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cercavo il cartello di pagnoncelli dell'ultimo ballarò ma non l'ho trovato , l'unica tabella che sono riuscita a trovare sul web è questa .
sto tentando di capire perchè il pd dice di non avere soldi in cassa.
la spesa dichiarata / accertata è relativa ad un anno e invece il rimborso è per i 4 anni ?
... e loro hanno speso poco! e chi ha speso un casino è in bancarotta?
Onorevole Misiani, quanti soldi ha in cassa il Pd?
Abbiamo un disavanzo di 43 milioni di euro.
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Allora mi chiedo: o non sanno amministrare i loro introiti.Oppure hanno un apparato forse troppo elefantiaco.
Una azienda chiude se è in perdita.questo dovrebbe valere pure per i partiti.
E questi dovrebbero governare uno stato.
Ciao
Paolo11
L’incredibile ammissione fatta dal tesoriere del Pd Misiani alla nostra Wanda Marra (“Non abbiamo un euro in cassa”) cade in una giornata drammatica per l’economia italiana con la Borsa a picco, con lo spread sempre più in alto, con la protesta a Roma di migliaia di “esodati”, piccola rappresentanza di quanti rimasti senza lavoro e senza pensione si sentono a ragione truffati dallo Stato.
Un venerdì nero segnato da altri suicidi a catena di imprenditori e manager travolti dalla crisi: 19 dall’inizio dell’anno, qualcosa di mai visto nel nostro Paese.E che dire delle parole scagliate dal presidente Napolitano contro gli evasori “indegni della parola Italia”, rivelatrici dell’allarme nelle più alte istituzioni?
Ebbene, mentre il sistema dei partiti affonda tra ruberie e malversazioni, mentre nelle tasche di cassieri ladri e dei loro leader complici spariscono palate di euro serviti a finanziare i più svariati lussi privati e pubblici, mentre l’imbarazzante casta dei politici guidata dall’impagabile trio Alfano, Bersani Casini finge di autoemendarsi con una ridicola legge che non rinuncia a un centesimo e che farà la fine di altre riforme immaginarie (come quella che da almeno vent’anni si propone di tagliare il numero dei parlamentari), mentre il dramma si tinge di farsa, apprendiamo dalla fonte più diretta che nelle casse del maggiore partito italiano non c’è più traccia dei 200 milioni di euro percepiti dal 2008 come “rimborsi” delle elezioni politiche, europee e regionali. Spariti. Dissolti. Svaniti. “Usati per pagare l’attività politica, il personale”, sostiene Misiani, sicuramente uomo d’onore, ma che va creduto sulla parola perché su queste spesucce esistono rendiconti certificati, ma quanto esaurienti?
Presunte pezze d’appoggio hanno consentito ai vari Lusi e Belsito di fare la bella vita con i soldi nostri finché l’orgia non è stata interrotta dall’arrivo dei carabinieri. Apprendiamo così che, malgrado l’alluvione di quattrini, quasi tutti i partiti sono rimasti a secco e che senza la rata di luglio quasi tutti rischiano di fallire. Alla buon’ora, vien voglia di dire davanti a questo sperpero infinito. Che, sbattuto in faccia a un paese in ginocchio, grida vendetta.
Che i partiti siano falliti, come sostiene anche Zagrebelsky, è stato certificato in questa occasione del finanziamento pubblico dei partiti dal segretario, dal tesoriere e dal presidente del Pd.
A 100 anni esatti dall'affondamento del Titanic, affonda anche l'Italia e potremmo dire che l'orchestrina del salone politici continua a suonare imperterrita la stessa musica facendo finta di non sapere che stiamo affondando.
Misiani non lo si conosce molto ma appartiene per il momento ad una categoria totalmente screditata a cui non crede più nessuno.
Ma quello che ha dell'incredibile è che questa teoria di Misiani sia stata avallata dal presidente del Pd.
Siamo alla Caduta degli dei. E' normale che in un lungo percorso politico non sempre si può essere d'accordo con quanto esprime un parlamentare, ma questa affermazione di Rosy Bindi sconcerta non poco per il semplice motivo che si affida al credo della casta per cui tutti gli elettori sono imbecilli.
Dev'essere difficile circolare per Roma di questi tempi. La non giustificata scorta potrebbe diventare giustificabile.
E buon per loro che non frequentano le contrade di queste parti.
Il coretto ieri era unanime: "Rischiate di chiudere?... Allora chiudete una volta per tutte,....che aspettate"
E' incredibile l'irresponsabilità del duo Misiani-Bindi che non si accorge di mettere benzina sul fuoco dopo che il discredito era calato sul segretario per la scelta fatta in difesa della casta.
I toni sono esasperati dappertutto.
Stride fortemente sentire nello stesso giorno, come osserva Padellaro, che ci siano imprenditori che continuano a suicidarsi per via della crisi e chi alla Corte di Versailles pretende di continuare l'orgia del denaro pubblico.
Stride doppiamente quando ad avallare una tesi colabrodo è una donna appartenente al mondo dei cattolici in politica. Cristo si è fermato a Empoli.
Ultima modifica di camillobenso il 15/04/2012, 4:06, modificato 1 volta in totale.
Onorevole Misiani, quanti soldi ha in cassa il Pd?
Abbiamo un disavanzo di 43 milioni di euro.
.......... Stiamo parlando di tantissimi soldi, però.
Negli ultimi 4 anni per i rimborsi relativi alle varie elezioni abbiamo incassato
37, 4 milioni di euro nel 2008,
46, 3 nel 2009,
60, 1 nel 2011,
58 nel 2012.
......
hanno certificato la spesa di un mese ? ( nella tabella il PD è l'unico ad avere la stessa somma dichiarata e accertata, i miseri 18 milioni di euro , un decimo del totale )
come hanno giustificato - certificato- il resto dei soldi ( 201,8 - quelli spesi documentati) visto che li hanno spesi tutti e sono pure in disavanzo di 43 milioni ?
per altri partiti sembra che abbiano speso l'intero rimborso dei 4 anni ...
qui ci vuole la corte dei conti o l'ispettore callaghan.
Questa della certificazione dei bilanci è un'altra presa per i fondelli.
Ne ho avuto esperienza diretta lavorando per aziende i cui bilanci venivano certificati dalle più note società di certificazione.
Ebbene, contrariamente a ciò che si vuol fare credere, il processo di certificazione non entra nel merito delle movimentazioni contabili, ma si focalizza sulle procedure che portano alla stesura del bilancio per verificarne l'affidabilità.
Se per esempio, tra le spese, ci sono fatture false, cioè importi addebitati da terzi per prestazioni inesistenti o sovrastimate, il certificatore non lo evidenzierà mai. Al massimo potrà assicurare (entro certi limiti in quanto le indagini sono ovviamente fatte a campione) che tali fatture sono state correttamente appostate nei conti di spesa.
I falsi in bilancio si fanno con le triangolazioni, qttraverso transazioni contabili formalmente corrette, non come i ladri di polli che si prendono i soldi dalla cassa e scappano.
Perciò: andassero a raccontarla ai merli che se la bevono!
Mi pare evidente che ci stiano prendendo per i fondelli.
Magari faranno una norma e il giorno dopo un'altra, chiamandolo in un altro modo.
Boh, che schifo.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"
