quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Che Civati venga ignorato dai media è spiegabile.

Lo è molto meno il perché venga ugualmente ignorato dalla "sinistra", a partire da Sel e Vendola.

O forse no, sempre a proposito di impostori di vario ordine e grado.
soloo42000
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da soloo42000 »

Vedi la caccia al comunista.
Prosegue imperitura nei secoli dei secoli.
Oltre ogni senso, raziocinio, logica e immaginazione.

1. Vendola NON IGNORA AFFATTO Civati: semplicemente, come il sottoscritto, non ha la benche' minima fiducia nel PD.
2. Ognuno si sceglie l'"impostore" all'altezza del proprio grado di accettabile impostura

Il mio sta all'opposizione come era previsto facesse in caso di stallo.

E il tuo?
Un giorno dice ai suoi di segare Prodi insieme ai 101, per poi dare la colpa ai veci da rottamare.
Un altro dice a Bersani, e lo fa nel pieno di una difficilissima trattativa con Grillo, che e' giunto il
momento di allearsi con Berlusconi, salvo poi lamentarsi delle conseguenze ad alleanza avvenuta.

Te l'ho detto per amor di patria meglio tacere su Renzi.
Perche' piu' discutiamo piu' finisce che bisogna sputtanarlo.


soloo42000


P.S.: Civati a Genova ha appena citato i progetti con Vendola
Ultima modifica di soloo42000 il 06/09/2013, 20:08, modificato 2 volte in totale.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

LA KERMESSE
Pdl, la scuola di alta formazione politica
Alla scuola di "alta formazione politica" degli azzurri "insegna" anche il responsabile riforme del Pd. Gli appuntamenti dall'8 al 12 settembre

Vuoi essere il nuovo Silvio Berlusconi? Vai a scuola, anzi al corso di "alta formazione politica" rivolto ai giovani del Pdl. L'appuntamento è dall'8 al 12 settembre al Grand Hotel Villa Tuscolana di Frascati. I nomi di alcuni seminari: "Berlusconismo attraverso le generazioni" (appuntamento clou), "giovani e centrodestra" e "il futuro del federalismo". Lo slogan della manifestazione: "Vogliamo un Paese per giovani".

Il democratico - All'evento, organizzato dalla Fondazione Magna Carta, prenderanno parte anche le "larghe intese", declinate nel premier Enrico Letta e nel suo vice, nonché ministro degli Interni, Angelino Alfano. Ma è a scorrere la lista dei "docenti" che ci si imbatte nella sorpresa più interessante. Alla scuola per essere il nuovo Berlusconi insegna Luciano Violante, il responsabile delle riforme del Pd, "saggio" nominato da Napolitano e, da sempre, nome gradito al Cavaliere. Niente cattedra, in verità, ma la guida di uno degli incontri "di cartello".

Decollo o caduta? - I lavori del training per piccoli Silvio verranno inaugurati dal presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello, che passerà poi il microfono a Renato Brunetta(capogruppo azzurro alla Camera). Quindi parlerà lo "sceriffo delle tasse", il direttore dell'agenzia delle Entrate Attilio Befera. Il premier Letta farà capolino alla kermesse martedì sera (sarà ancora premier?), e insieme ad Alfano discuterà del futuro del Paese. Titolo dell'incontro: "L'Italia e la svolta: si decolla e si cade?".

Gli ospiti - Ma gli aspiranti Cavalieri più determinati ed appassionati devono segnare con il circoletto rosso l'incontro che si terrà mercoledì, il dibattito "Il Berlusconismo attraverso le generazioni". Il palco si popolerà di ospiti di eccezione: Mara Carfagna, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri tra gli altri. Infine, in ordine sparso, tra gli altri partecipanti ai diversi appuntamenti, anche Dario Franceschini, Nunzia De Girolamo, Maurizio Lupi ed Enzo Moavero Milanesi.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... itica.html
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Alle ultime elezioni Vendola si è schierato con Bersani, cioè col patto D'Alema-Marini-Fioroni-Bindi-Letta.

Vedremo alle prossime.
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Il nuovo Renzi che piace a Vendola: “Matteo subalterno ai poteri forti? Mai detto”



“Un giovane vecchio, l’idrolitina nell’acqua sporca della politica. Un rivoluzionario marcatamente liberista”. Sono soltanto alcune delle invettive che, durante le ultime primarie del centrosinistra, il leader di Sel, Nichi Vendola, era solito dedicare a Matteo Renzi. Poi qualcosa è cambiato. E questa estate il presidente della Puglia ha confessato: “Parlo molto con Matteo, il più critico verso questo governo”. Ospite ieri della festa nazionale del Pd a Genova, il governatore pugliese sembra aver definitivamente archiviato quei toni. Anzi, nega di averlo mai definito “subalterno a tutti i poteri forti”, come effettivamente disse ai giornalisti il 29 novembre 2012 fuori dall’aula di Montecitorio. La memoria lo soccorre quando citiamo un’altra delle sue lapidarie sentenze: “Renzi non ha bisogno di allearsi con Casini perché Renzi è Casini”. Non nega di averlo detto, ma si smarca: “A me interessa la prospettiva di schiodare il governo Letta. E Renzi ha un interesse oggettivo a farlo. È un nemico delle larghe intese”. “Traditore”, grida qualcuno più tardi, mentre Vendola parla dello stesso fiorentino che un tempo definiva “essenzialmente di destra”. Vendola non si scompone, e continua: “Matteo è un politico puro, e una persona intelligente. Vedo che sta ragionando sul suo vocabolario e sul suo programma” di Franz Baraggino
6 settembre 2013
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Pur depurato dal fatto che la notizia provenga da Il Giornale che la pubblica a mò di propaganda negativa verso gli avversari, il fatto sostanzialmente rimane perché se ne può accorgere chiunque prestando un minimo di attenzione.

Matteuccio, come lo chiamano a Dagospia, è affetto sia della malattia della “Bella figheira” che quella della poca propensione al lavoro.

Per la poca propensione al lavoro è come Sgarbi. Se incontrano chi ha inventato il lavoro lo fanno nero.

Farebbero di tutto pur di non rimanere dietro la scrivania a svolgere i compiti che gli incarichi richiedono.

In più Matteuccio, soffre profondamente della malattia dell’arrivismo a tutti i costi.

Inizia a farsi conoscere a livello nazionale alla fine di ottobre del 2011, realizzando la “Leopolda I”.

Parla alla pancia degli italiani, come i suoi due colleghi pifferai, Berlusconi e Grillo, promettendo che se sarà lui a guidare il Paese rottamerà tutti i piddosauri del Pd.

Lo ha ribadito ancora una volta domenica scorsa a Genova.

Gli italiani oramai affetti dal virus del berlusconismo, si bevono tutto quanto senza la minima riflessione.

Si accontentano solo degli slogan dei politici. Il contenuto non interessa. Chi e come si fa a rottamare una classe dirigente poco importa.

L’importante è credere al profeta di turno. Ragionare è un opzional.

I grandi pifferai in Italia oggi sono tre.

- Berlusconi, il mega super insuperabile comunicatore di palle,
- Grillo, e
- Renzi.

I pifferai rivoluzionari sono due. Grillo e Renzi.

Entrambi promettono cose irrealizzabili dal punto di vista rivoluzionario.

Grillo vuole cacciare tutta la classe politica esistente con rivoluzionari dalla scarsa preparazione in tutti i meandri della politica e dello Stato, incurante che siamo parte integrante della Ue e di altri organismi internazionale che obbligatoriamente richiede la presenza di personale preparato.

E’ un dato di fatto che i ragazzi dei Grillo, al momento sia tutta gente non corrotta, e che hanno dato dimostrazione pratica di saper restituire i soldi in eccesso, ma questo non basta, ci vuole gente preparata che sappia guidare un Paese.

Soprattutto in questa fase particolare dove sia De Gasperi che Einaudi, avrebbero grosse difficoltà a venirne fuori.

E loro non di certo erano dei ragazzini impreparati.

Lo stesso vuole fare Matteuccio con il Pd. Cacciare tutti i piddosauri.

Come se fosse una cosa semplice.

E poi chi sono coloro che vuole cacciare???

Tutti quanti?

Ci sono dietro grandi esperienze, anche se dal punto di vista degli elettori, tutte negative per finalizzate a curare esclusivamente gli interessi della casta.

Ma sono esperienze che proprio come si dice dalle sue parti: “Non si può buttare in Arno l’acqua sporca con il bambino”.

Ergo, ci vuole intelligenza ed onestà politica, perché non si può pensare di fare la scalata politica parlando solo e soltanto alla pancia della gente.

Che peraltro sta funzionando egregiamente, perché i vecchi Pc dei dintorni di Modena, quelli con ancora al collo la catenina con la medaglietta della falce e martello, hanno abboccato come pescioni, o come merloni.

“Via i vecchi, ..è ora dei giovani”

Slogan generici dettati dallo sconforto dei risultati prodotti da questa classe dirigente, ma che non si risolve di certo con un certo giovanilismo opportunista legato solo a questioni di potere.

Sono seimila anni che l’umanità persevera in questo macroscopico errore. E’ mai possibile che non abbia ancora capito nulla????

E’ la storia della Rivoluzione francese e di quella d’Ottobre in Russia.

E tutte le volte ci si casca???


******


Stefano Filippi per IlGiornale.it

In televisione, sui giornali, nei comizi, su internet, non parliamo dei social network come Twitter e Facebook dove conta centinaia di migliaia di follower e «mi piace». I fiorentini lo vedono dappertutto, il loro sindaco. La camicia bianca spara, il ciuffo nero attizza, la lingua sciolta conquista.

Lo vedono dappertutto Matteo Renzi, tranne dove vorrebbero fosse: a Palazzo Vecchio, a fare il su' mestiere. Il sindaco. Matteo Renzi è un assenteista. In tempi di disoccupazione galoppante non è una bella cosa. Lavorasse in un'azienda in crisi, uno che marca visita con la frequenza con cui il primo cittadino di Firenze salta i consigli comunali sarebbe sull'orlo del licenziamento.

Il Rottamatore no, lui resiste, teorizza che è giusto così. «Il presidente del Consiglio non va sempre in Parlamento, ci vanno i ministri», ha sbracato a fine giugno quando è scoppiata una polemica sulla disinvoltura con cui egli ignora il consiglio comunale.

Il paragone non è stato scelto a caso: Palazzo Vecchio come Palazzo Chigi. Renzi si vede già presidente del Consiglio e da subito avverte che nemmeno da capo del governo si farà troppo vedere nelle sedi istituzionali. Matteo sindaco si proietta già altrove, secondo la sua abitudine. Da presidente della Provincia pensava al comune; da sindaco prepara la strada verso la guida del partito o del governo, magari entrambe.


Nell'incessante crescendo di una sfrenata ambizione, Renzi è già a Roma, e poi in Europa, nel mondo, forse nello spazio. Ogni poltrona è un trampolino di lancio. Intanto Firenze freme, e lui giustifica il vuoto lasciato nelle sedi della rappresentanza democratica: «Preferirei consiglieri comunali che vanno nelle periferie a guardare le buche o comunque i problemi, invece di stare in commissioni spesso inutili e autoreferenziali». E allora chiudiamoli, questi consigli comunali noiosi e sterili, che si risparmia pure sui gettoni di presenza
È un messaggio da rilanciare: secondo Renzi il vero modo di lavorare è non andare a lavorare. Ascoltare le minoranze? Una perdita di tempo. Votare le delibere? «In consiglio comunale io ci vado solo quando ci sono cose importanti, non vado a perdere un pomeriggio solo per schiacciare un bottone».

Il tassatore mascherato è anche il sindaco più errante. Il più assenteista tra i primi cittadini delle metropoli italiane. Tutti di sinistra, peraltro. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha partecipato a 66 consigli comunali su 86 nel 2012 e a 17 su 22 nei primi sei mesi del 2013: tre su quattro, percentuale dignitosa. Piero Fassino a Torino ha fatto di meglio: 47 consigli su 56 nel 2012 e 18 su 20 nel 2013, siamo tra l'80 e il 90%. Tanto di cappello.

Palazzo Vecchio
PALAZZO VECCHIO
Luigi de Magistris a Napoli non annovera tra le tante lacune quella del disimpegno: da gennaio 2012 a giugno 2013 ha marinato soltanto due volte su 51 sedute del consiglio comunale. Anche Marco Doria a Genova mantiene una tabella di marcia pressoché irreprensibile, almeno quanto alle presenze in consiglio: 25 su 27 nel 2012 e tutti i cartellini timbrati in questo 2013.

E Renzi? Tra le sgroppate in camper, le corsette e le maratone, i comizi nelle feste di partito, le comparsate nei talk show, l'incalcolabile numero di interviste, quanto tempo ha dedicato il sindaco di Firenze per partecipare alle assemblee del parlamentino cittadino eletto con lui? Nel 2012 il suo nome compare tra i presenti soltanto in 8 delle 45 riunioni. Una ogni sera

Un po' meglio è andata nella prima parte del 2013, quando evidentemente il Rottamatore si è sentito gli occhi addosso: 7 su 17, quattro su 10. Gabriele Toccafondi, coordinatore fiorentino del Pdl e sottosegretario all'Istruzione, ha conteggiato oltre 90 assenze di Renzi in 150 consigli comunali nei primi tre anni e mezzo di mandato: «E quando è presente, in media il sindaco staziona in consiglio per qualche minuto», chiosa Toccafondi.

I fiorentini, gente disincantata, gli hanno ormai preso le misure. Il primo anno l'avevano eletto miglior sindaco d'Italia, secondo la classifica del Sole24Ore. Ora è precipitato al 61° posto. Nemmeno questo tracollo ha indotto Renzi a invertire la rotta. «Il consiglio comunale si riunisce ogni lunedì: troppo», questo il lapidario orientamento di vita amministrativa di Matteo Renzi. «Ma per ogni seduta c'è un gettone di presenza e allora si fanno discussioni sul niente.

Perfino i suoi compagni di partito si sono indispettiti: «Se non si fosse ancora capito quale considerazione abbia il sindaco Renzi per le istituzioni democratiche - ha tuonato la democratica Ornella De Zordo - le sue dichiarazioni sui lavori e sul ruolo del consiglio chiariscono bene la cosa».

Insomma, per Renzi il consiglio comunale - a partire dalla maggioranza pd - è una manica di sfaccendati preoccupati di intascare quattro soldi. E così il sindaco fece forca nel consiglio che ricordava i 46 anni dall'alluvione del 1966 e le sue 34 vittime, né si vide quando fu intitolata una strada cittadina a Oriana Fallaci. Se la cavò mandando un autista del comune sulla tomba con un mazzo di fiori. Fosse ancora tra noi, la scrittrice fiorentina lo liquiderebbe con il titolo del libro che raccoglie il diario di guerra dal Vietnam: Niente e così sia.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Conferme

Lo ha precisato poco fa ad In onda Federico Geremicca de La Stampa.

<< Renzi non è uomo da scalata del partito, perché se si trovasse ad esercitare quel mandato, quando si trova a discutere con i professionisti della politica, dopo 10 minuti gli vengono tutte le bolle rosse in faccia>>

Finalmente qualche giornalista con i piedi per terra che comprende la realtà.

Come hanno accennato i colleghi di Geremicca precedentemente, che è poi quello che riporta la stampa quotidiana dal rientro di Renzi dalle ferie made in Usa, Matteuccio ha cambiato registro. Nel loro lessico significa che ha “messo la testa a posto” perché intende scalare il partito. Ha smesso i panni di Giamburrasca.

Ma le due malattie rimangono.

A Palazzo Vecchio non ci va perché gli vengono le bolle in faccia, si rompe i cojoni né più né meno come Sgarbi dietro una scrivania.

Lo stesso vale per Berlusconi, che in Senato risulta il più grande assenteista.

1. Berlusconi, Di Maio (M5S): E' assenteista al Senato, Pd ... - Il Velino
http://www.ilvelino.it/.../berlusconi.. ... d-44e1...‎
o
1 giorno fa - "E' desolante che abbiamo passato un'estate intera a parlare di un problema inventato dal diretto interessato: l'agibilità politica. Noi passiamo ...


2. gli assenteisti del senato: berlusconi 99,92%..ghedini 99,98 ...
http://www.finanzaonline.com › ... › Discussioni libere › Arena Politica‎
o
6 post - ‎5 autori
Belusconi Silvio (PDL) assente alle votazioni per il 99,92% Ghedini Niccolò (PDL) assente alle votazioni per il 99,98% Rossi Mariarosaria (PDL)

*

Sono, come anche Grillo, fondalmentalmente dei duci, e i duci si siedono dietro ad un tavolo solo per comandare.

Non sono adatti alla vita parlamentare che è fatta di continue mediazioni o di compromessi.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Da Briatore a Migliore, qualche domandina.

06/09/2013 di triskel182

[img]
http://triskel182.files.wordpress.com/2 ... renzi.jpeg[/img]



Io, fossi Renzi, qualche domandina sul fatto che ormai lo appoggia un arco che va da Briatore a Gennaro Migliore passando per Franceschini, Bassolino e Fioroni, però, inizierei a farmela.

Non tanto per la storia del ‘carro del vincitore’, quanto per altri due motivi.

Primo, perché come noto nessun cane muove la coda gratis. E come dicevo l’altro giorno al mio amico renzentusiasta Nicodemo, sarebbe cosa buona e giusta che ai vari Franceschini e compagnia transumante Renzi dicesse chiaramente: grazie, ma non avrete niente in cambio. Non mi pare che tale messaggio sia per ora stato inviato.

Secondo, perché se ti arriva il sostegno da gente così diversa per visione politica (cos’hanno in comune l’offshorista Briatore e il movimentista Migliore?) probabilmente è perché tu non hai (ancora?) una visione politica. O se ce l’hai, non l’hai comunicata abbastanza per paura di non piacere a tutti.


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Ah già, piacere a tutti, agli amici della grande finanza ma anche a quelli di Occupy, ai precari cognitivi ma anche ai pensionati dello Spi, ai fan di Marchionne ma anche agli operai metalmeccanici, agli ambientalisti ma anche agli sviluppisti, ai frequentatori del Family day ma anche agli attivisti per il matrimonio gay, ai neokeynesiani ma anche ai thatcheriani.
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Non vi ricorda qualcuno che abbiamo già visto, e che per tirare dentro tutti ha creato il più grande pastrocchio del secolo?
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Da PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli.
soloo42000
Messaggi: 1081
Iscritto il: 15/05/2012, 9:38

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da soloo42000 »

o, fossi Renzi, qualche domandina sul fatto che ormai lo appoggia un arco che va da Briatore a Gennaro Migliore passando per Franceschini, Bassolino e Fioroni, però, inizierei a farmela.
E perche' dovrebbe?
E' il modello "partito = comitato elettorale", "programma = elenco di pensierini da terza elementare.
Intanto si pensa a vincere in ogni modo possiblie, ovviamente imbarcando tutto il possibile.
Poi per le maggioranze per legiferare e governare si vedra'.
Ecco perche' non si riesce ad avere alcuna indicazione politica chiara.


soloo42000
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Ovviamente se tutti salgono sul carro del presunto vincitore, la colpa è di Renzi.

Quelli invece come Vendola, che appena pochi mesi fa ne hanno detto peste e corna (“Un giovane vecchio, l’idrolitina nell’acqua sporca della politica. Un rivoluzionario marcatamente liberista”) e oggi ne parlano come di "un politico puro, e una persona intelligente" "che sta ragionando sul suo vocabolario e sul suo programma” , quelli no, sono i baluardi dei valori del "sol dell'avvenire".
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