Rimborsi Elettorali
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Re: Rimborsi elettorale 100 milioni.Una vergogna.
Sembra che il TG-LA7 abbia fatto i conti ed i 100 sarebbero quasi 200 milioni di euro.
Bersani in questo caso dimostra di avere il naso lungo.
Intanto il ddl della troika sui controlli delle spese dei partiti è stato messo da parte ... forse va in commissione affari costituzionali.
un saluto
Bersani in questo caso dimostra di avere il naso lungo.
Intanto il ddl della troika sui controlli delle spese dei partiti è stato messo da parte ... forse va in commissione affari costituzionali.
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Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Rimborsi elettorale 100 milioni.Una vergogna.
Ciao camillobenso.Sono sempre piu convinto:Per il futuro a votare il movimento 5 stelle alle prossime elezioni proprio per questo.camillobenso ha scritto:Negli anni scorsi ho sempre segnalato sul forum "Il forumista", che da queste parti il malessere era alto.
Negli ultimi 20 giorni dai 60 anni in su, delle persone e amici che conosco la disaffezione è totale. Quello che fa impressione è che anche i duri e puri del Pci ed ora di Rifondazione hanno completamente mollato. L'ultimo di questi nel pomeriggio on the road. Vito, anni 75 : Non vado più a votare ,...e per chi dovrei votare?......Sono tutti ladri......
La diga è crollata....
Ci conosciamo da tempo e la provvenienza.Ma qui ormai bisogna ripartire da 0 "non proprio da 4% il su.Non ci sono alternative.Oppure una rivolta popolare.
Questi non si schiodano dai loro privilegi.
Ciao
Paolo11
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Re: Rimborsi Elettorali
Insomma le aziende in attivo in ITALIA sono i Partiti.La7 la Bindi di restituzione non se ne parla.Servono per le prossime elezioni.
Chi aveva ancora quanche dubbio del PD sul rimborso che ora sembra di 160milioni di euro forse si ricrederà.
Quante cose si potevano fare con quiei soldi .Aiutare i piu deboli o altre cose necessarie alle famiglie.
E poi deicono non siamo tutti uguali.In questo caso lo sono.Forse Di Pietro si dissocia vediamo.
Ciao
Paolo11
Chi aveva ancora quanche dubbio del PD sul rimborso che ora sembra di 160milioni di euro forse si ricrederà.
Quante cose si potevano fare con quiei soldi .Aiutare i piu deboli o altre cose necessarie alle famiglie.
E poi deicono non siamo tutti uguali.In questo caso lo sono.Forse Di Pietro si dissocia vediamo.
Ciao
Paolo11
Re: Rimborsi Elettorali
La Bindi non c'ha fatto proprio una bella figura a difendere ad ogni costo L'ECCESSO di denaro che confluisce nelle tasche dei partiti.
Ennesima occasione persa .
la soluzione proposta è come "l'insalata di rinforzo" nella cucina napoletana.
Ennesima occasione persa .
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Re: Rimborsi Elettorali
Politica
Rimborsi elettorali/ Antonio Misiani, tesoriere del Pd, ad Affaritaliani.it: accordo prima della prossima tranche
Mercoledì, 11 aprile 2012 - 11:57:00
Di Tommaso Cinquemani
"Bisogna cambiare profondamente la normativa sui controlli e la trasparenza dei rimborsi elettorali". Antonio Misiani, tesoriere del Pd, sceglie Affaritaliani.it per annunciare: "Riforeremo la materia largamente in anticipo rispetto all'erogazione della prossima tranche da 100 milioni. Siamo convinti che si possa arrivare ad un accordo in Commissione legislativa. Sarebbe la via più rapida e soprattutto di iniziativa parlamentare". E sull'abolizione totale del finanziamento afferma: "Siamo contrari perché i rimborsi sono una garanzia di democrazia. Negli Usa l'agenda politica viene dettata dalle lobby". E sui Radicali, da sempre pro-abolizione: "Pannella incassa ogni anno 630mila euro di rimborsi girati dal Pd".
Lei è stato scelto da Bersani come rappresentate del Pd al tavolo politico che si pone di riformare il finanziamento ai partiti. Qual è la sua posizione sulla prossima tranche da 100 milioni? Accettarla o rifiutarla?
"Bisogna cambiare profondamente la normativa sui controlli, la trasparenza e le sanzioni. E questo è il primo nostro obiettivo. E contiamo di farlo largamente in anticipo rispetto all'erogazione della prossima tranche. Una volta fatto questo ci sono tutte le condizioni per applicare la legge normalmente".
Siete per l'abolizione del finanziamento o solo per una maggiore chiarezza nella gestione dei fondi?
"Siamo per una maggiore chiarezza".
Alcuni però, come l'Idv, dicono che sarebbe meglio abolire del tutto il finanziamento…
"Siamo contrari perché il finanziamento pubblico è una garanzia di democrazia ed evita al nostro Paese la sorte di una democrazia affidata solo ai ricchi e alle lobby. Poi credo che chi propone l'abolizione del finanziamento pubblico dovrebbe essere coerente rinunciando in prima persona al rimborso elettorale".
Gli Usa non hanno alcun tipo di finanziamento pubblico e sono una grande democrazia…
"Gli Usa non son un buon esempio. L'agenda politica viene dettata dai finanziatori delle campagne elettorali. Non credo che l'Italia voglia questo. Il finanziamento pubblico è previsto in tutte le democrazie europee. Vediamo quel che succede nel resto d'Europa e correggiamo le anomalie italiane, a partire dal deficit di trasparenza e di controlli. Su questo siamo disposti ad una discussione a 360 gradi. Quello sulla trasparenza è solo un primo passo".
Da anni i radicali si sono battuti per l'abolizione totale del finanziamento. E' possibile che solo ora, anche dopo un referendum, gli altri partiti si siano accorti del problema?
"I radicali incassano ogni anno 630mila euro di rimborsi elettorali girati dal Pd. Non mi risulta che non vi abbiano mai rinunciato".
Però hanno sempre detto di voler abolire i rimborsi…
"Ma sarebbe anche ora che in Italia ci fosse conseguenza tra le posizione politiche e i fatti concreti".
Resta però il fatto che solo ora vi siete accorti di questo problema, o no?
"Le proposte di legge sull'attuazione dell'art. 49 della Costituzione ("Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale") sono state presentate da vari anni. Gli esponenti del Pd hanno depositato fin dall'inizio della legislatura proposte in questo senso. Noi ci facciamo certificare il bilancio da una importante società di revisione fin dall'inizio. Quindi per noi il tema non è di oggi".
Forse è una novità per gli altri partiti?
"Non entro nel merito degli altri partiti. Racconto le scelte politiche del Pd. Il mio predecessore Mauro Agostini ha fatto una scelta molto chiara che noi abbiamo proseguito. Da quest'anno certificheremo anche i bilanci delle nostre strutture regionali. I nostri conti sono su internet. Quindi noi investiamo nella trasparenza. Il Pd non è geneticamente diverso dalle altre forze politiche, anche noi abbiamo avuto problemi, ma ci deve essere riconosciuto lo sforzo di essere trasparenti nell'uso dei fondi pubblici".
Come verranno prese le decisioni su questo tema? Attraverso un percorso parlamentare o con un intervento del governo?
"Noi speriamo che ci sia una intesa per un accordo in commissione Affari costituzionali in sede legislativa. Sarebbe la via più rapida e soprattutto di iniziativa parlamentare".
http://affaritaliani.libero.it/politica ... 10412.html
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Ahi, pannelliano! Quando li ricevevate li avete sempre dati in beneficenza? Lo farete anche al prossimo incasso?
un salutone
Rimborsi elettorali/ Antonio Misiani, tesoriere del Pd, ad Affaritaliani.it: accordo prima della prossima tranche
Mercoledì, 11 aprile 2012 - 11:57:00
Di Tommaso Cinquemani
"Bisogna cambiare profondamente la normativa sui controlli e la trasparenza dei rimborsi elettorali". Antonio Misiani, tesoriere del Pd, sceglie Affaritaliani.it per annunciare: "Riforeremo la materia largamente in anticipo rispetto all'erogazione della prossima tranche da 100 milioni. Siamo convinti che si possa arrivare ad un accordo in Commissione legislativa. Sarebbe la via più rapida e soprattutto di iniziativa parlamentare". E sull'abolizione totale del finanziamento afferma: "Siamo contrari perché i rimborsi sono una garanzia di democrazia. Negli Usa l'agenda politica viene dettata dalle lobby". E sui Radicali, da sempre pro-abolizione: "Pannella incassa ogni anno 630mila euro di rimborsi girati dal Pd".
Lei è stato scelto da Bersani come rappresentate del Pd al tavolo politico che si pone di riformare il finanziamento ai partiti. Qual è la sua posizione sulla prossima tranche da 100 milioni? Accettarla o rifiutarla?
"Bisogna cambiare profondamente la normativa sui controlli, la trasparenza e le sanzioni. E questo è il primo nostro obiettivo. E contiamo di farlo largamente in anticipo rispetto all'erogazione della prossima tranche. Una volta fatto questo ci sono tutte le condizioni per applicare la legge normalmente".
Siete per l'abolizione del finanziamento o solo per una maggiore chiarezza nella gestione dei fondi?
"Siamo per una maggiore chiarezza".
Alcuni però, come l'Idv, dicono che sarebbe meglio abolire del tutto il finanziamento…
"Siamo contrari perché il finanziamento pubblico è una garanzia di democrazia ed evita al nostro Paese la sorte di una democrazia affidata solo ai ricchi e alle lobby. Poi credo che chi propone l'abolizione del finanziamento pubblico dovrebbe essere coerente rinunciando in prima persona al rimborso elettorale".
Gli Usa non hanno alcun tipo di finanziamento pubblico e sono una grande democrazia…
"Gli Usa non son un buon esempio. L'agenda politica viene dettata dai finanziatori delle campagne elettorali. Non credo che l'Italia voglia questo. Il finanziamento pubblico è previsto in tutte le democrazie europee. Vediamo quel che succede nel resto d'Europa e correggiamo le anomalie italiane, a partire dal deficit di trasparenza e di controlli. Su questo siamo disposti ad una discussione a 360 gradi. Quello sulla trasparenza è solo un primo passo".
Da anni i radicali si sono battuti per l'abolizione totale del finanziamento. E' possibile che solo ora, anche dopo un referendum, gli altri partiti si siano accorti del problema?
"I radicali incassano ogni anno 630mila euro di rimborsi elettorali girati dal Pd. Non mi risulta che non vi abbiano mai rinunciato".
Però hanno sempre detto di voler abolire i rimborsi…
"Ma sarebbe anche ora che in Italia ci fosse conseguenza tra le posizione politiche e i fatti concreti".
Resta però il fatto che solo ora vi siete accorti di questo problema, o no?
"Le proposte di legge sull'attuazione dell'art. 49 della Costituzione ("Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale") sono state presentate da vari anni. Gli esponenti del Pd hanno depositato fin dall'inizio della legislatura proposte in questo senso. Noi ci facciamo certificare il bilancio da una importante società di revisione fin dall'inizio. Quindi per noi il tema non è di oggi".
Forse è una novità per gli altri partiti?
"Non entro nel merito degli altri partiti. Racconto le scelte politiche del Pd. Il mio predecessore Mauro Agostini ha fatto una scelta molto chiara che noi abbiamo proseguito. Da quest'anno certificheremo anche i bilanci delle nostre strutture regionali. I nostri conti sono su internet. Quindi noi investiamo nella trasparenza. Il Pd non è geneticamente diverso dalle altre forze politiche, anche noi abbiamo avuto problemi, ma ci deve essere riconosciuto lo sforzo di essere trasparenti nell'uso dei fondi pubblici".
Come verranno prese le decisioni su questo tema? Attraverso un percorso parlamentare o con un intervento del governo?
"Noi speriamo che ci sia una intesa per un accordo in commissione Affari costituzionali in sede legislativa. Sarebbe la via più rapida e soprattutto di iniziativa parlamentare".
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Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Rimborsi Elettorali
Partiti. Da 'ABC' accordicchio melmoso e fraudolento
http://www.italiadeivalori.it/interna/1 ... lento?mlLT
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Rimborsi Elettorali
No, stai a vedere ora che li lasciamo ai "ladri"! Ma davvero non c'e' piu' pudore neanche nel fare certe affermazioni e Misiani poveretto lo conferma... Un partito che ha dimostrato con l'onesta', un partito che ha un'unica sede in tutta Italia, un partito che DA SOLO ha raccolto centinaia di milioni di firme, fra le quale quelle riguardanti il "finanziamento pubblico" ai partiti, un partito che per anni e' andato in giro coi cartelli al collo con tanto di numero telefonico per raccogliere iscritti, un partito che dichiara di spendere piu' di quanto riceve...pancho ha scritto:Politica
Rimborsi elettorali/ Antonio Misiani, tesoriere del Pd, ad Affaritaliani.it: accordo prima della prossima tranche
Mercoledì, 11 aprile 2012 - 11:57:00
Di Tommaso Cinquemani
"Bisogna cambiare profondamente la normativa sui controlli e la trasparenza dei rimborsi elettorali". Antonio Misiani, tesoriere del Pd, sceglie Affaritaliani.it per annunciare: "Riforeremo la materia largamente in anticipo rispetto all'erogazione della prossima tranche da 100 milioni. Siamo convinti che si possa arrivare ad un accordo in Commissione legislativa. Sarebbe la via più rapida e soprattutto di iniziativa parlamentare". E sull'abolizione totale del finanziamento afferma: "Siamo contrari perché i rimborsi sono una garanzia di democrazia. Negli Usa l'agenda politica viene dettata dalle lobby". E sui Radicali, da sempre pro-abolizione: "Pannella incassa ogni anno 630mila euro di rimborsi girati dal Pd".
Lei è stato scelto da Bersani come rappresentate del Pd al tavolo politico che si pone di riformare il finanziamento ai partiti. Qual è la sua posizione sulla prossima tranche da 100 milioni? Accettarla o rifiutarla?
"Bisogna cambiare profondamente la normativa sui controlli, la trasparenza e le sanzioni. E questo è il primo nostro obiettivo. E contiamo di farlo largamente in anticipo rispetto all'erogazione della prossima tranche. Una volta fatto questo ci sono tutte le condizioni per applicare la legge normalmente".
Siete per l'abolizione del finanziamento o solo per una maggiore chiarezza nella gestione dei fondi?
"Siamo per una maggiore chiarezza".
Alcuni però, come l'Idv, dicono che sarebbe meglio abolire del tutto il finanziamento…
"Siamo contrari perché il finanziamento pubblico è una garanzia di democrazia ed evita al nostro Paese la sorte di una democrazia affidata solo ai ricchi e alle lobby. Poi credo che chi propone l'abolizione del finanziamento pubblico dovrebbe essere coerente rinunciando in prima persona al rimborso elettorale".
Gli Usa non hanno alcun tipo di finanziamento pubblico e sono una grande democrazia…
"Gli Usa non son un buon esempio. L'agenda politica viene dettata dai finanziatori delle campagne elettorali. Non credo che l'Italia voglia questo. Il finanziamento pubblico è previsto in tutte le democrazie europee. Vediamo quel che succede nel resto d'Europa e correggiamo le anomalie italiane, a partire dal deficit di trasparenza e di controlli. Su questo siamo disposti ad una discussione a 360 gradi. Quello sulla trasparenza è solo un primo passo".
Da anni i radicali si sono battuti per l'abolizione totale del finanziamento. E' possibile che solo ora, anche dopo un referendum, gli altri partiti si siano accorti del problema?
"I radicali incassano ogni anno 630mila euro di rimborsi elettorali girati dal Pd. Non mi risulta che non vi abbiano mai rinunciato".
Però hanno sempre detto di voler abolire i rimborsi…
"Ma sarebbe anche ora che in Italia ci fosse conseguenza tra le posizione politiche e i fatti concreti".
Resta però il fatto che solo ora vi siete accorti di questo problema, o no?
"Le proposte di legge sull'attuazione dell'art. 49 della Costituzione ("Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale") sono state presentate da vari anni. Gli esponenti del Pd hanno depositato fin dall'inizio della legislatura proposte in questo senso. Noi ci facciamo certificare il bilancio da una importante società di revisione fin dall'inizio. Quindi per noi il tema non è di oggi".
Forse è una novità per gli altri partiti?
"Non entro nel merito degli altri partiti. Racconto le scelte politiche del Pd. Il mio predecessore Mauro Agostini ha fatto una scelta molto chiara che noi abbiamo proseguito. Da quest'anno certificheremo anche i bilanci delle nostre strutture regionali. I nostri conti sono su internet. Quindi noi investiamo nella trasparenza. Il Pd non è geneticamente diverso dalle altre forze politiche, anche noi abbiamo avuto problemi, ma ci deve essere riconosciuto lo sforzo di essere trasparenti nell'uso dei fondi pubblici".
Come verranno prese le decisioni su questo tema? Attraverso un percorso parlamentare o con un intervento del governo?
"Noi speriamo che ci sia una intesa per un accordo in commissione Affari costituzionali in sede legislativa. Sarebbe la via più rapida e soprattutto di iniziativa parlamentare".
http://affaritaliani.libero.it/politica ... 10412.html
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Ahi, pannelliano! Quando li ricevevate li avete sempre dati in beneficenza? Lo farete anche al prossimo incasso?
un salutone
Un salutone..? Be' dovresti un pochino vergognarti di fare dell'ironia sull'unico partito onesto. Hai mai trovato un inquisito tra i Radicali? Ora mi risponderai: certo che no, non hanno mai avuto ruoli di potere....
Piuttosto dica Misiani dove sono i milioni del Pd. In un servizio delle Iene, D'Alema manco rispondeva, con il telefonino in mano diceva che "aveva altro da fare...".
E posti anche l'articolo poi...
Misiani alla domanda se il Pd sia contro il finanziamento pubblico, risponde di NO e in un'altra domanda sui Radicali, sempre riguardante il rimborso afferma:"Sarebbe ora che in Italia ci fosse conseguenza tra le posizioni politiche e i fatti concreti"
Ma proprio lui...
Ecco, di questa gente, a mio avviso, l'Italia deve liberarsi! Le "facce nuove" di cui parlava in un altro post che non ricordo. No, preferisco la faccia di Pannella e della Bonino!
Ultima modifica di pannelliano il 13/04/2012, 15:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Rimborsi Elettorali
Il post di Pancho e' sintomatico di come in molti italiani prevalga il senso di "fazione", anche di fronte all'evidenza.
Dal servizio delle Iene: Il Pd ha ricevuto 180milioni di euro dalla "legge truffa" e ne dichiara 14 milioni. Gli altri dove sonooooooo Misiani, Bersani? Ho visto recentemente Ballaro' e riportava dati incontrovertibili ma non me li ricordo. Anzi se qualcuno li mettesse sul forum farebbe chiarezza, magari li puo' mettere anche Pancho....
Dal servizio delle Iene: Il Pd ha ricevuto 180milioni di euro dalla "legge truffa" e ne dichiara 14 milioni. Gli altri dove sonooooooo Misiani, Bersani? Ho visto recentemente Ballaro' e riportava dati incontrovertibili ma non me li ricordo. Anzi se qualcuno li mettesse sul forum farebbe chiarezza, magari li puo' mettere anche Pancho....
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Re: Rimborsi Elettorali
Politica corrotta: sei punti per ripartire
5 aprile 2012 - 34 Commenti »
Sandra Bonsanti
Oggi si scopre che dietro al mancato rinnovamento dei partiti c’è una questione di soldi. Noi di LeG lo abbiamo detto e denunciato da anni, a costo di sentirci dire che siamo antipolitica. Ma meglio tardi che mai.
Riassumiamo dunque la questione e vediamo da dove si può ripartire.
1) Esiste una somma immensa riservata al finanziamento pubblico dei partiti, anche non esistenti, che ne fanno quello che vogliono.
2) Questo malloppo crea alimenta e solidifica un potere che diventa sempre più cogente mantenere e accrescere.
3) Dunque i partiti tendono a chiudersi a qualunque ipotesi di apertura e rinnovamento attraverso forze e stimoli esterni. Questa politica diventa sempre più lontana dai cittadini e sempre più preoccupata di varare riforme elettorali e costituzionali che assicurino il mantenimento del potere nelle mani di pochissimi. Non si può fare di ogni erba un fascio, perché non tutti rubano e non tutti si arricchiscono anche personalmente.
CHE FARE?
Partiamo dall’emergenza, sapendo che il tempo per grandi disegni e proposte fatte negli anni da singoli politici indipendenti sono state sempre affossati dalle segreterie dei partiti. Si arriva dunque tardi, tardissimo. Elenco alcune cose che potrebbero esser fatte subito, attingendo anche a quelle citate da Stefano Rodotà.
1) Ridimensionare fortemente l’ammontare del finanziamento pubblico e imporre “severissime regole di gestione” e fortissime sanzioni penali.
2) Cancellare immediatamente il finanziamento di partiti che non esistono più o che sono stati colti con le mani nel sacco.
3) Porre limiti eccezionali alle spese elettorali.
4) Lavorare a una disciplina che consenta anche ai privati di contribuire, alla luce del sole e per quantità previste e limitate al finanziamento dei partiti che potrebbero esser indotti a rinnovarsi per ottenere la fiducia del cittadino, il quale otterrebbe in cambio una detrazione fiscale molto più ampia rispetto all’attuale.
5) Porre mano subito a una legge che regoli la democrazia nei partiti, come previsto dall’articolo 49 della Costituzione. E’ questa l’occasione per pensare alla forma che i partiti dovrebbero avere oggi e domani: partiti che non prevedano rendite, doppi incarichi, eredità da trasmettersi alla faccia della democrazia interna. E’ questa la vera riforma che una classe politica così sfiduciata dai cittadini dovrebbe fare, invece di inseguire riforme inutili se non dannose come l’aumento dei poteri del premier.
6) Varare subito una severa e completa legge anticorruzione, senza piegarsi alle mezze misure o alle rinunce imposte da questo o quel partito.
L’elenco può e deve continuare. Ma dobbiamo esser sempre noi della società civile a comporlo? Fino a quando i partiti penseranno di poterci rinfacciare situazioni come quella vergognsa di Calearo, frutto non della società civile (che lo ricordiamo ancora per i sordi: è composta da chi lavora e fa qualcosa per gli altri) ma della scelta di una cattiva politica?
LeG
5 aprile 2012 - 34 Commenti »
Sandra Bonsanti
Oggi si scopre che dietro al mancato rinnovamento dei partiti c’è una questione di soldi. Noi di LeG lo abbiamo detto e denunciato da anni, a costo di sentirci dire che siamo antipolitica. Ma meglio tardi che mai.
Riassumiamo dunque la questione e vediamo da dove si può ripartire.
1) Esiste una somma immensa riservata al finanziamento pubblico dei partiti, anche non esistenti, che ne fanno quello che vogliono.
2) Questo malloppo crea alimenta e solidifica un potere che diventa sempre più cogente mantenere e accrescere.
3) Dunque i partiti tendono a chiudersi a qualunque ipotesi di apertura e rinnovamento attraverso forze e stimoli esterni. Questa politica diventa sempre più lontana dai cittadini e sempre più preoccupata di varare riforme elettorali e costituzionali che assicurino il mantenimento del potere nelle mani di pochissimi. Non si può fare di ogni erba un fascio, perché non tutti rubano e non tutti si arricchiscono anche personalmente.
CHE FARE?
Partiamo dall’emergenza, sapendo che il tempo per grandi disegni e proposte fatte negli anni da singoli politici indipendenti sono state sempre affossati dalle segreterie dei partiti. Si arriva dunque tardi, tardissimo. Elenco alcune cose che potrebbero esser fatte subito, attingendo anche a quelle citate da Stefano Rodotà.
1) Ridimensionare fortemente l’ammontare del finanziamento pubblico e imporre “severissime regole di gestione” e fortissime sanzioni penali.
2) Cancellare immediatamente il finanziamento di partiti che non esistono più o che sono stati colti con le mani nel sacco.
3) Porre limiti eccezionali alle spese elettorali.
4) Lavorare a una disciplina che consenta anche ai privati di contribuire, alla luce del sole e per quantità previste e limitate al finanziamento dei partiti che potrebbero esser indotti a rinnovarsi per ottenere la fiducia del cittadino, il quale otterrebbe in cambio una detrazione fiscale molto più ampia rispetto all’attuale.
5) Porre mano subito a una legge che regoli la democrazia nei partiti, come previsto dall’articolo 49 della Costituzione. E’ questa l’occasione per pensare alla forma che i partiti dovrebbero avere oggi e domani: partiti che non prevedano rendite, doppi incarichi, eredità da trasmettersi alla faccia della democrazia interna. E’ questa la vera riforma che una classe politica così sfiduciata dai cittadini dovrebbe fare, invece di inseguire riforme inutili se non dannose come l’aumento dei poteri del premier.
6) Varare subito una severa e completa legge anticorruzione, senza piegarsi alle mezze misure o alle rinunce imposte da questo o quel partito.
L’elenco può e deve continuare. Ma dobbiamo esser sempre noi della società civile a comporlo? Fino a quando i partiti penseranno di poterci rinfacciare situazioni come quella vergognsa di Calearo, frutto non della società civile (che lo ricordiamo ancora per i sordi: è composta da chi lavora e fa qualcosa per gli altri) ma della scelta di una cattiva politica?
LeG
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Re: Rimborsi Elettorali
Gia' 6 punti sono troppi....Non c'e' niente da fare, in Italia si cerca di tutto pur di non fare cose "semplici e chiare".camillobenso ha scritto:Politica corrotta: sei punti per ripartire
5 aprile 2012 - 34 Commenti »
Sandra Bonsanti
Oggi si scopre che dietro al mancato rinnovamento dei partiti c’è una questione di soldi. Noi di LeG lo abbiamo detto e denunciato da anni, a costo di sentirci dire che siamo antipolitica. Ma meglio tardi che mai.
Riassumiamo dunque la questione e vediamo da dove si può ripartire.
1) Esiste una somma immensa riservata al finanziamento pubblico dei partiti, anche non esistenti, che ne fanno quello che vogliono.
2) Questo malloppo crea alimenta e solidifica un potere che diventa sempre più cogente mantenere e accrescere.
3) Dunque i partiti tendono a chiudersi a qualunque ipotesi di apertura e rinnovamento attraverso forze e stimoli esterni. Questa politica diventa sempre più lontana dai cittadini e sempre più preoccupata di varare riforme elettorali e costituzionali che assicurino il mantenimento del potere nelle mani di pochissimi. Non si può fare di ogni erba un fascio, perché non tutti rubano e non tutti si arricchiscono anche personalmente.
CHE FARE?
Partiamo dall’emergenza, sapendo che il tempo per grandi disegni e proposte fatte negli anni da singoli politici indipendenti sono state sempre affossati dalle segreterie dei partiti. Si arriva dunque tardi, tardissimo. Elenco alcune cose che potrebbero esser fatte subito, attingendo anche a quelle citate da Stefano Rodotà.
1) Ridimensionare fortemente l’ammontare del finanziamento pubblico e imporre “severissime regole di gestione” e fortissime sanzioni penali.
2) Cancellare immediatamente il finanziamento di partiti che non esistono più o che sono stati colti con le mani nel sacco.
3) Porre limiti eccezionali alle spese elettorali.
4) Lavorare a una disciplina che consenta anche ai privati di contribuire, alla luce del sole e per quantità previste e limitate al finanziamento dei partiti che potrebbero esser indotti a rinnovarsi per ottenere la fiducia del cittadino, il quale otterrebbe in cambio una detrazione fiscale molto più ampia rispetto all’attuale.
5) Porre mano subito a una legge che regoli la democrazia nei partiti, come previsto dall’articolo 49 della Costituzione. E’ questa l’occasione per pensare alla forma che i partiti dovrebbero avere oggi e domani: partiti che non prevedano rendite, doppi incarichi, eredità da trasmettersi alla faccia della democrazia interna. E’ questa la vera riforma che una classe politica così sfiduciata dai cittadini dovrebbe fare, invece di inseguire riforme inutili se non dannose come l’aumento dei poteri del premier.
6) Varare subito una severa e completa legge anticorruzione, senza piegarsi alle mezze misure o alle rinunce imposte da questo o quel partito.
L’elenco può e deve continuare. Ma dobbiamo esser sempre noi della società civile a comporlo? Fino a quando i partiti penseranno di poterci rinfacciare situazioni come quella vergognsa di Calearo, frutto non della società civile (che lo ricordiamo ancora per i sordi: è composta da chi lavora e fa qualcosa per gli altri) ma della scelta di una cattiva politica?
LeG
No, il finanziamento pubblico deve essere azzerato "quasi" del tutto. Perche' "quasi"? Perche' il finanziamento pubblico deve essere usato solo per fare politica, "fare politica", non fondazioni....
Altro che commissioni di controllo ecc...E' il sistema che e' corrotto e corrompe, in tutto i gangli della politica vogliono entrare, nelle Asl, nelle municipalizzate ecc...
Ma poi (porcaccia dell'eva... il "popolo sovrano" aveva deciso o no? Ma davvero qui, si offende la Costituzione quotidianamente! Basta!
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