Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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Amadeus

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da Amadeus »

quando ero piccola c'era una canzone con Mina e alberto lupo ( credo)
parole parole parole.....


A parte che Rodotà non vuole fare nessun partito ....dopo 13 anni di predicare al vento sarebbe pure pazzo...
Civati sempre più spesso mi pare Veltroni 2.0 .... sempre precisino, sempre politically correct, sempre preoccupatissimo di essere inattaccabile nello stile e di fare contenti tutti ... alla faccia della rinascita della DC attribuita a Renzi ( per tacer della " fighettaggine" )
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

E' vero, una certa somiglianza col Veltroni del 2008 c'è. Un altro che non quaglia.
lucameni1
Messaggi: 34
Iscritto il: 20/04/2013, 20:48

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da lucameni1 »

Carissimi ma siete sicuri che alla fin fine la priorità per l'Italia sia un altro partito della sinistra?
Io non ho problemi ad ammettere, come ho spesso fatto, di essere un elettore di centro sinistra per mero ripiego. La destra in Italia ha il volto turpe di chi sappiamo da sempre e soprattutto dal 1994 e quindi per salvaguardare la democrazia, nonostante gli inciuci e le minimizzazioni che promanano proprio da sinistra, alcuni di noi, magari pochi, hanno preferito soprassedere alle proprie preferenze culturali e politiche e votare un centro sinistra.
Il fatto è che a sinistra per quanto sia qualche personaggio pulito ancora si vede, seppur in un sistema trasversale che ammorba tutto e poi crea i governi Silvio-Letta.
A destra chi c'è di decente e tale da sfatare la favola destra=fascismo?
Nessuno.
Quindi la vera priorità per l'Italia è la nascita di una destra per bene, non nostalgica e legalitaria. Per ora il vuoto.
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

Il ferragosto di De Magistris tra promozioni fantabilancio e nuove alleanze
su [in]rete
Autore: Michele Di Salvo
Data:2013-08-18

“Questa storia mi ha profondamente colpito. Mi sono anche arrabbiato con Pina, gliel’ho detto con chiarezza: al suo parente doveva semplicemente consigliare di chiedere informazioni ai vigili urbani. Invece si è a sua volta informata, e questo ha dato adito a ombre. Ma ci ho pensato molto, e alla fine dico che è un errore che si può perdonare. La Tommasielli è risorsa preziosa, è brava, è seria e ha passione”.
Con queste parole Luigi de Magistris dopo due settimane scioglie il nodo su Pina Tommasielli, assessore allo Sport, indagata dalla Procura di Napoli per i reati di truffa e falso. Secondo i pm, avrebbe favorito l’annullamento di alcune contravvenzioni stradali del cognato e della sorella. L’assessore Tommasielli ha respinto tutte le accuse che bolla come nuovo “motivo occasionale dello scatenarsi della macchina del fango: settori e soggetti politici interessati – quelli compiacenti rispetto alle lobbies contro cui ho sempre lottato – hanno cavalcato cinicamente talune infondate indiscrezioni giornalistiche che, nell’immediatezza, avevano riferito di centinaia di multe annullate a parenti ed amici, cercando di ingenerare, del tutto proditoriamente, nell’opinione pubblica l’infamante convincimento che io avessi in tal modo fatto favori a parenti e ad amici. Respingo categoricamente questa aggressione, tendente a delegittimare il mio ruolo istituzionale”. I fatti certi comunque sono almeno due. Il primo è che le inchieste ormai numerosissime proseguono, e prosegue anche quella relativa alla Tommasielli. Il secondo, è che da due anni ogni volta che viene mossa una qualsiasi accusa o critica alla giunta, si parla sempre di “macchina del fango” ordita da lobby e poteri forti, però mai identificati e indicati, come invece ci si aspetterebbe con denunce e accuse ben circostanziate da parte di un sindaco ex magistrato.
Nel caldo di queste settimane però sono accadute alcune cose degne di nota all’ombra di Palazzo San Giacomo.Il 13 agosto (sic!) la giunta presenta un power point (si!) sul bilancio di esercizio 2013 in cui si legge testualmente “Le azioni intraprese, già con la gestione del Bilancio 2012, segnano l’inversione della rotta ed un nuovo modo di fare politica a Napoli: “non più amministrare attraverso l’allargamento a dismisura del deficit, ma governare la Città migliorando i conti del Comune” e in cui si passa da un disavanzo 2011 di ben 850milioni di euro (appunto debito) a una previsione per il 2014 di un avanzo di 59milioni. Recita la presentazione “Il Comune di Napoli in tal modo ritornerebbe in Avanzo di Amministrazione già nel 2014 (con anticipazione II tranche dl 35/13 al 2013 addirittura nell’anno in corso). La possibilità di creare un surplus di cassa corrente di circa € 200 milioni, può far immaginare una chiusura anticipata dal “predissesto” dal 2016 (con 6 anni di anticipo).”
Come avviene questo miracolo delle scienze finanziarie della giunta arancione? Semplicissimo. Queste le entrate straordinarie: DL 174/12 Anticipazione di liquidità per € 58 milioni già concessa e ulteriori fondi all’approvazione del piano € 160/170 milioni; DL 35/13 Spazi finanziari sul patto di stabilità 2013 per € 124 milioni; prima tranche dell’anticipazione di liquidità CDP per € 296,5 milioni, seconda tranche nel 2014 per € 296,5 milioni. Tutto chiaro no? Elementare. Se lo stato ci da 900milioni noi siamo così bravi da non avere più un debito di 850milioni, ma anzi un avanzo di cassa.
Peccato che nel commentare qualcuno abbia scordato di dire che questa operazione è una ristrutturazione del debito, cambiano i termini e il creditore ma il debito resta, e quei soldi, tutti, andranno restituiti in dieci anni. Circa 100milioni l’anno, in eredità a chi verrà forse dopo il sindaco arancione. E peccato che di questa restituzione non vi sia traccia nello schema del bilancio dei miracoli.

Sulla base però di questi nuovi conti cambia anche la posizione della giunta sui dirigenti esterni, prima bollati come esempio della mala gestione del centro sinistra ed ora strumento di governo della città. Sono trenta i neo dirigenti in compagnia di una folta schiera di promossi nella poca attenzione ferragostana. Tra questi Giuseppe D’Alessio, l’inventore delle Ztl più contestate d’Italia, ex braccio destro dell’ex assessore Donati, ex assessore che però è anche attuale consigliere del sindaco per la mobilità. Torna anche Andrea De Giacomo, che si è occupato di affari cimiteriali. Il contratto più significativo tuttavia è per Alessandro Nardi, già vice capo di gabinetto del Sindaco, vero factotum del Municipio, ma soprattutto abile tessitore del dialogo tra gruppi consiliari, premiato per aver allargato la maggioranza all’udc e al centro democratico.
Un de Magistris impegnatissimo in estate alla ricerca di consensi esterni. A fine mese vedrà Vendola, sperando di far entrare Sel in giunta in un inevitabile ulteriore rimpasto cui guarda con interesse anche una parte del Pd (pontiere sempre il neo promosso Nardi).
In questo schema va inserito anche il perdono della Tommasielli, che dopo aver consegnato le deleghe è stata in vacanza a Palermo, dove avrebbe incontrato il sindaco, Leoluca Orlando, che nei mesi scorsi ha lasciato l’Idv e prepara – in vista delle europee e non solo – un nuovo soggetto politico nell’ambito del centrosinistra. Progetto di cui potrebbe far parte proprio il sindaco di Napoli dopo la poco edificante performance con Ingroia e la inevitabile rottura.

http://in-rete.com.unita.it/politica/20 ... -alleanze/
Amadeus

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da Amadeus »

:) :| la "pacificazione" finisce per piacere a tutti.
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

"Se serve, occupiamo le fabbriche"
Quali fabbriche? In uno speciale su Rai3 ho visto un imprenditore, titolare di una fabbrichetta di viti con un decina di dipendenti, che ha trasferito il suo capannone in Moldavia. Di casi del genere ce ne sono migliaia.
"Me ne vado per sopravvivere e per consentire ai miei dipendenti più anziani di arrivare alla pensione". In Moldavia pagherà il 12% di tasse sugli utili, in Italia ne paga il 70-80%. Sul capannone è passato da un anno all'altro dai 5.000 € dell'Ici ai 18.000 dell'IMU.
Che fa Landini, gli va ad occupare il capannone?
:?


Angela Mauro

angela.mauro@huffingtonpost.it


Maurizio Landini in marcia con Stefano Rodotà verso un nuovo soggetto: "Se serve, occupiamo le fabbriche"
Pubblicato: 08/09/2013 17:27 CEST | Aggiornato: 08/09/2013 17:43 CEST

“Non siamo più disponibili a firmare accordi che chiudano le fabbriche. Metteremo in campo gesti di difesa totale delle fabbriche e dei posti di lavoro. Se necessario, anche con l’occupazione delle fabbriche”.

Maurizio Landini non li chiama gesti estremi, perché sa che l’espressione potrebbe dar adito a un mare di polemiche. Ma ci tiene a far capire che la crisi morde e qui bisogna far sul serio. Occupare le fabbriche, dunque, è un’idea da prendere in considerazione. L’affollata assemblea al Centro Congresso Frentani, convocata dal segretario Fiom insieme a Stefano Rodotà, si carica e applaude. Forse ripensa all’occupazione e autogestione delle fabbriche in Argentina nei primi anni duemila. Oppure al ‘biennio rosso’, proprio qui in Italia, dopo la prima guerra mondiale, quando occupare fabbriche e terre era pratica comune di lotta, armi in pugno, all’occorrenza. Ora non è questione di armi: no violenza, sa va sans dire, ci mancherebbe. Anzi l’assemblea si scioglie con l’impegno a preparare la manifestazione del 12 ottobre a Roma anche contro la guerra in Siria, se sarà il caso. Ma, bastonato dalla frustrazione di non sentirsi rappresentato, deluso dai grillini o dagli altri partiti del centrosinistra, tutto questo mondo – un po’ di sinistra, un po’ noglobal post-Genova 2001, un po’ anti-berlusconiano, tanto Fiom e operaista, un po’ intellettuale – ora si rimette in marcia per “preparare il terreno ad un soggetto politico: perché la domanda c’è, le modalità le vedremo man mano”, ci spiega Rodotà.

Platea stracolma, al Frentani aprono la galleria e poi ancora un’altra sala. Roba da eventi speciali per questo centro congressi abituato ai ‘comitati politici nazionali’ (proprio così) di Rifondazione, frequentati dai soli diretti interessati. Tutto ruota intorno al documento ‘La via maestra’, cioè la Costituzione, firmato oltre che da Landini e Rodotà, da don Luigi Ciotti di Libera e dai costituzionalisti Gustavo Zagrebelsky e Lorenza Carlassarre, lei che già a luglio si è dimessa polemicamente dal comitato dei saggi scelti dal governo per studiare le modifiche alla Costituzione. E’ la stessa rete che il 2 giugno ha manifestato a Bologna in difesa della Costituzione, “perché - ci spiega Rodotà criticando il governo – derogare all’articolo 138, anche solo per una volta, vuol dire sospendere la Carta e questo è tipico solo di certi regimi…”. Da giugno la rete si è allargata e ora si punta alla manifestazione di ottobre. Chi ci sta? Al Frentani girano volti noti del movimento anti-G8 di Genova 2001, da Vittorio Agnoletto a Luca Casarini, che ora si occupa di ‘co-working’ a Palermo, “nuova frontiera di rivendicazione dei diritti”, ci dice. Si affacciano Nichi Vendola e dirigenti di Sel, del Pd ci sono solo Vincenzo Vita con Art.21 e Corradino Mineo (“Sono solo eletto, non sono iscritto…”, si difende quest’ultimo), ci sono Antonio Ingroia e Paolo Ferrero, per stare ai politici. Ma c’è tanta altra gente: attivisti della rete referendaria per l’acqua pubblica, gente normale attratta da Rodotà, fans di Landini, gente che semplicemente cerca una speranza di voto o di militanza a sinistra, decisa però a muoversi per piccoli passi per non ripetere gli errori del passato. Sono tanti e pesano.

Ora: il problema più complicato da risolvere ce lo spiega Rodotà: “Non vogliamo ripetere gli errori di esperienze negative come la Sinistra Arcobaleno o Rivoluzione Civile”. Lo dice chiaro e tondo Rodotà: i rispettivi leader sono avvisati. “Servire su un piatto la struttura organizzativa sarebbe letale, intempestivo e autoreferenziale – continua – ora si tratta di creare una massa critica: questa non è un’operazione di minoranza e non è la zattera che offre rifugio ai fuoriusciti da altri movimenti o partiti. Va costruita una democrazia davvero partecipata: la democrazia non è solo Facebook”. Landini la chiama “operazione culturale, non politica”. E con chi insiste su eventuali sbocchi elettorali, sottolinea: “Vanno ricostruiti i canali della partecipazione perché, se da 20 anni abbiamo Berlusconi, non è colpa sua, ma degli altri. Però la soluzione non sta nella creazione dell’ennesimo partito: noi non vogliamo ricreare la sinistra e noi non siamo contro qualcuno. Piuttosto vogliamo essere uno strumento di pressione sui partiti. Chi vuole può agire con noi, ma questo è il momento della responsabilità, non dell’appartenenza”.

Insomma, nulla è escluso in partenza, ma intanto si parte. “Non ipotechiamo ora le modalità, siamo qui perché girare la testa dall’altra parte logora la politica…”, afferma Rodotà. Si vedrà man mano. Primo test: il successo della manifestazione del 12 ottobre. Da qui alla mobilitazione, iniziative nelle città: veicolare pensieri critici e idee anche forti, come può essere quella di Landini sulle fabbriche, per dire. “Non è più tempo per parole inzuccherate”, urla dal palco Paolo Flores D’Arcais. Ma l’applauso più grosso se lo conquista quando cita Matteo Renzi, perché al Frentani – manco a dirlo – la maggioranza non si sente rappresentata nemmeno dal sindaco di Firenze: “La più grande vittoria del Thatcherismo in Inghilterra è stato Blair, sarà così in Italia se vince Renzi”. Delicata la Carlassare, che tra gli applausi spiega bene il senso della giornata: “La Costituzione dice che le pubbliche funzioni dovrebbero essere esercitate con disciplina e onore. Oggi siamo tutti disonorati, dobbiamo alzare la testa. Il potere non vuole limiti e regole ma noi dobbiamo farglieli rispettare. E’ molto più comodo guidare un gregge ignorante. Invece bisogna animare le coscienze e non sostenere piccole ambizioni: qui non c’è gente che nutra ambizioni”.
aaaa42
Messaggi: 822
Iscritto il: 08/03/2012, 23:18

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da aaaa42 »

Per pancho

PENSIERINI SULLA CRISI DELLA SINISTRA IN ITALIA.

in riferimento al tuo post su pd + sel

io penso che la rete quindi anche questo forum debbano essere anche momenti di militanza politica
oltre che di divulgazione di possibilmente buona cultura politica.
Il tuo post è un post da eskimo politico.
Bene condivido il metodo ma io seguo in beata solitudine leninista un altro percorso , un altra autostrada....diciamo meglio un altro sentiero di montagna quelli che ci vai con il mulo o l'asino.

Io spero che civati diventi adulto ed abbandoni il veltronismo da monolocale di new york.
Spero che la critica politica abbia il sopravvento sul mito ulivista tenendo presente il neoliberismo da cretino sociale di blair.

Mi ripeto l' esperienza dell' ulivo è stata una rivoluzione epocale di democrazia partecipata , noi siamo partoriti li dentro, ma non dal punto di vista del modello economico.

Io non credo che il problema sia spostare a sinistra il pd.
Il pd lo dice il nome è un partito democratico e quindi non esiste in europa ma esiste negli stati uniti è una macchia elettorale funziona bene o male ma è macchina elettorale.

Il modello politico organizzativo è il sindaco a me ( ex pci) e il presidente della provincia a te (ex dc).
Il presidente della repubblica a te ( ex Dc ) e il presidente del consiglio a me ( ex PCI).

Un comitato elettorale.

Spostare a sinistra il pd, il comitato elettorale non ha senso a mio avviso.

Altra cosa che DENTRO il Pd si sviluppino forze autenticamente di sinistra.

Inoltre SEL ha aderito al PSE.

La questione è la ' QUESTIONE SOCIALISTA'.
La questione socialista in Italia .
La questione socialista in Europa.

E' improponibile che Blair il cretino sociale sia nel PSE !!!

Le sconfitte in europa del PSE sono dovute a Blair in quanto è un nemico in casa.
Il tedesco Schröder sta distruggendo la grande socialdemocrazia tedesca, ha normato contratti precari a 3 euro l'ora che sono peggiori di quelli orribili italiani.

La grande battaglia da fare in Italia e in Europa non è spostare a sinistra una macchina elettorale ma espellere dal pse il cretino sociale e il carnefice sociale.

Poi abbiamo leader socialisti in europa che sono i traditori di carlo marx in un momento in cui nel mondo vengono ripresi gli studi marxisti a causa della crisi economica.
Zapatero e il brocco greco sono un fulgido esempio di cadaveri ambulanti.


La Questione Socialista in Italia.

La nascita di un partito socialista in italia deve ripulire le strade dai cadaveri !!!!

io credo che civati ma tanti altri nel pd debbano misurasi con il socialismo.

Ma cosa è il socialismo ?

Dall' esperienza della seconda internazionale e del socialismo democratico il socialismo è
LA SOCIALIZZAZIONE DEI MEZZI DI PRODUZIONE.

Distruggere le gerarchie dei poteri e costruire l' azienda-comunità , il luogo lavoro sia comunità e partecipazione.

Altro aspetto e la pluralità delle sinistre, e quindi l' unità delle sinistre con un PROGRAMMA COMUNE DELLE SINISTRE con strumenti di sperimentazione sociale di riforme di struttura
per una socializzazione effettiva dell' economia.

La crisi della sinistra in italia ha nella mancanza di un partito socialista di ispirazione marxista il punto di partenza ma non di arrivo.

Perchè la sinistra non ha capacità progettuale e programmatica in italia ?

Ci sono in Italia semplificando 3 aree di ricerca e di analisi politica nella sinistra che si combattono tra di loro portando alla paralisi l' intera sinistra.

1) coloro che credono nel ruolo dello STATO come gestore e motore di ricerca per sviluppi di modelli macroeconomici e di sviluppo di modelli d' impresa .
2) Coloro che credono nel ruolo di istituzioni , enti soggetti economici decentrati per lo sviluppo di una economia basata sui beni pubblici e su nuove soggettività economiche.
3) Coloro che credono nello sviluppo delle moltitudini, dei movimenti che siano CENTRI DI ACCUMULAZIONI di nuovi poteri sociali AUTONOMI dalla stato e dai poteri 'sistemici'.

Un programma comune delle sinistre dovrebbe essere sintesi confronto e sviluppo e innovazione
di queste 3 idee di tendenza .
pancho
Messaggi: 1990
Iscritto il: 21/02/2012, 19:25

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da pancho »

aaaa42 ha scritto:Per pancho

PENSIERINI SULLA CRISI DELLA SINISTRA IN ITALIA.

in riferimento al tuo post su pd + sel

io penso che la rete quindi anche questo forum debbano essere anche momenti di militanza politica
oltre che di divulgazione di possibilmente buona cultura politica.
Il tuo post è un post da eskimo politico.
Bene condivido il metodo ma io seguo in beata solitudine leninista un altro percorso , un altra autostrada....diciamo meglio un altro sentiero di montagna quelli che ci vai con il mulo o l'asino.

Io spero che civati diventi adulto ed abbandoni il veltronismo da monolocale di new york.
Spero che la critica politica abbia il sopravvento sul mito ulivista tenendo presente il neoliberismo da cretino sociale di blair.

Mi ripeto l' esperienza dell' ulivo è stata una rivoluzione epocale di democrazia partecipata , noi siamo partoriti li dentro, ma non dal punto di vista del modello economico.

Io non credo che il problema sia spostare a sinistra il pd.
Il pd lo dice il nome è un partito democratico e quindi non esiste in europa ma esiste negli stati uniti è una macchia elettorale funziona bene o male ma è macchina elettorale.

Il modello politico organizzativo è il sindaco a me ( ex pci) e il presidente della provincia a te (ex dc).
Il presidente della repubblica a te ( ex Dc ) e il presidente del consiglio a me ( ex PCI).

Un comitato elettorale.

Spostare a sinistra il pd, il comitato elettorale non ha senso a mio avviso.

Altra cosa che DENTRO il Pd si sviluppino forze autenticamente di sinistra.

Inoltre SEL ha aderito al PSE.

La questione è la ' QUESTIONE SOCIALISTA'.
La questione socialista in Italia .
La questione socialista in Europa.

E' improponibile che Blair il cretino sociale sia nel PSE !!!

Le sconfitte in europa del PSE sono dovute a Blair in quanto è un nemico in casa.
Il tedesco Schröder sta distruggendo la grande socialdemocrazia tedesca, ha normato contratti precari a 3 euro l'ora che sono peggiori di quelli orribili italiani.

La grande battaglia da fare in Italia e in Europa non è spostare a sinistra una macchina elettorale ma espellere dal pse il cretino sociale e il carnefice sociale.

Poi abbiamo leader socialisti in europa che sono i traditori di carlo marx in un momento in cui nel mondo vengono ripresi gli studi marxisti a causa della crisi economica.
Zapatero e il brocco greco sono un fulgido esempio di cadaveri ambulanti.


La Questione Socialista in Italia.

La nascita di un partito socialista in italia deve ripulire le strade dai cadaveri !!!!

io credo che civati ma tanti altri nel pd debbano misurasi con il socialismo.

Ma cosa è il socialismo ?

Dall' esperienza della seconda internazionale e del socialismo democratico il socialismo è
LA SOCIALIZZAZIONE DEI MEZZI DI PRODUZIONE.

Distruggere le gerarchie dei poteri e costruire l' azienda-comunità , il luogo lavoro sia comunità e partecipazione.

Altro aspetto e la pluralità delle sinistre, e quindi l' unità delle sinistre con un PROGRAMMA COMUNE DELLE SINISTRE con strumenti di sperimentazione sociale di riforme di struttura
per una socializzazione effettiva dell' economia.

La crisi della sinistra in italia ha nella mancanza di un partito socialista di ispirazione marxista il punto di partenza ma non di arrivo.

Perchè la sinistra non ha capacità progettuale e programmatica in italia ?

Ci sono in Italia semplificando 3 aree di ricerca e di analisi politica nella sinistra che si combattono tra di loro portando alla paralisi l' intera sinistra.

1) coloro che credono nel ruolo dello STATO come gestore e motore di ricerca per sviluppi di modelli macroeconomici e di sviluppo di modelli d' impresa .
2) Coloro che credono nel ruolo di istituzioni , enti soggetti economici decentrati per lo sviluppo di una economia basata sui beni pubblici e su nuove soggettività economiche.
3) Coloro che credono nello sviluppo delle moltitudini, dei movimenti che siano CENTRI DI ACCUMULAZIONI di nuovi poteri sociali AUTONOMI dalla stato e dai poteri 'sistemici'.

Un programma comune delle sinistre dovrebbe essere sintesi confronto e sviluppo e innovazione
di queste 3 idee di tendenza .
Caro amico aaaa42, son d'accordo con quello che tu scrivi con la differenza che io proponevo una strategia diversa per arrivare allo stesso fine.

Il traino per questa strategia potrebbe essere quello di spostare il PD verso sinistra sapendo pero' nello stesso tempo che al suo interno non tutti sono d'accordo.

Questo potrebbe servire a smuovere quell'incertezza politica tott'ora esistente in questo partito.

O di qua o di la'.

Di questi tempi non puo' esistere un partito che sta' in mezzo al guado e che usa gli stessi criteri usati per decenni dalla DC. Attualmente, come avrai constatato anche te, sono fallite tutte le prove che avevano l'intento di riunire una sinistra. Io non pretendo di spostare coloro che all'interno del PD seguitano a definirsi riformisti.

Il mio riferimento va a quelli( e non sono pochi) che si ritengono ancora ai valori del socialismo.

Sara' questa proposta valida?Non lo so.- So pero che in questi momenti dobbiamo osare di piu' e giocarsci tutte le ns. carte a disposizione.

Entrare nel PD non vuole dire annullare i ns. ideali ma cercare di spostare l'asse di questo partito verso quei valori a cui noi facciamo riferimento.
Se cio' fosse possibile son sicuro che creerebbe scompiglio all0interno di questo partito e lo costringerebbe una volta per tutte a fare delle scelte precise.

Mi fermo poiche' devo uscire ma cerchero' di riprendere questo confronto importante appena mi sara' possibile


un salutone da Juan il compagno
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
iospero
Messaggi: 2444
Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da iospero »

Per Amadeus e Mariok
a proposito di Civati
ho visto sopra il vostro scritto in cui vedete una certa somiglianza con Veltroni. " che vuol far contenti tutti....ecc.eccc.

ma vi siete accorti che Civati è l'unico che si è dichiarato apertamente contro le largheintese ?

da l'Espresso
Il candidato alla segreteria lancia la sua campagna. Insiste sul rapporto con Sel: "Nichi, fratello mio, dove sei?". Sulla sinistra: "Serve un cambiamento radicale, non essere cool". E avverte: "Con noi stop alle larghe intese e via tutto il gruppo dirigente del partito"
La rivoluzione di Civati riguarda anche la comunicazione. "Oggi c'è un maschilismo dilagante - dice - mi dicono di tirare fuori le p...., io non lo faccio: è un approccio sbagliato, anche sull'omofobia. E poi - continua - cosa vuol dire 'parlare alla pancia della gente'? Credo sia meglio guardare negli occhi"
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

iospero ha scritto:Per Amadeus e Mariok
a proposito di Civati
ho visto sopra il vostro scritto in cui vedete una certa somiglianza con Veltroni. " che vuol far contenti tutti....ecc.eccc.

ma vi siete accorti che Civati è l'unico che si è dichiarato apertamente contro le largheintese ?
sono d'accordo sul fatto che Civati è il miglior candidato

stamane Barca a omnibus ha detto che la sua mozione è la più chiara, concreta e completa

i miei dubbi riguardano la sua capacità di leadership, che appare debole e con un approccio distaccato un po' veltroniano

e con le volpi che imperversano nel PD e nella politica odierna, può essere un limite non da poco
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