiuderà con la convocazione il 27 ottobre di una "Quarta Leopolda", la convention "renziana" che nel 2011 battezzò i «rottamatori» e nel novembre 2012 fu la molla per lanciare l`ultimo sprint in vista delle primarie contro Pierluigi Bersani. Fino a quel momento, il sindaco di Firenze vuole costruire un network di alleanze che faccia perno sui sindaci e rappresentanti della base. E non certo sui capicorrente: «Simboli di un partito che non esiste ma resiste».
E con una precisa assicurazione: «Teniamo fuori il governo da questo dibattito. Enrico sarà più forte se il Pd sarà più forte. L`importante è che non si preoccupi di durare, ma di fare. Abbia come punto di riferimento le idee di Andreatta e non il tirare a campare di Andreotti».

Tutti si chiedono se si candida.

«Ma le sembra normale che un partito serio passi il tempo a parlare di quello che farò io da grande?».

Non sarà serio, però per molti il futuro del Pd e anche quello del governo dipende da questa scelta.

«C`è qualcuno nel partito che mi vuole invischiare in questo surreale dibattito sulle regole e sugli organigrammi. Anche no, grazie! Così si perde l`occasione di dare una risposta alla crisi italiana. Il Pd è l`unico partito in grado di fornire una risposta. Grillo ha bruciato la sua chance, Berlusconi pensa ad altro che agli italiani. Noi siamo gli unici a poter fare uscire l`Italia dalle secche».

Insomma le condizioni perché accetti la sfida ora ci sono.

«Il traghettatore del Pd, ossia Guglielmo Epifani, ci faccia sapere la data del congresso e delle primarie. Per statuto devono avvenire entro il 7 novembre. Non ci si candida per sapere qual è il responsabile organizzativo del territorio in Umbria, ma se si cattura una speranza e se si sfrutta il talento degli italiani. Su questo abbiamo molte proposte».

Cioè?

«Intanto faremo un`altra Leopolda il prossimo 27 ottobre. Perché` è fondamentale che si torni alle idee».

Se lei organizza un`altra Leopolda è per sostenere la sua candidatura.

«Le candidature verranno presentate prima. Ma è vero che io sono a un bivio: tra la voglia di ricandidarmi a Firenze dove credo di essere riuscito a imprimere un cambiamento nella città, ma che ha bisogno di altri 5 anni per consolidarsi; e la consapevolezza di rappresentare una speranza per molti. So che tanti amministratori, sindaci dirigenti pongono su di me questa speranza. Mi spingono a candidarmi. Allora io dico: voglio un Pd in cui vinca la leggerezza, che sia libero da certe burocrazie similministeriali. Che invece di essere pesante, sia pensante».

Ce l`ha con D`Alema?

«No, stavolta no. Ce l`ho con chi privilegia il dibattito sugli organismi rispetto alle idee».

È vero che le ha proposto di candidarsi alle europee?

«Sì. D`Alema parte dal presupposto che non devo fare il segretario. Ma non devo fare neanche il sindaco. Devo fare tra qualche anno il candidato premier designato dal partito. Per questo immagina Strasburgo come luogo dove acquisire esperienza internazionale. Mi piace pensare che sia un ragionamento serio e non lo considero un trappolone. Semplicemente non sono d`accordo: non faccio questa battaglia per sistemarmi da qualche parte. Ma per affermare una diversa idea d`Italia».

Il segretario deve o non deve essere anche il candidato premier?

«Mi atterrò alle regole. Quando saranno chiare e soprattutto quando si conoscerà la data del congresso, allora parleremo di cosa fare. Il punto per ora è un altro».

E qual è?

«Io voglio un partito che non sia terra di conquista per correnti, ma che sappia conquistare ivoti di chi non ci ha votato prima. Nel 2008 il Pd ha raccolto circa 12 milioni di voti, nel 2013 10 milioni. Anche alle amministrative abbiamo vinto perché il Pdl ha perso più voti di noi. Vogliamo recuperare un elemento di entusiasmo oppure no? E lo possiamo fare con una discussione su chi prenderà il posto di Stumpo? Ecco, io non voglio più parlare di queste cose».

Quindi si candiderà a prescindere dalle regole?

«Aspetto la data e di sapere se c`è una comunità di persone che crede che questo sia un progetto serio e non una fisima del sindaco di Firenze. Guardi, la mia immagine è quella del David. Può essere scontata ma quell`opera non è solo l`emblema della bellezza e della libertà civile. Michelangelo, quando gli chiesero come era riuscito a fare quella statua, rispose: basta togliere il marmo in eccesso. Ecco dobbiamo togliere quel che è in eccesso».

Tipo?

«La burocrazia, l`eccesso di potere dello Stato, il fisco, gli ostacoli che non aiutano i volontari del terzo settore. Un esempio: l`alimentare italiano ha una quota di export di 31 miliardi, ma ne importiamo per circa 35. Non siamo capaci di vendere ciò che abbiamo. Altro esempio: in questi giorni in tutti i comuni italiani sono arrivate camionate di moduli come il 730 per le dichiarazioni dei redditi. È normale che si vada avanti così e che non si possa risolvere tutto in un click? Il Pd parli di futuro, non di un`idea novecentesca dell` appartenenza».

Ecco un`altra botta ai capicorrente.

«L`ho detto e lo ripeto: se mi candido, lo faccio indipendentemente da loro. Ame interessa ilvoto deivolontari delle feste dell`Unità e quello dei delusi di Grillo o della Lega, non delle correnti organizzate. Non vado dietro a patti tra maggiorenti. Questo Pd non esiste, resiste. Ai caminetti romani rispondo sempre con un "no grazie". Non farò scambi di poltrone».

Se il nuovo segretario sarà anche il candidato premier, ci sarà una spinta a votare subito?

«Il governo va tenuto fuori. Dobbiamo dare una mano a Letta per fare cose significative. Voglio aiutarlo anche sulla legge che abolisce il finanziamento pubblico dei partiti. L`adesione può assumere forme diverse. Basta con l`idea novecentesca dell`appartenenza. Si fa politica anche in rete ».

In che senso?

«C`è un tentativo di modificare la sua proposta, che può non essere il massimo ma almeno è un punto di partenza. Bisogna bloccare quel tentativo. So che in Europa il finanziamento delle forze politiche esiste quasi ovunque, ma solo da noi è stato - per così dire - male utilizzato. I nostri stanno facendo un ottimo lavoro in Commissione per vigilare su questo tema. Questo sarà il primo passo per un partito che non concentri l`appartenenza solo sul tesseramento. Forse si può unire il social network al porta a porta. Serve qualcosa di nuovo».

Si spieghi meglio.

«L`adesione può assumere forme diverse. Nel 2013 serve un partito aperto. Basta con l`idea novecentesca dell`appartenenza. Dobbiamo renderlo moderno sapendo che non si discute solo nelle sezioni, che si fa politica anche in rete o nei luoghi del volontariato. A questo proposito c`è un documento di Goffredo B mini molto interessante. Ci dovremmo spiegare perché in alcune zone d`Italia sono stati più i votanti alle primarie che alle elezioni».

Secondo lei qual è il motivo?

«Che il partito si è chiuso in un castello. Quando lo apri, arriva più gente. Per questo bisogna partire dai sindaci. Possono dare una mano. Il Pd così può essere il luogo delle nostre speranze e non delle singole ambizioni».

Scusi, torno alla domanda precedente. Molti credono che il nuovo segretario rischia di spingere il governo verso la crisi.

«E allora che facciamo? Non eleggiamo il segretario così Franceschini è più tranquillo? Ci facciamo dare la linea da Brunetta e Schifani così non litighiamo? Al contrario io credo che Letta abbia bisogno di un Pd forte. Il governo ha tutto da guadagnare, se fa le cose. Letta ha chiarissimo che serve un Pd forte. Esiste un mondo ex democristiano preoccupato in primo luogo di rinviare. Senza polemica nei confronti della fu Balena Bianca, ma il governo deve decidere se il suo obiettivo è solo durare. Io tifo per questo governo. Ma un conto è se punta a durare «andreottianamente» e un altro se scommette sulle idee «andreattianamente». Non cambia solo una vocale, ma il modo di guardare al futuro. Ed Enrico sa bene la differenza tra Andreotti e Andreatta».

Ma l`Imu, ad esempio, lei l`abolirebbe?

«Questa discussione è la dimostrazione che in Italia si guarda il dito e non la luna. La presa di posizione di Berlusconi è legittima anche se troppi dimenticano che con i suoi governi la pressione fiscale è salita. Se il patto è toglierla, togliamola. Ma ci deve essere un disegno, altrimenti si trasforma in un assalto alla diligenza. Possiamo finalmente semplificare il fisco in Italia? Ridurre il peso dello Stato? Rendere più semplice il rapporto tra Agenzie delle Entrate e piccole imprese? ». Alle ultime primarie l`allora segretario Bersani indicò Papa Giovanni XXIII nel suo pantheon ideale. Lei metterebbe Papa Francesco? «Bergoglio sta sorprendendo tutti e ne sono felice. Da cattolico sono anche contento che si torni a prestare attenzione al messaggio evangelico di Gesù. Spero che tra gli effetti di questo papato ci sia un aiuto alla Cei ad essere più coraggiosa nella formazione politica e più distante dagli scontri tra i partiti».
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da peanuts »

Ieri il pd (nella sua maggioranza) si piega al caimano
Oggi gli stessi piefati dicono a chi si opponeva che non ci si fanno autogol
Peccato che l'ennesimo autogol l'abbiano fatto proprio loro

Inciucioni schifosi, ci vediamo alle urne
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

La lontananza.
Cassintegrati, precari, disoccupati, esodati, somministrati, partite Iva alla fame, pensionati al minimo, studenti senza futuro, gay e immigrati senza diritti, vecchiette in coda al discount, mamme in lista d’attesa per l’asilo e panettieri a cui la banca ha appena tolto il fido.
Sono certo che si alzano al mattino e la prima cosa che si chiedono è se il candidato premier del Pd dev’essere il segretario oppure se le due posizioni debbano restare distinte.
Da PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli.




Cose di casa Diccì -27


...................In hoc signo vinces

Immagine-Immagine



INCIUCIAO MERAVIGLIAO - 1


Eugenio: << Gennà,……tu si scemo.!!!!>>
(Massimo Toisi – da “Indietro tutta”)


I politici del Pd (non tutti) non hanno perso il vizietto di considerare i suo elettori come Eugenio considerava suo cugino Gennaro.

Lo ha fatto Epifani. Evvabbè, oramai è irrecuperabile. Lo ha fatto Francesco Russo ieri sera ad “In onda”. E’ uno dei 70 firmatari della lettera. Ma che lo faccia Corradino Mineo, uno dei baluardi dell’hintelligentia della sinistra, equivale a “La caduta degli dei”.


So che rischio di ripetermi, ma pazienza: quello che è successo lo motiva parecchio, credo.
No, perché qualcuno in giro – anche brava gente – tenta di minimizzare il voto di ieri: in fondo, che cosa sono poche ore di chiusura dell’Aula, non è che un pomeriggio di vacanza delle Camere cambi qualcosa, ed è prassi sospendere i lavori anche quando ci sono i congressi di partito.
Forse chi lo dice non si rende del conto del gigantesco valore simbolico e politico dell’accaduto. Fosse stata anche di un solo minuto, la serrata di palazzo Madama e Montecitorio.

Alessandro Giglioli


E’ fortemente penoso vedere i politici del Pd, arrovellarsi nel mestiere che sanno fare meglio di tutti, rigirare la frittata mentre si arrampicano sui vetri, nel tentativo di trovare le parole giuste per giustificare un misfatto che lo capiscono anche i sassi.

Sono tutti di qualità scadente tanto da averci portato dopo quasi 70 anni all’alleanza tra la destra e quella che 30 anni fa era la sinistra.

Ovvio che a questo punto un ciclo storico iniziato l’8 settembre 1943, dove destra e sinistra erano due cose ben distinte e contrapposte, sta contando le ultime ore prima che si apra un nuovo ciclo del tutto misterioso e senza riferimenti.


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Santanchizzati ecco cos’è successo ieri).
12/07/2013 di triskel182



So che rischio di ripetermi, ma pazienza: quello che è successo lo motiva parecchio, credo.

No, perché qualcuno in giro – anche brava gente – tenta di minimizzare il voto di ieri: in fondo, che cosa sono poche ore di chiusura dell’Aula, non è che un pomeriggio di vacanza delle Camere cambi qualcosa, ed è prassi sospendere i lavori anche quando ci sono i congressi di partito.

Forse chi lo dice non si rende del conto del gigantesco valore simbolico e politico dell’accaduto.

Fosse stata anche di un solo minuto, la serrata di palazzo Madama e Montecitorio.

Qui abbiamo un partito personale che da vent’anni sostiene che il suo capo è perseguitato dalla magistratura, quindi ha diritto a non sottoporsi alla giustizia come gli altri cittadini, il che giustificherebbe i lodi Alfano e i legittimi impedimenti, ma anche gli attacchi alla Consulta: due organi costituzionali (magistratura e Consulta) delegittimati quindi delle loro prerogative costituzionali.

Questa – lo vedono anche i bambini – è semplicemente eversione, illegalità: che poi si incarna nelle manifestazioni a Palazzo di Giustizia, nei voti surreali come quello secondo cui Ruby era nipote di Mubarak, nelle trasmissioni di Canale 5 per muovere l’opinione pubblica contro i giudici, giù giù fino ai calzini di Mesiano.

E tutto questo si sa, appunto.

Fino a quattro mesi fa, il Pd (pur con molte timidezze) a questa eversione non partecipava con i suoi voti in Parlamento: appunto sul legittimo impedimento, sul lodo Alfano, su Ruby nipote di Mubarak etc.

Poi ci poteva soddisfare o no il modo in cui il Pd si chiamava fuori da questa eversione (io lo trovavo abbastanza codardo e pochissimo determinato) ma insomma, almeno guardando ai voti in Parlamento non si poteva dire che il Pd si fosse schierato con il Cavaliere contro la Costituzione.

Quando Di Pietro e altri sul legittimo impedimento fecero un referendum, arrivarono a metterci il cappello sopra, ex post.

Bene: quello che è successo ieri è invece il passaggio di là, anche formale.

Votare la sospensione dei lavori (anche fosse di un solo minuto, ripeto) di fronte a una richiesta di serrata delle Camere contro la Cassazione, vuol dire diventarecomplici attivi della battaglia di Berlusconi contro la magistratura.

Non ci sono cazzi, non ci sono scuse: questo è quello che è successo ieri.

Per questo è politicamente cosa più grave dei 101 e perfino del governo di larghe intese, pur essendone una conseguenza, come una palla che prende velocità su un piano inclinato.

Perché è la prima volta che con un voto formale alle Camere il Pd si schiera con Berlusconi e i suoi eversori contro la magistratura.

Insomma, si sono santanchizzati

Lo sapevano, quando hanno accettato le larghe intese, che sarebbe finita così? (Da queste parti lo sapevano anche i sassi - ndt)

Voglio dire, non era evidente che prima o poi la dinamite giudiziaria che Berlusconi si porta in pancia dal ‘94 sarebbe esplosa alle Camere?

Si rendono conto di quello che hanno fatto?

Si rendono conto che dopo aver trasformato otto milioni e mezzo di voti contro Berlusconi in un governo con Berlusconi, li hanno usati anche per difendere Berlusconi dalla magistratura?

Capiscono la scelta di campo che hanno compiuto, schierandosi con l’eversione del Cavaliere contro la Costituzione repubblicana?

Da PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli.
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