mariok ha scritto:“Con Renzi non ci si dovrebbe mai fare la doccia. Se cade la saponetta e ti pieghi, ti in..la. Lui ha un’ambizione smisurata”.
Ridurre il problema della revisione critica di ciò che è diventato lo stato sociale in alcune democrazie e dell'individuazione di una "nuova via" verso i principi di uguaglianza propri della socialdemocrazia, ad una questione di fondo schiena e di tendenza di Renzi alla sodomia, non mi sembra un granché.
Ovviamente, quella della saponetta è un espressione metaforica.
Entrando nel pratico della realtà di tutti i giorni è proprio così.
Basta rivedere tutte le sparate renziane degli ultimi 2 mesi.
La macchina del tempo esiste veramente.
Con il ritorno della Dc siamo tornati indietro di 40 anni, all’epoca di “Todo modo”.
Renzi all’epoca non era ancora nato.
Le correnti democristiane si scannavano all’ultimo sangue per il primato del potere senza guardare in faccia a nessuno.
Dato che come unità di potere avevano scelto le tessere, parecchi morti erano titolari di tessere delle varie correnti.
Avevano però una cosa di buono, se così si può dire, quando il nemico era alle porte cessavano all’improvviso le lotte intestine e combattevano uniti il ”nemico”.
Perché si volevano bene? Manco per niente, solo per mantenere intatto il diritto di scannarsi tra di loro per il potere.
Cessato il pericolo esterno, ricominciavano a scannarsi da dove avevano lasciato.
Una macchina da guerra infinita.
Lo scandalo dei petroli dove è stato coinvolto direttamente Aldo Moro e la sua corrente per la forma di finanziamento scelta, è stata opera di inchieste ordinarie della GdF?.
Manco per niente, è stata una soffiata degli avversari interni che intendevano eliminare Moro e la corrente morotea, che rompeva non poco.
Armati di pelo sullo stomaco i Dc non si fermavano davanti a niente. Mors tua,…vita mea….
Sarà forse perché io ho in odio particolarmente la vigliaccheria, ma ancor di più l’ipocrisia, ancor di più se di matrice cattolico – democristiana, perché per coerenza dovrebbero essere gli ultimi a praticarla diffusamente, quando ascolto le dichiarazioni di Renzi nei confronti di Letta, mi si raddrizzano i capelli.
Con i democristiani non finisce mai. Sono sempre quelli di 40 anni fa.
Forse il pischello fiorentino pensa di aver inventato l’acqua calda. E’ solo un rimarchevole dejà vue.
Le dichiarazione di buona amicizia personale verso Letta e le continue dichiarazioni di essere “l’uomo più felice del mondo” se il governo Letta fa qualcosa di buono, sono sempre le stesse di 40 anni fa.
Sorrisi e dichiarazioni di amicizia davanti, per il solito merlame, e alla prima occasione la saponetta la butta a terra appositamente Renzi.
Si badi bene, Renzi fa il suo gioco per dare sfogo alla sua smisurata necessità di onnipotenza, ma finché si tratta di lotte interne al Pd-Dc, è nella sua signoria di farlo.
Sono solo cavoli interni al Pd-Dc.
Nell'ultima settimana, da quando è esploso il caso kazako, Renzi, ha intravisto la possibilità di mettere Letta all'angolo e fare cadere il governo, intravvedendo una possibilità che Napolitano per non andare alle urne possa affidare a lui un nuovo esecutivo.
La partita della rottamazione è fallita.
Ma a Renzi non frega più di tanto, perché sono gli stessi notabili a dichiarare che senza Renzi il Pd-Dc non vince.
E hanno ragione tutti quanti perché con i paracarri e i sepolcri imbiancati che si ritrovano lè dura che possono vincere.
Ergo, non solo i notabili si tengono buono Renzi, ma lo fanno anche tutti gli scudieri.
Ovvio che stiano lavorando nel modo più opportuno per mettergli le briglie al collo.
Ma quando le mire di Renzi intendono coinvolgere l’intero Paese non ci siamo più.
Non siamo ancora usciti dal dominio di Berlusconi durato ben 19 anni, non sappiamo esattamente quanto durerà il berlusconismo quando Silvio entrerà nella vita privata, e dobbiamo metterci davanti altri anni di berlusconismo in salsa renziana?
Masochisti si, lo siamo, mi sembra evidente, ma mi auguro non fino a questo punto.