Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Vox populi


PierPapino • 29 minuti fa
Una ritorsione dopo il fermo dei loro soldini era ovvia.
E' il ricatto dei padroni.
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dalfattopassiamoaifatti • 31 minuti fa −
Possiamo mandare la famiglia in Siberia a raccogliere il sale a mani nude nell'oceano polare ?
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

12 settembre 2013
POLITICA & PALAZZO

Le larghe intese scappano con la cassa

L'aula della Camera spedisce in commissione Affari costituzionali il ddl sul finanziamento pubblico
Contrari solo Lega e Movimento 5 Stelle. Su twitter parte il topic #nonvoglionomollareilmalloppo
Le larghe intese scappano con la cassa
La Casta non molla il forziere. Nonostante i precedenti rinvii e le promesse sull'azzeramento dei contributi (leggi), le larghe intese fanno passare un nuovo dietrofront sul finanziamento pubblico. Su proposta del presidente agli Affari costituzionali Francesco Paolo Sisto, il testo verrà rinviato in commissione. Contrari il Movimento 5 Stelle e i deputati del Carroccio. Fraccaro: "La maggioranza delle larghissime intese vuole tenersi stretto il malloppo"


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09 ... ga/709711/
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Sadomasochismo all’italiana


Il sadomasochismo all’italiana è storico, patologico e strutturale. Questo perché fino agli ultimi giorni del fascismo, in modo particolare nel Nord Italia perché il resto del Paese era già stato liberato dalle forze anglo americane, il popolo italiano si adattava passivamente ad essere prigioniero di un regime morente, dopo essere stato schiavo per 20 anni.

Lo stesso avviene sul finire degli anni ’70, quando pochissime persone, su cui giganteggia la figura di Aldo Moro, intuiscono che proseguendo per quella strada il regime democristiano era destinato a soccombere senza possibilità di scampo.

Moro, verrà eliminato perché aveva l’intenzione di porvi rimedio.

E’ la magistratura che interviene per eliminare la marcescenza della classe politica. La società civile ha subito per quasi 50 anni, ma non è mai riuscita a porvi rimedio, e non ne aveva la volontà.

Nella seconda Repubblica, i tricolori subiscono interamente il berlusconismo e i giochi dell’opposizione ad esso associato, continuando a votare i due partiti maggiori ed assicurando il consenso ai sondaggi anche quando si mettono insieme dopo la dolorosa esperienza del governo Monti.

Rispetto all’intero corpo elettorale, Berlusconi non è mai stato maggioranza assoluta, ma solo relativa.

Per diverse ragioni, gli antiberlusconiani sommati agli indifferente sono sempre stati la maggioranza.

Ancora una volta gli italiani hanno dimostrato la loro propensione a subire in silenzio.

Borbottii e mugugni quotidiani, ma nulla di più.

Berlusconi, dal primo di agosto scorso dal punto di vista istituzionale è stato fatto fuori con la sentenza Mediaset. Sta invece dibattendosi come un forsennato sul piano politico per evitare che la prima sconfitta giudiziaria dopo vent’anni non apra un varco in qualche procura d’Italia per associarlo alle carceri italiane.

La sua guerra finale mira all’ottenimento della grazia tombale.

E’ questa la motivazione della sceneggiata napoletana che sta obbligando il Paese ogni giorno a seguire la sua noiosissima vicenda, intrisa di super megapalle per cercare di condizionare il Quirinale al grande passo.

Ma al massimo alla fine del mese di ottobre la Corte d’Appello di Milano metterà la parola fine all’accesso ai pubblici uffici.

Con una sola incognita, come da più parti si può leggere sulla stampa quotidiana. Quella in cui il Caimano nell’ultimissima battaglia riesca almeno a corrompere 44 degli incappucciati del Pd a votare la sua salvezza.

La perversione della mente democristiana non ha limiti. Riuscirebbe a mettere nel sacco anche Belzebù in persona.

Giovanardi, ieri ha avanzato l’ipotesi che con il voto segreto al Senato i 44 voti per salvarsi, Berlusconi li troverà tra i grillini. Solo una mente perversa abituata ai depistaggi e alle falsità quotidiane poteva avanzare un’ipotesi di questo genere.

Ma non è solo Berlusconi ad obbligare gli italiani giorno dopo giorno alla pratica quotidiana del sadomasochismo.

Ci sta riuscendo anche Letta e tutto un’apparato a lui legato.

Per non far cadere il suo governicchio dopo soli 5 mesi, sta incutendo paura in tutti i modi possibili.

Racconta ogni giorno che ci vuole stabilità e non si può distruggere quanto si è fatto finora, proprio adesso che si vede la crescita.

E qui ci vuole tutto il sadomasochismo di cui dispone questo popolo per credere a queste mega palle.

E’ dall’anno 2000 che l’Italia non cresce come gli altri Paesi europei.

Tutto per via di una carenza strutturale a cui non si è mai voluto metter mano dal punto di vista politico.

L’unica possibilità la si è avuta con il secondo governo Prodi tra il 2006 e il 2008, ma l’esigenza berlusconiana di salvarsi dal processo Mills e le solite lotte di potere interne al Pd, hanno messo fine a quell’esperienza.

Da allora siamo all’interno di grave vuoto di potere aggravato da una classe politica inetta, incapace e dedita agli affari propri e non a quelli del Paese.

La crisi economico finanziaria innescata negli Usa nel 2008, non ha fatto altro che aggravare la nostra posizione.

Per salvarsi, Letta e soci raccontano che ci vuole stabilità e quindi gli italiani devono subire in silenzio tutte le porcate del governo.

Anche Squinzi si è aggregato al coro segnalando l’uscita dalla recessione.

Silenzio assoluto però sul fatto che per far riprendere l’occupazione bisogna realizzare almeno una crescita di 2 punti di Pil.

Il Bel Paese se la può scordare una simile crescita.

Crescerà nelle previsione di qualche zero virgola. Questo significa che al massimo si manterranno le posizioni attuali.

Con la disoccupazione e la disoccupazione giovanile ai massimi livelli.

Questo Letta si guarda bene dal farlo presente. La sua propaganda cerca di far credere che si uscirà dalla crisi.

Se qualcosa si muove è dovuto al trascinamento dei mercati esteri. Il mercato interno è fermo e se non si mettono i soldi in tasca alla gente non riparte.

Invece il governicchio si muove in senso contrario. Continua a togliere le risorse ai consumatori per salvare la casta e i suoi vizi associati.

Se non è masochismo questo, che da credito a tutte queste grandi balle, non si riesce a comprendere cosa sia il sadomasochismo!!!
cielo 70
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da cielo 70 »

Io ritengo che purtroppo non sia così improbabile che alcuni grillisti, dopo quello che è successo a inizio legislatura dove gli esponenti di quel partito hanno detto di no al governo Bersani senza proporre altro e hanno votato contro Prodi, votino contro la decadenza di Berlusconi.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

cielo 70 ha scritto:Io ritengo che purtroppo non sia così improbabile che alcuni grillisti, dopo quello che è successo a inizio legislatura dove gli esponenti di quel partito hanno detto di no al governo Bersani senza proporre altro e hanno votato contro Prodi, votino contro la decadenza di Berlusconi.


44?

E’ possibile che qualche ex grillino del gruppo misto, sapendo che non sarà più rieletto possa tentare il colpo grosso ripetendo l’operazione De Gregorio.

Però non sono così tanti.

O ne corrompi 44, altrimenti non vale la pena a corromperne solo pochi.

3 x 44 = 132 milioni di euro. Se tutto va bene. La posta è grande e quindi anche il prezzo sale.

Ma Giovanardi getta la colpa interamente sui grillini, come se gli incappucciati del Pd non esistessero.

E il salvataggio può venire solo da lì, ammesso che i Muslim brothers votino compatti.

In questo caso dovrebbe erogare altri soldi anche ai suoi per evitare che tradiscano.

Casson e la Puppato la preoccupazione l’hanno espressa per gli incappucciati del Pd già 15 giorni fa.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Agorà

Repubblica Economia riporta la notizia che i redditi degli italiani sono ritornati a 25 anni fa.

Riporta i dati della Coop di 2 giorni fa (Corriere della Sera) dove cita il crollo dei consumi,……..ad eccezione del Viagra. Un dato molto italiano.
soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da soloo42000 »

-------------------------- da ciwati.it ----------------------------------------------

Più ci penso, più penso che una delle questioni congressuali più forti sia quella della fiducia.

Anzi, è la questione politica per eccellenza.

Come mi scrive Rocco, a proposito del fantasma di Palazzo Madama:

Sai cos’è che fa più male? Che quello spettro s’aggira fra i nostri. Che ti parlano e ti dicono: “mah, tanto vedrai che lo salvano”. Che temono il colpo perfido grillino [che personalmente escludo, come ho spiegato qui sotto] e che la colpa ricada su di noi, che siamo quelli che nel segreto dell’urna hanno già compiuto l’assassinio politico della promessa di cambiamento. Che si aspettano non la correttezza e la trasparenza, ma, come in un racconto kafkiano, l’ingiustizia ed il tradimento. Ecco cosa han fatto i 101: hanno distrutto il sentimento di fiducia, il legame di rappresentanza, il senso di comunità. E quello che dobbiamo ricostruire. E non sarà facile.
lucfig
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da lucfig »

camillobenso ha scritto:
cielo 70 ha scritto:Io ritengo che purtroppo non sia così improbabile che alcuni grillisti, dopo quello che è successo a inizio legislatura dove gli esponenti di quel partito hanno detto di no al governo Bersani senza proporre altro e hanno votato contro Prodi, votino contro la decadenza di Berlusconi.


44?

E’ possibile che qualche ex grillino del gruppo misto, sapendo che non sarà più rieletto possa tentare il colpo grosso ripetendo l’operazione De Gregorio.

Però non sono così tanti.

O ne corrompi 44, altrimenti non vale la pena a corromperne solo pochi.

3 x 44 = 132 milioni di euro. Se tutto va bene. La posta è grande e quindi anche il prezzo sale.

Ma Giovanardi getta la colpa interamente sui grillini, come se gli incappucciati del Pd non esistessero.

E il salvataggio può venire solo da lì, ammesso che i Muslim brothers votino compatti.

In questo caso dovrebbe erogare altri soldi anche ai suoi per evitare che tradiscano.

Casson e la Puppato la preoccupazione l’hanno espressa per gli incappucciati del Pd già 15 giorni fa.
Bah ... se io fossi un senatore del M5S voterei per il salvamento di Berlusconi ... giusto per godermi lo spettacolo dell'esplosione del PD, del governo ...

In poche parole, se il Senato "grazia" Berlusconi, sarebbe un bel colpo per il M5S, si andrebbe alle votazioni e vincerebbe il M5S con la scomparsa del PD.
...
Un pensierino se fossi Casaleggio lo farei ...
_____________________
«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
_____________________
soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da soloo42000 »

>>Un pensierino se fossi Casaleggio lo farei ...

Infatti. Tanto poi B avrebbe comunque l'interdizione dai pubblici uffici.
Gli basterebbe indirizzare una dozzina di fedelissimi grillini ortodossi...
E il resto lo farebbero gli inciucioni PD/SC da soli...

Poi a esplosione PD avvenuta, Letta, Renzi e Casini rifanno la DC con Monti.
Grillo raccoglie voti di CSX a vangate.
E il PD/Ulivo deve ripartire da zero mendicando voti a sinistra.

E' un piano plausibile.
Si tratta di capire se origina da Casaleggio o da Berlusconi.


soloo42000
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Il Pdl a caccia di 43 franchi tiratori.
Veleni e sospetti tra Democratici e 5Stelle
Lo scrutinio segreto sul Cavaliere nell'assemblea di palazzo Madama terrorizza il Pd. In Scelta Civica c'è chi tratta.Verdini (Pdl): "Ce la possiamo fare". Sposetti (Pd): "A salvare Silvio saranno i grillini"

di TOMMASO CIRIACO


ROMA - Denis Verdini, fidato "contabile" di Arcore, ha stupito anche un inguaribile ottimista come Silvio Berlusconi: "Presidente, in Aula c'è il voto segreto. Non avranno i numeri per farti decadere, ce la possiamo fare". Previsione a dir poco azzardata, sulla carta, perché per ribaltare un'espulsione che appare certa dovrebbe convincere decine di senatori. Quarantatre, per la precisione.

Numeri alla mano, infatti, la somma dei parlamentari di Pdl (91), Lega (16) e Gal (10) si ferma a quota 117.

La maggioranza è 161.

Ma visto che il Presidente non vota, per salvare il leader del Pdl servono 160 schede a favore di Berlusconi.

Vetta impervia, certo, eppure ad Arcore puntano a fare proseliti nel campo avverso.

Nel partito del "non voto" e fra i peones incupiti dal rischio delle urne, ma anche fra gli inquieti di Scelta civica e in un Pd ancora sotto choc per i 101 che affossarono Romani Prodi.


Il veleno scorre copioso, tra gli scranni di Palazzo Madama.

E i grillini hanno gioco facile a gettare ombre sul partito delle larghe intese.

Sentite il capogruppo Nicola Morra: "Noi chiederemo il voto palese, vedremo se il Pd ci sosterrà. Altri, e non il M5S, hanno il problema della doppia verità. Per noi Berlusconi era già ineleggibile, ma non per il Pd. Almeno ci mettano la faccia".


Parole dure e un pizzico di propaganda, forse.

Eppure nel Pd il terrore di urne infauste è reale e cresce ora dopo ora.

Due giorni fa, a Montecitorio, il ministro Graziano Delrio sussurrava: "Non dobbiamo dare a Berlusconi il tempo di organizzarsi...".

Se Berlusconi decidesse di non dimettersi, sfidando l'Aula, tutti guarderebbero a eventuali franchi tiratori dem: "Occhi aperti - avverte Pippo Civati - ma non voglio neanche immaginare che tornino i 101.

Sarebbe la fine del Pd. Non reggeremmo".


L'incubo peggiore, però, è un altro.

Prevede un blitz dei cinquestelle nel segreto dell'urna e un clamoroso sostegno dei grillini al Cavaliere.

Ugo Sposetti non si nasconde: "I dalemiani pronti a sostenere Berlusconi? A parte che io sono migliorista, ma comunque chi lo dice è un mascalzone.

Il Pd non ha alcun interesse a fare una cosa del genere".


Piuttosto, domanda l'ex tesoriere dei Ds, "chi vuole destabilizzare la politica italiana e il governo?".

La risposta non si fa attendere: "Il M5S.

Ecco, secondo me sono pronti a salvare il leader del Pdl. È lo stesso schema di vent'anni fa, quando Lega e MSI salvarono Craxi".

Mentre il Partito democratico è alle prese con il pallottoliere, dalle parti di Arcore si alimenta una fiammella che sembrava già spenta.

Il sottosegretario Michaela Biancofiore è tra quelli pronti a scommettere sulla "conversione" in Aula: "Pd e Giunta sono fuori legge e vogliono decidere prima di eventuali ricorsi? Vogliono bruciare Berlusconi come Giordano Bruno? Bene, penso che fra i democratici ci siano persone intellettualmente oneste pronte a votare in Aula contro la decadenza".

E poi c'è Scelta civica. Può contare su venti, preziosissimi voti. Nulla è ancora deciso, ma a molti non è sfuggito l'attivismo di Pier Ferdinando Casini. Il leader dell'Udc coltiva il confronto con i mille ambasciatori di via dell'Umiltà. Come lui, anche il ministro Mario Mauro. Di certo, i due possono contare su sette o otto senatori e continuano a predicare il verbo della stabilità di governo.


http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... -66425663/
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